CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 aprile 2011
464.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 6 aprile 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 14.55.

Delega al Governo per l'istituzione di un Servizio nazionale militare di volontari per la mobilitazione.
C. 4106 Cirielli.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore, ricorda di aver svolto nella seduta del 23 marzo scorso, in qualità di relatore, la relazione illustrativa sul progetto di legge in titolo, unitamente alla proposta di legge n. 2861 Paglia. Ricorda, altresì, che nella seduta del 29 marzo si è deliberato il loro disabbinamento.
Nel corso delle precedenti sedute i rappresentanti di diversi gruppi avevano preannunciato la presentazione di ulteriori iniziative legislative vertenti su analoghe materie. Non risulta, allo stato, che siano state annunciate in Assemblea proposte di legge né provenienti dal gruppo del Partito democratico né da quello dell'Italia dei Valori. È stata invece annunciata - ed è in corso di assegnazione

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- una proposta sottoscritta da numerosi deputati della Lega Nord, finalizzata all'istituzione del Corpo dei volontari militari per la mobilitazione (atto camera 4174, a prima firma dell'onorevole Gidoni).
In riferimento a tale progetto di legge, desidera fare chiarezza sulle profonde differenze che intercorrono con la proposta di legge a sua firma. Infatti, quest'ultima non intende di fatto creare una nuova struttura all'interno delle Forze armate ma mira piuttosto ad integrare, nell'alveo dell'attuale ordinamento delle Forze armate e per sopperire alla sospensione del servizio di leva, una nuova Forza di mobilitazione laddove ciò si renda necessario, al fine di colmare un evidente vuoto normativo in tal senso.
La proposta sottoscritta dall'onorevole Gidoni, invece, crea un vero e proprio nuovo Corpo permanente, cui vengono attribuite anche delle prerogative che potrebbero intersecarsi, se non addirittura confliggere, con quelle affidate alla Protezione Civile e al Dipartimento del Soccorso Pubblico del Ministero dell'Interno.
Inoltre, la proposta Cirielli si riferisce a un bacino di volontari, costituito virtualmente ma mobilitabile in tempo reale, all'occorrenza, solo dal Governo e non certo dalle Regioni; tali volontari sarebbero già addestrati ed integrati all'interno dei reparti esistenti. Invece, l'iniziativa legislativa avanzata dalla Lega da un lato istituisce nuove unità chiamate «battaglioni» che, di fatto, si affiancherebbero a quelle già esistenti; dall'altro lato, crea nuove linee di comando e, soprattutto, attribuisce ai Presidenti di Regione una competenza impropria - per alcuni versi suscettibile di ingenerare dubbi di costituzionalità in quanto lesiva delle prerogative dello Stato centrale e, in ultima analisi, anche del ruolo del Presidente della Repubblica - poiché gli affida la possibilità di mobilitare tali battaglioni, che addirittura potrebbero essere posti alle loro dipendenze.
In virtù di tali considerazioni che rendono evidente quanto le due proposte siano ispirate da finalità e da contenuti profondamente diversi, l'orientamento della Presidenza, ferma restando la necessità di attenderne la formale assegnazione, è nel senso di non procedere all'abbinamento d'ufficio delle suddette proposte.

Antonio RUGGHIA (PD) conferma l'intenzione di presentare una proposta di legge del gruppo del Partito democratico sul tema dell'introduzione di meccanismi sostitutivi del sistema della leva obbligatoria, ormai sospeso da diversi anni. Evidenzia che l'esigenza di svolgere una riflessione supplementare è stata determinata proprio dalla risonanza mediatica e dai contenuti della proposta della Lega, in relazione alla quale dichiara di condividere pienamente le valutazioni della Presidenza. Va infatti ribadita con forza la necessità che il dibattito si incardini in un corretto alveo ordinamentale e costituzionale. Viceversa, l'iniziativa del collega Gidoni appare strumentalmente diretta ad ottenere esclusivamente una visibilità mediatica e, per certi versi, stride anche con l'attuazione del percorso che conduce al federalismo fiscale, che presuppone un sistema di difesa centralizzato.

Giacomo CHIAPPORI (LNP) segnala che le interpretazioni fornite dai mezzi di informazione sull'iniziativa legislativa del collega Gidoni si sono rivelate fuorvianti e superficiali. Si è intesa veicolare l'idea secondo cui si proponeva l'istituzione di un non meglio precisato esercito del Nord. In realtà, anche da una lettura sommaria appare evidente che le motivazioni sottese alla proposta di legge sono ben diverse e che le polemiche sono state sollevate per ragioni strumentali.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore, precisa di essersi per parte sua sempre sottratto a sterili contrapposizioni tra nord e sud del Paese, come dimostrato peraltro anche nella recente vicenda legata al progetto di legge sulle truppe alpine. Nel caso di specie, desidera anzi sottolineare che la proposta di legge a sua firma sull'istituzione del servizio nazionale militare di volontari prevede che esso abbia

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un'alimentazione di personale anche su base territoriale. Ribadisce, tuttavia, che lo spirito delle due proposte appare manifestamente differente.

