CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 ottobre 2010
388.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 27 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per la salute Francesca Martini e alla Presidenza del Consiglio dei ministri Carlo Giovanardi.

La seduta comincia alle 14.10.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011).
C. 3778 Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
C. 3779 Governo.
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Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 14: Stato di previsione del Ministero della salute per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione - Relazioni favorevoli).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviati, da ultimo nella seduta del 26 ottobre 2010.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri è stato richiesta da parte di alcuni deputati la presenza dei rappresentanti del Governo competenti per le politiche sociali e le politiche della famiglia. Avverte pertanto che il Governo è rappresentato nella seduta odierna dai sottosegretari Martini e Giovanardi, mentre non potuto assicurare la sua presenza il Ministro Sacconi.
Avverte quindi che sono stati presentati emendamenti (vedi allegato 1) e ordini del giorno (vedi allegato 2).
Avverte, altresì, che sono state presentate da parte dei deputati dei gruppi PD e Italia dei valori proposte di relazione alternative in ordine ai disegni di legge in esame.
Prima di dare la parola al relatore per il parere sugli emendamenti presentati, fa presente che in considerazione della necessità di applicare criteri omogenei ed obiettivi, la valutazione puntuale di ammissibilità di tutti gli emendamenti sarà compiuta nel corso dell'esame presso la V Commissione bilancio, mentre in questa sede è stata effettuata una prima valutazione sui profili generali.

Il sottosegretario Carlo GIOVANARDI ricorda innanzitutto che il Fondo per le politiche della famiglia è stato istituito dal decreto-legge n. 223 del 2006, convertito dalla legge n. 248 del medesimo anno, «al fine di promuovere e realizzare interventi per la tutela della famiglia, in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali, nonché per supportare l'Osservatorio nazionale sulla famiglia istituito presso la presidenza del Consiglio dei Ministri» con una dotazione di - 10.000.000.
Il Fondo è stato poi portato a - 348.000.000 nell'anno 2007, e successivamente rimodulato dalla successiva legge finanziaria n. 296 del 2006, che all'articolo 1, commi 1250, 1251, 1252, 1253, 1254, 1255, 1256, 1259 e 1260, ha confermato la sua natura di finanziamento di funzioni statali in campo di politiche familiari, come ribadito dalla Corte Costituzionale nelle sentenze n. 453 del 2007 e n. 50 del 2008. In tali pronunzie la Corte ha affermato che gli interventi cui il Fondo è finalizzato rientrano in generale nelle competenze dello Stato e, pure laddove abbiano riflessi su una competenza regionale come quella relativa alla materia dei servizi sociali, assicurano «ulteriori specifiche finalità che possono essere ricondotte anche ad ambiti materiali di competenza esclusiva dello Stato». Conseguentemente, la Corte ha soltanto richiesto che l'utilizzo del Fondo avvenga sulla base del principio di leale collaborazione, attraverso intese con le Regioni.
Osserva quindi che gli stanziamenti destinati ad alimentare il Fondo sono stati poi progressivamente ridotti a partire dallo stesso anno 2007, dagli iniziali 348 milioni di euro ai 183 milioni di euro del corrente anno 2010. Oltre al contenimento verificatosi nel corso di ciascun esercizio finanziario in sede di predisposizione del bilancio annuale, infatti, si sono via via succeduti nel tempo interventi di riduzione delle somme disponibili dovuti principalmente o a tagli lineari incidenti su tutte le voci di spesa del bilancio statale o a misure rivolte al finanziamento di specifici obiettivi istituzionali considerati prioritari (ad es. missioni di pace, interventi infrastrutturali).

