CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 13 dicembre 2010
414.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Lunedì 13 dicembre 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo.

La seduta comincia alle 12.05.

DL 196/2010: Disposizioni relative al subentro delle amministrazioni territoriali della regione Campania nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
C. 3909 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 2 dicembre 2010.

Angelo ALESSANDRI, presidente, ricorda che nella seduta del 2 dicembre scorso era stata avviata la discussione generale sul provvedimento in titolo che, secondo accordi raggiunti con tutti i rappresentanti dei gruppi, si concluderà nella seduta odierna.

Salvatore MARGIOTTA (PD), preliminarmente, manifesta apprezzamento al Ministro dell'ambiente per i risultati positivi scaturiti dalla Conferenza sui cambiamenti climatici di Cancun, che rappresentano un indubbio passo avanti rispetto agli esiti del precedente vertice di Copenaghen. Sul merito del provvedimento in titolo, rileva quindi che la grave emergenza rifiuti nella regione Campania e, in particolare, a Napoli, deteriora ormai da troppo tempo l'immagine dell'intero Mezzogiorno e di fatto sottrae credibilità all'Italia sul piano internazionale. Evidenzia, peraltro, che le responsabilità della cattiva gestione del ciclo dei rifiuti appartengono ai diversi Governi che si sono succeduti negli ultimi anni, in quanto non sempre sono stati attuati gli interventi programmati. Stigmatizza l'inaccettabile propaganda diffusa dalla Presidenza del Consiglio negli ultimi due anni, che di fatto si è rivelata controproducente dinanzi all'attuale condizione emergenziale. Sostiene che i profili di criticità attualmente esistenti possano essere superati attraverso una piena operatività dei termovalorizzatori ed un più elevato livello di raccolta differenziata. In relazione alle proposte emendative presentate dal suo gruppo, sottolinea l'esigenza che sia dichiarato lo

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stato di emergenza nella gestione del ciclo dei rifiuti in Campania, ed in particolare nel comune di Napoli, pur comprendendo le difficoltà del Governo ad accogliere tale richiesta, in quanto verrebbe confutata proprio la posizione del Governo tesa a minimizzare la situazione. Richiama i dati diffusi sulla percentuale di raccolta differenziata nel comune di Napoli, rilevando che tale cifra appare non veritiera. Fa notare che la norma che dispone il commissariamento dei comuni inadempienti non ha recato alcun effetto utile; analogamente la prevista assegnazione a livello provinciale delle competenze sulla realizzazione degli impianti si rivela frutto di un'impostazione del tutto errata ed inefficace. Considera il contenuto del decreto-legge inadeguato e insufficiente. Evidenzia che sulle strade del comune di Napoli si registra la presenza di oltre duemila tonnellate di rifiuti e tale condizione di forte criticità è stata rilevata anche dagli ispettori dell'Unione europea nel corso del loro sopralluogo in Campania. Conclude giudicando negativamente la previsione che di fatto sottrae al sindaco di Salerno i poteri commissariali che, per le sue capacità organizzative, avrebbe sicuramente potuto esercitare con proficui risultati.

Ermete REALACCI (PD) valuta anch'egli positivamente i risultati derivanti dal vertice di Cancun, che delinea un percorso favorevole per lo sviluppo della green economy; rammentando al riguardo il particolare rilievo delle agevolazioni fiscali in materia di ristrutturazione ed efficientamento energetico del patrimonio edilizio. Sottolinea quindi che in Campania l'emergenza rifiuti assume una condizione di particolare gravità, come dimostra l'ennesimo decreto-legge emanato dal Governo per tentare di arginare la crisi ambientale connessa alle criticità nello smaltimento dei rifiuti. Rileva che gli ingenti investimenti di risorse che si protraggono da oltre 15 anni non hanno sortito alcun effetto positivo. Ricorda che il suo gruppo ha sempre avuto una posizione di ampia disponibilità e di collaborazione rispetto alle soluzioni normative prospettate dal Governo. Fa notare tuttavia che occorrerebbe approfondire la valutazione sulla congruità ed efficacia degli strumenti di contrasto della criminalità organizzata, considerato che risulta agli atti che ben dieci clan camorristici partecipano alla gestione illecita dei rifiuti. Registra con disappunto l'assoluta mancanza di credibilità delle istituzioni, come dimostra la vicenda legata alla discarica di Terzigno, in relazione alla quale le autorità competenti avevano annunciato che avrebbe accolto i soli rifiuti FOS e che sarebbe stata quindi dismessa, salvo poi disattendere i predetti intendimenti. Osserva che l'atteggiamento di incertezza e di scarsa credibilità delle istituzioni e degli enti preposti ha prodotto e produce un'evidente insofferenza e sfiducia da parte delle popolazioni che risiedono nei territori interessati. A nome del gruppo del Partito Democratico avanza la richiesta di una proroga del termine entro cui attivare la cosiddetta provincializzazione del ciclo di gestione dei rifiuti, a partire dalla realizzazione e gestione degli impianti, reputando un grave passo indietro l'indebolimento delle funzioni delle amministrazioni comunali in materia di raccolta differenziata. Evidenzia che un delicato profilo attiene in particolare al funzionamento degli impianti per la gestione della frazione umida dei rifiuti, che rappresenta la parte preponderante del complesso dei rifiuti prodotti in Campania. Sul tema del commissariamento ad acta dei comuni inadempienti, sottolinea, poi, che occorre procedere con maggiore rigore e determinazione. Conclude esortando la Commissione a considerare la necessità che i centocinquanta milioni di euro stanziati debbano essere prioritariamente indirizzati al rafforzamento del comparto della raccolta differenziata.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), nel ringraziare il Ministro per la presenza e la collaborazione nel corso dei lavori della Commissione, fa notare che l'attuale situazione di emergenza nella regione Campania si protrae da oltre due decenni e andrebbe quindi affrontata non certo con

