CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 aprile 2011
472.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 27 aprile 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 14.15.

5-04020 Rivolta: Iniziative volte a indire il bando di concorso per 2871 posti di dirigente scolastico.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Erica RIVOLTA (LNP) replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta

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del rappresentante del Governo. Pur ringraziando il sottosegretario per la risposta ricevuta, nota che occorre interrogarsi anche all'interno della Commissione Cultura sul problema reale che investe la dirigenza scolastica. Ricorda che il suo gruppo ha votato con convinzione i provvedimenti messi in atto dal Governo in tema di razionalizzazione scolastica e di tagli agli sprechi presenti nel comparto. Al riguardo, ritiene però che ora sia necessario porre attenzione alle problematiche connesse alla dirigenza scolastica, dalla quale, ricorda, deve partire l'attuazione del programma volto a coniugare scuola e qualità, da tutti auspicato. Ritiene che l'obiettivo da perseguire sia quello di arrivare a bandire un concorso per i dirigenti scolastici, in quanto non è più possibile continuare ad operare in settori delicati come quello dell'istruzione senza le adeguate risorse finanziarie e senza gli adeguati investimenti capaci di far crescere il settore nel suo complesso.

5-04107 Ghizzoni: Iniziative per dare attuazione alla sentenza del Tar del Lazio per emanare un piano per rendere sicure le aule scolastiche.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Alessandra SIRAGUSA (PD), replicando in qualità di cofirmataria, si dichiara insoddisfatta della risposta del rappresentante del Governo. Nel ricordare che la recente sentenza del T.A.R. del Lazio n. 552 del 2011 ha ordinato al Ministero di predisporre, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, il piano generale per la riqualificazione dell'edilizia scolastica, stigmatizza come non si possa continuare a demandare le decisioni di politica scolastica alle sentenze dei tribunali amministrativi. Nel merito, ritiene che le questioni importanti quali la sicurezza di insegnanti e ragazzi debbano essere affrontate politicamente e con celerità e non demandandole ad una prossima decisione del Consiglio di Stato, come il Governo si limita a fare. Ricorda inoltre che il problema delle «classi pollaio» non riguarda solamente la questione dell'edilizia scolastica, ma anche le questioni legate alla riduzione del personale docente e all'innalzamento del numero dei ragazzi per classe. Conclude affermando che non è possibile continuare a tergiversare su un tema grave come quello della sicurezza e dell'incolumità di tutte le persone che frequentano gli istituti scolastici dislocati sul territorio nazionale.

5-04328 Siragusa: Chiarimenti sul concorso nazionale bandito dal Ministero della Pubblica Istruzione (MIUR) relativo a 145 posti per dirigenti tecnici.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Alessandra SIRAGUSA (PD) replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, pur ringraziando il sottosegretario per la tempestività con la quale essa è stata fornita. Sottolinea che la questione riguardante i dirigenti tecnici è importante e delicata, in quanto lo stesso Governo ha affidato ad essi compiti di rilievo nell'ambito della valutazione del sistema scolastico. Ricorda che per il concorso bandito nel 2008, come precisa il Governo nella risposta, a norma del d.P.R. n. 272 del 2004 «viene ammesso alle prove scritte un numero di candidati pari a dieci volte il numero di posti messi a concorso per ogni settore o sottosettore». Con numerosi concorrenti che hanno partecipato contemporaneamente a più settori, si è verificato però che il numero dei candidati ammessi è risultato essere ben al di sotto dei posti messi a concorso. Colpisce in maniera particolare, quindi, l'assoluta assenza di decisione politica da parte del Governo, che si limita a reinserire solo i candidati che hanno fatto ricorso. Ritiene quindi si tratti di un modo di procedere alquanto singolare, in quanto se si ritiene di dover ovviare ad una procedura non corretta, il provvedimento conseguente deve valere erga omnes, e non

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solo per coloro che hanno presentato ricorso. Stigmatizza, infine, il fatto che, sempre più nel campo dell'istruzione e della scuola, le decisioni vengono assunte a seguito dell'adozione delle sentenze da parte dei tribunali amministrativi, in tal modo il Governo abdicando di fatto alla funzione di scelta e di indirizzo che ad esso compete.

Valentina APREA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.30.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Mercoledì 27 aprile 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 14.30.

Sulla missione svolta a Cava de' Tirreni il 12 aprile 2011.
(Svolgimento e conclusione).

