CAMERA DEI DEPUTATI
Sabato 13 novembre 2010
398.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Sabato 13 novembre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il Vice Ministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 8.55.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011).
C. 3778 Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
C. 3779 Governo.

(Seguito dell'esame congiunto e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 novembre 2010.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda che è stato presentato il subemendamento Franzoso 0.Tab.2.271.1 all'emendamento Tab. 2.71 del Governo. Al riguardo, fa presente che il subemendamento incrementa di 50 milioni di euro nell'anno 2011 la riduzione del programma Fondi di riserva e speciali della missione Fondi da ripartire dello stato di previsione Ministero dell'economia e delle finanze, destinando tali risorse al programma Fondi da assegnare della missione Fondi da ripartire dello stato di previsione del Ministero della difesa. In proposito, osserva che, al fine di considerare ammissibile tale subemendamento, è necessario che il Governo fornisca assicurazioni in ordine alla possibilità che, riducendo ulteriormente il programma relativo ai Fondi di riserva e speciali, permangano comunque le disponibilità necessarie a far fronte alle esigenze che si verificheranno nel corso degli esercizi di riferimento.

Il Vice Ministro Giuseppe VEGAS fa presente che le risorse destinate al programma relativo ai Fondi di riserva e speciali non possono essere altrimenti ridotte senza pregiudicare gli obiettivi del programma medesimo.

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Giancarlo GIORGETTI, presidente, dichiara che il subemendamento Franzoso 0.Tab.2.271.1 deve a questo punto ritenersi inammissibile. Ricorda, quindi, che nella seduta di ieri si era arrivati fino all'emendamento Galletti 1.187, che propone di accantonare in attesa dell'arrivo del presentatore. Ricorda che su tutti gli emendamenti ancora da esaminare il relatore ed il Governo hanno espresso parere contrario.

La Commissione respinge gli identici emendamenti 1.14 della XII Commissione, Castellani 1.67 e Commercio 1.289.

Pier Paolo BARETTA (PD) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 1.29 che riguarda interventi per la famiglia. Ricorda in proposito il recente ordine del giorno approvato in Assemblea in sede di esame del decreto-legge n. 78 del 2010, con il parere favorevole del Governo, che impegnava il Governo medesimo, proprio nella legge di stabilità, ad aumentare le detrazioni per i figli a carico. Poiché tale ordine del giorno appare finora disatteso, ha ritenuto necessario presentare l'emendamento in esame, che affronta una questione che il suo gruppo valuta prioritaria sotto il profilo delle politiche sociali. Molto si è parlato negli ultimi tempi - a partire dalla Conferenza nazionale sulla famiglia appena svoltasi - delle iniziative da assumere ed appare paradossale che in un'occasione come questa il Governo non intervenga in alcun modo. Osserva quindi che il sostegno a famiglie con figli a carico ha, tra l'altro, finalità di sostegno alla natalità, assai bassa nel Paese, ed è volta a sostenere quelle famiglie che, per la presenza di minori, sono maggiormente esposte rispetto alla crisi economica in atto. Sono queste le motivazioni alla base dell'emendamento presentato ed auspica che il tema possa assumere nella discussione delle prossime settimane una posizione centrale e porti all'adozione di iniziative coraggiose da parte del Governo.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Baretta 1.29 e Fluvi 1.31.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori di alcune proposte emendative, propone, e la Commissione consente, di passare all'esame dell'emendamento Mariani 1.27, ricordando che il relatore ed il Governo hanno espresso parere contrario.

Massimo VANNUCCI (PD) ricorda che l'emendamento Mariani 1.27 è volto a prorogare la detrazione, ai fini IRPEF, del 55 per cento delle spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli immobili. Si tratta su un tema sul quale auspica vi possa essere un approfondito dibattito, tenuto conto del fatto che la disposizione, oltre a recare benefici evidenti in termini di risparmio energetico, ha effetti positivi anche sull'occupazione. Cita in proposito i dati forniti dalla associazioni di settore, che evidenziano i risultati che la detrazione fiscale ha consentito di ottenere negli ultimi anni, sottolineando che la sua soppressione comporterebbe un danno economico per oltre 400 mila imprese, che occupano 3 milioni di dipendenti. Sottolinea peraltro che, benché la disposizione abbia carattere oneroso, i suoi effetti positivi sul sistema produttivo consentirebbero di recuperare le risorse poste a copertura. Ritiene pertanto che sia opportuno inserire nel disegno di stabilità la richiamata disposizione e non attendere, come indicato dal Governo, un successivo decreto-legge «mille proroghe».

Maino MARCHI (PD) sottolinea l'importanza del tema affrontato dall'emendamento Mariani 1.27, rilevando come anche solo qualche settimana di ritardo nell'approvazione della disposizione potrebbe avere sul mercato effetti negativi, lasciando gli operatori in un clima di incertezza. Ricorda che la norma avrebbe effetti particolarmente positivi sul piano ambientale, sul piano dello sviluppo dell'economia - ricorda che il settore edile è

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uno di quelli che ha risentito maggiormente della crisi economica - nonché sul piano della lotta all'evasione fiscale, poiché la detrazione prevista favorisce la dichiarazione degli interventi edili effettuati e può rappresentare maggiori entrate per lo Stato in termini di riscossione dell'IVA.