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Per di più, l'attuale disegno di legge di stabilità in esame riduce ulteriormente l'ammontare delle risorse destinate al Fondo per i prossimi anni, portandole, rispettivamente: a 52 milioni e 466 mila euro per l'anno 2011; a 52 milioni e 535 mila euro per l'anno 2012; a 31 milioni e 391 mila euro per l'anno 2013. Il taglio alle risorse previsto nella legge di stabilità sembra derivare da una impropria applicazione dell'articolo 14, comma 2, del decreto-legge n. 78 del 2010 con il quale si è disposto una riduzione dei trasferimenti erariali spettanti alle Regioni. Impropria perché il Fondo Famiglia, come già detto, ha natura statale e, pertanto, come più volte formalmente ribadito dai competenti uffici del Dipartimento famiglia non doveva e non poteva essere inserito nelle Tabelle allegate al citato articolo 14, comma 2. Di conseguenza, le risorse statali al momento afferenti per gli anni a venire al Fondo per le politiche per la famiglia non risultano sufficienti neanche per consentire di adempiere agli obblighi normativi e ad impegni già assunti, posto che risultano comunque necessari: 30 milioni di euro per le adozioni internazionali, in attuazione di impegni assunti sulla base di quanto stabilito dalla Convenzione de l'Aja del 29 maggio del 1993; 25 milioni di euro per il Fondo di credito per i nuovi nati istituito dal decreto-legge n. 185 del 2008 (misura di legge che sta riscontrando molto successo fra le famiglie); 20 milioni di euro per le politiche di conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa, in attuazione della legge n. 53 del 2000; 15 milioni di euro per la copertura della norma relativa alle «Vedove» che non hanno diritto alla pensione per i superstiti; 6 milioni di euro per le attività degli Osservatori della Famiglia e dell'Infanzia e del Centro di documentazione nazionale per l'infanzia e l'adolescenza previsti dalle leggi n. 296 del 2006 e n. 415 del 1997.
Osserva, infine, che occorre poi tenere conto del fatto che con le risorse del Fondo sono state realizzate fino ad oggi anche altre attività di rilievo oltre a quelle vincolate per legge: tra le principali basti citare l'azione di sostegno alla maternità condotta con il Consorzio «Preferire la vita», gli interventi di ricostruzione del territorio dell'Aquila post terremoto finalizzati ai servizi alle famiglie, la continuazione del Piano straordinario per i nidi d'infanzia, lo sviluppo delle »Sezioni Primavera» d'intesa con il Ministero della pubblica istruzione, il sostegno alle buone pratiche di welfare familiare condotte attraverso il »Premio amico della famiglia». In conclusione, fa presente che la somma totale necessaria per adempiere obblighi di legge e gli impegni già assunti ammonta a 96 milioni di euro, mentre le risorse assegnate nel disegno di legge di stabilità sono pari a 52 milioni di euro, con la conseguenza che risulterebbero necessari ulteriori 44 milioni di euro.

Carla CASTELLANI (PdL), relatore, per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio C. 3779, esprime parere favorevole sugli emendamenti D'Incecco 3779/XII/Tab.2.1, Bucchino 3779/XII/Tab.2.2. e Burtone 3779/XII/Tab.2.3, in quanto volti ad aumentare le risorse destinate ad interventi relativi, rispettivamente, alla procreazione medicalmente assistita, al potenziamento e alla sorveglianza epidemiologica delle encefalopatie e altre malattie degli animali, e al fondo da ripartire per i defibrillatori semiautomatici. Esprime parere favorevole anche sull'emendamento Mura 3779/XII/Tab. 2.4.

Il sottosegretario Francesca MARTINI esprime parere conforme al relatore.

La Commissione approva gli emendamenti D'Incecco 3779/XII/Tab. 2.1, Bucchino 3779/XII/Tab. 2.2, Burtone 3779/XII/Tab. 2.3 e Mura 3779/XII/Tab. 2.4.

La Commissione passa all'esame degli emendamenti riferiti alle parti di competenza del disegno di legge di stabilità.

Carla CASTELLANI (PdL), relatore, per quanto riguarda gli emendamenti presentati al disegno di legge di stabilità C. 3778, esprime parere contrario sugli emendamenti Miotto 3778/XII/1.12 e Bossa 3778/XII/1.4

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e parere favorevole sui restanti emendamenti.

Il sottosegretario Francesca MARTINI esprime parere conforme al relatore.

La Commissione approva l'emendamento Di Virgilio 3778/XII/1.11.

Anna Margherita MIOTTO (PD) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 3778/XII/1.12, volto a sopprimere il comma 6 dell'articolo 1, per le ragioni già illustrate nel corso del dibattito.

La Commissione respinge l'emendamento Miotto 3778/XII/1.12.

Marco RONDINI (LNP), Domenico DI VIRGILIO (PdL) e Carmine Santo PATARINO (FLI) dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Barani 3778/XII/1.13.