Valentina APREA, presidente, invita il collega Scalera a rendere le comunicazioni sulla missione svolta a Cava de' Tirreni.

Giuseppe SCALERA (PdL) ricorda di aver svolto, in rappresentanza della Commissione cultura, una missione a Cava de' Tirreni, in provincia di Salerno, nella giornata del 12 aprile scorso, sottolineando il fatto positivo che è stato così dato seguito all'invito del Comune ad ospitare un rappresentante della Commissione. La missione ha avuto ad oggetto la visita dell'Abbazia della Santissima Trinità di Cava, in occasione dei festeggiamenti per il Millenario della fondazione dell'Abbazia. Rammenta al riguardo che l'Abbazia fu fondata nel 1011 da Sant'Alferio, nobile salernitano di origine longobarda formatosi a Cluny, e sotto il terzo abate divenne ben presto centro di una fiorente Congregazione, l'Ordo Cavensis, che estese la sua influenza spirituale e temporale in tutto il Mezzogiorno. Oggi l'Abbazia conserva numerosi tesori d'arte e di cultura; i Padri Benedettini che abitano l'Abbazia continuano la loro opera di irradiazione spirituale e culturale attraverso la preghiera liturgica, l'osservanza della regola di S. Benedetto e le numerose attività in cui sono impegnati, tra le quali rilevano la custodia dell'archivio e della biblioteca, l'accoglienza degli ospiti e dei pellegrini, il servizio ministeriale nella diocesi abbaziale, la formazione del clero. L'Abbazia oggi custodisce un importante archivio, con circa 15.000 pergamene dall'VIII al XIX secolo, e una biblioteca che raccoglie preziosi manoscritti e incunaboli.
Rileva quindi che in seguito alla legge di soppressione del 7 luglio 1867, la Badia fu dichiarata monumento nazionale e affidata in custodia all'abate pro tempore. Al riguardo, ricorda che la Commissione cultura della Camera, preso atto di tale importante realtà, ha esaminato in sede legislativa la proposta di legge n. 1889 ed abbinate, recante «Disposizioni per la valorizzazione dell'Abbazia della Santissima Trinità di Cava de' Tirreni», approvata definitivamente il 17 giugno 2009 come legge n. 92 dell'8 luglio 2009, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 167 del 21 luglio 2009. Nella mattinata, è stato accolto dal Padre Abate ed ha assistito alla Cerimonia commemorativa in ricordo del Prefetto Guido Letta, Primo Presidente dell'Associazione ex Alunni della Badia di Cava. Dopo gli indirizzi di saluto dell'Abate - che ha ringraziato in particolare la Presidente Aprea per il sostegno di tutta la Commissione Cultura nell'approvazione della legge - e delle autorità civili, hanno tenuto discorsi commemorativi l'On. Gennaro Malgieri e l'On. Gianni Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Alle ore 11 ha quindi partecipato, in occasione della solennità di Sant. Alferio, fondatore dell'Abbazia, al Pontificale di S.E. Luigi Moretti, arcivescovo metropolita di Salerno, con il Clero della Diocesi, il Seminario e la Schola Cantorum di Bellizzi.

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La Commissione prende quindi atto delle comunicazioni rese.

La seduta termina alle 14.40.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 27 aprile 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 14.40.

Sui lavori della Commissione.

Erica RIVOLTA (LNP), considerato che il gruppo parlamentare cui appartiene ha convocato una riunione che inizierà alle ore 15.30, chiede che i lavori possano concludersi in tempo utile per permetterne la partecipazione ai membri del suo gruppo che fanno parte della Commissione.

Valentina APREA, presidente, propone quindi di concludere i lavori della Commissione entro le ore 15.20.

Emilia Grazia DE BIASI (PD), pur non avendo nulla in contrario nel merito della richiesta della collega Rivolta, rileva come alla discussione sul Documento di economia e finanza dovrebbero essere riservati tempi congrui e non abbreviati di esame.

Valentina APREA, presidente, ricorda alla collega De Biasi che di prassi quando viene convocata la riunione di un gruppo parlamentare si sospendono votazioni di rilievo nelle Commissioni per consentire la partecipazione di tutti i membri del gruppo. In particolare, ricorda che il parere sul Documento di economia e finanza dovrà essere reso necessariamente nella giornata odierna alla Commissione bilancio. Assicura in ogni caso la collega De Biasi che sarà assicurato un tempo congruo per l'esame del provvedimento in discussione.

