CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 10 marzo 2011
451.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
Pag. 39

SEDE REFERENTE

Giovedì 10 marzo 2011. - Presidenza del presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 9.15.

Legge comunitaria 2010.
C. 4059 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta dell'8 marzo 2011.

Mario PESCANTE, presidente, avverte che al disegno di legge comunitaria sono stati presentati presso la XIV Commissione 131 emendamenti e articoli aggiuntivi, dei quali 18 irricevibili in quanto già respinti o dichiarati inammissibili dalle Commissioni di settore, e che non sono pertanto inclusi nel fascicolo degli emendamenti (vedi allegato).
Ulteriori 7 emendamenti sono stati ritirati.
Sono invece da ritenersi inammissibili, in quanto estranei al contenuto proprio del disegno di legge comunitaria, poiché non rispondono ad esigenze di adeguamento dell'ordinamento interno alla normativa dell'Unione europea, 27 proposte emendative.
Si tratta dei seguenti emendamenti ed articoli aggiuntivi:
6.01 Governo, in materia di revoca delle quote individuali per la produzione del latte e di prodotti lattiero caseari;
7.2. Monai, che sopprime la lettera c) dell'articolo 2, lettera volta a fare fronte ad una procedura di infrazione;
7.01 e 7.02 Comaroli e 7.03 Fugatti, che modifica il decreto legislativo 141/2010 attuativo della direttiva 2008/48/CE in materia di contratti di credito e modifiche al Testo unico bancario;
11.05 Governo e 11.07 Formichella, che ampliano le tipologie di vini, includendo quelli aventi una sovrappressione che non inferiore a 0,5 bar, che devono indicare in etichetta l'annata di produzione delle uve;
13.01 Raisi, che sopprime le autorità d'ambito territoriale, affidando le funzioni da esse svolte all'Autorità per l'energia elettrica e il gas;
17.1 Formichella, che interviene in materia di qualità delle acque di balneazione, rifinanziando il decreto legislativo 116 del 2008;

Pag. 40

18.01 Cosenza, che reca una delega al Governo per l'attuazione dell'articolo 191 del Trattato di Lisbona per l'attuazione del principio «chi inquina paga», a tal fine recependo indicazioni contenute nel Libro verde sull'uso di strumenti di mercato ai fini della politica ambientale;
18.06 Governo, che inserisce nel testo del provvedimento una disposizione già contenuta nel decreto-legge 225 del 2010 recante proroga di termini (Legge n. 10 del 2011), di recente approvazione;
18.07 Stradella, che differisce i termini per l'entrata in vigore della disposizione relativa alla subordinazione del rilascio dei permessi di costruire all'introduzione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;
18.08 Stradella che differisce i termini relativi all'entrata in vigore di disposizioni in materia di inquinamento acustico;
18.023 Franzoso, che prevede, attraverso l'assunzione di personale dirigenziale, il rafforzamento del Dipartimento per l'energia del Ministero dello sviluppo economico;
18.024 Rainieri, che proroga una autorizzazione di spesa relativa all'AGEA in materia di mercato dello zucchero;
18.025 Quartiani, in materia di agevolazioni relative all'accisa sul gasolio e sul gas;
18.026 Rainieri, che reca modifiche al decreto legislativo 161 del 2006, recante attuazione della direttiva 2004/42/CE per la limitazione delle emissioni di composti organici volatili conseguenti all'uso di solventi in talune pitture e vernici, nonché in prodotti per la carrozzeria, introducendo una disciplina derogatoria ai valori limite previsti per alcune categorie di prodotti;
18.027 Togni, che modifica termini relativi all'entrata in vigore del sistema di tracciabilità dei rifiuti;
18.028 Guido Dussin, che modifica la legge comunitaria per il 2009 con riferimento a disposizioni riguardanti la raccolta di apparecchiature elettriche e elettroniche, con finalità non rispondenti alla necessità di attuazione di obblighi comunitari;
18.029 Lanzarin che reca disposizioni di deroga in materia di smaltimento degli oli usati;
18.030 Lanzarin, che modifica disposizioni riguardanti la miscelazione dei rifiuti speciali;
18.031 e 18.032 Guido Dussin che recano deroghe riguardanti il trasporto di rifiuti pericolosi da parte di imprenditori agricoli;
18.041 Scilipoti, che reca modifiche alle disposizioni del decreto legge 225 del 2010 recante proroga di termini (Legge n. 10 del 2011) in materia di anatocismo;
18.042 Gioacchino Alfano, che reca revisione della disciplina in materia di regimi di vigilanza e stabilità finanziaria;
18.044 Formichella, che incrementa autorizzazioni di spesa in materia di sicurezza marittima.

