CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 14 ottobre 2010
382.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Giovedì 14 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Intervengono il ministro del lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi, e il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Enzo Scotti.

La seduta comincia alle 10.15.

Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.
C. 1441-quater-F (rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica, approvato dalla Camera e modificato dal Senato).

(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 12 ottobre 2010.

Silvano MOFFA, presidente, comunica che sono pervenuti i pareri espressi sul provvedimento in titolo dal Comitato per la legislazione e dalle Commissioni I, II, IV, V e XII. Avverte, altresì, che la X Commissione ha fatto presente, per le vie brevi, che non esprimerà il parere di competenza.

Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, nell'illustrare i pareri resi sul provvedimento in esame, si sofferma, in particolare su quello espresso dal Comitato per la legislazione, con riferimento all'articolo 27, già oggetto di doppia lettura conforme, in ordine al quale segnala l'opportunità di promuovere, anche attraverso un atto di indirizzo al Governo, un chiarimento in ordine alla corretta applicazione della disciplina in oggetto, nonché la successiva correzione della formulazione delle norme in sede di esercizio della potestà legislativa delegata di tipo correttivo sulla materia.

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Fa notare che sul punto - come indicato nello stesso parere del Comitato per la legislazione - sarebbe preferibile intervenire in sede di esame in Assemblea con un ordine del giorno, alla cui elaborazione potrebbero anche contribuire gli stessi componenti di quell'organo.
Rilevato poi che tutti gli altri pareri espressi dalle Commissioni in sede consultiva sono favorevoli, osserva che la sola IV Commissione ha posto una condizione con riferimento alla necessità di destinare l'incremento di spesa previsto all'articolo 20 ai soggetti danneggiati dall'esposizione all'amianto, in qualità di vittime del dovere, anche attraverso il ricorso ad apposite procedure amministrative. Nel ricordare che tale questione è stata già affrontata nel corso dell'esame degli emendamenti, ribadisce l'esigenza di limitarsi alla predisposizione di un apposito ordine del giorno, da presentare nell'ambito dell'esame in Assemblea, che richiami anche l'eventualità di costituire presso il Ministero competente - che probabilmente non potrà essere il dicastero del lavoro - un tavolo di concertazione con le associazioni dei soggetti interessati.
Ritiene, in conclusione, che, alla luce dei pareri espressi, l'iter legislativo in Commissione del provvedimento in esame possa considerarsi ormai concluso, senza la necessità di apportarvi ulteriori modifiche.

Ivano MIGLIOLI (PD) osserva che le considerazioni svolte dal Comitato per la legislazione e dalla IV Commissione dimostrano come il testo in esame necessiti ancora di importanti modifiche. Soffermandosi, in particolare, sul parere espresso dalla IV Commissione, fa notare che la condizione da essa formulata fa riferimento proprio ad un'esigenza alla quale taluni emendamenti dell'opposizione, respinti nel corso dell'esame in sede referente, miravano a dare soddisfazione. Ritiene dunque opportuno che non si rimandi la soluzione della questione ad una fase successiva dell'esame in Assemblea, ma, conformemente a questo suggerito dalla IV Commissione, si proceda da subito a modificare il testo in esame con l'approvazione di un apposito emendamento, del quale invita il relatore a farsi carico.

Silvano MOFFA, presidente, con riferimento alle considerazioni testé svolte dal deputato Miglioli, fa notare che il parere a cui si è fatto riferimento non ha effetto vincolante nei confronti della Commissione di merito, che rimane competente ad assumere la decisione più opportuna.

Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, riconosciuto che taluni degli emendamenti, presentati dai gruppi di opposizione e non approvati nel corso dell'esame, facevano riferimento all'esigenza sollevata dalla IV Commissione nel suo parere, torna a ribadire l'opportunità di affrontare la questione con un ordine del giorno, piuttosto che con una proposta emendativa, rilevando come già in altre occasione si sia preferito utilizzare tale strumento di indirizzo per individuare soluzioni flessibili a problematiche complesse e delicate. Rivendicata, peraltro, la competenza della Commissione di merito a pronunciarsi in via definitiva sui testi esaminati in sede referente, ritiene opportuno procedere nella seduta odierna alla deliberazione del mandato al relatore sul testo già approvato dal Senato, attendendo l'esame in Assemblea per dirimere - attraverso appositi atti di indirizzo - le ultime questioni ancora aperte.

