CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 marzo 2011
461.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 31 MARZO 2011

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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 30 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 9.10.

Misure contro la durata indeterminata dei processi.
C. 3137-A, approvato dal Senato, ed emendamenti.

(Parere all'Assemblea).
(Seguito dell'esame e conclusione - Nulla osta - Parere su emendamenti ).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento e delle proposte emendative ad esso riferite trasmesse dall'Assemblea, rinviato nella seduta del 29 marzo 2011.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL), presidente e relatore, ricorda che nella seduta del 29 marzo scorso ha chiesto al rappresentante del Governo chiarimenti con riferimento agli effetti finanziari di alcune proposte emendative.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, per quanto attiene al testo del provvedimento, nel confermare la sua neutralità finanziaria, fa presente che il Ministero della giustizia, rispondendo ad una richiesta di approfondimento formulata dalla Ragioneria generale dello Stato, ha evidenziato che gli adempimenti connessi al meccanismo di accelerazione dei procedimenti, derivanti dall'applicazione dell'articolo 4, possono essere espletati con le ordinarie risorse umane e strumentali a disposizione di questa amministrazione a legislazione vigente. Con riferimento ai chiarimenti richiesti nella seduta di ieri sulle proposte emendative, esprime parere contrario sull'emendamento Ferranti 1.6, in quanto la proposta emendativa determina un incremento delle dotazioni organiche ed assunzioni di personale con conseguenti maggiori oneri non quantificati e privi di idonea copertura finanziaria. Inoltre, tale emendamento contrasta con le disposizioni volte al contenimento degli organici e delle assunzioni previste, da ultimo dal decreto-legge n. 194 del 2009 e dal decreto-legge n. 78 del 2010. Riguardo l'emendamento Ferranti 1.5, esprime parre contrario, in quanto la proposta emendativa comporta la creazione di nuovi uffici e strutture, con conseguenti maggiori oneri per spese di funzionamento e di personale non quantificati e privi di idonea copertura finanziaria. Circa l'articolo aggiuntivo Di Pietro 1.02, esprime parere contrario, in quanto la proposta emendativa comporta la creazione di nuovi uffici e strutture, con conseguenti maggiori oneri per spese di funzionamento e di personale non quantificati e privi di idonea copertura finanziaria. Con riferimento all'articolo aggiuntivo Di Pietro 2.021, esprime parere contrario, in quanto la proposta emendativa determina un incremento dei carichi di lavoro e del relativo fabbisogno di personale, con conseguenti maggiori oneri non quantificati e privi di idonea copertura finanziaria. Circa l'articolo aggiuntivo Di Pietro 2.020, esprime parere contrario, in quanto la proposta emendativa determina un incremento dei carichi di lavoro e del relativo fabbisogno di personale, con conseguenti maggiori oneri non quantificati e privi di idonea copertura finanziaria. Con riferimento all'articolo aggiuntivo Di Pietro 3.014, esprime parere contrario, in quanto la destinazione, anche se parziale, delle predette risorse a favore del personale del Ministero della giustizia, si pone in contrasto con la vigente normativa in materia di trattamento accessorio dei pubblici dipendenti che fissa al 2010 un tetto massimo per le predette retribuzioni. Circa l'articolo aggiuntivo Di Pietro 3.0100, esprime parere contrario, in quanto la proposta, nel prevedere il ricorso alla posta elettronica certificata per le notifiche ai difensori degli imputati, escludendo nel contempo l'utilizzo del sistema postale, è suscettibile di determinare oneri non quantificati né coperti. Con riferimento

