CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 marzo 2011
457.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 23 marzo 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Guido Viceconte.

La seduta comincia alle 14.

5-03111 Villecco Calipari: Sull'ammissione al finanziamento di tutti i progetti FIRB valutati meritevoli.

Il sottosegretario Guido VICECONTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal Governo. Rileva, con riferimento alla sentenza n. 39286 del 2010 del T.A.R., a cui si fa cenno nell'ultimo parte del testo dell'Esecutivo, che risulta chiaro che essa riduce il significato e la portata della sua interrogazione. Deve però ugualmente sottolineare di non condividere sia le premesse che le conclusioni della risposta del rappresentante del Governo, ed anche le valutazioni che vengono fatte in merito alla evoluzione della nota vicenda dei finanziamenti previsti sia per l'anno 2009, che per l'anno 2010. Ritiene illegittimo, in specie, l'atteggiamento assunto dall'Amministrazione sulla questione oggetto dell'atto di sindacato ispettivo, sottolineando come, nella fattispecie, siano stati violati i principi basilari del buon andamento della Pubblica amministrazione, della buona fede, della correttezza e del rispetto delle regole in generale. Ritiene, in particolare, che non si possa rilevare l'assenza di consapevolezza del danno, in quanto i sessantasei ricercatori dichiarati idonei al concorso e poi esclusi possono, a diritto, ritenersi danneggiati. Aggiunge che la decisione del Ministro - di non riconoscere i diritti degli idonei indicati - sia arbitraria e lesiva soprattutto dei principi sanciti dall'articolo 97 della Costituzione e, fra l'altro, di quello del legittimo affidamento. Conclude, ricordando che nella risposta fornita ad un'analoga interrogazione presentata dal collega Melis sul medesimo argomento il Governo dava rassicurazione sul reperimento di ulteriori fondi per sanare la situazione i oggetto. Constata invece che si tratta di una promessa ancora una volta non mantenuta che la porta ad esprimere una ulteriore, profonda insoddisfazione.

5-03591 De Pasquale: Chiarimenti sull'iniziativa «Allenati per la vita».

Il sottosegretario Guido VICECONTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

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Rosa DE PASQUALE (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, constatata la sua esauriente completezza. Condivide, come affermato dal Governo, che l'iniziativa rientri nell'alveo dell'insegnamento curricolare di «Cittadinanza e Costituzione», non prevedendo un'educazione militaresca dei ragazzi. Apprende inoltre con soddisfazione che le spese per l'iniziativa non vanno a gravare sulle già scarse risorse destinate al Ministero per l'università e la ricerca, derivando invece da un apposito protocollo d'intesa sottoscritto tra la Regione Lombardia e l'Ufficio scolastico regionale.

5-03800 Pedoto: Rappresentanza della categoria magistrale nell'INPDAP a seguito della soppressione dell'Ente Nazionale Assistenza Magistrale (ENAM).

Il sottosegretario Guido VICECONTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Luciana PEDOTO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal Governo. Ricorda che la legge n. 122 del 2010, disponendo la soppressione dell'ENAM e attribuendone le funzioni all'INPDAP, rinviava per la sua attuazione all'emanazione di decreti ministeriali. In questi era necessario prevedere in particolare, come emerso anche in sede di discussione della legge, una rappresentanza della categoria magistrale nel Consiglio di indirizzo e vigilanza (CIV) dell'INPDAP. Si tratta di una previsione per ora disattesa, come pure rimane insoluta la questione della cancellazione delle trattenute obbligatorie. Ritiene quindi importante sottolineare che, ove si procedesse a tale cancellazione, sarebbe essenziale conoscere la destinazione del cosiddetto « tesoretto» dell'ENAM, consistente anche in un ingente patrimonio immobiliare.

5-03821 Coscia: Contributi al Museo della liberazione di via Tasso a Roma.

Il sottosegretario Guido VICECONTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Maria COSCIA (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal Governo. Prende atto che la decurtazione subita rispetto ai 50.000 euro stanziati per il Museo storico della Liberazione è dovuta ai tagli disposti dal decreto legge n. 78 del 2010 per tutti gli istituti inseriti nella tabella triennale. Deve rilevare peraltro che nella risposta nulla si dice sulla possibilità che con il nuovo bilancio triennale verrà garantita la medesima cifra, che va giudicata comunque assolutamente insufficiente.

5-03875 Gatti: Inserimento della clausola sociale nel capitolato d'appalto del bando di gara del polo museale fiorentino.

