CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 aprile 2011
464.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 6 aprile 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 14.40.

Sull'ordine dei lavori.

Alessandra SIRAGUSA (PD) chiede l'avvio dell'esame della risoluzione 7-00522, che ha presentato per evidenziare il problema dei docenti affetti da invalidità civile per patologie oncologiche. Infatti, il decreto ministeriale n. 42 del 2009 per l'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento non prevede la possibilità di aggiornamento delle proprie posizioni e quindi l'inserimento di una sopravvenuta riserva per disabilità che, invece, soprattutto nel caso dei malati oncologici, andrebbe fruita immediatamente.

Valentina APREA, presidente, prende atto della rilevanza della problematica sollevata dalla collega Siragusa, assicurando che la richiesta di avvio dell'esame della risoluzione presentata sarà trattata nella sede dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

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Nuova disciplina del prezzo dei libri.
C. 1257-B Levi, approvata dalla VII Commissione permanente della Camera e modificata dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 marzo 2011.

Valentina APREA, presidente, avverte che si è in attesa dell'espressione del parere delle Commissioni I (Affari Costituzionali), V (Bilancio) e X (Attività produttive).
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la conservazione, il restauro, il recupero e la valorizzazione di monumenti e per la celebrazione di eventi storici di rilevanza nazionale.
C. 4071 Barbieri.

(Seguito dell'esame e rinvio - Adozione del testo base).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 marzo 2011.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, propone di adottare come testo base il nuovo testo della proposta di legge, elaborato dal Comitato ristretto (vedi allegato 1), ritenendo di conseguenza opportuno fissare un termine per la presentazione di emendamenti al nuovo testo in oggetto alle ore 14 di domani 6 aprile 2011.

Valentina APREA, presidente, si associa alle proposte del relatore.

La Commissione concorda.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ordinamento della professione di statistico nonché istituzione dell'Ordine e dell'albo degli statistici.
C. 1294 Siliquini.

(Rinvio del seguito dell'esame).

Valentina APREA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

Manuela GHIZZONI (PD), atteso che il Senato ha approvato ieri in sede referente la proposta di legge 572-B, chiede di avere notizie sulla eventuale risposta del Presidente della 7o Commissione del Senato alla missiva inviata il 25 febbraio 2011 e se conseguentemente si può avviare l'esame delle proposte di legge C. 579 Ghizzoni, C. 782 e C. 3386 Rossa, C. 2171 Lolli e C. 2290 Cera, in materia di accesso alla professione di esperto in scienze delle attività motorie.

Valentina APREA, presidente, come preannunciato nell'ultima riunione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, ricorda che il presidente Possa ha risposto alla lettera da lei inviatagli con una lettera del seguente tenore: «Ricevo la Tua lettera del 25 febbraio scorso, prot. n. 201 l/0000660/COM, con la quale rilevi che il disegno di legge n. 796, in materia di accesso alla professione dei laureati in scienze motorie, è fermo nella Commissione che ho l'onore di presiedere dal 14 ottobre 2008 e mi chiedi quali decisioni abbia assunto in merito la Commissione.
Al riguardo, Ti segnalo che, nella seduta del 14 ottobre 2008 da Te citata, la Commissione ha deliberato di chiedere al Governo la relazione tecnica sul provvedimento, onde definire la platea dei soggetti pubblici cui si applicherebbe la norma e quantificare i relativi oneri. Conseguentemente, il successivo 15 ottobre 2008 scrivevo al Ministro per i rapporti con il Parlamento, onorevole Elio Vito, rappresentandogli la deliberazione della

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Commissione e chiedendogli una tempestiva predisposizione della relazione tecnica.
Da allora, tuttavia, non ho ricevuto alcun riscontro.
Alla luce della Tua sollecitazione, ho pertanto inviato una nuova lettera al ministro Vito, di cui Ti allego copia per Tua opportuna conoscenza, con la quale gli chiedo di farmi sapere a che punto è la predisposizione della relazione tecnica affinché possa darTene immediatamente notizia.
Nell'attesa di conoscere la risposta del ministro Vito, mi è gradito intanto inviarTi i miei più cordiali saluti.
Guido Possa»
Ribadisce quindi la necessità che il Governo si esprima al riguardo perché si possa proseguire nell'esame del provvedimento.