Paola DE MICHELI (PD) fornisce alcuni dati statistici, ricordando che la detrazione del 55 per cento per interventi di riqualificazione energetica degli immobili coinvolge il 20 per cento delle imprese italiane. Negli anni dal 2007 al 2009 si sono registrati 590 mila interventi, pari a più di 8 miliardi di investimenti, e gli addetti contabilizzati ogni anno sono stati circa 40 mila. In ordine all'impatto ambientale della misura proposta, segnala che, in base a dati forniti dall'ENEA, solo nell'anno 2007 sarebbero stati risparmiati oltre 800 gw e sarebbero state emesse 190 mila tonnellate in meno di CO2. Vi sono quindi evidenti effetti positivi della misura sia nel contrasto all'evasione fiscale, tenuto conto del fatto che il settore edile è uno di quelli maggiormente a rischio per tale fenomeno, che in tema di semplificazione. Il modello del credito di imposta ha infatti il vantaggio di raggiungere direttamente l'obiettivo e anche di semplificare la vita degli imprenditori, contrariamente ad altre metodologie di erogazione, a fondo perduto, che spesso passano per l'intermediazione politica e che sono assai meno trasparenti ed efficaci. Auspica quindi che il Governo si impegni sin d'ora per l'adozione della misura proposta.

Marina SERENI (PD) si associa all'appello formulato dai colleghi, ricordando che la materia delle detrazioni per interventi di risparmio energetico è uno degli aspetti del provvedimento in esame sul quale vi è grande attenzione anche all'esterno del Parlamento, poiché coinvolge le famiglie e le imprese. Sottolinea peraltro come non si tratti di una misura nuova ma di un intervento che ha finora dato buona prova di sé. La pluralità di benefici che tale incentivo fiscale comporta - risparmio energetico, stimolo allo sviluppo, lotta all'evasione fiscale - rischia di venire meno se il Governo, nell'attuale situazione di crisi politica della maggioranza, non avrà il tempo di approvare la misura in una fase successiva. Per questo motivo si rivolge al Vice Ministro Vegas auspicando che il Governo possa verificare la possibilità di inserire nella legge di stabilità la disposizione senza attendere un successivo eventuale provvedimento.

Marialuisa GNECCHI (PD), nel condividere totalmente quanto dichiarato dai deputati che l'hanno preceduta, fa presente che la norma sulla detrazione del 55 per cento per le spese di efficientamento energetico delle abitazioni è una norma conosciuta dalle famiglie, che la utilizzano per conseguire notevoli risparmi, ma che non esaurisce la propria azione in questa direzione. Essa infatti non solo dà certezze agli operatori del settore, in un momento di instabilità, ma rappresenta la carta di identità dello Stato e della sua politica fiscale e previdenziale, consentendo l'emersione del lavoro nero. Invita pertanto il Governo a rivedere la sua posizione e a accogliere nel provvedimento la misura richiesta.

Aurelio Salvatore MISITI (Misto-MpA-Sud) osserva che l'argomento riveste notevole importanza e che gli interventi dei vari deputati sono stati concordi nel ritenere necessario il mantenimento della norma. Osserva peraltro che il Governo stesso ha annunciato l'introduzione di tale previsione normativa in un successivo provvedimento. Pertanto ritiene opportuno che si dia per respinto per l'Assemblea l'emendamento, in modo da consentire al Governo di disporre di un po' di tempo in più per riflettere sull'opportunità di prevederne l'accoglimento.

Francesco BOCCIA (PD) osserva che già altri colleghi hanno richiamato l'impatto economico negativo dalla mancata approvazione dell'emendamento in esame. In particolare, con riferimento all'eventuale costo fiscale della norma, ritiene errato valutare in modo contabile tale aggravio,

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anche con riferimento alle valutazioni effettuate dalla Ragioneria generale dello Stato, senza tenere conto dell'aumento diretto e indiretto della imposizione fiscale, a seguito della crescita degli investimento privati nel settore edilizio causato dalla presenza della norma sulle detrazioni per ristrutturazioni.
Ritiene però necessario rilevare che il Governo, nonostante alcuni autorevoli componenti lo stesso abbiano già rassicurato gli operatori del settore, in più di una occasione ufficiale, circa il mantenimento della norma recante gli sgravi per le ristrutturazioni edilizie (soprattutto sulla scorta dei dati del settore edilizio che ha visto bruciare in un solo anno 250 mila posti di lavoro a cui seguiranno altri 250 mila nel prossimo biennio), quando si tratta di approvare la stessa norma, veda altri componenti del Governo non comportarsi di conseguenza. Ritiene invece che il Governo si dovrebbe assumere la responsabilità di manifestare agli operatori del settore la reale portata delle sue decisioni.

Andrea LULLI (PD), nel condividere le affermazioni dei deputati che lo hanno preceduto, ritiene necessario insistere per l'approvazione della norma sugli incentivi per le ristrutturazioni edilizie legate al risparmio energetico, giudicandola una misura decisiva per il rilancio del sistema industriale. Infatti, in un momento di crisi e scarsità delle risorse pubbliche ritiene necessario assumere norme di questo tipo quali elementi centrali per il rilancio dell'economia. Ritiene invece incomprensibile ed un errore grave abbandonare questa misura, elemento importante e trasversale di tutta l'economia nazionale, e si appella al Governo affinché riveda la sua posizione, considerando che lo strumento richiede risorse non eccessive ma può dare un aiuto concreto al rilancio dell'economia.