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all'articolo aggiuntivo Di Pietro 3.0102, esprime un nulla osta. Circa gli articoli aggiuntivi Di Pietro 3.023 e Di Pietro 3.01, esprime parere contrario in quanto le proposte emendative determinano un incremento dei carichi di lavoro e del relativo fabbisogno di personale, con conseguenti maggiori oneri non quantificati e privi di idonea copertura finanziaria. Con riferimento agli articoli aggiuntivi Di Pietro 3.0104, Di Pietro 3.02 e Di Pietro 3.0105, che prevedono l'utilizzo della posta elettronica certificata per le notificazioni e gli avvisi ai difensori, salva la possibilità di utilizzare mezzi idonei in caso di impossibilità di utilizzare la posta elettronica, esprime un nulla osta. Circa l'articolo aggiuntivo Di Pietro 3.09, esprime parere contrario, in quanto la proposta emendativa determina un incremento dei carichi di lavoro e del relativo fabbisogno di personale, con conseguenti maggiori oneri non quantificati e privi di idonea copertura finanziaria. Riguardo l'articolo aggiuntivo Di Pietro 3.0112, esprime parere contrario, in quanto la proposta emendativa determina un incremento dei carichi di lavoro e del relativo fabbisogno di personale, con conseguenti maggiori oneri non quantificati e privi di idonea copertura finanziaria. Con riferimento all'articolo aggiuntivo Di Pietro 3.015, esprime parere contrario in quanto le somme depositate presso Poste Italiane S.p.A., banche e altri operato finanziari, in relazione a procedimenti civili di cognizione, esecutivi o speciali, non riscossi o reclamate dagli aventi diritto entro cinque anni dalla data in cui il procedimento si è definito, affluiscono al Fondo unico giustizia, le cui risorse sono, in base alla vigente legislazione, preordinata anche alla copertura degli oneri derivanti dal decreto legislativo n. 28 del 2010 in materia di conciliazione e mediazione nelle controversie civili. Inoltre, la destinazione, anche se parziale, di risorse derivanti dalla riscossione di somme depositate non riscosse, a favore del personale del Ministero della giustizia, nonché all'istituzione di un fondo in incentivazione di permanenza per i magistrati, si pone in contrasto con la vigente normativa in materia di trattamento accessorio dei pubblici dipendenti che fissa al 2010 un tetto massimo per le predette retribuzioni. Peraltro, rileva che, qualora tali risorse vengano destinate a trattamenti fissi e continuativi mediante contrattazione integrativa per il personale e considerato l'emolumento previsto per i magistrati, l'emendamento è suscettibile di determinare oneri attesa la natura aleatoria delle risorse in questione strettamente collegate alle entrate realizzabili annualmente.

Antonio BORGHESI (IdV) dichiara di non concordare con le considerazioni del rappresentante del Governo in ordine all'articolo aggiuntivo Di Pietro 3.014, che reca una specifica clausola di copertura finanziaria.

Maino MARCHI (PD) osserva che il sottosegretario, richiamando il testo del provvedimento, ha, di fatto, confermato i dubbi da lui espressi circa l'impatto finanziario delle riforme procedurali proposte, in relazione all'impossibilità della struttura organizzativa della giustizia di fare fronte alle riforme proposte con le attuali dotazioni. Ritiene in proposito apodittica la risposta fornita dal rappresentante del Governo, mentre, a suo avviso, sarebbe necessaria un'adeguata analisi volta a fornire le motivazioni per le quali si reputa possibile fare fronte alle nuove norme procedurali senza una modifica delle dotazioni organiche.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL), relatore, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione,
esaminato il disegno di legge C. 3137-A, recante Misure contro la durata indeterminata dei processi, e gli emendamenti ad esso riferiti contenuti nel fascicolo n. 1;

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preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo;
esprime
sul testo del provvedimento elaborato dalla Commissione di merito:

NULLA OSTA

sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 1.5, 1.6 e sugli articoli aggiuntivi 1.02, 2.020, 2.021, 3.01, 3.09, 3.014, 3.015, 3.023, 3.0100 e 3.0112, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sui restanti emendamenti».

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI concorda con la proposta di parere.

Massimo VANNUCCI (PD) annuncia il voto contrario del gruppo del Partito Democratico sulla proposta di parere.

Renato CAMBURSANO (IdV), nell'annunciare il voto contrario del gruppo Italia dei Valori sulla proposta di parere, osserva che non è persuasiva l'autocertificazione dell'assenza di nuovi oneri effettuata dal Ministero della giustizia.

