CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 aprile 2011
472.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 27 aprile 2011.

Audizioni di rappresentanti della Federazione CIL-Pensionati, di rappresentanti di Federcasalinghe, di rappresentanti di Federmanager e Manager Italia e di rappresentanti di Rete Imprese Italia nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 1847 Bragantini, C. 945 D'Ippolito Vitale, C. 1158 Lamorte, C. 2767 Franzoso, C. 2782 Lorenzin, C. 2837 Guzzanti, C. 2988 Bitonci, C. 3166 Milo, C. 4010 Schirru, C. 4011 Gnecchi, C. 4016 Bobba e C. 4150 Poli, recanti «Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di reversibilità».

Le audizioni informali sono state svolte dalle 11.25 alle 12.50.

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ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 27 aprile 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per la pubblica amministrazione e l'innovazione, Andrea Augello.

La seduta comincia alle 14.30.

Schema di decreto legislativo recante riordino della normativa vigente in materia di congedi, aspettative e permessi.
Atto n. 358.
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto in titolo.

Silvano MOFFA, presidente, avverte preliminarmente che il Presidente della Camera, in considerazione dell'urgenza rappresentata dal Governo, ha proceduto all'assegnazione del provvedimento in titolo alla XI Commissione - che oggi ne inizia l'esame - sebbene su tale atto non si sia ancora espressa la Conferenza unificata, secondo quanto disposto dalla legge di delegazione. Segnala, pertanto, che lo stesso Presidente della Camera richiama l'esigenza che la Commissione non si pronunci definitivamente sul provvedimento prima che il Governo abbia provveduto ad integrare nel senso indicato la richiesta di parere parlamentare, fermo restando che - essendo, altresì, il provvedimento assegnato, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio) - occorrerà comunque attendere, prima di procedere alla deliberazione di competenza, che anche tale Commissione esprima i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario dello schema di decreto in esame.
Fa presente che, proprio per tali ragioni, l'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi ha convenuto di avviare oggi l'esame del provvedimento in titolo, prevedendo che il dibattito di carattere generale prosegua nella prossima settimana, in attesa di verificare l'esito dei predetti adempimenti procedurali.

Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, osserva che lo schema di decreto legislativo in esame, adottato in attuazione della delega conferita dall'articolo 23 della legge n. 183 del 2010 (cosiddetto «Collegato lavoro»), detta norme per il riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi dei lavoratori dipendenti. In via preliminare, evidenzia che il provvedimento attua solo in parte la delega, in quanto interviene - in modo peraltro limitato - solo su alcuni istituti, senza provvedere ad un riordino complessivo dei medesimi; in tal senso, il provvedimento non sembra dare attuazione al criterio di delega di cui alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 23 della legge n. 183 del 2010, ove si dispone che il decreto delegato debba prevedere «il coordinamento, formale e sostanziale, delle disposizioni vigenti in materia, con le modifiche necessarie per la coerenza giuridica, logica e sistematica della normativa, nonché per l'adeguamento, l'aggiornamento e la semplificazione del linguaggio normativo». Fa notare che, secondo quanto affermato nella relazione illustrativa, ciò deriva dal fatto che con il provvedimento «non si è proceduto al riordino dell'intera normativa in materia in quanto, considerati anche i tempi ridotti ed il complesso iter di approvazione, si è preferito optare per un'impostazione minimale e settoriale. Nel contempo, sono state privilegiate le soluzioni tese a superare delicate questioni interpretative ed applicative, ed a prevenire e limitare eventuali abusi nella fruizione dei permessi».
Segnalato che, come già rilevato dalla presidenza, il provvedimento è stato trasmesso privo del parere della Conferenza unificata, che il Ministro per i rapporti con il Parlamento trasmetterà non appena acquisito, sottolinea che il provvedimento si compone di 8 articoli: l'articolo 1 definisce l'ambito applicativo e le finalità del provvedimento, mentre gli articoli 2, 3 e 4 modificano gli articoli 20, 33 e 42 del

