CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 dicembre 2010
417.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Giovedì 16 dicembre 2010. - Presidenza del vicepresidente Fulvio FOLLEGOT.

La seduta comincia alle 14.

Inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell'ergastolo.
C. 668 Lussana e C. 657 D'Antona.
(Rinvio del seguito dell'esame).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato il 25 novembre 2010.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di responsabilità civile dei magistrati.
C. 1956 Brigandì, C. 252 Bernardini, C. 1429 Lussana, C. 2089 Mantini, C. 3285 Versace, C. 3300 Laboccetta e C. 3592 Santelli.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato il 25 novembre 2010.

Manlio CONTENTO (PdL), in considerazione della delicatezza e complessità della materia, ritiene opportuno che la Commissione svolga un ciclo di audizioni, anche di magistrati esperti della materia, al fine di approfondire tutte le tematiche che possano consentire di addivenire ad un testo unificato che sia ampiamente condiviso. Ritiene, in particolare, necessario elaborare una disciplina equilibrata che, per quanto volta ad una adeguata responsabilizzazione dei magistrati, non costituisca una remora allo svolgimento delle relative funzioni.

Donatella FERRANTI (PD) ritiene che lo svolgimento di audizioni possa essere utile per approfondire i vari aspetti del delicato tema in oggetto ed anche per verificare quale sarebbe l'impatto di una eventuale riforma, che comunque dovrebbe essere migliorativa e non punitiva per i magistrati.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, avverte che le richieste di audizioni potranno

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essere esaminate nell'ambito del prossimo ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifica all'articolo 13 del decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160, in materia di attribuzione delle funzioni ai magistrati ordinari al termine del tirocinio.
C. 2984 Vietti e C. 3046 Ferranti.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato il 25 novembre 2010.

Manlio CONTENTO (PdL) ritiene necessario che il Governo fornisca informazioni analitiche e dettagliate, relative agli ultimi anni, sugli uffici giudiziari che presentano scoperture di organico e sulle cause di tale scopertura. Ritiene, infatti, che solo in questo modo sia possibile comprendere se esista effettivamente un meccanismo normativo che consenta di risolvere adeguatamente il problema delle scoperture di organico. Si dichiara convinto, tuttavia, che il vero problema sia rappresentato dal fatto che i magistrati non vogliono assolutamente essere trasferiti in talune sedi.

Donatella FERRANTI (PD) non condivide assolutamente l'intervento dell'onorevole Contento. Sottolinea infatti come le scoperture, che ammontano a circa mille posti, derivino dal limitato numero di concorsi banditi, dal fatto che molti concorsi sono stati bloccati e dalla normativa vigente, che prevede delle distinzioni di funzioni e delle incompatibilità che rendono estremamente difficile la copertura dei posti vacanti. Evidenzia quindi come sia del tutto ingiustificato impedire ad un trentenne, che ha superato un concorso di secondo grado e che ha svolto due anni di tirocinio, di svolgere finzioni quali quelle, ad esempio, di sostituto procuratore della Repubblica.

Roberto RAO (UdC), relatore, ritiene che l'esame dei provvedimenti in oggetto debba partire dalla constatazione, ampiamente condivisa, che tutti i sistemi sinora sperimentati per tentare di colmare le carenze di organico siano falliti. Di fronte ad una simile constatazione, lo stesso Ministro Alfano ha dichiarato che una soluzione come quella contenuta nelle proposte di legge in esame, tenuto conto della situazione emergenziale degli uffici giudiziari, possa essere praticabile. Invita quindi il Governo a passare dalle parole ai fatti. Ritiene inoltre che lo svolgimento di audizioni potrebbe essere utile per verificare l'adeguatezza del meccanismo normativo proposto.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, auspica che il Governo possa fornire quanto prima i dati e le informazioni necessari per consentire alla Commissione di svolgere nel modo più completo ed approfondito la propria attività istruttoria. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.20.