CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 aprile 2011
467.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 13 aprile 2011. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.40.

Revisione a seguito di sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo.
C. 1538 Pecorella, C. 1780 Di Pietro, 2163 Zeller e C. 2871 Ferranti.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato il 6 aprile 2011.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, ricorda che sul provvedimento in esame sono stati presentati emendamenti e subemendamenti (vedi allegato al Bollettino delle Giunte e Commissioni del 6 aprile 2011) e che oggi era previsto l'esame degli stessi.
Nel frattempo, peraltro, la Corte costituzionale è intervenuta sulla stessa materia oggetto del provvedimento in esame, pronunciando la sentenza n. 113 del 2011, con la quale ha dichiarato illegittimo l'articolo 630 del codice di procedura penale «nella parte in cui non prevede un diverso caso di revisione della sentenza o del decreto penale di condanna al fine di conseguire la riapertura del processo, quando ciò sia necessario, ai sensi dell'articolo 46, paragrafo 1, della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, per conformarsi ad una sentenza definitiva della Corte europea dei diritti dell'uomo».La Corte, inoltre, ha fatto un preciso riferimento all'attività del legislatore precisando che «l'incidenza della declaratoria di incostituzionalità sull'articolo 630 cod. proc. pen.

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non implica una pregiudiziale opzione di questa Corte a favore dell'istituto della revisione, essendo giustificata soltanto dall'inesistenza di altra e più idonea sedes dell'intervento additivo. Il legislatore resta pertanto e ovviamente libero di regolare con una diversa disciplina - recata anche dall'introduzione di un autonomo e distinto istituto - il meccanismo di adeguamento alle pronunce definitive della Corte di Strasburgo, come pure di dettare norme su specifici aspetti di esso sui quali questa Corte non potrebbe intervenire, in quanto involventi scelte discrezionali (quale, ad esempio, la previsione di un termine di decadenza per la presentazione della domanda di riapertura del processo, a decorrere dalla definitività della sentenza della Corte europea). Allo stesso modo, rimane affidata alla discrezionalità del legislatore la scelta dei limiti e dei modi nei quali eventualmente valorizzare le indicazioni della Raccomandazione R(2000)2 del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa [...] nella parte in cui prospetta la possibile introduzione di condizioni per la riapertura del procedimento, collegate alla natura delle conseguenze prodotte dalla decisione interna e all'incidenza su quest'ultima della violazione accertata».
Prima di dare la parola al relatore ed al rappresentante del Governo per l'espressione dei pareri di competenza sulle proposte emendative, da la parola all'onorevole Capano, che l'ha chiesta sull'ordine dei lavori.

Cinzia CAPANO (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, ritiene che le questioni evidenziate dalla Corte costituzionale e la circostanza che comunque la sentenza n. 113 del 2011 abbia inciso direttamente sull'articolo 630 del codice di procedura penale che costituisce l'oggetto del testo base in esame, inducano a riflettere ulteriormente sulle proposte emendative presentate. Per tale ragione chiede di rinviare l'esame degli emendamenti alla prossima settimana.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO invita a considerare che l'approvazione di alcuni degli emendamenti presentati e sui quali il relatore avrebbe per le vie brevi dichiarato di esprimere un parere favorevole già consentirebbe, salvo qualche integrazione, di approvare un testo conforme alle statuizioni della Corte costituzionale.

Donatella FERRANTI (PD) dichiara di condividere pienamente l'intervento dell'onorevole Capano, sottolineando come la complessità della materia sia tale da richiedere una serie di ulteriori approfondimenti.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, preso atto della richiesta del gruppo PD e del fatto che ad essa non si è opposto alcun gruppo, rinvia il seguito dell'esame ad una seduta che sarà convocata per la prossima settimana.

La seduta termina alle 14.45.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 13 aprile 2011. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.45.

DL 27/2011 Misure urgenti per la corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
C. 4220 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e IV).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

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Fulvio FOLLEGOT, presidente, in sostituzione del relatore, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna, osserva che il disegno di legge C. 4220, di conversione del decreto legge n. 27 del 26 marzo 2011 dispone l'erogazione di 345 milioni di euro, per il triennio 2011-2013, in favore del personale delle Forze armate, dell'Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza, della Polizia di Stato, dei Vigili del fuoco, del Corpo forestale e della Polizia penitenziaria.
Nello specifico, il comma 1 dell'articolo 1 prevede che sia incrementata, per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013, di 115 milioni di euro la dotazione del fondo destinato al finanziamento di misure perequative per il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco interessato dal blocco dei meccanismi di adeguamento retributivo e degli automatismi stipendiali disposto dall'articolo 9, comma 21, del decreto legge n. 78 del 2010.
Il successivo comma 2 prevede la possibilità di una successiva ulteriore integrazione del citato Fondo per il personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico.
Nello specifico, il comma 2, nel precisare che tale integrazione potrà essere disposta con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, adottato di concerto con i ministri della difesa e dell'interno, contempla due diverse fonti di tale finanziamento aggiuntivo: a) in favore del personale delle Forze armate, con quota parte delle risorse corrispondenti alle minori spese effettuate, rispetto al precedente anno, in conseguenza delle missioni internazionali di pace; b) in favore del personale delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco utilizzando quota parte delle risorse del Fondo unico giustizia che già in base alla normativa vigente sono destinate al Ministero dell'interno per la tutela della sicurezza pubblica e del soccorso pubblico.
Il comma 3 del provvedimento in esame stabilisce che il fondo di cui al precedente comma 1, sia destinato alla corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
In relazione alle modalità di corresponsione dei citati assegni una tantum, il comma 3 richiama le disposizioni vigenti relative alle modalità di riparto delle somme del fondo per il comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, oggetto di finanziamento da parte del provvedimento in esame.
Il comma 4 contiene le disposizioni relative alla copertura finanziaria del comma 3.
Propone pertanto di esprimere parere favorevole (vedi allegato).

Nessuno chiedendo di intervenire la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.50.

SEDE LEGISLATIVA

Mercoledì 13 aprile 2011. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 15.10.

Disposizioni in materia di usura e di estorsione, nonché di composizione delle crisi da sovraindebitamento.
C. 2364-728-1944-2564-A.

(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione del provvedimento, rinviata il 29 marzo 2011.

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Fulvio FOLLEGOT, presidente, avverte che la Commissione finanze ha appena espresso il parere sul testo base adottato nella precedente seduta. Al parere favorevole sono state apposte una condizione ed una osservazione delle quali si potrà eventualmente tenere conto in occasione della presentazione di emendamenti.
Fissa pertanto il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 10 di martedì 19 aprile prossimo.
Rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.15.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense.
C. 3900, approvato dal Senato, C. 420 Contento, C. 1004 Pecorella, C. 1447 Cavallaro, C. 1494 Capano, C. 1545 Barbieri, C. 1837 Mantini, C. 2246 Frassinetti e C. 2419 Cassinelli.

Riforma delle professioni regolamentate.
C. 503 Siliquini e C. 3581 Lulli.

Disposizioni in materia di adozioni da parte delle famiglie affidatarie.
C. 3459 Vassallo, C. 3854 Savino e C. 4077 Motta.