Roberto OCCHIUTO (UdC) annuncia il voto contrario del gruppo Unione di Centro sulla proposta di parere.

La Commissione approva la proposta di parere del presidente e relatore.

Legge comunitaria 2010.
C. 4059-A Governo, approvato dal Senato, ed emendamenti.
(Parere all'Assemblea).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento e delle proposte emendative ad esso riferite trasmesse dall'Assemblea, rinviato nella seduta del 29 marzo 2011.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, con riferimento ai chiarimenti richiesti dal relatore nella seduta di ieri, osserva in primo luogo che l'articolo 6, in mancanza di idonei chiarimenti da parte delle amministrazioni competenti, allo stato, deve ritenersi suscettibile di determinare oneri a carico della finanza pubblica, non quantificati né coperti, oltre a possibili richieste emulative. Riguardo l'articolo 10, lettera m), concorda con la valutazione espressa dal relatore nella seduta di ieri, rilevando i meccanismi di tutela dei creditori, in assenza di idonei chiarimenti da parte delle amministrazioni competenti, possono comportare oneri non quantificati e non coperti a carico della finanza pubblica.
Con riferimento all'articolo 13, comma 3 e comma 4, lettera m), nel segnalare l'esigenza di acquisire ulteriori chiarimenti presso le competenti amministrazioni , fa altresì presente, riguardo al comma 4, che le previsioni di cui alle lettere e), h), i), l) e m) sono suscettibili di determinare oneri non quantificati e non coperti a carico della finanza pubblica. In ogni caso, osserva che idonei chiarimenti all'effettività dell'invarianza finanziaria dovrebbero essere forniti nell'ambito dell'aggiornamento della relazione tecnica riferito al testo approvato dal Senato. Circa l'articolo 16, comma 5, concorda sulla opportunità di una riformulazione della clausola di neutralità finanziaria, in modo da riferirla al solo aggregato del bilancio statale. Con riferimento all'articolo 18, non ha osservazioni di stretta competenza da formulare, ma si riserva ulteriori approfondimenti. Osserva poi che l'articolo 25,

