CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 aprile 2011
467.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 13 aprile 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.50.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 13 aprile 2011.

Norme per la prosecuzione del rapporto di lavoro oltre i limiti di età per il pensionamento di vecchiaia.
C. 2671 Cazzola, C. 3343 Santagata, C. 3549 Fedriga, C. 3582 Paladini, C. 4030 Poli.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.50 alle 15.05.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 13 aprile 2011.

Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, concernenti il sostegno alla maternità e l'introduzione del congedo di paternità obbligatorio.
C. 2618 Mosca, C. 3023 Saltamartini, C. 15 Brugger, C. 2413 Caparini, C. 2672 Calabria, C. 2829 Jannone, C. 2993 Reguzzoni, C. 3534 Donadi, C. 3815 Golfo.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.05 alle 15.20.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 13 aprile 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 15.20.

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DL 27/2011: Misure urgenti per la corresponsione di assegni una tantum al personale delle forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
C. 4220 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e IV).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta di ieri.

Giuseppe BERRETTA (PD) osserva che il provvedimento in esame è stato adottato dal Governo per riparare ai danni derivanti da precedenti scelte incongrue in materia di blocco degli stipendi del personale del pubblico impiego, assunte nella manovra economico-finanziaria del luglio 2010. Nel far notare, quindi, che l'Esecutivo in carica - con il provvedimento in esame - intende far passare l'idea per la quale il riconoscimento dei diritti di una importante categoria di lavoratori può avvenire solo grazie a benevole concessioni del Governo, denuncia l'oscurità delle norme contenute nel decreto-legge, che non determinano criteri, entità e tempi dell'erogazione dei contributi.
Esprime, poi, forti perplessità in ordine alle modalità di attuazione delle disposizioni in esame, sia per quanto riguarda le coperture finanziarie, sia per quanto riguarda le modalità di corresponsione dell'una tantum in questione. Quanto ai profili di copertura, rileva che si utilizzano fonti di finanziamento già destinate ad altre importanti finalità, atteso che si attingono risorse dal «Fondo giustizia» e si utilizzano anche somme già stanziate per l'attuazione del progetto di riallineamento delle carriere del comparto difesa-sicurezza; in ordine agli aspetti connessi alle modalità di corresponsione dei benefici, paventa poi il rischio che possano esservi discriminazioni tra i lavoratori, soprattutto a svantaggio di coloro che matureranno il diritto negli anni successivi all'entrata in vigore della legge, anche considerato che nel provvedimento si prevede una diminuzione a scalare, negli anni, delle risorse finanziarie.
In conclusione, nel giudicare insufficienti le misure recate dal testo in esame, chiede al relatore chiarimenti circa la rilevanza ai fini previdenziali dei benefici previsti del provvedimento in esame.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), nel precisare che non sussiste alcun dubbio circa l'efficacia delle misure in esame anche ai fini previdenziali, manifesta soddisfazione per l'intervento in oggetto, con il quale l'Esecutivo in carica, pur in presenza di evidenti difficoltà economiche, ha inteso offrire un sostegno significativo ad un importante comparto della pubblica amministrazione. Osserva, inoltre, che - poiché non si registrano significativi passi in avanti nell'iter di esame del più volte richiamato provvedimento di riforma delle carriere, pendente da tempo presso le Commissioni riunite I e IV - risulta comunque apprezzabile che il Governo abbia inteso adottare da subito misure a favore del personale delle forze dell'ordine, in attesa di un intervento più complessivo, che potrà ben essere attuato successivamente.

Giovanni PALADINI (IdV), intervenendo per una integrazione rispetto all'intervento già svolto nella seduta di ieri, ribadisce le proprie perplessità in ordine alle modalità di finanziamento dell'intervento normativo in esame, sottolineando l'irrazionalità della scelta di utilizzare, allo scopo, risorse destinate all'attuazione della riforma delle carriere del personale del comparto sicurezza-difesa. Nel ribadire che il provvedimento in esame presenta una valenza risarcitoria rispetto a scelte incostituzionali assunte dal Governo nell'ultima manovra economica, laddove si è imposto un blocco stipendiale suscettibile di colpire anche gli avanzamenti di carriera avvenuti mediante concorso pubblico, far notare che il suo gruppo si riserva di presentare una proposta di parere alternativo, alla quale fa rinvio per una più esauriente definizione della posizione complessiva sull'argomento.

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Auspica, infine, che il relatore, nella proposta di parere che si accinge a predisporre - oltre ad accogliere con favore la previsione di un riconoscimento economico aggiuntivo a favore del personale in questione - possa fare riferimento anche all'esigenza di proseguire l'iter delle proposte di legge in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del comparto sicurezza e difesa, attualmente in discussione presso le Commissioni riunite I e IV.

Silvano MOFFA, presidente, ricordato che sono ancora in corso di esame presso le Commissioni riunite I e IV gli emendamenti riferiti al presente provvedimento, avverte che la votazione del parere di competenza potrà avere luogo nella seduta già convocata per domani.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.40.