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i rituali annunci ad effetto, bensì con la consapevolezza di dover realizzare le condizioni per una corretta gestione del ciclo dei rifiuti mediante l'individuazione di siti finalizzati allo smaltimento. Ritiene eccessiva la previsione del commissariamento dei comuni inadempienti sulla raccolta differenziata. Osserva che, in un quadro di sfiducia e di sconforto della popolazione, che avverte sempre di più la distanza dalle istituzioni, diversi comuni hanno svolto un'azione positiva nella gestione della raccolta differenziata e risultano penalizzati dal previsto trasferimento delle relative competenze alle province. Reputa inopportuno procedere a forzature normative, in quanto sarebbe preferibile ripristinare condizioni ordinarie di gestione del ciclo dei rifiuti. Sottolinea che la previsione volta a consentire il trasferimento dei rifiuti prodotti in Campania presso altre regioni, previa concertazione in sede di Conferenza delle Regioni, non risolve i problemi posti in quanto finisce solo per alimentare i malumori e la contrarietà delle popolazioni delle altre regioni italiane che dovrebbero ricevere i suddetti rifiuti. Ritiene necessario tornare all'ordinario esercizio delle funzioni amministrative degli enti e non stravolgere l'ordinamento attraverso norme che di fatto incidono negativamente anche sugli enti che operano con risultati di rigore ed efficienza. Ritiene negativo sottrarre i fondi FAS al territorio campano. Reputa quindi opportuno che la necessaria pianificazione delle infrastrutture di supporto per la raccolta differenziata avvenga con il pieno coinvolgimento delle autonomie locali interessate da parte dei commissari preposti. Conclude, auspicando l'approvazione delle proposte emendative presentate dal suo gruppo a sostegno di quanto evidenziato.

Armando DIONISI (UdC) fa notare che l'emergenza rifiuti in Campania si protrae da troppo tempo, da decenni, e non può essere quindi affrontata con gli strumenti di una propaganda meramente politica, bensì con senso di responsabilità. Ricorda che il suo gruppo ha sostenuto il primo decreto-legge e valutato con attenzione tutti i profili problematici riguardanti l'emergenza. Fa notare che occorre mantenere una posizione rigorosa in ordine al commissariamento degli enti locali inadempienti e valuta negativamente le previste deroghe riguardanti la realizzazione dei termovalorizzatori. Ritiene necessario che siano individuati siti alternativi alla realizzazione degli impianti di smaltimento e che sia potenziata la percentuale di raccolta differenziata. Rileva che tali indicazioni rappresentano il contenuto delle proposte emendative presentate dal suo gruppo, di cui auspica una valutazione positiva.