Il sottosegretario. Guido VICECONTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Rosa DE PASQUALE (PD), replicando in qualità di cofirmataria, si dichiara soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, avendo constatato la decisione di introdurre le richieste clausole sociali di salvaguardia per il personale dell'Opera Laboratori Fiorentini. Invita comunque il Governo a vigilare affinché la Sovrintendenza recepisca operativamente le clausole nel momento dell'emanazione dei bandi, in modo che tali disposizioni possano divenire effettive.

5-03945 Bobba: Sulla disattivazione della facoltà di ingegneria di Vercelli, sede universitaria distaccata del Politecnico di Torino.

Il sottosegretario Guido VICECONTE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Luigi BOBBA (PD), replicando, si dichiara fortemente insoddisfatto in merito al contenuto della risposta fornita dall'Esecutivo. Stigmatizza il fatto che per la sede di Vercelli - l'unica a godere del

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titolo di Facoltà e che annovera un migliaio di studenti - nulla sia stato finora fatto se non un incontro con l'Unione degli industriali della città. Sottolinea, inoltre, che a Vercelli non sono stati attivati gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e che sono stati chiusi laboratori di alta specializzazione, unici nel Piemonte. Lamenta, inoltre, che la sede versa in uno stato di sostanziale abbandono, confermato dal fatto che al personale viene offerto di trasferirsi nella sede di Torino e che gli stessi studenti, constatata la situazione, faranno mancare le iscrizioni. Rileva che per altre sedi, come Mondovì e Alessandria, siano stati stipulati proficui protocolli d'intesa, mentre a Vercelli non è stato fatto nulla di concreto se non addirittura anticipare la stessa decisione del senato accademico, in merito alla riduzione delle ore di didattica.

Valentina APREA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.30.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 23 marzo 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 14.30.

Sui lavori della Commissione.

Valentina APREA, presidente, comunica che è stato nominato il nuovo ministro per i beni e le attività culturali, Giancarlo Galan, al quale formula, a nome della Commissione, gli auguri di buon lavoro. Preannuncia, al riguardo, che proporrà nella prossima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di audire il ministro sulle linee programmatiche del suo dicastero.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) ricorda che a seguito di tale nomina il Governo pare aver fatto marcia indietro rispetto a decisioni precedentemente assunte, reintegrando le risorse finanziarie del Fondo unico dello spettacolo (FUS).

Valentina APREA, presidente, segnala al riguardo come il Governo in tale occasione sia anche intervenuto in materia di credito d'imposta nel settore. Anche per questo ha rivolto al sottosegretario Gianni Letta, un sincero ringraziamento per gli interventi previsti nel settore dal Governo.

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, per lo sviluppo del Festival Verdi di Parma e Busseto e per la valorizzazione dell'opera verdiana.
C. 1373 Motta, C. 1656 Rainieri, C. 2110 Tommaso Foti e C. 2777 Barbieri.

(Seguito dell'esame e rinvio - Adozione del testo base).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 febbraio 2011.

Valentina APREA, presidente, nel dare la parola al collega Barbieri quale relatore del testo in esame, ricorda come l'esecuzione dell'opera lirica Nabucco di Verdi sia stato un grande successo sia nella rappresentazione al Teatro dell'Opera di Roma sia alla Camera, durante le celebrazioni per la ricorrenza del 150o anniversario dell'Unità d'Italia.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, illustra il testo unificato delle proposte di legge in esame, elaborato dal Comitato ristretto, che propone di adottare come testo base per il seguito dell'esame (vedi allegato 7). Segnala come eventuali modifiche al testo, che pure sono state avanzate in via informale da alcuni colleghi, comporterebbero una riapertura dell'iter finora seguito, il ritorno in Comitato ristretto e un allungamento dei tempi di esame. Propone, pertanto, di proseguire l'esame fissando il termine per la presentazione di eventuali emendamenti, pur

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invitando i colleghi a valorizzare il lavoro finora svolto, superando la tentazione di presentare proposte emendative al testo.

Carmen MOTTA (PD) concorda con il collega Barbieri, ringraziandolo per il proficuo lavoro svolto in Comitato ristretto. Segnala l'esigenza di apportare alcune correzioni di carattere formale al testo. Rileva, nel merito, come, all'articolo 2, lettera d), si citi soltanto il concorso per giovani cantanti lirici «Corale Giuseppe Verdi» di Parma, finalizzato a inserire i giovani vincitori in apposite produzioni operistiche, omettendo di fare riferimento, invece, ad altri concorsi - quale il Concorso internazionale di voci verdiane di Busseto - che sono molto più importanti. Si riserva quindi, al riguardo, di presentare una proposta emendativa nel senso di non fare riferimento nel testo ad alcun concorso specifico ovvero di citare, quantomeno, quelli più importanti anche a livello internazionale.