Documento di economia e finanza 2011.
Doc. LVII, n. 4.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 aprile 2011.

Maria COSCIA (PD) esprime contrarietà e perplessità sul documento in titolo, osservando che benché sia cambiato il meccanismo, anticipando i tempi dell'esame del DEF, per dare modo al Consiglio e alla Commissione europea di verificarne i contenuti e valutarne gli obiettivi, nulla è cambiato nel modo di procedere del Governo rispetto alle misure di finanza pubblica. Ritiene che ancora una volta il Governo dimostri la sua incapacità di affrontare il tema centrale della crescita, sottolineando che il controllo della spesa può dare frutti solo se inquadrato in un progetto di crescita complessiva. Ricorda che nel 2014 gli investimenti caleranno percentualmente ma che la pressione fiscale rimarrà invariata al 42,5 per cento, nonostante le riduzioni promesse, e che le addizionali che verranno imposte da parte dei comuni la faranno ulteriormente lievitare. Ricorda che nonostante istruzione, formazione, università e cultura vengano definiti strumenti per la «crescita intelligente» per l'Europa del 2020, nulla di concreto viene portato avanti dal Governo per potenziare e valorizzare tali settori. Ricorda che l'Italia già dal 2002 era molto al di sotto della media OCSE e si continua su tale linea senza previsione di investimenti nel settore dell'istruzione, limitandosi il Governo a confermare la linea dei tagli, in particolare al personale in organico. Al riguardo, sottolinea che il personale della scuola in servizio sarà ulteriormente penalizzato in quanto anche se, in base all'ultimo accordo sindacale, sarà possibile il recupero economico degli

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scatti, il blocco di fatto permarrà ai fini giuridici nella progressione successiva della carriera. Aggiunge che rimangono intatti i nodi legati al precariato degli insegnanti, il che significa incertezza e discontinuità dell'offerta didattica nel suo insieme. A tal proposito, ricorda che la recente sentenza del Tribunale del Lavoro di Genova, che ha riconosciuto un risarcimento pari a 15 mesi di stipendio maggiorato dei relativi interessi a un gruppo di precari con incarichi annuali per tre anni consecutivi, rischia di provocare una reazione a catena, provocando una valanga di ricorsi suscettibili di incidere pesantemente sull'erario. Conclude affermando che tutti i temi trattati necessitano di un approccio strutturale, che invece continua a mancare del tutto nella visione offerta dal Governo nel documento in oggetto.

Rosa DE PASQUALE (PD), intervenendo in particolare sul tema dell'edilizia scolastica, rileva che il PNR in realtà è un contenitore vuoto, senza un'idea strategica di fondo, vi sono molti proclami ma non si entra mai nel merito. Rileva, in particolare, come non vi sia alcuna previsione che preveda di sbloccare il Patto di stabilità, in modo tale da consentire agli enti locali di stanziare le risorse per mettere a norma gli edifici scolastici e costruirne di nuovi. Giudica pertanto molto negativamente il contenuto del PNR relativo al tema dell'edilizia scolastica.

