CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 aprile 2011
466.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Martedì 12 aprile 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA indi del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 14.20.

Sull'ordine dei lavori.

Maria Grazia GATTI (PD) ricorda che la Commissione ha da poco approvato, con l'assenso del Governo, una risoluzione riguardante i lavoratori impiegati con contratti di somministrazione presso gli enti previdenziali, la quale, oltre ad individuare un periodo transitorio necessario all'adozione di misure volte ad evitare interruzioni di continuità occupazionale, impegna l'Esecutivo ad assumere le iniziative di competenza al fine di permettere la prosecuzione dell'impiego di tali lavoratori. In proposito, ricorda peraltro che la possibile presentazione di una proposta emendativa riferita al primo provvedimento utile all'esame del Parlamento, già preannunciata da taluni gruppi, rischia di rappresentare un rimedio tardivo e, soprattutto, un intervento promosso da soggetti diversi dall'Esecutivo, che invece ha assunto un preciso impegno in materia.
Alla luce di quanto testé esposto, ritiene che, a fronte di un chiaro indirizzo rivolto dal Parlamento al Governo, spetti ora a quest'ultimo tradurre con la massima urgenza in atti concreti quanto sollecitato in sede parlamentare, anche considerato che tra pochi giorni si esauriranno gli effetti dei provvedimenti transitori assunti dall'INPS, proprio a seguito della richiamata risoluzione. Nel dichiarare che si sarebbe attesa una maggiore sollecitudine del Governo su tale argomento, auspica pertanto che si possa intervenire nell'immediato per far fronte a tale esigenza.

Nedo Lorenzo POLI (UdC) ritiene che il Parlamento, con l'approvazione della risoluzione appena richiamata, abbia svolto compiutamente il proprio ruolo di indirizzo verso il Governo, nel tentativo di

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affrontare l'importante questione della scadenza dei contratti di somministrazione dei lavoratori impiegati presso l'INPS. Nel far notare che, grazie a tale atto d'indirizzo, si è riusciti a posticipare di qualche settimana la cessazione di questi contratti, auspica un intervento urgente del Governo affinché dalla fase transitoria (la cui efficacia si esaurirà nei prossimi giorni) si possa passare ad un regime definitivo, che contempli la prosecuzione dell'impiego di tali lavoratori.

Giuliano CAZZOLA, presidente, ritiene che le questioni richiamate dai deputati intervenuti siano meritevoli di attenzione da parte della Commissione, che potrà valutare l'opportunità di svolgere eventuali approfondimenti di merito nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la cui prossima riunione è fissata per domani. Auspica, in particolare, che si possa individuare una soluzione definitiva al problema, fornendo all'INPS e al Governo strumenti normativi cogenti rispetto alla problematica in esame.

Cesare DAMIANO (PD) coglie l'occasione del corrente dibattito per porre all'attenzione della Commissione anche un'ulteriore questione - che giudica in qualche modo collegata a quella testé ricordata dai deputati intervenuti - riguardante i vincitori e gli idonei dei concorsi pubblici. In proposito, sollecita la calendarizzazione di una proposta di legge a sua prima firma (A.C. 4116), recante disposizioni per il superamento del blocco delle assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e per la chiamata dei vincitori e degli idonei nei concorsi indetti dalle medesime, che peraltro risulta già iscritta nel vigente programma dei lavori della Commissione, con inizio dell'esame previsto per il mese di aprile. Rileva, infatti, che l'argomento presenta profili di massima delicatezza, che richiedono una profonda riflessione da parte delle istituzioni, anche considerato che talune misure tese a prorogare l'efficacia delle graduatorie contenute in provvedimenti d'urgenza (ad esempio, il cosiddetto decreto «milleproroghe») esauriranno i propri effetti nel giro di qualche mese. Invita, quindi, anche gli altri gruppi a svolgere un approfondimento sul tema, al fine di verificare l'eventuale possibilità di elaborare proprie proposte di legge vertenti sulla materia.