Valentina APREA, presidente, osserva come le correzioni proposte potranno essere effettuate in fase emendativa. Propone di fissare il termine per la presentazione di eventuali emendamenti alle ore 13 di domani, giovedì 24 marzo 2011.

La Commissione concorda.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per l'insegnamento dell'inno nazionale nelle scuole del primo ciclo dell'istruzione.
C. 4117 Frassinetti.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 16 marzo 2011.

Valentina APREA, presidente, avverte che sono stati presentati al testo del provvedimento in esame un emendamento e un articolo aggiuntivo (vedi allegato 8).

Paola GOISIS (LNP), in qualità di cofirmataria, ritira l'articolo aggiuntivo Cavallotto 1.01.

Paola FRASSINETTI (PdL), relatore, invita al ritiro dell'emendamento Cavallotto 1.1, esprimendo altrimenti parere contrario.

La Commissione respinge quindi l'emendamento 1.1.

Valentina APREA, presidente, avverte che il testo del provvedimento in esame verrà inviato alle Commissioni di merito per il previsto parere.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi anche a sostegno della candidatura dell'Italia a manifestazioni sportive di rilievo europeo o internazionale.
Ulteriore nuovo testo C. 2800, approvata in un testo unificato dalla 7a Commissione permanente del Senato, C. 1255 Giancarlo Giorgetti, C. 1881 Lolli, C. 2251 Frassinetti e C. 2394 Ciocchetti.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'8 marzo 2011.

Emerenzio BARBIERI (PdL) propone di rinviare l'esame del provvedimento per svolgere un ulteriore approfondimento tra tutte le forze politiche, al fine di verificare la permanenza delle condizioni per una sua condivisione da parte di tutti i gruppi parlamentari.

Paolo GRIMOLDI (LNP) ribadisce, anche a nome del suo gruppo, la necessità che sia garantita la previsione che gli

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impianti rispettino i vincoli idrogeologici che gravano sui territori sui quali dovrebbero essere costruite le strutture sportive.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) accoglie l'invito del collega Barbieri ad effettuare un approfondimento preliminare all'esame degli emendamenti. Ricorda come ci sono diversi nodi politici che vanno risolti, quali ad esempio la questione dei vincoli idrogeologici e la ripartizione dei diritti radiotelevisivi. Concorda quindi, al riguardo, con il collega Grimoldi.

Manuela GHIZZONI (PD) concorda con i colleghi che sono intervenuti, auspicando che vi possa essere una pausa di riflessione proficua, seppure breve, per l'ulteriore esame del testo nel quale sia reinserita la previsione del rispetto dei vincoli idrogeologici.

Claudio BARBARO (FLI), relatore, prescindendo dal formulare ogni considerazione nel merito del provvedimento, concorda con l'esigenza di rinviarne l'esame ad altra seduta.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la promozione, il sostegno e la valorizzazione delle manifestazioni dei cortei in costume, delle rievocazioni e dei giochi storici.
C. 3461 Realacci e C. 3605 Goisis.

(Seguito dell'esame e rinvio - Nomina di un Comitato ristretto).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 marzo 2011.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, propone l'istituzione di un Comitato ristretto per l'esame delle proposte di legge, allo scopo di pervenire alla definizione di un testo unificato delle medesime.

Giuseppe GIULIETTI (Misto) ritiene necessario verificare se nell'ambito dell'esame delle proposte di legge in discussione, si possa recuperare la previsione dell'inserimento dei beni immateriali nella lista dell'UNESCO. Ricorda infatti che nella scorsa legislatura erano stati inseriti nella lista indicata alcuni giochi e manifestazioni storiche.

Valentina APREA, presidente, alla luce della proposta del relatore, propone la costituzione di un Comitato ristretto per la prosecuzione dell'esame del provvedimento in oggetto.

La Commissione delibera, quindi, di costituire un Comitato ristretto, riservandosi il presidente di nominarne i componenti sulla base delle designazioni dei gruppi.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Aumento del contributo dello Stato in favore della Biblioteca italiana per ciechi «Regina Margherita» di Monza e modifiche all'articolo 3 della legge 20 gennaio 1994, n. 52, concernenti le attività svolte dalla medesima Biblioteca.
C. 2064-B Grimoldi, approvata dalla VII Commissione permanente della Camera e modificata dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 16 marzo 2011.