Manuela GHIZZONI (PD) prende atto e auspica un interessamento di tutti nei confronti del Governo ai fini di una rapida definizione della questione.

Valentina APREA, presidente, assicura la collega Ghizzoni in tal senso.

La seduta termina alle 14.50.

RISOLUZIONI

Mercoledì 6 aprile 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza.

La seduta comincia alle 14.50.

7-00525 Ghizzoni: Sulla situazione discriminatoria degli studenti disabili esclusi dalla manifestazione sportiva presso la località Nove (VI).
(Discussione e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00116).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione all'ordine del giorno.

Manuela GHIZZONI (PD) illustra la risoluzione in titolo. Ricorda che con la risoluzione presentata si vuole dare risposta ad un atto di natura discriminatoria avvenuto nei confronti di studenti disabili ai quali non è stata data la possibilità di partecipare alle finali dei Giochi studenteschi, in particolare di corsa campestre svoltesi nel comune di Nove, in provincia di Vicenza. Al riguardo, sottolinea che anche le finali di vela sono state interdette agli studenti disabili. Ricorda che gli Accordi intercorsi tra il MIUR e il CONI e tra il CONI e il Comitato italiano paralimpico (CIP) hanno portato di fatto all'esclusione dei ragazzi disabili da tali competizioni finali, avendo voluto accentuare il carattere agonistico dei Giochi a scapito della loro primaria funzione formativa ed educativa. Al riguardo, sottolinea che fino a due anni fa l'organizzazione dei Giochi studenteschi era di competenza del Ministero. In questo quadro avrebbe avuto piacere di avere per la discussione odierna la presenza del Sottosegretario Crimi, nonché, come già chiesto nella riunione dell'Ufficio di Presidenza, di audire i ragazzi esclusi, in particolare Elisabetta Trecastagne, e i soggetti coinvolti, il Direttore Generale del MIUR dottor Massimo Zennaro e l'avvocato Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano Paralimpico, quali tecnici che hanno dato vita all'Accordo in questione.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA, in riferimento alla risoluzione in discussione, rileva che l'onorevole proponente chiede di impegnare il Governo alla piena inclusione nelle manifestazioni sportive degli studenti diversamente abili, anche attraverso progetti di diversità motoria e sportiva. Al riguardo premette che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca persegue fini diretti all'educazione dei giovani in vista della crescita della persona. Le attività motorie, fisiche e sportive correlate a tale risultato perseguono l'obiettivo di estendere la cultura della pratica