Maria Letizia DE TORRE (PD) osserva che in merito al progetto del Governo di legare nel documento in esame «istruzione e merito», in realtà nel DEF si parla solo alla pagina 10 dell'intenzione «dell'eccellenza ed il merito»; di «incentivi che sostengano l'eccellenza tra i professori»; di «Fondo per il merito» all'Università col quale «gli studenti potranno scegliere di andare nell'Università migliore»; nonché anche alla pagina 363 del medesimo documento, dove si dà «particolare importanza (...) allo sviluppo del sistema nazionale di valutazione», senza però che nel documento siano indicate le risorse dedicate a tale progetto. Ricorda che attraverso il documento in esame - riportando esattamente le parole del Def - «si attendono risparmi di spesa (...) pari a 1.293 milioni per il 2009, 2.809 milioni nel 2010, 3.911 nel 2011 e 4.561 milioni a decorrere dal 2012». Si chiede allora, in questa devastante riduzione delle risorse per l'istruzione, dove potranno essere reperite risorse per il sistema di valutazione. Al riguardo, osserva che secondo la stessa legge n. 133 del 2008 che ha operato i tagli in questione, il 30 per cento dovrebbe essere restituito alla scuola per «incrementare le risorse contrattuali stanziate per le iniziative dirette alla valorizzazione e allo sviluppo professionale della carriera del personale della Scuola»; risorse comunque da destinare al settore scolastico, ai sensi dell'articolo 64, comma 9, della medesima legge. Chiede dunque di sapere se concretamente il Ministro intenda riservare le risorse indicate - che dal prossimo anno saranno un miliardo e mezzo di euro l'anno - all'avvio e al funzionamento a regime di un serio sistema di valutazione della scuola italiana. È necessario conoscere inoltre non solo l'entità e la provenienza delle risorse, ma anche le linee e gli indirizzi del sistema di valutazione. Ritiene pertanto necessario che il Ministro venga in Commissione per confrontarsi su questi temi con il Parlamento, visto che il ministero, come soggetto responsabile del settore scuola, non può detenere le risorse e dare gli indirizzi all'organo di valutazione del sistema scolastico. L'organo responsabile del sistema di valutazione dovrebbe infatti rispondere non al Ministero, ma al Parlamento, come avviene anche in altri Paesi europei - ad esempio nel Regno Unito - ove l'Ofsed risponde direttamente alla Regina; tale disciplina dovrebbe poi essere istituita da una legge approvata dal Parlamento. Inoltre ricorda che il Partito democratico ha, sulla valutazione, un documento ufficiale in cui la valutazione non è solo un premio per chi è eccellente, ma un sistema di miglioramento di tutta la scuola, che è ben altra cosa. Chiede quindi di poter avere un confronto su tali temi

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con il Ministro Gelmini, prima della stesura del regolamento che prevede di emanare.

Valentina APREA, presidente, ricorda che il documento in esame è meramente programmatorio, come ricorderà senz'altro il relatore nella sua replica.

Caterina PES (PD) rileva come uno dei principali obiettivi strategici assegnati dall'Unione europea sia quello di migliorare il livello dell'istruzione, nonché di ridurre la dispersione scolastica al 10 per cento. Tuttavia, osserva che con le previsioni del PNR non si potrà raggiungere tale obiettivo, considerato che non si affrontano i nodi essenziali delle questioni. Condividendo quanto osservato in precedenza dalla collega De Torre, rileva come il sistema di valutazione scolastica sia, tra l'altro, poco rispettoso dell'autonomia che va riconosciuta nel nostro ordinamento alle istituzioni scolastiche.

Giovanni Battista BACHELET (PD) ripropone innanzitutto al relatore la domanda posta nella seduta precedente dal collega Nicolais in relazione alla consistenza del fondo FIRST. Chiede inoltre al relatore un chiarimento in merito agli stanziamenti annuali previsti per l'università e la scuola, ricordando al riguardo che la legge n. 133 del 2008, di conversione del decreto legge n. 112, prevedeva dall'anno 2012 in poi un taglio all'università di 1,4 miliardi di euro e alla scuola di 3,2 miliardi di euro, per un totale a regime di 4,6 miliardi di euro all'anno in meno rispetto al 2008. Tuttavia le disposizioni della legge n. 133 del 2008 prevedevano altresì che un terzo dei tagli della scuola sarebbe dovuto essere ritrasferito al comparto della medesima per un totale di circa 1,1 miliardi di euro l'anno; sicché, a regime, i tagli all'università e alla scuola avrebbero dovuto ammontare «solo» a 3,5 miliardi di euro l'anno, non a 4,6 miliardi di euro l'anno rispetto al 2008. Ritiene quindi che anche rispetto al fortissimo taglio previsto dalla legge n. 133 del 2008, sembrerebbe che il DEF preveda effettivamente un notevole, ulteriore taglio di circa 1,1 miliardi di euro l'anno. Chiede pertanto a quale voce di missione - scuola, università, ricerca o altro - sarà operato l'ulteriore taglio annuale di più di 1 miliardo di euro l'anno, a partire dal 2012.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) rileva, pur nella consapevolezza che il PNR è un atto di natura programmatica, che dove non sono indicate le cifre dei finanziamenti, devono esserci però almeno le relative intenzioni. Ricordando le divisioni all'interno della maggioranza e del Governo in ordine alla politica economica fin qui seguita, indica la necessità di un impulso non solo alle politiche di risparmio, ma anche a quelle di sviluppo a sostegno della crescita. In particolare, ritiene che occorrerebbe un intervento di lungo periodo soprattutto nel campo dell'istruzione tecnica. Osserva quindi come il turismo non possa in realtà svilupparsi, quale fattore fondamentale della crescita in Italia, senza prevedere interventi di programmazione e di investimento sulla cultura e sui beni culturali. Invita pertanto la maggioranza a porre attenzione al fatto che nel PNR si tralasci di indicare la politica di programmazione in ordine al settore dei beni culturali.