La Presidenza, infine, si riserva la valutazione del nuovo emendamento 18.048 del Governo, oltre che una ulteriore valutazione dei seguenti emendamenti ed articoli aggiuntivi: 7.04 Fugatti, 10.01 Paroli, 10.02 Consiglio, 11.04 Governo, 14.01 Paroli, 15.02 Quartiani, 16.01 Paroli, 18.09, 18.010, 18.015, 18.019 e 18.020 Gottardo, 18.022 Paroli, 18.016 Gottardo, 18.033 Montagnoli, 18.045 Formichella, 18.047 e 18.046 Porcino.
Deve purtroppo rilevare con rammarico come il numero delle proposte emendative presentate - malgrado i numerosi appelli che egli stesso, già in occasione dell'esame del precedente disegno di legge comunitaria, ha rivolto a tutti i gruppi parlamentare - sia estremamente elevato, anche rispetto al DDL comunitaria 2009, al quale erano stati presentati in prima lettura 56 emendamenti, circa la metà di quelli attualmente in esame.

Pag. 41

Enrico FARINONE (PD) sottolinea a sua volta come, nonostante gli appelli rivolti dal Presidente e dal relatore, non vi è stata limitazione nella presentazione delle proposte emendative, nemmeno da parte del Governo e della maggioranza. Questa situazione induce alcune riflessioni amare sull'Italia, paese difficilmente riformabile, nel quale i parlamentari sono spesso ridotti a portatori di istanze lobbistiche, più o meno legittime. In considerazione della complessa congiuntura internazionale e della difficile condizione del Paese nell'Unione europea sarebbe necessario un soprassalto di responsabilità da parte della classe politica, che non si vede invece nel disegno di legge comunitaria , né si è visto nel decreto-legge cosiddetto «milleproroghe». Segnala in tale contesto che sono assai poco numerosi gli emendamenti presentati dal gruppo del PD e unicamente uno è stato dichiarato inammissibile; il suo gruppo si riserva naturalmente di valutare quali proposte emendative, anche tra quelle respinte alle Commissioni di settore, potranno essere presentate nel corso dell'esame del provvedimento in Assemblea.

Nicola FORMICHELLA (PdL) ritiene contraddittoria la posizione assunta dal collega Farinone, che lamenta spesso il fatto che il Governo imponga attraverso il ricorso alla decretazione d'urgenza il calendario dei lavori al Parlamento, ma che, in presenza di una intensa attività emendativa di origine parlamentare, la riconduca a pressioni lobbistiche. Osserva come molti emendamenti presentati dal Governo e dalla maggioranza, tra i quali quattro di quelli recanti la sua firma, sono stati dichiarati inammissibili e come la Presidenza abbai condotto una valutazione improntata al massimo rigore e coerenza. Ribadisce la convinzione, in più occasioni manifestata dal suo gruppo, che il disegno di legge comunitaria non debba divenire una legge «omnibus», nel quale si inseriscono disposizioni estranee al suo oggetto proprio, ciò che non è affatto in contraddizione con il compito, proprio di ciascun parlamentare, di apportare il proprio contributo. Nella direzione di una razionalizzazione dei contenuti del disegno di legge comunitaria deve essere ricordato l'importante lavoro svolto in XIV Commissione che ha portato nella seduta di ieri alla definizione, all'unanimità, di un testo unificato delle proposte di legge, di origine parlamentare e governativa, di riforma delle legge n. 11 del 2005.

Mario PESCANTE, presidente, avverte che gli emendamenti sinora ritenuti ammissibili saranno trasmessi alle Commissioni di settore, ai fini dell'espressione del prescritto parere.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.45.