CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 ottobre 2010
388.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 27 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e delle finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 9.45.

Esclusione dei familiari superstiti condannati per omicidio del pensionato o dell'iscritto a un ente di previdenza dal diritto alla pensione di reversibilità o indiretta.
C. 3333 e abb.-A ed emendamenti.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere favorevole - Parere su emendamenti).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento e delle proposte emendative ad esso riferite.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL), relatore, osserva che, in data 9 giugno 2010, la Commissione lavoro ha concluso l'esame in sede referente del provvedimento in esame, non apportando modifiche al testo della proposta di legge C. 3333 e deliberando di riferire favorevolmente sullo stesso in Assemblea. Nel ricordare che, in data 3 giugno 2010, la Commissione bilancio aveva espresso parere favorevole sul predetto testo, in quanto lo stesso non presentava profili di criticità sotto il profilo finanziario, ritiene che il testo della proposta di legge C. 3333 attualmente all'esame dell'Assemblea non presenti profili problematici sotto il profilo finanziario, dal momento che esso coincide con quello a suo tempo esaminato dalla Commissione. Fa poi presente che l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti, composto dal solo emendamento Cazzola 1.1, il quale integra il comma 1 della proposta di legge in esame. Evidenzia che, in particolare si estende ai soggetti che siano stati condannati in via definitiva per il delitto di omicidio preterintenzionale o per quello di morte o lesioni come conseguenza di altro delitto, nei confronti di un familiare, l'esclusione dall'attribuzione - come familiari superstiti - della pensione di reversibilità o indiretta o dell'indennità una tantum, che invece spetterebbero loro sulla base della legislazione vigente. Fa presente che la proposta di legge in esame - nel testo attuale - prevede tale esclusione solo per i soggetti che siano stati condannati in via definitiva per il delitto di omicidio volontario nei confronti dei medesimi familiari. Osserva che, alla luce di quanto sopra, la proposta emendativa in esame non sembra presentare aspetti problematici sotto il profilo finanziario.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI concorda con il relatore.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL), relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione,
esaminato il progetto di legge di C. 3333 e abb.-A, recante esclusione dei familiari superstiti condannati per omicidio del pensionato o dell'iscritto a un ente di previdenza dal diritto alla pensione di reversibilità o indiretta, e l'emendamento ad esso riferito contenuto nel fascicolo n. 1;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo;

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esprime
sul testo del provvedimento:

PARERE FAVOREVOLE

sull'emendamento trasmesso dall'Assemblea:

NULLA OSTA».

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI concorda con la proposta formulata dal relatore.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno.
Emendamenti C. 2836-B Governo, approvato dalla Camera e approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Parere su emendamenti).

La Commissione inizia l'esame delle proposte emendative trasmesse dell'Assemblea.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, fa presente che l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti, composto dal solo emendamento Compagnon 3.1, il quale, sostituendo la lettera b) del comma 1, dell'articolo 3 del provvedimento, riformula l'articolo 544-ter del codice penale, che sanziona il reato di maltrattamento di animali. Considerato il carattere ordinamentale della proposta emendativa, che non appare comportare effetti pregiudizievoli a carico della finanza pubblica, propone di esprimere nulla osta.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI concorda con la proposta di parere.

La Commissione approva la proposta di parere.

La seduta termina alle 9.55.

ELEZIONE DI UN VICEPRESIDENTE

Mercoledì 27 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI.

La seduta comincia alle 14.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che la Commissione è oggi convocata per l'elezione di un vicepresidente, in sostituzione dell'onorevole Galletti che ha cessato di essere membro della Commissione bilancio. Nel ringraziarlo per l'impegno e la disponibilità manifestati nell'esercizio della sua funzione di vicepresidente, formula al collega Galletti i migliori auguri di buon lavoro presso la Commissione finanze. Avverte quindi che, essendo la Commissione costituita in seggio elettorale, non potranno aver luogo interventi, ivi compresi quelli a titolo di dichiarazioni di voto, se non per dichiarare un'eventuale astensione. Indìce quindi la votazione per l'elezione di un vicepresidente.

(La Commissione procede alla votazione).

Giancarlo GIORGETTI, presidente, comunica il risultato della votazione per l'elezione del vicepresidente:

Presenti 31
Votanti 31

Hanno riportato voti:
Occhiuto 17
Schede bianche 14

Proclama eletto vicepresidente il deputato Roberto Occhiuto.