Valentina APREA, presidente, avverte che non sono stati presentati emendamenti al provvedimento in esame. Comunica quindi che il testo sarà trasmesso alle Commissioni parlamentari per l'espressione del parere di competenza, anche ai fini del trasferimento in sede legislativa.

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Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Nuova disciplina del prezzo dei libri.
C. 1257-B Levi, approvata dalla VII Commissione permanente della Camera e modificata dal Senato.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Ricardo Franco LEVI (PD), relatore, ricorda che è all'esame della Commissione, in terza lettura, la proposta di legge recante una nuova disciplina del prezzo dei libri, già approvata dalla Commissione cultura, in sede legislativa, il 14 luglio dello scorso anno e modificata, durante l'esame al Senato che si è concluso in aula lo scorso 2 marzo con il parere favorevole del governo e con un voto che, fatte salve poche astensioni, ha raccolto l'unanimità dei consensi. In base al regolamento della Camera, le odierne deliberazioni potranno riguardare esclusivamente le modifiche apportate dal Senato. È, pertanto, solo su di esse che si soffermerà, rimandando al momento auspicabile dell'approvazione definitiva della proposta di legge un più ampio commento tanto sul merito del provvedimento quanto sul metodo con il quale esso è stato predisposto e dibattuto. Prima di procedere ad un'illustrazione in dettaglio del testo tiene, tuttavia, a rimarcare che le modifiche apportate dal Senato non mutano l'impianto della proposta di legge ma, anzi, spostando, se così si può dire, un poco più in avanti il punto di equilibrio in essa individuato, ne confermano l'ispirazione e l'impianto. Rileva come a questo positivo risultato ha indubbiamente contribuito l'ampio dibattito che ha accompagnato l'iter del provvedimento anche e durante tutto il periodo dell'esame al Senato e che ha visto la più larga partecipazione di tutto il mondo del libro.
Come evidenziato dalla documentazione predisposta, come sempre con grande cura e competenza, dagli uffici a cui rivolge un ringraziamento non di circostanza, osserva che le modifiche apportate dal Senato si ritrovano negli articoli 2 e 3. Le modifiche relative all'articolo 2 si riferiscono: nel comma 2 alla disciplina degli sconti applicabili da parte dei singoli punti di vendita al dettaglio, quali librerie indipendenti e di catena, grande distribuzione organizzata, attività di commercio elettronico; nel comma 3, alla disciplina degli sconti e, più in generale, alle condizioni di vendita applicabili da parte degli editori, e solo da parte dagli editori, nel corso delle loro campagne promozionali. Per quanto riguarda gli sconti praticabili dai punti di vendita al dettaglio, nel comma 2 si dispone che il limite massimo del 15 per cento debba valere per tutti, comprese - ed è questa la prima novità rispetto al testo della Camera - le attività di commercio elettronico, la cui natura viene correttamente e logicamente equiparata a quella delle vendita per corrispondenza. Pur lasciando spazi di manovra nella definizione del prezzo finale che permettono ad ogni livello politiche commerciali flessibili e favorevoli ai consumatori, nel confermare un limite agli sconti possibili la proposta di legge intende evitare che gli operatori finanziariamente più forti, dalle grandi catene di librerie ai super e ipermercati sino ai nuovi giganti del commercio elettronico - ai quali, oltre e al di là del prezzo, restano comunque altri potenti strumenti di sostegno alle proprie attività - possano imporre una concorrenza fondata su riduzioni di prezzo che solo le loro spalle possono sopportare, provocando, così, la progressiva espulsione dal mercato degli operatori più piccoli e finanziariamente più deboli. Per quanto riguarda le condizioni praticabili da parte degli editori nel corso delle loro campagne promozionali, nel comma 3 si stabilisce che queste - come, peraltro, già avviene nella concreta pratica commerciale - non debbano prevedere sconti che eccedano il 25 per cento, cioè un quarto del prezzo di copertina. Si prevede, inoltre, che le campagne promozionali, escluse, come già nel testo approvato dalla Camera, durante il mese di dicembre,

