CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 17 febbraio 2011
440.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 17 febbraio 2011. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 9.20.

DL 225/10 Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie.
C. 4086 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni I e V).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Angelo ALESSANDRI, presidente e relatore, rileva, preliminarmente, che il provvedimento d'urgenza in esame, ampiamente dibattuto e modificato dal Senato, è stato inserito nel calendario dei lavori dell'Assemblea della Camera, predisposto dalla Conferenza dei presidenti di gruppo, per martedì 22 febbraio prossimo.
Nel sottolineare, quindi, che i tempi a disposizione della Commissione e della Camera per l'esame del provvedimento sono oggettivamente esigui, passa subito ad illustrare sinteticamente il contenuto delle disposizioni di competenza della VIII Commissione, fermo restando il giudizio complessivamente positivo sul complesso delle misure di proroghe di termini e di interventi sia in materia tributaria che di sostegno alle imprese e alle famiglie contenute nel decreto-legge in esame.
In particolare, rileva che l'articolo 1, comma 2-septies, reca disposizioni volte alla temporanea sospensione di talune demolizioni di immobili disposte dall'autorità giudiziaria in Campania.
Al successivo articolo 2 sono poi contenute le seguenti disposizioni di interesse della VIII Commissione.
Il comma 2 differisce alla data del 30 giugno 2011 il termine per il versamento dei tributi e dei contributi previdenziali ed assistenziali già sospesi per gli eventi alluvionali verificatisi nel Veneto.

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Il comma 2-bis consente a regioni, province e comuni di assicurare la copertura integrale dei costi del ciclo dei rifiuti mediante aumenti delle imposizioni tributarie attribuite agli enti locali.
Il comma 2-ter prevede che i comuni della regione Campania, ai quali è stata applicata la riduzione dei trasferimenti erariali, deliberino, a decorrere dall'anno 2011, una maggiorazione dell'addizionale dell'accisa sull'energia elettrica.
I commi 2-quater e 2-quinquies recano modifiche all'articolo 5 della legge n. 225 del 1992 relativo allo stato di emergenza e potere di ordinanza.
Il comma 2-sexies sottopone al controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti i provvedimenti commissariali attuativi delle ordinanze conseguenti alla dichiarazione dello stato di emergenza. Con riguardo ai medesimi provvedimenti, il comma 2-septies riduce a sette giorni il termine entro il quale divengono esecutivi gli atti trasmessi alla Corte dei Conti senza che sia intervenuta una pronuncia della Sezione del controllo.
Il comma 2-octies estende le norme in materia di rendicontazione delle attività svolte per il superamento delle emergenze da parte dei Commissari delegati ai funzionari e commissari delegati autorizzati alla gestione di fondi statali.
Il comma 3, sostituito nel corso dell'esame presso il Senato, e il comma 3-quater, introdotto nel corso dell'esame presso il Senato, recano disposizioni finalizzate a prorogare, rispettivamente, i termini per la ripresa dei versamenti sospesi nonché degli adempimenti sospesi ai sensi dell'articolo 39 del decreto-legge n. 78 del 2010 in favore dei soggetti colpiti dal sisma dell'Abruzzo del 6 aprile 2009. In particolare, il comma 3 dispone una ulteriore proroga del termine di sospensione delle rate, da gennaio 2011 a ottobre 2011, relativo ai versamenti tributari e contributivi sospesi ai sensi del richiamato articolo 39. Il comma 3-quater dispone una proroga, da gennaio 2011 a dicembre 2011, dei termini relativi agli ulteriori adempimenti, diversi dai versamenti, già sospesi ai sensi dell'articolo 39, commi 3-bis e 3-ter del decreto-legge n. 78 del 2010 sopra illustrato.
I commi 3-bis e 3-ter dispongono che si provveda, entro il 30 settembre 2011, all'istituzione del Parco nazionale «Costa teatina» ai sensi dell'articolo 8, comma 3, della legge n. 93 del 2001.
Il comma 3-octies dispone l'avvio della bonifica del sito «Bussi sul Tirino» in Abruzzo, come individuato e perimetrato dal decreto del Ministro dell'ambiente del 29 maggio 2008. Agli oneri, valutati in complessivi 50 milioni di euro (15 milioni di euro per il 2011, 20 milioni per il 2012 e 15 milioni per il 2013), si provvede a valere sulle risorse finanziarie individuate dall'articolo 14, comma 1, del decreto-legge n. 39 del 2009 (recante interventi urgenti per il sisma in Abruzzo).
Il comma 3-undecies proroga le concessioni contratto in corso alla data del 27 ottobre 2002 e rilasciate da enti pubblici nell'interesse di operatori economici le cui strutture siano state danneggiate dai fenomeni vulcanici dell'Etna nel luglio 2001 e nell'ottobre 2002, alle stesse condizioni, fino al protrarsi dello stato d'emergenza, ovvero fino al 31 dicembre 2011.
Il comma 4-septies estende anche al presidente dell'Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici la disposizione, già vigente per i membri, che prevede la durata in carica per sette anni senza possibilità di riconferma.
Il comma 4-octiesdecies esclude dalla proroga del termine di entrata in vigore del divieto di smaltimento in discarica i rifiuti con PCI (Potere calorifico inferiore) superiore a 13000 kJ/Kg (il cosiddetto fluff di frantumazione degli autoveicoli), qualora vengano smaltiti in discariche autorizzate monodedicate che possono continuare ad operare nei limiti delle capacità autorizzate alla data di entrata in vigore del decreto legge in esame.
Il comma 5-decies proroga l'attività del Commissario liquidatore dell'Agenzia per i Giochi olimpici Torino 2006 fino alla completa definizione delle attività residue affidate allo stesso, e comunque non oltre il 31 dicembre 2014.