Eugenio MAZZARELLA (PD) segnala diverse incongruenze contenute nel PNR in esame, fra le quali rileva in particolare la contraddizione fra la dichiarazione di voler raggiungere un incremento del numero dei laureati e il depauperamento delle risorse assegnate a tale obiettivo.

Valentina APREA, presidente, avverte che sono state presentate dall'onorevole Zazzera (vedi allegato 4) e dall'onorevole Ghizzoni e altri (vedi allegato 5) proposte di parere alternativo a quello del relatore.

Pierfelice ZAZZERA (IdV), illustrando la sua proposta di parere alternativo, rileva in particolare come due dei cinque punti indicati nel documento in esame riguardano proprio le competenze della

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Commissione cultura. Osserva al riguardo che l'Unione europea indica ai legislatori nazionali di investire nei giovani, il che significa investire nella ricerca e nell'istruzione. Di contro, invece, in Italia il ministro Tremonti ha effettuato i tagli alla spesa proprio nelle materie della ricerca e dell'istruzione. Chiede pertanto come si possa arrivare, in tal modo, all'obiettivo del 3 per cento del PIL destinato agli investimenti nel campo della ricerca. Osserva quindi come in realtà si stia distruggendo il diritto allo studio, tagliando il personale della scuola in modo drastico e indiscriminato. Rileva al riguardo come l'Unione europea indichi sì di tagliare la spesa pubblica, ma intervenendo sulle spese inutili; per quanto concerne l'edilizia scolastica, poi, ritiene che si debbano indicare le risorse finanziarie per poter mettere finalmente a norma gli edifici scolastici. Raccomanda quindi di votare la proposta di parere alternativo da lui presentata.

Giuseppe SCALERA (PdL), relatore, ricorda che il documento in esame espone ciò che è il quadro della finanza pubblica 2011-2014 approvato, in ragione del quadro macroeconomico e della manovra finanziaria del 2010. Il documento tiene conto di tutti gli altri atti di natura economica varati dal Governo in accordo con le necessità e le priorità manifestate dall'Europa. Ricorda inoltre che vi è un aggiornamento del quadro macroeconomico che registra una variazione dell'1,3 per cento di crescita del PIL rispetto all'1,1 per cento. Per gli aspetti legati alle risorse, considerato che il documento in esame ha natura programmatica, rimanda alla prossima manovra finanziaria dove dovranno essere specificate nel dettaglio le risorse poste in essere per i vari settori. Rispondendo alle domande poste nel corso della seduta del 19 aprile scorso da parte dei colleghi Nicolais e Bachelet, ricorda che il paragrafo V.2 del Piano Nazionale di Riforma (PNR), terza sezione del documento in esame, da leggere in combinato disposto con la specifica sezione del capitolo I.2 dedicato a capitale umano e innovazione, illustra gli impegni riguardanti ricerca e sviluppo e innovazione. Tra questi impegni si annoverano tra l'altro l'attuazione del Programma nazionale della ricerca (PNR), approvato dal CIPE il 23 marzo 2011, al fine di allineare la spesa italiana alla media europea. Sottolinea, inoltre, che il PNR 2011-2013 destina lo stanziamento di 1,8 miliardi di euro alla realizzazione di 14 progetti prioritari - progetti «bandiera» - e che si è ora in attesa della conferma definitiva da parte del Consiglio dei Ministri. Ricorda, inoltre, che il FIRST (Fondo per l'innovazione e la ricerca scientifica e tecnologica) è stato istituito dall'articolo 1, commi 870-874, della legge n. 296 del 20067, legge finanziaria per il 2007, nello stato di previsione del Ministero dell'università e della ricerca per garantire la massima efficacia degli interventi in tale ambito. Al riguardo, precisa che al Fondo confluiscono le risorse del Fondo per le agevolazioni alla ricerca (FAR), del Fondo per gli investimenti della ricerca di base (FIRB), del Fondo per le aree sottoutilizzate, per quanto di competenza del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e le risorse annuali per i progetti di ricerca di interesse nazionale delle università (PRIN). Specifica, quindi, che attualmente per il 2011, nel capitolo n. 7320 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'istruzione, dell'università, relativo al FIRST, risulta iscritta la somma di 101,07 milioni di euro di competenza.
Rileva quindi, per quanto riguarda il sistema di valutazione scolastica, che l'articolo 2, comma 4-duodeviecies, del decreto-legge n. 225 del 2010, convertito in legge dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10, ha previsto l'intervento, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, di un regolamento di delegificazione per l'individuazione del sistema nazionale di valutazione, definendone l'articolazione e precisando che la relativa pianta organica rimane quella già prevista dal regolamento di cui al d.P.R. 20 gennaio 2009, n. 17. Ricorda, inoltre,

