CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 aprile 2011
467.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e IV)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 13 aprile 2011. - Presidenza del presidente della IV Commissione, Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 15.15.

DL 27/2011: Misure urgenti per la corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
C. 4220 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni riunite proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 aprile 2011.

Edmondo CIRIELLI, presidente della IV Commissione, segnala che sono giunte richieste di audizione dal Coordinamento per l'indipendenza sindacale delle Forze di polizia (COISP) e dall'Associazione nazionale funzionari di polizia (ANFP). Tenuto conto dei tempi di esame del provvedimento, le Presidenze delle Commissioni riunite I e IV ritengono opportuno invitare tali soggetti a fornire contributi scritti.
Comunica altresì che - in relazione all'andamento dei lavori dell'Assemblea della prossima settimana - le Presidenze delle Commissioni riunite I e IV sono orientate a fissare una seduta nella giornata di domani, giovedì 14 aprile, per procedere al conferimento del mandato ai relatori, previa acquisizione dei pareri espressi dalle Commissioni in sede consultiva.
Avverte quindi che sono state presentate 28 proposte emendative riferite al decreto-legge in oggetto e che i relatori hanno presentato 3 ulteriori proposte emendative (vedi allegato 1).
Ricorda che, ai sensi dell'articolo 96-bis, comma 7, del Regolamento della Camera, non sono ammissibili gli emendamenti che non siano strettamente attinenti alla materia del decreto-legge. Tale criterio risulta, in particolare, più restrittivo di quello dettato dall'articolo 89 del Regolamento medesimo con riferimento agli altri progetti di legge, che attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano estranei all'oggetto del provvedimento. Alla luce delle disposizioni richiamate

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ed in considerazione del contenuto del decreto-legge in esame, comunica che non sono ammissibili i seguenti emendamenti: 1.22 Maurizio Turco, volto ad introdurre una disciplina transitoria per l'attribuzione del grado di ispettore superiore-sostituto ufficiale di pubblica sicurezza e qualifiche e gradi corrispondenti ai soggetti interessati dal decreto; 1.01 De Angelis, volto ad introdurre disposizioni per la riqualificazione professionale del personale della Polizia di Stato, del Corpo forestale dello Stato e della Polizia penitenziaria; 1.02 Baccini, che interviene in materia di pensioni privilegiate concesse ai dipendenti militari e civili; 1.03 Baccini, che interviene in materia di programma straordinario di edilizia residenziale da concedere in locazione o in godimento ai dipendenti delle amministrazioni dello Stato quando è strettamente necessario alla lotta alla criminalità organizzata; 1.04 Paladini, volto a prevedere il conferimento di una delega al governo in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale non direttivo e non dirigente delle Forze di Polizia e delle Forze Armate.

Maria Elena STASI (IR), relatore per la I Commissione, intervenendo anche a nome del relatore per la IV Commissione, deputato Salvatore CICU, raccomanda l'approvazione degli emendamenti presentati dai relatori e formula un invito al ritiro, ovvero parere contrario, sui restanti emendamenti. Sottolinea, al riguardo, che l'invito al ritiro degli identici emendamenti 1.4 Paglia e 1.5 Recchia, nonché degli emendamenti 1.3 Rugghia, 1.6 Di Stanislao, 1.7 Di Stanislao, 1.8 Paglia e 1.9 Villecco Calipari, discende dalla circostanza che i loro contenuti risultano avere finalità analoghe all'emendamento 1.100 dei relatori. Infine, l'invito al ritiro degli gli identici emendamenti 1.11 Minniti e 1.12 Paglia è motivato dal fatto che i loro contenuti risultano sostanzialmente compresi nell'emendamento 1.102 dei relatori.

Il sottosegretario Guido CROSETTO esprime parere conforme a quello dei relatori.

Marcello DE ANGELIS (PdL), accoglie l'invito dei relatori a ritirare gli emendamenti a sua firma 1.30 e 1.31 in quanto essi erano motivati dalla necessità di non prosciugare integralmente il fondo originariamente destinato al riordino dei ruoli e delle carriere. Prende atto che le medesime finalità sono perseguite dall'emendamento 1.100 dei relatori, nella parte in cui si individuano una pluralità di fonti di alimentazione del suddetto fondo.