Giuliano CAZZOLA, presidente, ribadisce che qualsiasi ulteriore valutazione sulle questioni emerse potrà essere svolta nella prossima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Maria Grazia GATTI (PD), intervenendo per una precisazione, ritiene che, a causa della particolare ristrettezza dei tempi, non sia possibile affrontare la questione dei lavoratori in somministrazione degli enti previdenziali nell'ambito dell'esame di un eventuale disegno di legge pendente alla Camera, ribadendo che sulla questione è ormai dovere del Governo intervenire con la massima urgenza.

Giovanni PALADINI (IdV) si associa alle considerazioni appena svolte, sottolineando l'importanza di giungere con la massima urgenza all'adozione di misure concrete che risolvano i problemi occupazionali dei lavoratori in oggetto.

Giuliano CAZZOLA, presidente, preso atto delle ulteriori sollecitazioni pervenute alla presidenza, invita nuovamente i rappresentanti dei gruppi a formulare le proprie considerazioni nell'ambito dei lavori degli organismi preposti alla programmazione dei lavori della Commissione, assicurando comunque che provvederà ad informare personalmente il presidente della Commissione stessa delle questioni sinora emerse.

DL 27/2011: Misure urgenti per la corresponsione di assegni una tantum al personale delle forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
C. 4220 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e IV).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

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Antonino FOTI (PdL), relatore, osserva che la XI Commissione è chiamata ad esprimere alle Commissioni riunite I e IV un parere, per quanto di competenza, sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge n. 27 del 2011, emanato dal Governo al fine di attribuire un riconoscimento economico aggiuntivo al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, fortemente impegnato - soprattutto nel corso degli ultimi anni - in una significativa attività di prevenzione e vigilanza, oltre che nello svolgimento di delicati incarichi di sicurezza pubblica, non soltanto sul territorio italiano, ma anche all'estero. Fa presente che il provvedimento in esame, dando seguito a precisi impegni assunti dallo stesso Governo anche in sede parlamentare, mira a dare maggiore concretezza al principio di «specificità» del comparto sicurezza e difesa - già previsto dalla legge 4 novembre 2010, n. 183 (cosiddetto «collegato lavoro») - la cui attuazione sul piano pratico non può non riguardare, a suo avviso, anche gli aspetti connessi al trattamento economico, pur nell'ambito di una politica di equilibrio della spesa pubblica, alla quale, in ogni caso, il comparto non si è sottratto. Ricorda, infatti, che anche il personale del comparto sicurezza e difesa è stato interessato dagli effetti del decreto-legge n. 78 del 2010 (in particolare, dell'articolo 9, commi 1 e 21), che ha previsto un severo contenimento della spesa nel settore del pubblico impiego, rispetto al quale, tuttavia, proprio alla luce della richiamata specificità del comparto, è stato previsto un distinto fondo destinato al finanziamento di misure perequative (Fondo del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico).
Per le ragioni esposte, fa notare che il provvedimento in esame - composto di 2 articoli - estende anzitutto la durata del predetto Fondo (che diventa triennale e non più biennale) e ne dispone un incremento, in misura pari a 115 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013: in tal modo, dunque, il Fondo raggiunge un ammontare complessivo di 505 milioni di euro (195 milioni per ciascuno degli anni 2011 e 2012 e 115 milioni per l'anno 2013). Rileva, inoltre, che il comma 2 del medesimo articolo 1 prevede la possibilità di una successiva, ulteriore, integrazione (con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, adottato di concerto con i Ministri della difesa e dell'interno) del citato Fondo, contemplando due diverse fonti di tale finanziamento aggiuntivo, rispettivamente in favore del personale delle Forze armate e in favore del personale delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Mette in evidenza, pertanto, che - alla luce dell'integrazione del Fondo - il comma 3 dell'articolo 1 del decreto-legge in esame prevede conseguentemente di destinare le relative risorse alla corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco: il provvedimento riconosce, tra i beneficiari dell'assegno, sia il personale in regime di diritto pubblico interessato dal blocco dei meccanismi di adeguamento retributivo e degli automatismi stipendiali, sia quello nei cui confronti ha trovato applicazione il blocco della progressione economica in base al decreto-legge n. 78 del 2010. Osserva, infine, che le misure dei richiamati assegni una tantum, nonché la ripartizione delle risorse disponibili tra le amministrazioni interessate, saranno definite successivamente, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta dei Ministri competenti, secondo le procedure previste dall'articolo 8, comma 11-bis, del più volte richiamato decreto-legge n. 78.
In conclusione, preso atto dell'importanza di questo intervento economico-normativo e dei profili di stretta attinenza rispetto alle competenze della XI Commissione, preannuncia l'intenzione di proporre l'espressione di un parere favorevole sul provvedimento in esame, ferma restando l'opportunità di valutare le eventuali modifiche che potranno essere apportate al testo dalle Commissioni di merito, nella fase di esame degli emendamenti. Nel frattempo, auspica che possa