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debbano essere distinte tra loro, non reiterabili nel corso dell'anno solare e debbano avere una durata non superiore ad un mese. Precisa al riguardo che, nello stabilire che le campagne debbano essere distinte tra loro, si deve intendere che il testo faccia riferimento alla tipologia libraria delle promozioni, non bastando certo una semplice variazione della percentuale di sconto a far considerare differenti tra loro promozioni che fossero, invece, tra loro uguali per la scelta dei libri offerti.
Da ultimo, ma certo non per ultimo, desidera sottolineare che lo stesso comma 3, confermando quanto già stabilito dalla Camera, e cioè che i dettaglianti sono liberi di non aderire alle campagne promozionali degli editori, aggiunge che essi, cioè i dettaglianti, debbono esser messi in grado di partecipare alle promozioni alle medesime condizioni. Una disposizione, questa, che traduce la chiara intenzione di evitare possibili discriminazioni tra i canali di vendita e che, come tale, vale come una garanzia di equità sul terreno di gioco. Ricorda, quindi, come le ultime modifiche apportate dal Senato, e che si trovano nell'articolo 3, riguardano la data a decorrere dalla quale si applicheranno le nuove disposizioni, data fissata al prossimo 1o settembre così da consentire a tutti gli operatori una adeguata preparazione, e un meccanismo volto a permettere una documentata valutazione degli effetti della nuova normativa. Rileva, al riguardo, come sia infatti previsto che, trascorsi 12 mesi dalla data di applicazione delle nuove disposizioni, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con i Ministri dello sviluppo economico e dei beni e delle attività culturali, trasmetta alle Camere una relazione sugli effetti delle nuova normativa sul settore del libro. Si riserva quindi di offrire una più ampia relazione sui significati di questa proposta di legge nel momento in cui, raccolti i pareri delle altre Commissioni, si tratterà di approvarla in via definitiva. Sin d'ora, in conclusione, tiene, tuttavia, a sottolineare che giudica quella in esame una buona proposta di legge; la considera tale perché, individuando un ragionevole punto di equilibrio tra le ragioni e gli interessi dei tanti e diversi soggetti che popolano il mondo del libro - lettori, consumatori, autori, librai, editori, distributori - essa contribuisce a tutelare il pluralismo dell'informazione garantendo, nel contempo, la concorrenza in un mercato aperto.
Osserva quindi che, assicurando le condizioni perché il mondo dei libri continui ad essere diversificato e plurale, la disciplina contenuta nella proposta di legge corrisponde, con efficacia ed onestà, alle finalità indicate nel suo articolo 1, cioè all'obiettivo di contribuire allo sviluppo del settore librario, al sostegno della creatività letteraria, alla promozione del libro e della lettura, alla diffusione della cultura e alla tutela del pluralismo dell'informazione. Ricorda come valga - a conferma di questa lettura e, dunque, delle ragioni di una disciplina del prezzo dei libri come quella contenuta in questa proposta di legge - quanto rilevato dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato sulla base di un'analisi comparata su scala europea e riferito nel corso dell'audizione presso la VII Commissione del Senato e cioè che «nei contesti dove si registra una disciplina degli sconti si è potuto mantenere un sistema di distribuzione e di editoria diversificato e plurale, caratterizzato dalla presenza di operatori di differenti dimensioni, anche piccoli». Sottopone, quindi, con tale spirito alla Commissione cultura un parere favorevole all'approvazione della proposta di legge recante una nuova disciplina del prezzo, così come risulta sulla base delle modifiche apportate dal Senato.

Giuseppe GIULIETTI (Misto) apprezza la relazione del collega Levi, auspicando inoltre che nel corso dell'esame in sede legislativa possa comunque essere approvato un ordine del giorno, che impegni il Governo ad intervenire sulle tariffe postali

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per la spedizione dei prodotti dell'editoria e del credito d'imposta per l'acquisto della carta.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare del provvedimento.
Propone quindi di fissare il termine per la presentazione di eventuali emendamenti alla proposta di legge in esame alle ore 12 di domani, giovedì 24 marzo 2011.

La Commissione concorda.

Valentina APREA, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

Giuseppe GIULIETTI (Misto) riterrebbe opportuno procedere ad un'audizione del rappresentante del Governo competente, sulla riferita integrazione del Fondo unico dello spettacolo (FUS), in modo da chiarire se le risorse che sono state reintegrate non siano in realtà quelle derivate dalla vendita delle frequenze radiotelevisive.