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comma 1, lettera f), è suscettibile di recare nuovi oneri a carico della finanza pubblica, a meno che il sistema ispettivo venga coperto con tariffe poste a carico degli ispezionati determinate secondo il costo effettivo del servizio. Circa il comma 1, lettera g), rileva che l'istituzione della banca dati allo stato appare suscettibile di determinare oneri non quantificati e non coperti a carico della finanza pubblica. Riguardo all'articolo 29, nel concordare con le perplessità sollevate, rileva l'opportunità di garantire l'effettività della clausola di invarianza finanziaria di cui al comma 3. In ogni caso, ritiene che dovrebbe essere aggiunto un periodo conclusivo del seguente tenore: «Le Amministrazioni interessate provvedono all'adempimento dei compiti derivanti dal presente articolo con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente». Circa l'articolo 31, osserva che la disposizione non comporta oneri aggiuntivi per la finanza pubblica in quanto il finanziamento degli studi di valutazione spetta a quei soggetti, prevalentemente privati, che hanno un interesse all'adozione del provvedimento di introduzione in natura di specie non autoctona. Rileva che, nel caso in cui, invece, l'interesse all'adozione del provvedimento fosse di una amministrazione locale, le attività previste dalla disposizione faranno capo alla stessa che vi provvederà con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Esprime, inoltre, dubbi in ordine alla neutralità finanziaria dell'articolo 32, mentre, per quanto riguarda l'articolo 33, concorda con le perplessità espresse dal relatore ed esprime un avviso contrario alla proposta normativa. Rappresenta altresì che l'ampiezza e le possibili implicazione di natura finanziaria delle disposizioni contenute nei principi e criteri direttivi di delega sono tali da richiedere la predisposizione di una apposita relazione tecnica che fornisca elementi di valutazione ulteriori rispetto a quelli scarsamente esaustivi riportati nella motivazione. Richiama quanto sopra, al fine di comprovare l'effettività della clausola di neutralità per la finanza pubblica, posta al comma 3 dell'articolo in esame. Inoltre, ritiene altresì necessario che la suddetta relazione tecnica individui le disposizioni del decreto legislativo n. 152 del 2006 oggetto di contestazione da parte della Commissione europea, precisandone le motivazioni. Riguardo l'articolo 34, rileva che la disposizione non comporta oneri aggiuntivi per la finanza pubblica in quanto sarà lo stesso gestore dell'impianto di distribuzione di benzina, come avviene da anni per effetto della normativa vigente in materia di recupero dei vapori, ad assicurare e verificare periodicamente l'efficienza delle attrezzature. Circa l'articolo 35, osserva che il criterio direttivo di cui alla lettera d), che prevede specifici criteri per la quantificazione e la gestione contabile delle tariffe da applicare per le istruttorie e i controlli, deriva dalla necessità di aggiornare, in sede di esercizio della delega per l'attuazione della direttiva 2010/75/CE sulle emissioni industriali (IPPC), le tariffe attualmente vigenti per le istruttorie e i controlli relativi all'autorizzazione integrata ambientale (AIA), in attuazione della direttiva 2008/1/CE, oggi ricompresa nella nuova direttiva comunitaria. Ciò premesso, evidenzia che l'esperienza finora maturata nel campo del rilascio delle AIA di competenza statale ha evidenziato che, in ragione della complessità degli impianti da autorizzare e dei relativi adempimenti istruttori, nonché dei costi di funzionamento della Commissione AIA-IPPC, le attuali tariffe si sono dimostrate non sempre adeguate rispetto alle effettive necessità. Analoghe considerazioni ritiene che possano essere svolte con riferimento alle attività istruttorie per il rilascio della AIA di competenza regionale, anche alla luce degli adeguamenti delle tariffe statali stabiliti da talune regioni sulla base delle proprie specifiche esigenze. Inoltre, per quanto attiene ai controlli sulle AIA statali, fa presente che è stata più volte avvertita l'esigenza di una revisione delle tariffe volta a garantire una migliore copertura dei costi, oltre all'opportunità di razionalizzare la procedura di

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assegnazione dei relativi introiti. Non ha, invece, osservazioni da formulare sugli articoli 36 e 38.

Antonino LO PRESTI (FLI) rileva che le disposizioni di cui all'articolo 18 del provvedimento sono volte ad aumentare i casi di responsabilità civile dei magistrati, con un evidente ripercussione sulle finanze pubbliche, attesa l'estensione della responsabilità civile allo Stato, ai sensi dell'articolo 28 della Costituzione. Sottolinea come la maggioranza si assuma una responsabilità molto grande rispetto alla tenuta del bilancio dello Stato, estendendo in maniera così ampia il diritto al risarcimento rispetto alle decisioni giurisdizionali, senza nemmeno una quantificazione degli oneri e l'introduzione della relativa copertura.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI ribadisce che si riserva di svolgere ulteriori approfondimenti sulle eventuali implicazioni finanziarie dell'articolo 18.

Antonino LO PRESTI (FLI) anche alla luce delle affermazioni del sottosegretario, ritiene preferibile rinviare il provvedimento per approfondire le questioni sollevate.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, anche alla luce del dibattito svoltosi e all'esigenza di approfondire l'esame delle implicazioni finanziarie dell'articolo 18, ritiene opportuno rinviare il seguito dell'esame del provvedimento e delle proposte emendative ad esso riferite, considerando anche la circostanza che il Governo non ha ancora trasmesso l'aggiornamento della relazione tecnica riferito al testo approvato dal Senato e che l'articolo aggiuntivo del Governo 13.0200 parimenti non è corredato di relazione tecnica.

Roberto OCCHIUTO (UdC) ricorda che, nel corso dell'ultima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, aveva chiesto alla presidenza di sollecitare al Governo la trasmissione dell'aggiornamento della relazione tecnica, ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009, nonché uno specifico approfondimento in relazione all'articolo 18. esprime la preoccupazione che la mancata ottemperanza alla richiamata disposizione della legge di contabilità e finanza pubblica, nonché sulla specifica richiesta avanzata, possa essere strumentale ad ottenere un rinvio del provvedimento in Assemblea al fine di passare alla trattazione della proposta di legge n. 3137 recante misure contro la durata indeterminata dei processi. Propone quindi di aggiornare i lavori della Commissione comunque prima dell'inizio dei lavori dell'Assemblea al fine di esprimere il parere.