Hanno preso parte alla votazione per l'elezione del vicepresidente i deputati:
Gioacchino Alfano, Armosino, Baretta, Bitonci, Borghesi, Calvisi, Cambursano, Ceroni, Cesario, Ciccanti, Commercio, Corsaro, D'Amico, De Micheli, Duilio, Fallica, Franzoso, Genovese, Giancarlo Giorgetti, Laboccetta, Marchi, Marinello,

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Cesare Marini, Marsilio, Milanese, Misiani, Nannicini, Occhiuto, Simonetti, Traversa, Vannucci.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, porge le proprie congratulazioni e i migliori auguri di buon lavoro al deputato Roberto Occhiuto.

La seduta termina alle 14.30.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 27 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Giorgetti.

La seduta comincia alle 14.35.

Schema di delibera del CIPE n. 31/2010, concernente «Decreto-legge n. 112/2008 convertito dalla legge n. 133/2008, articolo 6-quinquies. Riprogrammazione del Fondo infrastrutture».
Atto n. 268.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di delibera, rinviato, da ultimo, nella seduta del 20 ottobre 2010.

Remigio CERONI (PdL), relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato lo schema di delibera del CIPE n. 31/2010, concernente «Decreto-legge n. 112/2008 convertito dalla legge n. 133/2008, articolo 6-quinquies. Riprogrammazione del Fondo infrastrutture» (atto n. 268);
esprime

PARERE FAVOREVOLE

e formula la seguente osservazione:
si valuti l'opportunità di prevedere che, nell'ambito delle priorità settoriali alle quali sarà assegnato il residuo disponibile del Fondo infrastrutture, sia garantita l'assegnazione di 100 milioni di euro alla realizzazione di piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico nelle regioni del centro-nord».

Pietro FRANZOSO (PdL), nel concordare con la proposta di parere formulata dal relatore, ritiene che occorrerebbe aggiungere un riferimento al rispetto della quota di ripartizione del Fondo per le aree sottoutilizzare dell'85 in favore delle regioni del Mezzogiorno e del 15 per cento per le regioni del centro-nord, di cui all'articolo 6-quinquies del decreto-legge n. 112 del 2008, precisando quindi che i 100 milioni vadano prelevati nell'ambito della cifra complessivamente assegnata alle regioni del centro-nord.

Massimo POLLEDRI (LNP) ricorda che lo stanziamento di un miliardo di euro previsto dall'articolo 2, comma 140, della legge finanziaria per il 2010 era a valere su risorse FAS del Fondo infrastrutture e del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, utilizzando risorse FAS. Osserva che, volendo rispettare la proporzione richiamata dall'onorevole Franzoso dell'85 in favore delle regioni del Mezzogiorno e del 15 per cento in favore di quelle del centro-nord, a queste ultime spetterebbero 150 milioni di euro e non solo 100. Ritiene tuttavia difficile che, allo stato, si possa ridurre lo stanziamento già effettuato relativo ai restanti 900 milioni. Fa inoltre presente di considerare preferibile l'apposizione di una condizione piuttosto che di una semplice osservazione come proposta dal relatore.

Giulio CALVISI (PD) condividendo le osservazioni dell'onorevole Polledri, ricorda che sorte analoga hanno avuto i fondi relativi alla costruzione dell'autostrada Olbia-Sassari. Chiede quindi che, nel parere, vi sia un riferimento a quest'ultima opera. In alternativa chiede che

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sia chiarito se non vi sono più risorse disponibili adeguate a coprire gli interventi a tutela del territorio né per l'opera testé richiamata.

Amedeo CICCANTI (UdC) fa presente che il proprio gruppo potrebbe esprimere un voto favorevole su una proposta di parere qualora essa fosse riformulata in modo da prevedere una specifica condizione relativa all'assegnazione di risorse alla realizzazione di piani straordinari di contrasto al rischio idrogeologico nelle regioni del centro-nord.

Ludovico VICO (PD) ricorda che, nella seduta del 5 ottobre 2010, è stato chiarito il quadro delle risorse disponibili e la loro provenienza ed in particolare che il cosiddetto Fondo Letta è alimentata dalle risorse del FAS. Rileva quindi che il volume delle risorse di cui al provvedimento in esame ha come unico alimentatore il FAS. Osserva che la predelibera del CIPE indica una destinazione metodologica ed il volume delle risorse sul quale comunque esprime le sue riserve. Sottolinea infine che le condizioni per l'utilizzo e l'erogazione di tali fondi sono state definite dalla legge e che occorre comunque rispettare le percentuali di ripartizione delle risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate.