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decreto legislativo n.151 del 2001, recante il Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità. Osserva, in particolare, che l'articolo 2 modifica l'articolo 20, al fine di prevedere che nel caso di interruzione, spontanea o terapeutica, della gravidanza, successiva al 180o giorno dall'inizio della gestazione, le lavoratrici abbiano facoltà di riprendere in qualunque momento l'attività lavorativa a condizione che il medico specialista del Servizio sanitario nazionale (o con esso convenzionato) e il medico competente ai fini della prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro, attestino che tale scelta non arrechi pregiudizio alla salute della donna. Si sofferma, poi, sull'articolo 3, che modifica l'articolo 33, al fine di chiarire che il diritto al prolungamento del congedo, comunque entro il compimento dell'ottavo anno di vita del bambino, spetta alla madre lavoratrice o, in alternativa, al padre lavoratore, anche adottivi, per ogni minore con handicap grave. Rileva, altresì, che l'articolo 4 modifica e integra l'articolo 42, relativo ai riposi e permessi spettanti ai familiari di soggetti con handicap grave; in primo luogo, la disposizione ridefinisce - dando seguito ad alcune sentenze della Corte costituzionale (sentenza nn. 233/2005, 158/2007 e 19/2009) e al fine di assicurare piena tutela alla persona con handicap - la platea dei familiari ai quali è riconosciuto il diritto al congedo straordinario, prevedendo un ordine di priorità (coniuge, genitori anche adottivi, figli conviventi, fratelli o sorelle conviventi) che degrada soltanto in caso di decesso, invalidità o mancanza dei familiari aventi titolo prioritario. Inoltre, viene innalzato a 43.579 euro l'importo complessivo massimo dell'indennità e della contribuzione figurativa spettanti per il congedo di durata annuale. Infine, si prevede che il congedo sia accordato a condizione che la persona da assistere non sia ricoverata a tempo pieno; che il congedo ed i permessi di cui all'articolo 33, comma 3, della legge n. 104 del 1992 non possano essere riconosciuti a più di un lavoratore per l'assistenza alla stessa persona; che per l'assistenza allo stesso figlio con handicap grave i diritti sono riconosciuti ad entrambi i genitori, anche adottivi, che possono fruirne alternativamente, ma nello stesso periodo l'altro genitore non può fruire degli altri benefici previsti dall'ordinamento per la medesima situazione.
Passando all'articolo 5, fa presente che esso modifica l'articolo 2 della legge n. 476 del 1984, in materia di congedo straordinario per motivi di studio del pubblico dipendente ammesso ai corsi di dottorato di ricerca: la disposizione estende in primo luogo i benefici anche al personale pubblico contrattualizzato, in relazione all'aspettativa prevista dalla contrattazione collettiva; inoltre, essa prevede che, qualora dopo il conseguimento del dottorato di ricerca cessi il rapporto di lavoro o di impiego con qualsiasi amministrazione pubblica per volontà del dipendente nei due anni successivi, sia dovuta la ripetizione degli importi corrisposti dall'amministrazione presso la quale era instaurato il rapporto di lavoro. Osserva poi che l'articolo 6 modifica l'articolo 33 della legge n. 104 del 1992, relativo al permesso mensile retribuito (e coperto da contribuzione figurativa) di 3 giorni riconosciuto ai lavoratori dipendenti per l'assistenza a familiari con handicap grave: la disposizione restringe in primo luogo la platea dei lavoratori che hanno diritto a prestare assistenza nei confronti di più familiari con handicap grave, stabilendo che ciò è consentito a condizione che si tratti del coniuge o di un parente o affine entro il primo grado, nonché di un parente o affine entro il secondo grado unicamente nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona con handicap grave abbiano più di 65 anni o siano deceduti o invalidi. Fa inoltre notare che, al fine di contenere possibili abusi, si prevede che il lavoratore che usufruisce dei permessi, qualora residente in comune situato a distanza stradale superiore a 150 km rispetto a quello di residenza del lavoratore, debba attestare con titolo di viaggio, o altra documentazione idonea, il raggiungimento del luogo di residenza dell'assistito.