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svolgersi un articolato e approfondito dibattito sul testo in esame, il quale, mirando a tutelare la specificità di un settore importante del pubblico impiego, appare quanto mai meritevole di un ampio consenso tra i gruppi.

Giovanni PALADINI (IdV) fa notare che il provvedimento in esame, nel prevedere la corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, contiene misure tendenti a compensare solo parzialmente i blocchi stipendiali previsti dal decreto-legge 78 del 2010. In proposito, rileva che tali misure di contenimento della spesa pubblica (effettuate con l'ultima manovra economica dal Governo) si sono rivelate ampiamente sbagliate e irragionevoli rispetto alla specificità del comparto difesa e sicurezza, atteso che esse hanno inciso anche su dinamiche retributive connesse ad avanzamenti di ruolo e a cambi di funzioni. Osserva, inoltre, che per il finanziamento delle disposizioni in esame si attinge a risorse in precedenza già stanziate per il progetto di riordino delle carriere di tale personale, disegno più complessivo di riforma contemplato da altri provvedimenti pendenti presso le Commissioni riunite I e IV della Camera dei deputati, che, essendo volti a dare un definitivo assetto al regime economico e giuridico di tali lavoratori, risultano, a suo avviso, meritevoli di maggiore attenzione.
Per tali ragioni, pur giudicando opportuno adottare nell'immediato le misure di perequazione previste dal provvedimento in esame - che valuta, tuttavia, in termini ampiamente insufficienti - nei confronti di un personale ingiustamente danneggiato dalle recenti iniziative adottate dal Governo, ritiene necessario che il loro finanziamento non avvenga sottraendo le risorse destinate all'intervento normativo sulle carriere del personale delle forze dell'ordine. Preannuncia, dunque, la presentazione di una proposta di parere alternativa a quella del relatore, nel presupposto che questi - secondo quanto emerge dalla sua relazione introduttiva odierna - si limiti a proporre alla Commissione l'espressione di un parere favorevole senza ulteriori rilievi di merito: appare infatti essenziale, a suo giudizio, offrire una tutela efficace e adeguata ai lavoratori interessati, che attendono da tempo il giusto riconoscimento della loro particolare posizione nell'ambito della pubblica amministrazione.

Silvano MOFFA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.40.

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 12 aprile 2011. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 14.40.

Indagine conoscitiva sul mercato del lavoro tra dinamiche di accesso e fattori di sviluppo.
(Deliberazione).

Silvano MOFFA, presidente, avverte che, sulla base di quanto convenuto nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, del 6 aprile 2011, è stata acquisita l'intesa con il Presidente della Camera, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, per lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sul mercato del lavoro tra dinamiche di accesso e fattori di sviluppo.
Propone, pertanto, di procedere alla deliberazione della predetta indagine conoscitiva, nei tempi e con le modalità illustrate nel relativo programma (vedi allegato).

La Commissione approva, quindi, la proposta del Presidente.

La seduta termina alle 14.45.