Le Commissioni respingono l'emendamento 1.1 Maurizio Turco.

Antonio RUGGHIA (PD) intervenendo in dichiarazione di voto sull'emendamento 1.100 dei relatori, rileva che esso consente che il fondo possa essere incrementato con risparmi derivanti da minori spese connesse alle missioni internazionali ovvero dalle risorse che affluiscono al Fondo unico giustizia. Non viene quindi meno il giudizio negativo del suo gruppo in ordine alla copertura degli oneri. Da un lato ritiene inaccettabile che il fondo possa essere integrato con tali eventuali risorse e, dall'altro, in termini generali, desidera ribadire il principio secondo cui non devono essere utilizzate a tali scopi le risorse del fondo destinato al riordino dei ruoli e delle carriere.

Salvatore CICU (PdL), relatore per la IV Commissione, precisa che l'emendamento dei relatori non preleva risorse destinate alle missioni internazionali, ma intende invece favorire l'integrazione del fondo del comma 1 principalmente puntando sui risparmi di gestione delle amministrazioni interessate.

Augusto DI STANISLAO (IdV) manifesta insoddisfazione per la soluzione proposta, che rischia soltanto di generare rimostranze e polemiche tra settori delle forze dell'ordine e delle Forze armate. Si sarebbe dovuto invece effettuare uno sforzo maggiore per cercare di alimentare il fondo senza intaccare le risorse destinate al riordino delle carriere.

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Le Commissioni approvano l'emendamento 1.100 del relatore.

Roberto ZACCARIA (PD), intervenendo sul suo emendamento 1.2, fa presente che esso recepisce una condizione contenuta nel parere del Comitato per la legislazione, il quale ha richiamato l'attenzione sulla incongruità del ricorso al decreto ministeriale per l'eventuale ulteriore incremento della dotazione del fondo di cui all'articolo 8, comma 11-bis, del decreto-legge n. 78 del 2010, tenuto conto che l'ammontare della fondo in questione è fissato per legge, tramite risorse anch'esse derivanti da autorizzazioni legislative di spesa. Ricorda che alle norme di legge si può derogare solo con atto avente forza di legge, non con atto subordinato.

Gianclaudio BRESSA (PD) fa presente che il problema segnalato dal collega Zaccaria è molto grave e che, se l'articolo 1, comma 2, restasse formulato in questi termini, la legge in esame potrebbe essere impugnata da qualunque cittadino e sarebbe pertanto una legge precaria e quindi inutile.

Il sottosegretario Guido CROSETTO, alla luce delle considerazioni svolte, propone di accantonare l'emendamento in esame, al fine di svolgere ulteriori approfondimenti.

Edmondo CIRIELLI, presidente della IV Commissione, non essendovi obiezioni, dispone l'accantonamento dell'emendamento 1.2 Zaccaria. Avverte quindi che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento 1.100 dei relatori risultano preclusi l'emendamento 1.3 Rugghia, gli identici emendamenti 1.4 Paglia e 1.5 Recchia, nonché gli emendamenti 1.6 e 1.7 Di Stanislao, 1.8 Paglia e 1.9 Villecco Calipari.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento dei relatori 1.101 e respingono l'emendamento Villecco Calipari 1.10. Le Commissioni approvano quindi l'emendamento dei relatori 1.102.

Edmondo CIRIELLI, presidente della IV Commissione, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento 1.102 dei relatori risultano preclusi gli identici emendamenti 1.11 Minniti e 1.12 Paglia. Risulta, altresì, precluso l'emendamento 1.13 Maurizio Turco.

Antonio RUGGHIA (PD) dichiara l'astensione del suo gruppo sull'emendamento 1.14 Maurizio Turco.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti 1.14 Maurizio Turco e 1.17 Paladini.

Antonio RUGGHIA (PD) raccomanda l'approvazione degli identici emendamenti 1.15 e 1.16, rilevando come la materia su cui insiste il decreto è di natura prettamente retributiva e, pertanto, non può in alcun modo essere sottratta alle procedure di contrattazione e concertazione ordinariamente espletate. Siffatte motivazioni sono, peraltro, rafforzate dai contenuti dell'emendamento dei relatori, già approvato, che riconosce a tali misure la natura di assegni perequativi individuali, aventi la stessa natura giuridica dell'emolumento corrispondente.

