CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 marzo 2011
460.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Martedì 29 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento Laura Ravetto.

La seduta comincia alle 14.35.

Giuliano CAZZOLA, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

5-04474 Fedriga: Sulla problematica delle ricongiunzioni a titolo oneroso di posizioni previdenziali presso diverse gestioni.
5-04475 Damiano: Sulla problematica delle ricongiunzioni a titolo oneroso di posizioni previdenziali presso diverse gestioni.

Giuliano CAZZOLA, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sul medesimo argomento, saranno svolte congiuntamente.

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Massimiliano FEDRIGA (LNP) illustra la propria interrogazione 5-04474, facendo notare che - pur comprendendo le motivazioni che hanno indotto il Governo ad includere nell'ultima manovra economica disposizioni tese a elevare l'età pensionabile - tale iniziativa normativa ha determinato disagi a svantaggio di taluni lavoratori, sotto il profilo dell'onerosità della ricongiunzione dei contributi. Chiede, pertanto, al Governo se e quali iniziative abbia intrapreso per risolvere la questione.

Marialuisa GNECCHI (PD), cofirmataria dell'interrogazione n. 5-04475, ne illustra il contenuto, segnalando che con la manovra di luglio 2010 l'Esecutivo ha travolto taluni importanti pilastri del settore previdenziale, tra cui la gratuità dei trasferimenti contributivi tra fondi diversi per l'erogazione di trattamenti pensionistici non migliorativi. Nell'evidenziare l'ingiustizia di tale forma d'intervento, rileva che allo stato attuale i lavoratori (tra i quali, in particolare, gli elettrici e i telefonici, ma non solo) rischiano di andare incontro ad una doppia contribuzione, essendo costretti al versamento di quanto già corrisposto presso un'altra gestione previdenziale: l'onerosità di tale forma di ricongiunzione, che non tiene conto, peraltro, di significativi accordi conclusi in materia di mobilità e di esodo incentivato, potrebbe, a suo avviso, pregiudicare addirittura la possibilità per i lavoratori di accedere al trattamento previdenziale.

Il sottosegretario Laura RAVETTO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Massimiliano FEDRIGA (LNP), nel replicare, fa notare che la soluzione prospettata nella propria interrogazione - contenuta in un ordine del giorno accettato dal Governo in sede di esame del cosiddetto decreto «milleproroghe» - non rappresenta l'unica strada percorribile, osservando che, peraltro, una eventuale forma di rateizzazione dell'ammontare dovuto dai lavoratori non li compenserebbe in modo congruo rispetto alle perdite subite. Nel ringraziare, quindi, lo stesso Governo per il lavoro che esso sta svolgendo su un terreno molto difficile e insidioso, rileva come l'introduzione del sistema contributivo abbia rappresentato una notevole perdita di introito per i soggetti entrati all'interno di tale regime.
Auspica, in conclusione, che l'Esecutivo possa intraprendere iniziative adeguate al fine di trovare una soluzione definitiva al problema, giudicando possibile, peraltro, che non si ponga necessariamente l'esigenza di individuare una specifica copertura finanziaria, essendo poco probabile che le risorse necessarie per tale operazione siano già state destinate dall'INPS ad altre finalità.

Marialuisa GNECCHI (PD), replicando, evidenzia che le disposizioni peggiorative introdotte dal Governo in materia di ricongiunzione appaiono ancora più inique alla luce dell'attuale quadro della normativa previdenziale, segnalando come anche l'istituto della totalizzazione - senza che ad esso siano apportate opportune modifiche, in linea con la propria proposta di legge C. 3871 - comporterebbe un sistema di calcolo del trattamento pensionistico solo su base contributiva e secondo modalità di uscita che prevedono tempi di attesa di 18 mesi per l'accesso effettivo al trattamento.
Giudica poi paradossale che il Governo faccia valere argomentazioni di natura finanziaria per giustificare un mancato intervento correttivo sul versante della ricongiunzione, considerato che, alla base delle misure introdotte con la manovra del luglio 2010, vi era proprio la volontà di conseguire risparmi di bilancio, attraverso il prolungamento della permanenza al lavoro, in particolare delle donne: ritiene, dunque, doveroso restituire ai lavoratori risorse che sono state loro indebitamente sottratte. Si dichiara, pertanto, insoddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, auspicando che siano assunte iniziative adeguate in tempi brevi.

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Giuliano CAZZOLA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.45.

INTERROGAZIONI

Martedì 29 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento Laura Ravetto.

La seduta comincia alle 14.45.

5-04398 Petrenga: Sull'applicazione della normativa sulla ristrutturazione dei debiti previdenziali.

Il sottosegretario Laura RAVETTO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Giovanna PETRENGA (PdL) si dichiara soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo.

Giuliano CAZZOLA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento dell'interrogazione all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.50.

SEDE REFERENTE

Martedì 29 marzo 2011. - Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. - Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento Laura Ravetto.

La seduta comincia alle 14.50.

Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, concernenti il sostegno alla maternità e l'introduzione del congedo di paternità obbligatorio.
C. 2618 Mosca, C. 3023 Saltamartini, C. 15 Brugger, C. 2413 Caparini, C. 2672 Calabria, C. 2829 Jannone, C. 2993 Reguzzoni, C. 3534 Donadi, C. 3815 Golfo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 22 settembre 2010.

Giuliano CAZZOLA, presidente, ricorda che nella giornata di oggi proseguiranno i lavori del Comitato ristretto, nominato per il seguito dell'istruttoria legislativa sulle proposte di legge in titolo. Al riguardo, comunica che - dopo l'ultima riunione dello stesso Comitato ristretto - è stata nel frattempo assegnata alla Commissione anche la proposta di legge C. 3815 Golfo: poiché tale proposta verte su materia identica a quella recata dai progetti di legge di cui è già iniziato l'esame, ne è stato disposto l'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento.
Fa presente, pertanto, che il Comitato ristretto, convocato al termine della corrente seduta, potrà verificare la possibilità di definire l'unificazione dei testi in esame, ivi compreso il provvedimento appena citato.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

COMITATO RISTRETTO

Martedì 29 marzo 2011.

Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, concernenti il sostegno alla maternità e l'introduzione del congedo di paternità obbligatorio.
C. 2618 Mosca, C. 3023 Saltamartini, C. 15 Brugger, C. 2413 Caparini, C. 2672 Calabria, C. 2829 Jannone, C. 2993 Reguzzoni, C. 3534 Donadi, C. 3815 Golfo.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.55 alle 15.05.