Massimo VANNUCCI (PD) osserva che la proposta di parere nel destinare i Fondi per la messa in sicurezza del territorio, li preleva dal FAS. Ritiene paradossale che vi sia una riduzione rispetto alla quantità di risorse che sarebbe legittimamente spettata sulla base della percentuale di ripartizione del Fondo per le aree sottoutilizzate di cui all'articolo 6-quinquies del decreto-legge n. 112 del 2008. Osserva che sono stati ritardati investimenti importanti e sottolinea che quando è stato stanziato, con la legge finanziaria del 2010, il miliardo di euro per il risanamento idrogeologico non s'intendeva assolutamente ridurre i fondi ad opere come l'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Ritiene inoltre pericoloso, come precedente, approvare un parere che, di fatto, accetta un criterio di ripartizione delle risorse FAS diverso da quello previsto della legge.

Massimo POLLEDRI (LNP) ricorda che l'articolo 2, comma 240, della legge finanziaria per il 2010 prevedeva espressamente che le risorse da destinare ai piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni di rischio idrogeologico fossero rinvenute a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture e del Fondo strategico per il Paese a sostengo dell'economia reale, entrambi istituiti dall'articolo 18 del decreto-legge n. 185 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 2 del 2009. Alla luce di tale disposizione, ritiene, pertanto, che sia assolutamente conforme a quanto richiesto dalla legge prevedere un finanziamento di 900 milioni di euro nell'ambito della programmazione del Fondo infrastrutture ed un finanziamento di 100 milioni di euro nell'ambito del Fondo strategico per il Paese a sostengo dell'economia reale. Osserva, altresì, che la destinazione di 900 milioni di euro ad interventi da realizzare nel Mezzogiorno consente di rispettare pienamente il vincolo di destinazione dell'85 per cento delle risorse rivenienti dal Fondo per le aree sottoutilizzate in favore delle regioni meridionali. Ritiene, pertanto, che la destinazione dei rimanenti 100 milioni di euro alle regioni del Centro-Nord rappresenti una soluzione equilibrata, ancorché suscettibile di ulteriori perfezionamenti.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI rappresenta che il Comitato interministeriale per la programmazione economica con la deliberazione n. 30/2010, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 26 ottobre 2010 ha provveduto ad una puntuale ricognizione delle disponibilità del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, richiamando la destinazione di 100 milioni di euro ad interventi di risanamento ambientale, già prevista dalla deliberazione CIPE n. 117/2009. Al riguardo, osserva, tuttavia, che tale deliberazione dovrà essere nuovamente sottoposta all'approvazione del Comitato interministeriale per la programmazione economica,

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previo parere della Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Osserva, inoltre, che la medesima deliberazione n. 30/2010 richiama anche la destinazione di 162 milioni di euro al collegamento autostradale tra Sassari e Olbia.

Remigio CERONI (PdL), relatore, ritiene che, nel parere, potrebbe essere inserita una condizione così formulata:
«nel rispetto della quota pari all'85 per cento da destinare alle regioni del Mezzogiorno, con la delibera in esame o con altra delibera da adottare quanto prima, sia garantita l'assegnazione di 100 milioni di euro alla realizzazione di piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico nelle regioni del centro-nord».

Amedeo CICCANTI (UdC) dà atto al relatore dell'opportunità di inserire una condizione al posto dell'osservazione formulata in precedenza nella proposta testé presentata.

Pietro FRANZOSO (PdL) ritiene che, alla luce dei chiarimenti forniti dai rappresentanti del Governo in ordine alla destinazione di 100 milioni di euro ad interventi di risanamenti ambientali nell'ambito del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, la condizione contenuta nella proposta di parere formulata dal relatore debba considerarsi ultronea.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI rileva che la condizione pone un problema politico e pertanto ritiene che sia preferibile espungere il riferimento alla quota dell'85 per cento da destinare alle regioni del Mezzogiorno. In tal caso dichiara la sua disponibilità ad esprimere un parere favorevole.

Roberto Mario Sergio COMMERCIO (Misto-MpA-Sud) invita il relatore a riconsiderare la sua proposta di parere, ritenendo pleonastica la condizione in essa contenuta.

Amedeo CICCANTI (UdC) ribadisce la necessità della condizione inserita dal relatore.