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Segnala che l'articolo 7 interviene sulla normativa in materia di congedo straordinario di 30 giorni per cure riconosciuto ai mutilati e agli invalidi civili ai quali sia stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa superiore al 50 per cento: la disposizione, in particolare, dispone che il congedo può essere fruito anche in maniera frazionata; che la domanda del lavoratore deve essere accompagnata dalla richiesta di cure del medico convenzionato con il SSN o appartenente ad una struttura sanitaria pubblica; che durante il congedo il lavoratore ha diritto a percepire il trattamento calcolato secondo il regime economico delle assenze per malattia; che il lavoratore è tenuto a documentare in maniera idonea l'avvenuta sottoposizione alle cure. Sottolinea, da ultimo, che l'articolo 8 dispone che dal provvedimento non derivano minori entrate, né nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Segnala, infine, che al provvedimento sono allegate la relazione illustrativa, che reca dati statistici sull'utilizzo dei vari istituti sui quali interviene il provvedimento, l'Analisi di impatto della regolamentazione, l'Analisi tecnico-normativa (nella quale si dà conto, in particolare, del parere favorevole espresso sul provvedimento dalle parti sociali) e la relazione tecnica, la quale conferma che dal provvedimento non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
In conclusione, ritiene che dal dibattito possano emergere elementi in grado di porre la Commissione nella condizioni di esprimere un parere attento e meditato sul provvedimento in titolo.

Amalia SCHIRRU (PD) prospetta l'opportunità che, in attesa dell'espressione del parere da parte della Conferenza unificata, la Commissione svolga anche un'attività preliminare di natura istruttoria, effettuando audizioni informali di taluni dei soggetti interessati dal provvedimento: a tal fine, indica in particolare i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e datoriali, nonché gli esponenti delle associazioni dei soggetti disabili.

Silvano MOFFA, presidente, preso atto della richiesta appena formulata, rispetto alla quale ritiene che non vi siano particolari questioni problematiche, osserva che essa potrà essere utilmente affrontata nella prossima riunione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.

RISOLUZIONI

Mercoledì 27 aprile 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Nello Musumeci.

La seduta comincia alle 14.45.

7-00492 Codurelli: Tempi di emanazione dei decreti relativi alla cassa integrazione.
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00119).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 15 marzo 2011.

Silvano MOFFA, presidente, rivolge anzitutto un saluto di benvenuto al sottosegretario Musumeci, chiamato a ricoprire un ruolo di interlocuzione fortemente atteso dalla Commissione. Nel sottolineare le doti di qualità e serietà del nuovo rappresentante del dicastero del lavoro e delle politiche sociali, indirizza pertanto al sottosegretario un augurio di buon lavoro a nome dell'intera Commissione.
Passando al provvedimento all'ordine del giorno, rileva quindi l'opportunità di chiedere preliminarmente al rappresentante del Governo di fornire elementi di aggiornamento rispetto all'atto di indirizzo in titolo.

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Il sottosegretario Nello MUSUMECI ringrazia anzitutto la presidenza per il messaggio di benvenuto rivoltogli a nome della Commissione, auspicando di poter contribuire al lavoro parlamentare in un clima di serenità e di proficua collaborazione, sia pure in un momento di indubbia difficoltà; confida, pertanto, di dimostrarsi all'altezza del complesso compito da poco assunto.
Con riferimento, quindi, all'atto di indirizzo in discussione, ricorda che il sottosegretario Ravetto ha già evidenziato, nell'ambito della seduta introduttiva dello scorso 22 febbraio, che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali - a fronte di un rilevante aumento delle richieste di Cassa Integrazione Guadagni straordinaria (CIGS) - ha operato un notevole sforzo per potenziare le risorse umane assegnate alla Direzione Generale competente al fine di ridurre i tempi di istruttoria delle istanze di CIGS. Nello specifico, rammenta che si è fatto ricorso alla mobilità interna, a nuove assunzioni di funzionari attraverso una convenzione con altro Ministero, nonché, in via temporanea, all'assegnazione di personale appartenente ad altri uffici del medesimo Ministero; in quella stessa sede è stato, inoltre, evidenziato che gli uffici a ciò preposti sono stati dotati di un sistema di acquisizione informatizzata delle istanze di Cassa integrazione Guadagni Straordinaria, che ha permesso di ridurre i tempi occorrenti all'acquisizione dei dati relativi alle predette istanze e alla successiva istruttoria delle stesse.
Rileva, quindi, che - in considerazione del tempo trascorso dalla precedente seduta della Commissione - il Governo è oggi in grado di fornire alcuni dati aggiornati, che testimoniano i notevoli progressi conseguiti dall'Amministrazione sotto il profilo della tempistica: in particolare, nel trimestre gennaio-marzo 2011 sono pervenute al Ministero del lavoro e delle politiche sociali complessivamente 1.607 istanze di Cassa integrazione Guadagni Straordinaria, comprese le istanze relative agli ammortizzatori sociali in deroga, alla CIGS per i vettori aerei e per le imprese del sistema aeroportuale; nel medesimo trimestre, i decreti emanati dalla competente Direzione Generale sono stati pari a 2.146, dei quali circa un terzo si riferisce a provvedimenti emanati in relazione ad istanze presentate nel primo trimestre di quest'anno e i restanti due terzi a provvedimenti emanati in relazione ad istanze presentate nel corso del 2010. Giudica, peraltro, importante considerare, per un utile raffronto che testimonia l'efficace incremento dell'azione amministrativa, come nello stesso trimestre (gennaio-marzo) dello scorso anno siano stati emanati circa 1.800 decreti.
Per quanto concerne, invece, le istanze presentate nel corso dell'anno 2010, pari a 7.584, informa che, allo stato, soltanto 220 istanze non risultano ancora concluse, in quanto la Direzione Generale è in attesa di ricevere le integrazioni alla documentazione da parte delle aziende ovvero di conoscere l'esito delle verifiche ispettive prescritte dalla legge: ciò consente di affermare, a suo avviso, che l'arretrato relativo all'anno 2010 risulta completamente smaltito, fatta eccezione per le istanze da ultimo citate.
Per il complesso delle ragioni esposte, rileva che gli elementi forniti possono testimoniare come le richieste formulate dai presentatori della risoluzione in titolo siano state fin da subito prese in considerazione con la dovuta attenzione da parte del Governo; in tal senso, essi danno conto dei notevoli risultati conseguiti dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed evidenziano come le criticità rappresentate nel presente atto di indirizzo siano in via di avanzata risoluzione. Al riguardo, peraltro, ritiene di non avere alcuna difficoltà ad aggiornare la Commissione, nei prossimi mesi, circa i dati definitivi relativi alla tempistica del primo trimestre di riferimento.