Massimo VANNUCCI (PD) chiede di voler chiarire quale sia il testo sul quale la Commissione intende acquisire la relazione tecnica, osservando come vi sia l'esigenza di acquisire ulteriori elementi di valutazione sulle disposizioni dell'articolo 18. In particolare, concorda con le considerazioni del collega Lo Presti, che ha richiamato quanto disposto dall'articolo 28 della Costituzione in materia di responsabilità dei dipendenti pubblici, ricordando altresì come anche di recente il Governo, rispondendo ad un atto di sindacato ispettivo, ha indicato come nel caso di responsabilità dello Stato per violazione comunitaria derivante da provvedimento giurisdizionale non trova applicazione la legge n. 117 del 1988, perché la fattispecie non è di illecito giudiziario, ma di illecito dello Stato in senso proprio. Anche alla luce di questo quadro normativo, chiede come si possa sostenere che le disposizioni dell'articolo 18 non siano suscettibili di determinare effetti negativi per la finanza pubblica.

Gioacchino ALFANO (PdL)rileva che il Governo chiede un supplemento di approfondimento e che dunque la questione è riconducibile alla disponibilità o meno della Commissione di concederlo. In proposito, ritiene opportuno rinviare al fine di consentire al Governo di fornire i chiarimenti richiesti.

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Renato CAMBURSANO (IdV) concordano sull'opportunità di non esprimere un parere nella seduta odierna, ritiene tuttavia che sarebbe un'offesa all'intelligenza dei parlamentari pensare di sfruttare l'escamotage della mancata espressione del parere per giustificare un'inversione dell'ordine del giorno in Assemblea. Ritiene, pertanto, che la Commissione dovrebbe convocarsi immediatamente dopo il termine dell'esame del provvedimento sui piccoli comuni, per esprimere il parere sul disegno di legge in esame.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, osserva che la Commissione non è nelle condizioni di procedere all'espressione del parere, atteso che manca l'aggiornamento della relazione tecnica a seguito della trasmissione del testo dal Senato, ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009, nonché la relazione tecnica sull'emendamento del Governo 13.0200, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della richiamata legge di contabilità e finanza pubblica. Rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento, avvertendo che rappresenterà al presidente la necessità di acquisire tali documenti in tempi rapidi.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Federazione russa per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo Aggiuntivo, del 9 aprile 1996, fatto a Lecce il 13 giugno 2009.
C. 4135 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Claudio D'AMICO (LNP), relatore, osserva che, come affermato dalla relazione tecnica, nessuna delle modifiche introdotte dal Protocollo di modifica appare suscettibile di generare flussi di gettito per l'erario italiano. Ritiene, pertanto, che il complesso delle disposizioni non comporti alcun effetto sui saldi di finanza pubblica, sottolineando tuttavia l'opportunità di una celere ratifica del Protocollo di modifica, che rafforza in modo sensibile gli scambi di informazione in materia bancaria e finanziaria tra il nostro Paese e la Federazione Russa. Sottolinea come tale intervento faciliterà l'inclusione della Federazione russa nell'elenco degli Stati cooperativi dal punto di vista fiscale e del segreto bancario, la cosiddetta white list, che dovrebbe essere emanata tra breve.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI concorda con le considerazioni relatore.

Claudio D'AMICO (LNP), relatore, propone di esprimere un parere favorevole sul provvedimento.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Aumento del contributo dello Stato in favore della Biblioteca italiana per ciechi «Regina Margherita» di Monza e modifiche all'articolo 3 della legge 20 gennaio 1994, n. 52, concernenti le attività svolte dalla medesima Biblioteca.
C. 2064-B, approvato dalla VII Commissione permanente della Camera e modificata dal Senato.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, in sostituzione del relatore, fa presente che il provvedimento, recante l'aumento del contributo annuale statale in favore della Biblioteca italiana per ciechi «Regina Margherita», è già stato approvato dalla Camera dei deputati in prima lettura. In seguito, il Senato della Repubblica nell'esaminare il provvedimento ne ha ridefinito il profilo temporale, eliminando il riferimento all'anno 2010 ormai concluso.