Paolo RUSSO (PdL) apprezza la disponibilità e la collaborazione fornita dal ministro nell'avviare a soluzione problematiche relative all'emergenza rifiuti in Campania. Fa notare che tre anni fa oltre 220 mila tonnellate di rifiuti risultavano abbandonate sulle strade di Napoli mentre oggi non ve ne sono più di mille; la crisi dunque sicuramente c'è ma si è superata la fase di assoluta e grave emergenza registrata due anni fa. Osserva che il miglioramento evidenziato deriva da una importante implementazione della raccolta differenziata in diversi comuni della Campania e nell'avviata operatività del termovalorizzatore di Acerra. Aggiunge che i risultati sarebbero stati sicuramente migliori, se negli ultimi due anni il comune di Napoli avesse fornito dati più positivi in materia di raccolta differenziata. Precisa che occorre evitare la confusione tra la gestione per ambito territoriale, che talvolta coincide con i confini della provincia, e la responsabilità dell'amministrazione provinciale sull'ambito della pianificazione. Reputa positivo il contenuto delle proposte emendative volte a riconoscere ai comuni specifici profili sulla gestione della raccolta differenziata.

Tino IANNUZZI (PD) sottolinea che il suo gruppo, con senso di responsabilità e ampia disponibilità, intende confrontarsi con il Governo sul merito del provvedimento. Sostiene tuttavia che il ripetersi della decretazione di urgenza in materia di

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rifiuti in Campania e la condizione di assoluta crisi nella gestione dei rifiuti nelle strade del comune di Napoli evidenziano che l'operazione del Governo è risultata meramente propagandistica e del tutto fallimentare. Deplora le previsioni normative che hanno stravolto e mortificato le competenze dei comuni anche in relazione al sistema di gestione della TARSU e della TIA. In ordine al comune di Salerno, fa notare che il provvedimento di urgenza reca una disciplina poco chiara se non ambigua. In ordine all'individuazione di nuove discariche, che reputa necessarie, fa notare che non sussiste alcun elemento di chiarezza nel testo del decreto-legge.

Agostino GHIGLIA (PdL), relatore, nel ringraziare i colleghi ed il ministro per i contributi forniti al dibattito, sostiene che la fase di grave emergenza è stata superata e si pone attualmente una condizione di crisi che peraltro ha radici antiche e di difficile soluzione. Sostiene che il Governo ha ben operato nell'affrontare le problematiche e le criticità emerse soprattutto nel comune di Napoli, nonostante la resistenza di larghi strati della popolazione nei territori interessati. In ordine al trasferimento di competenze alle province, evidenzia che la situazione appare del tutto differenziata nelle regioni italiane; richiama in particolare il caso della regione Piemonte in cui le province gestiscono il ciclo della raccolta differenziata e gli impianti di termovalorizzazione.

Il ministro Stefania PRESTIGIACOMO ringrazia i componenti della Commissione ed il relatore per il lavoro svolto e fa presente l'atteggiamento di apertura e di disponibilità del Governo rispetto alle sollecitazioni e ai rilievi formulati. Intende precisare che il decreto-legge in esame non modifica la strategia adottata dal Governo sin dal primo provvedimento d'urgenza varato all'inizio della legislatura. In particolare, ribadisce che la priorità per il Governo è costituita dalla realizzazione di infrastrutture adeguate per l'efficiente gestione del ciclo dei rifiuti, ad oggi non completate per fisiologici ritardi. Osserva che il Governo ha previsto in ordine alle discariche un'esplicita soppressione dall'elenco precedentemente definito, affinché si potesse rasserenare il clima di tensione che aveva caratterizzato i territori interessati. Sostiene che l'orientamento del Governo è quello di favorire la solidarietà delle province e delle altre regioni nelle quali trasferire quei rifiuti che non possono essere smaltiti in Campania o comunque nei luoghi in cui sono prodotti. Contesta le argomentazioni strumentali e le affermazioni polemiche usate con riferimento all'avvenuto trasferimento delle competenze sulla gestione degli impianti in capo alle province. Reputa pretestuosa la richiesta avanzata dall'opposizione che sia dichiarato lo stato di emergenza in Campania, ricordando, al riguardo, che due anni fa la regione versava in una situazione di autentica emergenza ambientale e sanitaria con 200 mila tonnellate di rifiuti riversate sulle strade di Napoli, mentre oggi se ne registrano circa 5 mila. Aggiunge che, mentre due anni fa venivano conferite in discarica circa 6 mila tonnellate di rifiuti al giorno, oggi sono conferite solo 3.500 tonnellate e con la realizzazione dei termovalorizzatori tale dato si ridurrà ulteriormente , confermando in tal senso i dati dell'ISPRA e della Protezione civile precedentemente forniti nel corso del dibattito in Commissione. In relazione al piano regionale dei rifiuti, fa presente che l'attuale giunta regionale campana, dopo quattordici anni di inerzia da parte dei precedenti governi regionali, ha posto le basi per l'emanazione del nuovo piano ed ha ricostruito le strutture preposte. Fa notare che verrà presto approvato anche il Piano regionale di tutela delle acque e dell'aria. Evidenzia che la mancata pianificazione regionale è stata una lacuna grave degli anni passati e che l'attuale giunta regionale ha iniziato una fase nuova al riguardo. Sottolinea che sono stati altresì avviati proficui confronti con i sindacati dei lavoratori dei consorzi, che riceveranno adeguate garanzie di impiego. In ordine all'esito dell'ispezione svolta dai rappresentanti dell'Unione europea, osserva che le censure e i rilievi mossi