La Commissione approva l'emendamento Barani 3778/XII/1.13.

Laura MOLTENI (LNP) desidera apporre la sua firma all'emendamento Di Virgilio 3778/XII/1.1, volto a rifinanziare il Fondo per i non autosufficienti con una somma significativa, della quale beneficeranno le famiglie con problemi di non autosufficienza.

Delia MURER (PD), Ileana ARGENTIN (PD) e Nunzio Francesco TESTA (UdC) dichiarano di voler sottoscrivere l'emendamento Di Virgilio 3778/XII/1.1.

Anna Margherita MIOTTO (PD) fa presente che l'emendamento Di Virgilio è sostanzialmente uguale al suo emendamento 3778/XII/1.14.

La Commissione approva l'emendamento Di Virgilio 3778/XII/1.1, risultando pertanto assorbito l'emendamento Miotto 3778/XII/1.14.

Carla CASTELLANI (PdL), relatore, fa presente che l'emendamento 3778/XII/1.2 appare finalizzato ad accantonare le risorse per la copertura delle proposte di legge sul «dopo di noi» attualmente all'esame della Commissione.

La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Livia Turco 3778/XII/1.2 e Pedoto 3778/XII/1.3. Respinge l'emendamento Bossa 3778/XII/1.4. Approva gli emendamenti Lenzi 3778/XII/1.5 e Grassi 3778/XII/1.6.

Delia MURER (PD) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 3778/XII/1.7, volto ad incrementare le risorse destinate al fondo per le politiche della famiglia, esigenza evidenziata anche dal sottosegretario Giovanardi nel corso del suo intervento.

La Commissione approva l'emendamento Murer 3778/XII/1.7. Approva quindi gli emendamenti Livia Turco 3778/XII/1.8, Sbrollini 3778/XII/1.9 e Bossa 3778/XII/1.10.

Carla CASTELLANI (PdL), relatore, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 3778/XII/1.15, che propone un diverso approccio per affrontare il tema della non autosufficienza, facendo ricorso al sistema delle deduzioni fiscali. Con la modifica proposta si mira, da un lato, a fornire un aiuto concreto alle famiglie che decidono di mantenere la persona non autosufficiente all'interno del domicilio domestico e, dall'altro, a contribuire all'emersione del lavoro nero. Inoltre, rappresentando una misura di sostegno diretto alle famiglie potrebbe anche essere meno oneroso per lo Stato rispetto alle proposte emendative volte ad incrementare le risorse del Fondo per i non autosufficienti e potrebbe peraltro rappresentare il punto di partenza del welfare del futuro.

Laura MOLTENI (LNP) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento del relatore che propone un aiuto diretto alle famiglie e va nella medesima

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direzione di proposte avanzate già da tempo dal suo gruppo.

Carmine Santo PATARINO (FLI) condivide le finalità dell'emendamento 3778/XII/1.15 del relatore, sul quale voterà a favore.

Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) deve purtroppo contraddire le colleghe che lo hanno preceduto e che con tanta enfasi hanno sostenuto l'emendamento del relatore, che non ritiene sia affatto la base del welfare del futuro, come invece sostenuto.

Nunzio Francesco TESTA (UdC), pur riconoscendo che l'emendamento non propone misure risolutive per risolvere il problema degli aiuti alle famiglie con persone non autosufficienti a carico, voterà a favore dello stesso per le finalità che persegue.

Il sottosegretario Francesca MARTINI ringrazia il relatore per aver presentato l'emendamento in oggetto, che forse non è stato ben compreso da tutti. La proposta infatti introduce misure di neutralità fiscale per le famiglie che hanno mantenuto all'interno del loro nucleo il familiare non autosufficiente, consentendo loro di dedurre le spese per l'aiuto domestico.

Ileana ARGENTIN (PD) chiede chiarimenti al relatore sugli eventuali rischi che potrebbero gravare sull'operatore sociale e sui contributi per lo stesso versati da parte del datore di lavoro.

Carla CASTELLANI (PdL), relatore, desidera rassicurare l'onorevole Argentin, precisando che l'emendamento persegue anche la finalità di far emergere il lavoro nero.