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In seguito alla modifica del profilo temporale dell'onere, che è attualmente pari a 700.000 euro per l'anno 2011 e a 1.682.190 euro annui a decorrere dall'anno 2012, è stata aggiornata anche la relativa copertura finanziaria. In particolare, su richiesta del Governo , per l'anno 2011, invece del fondo finalizzato al miglioramento dell'efficienza energetica e alla riduzione delle emissioni ambientali delle autovetture da noleggio da piazza, è previsto l'utilizzo del Fondo per interventi strutturali di politica economica. A decorrere dall'anno 2012, è confermato l'utilizzo dell'accantonamento dei Fondi speciali di parte corrente relativi al Ministero dell'economia e delle finanze, salvo l'aggiornamento del triennio di riferimento in seguito all'approvazione della legge finanziaria per il 2011. A tale proposito, si rileva che l'accantonamento del quale è previsto l'utilizzo reca una specifica voce programmatica.
Il provvedimento all'esame della Camera non sembra, quindi, presentare profili problematici dal punto di vista finanziario. Al riguardo, appare opportuna una conferma da parte del Governo.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI conferma la disponibilità delle risorse necessarie ai fini della copertura finanziaria del provvedimento.

Mario BACCINI (PdL) chiede chiarimenti sulla portata dell'intervento ed in particolare se esso si inquadri nell'ambito di un complesso di midure in favore della categoria delle persone non vedenti.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, con riferimento alla richiesta dell'onorevole Baccini, fa presente che il provvedimento in esame prevede l'erogazione di un contributo permanente specificamente indirizzato alla Biblioteca italiana per ciechi «Regina Margherita», un ente morale riconosciuto con decreto del Presidente della Repubblica.

Lino DUILIO (PD) osserva preliminarmente che il provvedimento in esame dispone il riconoscimento di un contributo ad una istituzione che opera in un settore di attività particolarmente meritorio, rilevando tuttavia che su un piano più generale andrebbe svolta una valutazione approfondita in ordine alle modalità di selezione degli interventi da finanziare, anche nel quadro della progressiva attuazione del federalismo fiscale. In questa ottica, ritiene infatti che dovrebbero individuarsi modalità più garantiste per la selezione dei diversi interventi da finanziare, tutti parimenti meritevoli di interesse.

Claudio D'AMICO (LNP) ritiene che l'intervento recato dal provvedimento sia meritorio, riferendosi a persone con grandi difficoltà. Rileva che la biblioteca beneficiaria dell'intervento, pur essendo sita a Monza, serve un'utenza che va ben al di là dell'ambito regionale. Ritiene quindi opportuno esprimere un parere favorevole all'ulteriore corso del provvedimento.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione,
esaminato il disegno di legge C.2064-B recante Aumento del contributo dello Stato in favore della Biblioteca italiana per ciechi "Regina Margherita" di Monza e modifiche all'articolo 3 della legge 20 gennaio 1994, n. 52, concernenti le attività svolte dalla medesima Biblioteca;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo;
esprime

PARERE FAVOREVOLE».

Mario BACCINI (PdL), intervenendo per dichiarazione di voto, annuncia il proprio voto favorevole sulla proposta di parere formulata dal presidente in sostituzione del relatore. Al riguardo, sottolinea

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come nella propria attività parlamentare presti particolare attenzione alle tematiche attinenti alla tutela dei soggetti non vedenti, rilevando come l'intervento previsto dalla proposta di legge, pur importante, rappresenti una goccia nel mare dei bisogni dei non vedenti. Ritiene, pertanto, che la Commissione dovrebbe attivarsi per individuare, nelle opportune sedi, soluzioni di carattere sistematico affrontando i temi posti dalle associazioni che assicurano la rappresentanza e la tutela dei non vedenti.