Ettore ROSATO (PD) osserva al riguardo che le due proposte presentano un elemento comune, ovvero la loro sostanziale inutilità, in quanto non affrontano le reali problematiche connesse alla scelta di un nuovo modello di difesa, che invece dovrebbe essere definito prima di proseguire l'esame di tali aspetti.

Luciano ROSSI (PdL) ritiene invece che la materia su cui incidono le proposte di legge richiamate dalla presidenza, pur diverse, sia meritevole di opportuna ed attenta riflessione nei modi e nei tempi a ciò necessari.

Giacomo CHIAPPORI (LNP) ribabisce che, a suo avviso, occorre riflettere sui concreti contenuti normativi prima di esprimere posizioni nette come quella espressa dal collega Rosato, che ritiene non suffragata da un'adeguata conoscenza dei testi.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore, replicando all'onorevole Rosato, reputa offensivo un simile giudizio negativo, che è stato espresso senza aver partecipato alle sedute della Commissione in cui erano state illustrate le rilevanti finalità e le esigenze, anche di ordine costituzionale, che la sua proposta di legge mira a soddisfare. Non solo si rende concreto il principio costituzionale di difesa della Patria, ma si introduce un dibattito complesso che tuttavia occorre affrontare se si vuole creare uno strumento difensivo che appare assolutamente necessario in un futuro più o meno lontano.

Ettore ROSATO (PD) ribadisce di considerare marginale una simile tematica rispetto a questioni ben più concrete ed urgenti. Osserva peraltro di aver sempre evitato da parte sua di sottolineare la presenza o meno alle sedute dei colleghi e dello stesso presidente, che è risultata talvolta essere incostante in ragione di altri impegni istituzionali.

Edmondo CIRIELLI, presidente e relatore, reputando inaccettabili simili critiche, invita l'onorevole Rosato a consultare i dati periodicamente riportati da istituti indipendenti che effettuano monitoraggi costanti sull'attività dei parlamentari, che smentiscono decisamente le sue affermazioni.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Istituzione della riserva di completamento delle Forze armate.
C. 2861 Paglia.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che nella seduta del 23 marzo scorso, in qualità di relatore, ha svolto la relazione illustrativa su tale progetto di legge, unitamente alla proposta di legge C. 4106 Cirielli. Ricorda, altresì, che nella seduta del 29 marzo si è deliberato il loro disabbinamento.

Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore, come già evidenziato nella relazione introduttiva svolta dal presidente Cirielli nella seduta del 23 marzo, osserva che la proposta di legge C. 4106 Cirielli e la proposta di legge C. 2861 Paglia incidono su due ambiti parzialmente diversi. Infatti, mentre la proposta di legge 4106 è principalmente volta a creare una struttura di supporto alle Forze armate in grado di colmare il vuoto normativo susseguente alla sospensione della leva obbligatoria, la proposta di legge dell'onorevole Paglia mira, invece, a riformare la disciplina relativa alle Forze di completamento.
Ritiene che le citate proposte, tuttavia, presentavano un aspetto in comune, per il quale era stato in un primo momento

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effettuato l'abbinamento, costituito dal fatto che entrambe presentano riflessi sul modello di difesa. Sotto questo profilo, dunque, non ritiene condivisibili le critiche espresse dal deputato Rosato durante l'esame del precedente punto all'ordine del giorno. In particolare, ritiene che l'utilità della proposta Cirielli e, quindi, anche di quella in esame possa essere rintracciata proprio nel fatto che esse avviano una riflessione, sia pur incidentale, sul modello di difesa. Al riguardo, sottolinea che nel passaggio dall'esercito reclutato in base alla leva a quello basato invece sui volontari, tale seconda modalità ha presentato dei guasti tecnici che hanno costretto le Forze armate a chiedere interventi normativi che potessero integrare l'attuale modello ormai in sofferenza. Auspica pertanto che le proposte di legge originariamente abbinate possano proseguire su un binario parallelo.
Ricorda, infine i principali contenuti caratterizzanti la proposta di legge in esame, volta a recepire le numerose istanze provenienti da coloro che appartengono alla citata riserva e che da tempo richiedono un intervento legislativo sulla materia, e che riguardano i modi e tempi dei cicli di addestramento; la sospensione o la decadenza dalla riserva in caso di mancata risposta ai richiami; i tempi massimi di richiamo; gli incentivi fiscali in favore dei datori di lavoro e le agevolazioni fiscali a favore dei professionisti e lavoratori autonomi.
Per quanto riguarda, invece, la platea di soggetti potenzialmente interessati, la proposta Paglia è riferita a specifiche categorie di soggetti da assegnare agli enti, distaccamenti e reparti a completamento del personale in servizio permanente e per lo svolgimento di servizi supplementari rispetto a quelli assicurati dal medesimo personale.