Anna Margherita MIOTTO (PD) ritiene che la questione oggetto dell'emendamento in esame sia un po' più complessa di come è stata testé descritta dal relatore e dal sottosegretario Martini. Infatti, tiene ad evidenziare che la maggior parte delle persone non autosufficienti sono incapienti e che la misura proposta non può essere in nessun modo sostitutiva del Fondo, che invece deve essere assolutamente rifinanziato. Inoltre, la deduzione dovrebbe essere accompagnata da altre misure atte ad evitare comportamenti cd «fiscalmente opportunistici». Per tali ragioni dichiara l'astensione del suo gruppo sull'emendamento in esame.

Domenico DI VIRGILIO (PdL) concorda con le considerazioni svolte dal sottosegretario, con la quale condivide questa battaglia fin dalla XIV legislatura. Ritiene, inoltre, che la misura proposta debba aggiungersi a quella prevista dal suo emendamento già approvato dalla Commissione, volto a rifinanziare il Fondo per i non autosufficienti.

Carmelo PORCU (PdL) ricorda che quella per il sostegno delle persone non autosufficienti è una vecchia battaglia bipartisan oggetto di numerose proposte di legge, che per diversi motivi non è stato possibile approvare definitivamente. A suo avviso, infine, le diverse misure previste dagli emendamenti in esame possono coesistere.

Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD) ritiene demagogico l'emendamento 3778/XII/1.15 del relatore, anche in considerazione del fatto che la deducibilità delle spese mediche è davvero molto bassa. Il problema della non autosufficienza non si risolve con misure di defiscalizzazione ma migliorando l'accessibilità a determinati servizi. Il suo pertanto sarà un voto contrario, anche alla luce del disinteresse dimostrato dal Governo nei confronti dell'emanazione del decreto contenente i nuovi LEA, decreto che, in base ad un ordine del giorno approvato dall'Assemblea, avrebbe dovuto essere adottato entro il 30 settembre scorso.

La Commissione approva l'emendamento 3778/XII/1.15 del relatore. Approva quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Farina Coscioni 3778/XII/Tab. C. 1,

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3778/XII/Tab. C. 2, 3778/XII/Tab. C. 3 e 3778/XII/Tab. C. 4. Approva infine l'emendamento Bucchino 3778/XII/Tab. E.1.
Passa quindi all'esame degli ordini del giorno presentati.

Il sottosegretario Francesca MARTINI dichiara di accogliere gli ordini del giorno Di Virgilio 0/3778/XII/1, Fucci e Di Virgilio 0/3778/XII/2, Testa 0/3778/XII/3, Binetti 0/3778/XII/4 e Palumbo e Burtone 0/3778/XII/5 (vedi allegato 2).

Carla CASTELLANI (PdL), relatore, illustra le proposte di relazione relative alle tabelle del bilancio dello Stato di competenza della Commissione e connesse parti del disegno di legge di stabilità 2010.

La Commissione approva la proposta di relazione favorevole del relatore relativamente alla tabella n. 2, limitatamente alle parti di competenza, e connesse parti del disegno di legge di stabilità (vedi allegato 3) e le proposte di relazione favorevole del relatore relativamente alla tabella n. 4, limitatamente alle parti di competenza, e connesse parti del disegno di legge di stabilità (vedi allegato 4) e relativamente alla tabella n. 14 e connesse parti del disegno di legge di stabilità (vedi allegato 5).
La Commissione delibera, infine, di nominare ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del regolamento, il deputato Castellani quale relatore presso la V Commissione.

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che le proposte di relazione alternative presentate da deputati del gruppo del Partito democratico (vedi allegato 6) e del gruppo dell'Italia dei valori (vedi allegato 7) non verranno poste in votazione.
Avverte, infine, che le relazioni unitamente agli emendamenti approvati saranno trasmessi alla V Commissione bilancio ai sensi dell'articolo 120 del regolamento.

La seduta termina alle 14.55.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 27 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Francesca Martini.

La seduta comincia alle 14.55.

Disposizioni in materia di sicurezza degli impianti protesici mammari.
C. 670 Lussana, C. 1179 Mancuso e C. 3703 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio - Adozione del testo base).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 ottobre 2010.

Mariella BOCCIARDO (PdL), relatore, ribadisce la proposta già avanzata nel corso della scorsa seduta di adottare come testo base per il prosieguo dell'esame il disegno di legge n. 3703.