Augusto DI STANISLAO (IdV), con riferimento all'emendamento in esame, ritiene che il risparmio energetico sia la prima fonte di approvvigionamento e che la proroga della norma rappresenti un atto di responsabilità e buon senso che in altre occasioni il Governo ha sempre dimostrato di possedere con riferimento al rilancio dell'economia. Osserva che la norma è necessaria per rispondere alle esigenze di una pluralità di soggetti che hanno utilizzato in termini molto positivi la disciplina in questione, che ha operato come un moltiplicatore di opportunità finanziarie ed economiche, alimentando una filiera socioeconomica a livello nazionale. Ricorda, a tale proposito, che l'ANCE ha insistito sulla necessità non solo di una proroga, ma anche di un rafforzamento della norma per gli anni a venire, al fine di dare una risposta anche in senso programmatico alle esigenze degli operatori del settore edilizio.

Amedeo CICCANTI (UdC), osserva che l'approvazione della norma, che consente di migliorare l'efficienza energetica delle abitazioni e quindi di ridurre i consumi, sarebbe importante anche e soprattutto con riferimento agli obiettivi del Programma Europa 2020, soprattutto per un Paese come l'Italia che deriva l'80 per cento del proprio fabbisogno energetico dai prodotti fossili. L'approvazione della norma ha inoltre notevole importanza per sostenere una miriade di piccole e medie imprese operanti nel settore dell'artigianato. Ricorda, inoltre, che, anche nel passato, la norma sulla detrazione del 36 per cento per gli interventi di ristrutturazione edilizia, si è dimostrata onerosa solo nel primo periodo, per poi autofinanziarsi, consentendo un notevole recupero dell'elusione fiscale e una maggiore sicurezza del lavoro e manifestandosi virtuosa non solo dal punto di vista finanziario. Osserva inoltre che nei primi tre anni di vigenza della norma sulla detrazione del 55 per cento è emerso un proliferare di attività economiche, soprattutto artigianali, che hanno incrementato le entrate dello Stato e intaccato l'elusione fiscale, con effetti positivi per la finanza pubblica. Ritiene pertanto incomprensibile la mancata proroga della detrazione per le ristrutturazioni edilizie finalizzate al risparmio energetico,

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soprattutto in questo periodo in cui è necessario iniettare capitali nel sistema produttivo al fine di rilanciarlo.

Antonio BORGHESI (IdV) osserva che il Governo dovrebbe attentamente riflettere sull'ordine di priorità assegnato alla ripartizione degli 800 milioni di cui al comma 47 e se ritiene più importante, ad esempio, prevedere il finanziamento dei giornali di partito per 160 milioni di euro delle scuole non statali per 250 milioni di euro o delle università non statali per 25 milioni di euro, piuttosto che prorogare una norma importante come quella sulle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie.

Massimo VANNUCCI (PD) ritiene che il Governo dovrebbe intervenire per chiarire il suo pensiero prima di proseguire con gli interventi sull'emendamento Mariani 1.27.

Simonetta RUBINATO (PD) ricorda che il settore dell'edilizia ha subìto una grave crisi, acuita dalla riduzione degli investimenti pubblici, specie con riferimento agli enti locali, e che a causa di ciò l'ANCE ha indetto per il 1o dicembre una manifestazione nazionale. Osserva inoltre che tale crisi, stando alle proiezioni, si aggraverà ulteriormente nel 2011. Poiché nel prossimo futuro una parte rilevante degli investimenti nel settore dell'edilizia sarà effettuato nel settore privato, ritiene che il Governo dovrebbe dare risposte rapide e tempestive vista la estrema rilevanza, anche in termini quantitativi, dell'apporto diretto e indiretto del settore stesso all'economia nazionale, prorogando una misura essenziale per la crescita e lo sviluppo del Paese.

Il Vice Ministro Giuseppe VEGAS, rispondendo alle sollecitazioni formulate nel corso del dibattito sull'emendamento Mariani 1.27, sottolinea come siano state espresse molte opinioni condivisibili in ordine alla necessità di prevedere misure di incentivazione ai consumi del genere di quella relativa alla riqualificazione energetica dei fabbricati, che appaiono particolarmente apprezzabili in una congiuntura nella quale si riscontrano problemi sul versante della crescita economica. Nell'assicurare che il Governo sta già lavorando per inserire una disposizione al riguardo nel prossimo decreto-legge in materia di proroga dei termini, si riserva comunque di verificare la possibilità di presentare un emendamento nel corso dell'esame in Assemblea. Quanto al merito della disciplina relativa alla detraibilità delle spese per interventi di riqualificazione energetica, sottolinea l'esigenza che la normativa in materia abbia un contenuto tendenzialmente costante nel tempo, in modo da stabilizzare le aspettative dei soggetti interessati. Su un piano più generale, ritiene opportuna una riflessione sulle diverse tipologie di incentivazione esistenti nel nostro ordinamento, osservando come coesistano, in modo non sempre armonico, misure di stimolo all'offerta e interventi volti a stimolare la domanda.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ritiene che, anche al fine di una precisa quantificazione degli oneri derivanti dalle diverse incentivazioni fiscali, sia opportuna una più approfondita valutazione del loro impatto complessivo sul sistema economico.