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che tale riorganizzazione non comporta alcun onere a carico della finanza pubblica.
Conclude quindi ringraziando i colleghi per l'ampio contributo dato al dibattito e raccomanda l'approvazione della proposta di parere favorevole da lui presentata.

Paola GOISIS (LNP) condivide la proposta di parere favorevole presentata dal relatore e preannuncia il voto favorevole del suo gruppo.

Manuela DI CENTA (PdL) condivide la proposta di parere favorevole presentata dal relatore e preannuncia il voto favorevole del gruppo del PdL.

Giovanni Battista BACHELET (PD) raccomanda l'approvazione della proposta di parere alternativo a quello del relatore presentata dal suo gruppo. Illustra quindi le principali incongruenze delle previsioni del PNR rispetto agli obiettivi assegnati all'Italia dall'Unione europea con riguardo, ad esempio, alle materie dell'edilizia scolastica e della dispersione scolastica. Si riserva, al riguardo, di presentare interrogazioni su alcuni di tali aspetti. Osserva fra l'altro come numerose norme di legge in materia di scuola e università ancora non abbiano ricevuto attuazione, in quanto il ministro non ha ancora provveduto ad emanare i relativi decreti di attuazione: è il caso, ad esempio, del fondo per il merito e del decreto previsto dalla legge di riforma dell'università, volto a finanziare la copertura dei posti di professore associato.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) raccomanda l'approvazione della sua proposta di parere alternativa a quello del relatore. Osserva come la fotografia che il relatore ha fatto della situazione italiana nella sua relazione non corrisponda affatto alla realtà. Il Governo e la maggioranza hanno, in realtà, metaforicamente prima ucciso l'istruzione, che poi hanno imbalsamato facendo credere, attraverso il PNR, al Paese che è viva. Fuor di metafora, si tratta in realtà del solito escamotage che penalizza ancora una volta tutti i settori di competenza della Commissione.

Valentina APREA, presidente, ricorda che sono state presentate, dal deputato Zazzera e dai deputati Ghizzoni ed altri due proposte di parere alternativo a quella presentata dal relatore. Pone quindi in votazione la proposta di parere del relatore, avvertendo che, se questa risulterà approvata, saranno precluse le proposte alternative.

La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 15.40.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 27 aprile 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 15.40.

Ordinamento della professione di statistico nonché istituzione dell'Ordine e dell'albo degli statistici.
C. 1294 Siliquini.

(Seguito dell'esame e rinvio - Nomina di un comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta del 9 marzo 2011.

Giuseppe SCALERA (PdL), relatore, alla luce dell'esame finora svolto, propone di costituire un Comitato ristretto per procedere speditamente alla definizione di un nuovo testo della proposta di legge in esame.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, propone la costituzione di un Comitato ristretto per la prosecuzione dell'esame della proposta di legge C. 1294 Siliquini.

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La Commissione delibera quindi di costituire un Comitato ristretto, riservandosi il Presidente di nominarne i componenti sulla base della designazione dei gruppi.

Valentina APREA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la conservazione, il restauro, il recupero e la valorizzazione di monumenti e per la celebrazione di eventi storici di rilevanza nazionale.
Nuovo testo C. 4071 Barbieri.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 aprile 2011.

Valentina APREA, presidente, avverte che le Commissioni ambiente e affari sociali hanno espresso pareri favorevoli sul provvedimento in esame, mentre la Commissione per le questioni regionali ha espresso parere favorevole con condizioni. Non sono ancora pervenuti invece i pareri delle Commissioni affari costituzionali e bilancio.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.45.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, per lo sviluppo del Festival Verdi di Parma e Busseto e per la valorizzazione dell'opera verdiana.
Nuovo testo unificato C. 1373 Motta, C. 1656 Rainieri, C. 2110 Tommaso Foti, C. 2777 Barbieri e C. 4085 Polledri.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI