CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 aprile 2011
463.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 5 aprile 2011.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.30 alle 11.40.

SEDE REFERENTE

Martedì 5 aprile 2011. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 11.40.

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DL 5/2011: Disposizioni per la festa nazionale del 17 marzo 2011.
C. 4215 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato da ultimo, nella seduta del 31 marzo 2011.

Donato BRUNO, presidente, avverte che sul provvedimento in esame sono stati presentati due emendamenti a firma del deputato Maurizio Turco (vedi allegato) che saranno esaminati nella seduta odierna, così da poter trasmettere in tempo utile il testo alle Commissioni competenti in sede consultiva.
Ricorda, infatti, che il provvedimento è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire da lunedì 11 aprile prossimo. La Commissione sarà conseguentemente chiamata a votare il mandato al relatore a riferire all'Assemblea nella seduta già convocata per giovedì 7 aprile.

Annagrazia CALABRIA (PdL), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti presentati, osservando che il personale del comparto difesa è eterogeneo e si rischia quindi di determinare sperequazioni ingiustificate tra gli appartenenti al medesimo comparto.

Il sottosegretario Giacomo CALIENDO esprime parere conforme a quello della relatrice.

Maurizio TURCO (PD) insiste per la votazione dei suoi emendamenti.

La Commissione, con distinte, votazioni respinge gli emendamenti Maurizio Turco 1.2 e 1.1.

Donato BRUNO, presidente, avverte che il testo del disegno di legge sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme per la tutela della minoranza linguistica ladina della regione Veneto.
C. 24 Zeller.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 31 marzo 2011.

Donato BRUNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte delle regioni e degli enti locali.
C. 3466 Amici, C. 3528 Mosca e C. 4254 Lorenzin.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Donato BRUNO, presidente, ricorda che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione del 31 marzo scorso, ha concordato, su richiesta del gruppo del Partito democratico, di iniziare l'esame delle proposte di legge titolo: si tratta delle proposte di legge C. 3466 Amici («Disposizioni per promuovere la rappresentanza di genere nei consigli regionali e degli enti locali»), C. 3528 Mosca («Modifiche all'articolo 14 della legge 8 marzo 1951, n. 122, e all'articolo 47 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, per la promozione dell'equilibrio della rappresentanza dei generi nei consigli e nelle giunte provinciali») e C. 4254 Lorenzin («Modifiche al testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e altre disposizioni per promuovere la parità di accesso alle cariche elettive e agli organi esecutivi dei comuni, delle province

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e delle regioni, in attuazione dell'articolo 51 della Costituzione»).
Ricorda che, in base alle intese intercorse all'inizio della legislatura tra il Presidente della Camera e il Presidente del Senato ai sensi dell'articolo 78 del regolamento della Camera e dell'articolo 51, comma 3, del regolamento del Senato e richiamate nel recente scambio di lettere del 7 e del 18 marzo scorsi tra i Presidenti dei due rami del Parlamento, l'esame delle proposte di legge in materia elettorale è incardinato presso la Commissione Affari costituzionali del Senato.
Fa presente che, tra i disegni di legge di cui la 1a Commissione del Senato ha avviato l'esame, ve ne sono alcuni che avanzano proposte dirette a favorire la rappresentanza equilibrata di genere. Si tratta, in particolare, della proposta di iniziativa popolare n. 2, che detta, in materia, norme di carattere generale, valide per tutte le assemblee elettive, e dei disegni di legge nn. 17, 93, 104, 257, 708, 2293 e 2357, che dettano norme per l'equilibrio di genere nelle elezioni della Camera e del Senato. Alcuni di essi contengono anche disposizioni riferite alle Regioni e agli enti locali.
Rileva che risultano peraltro assegnati alla 1a Commissione del Senato anche disegni di legge (S. 1420 Garavaglia, S. 2225 Sanna, S. 2578 Incostante) recanti specifiche disposizioni solo sulla materia della rappresentanza di genere nei Consigli regionali e degli enti locali, che la Commissione non ha tuttavia ritenuto di abbinare a quelli in materia elettorale che sta esaminando in sede referente.
Da quanto sopra esposto, sembrerebbe che la Commissione Affari costituzionali del Senato, pur intendendo affrontare, nell'ambito dell'esame della legislazione elettorale, la questione della promozione della rappresentanza di genere nelle assemblee elettive, non abbia voluto specificamente includere, tra le materie da discutere, quella della equilibrata rappresentanza di genere nei Consigli regionali e degli enti locali.
Dato che tale materia ha in effetti una propria autonomia nell'ambito del tema generale della rappresentanza di genere nelle assemblee elettive ed è quindi suscettibile di un esame distinto, avverte che, se la Commissione concorda, scriverà al Presidente della Camera per rappresentargli l'opportunità di promuovere le intese con il Senato, ai sensi degli articoli 78 del regolamento della Camera e 51, comma 3, del regolamento del Senato, al fine di permettere alla Commissione affari costituzionali della Camera di procedere nell'esame delle proposte di legge in titolo.

Gianclaudio BRESSA (PD) dichiara che il suo gruppo è favorevole ad attivare le procedure di intesa per permettere alla Commissione di procedere nell'esame delle proposte di legge in titolo.

Mario TASSONE (UdC) si dichiara non contrario all'attivazione delle procedure di intesa, anche in considerazione del fatto che la richiesta proviene da un gruppo di minoranza, ma preannuncia la contrarietà del suo gruppo sul merito del provvedimento.

Beatrice LORENZIN (PdL) dichiara che il suo gruppo è favorevole all'attivazione delle procedure di intesa.

Pierguido VANALLI (LNP) si dichiara non contrario all'attivazione delle procedure di intesa, ma esprime l'auspicio che la Commissione non inizi l'esame delle proposte di legge in titolo, sulle quali la valutazione del suo gruppo è negativa.

Maria Elena STASI (IR) dichiara che il suo gruppo è favorevole ad attivare le procedure di intesa.

Donato BRUNO, presidente, preso atto dell'orientamento dei gruppi, avverte che scriverà al Presidente della Camera per chiedergli di attivare le procedure di intesa di cui all'articolo 78 del regolamento della Camera e all'articolo 51, comma 3, del regolamento del Senato. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 11.55.

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RISOLUZIONI

Martedì 5 aprile 2011. - Presidenza del presidente Donato BRUNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 11.55.

7-00478 Zaccaria: In materia di programmazione dei flussi migratori.
(Discussione e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione

Roberto ZACCARIA (PD) ricorda che la risoluzione in titolo è stata presentata il 25 gennaio 2011 e che da allora sono trascorsi oltre due mesi e mezzo, durante i quali le questioni dell'immigrazione hanno assunto, con l'esodo in corso dalla Tunisia, proporzioni di straordinaria attualità e gravità: basti pensare che degli oltre 3 mila immigrati nordafricani trasferiti a Manduria oltre la metà risulta al momento aver fatto perdere le proprie tracce.
Ricorda che la risoluzione in discussione si limita a chiedere il rispetto del principio stabilito dall'articolo 3 del testo unico dell'immigrazione, in base al quale il Governo è tenuto a coinvolgere il Parlamento nella definizione delle politiche dell'immigrazione attraverso il parere parlamentare, che è espresso dalle Commissioni affari costituzionali, sul documento programmatico triennale e sui decreti annuali di definizione delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato.
Nel ricordare l'importanza delle discussioni svolte in passato dalla Commissione in materia di immigrazione in occasione dell'espressione del parere sui decreti periodici, fa presente che, in questa legislatura, il Governo ha di fatto eluso ogni confronto con il Parlamento su questa materia.

Pierguido VANALLI (LNP) osserva che il Governo ha già avuto modo di chiarire che la mancata revisione del decreto annuale di definizione delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato è basata sulla convinzione che il numero di visti di ingresso e di permessi di soggiorno per lavoro subordinato attualmente previsti sia sufficiente a soddisfare il fabbisogno di lavoratori stranieri del paese e non vi sia pertanto motivo di modificarlo. Osserva, quindi, che non è in ogni caso attraverso i decreti annuali di definizione delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello Stato che il Governo può affrontare il problema degli sbarchi di stranieri nordafricani a Lampedusa.

Gianclaudio BRESSA (PD) ricorda che il Governo ha chiarito le sue ragioni solo su richiesta insistente delle opposizioni e che in ogni caso ha assunto le sue decisioni in materia senza coinvolgere il Parlamento.

Mario TASSONE (UdC) rileva che la risoluzione in discussione si limita a chiedere al Governo il rispetto della legge. In questa legislatura il Governo ha oggettivamente evitato di affrontare i problemi dell'immigrazione in Parlamento e la risoluzione tende opportunamente a superare questa situazione, ripristinando una dialettica tra Parlamento e Governo su questa delicata materia. Auspica pertanto che la discussione sulla risoluzione in titolo sia ampia e politicamente costruttiva.

Maria Elena STASI (IR) osserva che non c'è nessun collegamento tra la programmazione del fabbisogno di lavoratori stranieri e l'emergenza di questi giorni della massiccia immigrazione dal nord Africa.

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Donato BRUNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.10.

INCONTRI CON DELEGAZIONI STRANIERE

Martedì 5 aprile 2011.

Incontro con una delegazione del Parlamento della Repubblica dell'Uzbekistan.

L'incontro informale si è svolto dalle 12.15 alle 13.25.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Martedì 5 aprile 2011. - Presidenza del presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 14.50.

Modifiche alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, conseguenti alle nuove regole adottate dall'Unione europea in materia di coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri.
Emendamenti C. 3921-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

Isabella BERTOLINI, presidente, sostituendo il relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

Legge comunitaria 2010.
Emendamenti C. 4059-A Governo, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

Jole SANTELLI (PdL), relatore, rileva che gli emendamenti 9.50 Dell'Elce e 41.052 Gottardo non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina 15.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Martedì 5 aprile 2011. - Presidenza del presidente Isabella BERTOLINI.

La seduta comincia alle 16.20.

Disposizioni per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni.
Emendamenti C. 54-A Realacci.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere).

Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

Maria Piera PASTORE (LNP), relatore, rileva che gli emendamenti 3.500 e 7.500 delle Commissioni non presentano profili

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critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 16.25.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Misure contro la durata indeterminata dei processi.
Emendamenti C. 3137-A, approvato dal Senato.