Pier Paolo BARETTA (PD) osserva preliminarmente che al gruppo del Partito Democratico, potrebbe convenire, per un calcolo politico, veder respingere l'emendamento Mariani 1.27 per poi denunciare tale respingimento agli organi di comunicazione, che hanno dimostrato particolare sensibilità per il tema della detrazione del 55 per cento delle spese relative ad interventi di riqualificazione energetica. Ritiene, tuttavia, che sia più opportuno mantenere in qualche modo aperto il tema affrontato dall'emendamento Mariani 1.27, sottolineando come anche gruppi parlamentari di maggioranza abbiano presentato proposte emendative in questa materia. Con riferimento alle considerazioni del collega Borghesi, osserva che nell'ambito del dibattito non si è mai posta l'esigenza di scegliere tra gli interventi in

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favore dell'editoria e la detrazione del 55 per cento, in quanto entrambi i temi sono stati oggetti di una battaglia parlamentare, che, nel caso dell'editoria, ha avuto buon esito. Nell'invitare il Governo a riflettere sull'opportunità di prorogare tempestivamente l'incentivazione fiscale in materia di riqualificazione energetica, sottolinea come la mancata proroga di tale incentivazione abbia già determinato annunci di chiusure di aziende, con evidenti ricadute negative sull'economia e sull'occupazione.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che l'emendamento Mariani 1.27 deve considerarsi respinto ai fini di consentirne la ripresentazione in Assemblea.

Massimo VANNUCCI (PD), nell'esprimere il proprio appezzamento per le parole di vice ministro Vegas, chiede di voler decidere sin da ora che l'eventuale inserimento nell'emendamento sul quale il Governo potrebbe porre la questione di fiducia di disposizioni relative alla proroga della detrazione del 55 per cento non debba intendersi alla stregua dell'inserimento di una nuova materia, in quanto il tema è stato ampiamente trattato in Commissione.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nel richiamare la prassi esistente in materia di contenuto dei maxiemendamenti sui quali il Governo intende porre la questione di fiducia, sottolinea come si tratta di una materia che esula dalla competenza della Commissione.

Amedeo CICCANTI (UdC) illustra gli emendamenti Galletti 1.187, 1.188 e 1.178 e gli emendamenti Ciccanti 1.181 e 1.184, 1.186, 1.180, 1.183, 1.185 e 1.182, richiamando in particolare le proposte del proprio gruppo parlamentare in materia di agevolazioni fiscali a favore delle famiglie, con particolare riferimento a quelle più numerose. Sottolinea, altresì, come il proprio gruppo abbia fatto ricorso, a fini di copertura finanziaria, ad un incremento della imposizione sulle rendite finanziarie, sulla quale tuttavia il Governo e il relatore verosimilmente manifesteranno la propria contrarietà.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che gli emendamenti Galletti 1.187, 1.188 e 1.178 e gli emendamenti Ciccanti 1.181 e 1.184, 1.186, 1.180, 1.183, 1.185 e 1.182 devono considerarsi respinti ai fini di consentirne la ripresentazione in Assemblea.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Meta 1.63, Cambursano 1.131, Borghesi 1.165, 1.4 della XII Commissione, Commercio 1.41, Meta 1.64, Galletti 1.201 e 1.202, Borghesi 1.162, limitatamente alla parte ammissibile, Cambursano 1.156, limitatamente alla parte ammissibile, Zazzera 1.102 e Tullo 1.210.

Antonio BORGHESI (IdV) illustra il proprio emendamento 1.146, che proroga all'anno 2011 la misura del bonus straordinario per le famiglie a suo tempo prevista dal decreto-legge n. 185 del 2008.

La Commissione respinge l'emendamento Borghesi 1.146.

Antonio BORGHESI (IdV) illustra il proprio emendamento 1.161, che prevede un'incentivazione fiscale per la capitalizzazione delle società di capitali o di persone, sottolineando, altresì, come la proposta emendativa preveda una detassazione degli utili reinvestiti in nuovi macchinari e in nuove apparecchiature. In proposito, evidenzia che le misure previste nella proposta emendativa appaiono particolarmente necessarie in un sistema economico, quale quello italiano caratterizzato dalla prevalenza di imprese di dimensioni medio-piccole.

Mario BACCINI (PdL) osserva come il tema del sostegno alle piccole e medie imprese sia particolarmente rilevante, sottolineando in particolare la necessità di individuare misure volte a favorire l'accesso al credito da parte di tali imprese.

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Nel segnalare come anche nell'ambito dell'Unione Europea sia stato riconosciuto il particolare rilievo del ruolo svolto nel sistema economico da parte delle micro imprese, ritiene che potrebbe essere utile affrontare il tema del sostegno alle imprese medio piccole in un ordine del giorno, che preveda il riferimento anche a possibili futuri interventi legislativi di carattere più sistematico.

Il Vice Ministro Giuseppe VEGAS, nel condividere le considerazioni in ordine alla rilevanza delle piccole e medie imprese del nostro sistema produttivo, osserva tuttavia come si debbano evitare meccanismi di incentivazione che disincentivino la crescita dimensionale di tali imprese. Quanto agli strumenti di incentivazione, sottolinea l'opportunità di affiancare le tradizionali forme di incentivazione con strumenti innovativi, volti in particolare a favorire l'accesso al sistema bancario da parte delle piccole e medie imprese. A tale riguardo, segnala in particolare la recente costituzione di un fondo private equity, promosso dalla Cassa Depositi e Prestiti.