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Il comma 12-quinquies stanzia 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012 per far fronte agli eccezionali eventi metereologici che hanno colpito alcune parti del territorio nazionale, destinando in particolare, alla Liguria 45 milioni di euro, al Veneto 30 milioni di euro, alla Campania 20 milioni di euro, ai comuni della provincia di Messina 5 milioni di euro.
Il comma 12-sexies dispone la proroga al 31 dicembre 2011 del termine fissato per l'esecuzione dei provvedimenti di rilascio per finita locazione prevista dall'articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 158 del 2008.
Il comma 16-quater trasferisce 4,5 milioni di euro per la prosecuzione delle attività di infrastrutturazione informatica necessarie per le attività degli uffici giudiziari e della sicurezza collegate allo svolgimento dell'EXPO Milano 2015.
Il comma 16-octies incrementa di 1.500.000 di euro - per l'esercizio 2011 - il contributo ordinario destinato all'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dispone la conseguente copertura finanziaria
Rileva, quindi, che al successivo articolo 2-ter, il comma 5 estende alla provincia di Milano la disposizione di deroga ai vincoli del patto di stabilità interno introdotta in favore del comune di Milano dal comma 103 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2011 (legge n. 220 del 2010), con riferimento alle spese sostenute per gli interventi necessari per la realizzazione dell'Expo Milano 2015.
Il comma 9 estende, fino al 2012, la possibilità di utilizzare una quota dei proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal Testo unico sull'edilizia, per il finanziamento di spese correnti e per la manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio comunale.
I commi 12 e 13 prevedono l'esclusione, fino al 31 dicembre 2011, dei consorzi di funzioni costituiti per la gestione degli enti parco istituiti con legge regionale dalla soppressione dei consorzi di funzioni tra gli enti locali prevista dalla legge finanziaria 2010.
Fa presente, infine, che la Tabella 1, allegata all'articolo 1, reca un ulteriore elenco di proroghe, disciplinate in relazione alle rispettive scadenze. Con riferimento alle materie di competenza della VIII Commissione, segnala le seguenti:
proroga del termine per il raggiungimento dell'intesa tra Stato e Regioni e Province autonome interessate all'individuazione degli interventi urgenti e indifferibili connessi alla trasmissione, distribuzione e produzione dell'energia e delle fonti energetiche dal carattere strategico nazionale;
proroga del passaggio delle funzioni di erogazione dei servizi pubblici locali dalle sopprimende Autorità d'ambito territoriale ai nuovi soggetti individuati dalle regioni; del divieto di smaltimento in discarica dei rifiuti con potere calorifico inferiore (PCI) superiore a 13000 kJ/Kg;
proroga del divieto di vendita a Paesi extra Unione europea di prodotti per carrozzeria e l'edilizia con limiti di composti organici volatili superiori a quelli previsti nell'allegato II del decreto legislativo 161 del 2006;
proroga dell'autorizzazione ad assumere personale presso l'ISPRA finalizzata al completamento delle procedure concorsuali in essere;
proroga delle disposizioni che, in fase transitoria, prevedono che le sole attività di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti e di smaltimento o recupero inerenti alla raccolta differenziata continuino ad essere gestite dai comuni secondo le attuali modalità e forme procedimentali;
proroga delle disposizioni in materia di verifiche tecniche per i proprietari degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali, la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile, e degli edifici e delle opere infrastrutturali