Renato CAMBURSANO (IdV) premettendo che il suo gruppo non potrà che votare a favor rispetto all'intervento proposto, richiamando le considerazioni dell'onorevole Baccini, ritiene che occorra intervenire in maniera complessiva in favore delle persone non vedenti. Invita quindi il Governo a presentare un'iniziativa organica in tal senso.

Lino DUILIO (PD), nell'annunciare il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere, ribadisce che il provvedimento - pur meritevole - rappresenta una goccia nel mare degli interventi necessari e che sarebbe necessario affrontare il problema della tutela dei soggetti non vedenti in modo meno legato alle contingenze del momento, ricostruendo anche il quadro giuridico dei finanziamenti erogati negli ultimi anni, al fine di garantire una più equilibrata e trasparente modalità di erogazione delle risorse.

Simonetta RUBINATO (PD), condividendo le considerazioni del collega Duilio, osserva con in una congiuntura economica quale la presente, nella quale le risorse disponibili sono oltremodo scarse, ancor meno sono giustificabili decisioni discrezionali in ordine alla ripartizione delle risorse stesse. In proposito, richiamando il contenuto di un ordine del giorno presentato presso l'altro ramo del Parlamento da senatori della Lega Nord, segnala ad esempio l'esistenza di ulteriori autorevoli istituzioni operanti in materia, quali il Centro internazionale del libro parlato di Feltre e la Biblioteca Italiana per ipovedenti «B.B.I. Onlus» di Treviso.

Roberto OCCHIUTO (UdC), pur condividendo il merito dell'intervento ed annunciando il voto favorevole del suo gruppo, lamenta l'insufficienza dal punto di vista metodologico, mancando una cornice generale. Auspica quindi che il Governo possa proporre iniziative del genere in maniera diversa, al fine di evitare che taluni enti si sentano discriminati in favore di altri.

Massimo POLLEDRI (LNP), pur comprendendo le perplessità manifestate dai colleghi intervenuti da ultimo, ritiene che non vada dimenticato il ruolo di vaglio del Parlamento in ordine a proposte legittimamente presentate dai parlamentari in riferimento ad istanze dei rispettivi territori. Sottolinea che ciascun membro delle Camere è libero di proporre interventi del genere che vengono portati avanti laddove si trovi uno spazio politico idoneo, richiamando in tal senso un'analoga iniziativa da lui proposta in riferimento all'Istituto don Sturzo. Annuncia quindi il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere presentata dal presidente.

La Commissione approva la proposta di parere formulata dal presidente, in sostituzione del relatore.

La seduta termina alle 9.55.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 30 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 9.55.

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Modifiche alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, conseguenti alle nuove regole adottate dall'Unione europea in materia di coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri.
C. 3921-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 29 marzo 2011.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, fa presente che, entro il termine per la presentazione degli emendamenti fissato alle ore 18 della giornata di ieri, sono state presentate tre proposte emendative. Ricorda che ai sensi dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento nell'esame dei progetti già esaminati dalla Camera e rinviati dal Senato della Repubblica la Camera delibera solo sulle modificazioni apportate dall'altro ramo del Parlamento ed eventuali proposte emendative possono essere riferite esclusivamente a tali parte ovvero recare ulteriori modifiche strettamente consequenziali alle stesse. Rileva che sono, pertanto, da considerare irricevibili proposte emendative riferite ad altre parti del testo. Sulla base di tali criteri consolidati, dichiara irricevibili due emendamenti dell'onorevole De Micheli riferiti all'articolo 7, comma 1, del provvedimento, che intendono modificare l'articolo 1 della legge n. 196 del 2009, che non è stato modificato nel corso dell'esame presso l'altro ramo del Parlamento.