La Commissione respinge l'emendamento Borghesi 1.161.

Antonio BORGHESI (IdV) illustra il proprio emendamento 1.143, che prevede l'applicazione dei un regime di tassazione forfetaria al fine di favorire l'imprenditoria giovanile.

La Commissione respinge l'emendamento Borghesi 1.143.

Antonio BORGHESI (IdV) illustra l'emendamento 1.142 volto a favorire la formazione di confidi nelle regioni del Mezzogiorno, sottolineando come nelle regioni del centro nord l'attività dei confidi abbia attenuato le problematiche legate all'accesso al credito da parte del sistema imprenditoriale, mentre nel sud le piccole e medie imprese incontrano grandissime difficoltà nel reperire finanziamenti, anche in considerazione dell'insufficiente sviluppo del sistema bancario in tali aree del Paese.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Borghesi 1.142 e 1.159, D'Antoni 1.213, Tocci 1.106, Ghizzoni 1.123, Zazzera 1.170, Borghesi 1.157, Di Giuseppe 1.164 e Lulli 1.224.

Augusto DI STANISLAO (IdV) illustra il suo emendamento 1.169, che interviene in materia di sospensione dei versamenti tributari e contributivi nei confronti dei soggetti colpiti dal sisma che ha colpito l'Abruzzo nell'aprile del 2009.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Di Stanislao 1.169, Borghesi 1.152, 1.158 e 1.133.

Antonio BORGHESI (IdV) illustra il proprio emendamento 1.134, che intende incrementare la tassazione sulle stock options, prevedendo che esse facciano parte integrante della base imponibile dell'imposta sui redditi. A tale riguardo, sottolinea come, successivamente alla recente crisi finanziaria, interventi volti a contrastare il degenerare del ricorso alle stock options siano stati realizzati in diversi paesi e in particolare negli Stati Uniti.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Borghesi 1.134, Delfino 1.191, Capitanio Santolini 1.193, Galletti 1.200 e Delfino 1.192.

Antonio BORGHESI (IdV) chiede al Governo di valutare nuovamente l'emendamento Cambursano 1.132, che affronta agevolazioni fiscali per le piccole e medie imprese. Sottolinea come appaia incoerente il comportamento del Governo, che a parole dichiara di voler sostenere il sistema imprenditoriale, ma nei fatti non adotta alcuna misura concreta.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Cambursano 1.132, Borghesi 1.140, Narducci 1.119, Siragusa

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1.125, Galletti 1.196, 1.197, 1.204, 1.203, 1.198 e 1.199, Pezzotta 1.195 e Libè 1.194.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento 1.500 del Governo, come risultante dai subemendamenti approvati, sono da considerare preclusi gli emendamenti che prevedono l'utilizzo del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica nell'esercizio 2011.

Laura FRONER (PD) invita il Governo ad una riconsiderazione del parere espresso sull'emendamento Marchioni 1.217, ricordando che si tratta di una proposta emendativa analoga ad un'altra approvata all'unanimità dalla X Commissione.

Paola DE MICHELI (PD) evidenzia come l'emendamento Marchioni 1.217, al pari di quello approvato dalla X Commissione Attività Produttive, intervenga sul tema del sostegno al settore turistico. Si tratta di emendamenti assai poco onerosi, nella misura di soli 10 milioni di euro, ma politicamente assai rilevanti, tenuto conto del fatto che il comparto turistico è centrale e trainante per l'economia italiana. Con tali proposte emendative si chiede al Governo un segnale in controtendenza rispetto alle misure sinora adottate per questa filiera imprenditoriale ed auspica che, nel quadro della riflessione che l'Esecutivo dovrà svolgere ai fini dell'esame del provvedimento in Assemblea, il tema possa essere adeguatamente affrontato.

Pier Paolo BARETTA (PD) richiama il dibattito svoltosi in sede di esame del progetto di Programma nazionale di riforma, ricordando che il relatore Toccafondi aveva sottolineato l'importanza e la strategicità per l'Italia del settore turistico, come peraltro riconosciuto con voto unanime dalla stessa X Commissione. Per tale motivo invita il Governo a riflettere sul punto e ad adottare iniziative coerenti con le posizioni assunte dalla stessa maggioranza.

Il Vice Ministro Giuseppe VEGAS segnala come la copertura prevista sul Fondo per interventi strutturali di politica economica sia esaurita. Condivide quanto detto circa l'importanza del settore turistico, che rappresenta un elemento fondamentale per il sostegno del made in Italy. Esprime tuttavia perplessità circa il fatto che lo stimolo del comparto possa avvenire finanziando un ente pubblico, come prevede l'emendamento. Se la finalità dell'emendamento è condivisibile, lo strumento adottato lo è assai meno.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, rileva come la dichiarazione del Governo confermi la sua precedente pronuncia di ammissibilità, osservando come la discussione relativa all'emendamento 1.217 non possa pertanto concludersi con un voto.

Andrea LULLI (PD) conviene con quanto detto dal Vice Ministro Vegas circa il fatto che sia discutibile finanziare un ente pubblico per sostenere il settore turistico, ma deve anche sottolineare come da tempo il suo gruppo abbia sollecitato un intervento sull'ENIT, attualmente commissariato. Occorre dunque adottare un atteggiamento coerente: o si danno all'ENIT le risorse necessarie per lavorare e svolgere i propri compiti, oppure meglio sarebbe sopprimerlo, altrimenti non si fa che sprecare risorse pubbliche.