Pietro FRANZOSO (PdL) dichiara di non comprendere le ragioni per le quali si insista nel voler formulare una condizione nel parere sullo schema di delibera in esame quando il Governo ha chiaramente indicato come già siano stati destinati ulteriori 100 milioni di euro ad interventi di risanamento ambientale nell'ambito delle risorse del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale. Ritiene, pertanto, opportuno che il relatore riveda la propria proposta di parere, in quanto, a suo giudizio, la Commissione dovrebbe esprimere un parere favorevole, senza condizioni e osservazioni, sullo schema di delibera in esame.

Massimo POLLEDRI (LNP) ritiene che il parere proposta dal relatore sia corretto tecnicamente poiché è riferito all'atto in esame, malgrado il Governo abbia annunciato di avere adottato ulteriori provvedimenti. Annuncia quindi il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta formulata dal relatore.

Remigio CERONI (PdL), relatore, riformula la proposta di parere nei seguenti termini:
La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato lo schema di delibera del CIPE n. 31/2010, concernente «Decreto-legge n. 112/2008 convertito dalla legge n. 133/2008, articolo 6-quinquies. Riprogrammazione del Fondo infrastrutture» (atto n. 268),
esprime

PARERE FAVOREVOLE

e formula la seguente condizione:
a valere sulle risorse ancora da ripartire, con la delibera in esame o con

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altra delibera da adottare quanto prima, sia garantita l'assegnazione di una quota pari al 15 per cento delle risorse destinate agli interventi per il risanamento ambientale dalla legge finanziaria per il 2010 alla realizzazione di piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico nelle regioni del centro-nord».

La Commissione respinge la proposta di parere formulata dal relatore.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, prendendo atto dell'esito della votazione, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame dello schema di delibera.

La seduta termina alle 15.15.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 27 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 15.15.

Disposizioni concernenti la sospensione e la revoca del trattamento pensionistico per i soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale o condannati per reati di terrorismo o di criminalità organizzata.
C. 3541-A.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizione e osservazione - Parere su emendamenti).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento e delle proposte emendative ad esso riferite.

Roberto Mario Sergio COMMERCIO (Misto-MpA-Sud), relatore, ricorda che il provvedimento, recante disposizioni concernenti la sospensione e la revoca del trattamento pensionistico per i soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale o condannati per reati di terrorismo o di criminalità organizzata, è stato esaminato dalla Commissione bilancio nella seduta del 19 ottobre 2010 e che in quella occasione la Commissione ha espresso parere favorevole, formulando una condizione ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, una condizione semplice, e un'osservazione.
Segnala che la Commissione lavoro ha concluso l'esame del provvedimento, recependo la condizione espressa i sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, dalla Commissione bilancio ed apportando alcune modifiche al testo che non appaiono comportare conseguenze di carattere finanziario. Ritiene opportuno acquisire una conferma da parte del Governo su tale aspetto. Osserva che la Commissione lavoro non ha recepito né la condizione semplice, con la quale si chiedeva di individuare la percentuale di risorse da destinare al fondo di rotazione e agli interventi a favore delle vittime del terrorismo previsti dalla legge n. 206 del 2004, né l'osservazione formulate dalla Commissione bilancio. In merito all'osservazione, rileva che la stessa appare tuttavia essere recepita dall'emendamento 1.17 Caparini compreso nel fascicolo n. 1 degli emendamenti presentati in Assemblea. In merito alle ulteriori proposte emendative di cui al predetto fascicolo n. 1, rileva che le stesse non appaiono comportare profili problematici di carattere finanziario. Sul punto considera opportuno acquisire l'avviso del Governo.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI conferma che il testo approvato dalla XI Commissione e le proposte emendative presentate in Assemblea non presentano profili di carattere finanziario.

Roberto Mario Sergio COMMERCIO (Misto-MpA-Sud), relatore, formula, quindi, la seguente proposta di parere:
«La V Commissione,
esaminato il testo del disegno di legge C. 3541-A, recante disposizioni concernenti

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la sospensione e la revoca del trattamento pensionistico per i soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale o condannati per reati di terrorismo o di criminalità organizzata e gli emendamenti ad esso riferiti contenuti nel fascicolo n. 1;
esprime
sul testo del provvedimento elaborato dalla Commissione di merito:

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:
all'articolo 3, comma 1, si individui l'ammontare percentuale delle risorse da destinare al Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso e agli interventi a favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, di cui alla legge 3 agosto 2004, n. 206;
e con la seguente osservazione:
si valuti l'opportunità di prevedere una specifica procedura per la periodica verifica della sussistenza dei requisiti (quale, ad esempio, l'esistenza in vita) per l'attribuzione delle prestazioni oggetto di revoca;
sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

NULLA OSTA».