Lucia CODURELLI (PD), nel ringraziare il rappresentante del Governo e nel rivolgergli un augurio di buon lavoro, accoglie positivamente lo sforzo - che giudica sostanzialmente dovuto - che il dicastero del lavoro e delle politiche sociali ha compiuto in vista del superamento delle problematiche inerenti all'erogazione

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della CIG, pur non ritenendo completamente risolti gli elementi di criticità in tale ambito, atteso che le richieste di sostegno al reddito da parte delle aziende non accennano a diminuire e determinano un allungamento dei tempi di istruzione delle pratiche. Nel far notare che il Governo sembra essersi interessato alla questione indicata nella risoluzione in esame con notevole ritardo, avendo probabilmente sottovalutato i gravi effetti della crisi economica in atto, ritiene opportuno svolgere nei prossimi mesi un'ulteriore verifica, al fine di valutare se ci si sia davvero incamminati lungo un percorso di normalità - come sembrerebbero lasciar intendere le parole del rappresentante del Governo - per l'erogazione dei trattamenti di integrazione salariale nei termini previsti dalla legge e per il completo assorbimento delle istanze presentate dalle imprese. Ritiene infatti che, oltre ad un rafforzamento delle risorse umane e strumentali, sia necessaria anche una immediata attività di semplificazione procedurale e burocratica, nella prospettiva di rendere più agevole la concessione dei trattamenti di cassa integrazione guadagni.

Silvano MOFFA, presidente, preso atto della disponibilità del Governo e delle indicazioni appena rese dal primo firmatario della risoluzione in titolo, valuta ragionevole la prospettiva di svolgere nei prossimi mesi - tendenzialmente alla fine del mese di giugno - ulteriori accertamenti sullo stato di avanzamento delle pratiche per l'erogazione dei trattamenti di cassa integrazione, al fine di avere un quadro più aggiornato della situazione, che faccia riferimento ai dati definitivi del primo trimestre del 2011 e che conforti, in qualche misura, le tendenze in atto. Fa quindi presente che, in particolare alla luce delle dichiarazioni del rappresentante del Governo, sembrerebbe utile che i presentatori non insistano per la votazione del presente atto d'indirizzo, in attesa di conoscere l'esito delle ulteriori verifiche svolte dagli organismi ministeriali competenti.