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sportiva, quale mezzo idoneo a veicolare irrinunciabili valori etici, ad una platea di studenti quanto più possibile vasta. In particolare, gli studenti disabili, attraverso attività motorie condotte «insieme» e non «accanto» ai normodotati, trovano momenti di inclusione estremamente efficaci suscettibili di favorire una crescita umana ed educativa anche agli stessi normodotati.
L'attenzione della scuola è quindi rivolta alla generalità degli studenti nell'intento di perseguire quella educazione alla cittadinanza ed alla convivenza civile che si compone dell'apporto di tutti sulla base dei talenti di ciascuno. Non vi è dubbio infatti che il successo formativo di ogni alunno, considerato come persona in formazione secondo potenzialità ed attitudini proprie, costituisca la finalità ultima dell'educazione che si realizza attraverso l'istruzione.
Nei momenti in cui, attraverso fasi selettive, la pratica sportiva, di carattere prevalentemente educativo, assume connotazioni di carattere più decisamente agonistico, si entra in uno spazio certamente più prossimo e congeniale alle finalità dei partners istituzionali del Ministero nel settore sportivo, quali il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (C.O.N.I.) e il Comitato Italiano Paralimpico (C. I. P.), il cui obiettivo è quello di individuare e coltivare eccellenze che possano dare lustro al Paese con il loro inserimento nelle rappresentative che partecipano a manifestazioni sportive nazionali ed internazionali.
Così, pur coltivando tutti i soggetti coinvolti i profili preminenti delle proprie finalità istituzionali, non possono essere estranee agli organismi sportivi finalità educative, come non può essere estranea a questo Ministero, accanto alla possibilità di partecipazione aperta a tutti ed al sostegno agli studenti più deboli, la valorizzazione delle eccellenze.
Precisa che la vicenda specifica deve essere collocata nel più ampio contesto della disciplina di raccordo tra il settore delle attività sportive nella scuole e quello dello sport agonistico a cui sono istituzionalmente preposti il Comitato Olimpico Nazionale Italiano e, relativamente all'attività sportiva per i disabili, il Comitato Italiano Paralimpico.
I Giochi sportivi studenteschi sono promossi ed organizzati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, in collaborazione con il C.O.N.I. ed il C.I.P., sulla base di appositi protocolli d'intesa a cui le Federazioni Sportive nazionali e le Discipline Associate riconosciute dal CONI fanno riferimento.
Intento comune di tutti i soggetti istituzionali coinvolti è la cooperazione, ispirata alle Linee Guida emanate dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca in data 4 agosto 2009, per la promozione per la generalità degli studenti dell'educazione motoria e sportiva, intesa quale espressione di un corretto stile di vita che consente di prevenire il disagio scolastico e favorire lo sviluppo dell'educazione alla legalità e solidarietà, nelle loro accezioni più ampie.
Per gli alunni portatori di handicap il processo di integrazione scolastica intende prevenire e superare la dispersione scolastica e la marginalità sociale valorizzando lo sviluppo della pratica motoria e sportiva come mezzo di apprendimento e di coesione sociale e quale contributo nella costruzione di una positiva personalità ed autostima.
I sopra menzionati accordi rinviano la loro precisa attuazione a specifici allegati tecnici predisposti congiuntamente dalle istituzioni interessate ed elaborati all'inizio dell'anno scolastico.
Il progetto tecnico relativo al corrente anno scolastico prevede che le finali nazionali siano organizzate dalle Federazioni Sportive che abbiano manifestato il loro interesse e che abbiano partecipato alle fasi precedenti dei Giochi sportivi studenteschi, in collaborazione con gli Uffici preposti del Ministero, del CONI e del CIP.
Lo stesso progetto tecnico riserva l'affidamento dell'organizzazione delle finali nazionali alle Federazioni sportive interessate in quanto, trattandosi di manifestazioni rivolte alle eccellenze emerse nelle scuole dalle attività di avviamento alla pratica sportiva e, quindi, alla loro contiguità