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI concorda con la proposta di parere.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.20.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 27 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 15.20.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/101/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di includere le attività di trasporto aereo nel sistema comunitario di scambio delle quote di emissioni dei gas a effetto serra.
Atto n. 279.

(Rilievi alla VIII Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto legislativo.

Giuseppe FALLICA (PdL), relatore, ricorda che lo schema di decreto legislativo, predisposto ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge comunitaria 2009, è volto a recepire la direttiva 2008/101/CE. Rileva che tale direttiva - che modifica la precedente direttiva 2003/87/CE, relativa all'istituzione di un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra - è finalizzata ad includere le attività di trasporto aereo nel sistema comunitario di scambio delle quote di emissioni dei gas a effetto serra. Segnala che lo schema di decreto legislativo è composto di un unico articolo, suddiviso in 40 commi, e integrato da 4 allegati e che il testo è corredato di relazione tecnica, verificata positivamente dalla Ragioneria generale dello Stato.
Con riferimento all'articolo 1, commi da 1 a 40, in materia di inclusione del trasporto aereo nel sistema comunitario delle quote di emissione, osserva che la relazione tecnica esclude l'insorgenza di oneri derivanti dall'incremento dei compiti attribuiti al Comitato per la gestione della direttiva 2003/87/CE, in quanto la relativa copertura sarà assicurata mediante l'applicazione di tariffe la cui è entità è determinata in maniera da coprire il costo effettivo dei servizi resi. Rileva, quindi, che

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tale meccanismo di finanziamento è formalmente recepito nel testo attraverso un'integrazione dell'articolo 26 del decreto legislativo n. 216 del 2006, in base alla quale la copertura dei costi mediante tariffe - già prevista a normativa vigente per la generalità delle attività economiche sottoposte ai limiti di emissione - viene ora estesa alle nuove norme introdotte con il provvedimento in esame per il settore aeronautico.
Ritiene che andrebbe chiarito se la mancata estensione dell'analogo meccanismo di finanziamento previsto dall'articolo 26 anche all'articolo 12-bis, introdotto dal testo in esame e relativo alle istanze formulate da raggruppamenti di impianti, possa determinare effetti finanziari negativi connessi all'espletamento dei compiti affidati al Comitato.
Considera comunque opportuno acquisire una conferma circa l'idoneità di tale meccanismo tariffario ad escludere il verificarsi di un disallineamento temporale fra l'insorgenza dell'onere (connesso al suddetto incremento dei compiti, nonché all'adeguamento dell'organico del Comitato con membri provenienti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) e la concreta disponibilità delle risorse (pagamento delle tariffe a carico degli operatori aerei).
Con riferimento alla destinazione dei proventi derivanti dalle aste, rileva che, in base alla normativa comunitaria, tali proventi dovrebbero essere utilizzati per specifiche attività nel settore ambientale. Osserva, tuttavia, che tali finalità - pure richiamate dalla relazione illustrativa - non sono espressamente indicate dal testo, che si limita a rinviare la destinazione dei proventi ad un successivo provvedimento legislativo. Al riguardo, rileva che risulterebbe utile disporre di una stima - sia pure di massima - circa l'ordine di grandezza delle risorse che si prevede di introitare mediante le aste, tenuto conto dei prevedibili prezzi di mercato. Osserva, inoltre, che la destinazione di tali proventi dovrebbe risultare coerente con la natura delle entrate in questione, non predeterminabili nel loro ammontare annuo. In proposito, sarebbe utile acquisire elementi di valutazione.
Segnala, altresì, tenuto conto che affluiscono direttamente all'ISPRA i soli proventi delle tariffe sul Registro delle emissioni, andrebbero forniti elementi volti a suffragare la possibilità che il medesimo istituto faccia fronte agli ulteriori compiti ad esso assegnati dalla normativa in esame con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, relativamente alle considerazioni svolte dal relatore con riferimento all'articolo 12-bis, evidenzia che la mancata estensione alla disposizione in esame del meccanismo di finanziamento tramite tariffe, previsto dall'articolo 26, non determina effetti finanziari negativi, in quanto per la stessa attività, già attribuita al Comitato dell'articolo 8, comma 2, lettera i), del decreto legislativo n. 216 del 2006, non era stata prevista alcuna tariffa a copertura. Più in particolare, rileva che detta attività non sembra comportare dall'analisi della disposizione, una complessità istruttoria tale da giustificare la previsione di un corrispettivo ulteriore rispetto a quelli già previsti dall'articolo 26. In ordine, poi, all'idoneità del previsto sistema tariffario ad escludere un disallineamento temporale tra l'insorgenza dell'onere e la disponibilità delle risorse, fa presente che, secondo un principio ormai consolidato, volto a garantire la preventiva acquisizione delle risorse, in sede di decreto di determinazione delle tariffe sarà previsto il pagamento anticipato delle stesse, da comprovare in sede di presentazione dell'istanza. Con riferimento alla destinazione dei proventi derivanti dalle aste, fa presente che dall'articolo 3-ter, comma 3, del provvedimento, non si evince la destinazione automatica dei proventi d'asta a finalità necessariamente coerenti con la natura delle entrate in questione, in quanto tale destinazione, in virtù dell'articolo 3-quinquies, paragrafo 4, della direttiva 2003/87/CE, è demandata ad una decisione degli