Valentina APREA, presidente, ricorda, al riguardo, che ha già rappresentato l'esigenza di procedere ad un'audizione del ministro Galan, appena nominato, il quale in quella sede potrà pertanto chiarire anche le problematiche sollevate dal collega Giulietti.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la conservazione, il restauro, il recupero e la valorizzazione di monumenti e per la celebrazione di eventi storici di rilevanza nazionale.
C. 4071 Barbieri.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore, ricorda che la proposta di legge in esame prevede una serie di interventi volti alla conservazione, al restauro, al recupero e alla valorizzazione di monumenti e luoghi significativi per la memoria civile e storica dell'Italia, nonché iniziative per la celebrazione di ricorrenze ad alcuni di essi riconducibili.
In particolare, osserva che l'articolo 1 autorizza la spesa di 4,6 milioni di euro annui per il 2012 e il 2013 per interventi di manutenzione e conservazione del Duomo di Milano e delle sue pertinenze. Gli interventi sono attuati dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, la quale, per il tramite della competente soprintendenza, è tenuta a trasmettere al Ministero per i beni e le attività culturali il programma degli interventi, i suoi eventuali aggiornamenti, nonché - entro il 31 marzo di ciascun anno - una relazione sugli interventi effettuati nell'anno precedente e sull'impiego del relativo finanziamento. Al riguardo, ricorda che l'articolo 6 della legge n. 444 del 1998 aveva autorizzato a favore della Veneranda Fabbrica limiti di impegno decennali pari a 5 miliardi di lire dal 1999 e 5 miliardi di lire dal 2000 per la realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del Duomo. Rileva quindi che l'articolo 2 prevede la realizzazione di interventi di conservazione, restauro e valorizzazione dell'area archeologica di Paestum e, a tal fine, autorizza la spesa di 800 mila euro annui per il 2012 e il 2013. La programmazione e l'attuazione degli interventi sono demandate alla Soprintendenza per i beni archeologici delle province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta. Osserva quindi che l'articolo 3 concerne l'istituzione della Fondazione del Museo nazionale di psichiatria del San Lazzaro di Reggio Emilia, cui viene concesso un contributo di 1,1 milioni di euro annui per il 2012 e il 2013, al quale possono aggiungersi ulteriori contributi di soggetti pubblici

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o privati. L'istituzione della Fondazione è promossa dal MIBAC, d'intesa con la regione Emilia-Romagna, con le province e i comuni di Modena e di Reggio Emilia, con altri comuni delle medesime province interessati, e con l'azienda sanitaria locale di Reggio Emilia. Ricorda che scopo della Fondazione è conservare e valorizzare il patrimonio architettonico, storico e documentario degli ex Istituti psichiatrici San Lazzaro di Reggio Emilia, mediante la realizzazione di una struttura museale e la promozione di ricerche e altre iniziative culturali relative alla storia della psichiatria e degli istituti di cura. La Fondazione ha personalità giuridica di diritto privato ed è disciplinata - oltre che dalla medesima legge e dagli articoli 12 e seguenti del codice civile, esplicitamente richiamati - dall'atto costitutivo e dallo statuto. Quest'ultimo definisce gli organi della Fondazione e ne disciplina funzioni, composizione e modalità di nomina. Tra gli organi, necessari sono l'assemblea, il presidente, il consiglio di amministrazione e il collegio dei revisori dei conti. Il patrimonio della Fondazione è costituito da parte della prima annualità del contributo statale, per un importo di 600 mila euro, nonché dalle somme e dai beni, determinati dall'atto costitutivo, conferiti alla medesima dai soggetti promotori della sua istituzione. Al riguardo, osserva che all'articolo 3, comma 4, appare necessario aggiornare il riferimento alle disposizioni del codice civile, in considerazione dell'abrogazione dell'articolo 12 dello stesso codice.
Ricorda quindi che l'articolo 4 è volto al riconoscimento quale monumento nazionale del Campo di concentramento di Fossoli, in provincia di Modena. Alla Fondazione ex campo di Fossoli è assegnato un contributo di 300 mila euro annui per il 2012 e il 2013, per interventi conservativi e di recupero, nonché per la promozione di attività di ricerca storica sulle fasi di utilizzazione del Campo dal 1942 al 1970. Al riguardo, ricorda che la normativa vigente non prevede una specifica procedura da porre in essere per la dichiarazione di monumento nazionale. Al contempo, il Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004, definisce inalienabili i beni del demanio culturale «dichiarati monumenti nazionali a termini della normativa all'epoca vigente» ai sensi dell'articolo 54 e fa salve le leggi aventi specificamente ad oggetto monumenti nazionali, ai sensi dell'articolo 129. Osserva quindi che l'articolo 5 propone la realizzazione di interventi di recupero, restauro e valorizzazione - anche mediante lo sviluppo di attività agricole e artigianali - del patrimonio storico, architettonico, artistico, culturale e religioso del complesso monastico di San Giovanni Battista del Monte Venda , inclusi il censimento e l'inventario del materiale documentario e librario già appartenente all'antica biblioteca del monastero. A tale scopo, è autorizzata la spesa di 500 mila euro annui per il 2012 e il 2013. Il programma degli interventi, al pari degli eventuali aggiornamenti, è predisposto dalla Fondazione Monte Venda ONLUS - proprietaria dell'area - e approvato dal MIBAC, sentito il parere della competente soprintendenza. La Fondazione, che cura anche l'attuazione degli interventi, trasmette al Ministero, per il tramite della soprintendenza, entro il 31 marzo di ogni anno, una relazione sui lavori svolti nell'anno precedente, asseverata dal direttore dei lavori, nonché sullo stato di avanzamento della realizzazione del programma e sull'impiego del relativo finanziamento. Aggiunge che, con riferimento agli interventi di restauro, il dovere di conservazione del patrimonio culturale è richiamato tra i principi del Codice dei beni culturali. In particolare, gli articoli da 30 a 40 disciplinano nel dettaglio gli obblighi di conservazione dei beni culturali, operando una distinzione tra beni appartenenti allo Stato - ovvero a regioni, altri enti pubblici territoriali e enti pubblici - e beni di proprietà di privati, quale è quello in esame. Relativamente a quest'ultima categoria, il Codice distingue tra interventi conservativi volontari e imposti e detta la specifica procedura di esecuzione. Entrambe le tipologie di intervento - volontario o imposto - sono accomunate

