CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 maggio 2011
474.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 3 maggio 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giuseppe Cossiga.

La seduta comincia alle 14.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro di partenariato globale e cooperazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Indonesia dall'altra, con Atto finale, fatto a Giacarta il 9 novembre 2009.
C. 4192 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Riccardo MAZZONI (PdL), relatore, osserva che l'Accordo quadro di partenariato globale e cooperazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Indonesia dall'altra, concluso a Giacarta il 9 novembre 2009, è destinato a fornire il nuovo quadro giuridico di riferimento della cooperazione bilaterale - attualmente disciplinata dall'Accordo CEE-ASEAN entrato in vigore il 1o ottobre 1980 - e prevede, inoltre, una parte «politica» comprensiva di impegni vincolanti in materia di tutela dei diritti umani.
L'Accordo consta di 50 articoli, organizzati in VII Titoli.
Il Titolo I (articoli 1-5) definisce la natura e l'ambito di applicazione dell'Accordo.
Questo Titolo reca le uniche disposizioni di interesse della Commissione Difesa: l'articolo 2, nell'individuare le finalità e gli ambiti della cooperazione richiama la

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cooperazione per la lotta alla proliferazione delle armi di distruzione di massa (lettera g).
Conseguentemente, l'articolo 3, esplicita l'impegno delle Parti a collaborare nell'ambito della lotta contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa.
Soffermando l'attenzione sull'articolo 3, evidenzia che tale norma prende le mosse dal riconoscimento che la proliferazione delle armi di distruzione di massa e dei relativi vettori (statali o non), costituisce una delle più gravi minacce per la stabilità e la sicurezza internazionali. Pertanto, le Parti si impegnano a cooperare nella lotta contro la proliferazione di tali armi e dei relativi vettori garantendo il pieno rispetto e l'attuazione a livello nazionale degli obblighi assunti nell'ambito dei trattati e degli accordi internazionali sul riarmo e sulla non proliferazione, nonché degli altri obblighi internazionali in materia. Inoltre, esse assumono l'impegno di procedere all'adozione di misure per la firma e la ratifica di tutti gli altri dispositivi internazionali pertinenti o per l'adesione a questi, nonché per la loro piena attuazione e per la creazione di un efficace sistema di controlli nazionali all'esportazione - compreso un controllo sull'impiego finale delle tecnologie a duplice uso - nel quadro delle armi di distruzione di massa, che preveda sanzioni efficaci in caso di violazione dei controlli all'esportazione.
In conclusione, poiché ritiene che l'Accordo in esame sia pienamente condivisibile per quanto riguarda i profili di competenza della Commissione Difesa, si riserva di formulare un parere favorevole sul provvedimento in oggetto.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Comunità europea e i suoi Stati membri da un lato e la Repubblica sudafricana dall'altro, che modifica l'Accordo sugli scambi, lo sviluppo e la cooperazione, firmato a Kleinmond, Sud Africa, l'11 settembre 2009.
C. 4201 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Luciano ROSSI (PdL), relatore, osserva che l'Accordo in esame - firmato a Kleinmond l'11 settembre 2009 - si inserisce in un programmato percorso di verifica del precedente accordo tra la Comunità europea ed il Sudafrica del 1999, che già contemplava entro cinque anni la revisione del testo.
La revisione si propone di aprire nuove possibilità di liberalizzare specifici settori e, soprattutto, di allineare l'Accordo del 1999 ai più recenti sviluppi del quadro giuridico internazionale, quali in particolare: la revisione intervenuta nella cooperazione tra Unione europea ed il gruppo di Stati dell'Africa, Caraibi e Pacifico (ACP); l'entrata a regime dell'operatività della Corte penale internazionale; la lotta contro il terrorismo internazionale dopo il 2001.
Si limita a segnalare i contenuti dell'accordo che incidono in ambiti di competenza della Commissione difesa.
In primo luogo, si integra il Preambolo del precedente accordo, per ricomprendere nel dialogo politico tra le Parti anche le questioni dei Trattati multilaterali in materia di disarmo e di non proliferazione delle armi di distruzione di massa.
Conseguentemente, si integra l'articolo 2 dell'accordo del 1999, includendo la cooperazione sulle questioni del disarmo e della non proliferazione tra quelli che le Parti concordemente considerano elementi essenziali dell'Accordo.
La più rilevante innovazione, in questo ambito, è recata dall'articolo 91-bis dedicato alle armi di distruzione di massa e relativi vettori, nel quadro della cooperazione tra le Parti per contribuire al rafforzamento del sistema multilaterale di disarmo e di non proliferazione.

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A tale scopo le Parti si impegnano alla piena attuazione degli strumenti internazionali giuridicamente vincolanti, nonché a ratificarne di nuovi, e inoltre ad assicurare un sistema efficace di controlli nazionali relativi tanto all'esportazione quanto al transito di tecnologie legate alle armi di distruzione di massa - incluso il controllo dell'impiego finale delle tecnologie a duplice uso -, prevedendo sanzioni anche di carattere penale in caso di violazioni. Viene inoltre concordato che il contenuto dell'articolo 91-bis costituisce elemento essenziale dell'accordo tra Unione europea e Sudafrica.
Gli articoli 91-sexies e 91-septies riguardano rispettivamente la cooperazione tra le Parti contro la proliferazione delle armi leggere e di piccolo calibro e la prevenzione dell'impiego di mercenari nei conflitti.
In particolare, ai sensi dell'articolo 91-sexies, le parti si impegnano a cooperare per prevenire, combattere e sradicare il commercio illegale di armi leggere e di piccolo calibro e di attivarsi per risolvere il problema dell'eccessiva accumulazione di tali armi.
In relazione ai contenuti evidenziati, si riserva di proporre un parere favorevole.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.10.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Martedì 3 maggio 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI.

La seduta comincia alle 14.10.

Sulla missione a Caserta del 5 aprile 2011 presso la Scuola specialisti dell'Aeronautica militare e la Brigata bersaglieri «Garibaldi».
(Svolgimento e conclusione).

Edmondo CIRIELLI, presidente, rende comunicazioni sulla missione in titolo (vedi allegato). Nessuno chiedendo di intervenire, dichiara quindi concluso lo svolgimento delle comunicazioni in titolo.

La seduta termina alle 14.15.