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che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso;
proroga delle norme contenute nel Codice degli appalti concernenti i requisiti di qualificazione richiesti ai soggetti esecutori di lavori pubblici e i requisiti di capacità tecnico-professionale ed economico-finanziaria richiesti per l'affidamento di incarichi di progettazione;
proroga della disciplina dei proventi derivanti ai Comuni da concessioni edilizie e da sanzioni previste dal Testo unico sull'edilizia.

Conclude, esprimendo comunque un orientamento favorevole sul provvedimento in esame, riservandosi di tener conto degli eventuali suggerimenti e proposte che emergeranno dal dibattito.

Ermete REALACCI (PD) stigmatizza l'estrema limitatezza dei tempi a disposizione della Commissione per esaminare un provvedimento che giunge alla Camera «blindato», dopo l'approvazione da parte del Senato.
Ritiene in ogni caso che la Commissione abbia il dovere di mandare un chiaro segnale politico su almeno tre punti particolarmente negativi del provvedimento in esame. In primo luogo, ritiene che la Commissione debba esprimersi sulla prevista sospensione delle demolizioni abusive nella regione Campania, che rischia di produrre nuovo abusivismo e nuovi affari per la criminalità organizzata, oltre a risolversi nell'ennesimo premio per le amministrazioni locali inefficienti e incapaci di tutelare il loro territorio e i loro cittadini. In secondo luogo, chiede che la Commissione si dichiari contraria alla scelta operata dal decreto-legge in esame di far fronte alle spese necessarie per gli eccezionali eventi metereologici che hanno colpito alcune parti del territorio nazionale, utilizzando le risorse del fondo per gli interventi di prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico stanziati dalla legge finanziaria per il 2010. Infine, sottolinea la gravità delle disposizioni che introducono l'inaccettabile principio - che rischia di minare la coesione nazionale e che, oltretutto, potrebbe rivelarsi del tutto insufficiente di fronte a tragedie come quella del terremoto in Abruzzo - secondo il quale la risposta alle calamità naturali che dovessero colpire questa o quella regione del Paese sta nel conferimento al presidente della regione colpita del potere di aumentare le imposte a carico dei cittadini di quei territori. Conclude, quindi, chiedendo che nel parere del Commissione sia sottolineata l'esigenza di correggere quantomeno questi punti negativi del decreto-legge in esame.

Gianluca BENAMATI (PD) si sofferma sulla disposizione relativa al finanziamento delle spese conseguenti allo stato di emergenza derivante da eccezionale eventi meteorologici che attinge le risorse necessarie dallo stanziamento per interventi in difesa del suolo. Sul punto fa notare come tale previsione finisca per penalizzare le Regioni virtuose che hanno già stipulato accordi di programma con il Ministero per piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico. Ritiene quindi che su tale aspetto possa essere opportuno uno specifico rilievo nel parere che la Commissione si accinge a votare.
Conclude evidenziando come il testo in esame introduca disposizioni che producono una serie di costi per i cittadini del tutto inopportuni in un momento di grande delicatezza sul piano economico. A tale proposito richiama l'attenzione sull'accisa per l'energia elettrica che costituisce una misura destinata a produrre effetti controproducente nella congiuntura attuale.