Massimo VANNUCCI (PD) interviene sui profili relativi alla copertura dell'emendamento Marchioni 1.217, poiché sulla base delle tabelle disponibili sembrano esservi maggiori risorse rispetto a quanto sinora sostenuto.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, conferma che sul Fondo per interventi strutturali di politica economica, cui l'emendamento si riferisce, le risorse sono esaurite.

Massimo VANNUCCI (PD), nel prendere atto dell'affermazione del Presidente,

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ritiene comunque che la copertura prevista potrebbe essere opportunamente riformulata.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Causi 1.86, Lulli 1.219, Ghizzoni 1.124 e 1.122, Lulli 1.218, Causi 1.215, Borghesi 1.135, 1.136, 1.137 e 1.144, limitatamente alla parte ammissibile, De Micheli 1.222, Borghesi 1.160.

Massimo VANNUCCI (PD) invita il Governo a rivalutare l'emendamento a propria firma 1.368, anche segnalato dall'Associazione nazionale costruttori (ANCE). Si tratta di un intervento virtuoso, privo di oneri, che prevede che le risorse giacenti sul Fondo per l'adeguamento dei costi dei materiali da costruzione possano essere destinate al Piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici.

Il Vice Ministro Giuseppe VEGAS ritiene necessario svolgere un approfondimento, al fine di valutare l'effettiva disponibilità delle risorse assegnate al Fondo. Occorre verificare, innanzitutto, se le disposizioni che regolano il Fondo non prevedano la riassegnazione all'erario delle risorse non utilizzate; in tal caso occorrerebbe trovare una nuova copertura all'emendamento.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, propone di accantonare l'esame dell'emendamento Vannucci 1.368, al fine di svolgere i necessari approfondimenti, cogliendo l'occasione per segnalare ai colleghi che potrà essere inserito nell'ordine del giorno della Commissione della prossima settimana l'esame della risoluzione avente ad oggetto la ripartizione di somme per la messa in sicurezza degli edifici scolastici.

La Commissione concorda.
La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Zazzera 1.247 e Commercio 1.346, gli identici emendamenti Miotto 1.338 e Commercio 1.288, nonché l'emendamento 1.5 della XII Commissione.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che l'emendamento Bobba 1.307 è stato ritirato.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Borghesi 1.304, 1.11 della XII Commissione, Livia Turco 1.341 e Bobba 1.343.

Antonio BORGHESI (IdV) richiama l'attenzione del Governo sul proprio emendamento 1.295, che riguarda il finanziamento per la realizzazione delle infrastrutture per la banda larga nel territorio nazionale. Rileva come in proposito non vi sia alcun progetto del Governo su di una questione che è fondamentale per lo sviluppo del Paese. Invita il Governo a fornire chiarimenti in proposito.

Il Vice Ministro Giuseppe VEGAS chiarisce che il Governo sta studiando la questione, che sarà oggetto quanto prima di apposite iniziative.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Borghesi 1.295, Commercio 1.365, 1.277 e 1.278, Oliverio 1.262, 1.16 della XIII Commissione e Commercio 1.287.

Antonio BORGHESI (IdV) si sofferma sul proprio emendamento 1.234 che interviene in materia di politiche abitative con specifico riguardo al contributo per gli affitti. Osserva in proposito come il Fondo relativo abbia subito tagli pesantissimi, a fronte di più di 600 mila domande per case popolari giacenti nei comuni italiani senza possibilità di essere accolte.

Il Vice Ministro Giuseppe VEGAS osserva come la politica del Governo in materia abitativa sia particolarmente innovativa, andando le soluzioni allo studio assai oltre le iniziative di contributo agli affitti.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Borghesi 1.234, Libè 1.326, Zazzera 1.232, De Biasi 1.237, 1.6 della XII Commissione, Livia Turco

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1.339, Levi 1.236, Motta 1.267, gli identici emendamenti Pezzotta 1.327 e Tempestini 1.273, Borghesi 1.299, Barbi 1.244 e 1.245, gli identici emendamenti 1.10 della XII Commissione e Murer 1.342, gli identici emendamenti Commercio 1.279 e Amici 1.271, Libè 1.314, gli identici emendamenti Mariani 1.344 e Ciccanti 1.315, gli identici emendamenti Commercio 1.286 e Borghesi 1.231, Zazzera 1.230 e 1.228, Borghesi 1.235, Zazzera 1.229, Cesario 1.274, Borghesi 1.294, Iannuzzi 1.266, Marinello 1.254, Libè 1.309, Mariani 1.260, Delfino 1.320, Capitanio Santolini 1.311, Delfino 1.319 e 1.325, Commercio 1.285, gli identici emendamenti Commercio 1.284 e Capitanio Santolini 1.312, Galletti 1.331 e 1.329, gli identici emendamenti 1.13 della XII Commissione e Bossa 1.337, Amici 1.272, gli identici emendamenti 1.12 della XII Commissione, Sbrollini 1.340 e Amici 1.269, nonché gli emendamenti Delfino 1.324 e Mariani 1.259.

Antonio BORGHESI (IdV) richiama l'attenzione del Governo sull'emendamento Paladini 1.305, che destina risorse al finanziamento di misure volte a favorire l'inserimento delle donne nel mercato del lavoro.