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Stati membri. Considerata la diversa destinazione che potrebbe essere attribuita, a livello normativo, alle risorse in parola, non ritiene di evidente utilità la stima preventiva degli introiti in questione. Inoltre, per quanto attiene alle attività poste in capo all'ISPRA, evidenzia che, a parte la necessaria integrazione, con tariffe a carico degli operatori, del Registro nazionale delle emissioni, di cui all'articolo 14, del decreto legislativo n. 216 del 2006, al fine di ricomprendere oltre i gestori degli impianti fissi anche gli operatori aerei, non sono rinvenibili compiti ulteriori di natura onerosa per tale Istituto. Infine, conferma che dall'incremento dei componenti del Comitato di cui all'articolo 3-bis non dovranno derivare oneri, in quanto la clausola d'invarianza di cui al comma 15 del citato articolo è volta espressamente ad escludere la partecipazione onerosa a gruppi di lavoro e ad organismi collegiali, in linea con gli orientamenti governativi di contenimento della spesa pubblica.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che lo schema di decreto legislativo del quale la Commissione avvia l'esame non è corredato dal prescritto parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Segnala, in proposito, che, in considerazione di tale circostanza, il Presidente della Camera ha evidenziato l'esigenza che la Commissione non si pronunci definitivamente su tale schema prima che il Governo abbia provveduto ad integrare la richiesta con il menzionato parere.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.25.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 27 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il Vice Ministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 15.25.

5-03454 Iannuzzi: Riassegnazione dei residui passivi perenti relativi a trasferimenti erariali iscritti in bilancio dal Comune di Contursi Terme.

Il Vice Ministro Giuseppe VEGAS risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Tino IANNUZZI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto. In proposito dichiara che, pur costituendo la risposta del Governo un passo in avanti importante, manterrà alta la vigilanza sulla questione e chiede al rappresentante del Governo di sollecitare una veloce pubblicazione del provvedimento, al fine di assegnare al comune di Contursi Terme l'intera somma richiesta, pari ad oltre 800 mila euro. Sottolinea che la questione si trascina da lungo tempo e che tali risorse sono assolutamente vitali per il richiamato comune, che ha difficoltà nella gestione ordinaria e nell'erogazione dei servizi ai cittadini. Sottolinea come il comune di Contursi Terme abbia a tal fine compiuto nei termini previsti tutti gli atti di sua competenza al fine di ottenere l'assegnazione di tali somma da parte del Ministero dell'economia e delle finanze. Dal punto di vista politico rileva che, ancora una volta, il Ministro Tremonti si pone come un ostacolo nella vita degli enti locali.

5-03464 Sposetti ed altri: Rinegoziazione dei fondi comunitari Por Fesr 2007-2013 destinati ai grandi attrattori culturali.