Rodolfo Giuliano VIOLA (PD) richiama la situazione delle zone del Veneto colpite dagli eventi alluvionali, evidenziando come nel provvedimento in esame siano previste risorse incongrue rispetto alla stima dei danni effettuata dal Presidente della Regione Veneto, distratte peraltro da uno

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stanziamento di particolare rilevanza quale quello previsto per rimuovere situazioni a più elevato rischio idrogeologico. Infine, sottolinea la gravità delle disposizioni che introducono l'inaccettabile principio - che rischia di produrre disgregazione nel Paese - secondo il quale la risposta alle calamità naturali che dovessero colpire questa o quella regione del Paese sta nel conferimento al presidente della regione colpita del potere di aumentare le imposte a carico dei cittadini di quei territori.

Tino IANNUZZI (PD) ritiene che il provvedimento in esame sia un pessimo provvedimento, che esce dal lunghissimo iter al Senato con una serie di norme microsettoriali che comportano la dispersione di consistenti flussi finanziari che andrebbero invece utilizzati per affrontare le vere priorità del Paese.
Nell'associarsi, quindi, alle considerazioni espresse dal deputato Realacci, si sofferma in particolare sulle disposizioni contenute nell'articolo 2, comma 12-quinquies, le quali prevedono che alla copertura degli oneri per fronteggiare taluni eventi alluvionali che hanno colpito alcune parti del territorio nazionale si provvede, per 100 milioni di euro a valere sulle risorse stanziate dalla legge finanziaria per il 2010 per la realizzazione di interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico del territorio, e per ulteriori 100 milioni mediante corrispondente riduzioni dell'accantonamento relativo al Ministero dell'ambiente dei fondi da ripartire a disposizione del Ministero dell'economia.
Si tratta, dunque, di un'operazione inaccettabile a danno delle politiche ambientali in generale e del Mezzogiorno d'Italia in particolare, dato che i citati fondi stanziati dalla legge finanziaria per il 2010 provenivano tutti dai cosiddetti fondi FAS che per legge si dovrebbero destinare per l'85 per cento ad interventi nel Mezzogiorno e che oggi vengono ulteriormente razziati senza rispetto di tale vincolo di destinazione.
Denuncia, inoltre, il fatto che, mentre in relazione agli eventi alluvionali che hanno colpito il Veneto nel dicembre 2010 si è giustamente provveduto al differimento dei termini per il versamento dei tributi e dei contributi previdenziali, lo stesso non sia stato fatto, senza alcuna giustificazione, in relazione ad eventi analoghi che hanno colpito altre aree del Paese come la Campania.
Avviandosi alla conclusione, sottolinea negativamente la norma contenuta nell'articolo 2, comma 2-ter che impone ai comuni campani ai quali è stata applicata la riduzione dei trasferimenti erariali di deliberare una maggiorazione dell'addizionale dell'accisa sull'energia elettrica, senza che sia stato acclarato con esattezza l'ammontare delle somme dovute da detti comuni alla struttura commissariale in relazione al ciclo di gestione dei rifiuti. Stigmatizza, infine, il fatto che con il decreto-legge in titolo il Governo non abbia voluto rivedere le ingiuste disposizioni del decreto-legge n. 78 del 2010 che, a compensazione dei tagli all'Anas, introducono nuovi pedaggi su infrastrutture stradali, peraltro ubicate in gran parte al Sud, con grave danno per le famiglie e per le imprese di delle regioni meridionali.

Chiara BRAGA (PD) dichiara di condividere pienamente le osservazioni critiche espresse dai deputati intervenuti sul contenuto del decreto-legge in esame. Si sofferma, quindi, sulla norma che, nel prorogare al 31 dicembre 2011 il termine della sospensione dell'esecuzione dei provvedimenti di rilascio di immobili per finita locazione, esclude inaccettabilmente i benefici fiscali finora previsti a favore dei proprietari di immobili che affittano a particolari categorie sociali di inquilini. Dopo aver denunciato la mancanza nel decreto-legge in esame di qualsivoglia misura diretta ad affrontare la nuova emergenza sociale degli sfratti per morosità, esprime la convinzione che anche una «piccola» norma come quella citata che cancella i benefici fiscali a favore dei proprietari di immobili, testimoni, dopo gli