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da una serie di disposizioni. In particolare, gli oneri dell'intervento sono a carico del proprietario; il proprietario può fruire di un contributo statale fino a totale concorrenza della relativa spesa per interventi di particolare rilevanza o eseguiti su beni in uso o godimento pubblico; il contributo è concesso dal Ministero a lavori ultimati e collaudati sulla spesa effettivamente sostenuta, ovvero possono essere erogati acconti sulla base degli stati di avanzamento dei lavori regolarmente certificati.
Osserva quindi che l'articolo 6 autorizza una spesa di 500 mila euro annui per il 2012 e il 2013, finalizzata alla realizzazione di interventi di conservazione, restauro e valorizzazione culturale, ambientale e turistica del Sacro Eremo e del Cenobio di Camaldoli - ubicati nel comune di Poppi, in provincia di Arezzo - nonché delle opere ivi custodite e dei fondi antichi della biblioteca e dell'archivio. Gli interventi comprendono l'adeguamento alla normativa in materia di sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche. Ricorda che l'articolo 7 autorizza una spesa di 2 milioni di euro annui per il 2012 e il 2013 per la realizzazione di interventi di restauro e valorizzazione architettonica, culturale, paesaggistica e turistica della Rocca di Canossa e dei territori matildici - come definiti dal comma 2 del medesimo articolo - nonché per la celebrazione, nel 2015, del IX centenario della morte della contessa Matilde di Toscana, mediante iniziative di studio sulla sua figura. Segnalo al riguardo che mentre l'articolo 7 autorizza la spesa anche per le celebrazioni, questo non risulterebbe, letteralmente, dal comma 1 dell'articolo 6. Inoltre, all'articolo 7, comma 4, invita a valutare l'opportunità di sostituire le parole «interventi di cui al comma 1» con le parole «interventi di restauro e di valorizzazione architettonica, culturale, paesaggistica e turistica della Rocca di Canossa e dei territori matildici», in considerazione del fatto che il comma 1 comprende anche gli interventi celebrativi, il cui programma scientifico-culturale è oggetto specifico del comma 5. Rileva quindi che per le finalità indicate, gli articoli 6 e 7 istituiscono presso il MIBAC appositi comitati, cui compete adottare il programma degli interventi e gli eventuali aggiornamenti, comunicarlo al MIBAC e curarne l'esecuzione. Per gli interventi relativi alla Rocca di Canossa, l'articolo 7 precisa che il piano esecutivo degli stessi è definito dal MIBAC con le regioni interessate, attraverso specifici accordi di programma quadro. Rispettivamente all'articolo 6, comma 2 e all'articolo 7, comma 3, è stabilita la composizione dei comitati: un presidente, designato dal Presidente del Consiglio dei ministri tra soggetti con provata competenza nel campo della valorizzazione dei beni culturali; rappresentanti del MIBAC e dei ministeri competenti in materia di ambiente e turismo, oltre che, nel Comitato per gli interventi relativi a Canossa, del MIUR; rappresentanti delle regioni e delle province interessate; i sindaci dei comuni interessati; esperti nel settore della tutela e della valorizzazione dei beni culturali, scelti dal MIBAC tra docenti e ricercatori universitari. Del comitato per gli interventi relativi a Camaldoli fa parte anche il Priore generale della Congregazione. Ricorda altresì che i comitati sono preposti, altresì, ad adottare il programma scientifico-culturale per le celebrazioni, rispettivamente, del millenario della fondazione dell'Eremo e del Cenobio di Camaldoli nel 2012 - ai sensi dell'articolo 6, comma 4 - e del nono centenario della morte della contessa Matilde di Toscana nel 2015 - ai sensi dell'articolo 7, comma 5 - e a trasmetterlo al Ministero curandone l'esecuzione. A tali fini, la composizione dei due organi è integrata da esperti in discipline storiche e letterarie, scelti dal MIBAC tra docenti e ricercatori universitari. L'articolo 7 prevede, altresì, che partecipi al comitato afferente a Canossa un rappresentante della Fondazione Centro italiano di studi sull'alto medioevo, nonché, qualora ai sensi della legge n. 420 del 1997 sia istituito un comitato