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con pratiche agonistiche di rilevante interesse per le Federazioni medesime, risponde alla loro intrinseca natura.
Invece nelle loro fasi iniziali i Giochi sportivi studenteschi rappresentano un percorso di avviamento alla pratica sportiva in diverse discipline e, seppur realizzati in ambito extracurriculare, si pongono in una logica di prosecuzione e sviluppo del lavoro che i docenti di educazione fisica svolgono nell'insegnamento curricolare.
Al Ministero ed ai suoi Uffici territoriali compete la gestione dell'attività sportiva degli studenti nelle fasi di istituto, comunale, provinciale e regionale e, relativamente alla corsa campestre , la selezione è stata effettuata in tutte le regioni per ogni categoria di studenti.
Per quanto riguarda la fase nazionale, si è avuto a partire dallo scorso anno scolastico un notevole incremento delle discipline sportive presenti nelle finali nazionali dei Giochi sportivi studenteschi, arrivando a coinvolgere circa venti discipline rispetto alle tradizionali quattro/cinque con le quali si esauriva lo specifico panorama di attività.
È per altro vero che sin dalla diramazione della circolare all'inizio dell'anno scolastico l'allegato tecnico puntualizzava che per l'atletica leggera campestre la compartecipazione del Comitato Italiano Paralimpico con la federazione sportiva competente era eventuale, pur rimanendo ferma la possibilità per gli alunni con disabilità di partecipare alle attività di qualsiasi altra disciplina sportiva.
In proposito il Comitato Italiano Paralimpico, che, giova ricordarlo, è il massimo organismo pubblico preposto istituzionalmente alla cura dello sport per i disabili, nell'ambito delle proprie scelte di politica sportiva non ha ritenuto di dover organizzare le finali nazionali di corsa campestre, orientandosi su altre discipline sportive altrettanto rilevanti sul piano dell'educazione e dell'inclusività, quali le fasi finali di atletica leggera in programma a Roma dal 23 al 27 maggio prossimi.
Si è in tal modo evidentemente reputato opportuno aderire in via prioritaria alle finali nazionali in quel momento decise dalla competente Federazione Sportiva, cogliendo cosi l'occasione di offrire un momento di attenzione e di gratificazione a quei disabili che praticano la disciplina da ultimo menzionata le cui aspettative erano state in passato disattese.
Tutto ciò premesso, il Ministero dell'istruzione si è prodigato per la realizzazione di formule organizzative che valorizzano la più ampia partecipazione sul piano qualitativo e quantitativo e nessuna disattenzione, tanto meno la volontà di escludere i disabili dalla pratica sportiva, può essergli rivolta.
Si dovrebbe infatti parlare di discriminazione anche per quelle discipline per le quali le Federazioni sportive non hanno ritenuto opportuno effettuare lo svolgimento delle fasi nazionali, senza con ciò contravvenire allo spirito ed agli scopi dei Giochi studenteschi.
Da parte sua, la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio per lo sport - ha comunicato che su iniziativa del Sottosegretario di Stato con delega allo sport è stato presentato in data 31 marzo scorso, in Commissione bilancio della Camera, a firma di tutti i capigruppo, un atto di indirizzo riguardante il finanziamento di sei milioni di euro da concedere al Comitato Italiano Paralimpico, in applicazione dell'articolo 1, comma 40 della legge 13 dicembre 2010, n. 220 (legge di stabilità 2011), che sarà prevedibilmente approvato in questi giorni in Commissione.
Tale finanziamento consentirebbe al Comitato Italiano Paralimpico di ampliare il numero delle discipline sportive e di partecipare alle finali dei Giochi Sportivi Studenteschi organizzate dalle Federazioni Sportive Nazionali relative alle discipline paralimpiche riconosciute dallo stesso Comitato.
Invita, pertanto, a ritirare la risoluzione in discussione.

Manuela DI CENTA (PdL) dichiara di aver seguito con attenzione l'intervento del rappresentante del Governo. Ritiene che la discussione odierna serva per confermare il valore che si dà allo sport e allo sport