Maria Grazia GATTI (PD) ritiene che i dati forniti dal rappresentante del Governo - in specie quelli riferiti al primo trimestre 2011 - non siano tali da far ipotizzare una piena soluzione delle questioni connesse ai tempi di erogazione della cassa integrazione, dal momento che, allo stato, risulterebbero ad oggi pendenti numerose istanze presentate dalle aziende nei mesi tra gennaio e marzo 2011, che ammonterebbero a circa 900. Ritiene poi necessario fornire ulteriori chiarimenti circa l'esatta composizione delle domande di CIG, al fine di valutare se tra i dati forniti siano da ricomprendere o meno quelli inerenti ai contratti di solidarietà, atteso che in ordine a tali fattispecie contrattuali le imprese continuano a lamentare ritardi nell'erogazione dei relativi trattamenti.

Il sottosegretario Nello MUSUMECI fa notare che, confrontando i dati riferiti al primo trimestre del 2011 con quelli corrispondenti al medesimo periodo dello scorso anno, si evince un quadro di tendenziale riduzione dei tempi di attesa dell'erogazione della CIG e di incremento di efficacia dell'azione amministrativa, con conseguente progressivo assorbimento delle richieste avanzate dalle imprese. Osserva, in ogni caso, che il Governo è consapevole dell'esigenza di assicurare la celerità delle procedure e si dichiara disponibile a compiere un ulteriore sforzo in tal senso, impegnandosi a fornire alla Commissione, entro la fine del mese di giugno, informazioni più puntuali ed aggiornate relative ai dati del primo trimestre 2011, essendosi tale trimestre appena concluso.

Maria Grazia GATTI (PD) si interroga sull'utilità di rinviare a giugno una ricognizione sui tempi di concessione della CIG relativa al primo trimestre del 2011, attesa l'urgenza di intervenire in un settore gravemente in difficoltà.

Silvano MOFFA, presidente, ritiene che un'eventuale verifica più meditata sullo stato di attuazione delle istanze della CIG possa fornire un'ulteriore conferma del trend positivo già indicato dal rappresentante del Governo, considerato lo scostamento

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temporale esistente tra il momento di presentazione delle domande da parte delle aziende e quello della concreta erogazione dei trattamenti: ritiene, infatti, che non tutte le istanze presentate nel primo trimestre del 2011 possano avere già dato luogo all'erogazione dei rispettivi trattamenti, atteso anche che molte di esse potrebbero essere state depositate nel mese di marzo e, pertanto, potrebbero richiedere almeno un bimestre per l'istruttoria - ai sensi della legislazione vigente - finalizzata al loro definitivo accoglimento. Nel ritenere, pertanto, verosimile che entro la fine del mese di giugno possa essersi realizzato il quasi completo smaltimento delle pratiche della CIG relative al trimestre gennaio-marzo, giudica opportuno rimanere in attesa dei risultati dell'attività di ricognizione che il Governo potrebbe svolgere in questa direzione, rinviando a tale fase ogni futura valutazione.

Teresa BELLANOVA (PD), pur auspicando che i dati forniti in questa sede dal Governo corrispondano al vero, ritiene che ciò sia poco probabile, dal momento che, sulla base delle informazioni in suo possesso, risulta che molto imprese - tra cui cita un'importante azienda della sua regione - si trovino ancora in gravi difficoltà economiche, non potendo neanche provvedere ad anticipare i trattamenti di CIG richiesti da tempo. Nel dichiarare che il suo gruppo, in ogni caso, verificherà l'esattezza delle informazioni rese, si augura che si possa quantomeno prestare attenzione alla vicenda dell'azienda testé richiamata, che non sembrerebbe rientrare in quel processo virtuoso di assorbimento dell'arretrato delle pratiche CIG appena indicato dal rappresentante del Governo.

Nedo Lorenzo POLI (UdC) ritiene ragionevole non insistere per la votazione della risoluzione nella seduta odierna, rinviando ad un momento successivo le riflessioni di competenza della Commissione, anche al fine di consentire ai competenti organismi del Ministero di svolgere ulteriori accertamenti e fornire dati più aggiornati riferiti ai primi tre mesi del 2011.