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nazionale per le celebrazioni, un suo rappresentante. Ai membri dei comitati, che vengono nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, non spettano compensi o rimborsi spese. Alle eventuali spese di funzionamento degli organi si provvede nell'ambito degli stanziamenti rispettivamente autorizzati. I comitati sono sciolti all'atto del completamento degli interventi, per la realizzazione dei quali gli organi possono avvalersi anche delle risorse eventualmente conferite da amministrazioni statali, regioni interessate, enti locali o altri soggetti pubblici o privati. Al riguardo, ricorda che la legge n. 420 del 1997 ha inteso ricondurre ad unità, attraverso un unico provvedimento a cadenza annuale, l'intervento statale a favore di comitati per lo svolgimento di celebrazioni e manifestazioni culturali di particolare rilevanza, nonché di edizioni nazionali. A questo fine, la legge ha previsto l'istituzione, presso il MIBAC, della «Consulta dei comitati nazionali e delle edizioni nazionali», alla quale ha affidato il compito di deliberare sulla costituzione e sull'organizzazione dei comitati nazionali per le celebrazioni o manifestazioni culturali, nonché sull'accesso al contributo finanziario statale e sulla misura dello stesso. La Consulta predispone con cadenza annuale un elenco dei comitati ammessi al finanziamento, che viene emanato, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, con decreto del MIBAC. Con riferimento al programma delle celebrazioni, invita quindi a considerare l'opportunità di un chiarimento sul riparto delle competenze fra il comitato istituito dall'articolo 7, comma 3, ed il comitato eventualmente istituito ai sensi della legge n. 420 del 1997.
Precisa, infine, che l'articolo 8 reca la copertura finanziaria, al cui onere complessivo, pari a 9,8 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2012 e 2013, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo speciale di parte corrente dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, utilizzando quota parte dell'accantonamento relativo al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per i medesimi anni. Al riguardo, fa presente che nella Tabella A della legge n. 220 del 2010, recante la legge di stabilità per il 2011, il Ministero dell'ambiente non ha accantonamenti di competenza per alcuno degli anni del periodo 2011-2013.
Rileva quindi che la proposta di legge in esame è firmata da tutti i rappresentanti dei gruppi in Commissione e che sulla stessa vi è un consenso unanime, di guisa che si potrebbe procedere ad una sua rapida approvazione.

Valentina APREA, presidente, considerato che vi è un consenso unanime sulla proposta di legge in esame, riterrebbe che la Commissione potrebbe concluderne l'esame preliminare nella seduta odierna, passando alla fase emendativa.

Paola GOISIS (LNP) concorda con la proposta formulata dal presidente, anche considerando che l'attuale testo riassume fra l'altro il contenuto di altre proposte di legge già esaminate dalla Commissione cultura.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) concorda anch'esso con la proposta del presidente.

Manuela GHIZZONI (PD), pure concordando sull'opportunità di una rapida approvazione della proposta di legge in esame, chiede che sia prevista un'ulteriore seduta per approfondire l'esame del provvedimento.

Valentina APREA, presidente, prendendo atto della richiesta della collega Ghizzoni, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.20.

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INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 23 marzo 2011. - Presidenza del presidente Valentina APREA.

La seduta comincia alle 15.20.

Indagine conoscitiva sullo stato della ricerca in Italia.
(Esame del documento conclusivo e rinvio).

Valentina APREA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Luigi NICOLAIS (PD) presenta una proposta di documento conclusivo dell'indagine conoscitiva, che illustra (vedi allegato 9).

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.30.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.40.