Vittoria D'INCECCO (PD), a nome del gruppo del Partito democratico, esprime soddisfazione per il fatto che il sottosegretario Francesca Martini mostri attenzione ad un problema così importante e delicato qual è quello degli impianti protesici mammari. Tuttavia, riflettendo sulle motivazioni che hanno indotto a redigere questo disegno di legge (ovvero la preoccupazione di abusivismo professionale e la carenza di controlli sulla qualità dei dispositivi che vengono utilizzati) sembrerebbe più opportuno rivolgersi ad altre modalità di intervento.
Ricorda infatti che la normativa europea regola e disciplina già le protesi mammarie attraverso la direttiva 93/42/CEE sui dispositivi medici e la successiva direttiva 2003/12/CE recepita dal decreto legislativo n. 304 del 2004. È vero che l'Unione europea invita gli Stati membri ad adottare provvedimenti finalizzati all'attivazione, a livello nazionale, di un sistema di informazione della paziente che intende sottoporsi ad un intervento

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di questo tipo, ma questo si può fare attraverso campagne di sensibilizzazione e informazione a livello nazionale, regionale e locale. Non ritiene infatti utile istituire a tal fine un nuovo registro, perché presso l'Istituto superiore di sanità esistono vari registri epidemiologici tra cui il Registro nazionale dei tumori che contiene anche tutti i dati e le informazioni relative ad interventi di plastica mammaria a scopo di ricostruzione chirurgica. Non si capisce perché un Registro nazionale per gli impianti protesici mammari dovrebbe essere istituito presso il Ministero della salute. Sembrerebbe più logico che venisse affiancato o meglio inserito nel Registro nazionale dei tumori, naturalmente con un capitolo a parte, visto che il provvedimento che la relatrice ha proposto di adottare come testo base, si occupa non solo delle protesi utilizzate per motivi estetici, ma anche di quelle che servono per la ricostruzione chirurgica dopo un intervento necessario non mutilante di tumore mammario. Per le regioni basterebbe poi l'emanazione di una semplice circolare ministeriale.
Per quanto riguardo il divieto di impiantare protesi mammarie alle minorenni, questo è già previsto nelle norme attualmente vigenti e dipende soprattutto - e si augura che sia così - dalla scienza e coscienza del medico che opera.
La qualità dei dispositivi medici introdotti sul mercato dovrebbe essere attentamente valutata dalla Commissione unica sui dispositivi medici al momento di autorizzare l'immissione in commercio così come bisognerebbe esercitare un controllo più attento sui professionisti che applicano tali dispositivi. In riferimento poi ai presunti rischi connessi all'utilizzo di detti dispositivi, recentemente negli Stati Uniti è stato studiato ed escluso il rischio di conseguenti malattie autoimmuni o cancerogene che una buona diagnostica strumentale riesce a prevenire.
Per le ragioni esposte questo provvedimento legislativo sembra del tutto inutile e, pertanto, il gruppo del Partito democratico, solo per rispettare le finalità lodevoli che esso persegue, si asterrà dalla votazione per l'adozione del testo base.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di adottare il disegno di legge n. 3703 come testo base per il prosieguo dell'esame.

Giuseppe PALUMBO, presidente, propone di fissare il termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge n. 3703 d'iniziativa del Governo, adottato come testo base, alle ore 12 di martedì 9 novembre 2010.

La Commissione concorda.

Giuseppe PALUMBO, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 27 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Francesca Martini.

La seduta comincia alle 15.

5-02099 Mancuso: Studio epidemiologico sulla diffusione di patologie condizionate dall'inquinamento tra la popolazione del comune di Cerano.

Il sottosegretario Francesca MARTINI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

Gianni MANCUSO (PdL) ringrazia il sottosegretario per la risposta fornita, della quale si dichiara parzialmente soddisfatto. La risposta, infatti, ripercorre esattamente la vicenda ma fornisce scarsi

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elementi in merito alle conseguenze sulla salute dei cittadini dei comuni di Cerano derivanti dalle emissioni di benzene provenienti dagli impianti del polo industriale di San Martino di Trelate. Si sarebbe aspettato dal Governo di ricevere assicurazioni circa l'intenzione di voler far realizzare dall'Istituto superiore di sanità una indagine epidemiologica sulla popolazione residente nelle zone interessate.

Giuseppe PALUMBO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.10 alle 15.15.