Lucia CODURELLI (PD), pur giudicando importante tornare a discutere della materia non appena sarà fornito dal Governo un quadro più aggiornato della situazione, ritiene necessario vincolare da subito l'Esecutivo ad assumere iniziative idonee ad accelerare i tempi di emanazione dei decreti per la concessione della CIG: si dichiara, a tal fine, pronta a riformulare la propria risoluzione, impegnando il Governo a riferire alla Commissione entro la metà del mese di giugno sui tempi di definizione delle procedure di erogazione dei trattamenti di cassa integrazione, prevedendo, ove necessario, eventuali interventi correttivi in tal senso.

Il sottosegretario Nello MUSUMECI ribadisce la disponibilità, manifestata in precedenza a nome del Governo, a tornare in Commissione - presumibilmente intorno alla fine di giugno o, meglio, all'inizio di luglio del corrente anno - per fornire gli opportuni aggiornamenti sui dati relativi alla tempistica dell'erogazione dei trattamenti di sostegno al reddito. Si dichiara, inoltre, pronto a seguire con attenzione la vicenda segnalata dall'onorevole Bellanova, invitandola a fornire per le vie brevi le informazioni utili a ricostruire la problematica in oggetto.

Silvano MOFFA, presidente, ritiene che l'ultima precisazione resa dal rappresentante del Governo non renda praticabile, nell'odierna seduta, l'approvazione di alcun atto di indirizzo, salvo che esso non si limiti a prendere nota degli elementi oggi acquisiti dalla Commissione e ad impegnare il Governo, a fronte dell'avvenuto potenziamento delle risorse umane e strumentali impiegate nei procedimenti di concessione dei trattamenti di sostegno al reddito, a fornire - entro la fine del mese di giugno - un quadro aggiornato dei dati riferiti al primo trimestre 2011.

Lucia CODURELLI (PD), in considerazione di quanto testé rappresentato dalla presidenza, si dichiara disponibile a predisporre una nuova versione della propria risoluzione (vedi allegato), facendo tuttavia

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presente che - sebbene ritenesse preferibile inserire nel suo dispositivo un impegno maggiormente vincolante - ha dovuto prendere atto dei limiti entro i quali è stata formulata una disponibilità da parte del rappresentante del Governo; in tal senso, auspica che la nuova versione della risoluzione possa comunque favorire, entro la fine del mese di giugno, una nuova riflessione sul punto da parte della Commissione.

Il sottosegretario Nello MUSUMECI fa presente che il Governo prende atto della nuova versione della risoluzione in discussione, che non fa altro che confermare i termini della disponibilità in precedenza manifestata.

Silvano MOFFA, presidente, ritiene che, alla luce del dibattito svolto, possa essere posta in votazione la nuova versione della risoluzione in discussione, testé presentata, in coerenza con la disponibilità manifestata dal rappresentante del Governo a fornire alla Commissione, entro la fine del mese di giugno, i dati aggiornati riferiti al primo trimestre 2011.

La Commissione approva, quindi, la nuova versione della risoluzione in discussione, che assume il numero 8-00119.

La seduta termina alle 15.15.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 27 aprile 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 15.15.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Comunità europea e i suoi Stati membri da un lato e la Repubblica sudafricana dall'altro, che modifica l'Accordo sugli scambi, lo sviluppo e la cooperazione, firmato a Kleinmond, Sud Africa, l'11 settembre 2009.
C. 4201 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Paola PELINO (PdL), relatore, osserva che la Commissione è chiamata ad esprimere un parere alla III Commissione sulla ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Comunità europea e i suoi Stati membri da un lato e la Repubblica sudafricana dall'altro, che modifica l'Accordo sugli scambi, lo sviluppo e la cooperazione, firmato a Kleinmond, Sud Africa, l'11 settembre 2009, rilevando anzitutto che la principale cornice di collaborazione tra Unione europea e Sudafrica è rappresentata dall'Accordo sugli scambi, lo sviluppo e la cooperazione (Trade, Development and Cooperation Agreement, che di seguito sarà denominato TDCA), firmato l'11 ottobre 1999 a Pretoria, ratificato con la legge 24 ottobre 2003, n. 320, ed entrato in vigore il 1o maggio 2004. Fa presente che l'Accordo in esame si inserisce in un percorso già previsto nel 1999, che contemplava entro cinque anni dall'entrata in vigore la revisione dell'Accordo, i cui negoziati si sono conclusi nel 2007; evidenzia, quindi, che la prima revisione del TDCA è stata firmata in occasione del secondo vertice UE-Sud Africa a Kleinmond, l'11 settembre 2009. Sottolinea, dunque, che la revisione in oggetto si propone di aprire nuove possibilità di liberalizzazione in specifici settori e, soprattutto, di allineare l'Accordo del 1999 ai più recenti sviluppi del quadro giuridico internazionale, come la revisione intervenuta nella cooperazione tra Unione europea e gruppo di Stati dell'Africa, Caraibi e Pacifico (ACP), ovvero l'entrata a regime dell'operatività della Corte penale internazionale e la lotta contro il terrorismo internazionale dopo il 2001. Precisa, tuttavia, che il rinnovo non contempla la sezione relativa agli scambi e alle questioni commerciali, i quali sono oggetto dei negoziati dell'Accordo di partenariato economico (Economic Partnership Agreement - EPA) tra l'Unione europea e i Paesi dell'Africa australe riuniti nella SADC, di cui il Sud Africa fa parte.
Passando al contenuto dell'Accordo in esame, per quanto concerne i profili di