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ineriscono alle inadempienze verificatesi in materia di gestione del ciclo dei rifiuti negli ultimi anni e non attengono all'attuale situazione. Ribadisce, in conclusione, la disponibilità del Governo a valutare il contenuto delle proposte emendative presentate, ai fini del miglioramento del testo del decreto-legge in esame.

Angelo ALESSANDRI, presidente, dichiara quindi concluso l'esame preliminare. Avverte quindi che, secondo quanto convenuto con tutti i rappresentanti dei gruppi, l'esame degli emendamenti avrà luogo a partire dalle ore 14 e si concluderà entro le ore 16 di oggi.

La seduta, sospesa alle 13.10, riprende alle 14.05

Angelo ALESSANDRI, presidente, comunica che sono stati presentati emendamenti ed articoli aggiuntivi (vedi allegato).
Al riguardo, ricorda che il decreto legge 196 del 2010 reca misure necessarie a consentire il subentro, da parte degli enti territoriali campani, nelle attività di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, attualmente incise da talune criticità che il Governo ritiene indispensabile fronteggiare con somma urgenza.
Conseguentemente, considerato l'ambito di intervento del decreto legge, invita i presentatori a valutare l'opportunità di ritirare i seguenti emendamenti ed articoli aggiuntivi in considerazione della loro problematicità sotto il profilo dell'ammissibilità: Zamparutti 1.27, in quanto recante norme di carattere generale sulle modalità di coinvolgimento delle popolazioni nei processi decisionali relativi nella gestione dei rifiuti; Fava 1.48, recante una norma di carattere generale che prevede il divieto di trasporto di rifiuti all'estero ai fini dello smaltimento salvo che non sia dichiarato lo stato di emergenza ambientale per il territorio della regione da parte del Presidente della Regione medesima; Cosenza 1.06, che reca disposizioni modificative del comma 7 dell'articolo 238 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (c.d. codice ambientale) in materia di determinazione della tariffa per l'igiene ambientale (TIA); Cosenza 1.07, in quanto relativo al termine per l'emanazione da parte del Ministro dell'ambiente del regolamento in materia di tariffa per l'igiene ambientale di cui al comma 6 dell'articolo 238 del codice ambientale; Germanà 2.01, che reca modifiche all'articolo 17 del decreto legislativo n. 36 del 2003 relative ai limiti di concentrazione negli impianti di discarica esclusivamente adibiti ai rifiuti provenienti dalla frantumazione dei veicoli a fine vita e dei rottami ferrosi; Germanà 2.02, che modifica il termine - già previsto all'articolo 6, comma 1, lettera p), del decreto legislativo n. 36 del 2003 - a partire dal quale non sono ammessi in discarica i rifiuti con potere calorifico inferiore, superiore a 13 mila chilogrammi; Germanà 2.03, che esclude dal divieto di immissione in discarica, di cui all'articolo 6, comma 1, lettera p), del decreto legislativo n. 36 del 2003, i rifiuti con potere calorifico inferiore provenienti dalla frantumazione degli autoveicoli a fine vita e dei rottami ferrosi per i quali sono autorizzate specifiche discariche di filiera; Cosenza 3.8, in quanto recante una norma di carattere generale che istituisce un meccanismo automatico di compensazioni ambientali per i territori in cui, a seguito delle emergenze sulla gestione dei rifiuti, sia prevista l'apertura di nuove discariche; Guido Dussin 3.10 in quanto recante una autorizzazione di spesa per la messa in sicurezza e il ripristino degli impianti relativi ai rifiuti situati nelle aree interessate dall'emergenza ambientale della Regione Veneto; Cosenza 3.02, relativo all'immediato avvio nelle scuole della regione Campania dei corsi di educazione ambientale di cui all'articolo 7-bis del decreto-legge 6 novembre 2008, n. 172; Bratti 3.06, in quanto recante una norma di carattere generale circa il coordinamento fra le regioni per la predisposizione di un programma strategico di interesse nazionale per la gestione dei rifiuti; Germanà 3.07, Germanà 3.08 , Germanà 3.012 e Germanà 3.013, in quanto incidono, sotto diversi profili, sulla disciplina rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche(RAEE);

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Germanà 3.09 e Germanà 3.010, in quanto recanti la proroga del divieto definitivo della commercializzazione di sacchi non biodegradabili.