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insuccessi del Piano Casa, l'assoluta incapacità del Governo di mettere in campo una politica abitativa capace di affrontare le vecchie e le nuove esigenze della popolazione e il carattere propagandistico delle dichiarazioni della maggioranza di attenzione nei confronti delle esigenze della proprietà edilizia.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) nell'associarsi a quanto detto dai deputati intervenuti nel dibattito, si sofferma criticamente sulla norma contenuta nell'articolo 2-ter, comma 5, che estende alla provincia di Milano la disposizione - già prevista per il comune di Milano - di deroga ai vincoli del patto di stabilità interno con riferimento alle spese sostenute per la realizzazione dell'Expo 2015. Al riguardo, osserva infatti che la realizzazione di tale iniziativa non è questione che riguarda un solo comune e una sola provincia, ma che coinvolge direttamente e incisivamente tutte le province della regione Lombardia.
Esprime, inoltre, forte contrarietà alla norma prevista dall'articolo 2, comma 2-septies, che, per quanto concerne gli atti commissariali adottati in attuazione di ordinanze conseguenti a dichiarazioni di stato di emergenza, riduce da 60 a 7 giorni il termine a disposizione della Corte dei Conti per il controllo preventivo sui medesimi atti. Considera, infatti, che questa sia un'ennesima forzatura ordinamentale che indebolisce il principio di legalità e gli strumenti di controllo del corretto uso del denaro pubblico. Allo stesso modo ritiene sbagliata la scelta di togliere fondi erariali ai comuni campani, facendo gravare sui cittadini questi tagli con l'aumento della bolletta elettrica. Infine, giudica negativamente la non chiara disposizione di cui all'articolo 2, comma 4-septies, laddove questa fosse da interpretare come un tentativo di prorogare il termine della durata in carica dell'attuale presidente dell'Autorità di vigilanza sui lavori pubblici. Al di là del dato personale, ritiene, infatti, che debba essere sempre riaffermato il valore fondamentale del principio della temporaneità delle cariche pubbliche, da chiunque siano ricoperte.

Angelo ALESSANDRI, presidente, alla luce del dibattito svoltosi, presenta una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 1).

Armando DIONISI (UdC) si associa a quanto detto dai deputati di opposizione, criticando in particolare l'esiguità dei tempi concessi per l'esame del provvedimento da parte della Commissione, la mancanza di risorse finanziarie a sostegno delle misure annunciate dal Governo, l'ennesimo e abusivo ricorso ai fondi FAS per la copertura delle spese recate dal provvedimento in esame, gli inaccettabili aumenti di tasse e imposte che graveranno sulle famiglie e sulle imprese. Conclude, quindi, annunciando il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole del relatore.

Raffaella MARIANI (PD), pur ribadendo il giudizio nettamente critico del gruppo del Partito Democratico sul provvedimento in questione, chiede al relatore di trasformare almeno in condizione l'osservazione contenuta nella proposta di parere. Ritiene, inoltre, che l'uso inaccettabile delle risorse per la prevenzione del dissesto idrogeologico testimoni ancora una volta l'incapacità del Ministro dell'ambiente di difendere le ragioni di una seria politica ambientale e rischi di rimettere in discussione gli stessi accordi di programma, recentemente sottoscritti con diverse regioni che, a fronte degli stanziamenti previsti dalla legge finanziaria per il 2010, hanno impegnato ingenti fondi regionali.

Agostino GHIGLIA (PdL) concorda con la richiesta del deputato Mariani di trasformare in condizione l'osservazione prevista nella proposta di parere presentata.

Tommaso FOTI (PdL), pur esprimendo un giudizio favorevole sul complesso delle

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norme contenute nel provvedimento in esame, stigmatizza l'ennesimo ricorso alla proroga degli sfratti che penalizza per la quarantaduesima volta le ragioni della proprietà edilizia.

Angelo ALESSANDRI, presidente, raccogliendo le sollecitazioni dell'onorevole Mariani e dell'onorevole Ghiglia, riformula la proposta di parere presentata, trasformando il contenuto dell'osservazione nel contenuto di un'analoga condizione (vedi allegato 2).

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere come riformulata dal relatore.

La seduta termina alle 10.05.