Il sottosegretario Guido CROSETTO ribadisce che la finalità principale del provvedimento consiste nella sterilizzazione degli effetti pregiudizievoli recati dal blocco delle progressioni economiche disposto dal decreto-legge n. 78 del 2010. Per tali ragioni, non vi è una reale materia di contrattazione e concertazione, essendo solo previste misure compensative di tagli subiti dal personale interessato.

Augusto DI STANISLAO (IdV) sottolinea le parole di chiarezza del sottosegretario, che manifestano il carattere di iniquità dei tagli precedentemente operati sul comparto.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti 1.15 Rugghia e 1.16 Ascierto.

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Gianclaudio BRESSA (PD), intervenendo sull'emendamento Zaccaria 1.18, fa presente che esso recepisce una condizione del Comitato per la legislazione, il quale ha rilevato che, all'articolo 1, comma 3, mediante il richiamo alla disposizione di cui all'articolo 8, comma 11-bis, secondo periodo, si demanda in sostanza a un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri - anziché a un decreto del Presidente della Repubblica, come sarebbe opportuno - l'individuazione degli assegni una tantum da corrispondere al personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Maria Elena STASI (IR), relatore per la I Commissione, conferma il parere contrario sull'emendamento Zaccaria 1.18, in quanto ritiene che rinviare l'individuazione degli assegni una tantum a un decreto del Presidente della Repubblica determinerebbe soltanto un eccessivo irrigidimento delle procedure di attuazione del provvedimento in esame.
Ritiene che un ragionamento analogo possa essere svolto con riferimento all'emendamento Zaccaria 1.2, precedentemente accantonato: è infatti opportuno, a suo avviso, che la dotazione del fondo di cui all'articolo 8, comma 11-bis, del citato decreto n. 78 possa essere incrementata, se necessario, con mero atto amministrativo, senza dover promuovere una modifica legislativa, che ha tempi molto più lunghi. Fa presente che il decreto-legge in esame nasce dall'esigenza di correggere l'inadeguata valutazione finanziaria operata con il decreto-legge n. 78 e che, se in futuro anche il nuovo stanziamento dovesse rivelarsi insufficiente, sarà questa volta possibile provvedere all'aumento senza dover emanare un decreto-legge.

Il sottosegretario Guido CROSETTO, convenendo con le argomentazioni del relatore, segnala che la scelta dello strumento normativo è dettata principalmente dalla volontà di procedere quanto prima all'attuazione concreta delle disposizioni del decreto-legge in esame.

Mario TASSONE (UdC) ritiene che l'inadeguata determinazione del fondo stabilita con il decreto-legge n. 78 non sia dovuta a un errore, ma ad una precisa volontà politica, e che il decreto in esame, lungi dal trovare una soluzione del problema, si limiti a stanziare pochi soldi per un comparto che da tempo attende ben altro. Dichiara inoltre di concordare sugli emendamenti Zaccaria 1.2 e 1.18, che offrono maggiori garanzie nell'utilizzo delle risorse pubbliche.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento 1.18 Zaccaria e l'emendamento 1.2 Zaccaria, precedentemente accantonato.

Augusto DI STANISLAO (IdV) evidenzia che l'emendamento 1.19, a sua firma, rappresenta uno sforzo concreto di individuare risorse alternative cui attingere per la copertura degli oneri del decreto-legge, che auspica possa essere condiviso.

La Commissione respinge l'emendamento 1.19 Di Stanislao.

Alessandro NACCARATO (PD) invita i relatori a rivedere il parere espresso sul suo emendamento 1.20, che individua una diversa copertura finanziaria del decreto-legge, mediante un modesto incremento della tassa sugli alcolici, in modo da conservare in bilancio le risorse stanziate per il riordino delle carriere.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti 1.20 Naccarato e 1.21 Maurizio Turco.

Edmondo CIRIELLI, presidente della IV Commissione, avverte che il testo del disegno di legge in esame, come modificato dagli emendamenti testé approvati, sarà trasmesso alle Commissioni competenti per il parere. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame, ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.55.