Manuela LANZARIN (LNP) ritira gli emendamenti Fava 1.48 e Guido Dussin 3.10, di cui è cofirmataria.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) ritira l'emendamento a sua firma 1.27.

Antonino Salvatore GERMANÀ (PdL) ritira tutti gli emendamenti da lui sottoscritti.

Roberto TORTOLI (PdL) ritira l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 3.011.

Raffaella MARIANI (PD), al fine di consentire per l'esame in Assemblea un approfondimento in ordine all'articolo aggiuntivo 3.06, di cui è cofirmataria, del quale non comprende la problematicità sotto il profilo dell'ammissibilità, ritira l'articolo aggiuntivo 3.06.

Angelo ALESSANDRI, presidente, dichiara quindi inammissibili, ai sensi dell'articolo 96-bis, comma 7, del regolamento, in quanto non strettamente attinenti alla materia trattata dal decreto legge, le seguenti proposte emendative: Cosenza 1.06, Cosenza 1.07, Cosenza 3.8 e Cosenza 3.02.

Raffaella MARIANI (PD), intervenendo sul complesso degli emendamenti, nel fare presente che gli emendamenti presentati dal suo gruppo intendono migliorare il testo, esprime rammarico per il parere contrario espresso dal relatore e dal Governo su taluni di tali emendamenti. Fa notare come i dati che emergono dalla società di gestione della provincia di Napoli risultino diversi rispetto da quelli citati dal Ministro e come la situazione di grave emergenza non possa ricollegarsi alla percentuale di raccolta differenziata nel comune di Napoli, stante che tale percentuale non si differenzia particolarmente da quelle delle altre grandi città italiane. Rileva che la maggiore criticità si annida nell'individuazione dei siti per realizzare gli impianti di raccolta e riciclaggio necessari ad una corretta ed efficace attuazione della raccolta differenziata. Stigmatizza l'assegnazione alla provincia della gestione delle gare e degli appalti per la realizzazione dell'impiantistica, ritenendo che tale opzione sia il frutto di una contrapposizione politica che si è delineata in seno ai gruppi di maggioranza.
Evidenzia come il decreto-legge non apporti soluzioni in grado di porre fine alle gravi condizioni di criticità esistenti nella gestione dei rifiuti in Campania e non fornisca risposte ai rilievi dell'Unione europea sulla mancanza di un piano regionale sui rifiuti che delinei incisive prospettive di risoluzione della crisi. Ritiene necessario un coinvolgimento del Ministro dell'ambiente nelle politiche di coordinamento delle regioni in materia di rifiuti e di altre situazioni emergenziali, affinché non si verifichino differenze di disciplina ed interventi disomogenei tra le diverse regioni: rammenta al riguardo il caso della Sicilia ed, in particolare, l'erogazione di risorse ai comuni di Palermo e di Catania in relazione a specifiche condizioni di criticità dei relativi territori. Reputa necessario dichiarare nuovamente lo stato di emergenza, affinché si possa richiedere per la regione Campania la solidarietà delle altre regioni in ordine allo smaltimento dei rifiuti.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), intervenendo sul complesso degli emendamenti, evidenzia come il susseguirsi di decreti-legge per gestire l'emergenza dei rifiuti in Campania e l'adozione di misure particolarmente rigorose sotto il profilo sanzionatorio, quale il commissariamento delle amministrazioni locali inadempienti, abbiano fornito scarsi risultati. Peraltro, fa notare come il Governo non abbia predisposto quelle bonifiche dei siti selezionati per la realizzazione dei previsti quattro impianti di incenerimento dei rifiuti, determinando così una inevitabile lacuna nel

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complessivo sistema di smaltimento dei rifiuti. Aggiunge che il danno di immagine prodotto dall'emergenza dei rifiuti sia in Italia che all'estero è di particolare entità e non può essere ridotto mediante gli annunci ad effetto e di mera propaganda politica diffusi dal Governo. Ritiene dannoso avallare i continui spostamenti delle competenze programmatorie tra i diversi livelli di governo del territorio. Reputa quindi necessaria la predisposizione di una normativa, nonché di un ordinato metodo di gestione dello smaltimento dei rifiuti, che non può avvenire in presenza del susseguirsi di provvedimenti di urgenza, derogatori della disciplina ordinaria, e rispondenti alle esigenze poste da singole situazioni di criticità, ma non rispettosi del quadro complessivo dell'ordinamento.