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dei disabili in particolare, da parte dell'intera Commissione. Ricorda che molto si è fatto per valorizzare lo sport nella scuola, in particolare, per ciò che riguarda la scuola primaria. Al riguardo, sottolinea l'importanza del «Progetto per l'alfabetizzazione motoria», su cui molto si è lavorato e che ha consentito di riunire il mondo dell'educazione rappresentato dal Ministero con il mondo dello sport. Precisa che nel corso del primo anno di applicazione del «Progetto per l'alfabetizzazione motoria», a.s. 2009-2010, con la cifra di 5 milioni di euro erogati da parte del CONI molto è stato fatto, e per il secondo anno ai 5 milioni si sono aggiunti ulteriori 2 milioni. Ricorda che il progetto comprende i giovani diversamente abili, lavorando in un virtuoso working in progress. Sottolinea che gli stessi Giochi sportivi studenteschi hanno ripreso vigore e forza sulla base di quanto si è fatto per valorizzare lo sport nelle scuole. Ricorda che il Comitato italiano paralimpico (CIP) non ha ancora ricevuto i fondi necessari per poter attuare ciò che è di sua competenza nell'ambito dello sport scolastico. Al riguardo deve sottolineare che il motivo di non partecipazione degli studenti disabili alla manifestazione è da far risalire a motivi puramente economici, dovuti appunto alla mancanza delle necessarie risorse. Ritiene opportuno che sia ulteriormente incrementato il lavoro informale che è stato fatto con il sottosegretario Crimi e la collega Ghizzoni affinché arrivino celermente le risorse finanziarie necessarie al Comitato paralimpico nazionale.
Per tali motivazioni comprende perché il Governo non accetti di parlare di discriminazione nei confronti degli studenti disabili, ritenendo che si dovrebbe parlare di discriminazione nei confronti di qualsiasi persona che non ha potuto partecipare alle fasi finali di una competizione per cui aveva concorso. Precisa inoltre che in ogni competizione vi è un aspetto agonistico e che tutto lo sport è al contempo agonistico ed educativo. Ritiene che non solo i giochi studenteschi abbiano un valore educativo e formativo ma che i valori informino anche lo sport al più alto livello. Conclude auspicando che l'atto d'indirizzo presentato rappresenti comunque una sottolineatura politica dell'importanza che la Commissione dà all'attività sportiva nel suo complesso ed alla sua indubbia funzione educativa.

Maria Letizia DE TORRE (PD) concorda con le riflessioni importanti che hanno appena formulato le colleghe Ghizzoni e Di Centa. Ricorda che avendo avuto l'esperienza di sottosegretario al Ministero per l'istruzione conosce bene tali meccanismi e rileva che anche in quegli anni il Ministero non riuscì a valorizzare lo sport nella sua pienezza e a sostenerne la grande valenza che esso riveste nella funzione educativa. Ritiene che il Governo abbia scelto di usare lo sport affinché possano emergere le eccellenze. Tale decisione, a suo giudizio, si rivela non felice in quanto non valorizza lo sport come educazione alla salute, educazione alla vita e come preparazione al confronto con i propri limiti personali. Ribadisce che la non partecipazione degli studenti disabili alle finali dei giochi studenteschi è da far risalire alla mancanza di finanziamenti per il Comitato italiano paralimipico. Conclude, infine, sottolineando che il CONI, come vero partner educativo avrebbe dovuto dichiarare di non voler intervenire ai giochi, constatata la forzata assenza degli studenti disabili finalisti.

Valentina APREA, presidente, ritiene che l'impegno da parte del Governo a voler sanare la situazione creatasi per una contingenza economica sia chiaramente delineata e che non si può assolutamente parlare di intento discriminatorio nei confronti degli studenti disabili.

Maria Letizia DE TORRE (PD) ribadisce che il Ministero, di fatto, abbia abdicato al suo compito educativo nel settore dello sport, affidando completamente al CONI l'organizzazione dei Giochi studenteschi.

Sabina ROSSA (PD) rileva una contraddizione di fondo nell'intervento del Governo

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quando si afferma che solo la fase iniziale dei Giochi si inserisce in una scia curriculare, separando da questa la fase finale, a cui evidentemente viene connesso un significato squisitamente agonistico. Al riguardo, ritiene che la valenza educativa, invece, sia presente in tutte le fasi dei giochi studenteschi, e tale fatto è ben rappresentato sia dall'attività che i docenti svolgono nelle scuole nell'ora a ciò dedicata, sia dal certificato che il medico di base deve fornire agli studenti, dove viene certificato un uso ai fini di un'attività sportiva non agonistica. Ricorda che dal terzo anno della scuola secondaria superiore la partecipazione degli studenti ai giochi vale «crediti sportivi», utili per il punteggio finale della carriera scolastica ed il fatto che gli studenti disabili che non hanno potuto partecipare alle finali dei Giochi studenteschi non ne abbiano goduto è maggiormente discriminatorio anche dal punto di vista del profitto.