Edmondo CIRIELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.20.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 6 aprile 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 15.20.

DL 5/2011: Disposizioni per la festa nazionale del 17 marzo 2011.
C. 4215 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione - nulla osta).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Luciano ROSSI (PdL), relatore, osserva che il decreto-legge in esame, approvato dal Senato della Repubblica lo scorso 24 marzo, definisce gli effetti civili della festività del 17 marzo 2011. Ricorda che tale giorno, ricorrenza del 150o anniversario della proclamazione dell'Unità d'Italia, è stato dichiarato «festa nazionale» dall'articolo 7-bis del decreto-legge 30 aprile 2010, n. 64, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2010, n. 100, senza che però in quella norma fossero specificati gli effetti giuridici. Come noto, le feste nazionali prevedono l'osservanza del completo orario festivo e l'imbandieramento degli edifici pubblici (legge n. 260 del 1949). Il provvedimento in esame esplicita, al comma 1, tali effetti in relazione al 17 marzo 2011.
Il successivo comma 2, modificato nel corso dell'esame al Senato, ha lo scopo di assicurare la neutralità finanziaria di quanto disposto dal precedente comma 1. Nella formulazione originaria, si prevedeva che, per il solo 2011 gli effetti economici e gli istituti giuridici e contrattuali previsti per la festività soppressa del 4 novembre non si applicano a tale ricorrenza ma, in sostituzione, alla festa nazionale per il 150o anniversario dell'Unità d'Italia proclamata per il 17 marzo 2011.

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Rispetto a tale testo, con la nuova formulazione introdotta al Senato si prevede la non applicazione degli effetti economici e degli istituti giuridici e contrattuali derivanti dal riconoscimento quale festa nazionale del 17 marzo 2011 non solamente in riferimento alla festività soppressa del 4 novembre ma anche, in alternativa, per una delle altre festività tuttora soppresse ai sensi della legge 5 marzo 1977, n. 54; si prevede espressamente, inoltre, con riguardo al lavoro pubblico, la riduzione da 4 a 3 delle giornate di riposo riconosciute dall'articolo 1, comma 1, lettera b), della legge n. 937 del 1977 e dai contratti e accordi collettivi in base a tale disposizione.
Il comma 3 prevede che dall'attuazione del decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
L'articolo 2 disciplina l'entrata in vigore del decreto-legge, che avviene il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Nell'esprimere una valutazione positiva del provvedimento, e nel proporre un parere di «nulla osta», desidera comunque rimarcare l'importanza della ricorrenza del 4 novembre, (anniversario della vittoria nella prima guerra mondiale e dichiarato Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate) che, pur non avendo il regime giuridico del giorno festivo, costituisce un appuntamento importante e significativo per le Forze armate, nonché occasione di numerose iniziative di incontro tra militari e civili.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di nulla osta del relatore.

La seduta termina alle 15.25.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 6 aprile 2011. - Presidenza del presidente Edmondo CIRIELLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 15.25.

5-04535 Rugghia: Sulle eventuali iniziative che il Ministero intenda assumere per garantire una corretta informazione in merito all'esercizio del diritto di associazione per il personale militare.

Edmondo CIRIELLI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

Antonio RUGGHIA (PD), illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Guido CROSETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Antonio RUGGHIA (PD) replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta, che fornisce un'interpretazione assolutamente non condivisibile dei riferimenti normativi. Occorre invece ribadire il principio secondo cui limitazioni all'esercizio dei diritti politici fondamentali del personale delle Forze armate sono sicuramente giustificabili solo quando vi siano superiori interessi e nelle forme strettamente necessarie. In questo ambito, si può comprendere il divieto di svolgere attività in seno a partiti politici solo nella parte in cui ciò risulta inconciliabile con le attività di servizio. Non è invece consentito interpretare in modo estensivo alcun divieto che non sia espresso testualmente nelle disposizioni di legge, proprio per la natura dei diritti individuali che risulterebbero indebitamente compressi.

5-04534 Di Stanislao: Sul provvedimento di congedo nei confronti del caporal maggiore scelto Massimo Bello.

Augusto DI STANISLAO (IdV), illustra l'interrogazione in titolo.

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Il sottosegretario Guido CROSETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Augusto DI STANISLAO (IdV), replicando, esprime l'auspicio che la vicenda oggetto dell'interrogazione abbia una soluzione improntata al buon senso, e che l'amministrazione militare possa rivedere una decisione assunta secondo una logica meramente burocratica. Ritiene infatti che si possa sicuramente richiedere al soggetto pubblico di agire in sede di autotutela a favore di un suo fedele servitore che ha ricevuto immeritatamente un trattamento particolarmente rigoroso.

Edmondo CIRIELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 15.50.