Armando DIONISI (UdC), intervenendo sul complesso degli emendamenti, fa notare come sia indispensabile assumere un atteggiamento di responsabilità da parte di tutte le forze politiche in ordine alla questione dei rifiuti in Campania, lontano quindi da un approccio di propaganda politica. In tale ottica rileva come non possa condividersi quanto dichiarato dal Ministro in ordine al fatto che la situazione in Campania non sia più quella di due anni fa, stante che la situazione critica in tale Regione è innegabile.
Aggiunge come gli emendamenti del gruppo UDC siano stati presentati proprio in un'ottica di responsabilità e vertano essenzialmente su tue temi, quello della deroga alla normativa generale e quello della raccolta differenziata. Auspicando comunque un parere favorevole su tali emendamenti, preannunzia sin d'ora la ripresentazione degli stessi in Assemblea in caso di valutazione contraria da parte della Commissione.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD), intervenendo sul complesso degli emendamenti, richiama in particolare l'emendamento 1.7 di cui è prima firmataria, i cui contenuti erano stati valutati favorevolmente in precedenti occasioni dal sottosegretario Bertolaso. Osserva come sia utile disporre con ordinanza il trasferimento degli imballaggi merci in apposti siti di stoccaggio presenti nelle aree industriali. Rileva che gli imballaggi costituiscono il 60 per cento del volume ed il 40 per cento del peso dei rifiuti complessivamente prodotti in Campania e risulta pertanto dannoso affidare la gestione dello smaltimento all'esclusivo sistema delle discariche e degli inceneritori. Stigmatizza che il decreto-legge in esame consente al presidente della regione Campania l'utilizzo delle norme emergenziali del 2008 che di fatto ledono l'ordinaria disciplina del diritto ambientale.
Sostiene la necessità che sia quanto prima varato il piano regionale dei rifiuti, anche al fine di creare una soluzione di discontinuità con l'orientamento del Governo che tende a favorire il sistema degli inceneritori. Conclude evidenziando l'importanza di rendere partecipi i cittadini delle scelte ambientali compiute dai competenti enti.

Paolo RUSSO (PdL) fa notare come il provvedimento in esame sia volto a superare le condizioni di criticità che rendono tuttora particolarmente grave la situazione in Campania in ordine allo smaltimento dei rifiuti, nonostante i progressi che comunque sono stati compiuti rispetto alla assoluta emergenza di due anni fa. Ritiene che il piano regionale dei rifiuti, che verrà presto adottato dalla regione Campania, potrà rappresentare un utile strumento per completare la fase di risanamento ambientale in ordine ai rifiuti.

Agostino GHIGLIA (PdL), esprime parere favorevole sugli emendamenti Paolo Russo 1.10, Bratti 1.16, Duilio 1.24, Duilio 1.25, Iannuzzi 1.37, Duilio 2.1, Duilio 2.3, Paolo Russo 2.4, nonché sull'articolo aggiuntivo Iannuzzi 3.05. Invita i presentatori al ritiro dei seguenti emendamenti: Libè 1.6, essendo favorevole il parere sull'emendamento Paolo Russo 1.10 incidente sul medesimo oggetto; Paolo Russo 1.04, in considerazione del parere favorevole espresso sull'analogo emendamento Iannuzzi 1.37; Guido Dussin 2.2; gli analoghi

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Iannuzzi 3.01, Paolo Russo 3.015 e Paolo Russo 3.014, essendo favorevole il parere sull'articolo aggiuntivo Iannuzzi 3.05, vertente sul medesimo tema. Esprime quindi parere contrario sui restanti emendamenti ed articoli aggiuntivi.

Il ministro Stefania PRESTIGIACOMO esprime parere conforme a quello del relatore.

Paolo RUSSO (PdL) dichiara di ritirare tutti gli emendamenti a sua firma sui quali il relatore abbia invitato al ritiro o abbia espresso parere contrario, fatta eccezione per l'articolo aggiuntivo 1.04.

Salvatore MARGIOTTA (PD) illustra l'emendamento 1.1 a sua firma, volto a richiedere la dichiarazione dello stato di emergenza in Campania, in considerazione del persistere della situazione di crisi e della mancata realizzazione dei termovalorizzatori, nonché delle percentuali esigue e del tutto insufficienti della raccolta differenziata. Ricorda peraltro che la situazione appare grave anche in relazione alla mancanza di sufficienti discariche, al punto da rendersi necessario il conferimento dei rifiuti fuori regione.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Margiotta 1.1 e Graziano 1.2.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.3 e ne raccomanda l'approvazione.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Piffari 1.3, 1.4 e 1.5.