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diretto interesse della XI Commissione, sottolinea innanzitutto le modifiche al Titolo IV (cooperazione economica) del TDCA del 1999, in particolare quelle all'articolo 57, laddove si specifica, alla lettera d), paragrafo 2, in relazione alle politiche energetiche, che la cooperazione mira a favorire lo sviluppo di capacità a livello di consulenti locali, in particolare dispensando una formazione generica e tecnica. Segnala, quindi, il nuovo articolo 59-bis del TDCA, relativo allo sviluppo dell'industria marittima, che specifica, alla lettera e), la promozione dell'istruzione e della formazione professionale marittima, soprattutto in relazione alla formazione professionale del personale marittimo, indicando alle lettere f) e g), l'esigenza di uno scambio di personale e dell'incremento dell'impegno per la sicurezza marittima. Evidenzia, quindi, le modifiche al Titolo VI del TDCA (cooperazione in altri settori), in particolare quelle all'articolo 83 del TDCA, relativo a scienza e tecnologia, laddove, al comma 2, si prevede lo sviluppo del capitale umano e la mobilità globale dei ricercatori, e quelle all'articolo 86 (parzialmente sostituito); quest'ultimo prevede che le Parti avviino un dialogo nel settore dell'occupazione e delle politiche sociali, prestando attenzione a questioni connesse ai problemi del periodo post-apartheid, alla lotta alla povertà e all'esigenza di un lavoro dignitoso per tutti, alla tutela sociale, alla disoccupazione, alla parità di genere, alla violenza nei confronti delle donne, ai diritti dei minori, alle questioni inerenti ai disabili, agli anziani e ai giovani, alle relazioni sindacali, alla salute pubblica, alla sicurezza sul posto di lavoro e alla demografia.
In conclusione, preso atto dei profili di interesse della Commissione, vista l'importanza strategica di tale ratifica e considerato che il Sud Africa rappresenta oggi il maggiore partner commerciale dell'Unione europea nell'intero continente africano e vanta la più forte economia in ambito sub-sahariano, ritiene che vi siano le condizioni per un orientamento positivo della XI Commissione. Propone, pertanto, di esprimere parere favorevole sul provvedimento in esame.

Elisabetta RAMPI (PD) sottolinea che il provvedimento in esame si propone di adeguare gli accordi con il Sudafrica ai più recenti sviluppi del quadro giuridico internazionale, come l'entrata a regime dell'operatività della Corte penale internazionale e la lotta contro il terrorismo internazionale dopo il 2001.
Pur rimarcando l'importanza delle finalità di ordine commerciale che il provvedimento in esame mira a conseguire, giudica fondamentale dare seguito anche agli impegni assunti sul piano della lotta alla povertà, del disarmo e della non proliferazione, della cooperazione nell'ambito delle politiche energetiche e della gestione dei flussi migratori, segnalando come numerose delle importanti disposizioni contenute nell'accordo siano state fortemente volute dalla stessa Unione europea.
Preannuncia, per le ragioni esposte, il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole del relatore.

La Commissione approva, quindi, la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.25.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 27 aprile 2011.

Norme per la prosecuzione del rapporto di lavoro oltre i limiti di età per il pensionamento di vecchiaia.
C. 2671 Cazzola, C. 3343 Santagata, C. 3549 Fedriga, C. 3582 Paladini, C. 4030 Poli.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.25 alle 15.30.