Pier Paolo BARETTA (PD), relatore, chiede preliminarmente di verificare se vi possa essere un ulteriore spazio per approfondire le proposte emendative presentate. Sottolinea in ogni caso che occorrerebbe innanzitutto stabilire se, a fronte di una disponibilità ad accelerare i lavori, non insistendo sul'opportunità di ripristinare il testo originariamente approvato dalla Camera, vi sia una corrispondente disponibilità del Governo ad accogliere ordini del giorno volti a trasfondere il contenuto delle proposte emendative e a garantire una tempestiva presentazione alle Camere dello schema di Programma nazionale di riforma.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, fa presente che nel pomeriggio di oggi la Commissione è convocata, congiuntamente alla Commissione parlamentare per il federalismo fiscale, per lo svolgimento di attività conoscitiva con riferimento allo schema di decreto legislativo in materia di interventi volti ad attuare l'articolo 119, quinto comma, della Costituzione e, pertanto, il tempo disponibile è estremamente limitato. Quanto al merito delle proposte del relatore, dichiara di condividere l'opportunità di presentare un ordine del giorno sottoscritto dai rappresentanti di tutti i gruppi in ordine alla tempestiva presentazione alle Camere dello schema di Programma nazionale di riforma.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI manifesta la disponibilità del Governo a valutare positivamente gli atti di indirizzo indicati dal relatore.

Mario BACCINI (PdL), intervenendo sull'ordine dei lavori, richiamando l'intervento dell'onorevole Baretta, sottolinea l'opportunità di svolgere un'apposita attività conoscitiva, volta a chiarire il livello di attuazione degli atti di indirizzo approvati dal Parlamento.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, con riferimento alla questione posta dall'onorevole Baccini, osserva che essa potrà essere più utilmente affrontata in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, rilevando tuttavia come la medesima questione investa più la Presidenza della Camera che la competenza della Commissione.

Renato CAMBURSANO (IdV) rileva che le modifiche apportate dal Senato in riferimento alla data per la presentazione dei disegni di legge collegati ed alla soppressione

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del passaggio al bilancio redatto in termini di sola cassa possono essere considerate positivamente, mentre altre meno. Concorda sull'opportunità di accelerare l'approvazione, anche trasfondendo il contenuto degli emendamenti in ordini del giorno e consentendo la presentazione dello schema di Programma nazionale di riforma in tempi rapidi.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, propone di considerare ritirati gli emendamenti presentati.

La Commissione concorda.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, avverte che il testo approvato dal Senato sarà trasmesso alle Commissioni parlamentari competenti in sede consultiva, al fine di acquisire i relativi pareri. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.05.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 30 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 10.05.

Schema di decreto legislativo recante attuazione delle direttive 2009/72/CE, relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica e che abroga la direttiva 2003/54/CE, 2009/73/CE, relativa a norme comuni per il mercato interno del gas naturale e che abroga la direttiva 2003/55/CE, e 2008/92/CE, concernente una procedura comunitaria sulla trasparenza dei prezzi al consumatore finale industriale di gas e di energia elettrica.
Atto n. 335

(Rilievi alla X Commissione).
(Rinvio del seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento).

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, in considerazione del prossimo avvio dei lavori dell'Assemblea, rinvia il seguito dell'esame dello schema di decreto legislativo ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.10.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Mercoledì 30 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuseppe Francesco Maria MARINELLO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 10.10.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull'analisi annuale della crescita: progredire nella risposta globale dell'UE alla crisi.
COM(2011)11 definitivo.

(Rinvio del seguito dell'esame).

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO, presidente, in considerazione del prossimo avvio dei lavori dell'Assemblea rinvia il seguito dell'esame della Comunicazione ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.15 alle 10.20.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 30 marzo 2011. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 13.55.

Modifiche alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, conseguenti alle nuove regole adottate dall'Unione europea in materia di coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri.
C. 3921-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta antimeridiana.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che, sulla base delle intese intercorse con il presidente del Comitato per la legislazione, si è concordato sull'opportunità di votare il conferimento del mandato al relatore dopo avere acquisito il parere del Comitato medesimo, che verrà espresso in tempo utile per la seduta che sarà convocata domani prima dell'indagine conoscitiva in seduta riunita con la Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale, già fissata per le ore 14.

La Commissione concorda.

La seduta termina alle 14.