Armando DIONISI (UdC), accogliendo l'invito del relatore, ritira l'emendamento 1.6 a sua firma.

La Commissione respinge l'emendamento Zamparutti 1.7.

Tino IANNUZZI (PD) illustra l'emendamento 1.9, a sua prima firma, volto a riconoscere specifiche competenze di gestione del ciclo dei rifiuti ai Comuni di Salerno e di Napoli, e ne raccomanda l'approvazione.

La Commissione respinge l'emendamento Iannuzzi 1.9; approva, quindi, l'emendamento Paolo Russo 1.10.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) illustra l'emendamento 1.11 a sua firma, teso ad estendere la disciplina prevista dal comma 2 dell'articolo 1 agli impianti di compostaggio, oltre che agli inceneritori.

La Commissione respinge l'emendamento Piffari 1.11.

Alessandro BRATTI (PD) illustra l'emendamento a sua firma 1.12, teso a ricondurre alla procedura di urgenza prevista da comma 2 dell'articolo 1 i soli impianti di incenerimento.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Bratti 1.12, Piffari 1.8, 1.13 e Iannuzzi 1.14.

Tino IANNUZZI (PD) illustra l'emendamento 1.15 di cui è cofirmatario, finalizzato a precisare le competenze dei comuni di Salerno e Napoli sui due relativi termovalorizzatori. Fa notare che, qualora non si volesse attribuire alle amministrazioni comunali alcun coinvolgimento nella gestione degli impianti di termovalorizzazione, la norma che assegna la relativa competenza al Presidente della Regione dovrebbe avere carattere prescrittivo ed obbligatorio e non meramente facoltativo.

Paolo RUSSO (PdL) fa notare come, a suo avviso, la questione trattata dall'emendamento Margiotta 1.15 possa essere approfondita ai fini dell'esame in Assemblea. In tale ottica rileva l'opportunità di un ritiro dell'emendamento 1.15.

Agostino GHIGLIA (PdL), relatore, al fine di poter meglio approfondire la questione trattata dall'emendamento Margiotta 1.15, modificando il parere precedentemente

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espresso, invita i presentatori al ritiro di tale emendamento.

Il ministro Stefania PRESTIGIACOMO esprime parere conforme a quello del relatore.

Salvatore MARGIOTTA (PD) ritira quindi il proprio emendamento 1.15.

La Commissione approva l'emendamento Bratti 1.16; respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Bonavitacola 1.17 e Libè 1.18.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) illustra l'emendamento 1.19 a sua firma e ne raccomanda l'approvazione.

La Commissione respinge l'emendamento Piffari 1.19.

Salvatore MARGIOTTA (PD) illustra l'emendamento 1.20, di cui è cofirmatario, e ne raccomanda l'approvazione.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Iannuzzi 1.20 e Piffari 1.21.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) illustra l'emendamento 1.22 a sua firma e ne raccomanda l'approvazione.

La Commissione respinge l'emendamento Piffari 1.22.

Alessandro BRATTI (PD) illustra l'emendamento 1.23 a sua prima firma, raccomandandone l'approvazione.

La Commissione respinge l'emendamento Bratti 1.23.

Raffaella MARIANI (PD) dichiara di sottoscrivere tutti gli emendamenti a prima firma del collega Duilio.

La Commissione approva, quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Duilio 1.24 e 1.25. Respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Piffari 1.26, Margiotta 1.32 e Mariani 1.33.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) illustra l'emendamento 1.34 a sua prima firma, ritenendo che il parere dell'ISPRA sia a garanzia di coloro che devono operare.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Piffari 1.34, 1.35 e Zamparutti 1.28.

Alessandro BRATTI (PD) illustra l'emendamento 1.36 a sua prima firma, teso ad estendere la disciplina prevista dal comma 4 dell'articolo 1 anche ad altre tecnologie.

Agostino GHIGLIA (PdL), relatore, modificando il parere precedentemente espresso sull'emendamento Bratti 1.36, invita il presentatore a ritirare l'emendamento ai fini di un supplemento di istruttoria per l'esame in Assemblea.

Il ministro Stefania PRESTIGIACOMO esprime parere conforme a quello del relatore.

Alessandro BRATTI (PD), accogliendo l'invito del relatore, ritira il proprio emendamento 1.36.

Tino IANNUZZI (PD) illustra l'emendamento 1.37 a sua firma e ne raccomanda l'approvazione.