Emerenzio BARBIERI (PdL) si associa con quanto esposto dalle colleghe e propone di eliminare dal testo della risoluzione presentata dalla collega Ghizzoni le parole: «ad assumere iniziative volte a garantire il finanziamento del Comitato italiano paralimpico, affinché esso possa svolgere con continuità la sua funzione e possa programmare le sue attività». Visto l'atto d'indirizzo pendente presso la Commissione bilancio che ha investito il Governo della questione del finanziamento al CIP, propone piuttosto di citare la questione in premessa alla risoluzione.

Il sottosegretario Giuseppe PIZZA annuncia quindi di voler modificare, a seguito della discussione, il suo avviso in ordine alla risoluzione in esame, esprimendo ora parere favorevole. Invita quindi anch'esso ad una riformulazione del testo della risoluzione nel senso proposto dal deputato Barbieri, vista l'iniziativa congiunta in Commissione bilancio.

Paola GOISIS (LNP) rileva che, al di là delle diverse istituzioni competenti, occorra riflettere sul valore dello sport. Ritiene che non si debba distinguere nelle varie fasi dei Giochi e neanche si dovrebbe puntare esclusivamente sulle eccellenze. Apprezza l'intenzione del Governo di voler rivedere il giudizio iniziale che era stato dato, invitando al ritiro dell'atto di indirizzo. Conclude associandosi a quanto testé proposto dall'onorevole Barbieri in merito alla riformulazione del testo presentato dalla collega Ghizzoni.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) condivide pienamente la risoluzione presentata ed apprezza la modifica di parere sul testo da parte del Governo. Ritiene che lo sport vada valorizzato in tutti i sensi senza alcuna distinzione. Al riguardo non crede che vi sia stata una volontà discriminatoria da parte dell'Esecutivo ma che i fatti accaduti siano frutto della carenza di finanziamenti. Ritiene che non solo si dovrà sopperire alla mancata erogazione di risorse ma che occorrerà vigilare perché le somme stanziate vengano correttamente impiegate nella valorizzazione dello sport per tutti, in particolare per i disabili.

Manuela GHIZZONI (PD) accoglie molto positivamente l'atteggiamento favorevole assunto dal Governo dopo la discussione. Auspica che in materia vi possa essere un ritorno al passato, in quanto è fermamente convinta che tutta la parte riguardante i giochi studenteschi debba ritornare nella piena competenza del Ministero per l'istruzione. Al riguardo auspica che, se ciò non fosse possibile, i prossimi accordi che il Governo porrà in essere con il CONI ed il Comitato italiano paralimpico (CIP) possano essere modificati nei contenuti valorizzando il versante educativo e non quello puramente agonistico.

Valentina APREA, presidente, ritiene utile proporre una riformulazione che venga incontro alle problematiche emerse aggiungendo un riferimento agli accordi che dovrebbero intervenire con i partners istituzionali.

Manuela GHIZZONI (PD) accoglie quindi le proposte di riformulazione avanzate

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nel corso della discussione, ribadendo peraltro la volontà di poter audire i ragazzi esclusi dai Giochi studenteschi e gli altri soggetti coinvolti.

Valentina APREA, presidente, ritiene che la stessa approvazione della risoluzione potrebbe ben rappresentare una soddisfazione e una vittoria da parte di tutti ed in particolare dei ragazzi esclusi dai Giochi.
Pone, quindi, in votazione il testo così come riformulato.

La Commissione approva il nuovo testo della risoluzione, come riformulata, che assume il numero 8-00116 (vedi allegato 2).

La seduta termina alle 15.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.40 alle 15.45.