Il Vice Ministro Giuseppe VEGAS risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Massimo VANNUCCI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal Vice Ministro Vegas, che si limita ad una ricostruzione dei fatti oggetto dell'atto di sindacato ispettivo, senza tuttavia esprimere alcuna valutazione al riguardo. A suo avviso, invece, il comportamento

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della regione Lazio appare censurabile, in quanto con una legge adottata a seguito del cambiamento di maggioranza ha consentito al presidente della regione di rimodulare le risorse già assegnate nell'ambito del Por Fesr Lazio 2013. Tra le risorse da rimodulare rientrano anche quelle destinate agli attrattori culturali e paesaggistici, finalizzate al finanziamento di venti progetti di valorizzazione e promozione di siti di particolare pregio archeologico, architettonico e paesistico, quali l'area archeologica di Vulci, le ville di Tivoli e l'abbazia di Fossanova. Osserva, in proposito, come la rimodulazione prevista dalla legge regionale n. 3 del 2010 determini un evidente rischio di perdere le risorse stanziate nell'ambito dei programmi comunitari, ritenendo, pertanto, che il Governo dovrebbe intervenire prontamente per ripristinare la legalità e garantire la certezza dei finanziamenti per gli interventi previsti a valere su tali risorse.

5-03638 Marchi ed altri: Interpretazione della disciplina relativa al patto di stabilità interno da applicare ai comuni che nel 2008 hanno superato i 5.000 abitanti.

Il Vice Ministro Giuseppe VEGAS risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Maino MARCHI (PD), replicando, si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che si limita ad una ricostruzione burocratica della normativa vigente senza farsi carico delle oggettive difficoltà che devono essere affrontate dai comuni che nell'anno 2008 abbiano superato la soglia di 5 mila abitanti prevista dalla legislazione vigente per l'applicazione delle disposizioni del Patto di stabilità interno. Nell'osservare come anche i comuni di maggiori dimensioni stiano incontrando evidenti difficoltà nell'applicazione del Patto di stabilità interno, ben note anche al Ministero dell'economia e delle finanze, che non a caso ha costituito un apposito tavolo di lavoro, rileva come la peculiare situazione dei comuni che abbiano raggiunto i 5 mila abitanti nel corso del 2008 meriti una particolare attenzione, in quanto, in ragione dell'assoggettamento alla disciplina del Patto, tali comuni dovranno affrontare una situazione estremamente complessa sul piano finanziario. Nel segnalare come si tratti di numero di enti locali estremamente ridotto - dovrebbe trattarsi , infatti, di circa 8 comuni - rileva che il loro mancato assoggettamento alla disciplina del Patto di stabilità interno non determinerebbe effetti negativi per la finanza pubblica, in quanto in passato il Patto medesimo non si applicava a tali enti e, pertanto, non è possibile ipotizzare che i saldi di finanza pubblica già tenessero conto di un loro futuro assoggettamento a tale disciplina. Ritiene, invece, che sia stata seguita un'interpretazione eccessivamente rigida della normativa vigente, che rende estremamente difficoltosa la predisposizione dei bilanci da parte degli enti locali, che solo pochi giorni fa hanno appreso dell'interpretazione del Ministero dell'economia e delle finanze in ordine all'applicabilità della disciplina prevista dall'articolo 7-quater del decreto-legge n. 5 del 2009 e dovranno provvedere a modificare i propri bilanci entro la fine del mese di ottobre di quest'anno, quando ormai l'esercizio finanziario 2010 è prossimo alla sua conclusione. Invita, pertanto, il Governo a volersi fare portatore di un'interpretazione più elastica della normativa, in modo da consentire ai comuni che abbiano superato nel 2008 i 5 mila abitanti di poter chiudere i propri bilanci, tenendo conto, in particolare della situazione dei comuni che nel 2007 abbiano registrato rilevanti entrate di carattere straordinario, che, ovviamente, non possono ripetersi con costanza negli esercizi successivi.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nel ritenere che la questione sollevata dal deputato Marchi sarà oggetto di adeguata attenzione da parte del Governo, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.40.

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SEDE REFERENTE

Mercoledì 27 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il Vice Ministro dell'economia e delle finanze Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 15.40.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2011).
C. 3778 Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.
C. 3779 Governo.

(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 26 ottobre 2010.

Il Vice Ministro Giuseppe VEGAS deposita una nota contente elementi di risposta rispetto ai quesiti posti nella seduta di ieri dagli onorevoli Vannucci e Duilio e dall'onorevole Marsilio, relatore per il disegno di legge di bilancio.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, in considerazione della mancata conclusione dell'esame in sede consultiva dei provvedimenti in titolo da parte di alcune Commissioni e dell'imminente inizio della seduta dell'Assemblea, rinvia il seguito dell'esame congiunto ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.45.