Marialuisa GNECCHI (PD) raccomanda a sua volta l'approvazione dell'emendamento Paladini 1.305, ricordando che di recente il Governo ha accolto un ordine del giorno, approvato dall'Assemblea della Camera, che andava nella medesima direzione.

La Commissione respinge l'emendamento Paladini 1.305.

Antonio BORGHESI (IdV) si sofferma sull'emendamento Di Giuseppe 1.302 che prevede uno stanziamento di 50 milioni di euro, da destinare alla competitività del settore ittico. Osserva in proposito come sinora il Governo non abbia dato nessuna risposta concreta al comparto agroalimentare, che rappresenta una vera e propria vergogna nazionale.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Di Giuseppe 1.302, Ciccanti 1.317, Coscia 1.241, Zazzera 1.227, Cambursano 1.233, Mario Pepe (PD) 1.357, Borghesi 1.293, Paladini 1.306, Cambursano 1.300, Mario Pepe (PD) 1.356, Bocchino 1.246, 1.17 della XIII Commissione, gli identici emendamenti Di Biagio 1.359 e Fallica 1.364, gli emendamenti Realacci 1.264, Libè 1.316, gli identici emendamenti 1.22 della VII Commissione, Carlucci 1.355 e Zazzera 1.248, nonché gli emendamenti Rao 1.310, Capitanio Santolini 1.313 e Delfino 1.322.

Simonetta RUBINATO (PD) fa presente che con il suo emendamento 1.282 si ripristina il finanziamento per il secondo stralcio del sistema ferroviario metropolitano veneto, già decurtato a causa del taglio lineare effettuato con la manovra triennale del 2008 e la successiva cancellazione del capitolo nel 2009. Ricorda che si tratta di un'opera completa e pronta per partire, già finanziata dalla regione Veneto per 80 milioni e che attende l'integrazione finanziaria da parte dello Stato. Ricorda infine che si tratta dell'unica opera metropolitana regionale che ha subìto una decurtazione delle risorse. Invita pertanto il Governo a rivedere la sua posizione.

Il Vice Ministro Giuseppe VEGAS conferma il parere già espresso in precedenza.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Rubinato 1.282, Galletti 1.330, Ferranti 1.360, Galletti 1.328, Commercio 1.280, Bocci 1.265, 1.18 della XIII Commissione, Delfino 1.321, Rubinato 1.283, Mariani 1.263, 1.21 della VII Commissione, Borghesi 1.298 e Margiotta 1.268.

Massimo VANNUCCI (PD) osserva come il suo emendamento 1.256, che è stato ritenuto ammissibile, persegua finalità analoghe a quelle del comma 92 dell'emendamento del relatore 0.1.500.274, dichiarato inammissibile. Ritiene, pertanto,

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non condivisibile la valutazione in ordine all'inammissibilità di tale disposizione.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, pur comprendendo il senso dell'intervento del deputato Vannucci, ribadisce la sua valutazione in ordine all'inammissibilità del comma 92 dell'emendamento del relatore 0.1.500.274.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Vannucci 1.256, Delfino 1.323, Commercio 1.281, Ghizzoni 1.242, Cenni 1.261, Naccarato 1.362, Damiano 1.276, Amici 1.270, Ceccuzzi 1.261, Peluffo 1.363, Damiano 1.275, Cambursano 1.297 e 1.296, gli identici emendamenti 1.7 della XII Commissione e Pedoto 1.336, gli identici emendamenti 1.9 della XII Commissione e Grassi 1.333, gli emendamenti Bossa 1.335, gli identici emendamenti 1.8 della XII Commissione e Lenzi 1.334, gli emendamenti Ghizzoni 1.238 e 1.243, 1.20 della III Commissione e 1.1, Ghizzoni 1.240, Gioacchino Alfano 1.252 e 1.253, Ghizzoni 1.239, Levi 1.290 e Vannucci 1.368.

Marco Mario MILANESE (PdL), relatore per il disegno di legge di stabilità, presenta gli emendamenti 1.501 e Tab.E.10, che hanno natura eminentemente tecnica.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nel segnalare che gli emendamenti 1.501 e Tab. E. 10 del relatore sono da considerarsi ammissibili, avverte che li porrà subito in votazione.

Lino DUILIO (PD) rileva la esistenza, secondo quanto emerge anche nel dossier del Servizio bilancio, di una intrinseca contraddizione fra condivisibili affermazioni sui conti pubblici e la sommatoria delle decisioni assunte in sede di bilancio, dalle quali si deduce la copertura di spese strutturali con entrate non certe. Ritiene inoltre che, a questo proposito, il Governo non abbia fornito risposte persuasive, con riferimento al prossimo peggioramento dell'indebitamento strutturale.
Osserva quindi come non sia più dilazionabile la questione dell'indebitamento pubblico e come, al di là della mera accademia, il Governo dovrebbe porsi il problema quanto prima per evitare di trovarsi in una condizione negativa, largamente prevedibile, riguardante i problemi strutturali del Paese.

Il Vice Ministro Giuseppe VEGAS fa presente che, seppure la copertura non abbia carattere strutturale e possa presentare profili di criticità per la tipologia delle entrate, è atta a risolvere il problema di copertura per l'arco di tempo ritenuto sufficiente e quindi non dovrebbero comportare alcun problema dal punto di vista contabile.

La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti 1.501 e Tab. E. 10 del relatore (vedi allegato 1).