La Commissione approva l'emendamento Iannuzzi 1.37; respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Margiotta 1.29, Zamparutti 1.38, Libè 1.31 e 1.39.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.40 e ne raccomanda l'approvazione.

La Commissione respinge l'emendamento Piffari 1.40.

Raffaella MARIANI (PD) illustra l'emendamento 1.41, di cui è prima firmataria,

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raccomandandone l'approvazione.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Mariani 1.41 e Piffari 1.42.

Alessandro BRATTI (PD) illustra l'emendamento 1.43, a sua prima firma, teso a circoscrivere l'ambito di applicazione della norma ai rifiuti urbani indifferenziati.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Bratti 1.43 e 1.44.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) illustra l'emendamento 1.45 a sua firma, teso a potenziare le percentuali di raccolta differenziata.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Piffari 1.45, Iannuzzi 1.46, Piffari 1.49 e 1.50.

Tino IANNUZZI (PD) illustra l'articolo aggiuntivo 1.01 a sua prima firma e ne raccomanda l'approvazione.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi Iannuzzi 1.01, Piffari 1.02 e Mariani 1.03.

Agostino GHIGLIA (PdL), modificando il parere precedentemente espresso sull'articolo aggiuntivo Paolo Russo 1.04, esprime parere favorevole su tale articolo aggiuntivo per la parte su cui la Commissione non ha già deliberato.

Angelo ALESSANDRI, presidente, precisa che la votazione sul comma 1 dell'articolo aggiuntivo Paolo Russo 1.04 risulta preclusa dall'approvazione dell'emendamento Iannuzzi 1.37.

Fulvio BONAVITACOLA (PD) si dichiara contrario, a nome del suo gruppo, al contenuto del comma 2 dell'articolo aggiuntivo Paolo Russo 1.04.

Raffaella MARIANI (PD) fa presente che la previsione del comma 2 dell'articolo aggiuntivo in esame crea confusione nel quadro normativo e comporta ulteriori difficoltà per gli enti locali.

Agostino GHIGLIA (PdL), relatore, conferma il parere favorevole sul comma 2 dell'articolo aggiuntivo Paolo Russo 1.04.

Il ministro Stefania PRESTIGIACOMO dichiara di concordare con il relatore.

La Commissione approva, quindi, l'articolo aggiuntivo Paolo Russo 1.04, limitatamente al comma 2. Approva quindi l'emendamento Duilio 2.1.

Manuela LANZARIN (LNP), accogliendo l'invito del relatore, ritira l'emendamento di cui è cofirmataria Guido Dussin 2.2.

La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Duilio 2.3 e Paolo Russo 2.4.

Alessandro BRATTI (PD) illustra l'emendamento 2.6 a sua prima firma e ne raccomanda l'approvazione. Ritiene opportuno conoscere la situazione economico-patrimoniale dei consorzi previsti dall'articolo 2.

La Commissione respinge l'emendamento Bratti 2.6.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) illustra l'emendamento a sua prima firma 3.1 e ne raccomanda l'approvazione. Fa quindi presente l'opportunità di salvaguardare l'attuale destinazione dei fondi FAS.

La Commissione respinge l'emendamento Piffari 3.1.

Ermete REALACCI (PD) illustra l'emendamento 3.7, di cui è primo firmatario, raccomandandone l'approvazione.

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La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Realacci 3.7, Piffari 3.6 e Mariani 3.9.

Tino IANNUZZI (PD), accogliendo l'invito del relatore, ritira l'articolo aggiuntivo a sua firma 3.01.

Angelo ALESSANDRI, presidente, constatata l'assenza del presentatore degli articoli aggiuntivi Cosenza 3.03 e 3.04: si intende che vi abbia rinunciato.

Agostino GHIGLIA (PdL), relatore, modificando parzialmente il parere precedentemente espresso sull'articolo aggiuntivo Iannuzzi 3.05, esprime parere favorevole a condizione che venga riformulato al fine di un migliore coordinamento fra i diversi termini previsti ai commi 5-bis, 5-ter e 5-quater dell'articolo 11 del decreto legge n. 195 del 2009.

Tino IANNUZZI (PD) accoglie la proposta di riformulazione del suo articolo aggiuntivo Iannuzzi 3.05 testè avanzata da relatore
La Commissione approva l'articolo aggiuntivo 3.05 (nuova formulazione).

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che il testo, come risultante dalle modifiche testè approvate, sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva ai fini dei prescritti pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta di domani martedì 14 dicembre, alle ore 15.

La seduta termina alle 15.40