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che i restanti emendamenti al disegno di legge di stabilità 2011 non esaminati nel corso dell'esame in Commissione saranno considerati respinti ai fini della loro ripresentazione in Assemblea.

La Commissione passa all'esame delle proposte emendative riferite al disegno di legge di bilancio.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, chiede al relatore Marsilio l'espressione del parere sugli emendamenti presentati al bilancio di previsione dello Stato.

Marco MARSILIO (PdL), relatore per il disegno di legge di bilancio, esprime parere favorevole sugli emendamenti Borghesi 2.1 e sugli emendamenti del Governo Tab.2.70, Tab.2.71, Tab.2.72, Tab.2.73 e Tab.6.12 contrario su tutti gli altri.

Il Vice Ministro Giuseppe VEGAS esprime parere conforme a quello del relatore.

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Giancarlo GIORGETTI, presidente, propone alla Commissione, per quanto riguarda le proposte emendative riferite al disegno di legge di bilancio, di porre in votazione solo gli emendamenti sui quali il Governo e il relatore hanno espresso parere favorevole:
2.1 Borghesi, che destina l'importo pari a 1.3 milioni di euro indicato nella risoluzione approvata dalla Commissione il 30 luglio 2010 al Fondo per l'ammortamento per i titoli di Stato;
Tab.2.70 del Governo, che rimodula le dotazioni di bilancio al fine, in particolare, di incrementare i fondi per la ricerca e di porre rimedio a un errore tecnico di quantificazione della dotazione del bilancio della Camera dei Deputati per l'anno 2013;
Tab.2.72 del Governo che, attraverso una rimodulazione delle dotazioni di bilancio, incrementa i trasferimenti in favore delle regioni a statuto speciale;
Tab.2.71 del Governo, che incrementa i trasferimenti erariali compensativi dei mancati introiti ICI;
Tab.2.73 del Governo, volto a incrementare le risorse per l'autotrasporto;
Tab.6.12 del Governo, volto ad incrementare le risorse per l'integrazione europea.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Borghesi 2.1 e gli emendamenti del Governo Tab.2.70, Tab.2.71, Tab.2.72, Tab.2.73 e Tab.6.12 (vedi allegato 2).

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fa presente che, in coerenza con le votazioni testé effettuate, dovranno essere conseguentemente aggiornati gli importi dei Fondi di riserva e speciali di cui all'articolo 2, comma 7, del disegno di legge di bilancio.

Rolando NANNICINI (PD) invita il Governo a prevedere il parere delle Commissioni parlamentari competenti prima dell'emanazione dei decreti del Ministro dell'economia e delle finanze con cui lo stesso potrà apportare variazioni di bilancio compensative, dal momento che l'ammontare dei fondi interessati da tali possibili variazioni riguardano un importo di circa 8 miliardi di euro. Preannuncia, in caso contrario, la presentazione di un ordine del giorno in Assemblea.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che tutte le altre proposte emendative riferite al disegno di legge di bilancio devono considerarsi respinte al fine di consentirne la ripresentazione in Assemblea. Chiede di essere autorizzato al coordinamento formale dei testi del disegno di legge di bilancio e del disegno di legge di stabilità approvati, con particolare riferimento agli aspetti di carattere tecnico, relativi all'indicazione di riferimenti normativi e ad aspetti contabili, anche al fine di organizzare in un unico articolo il contenuto del disegno di legge di stabilità. Pone quindi in votazione il mandato al relatore Milanese a riferire favorevolmente all'Assemblea sul disegno di legge di stabilità 2011, come modificato per effetto dell'approvazione degli emendamenti approvati dalla Commissione, deliberando altresì l'autorizzazione a riferire oralmente.
Pone inoltre in votazione il mandato al relatore Marsilio a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge di bilancio, come modificato per effetto degli emendamenti approvati dalla Commissione, deliberando altresì l'autorizzazione a riferire oralmente.

La Commissione autorizza il coordinamento formale dei testi dei disegni di legge stabilità e di bilancio, nonché approva, con distinte votazioni, il conferimento ai relatori del mandato a riferire favorevolmente in Assemblea, autorizzandoli altresì a riferire oralmente.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che il gruppo del Partito democratico ha designato come relatore di minoranza per il disegno di legge di stabilità l'onorevole

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Baretta e per il disegno di legge di bilancio l'onorevole Calvisi, mentre il gruppo dell'Italia dei Valori ha designato quale relatore di minoranza per il disegno di legge di stabilità l'onorevole Cambursano e per il disegno di legge di bilancio l'onorevole Borghesi. Ricorda, infine, che la ripresentazione in Assemblea degli emendamenti respinti in Commissione non è automatica, ma presuppone una specifica nuova iniziativa dei presentatori. Si riserva infine la nomina del Comitato dei nove sulla base delle designazione dei gruppi.

Amedeo CICCANTI (UdC) chiede al Governo di effettuare entro la giornata di martedì una valutazione di carattere tecnico-finanziario sugli effetti finanziari, anche indotti, dalla proroga delle detrazioni per gli interventi edilizi di riqualificazione.

Il Vice Ministro Giuseppe VEGAS comunica di avere già dato comunicazione agli uffici in tal senso.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara conclusa la seduta.

La seduta termina alle 11.30.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 397 del 12 novembre 2010, a pagina 139, seconda colonna, decima riga, sostituire la cifra: «375» con la seguente: «350».