Cesare DAMIANO (PD) ritiene che il provvedimento in esame, fortemente criticabile già dal punto di vista della eterogeneità dei contenuti (come rilevato dallo stesso Presidente della Repubblica), rappresenti l'ultimo di una serie di atti del Governo tesi a realizzare una vera e propria controriforma del mercato del lavoro, fondata sull'abbassamento delle tutele dei lavoratori e sulla riscrittura del diritto del lavoro. Dopo aver ripristinato forme di lavoro flessibili in precedenza abrogate ed aver eliminato norme fondamentali a tutela del lavoro femminile, che vietavano, ad esempio, le cosiddette «dimissioni in bianco», il Governo in carica, a suo avviso, prosegue indisturbato il suo percorso di demolizione dell'impianto

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delle garanzie dei diritti dei lavoratori, introducendo, in questo caso, l'arbitrato secondo equità, con il quale si rischia di ledere la libertà del lavoratore di scegliere tra esso e il ricorso all'autorità giudiziaria nel momento dell'insorgenza della controversia - così come è stato messo in luce acutamente dall'opposizione (anche attraverso la presentazione di un emendamento approvato nella precedente lettura) - considerato che la situazione di debolezza del lavoratore permane anche dopo l'espletamento del periodo di prova.
Anche se non rientrante tra le norme su cui la Camera è legittimata a deliberare nella corrente lettura, giudica molto pericolosa la disposizione con la quale si interviene negativamente sul tema della rappresentatività sindacale, riconoscendo ai sindacati operanti sul piano territoriale la facoltà di introdurre deroghe alla contrattazione collettiva nazionale: pur non volendo in alcun modo mettere in discussione la capacità delle organizzazioni sindacali locali di intervenire nelle contrattazioni in presenza di una devoluzione precisa di competenze, ritiene che si rischi, in tal modo, di porre i presupposti per la nascita di veri e propri «sindacati di comodo» e di operare una illegittima sostituzione di ruoli che potrebbe mimare i principi fondanti della solidarietà sindacale.
Per le ragioni esposte, espresso un giudizio fortemente negativo sul provvedimento in esame, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla deliberazione volta a conferire il mandato al relatore a riferire in Assemblea.

Gaetano PORCINO (IdV) valuta negativamente il disegno di legge in esame, per le sue caratteristiche di provvedimento omnibus e per la presenza di norme inique, come quelle in materia di arbitrato e conciliazione. Ricollegandosi poi alle disposizioni recate dall'articolo 20, in tema di esposizione all'amianto sul naviglio di Stato, coglie l'occasione delle presenza del Ministro per prospettare l'esigenza di fornire una risposta più complessiva - quindi non limitata ai mezzi marittimi - alle problematiche delle migliaia di lavoratori esposti a tale forma di rischio. Osserva che questi ultimi, a causa di incertezze interpretative delle normative, hanno difficoltà ad accedere ai benefici previdenziali previsti per legge e richiedono da tempo una riforma di sistema, che, peraltro, il suo gruppo ha già pensato di affrontare con la presentazione di specifici progetti di legge.
In conclusione, ribadendo che la soluzione predisposta all'articolo 20 del provvedimento in esame appare parziale e limitata e giudicando fortemente criticabili anche altre disposizioni contenute nel provvedimento, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla deliberazione volta a conferire il mandato al relatore a riferire in Assemblea.

Silvano MOFFA, presidente, in merito all'importante questione posta dal deputato Porcino, fa notare che - come è ben noto alla Commissione - è in corso di esame al Senato una proposta di legge tesa a rivedere in senso complessivo la normativa in materia di esposizione all'amianto, di cui occorre attendere l'esito, considerato che la Camera non può procedere sulla stessa materia finché l'altro ramo del Parlamento non porta a termine i suoi lavori: ricorda, infatti, che la presidenza si è a suo tempo attivata per promuovere le intese tra Camera e Senato per poter avviare i numerosi provvedimenti in materia, non riuscendo tuttavia ad ottenere i risultati sperati. A conferma della ferma volontà di individuare adeguate soluzioni alla problematica testé esposta, tuttavia, ricorda che hanno già avuto luogo in Commissione alcune audizioni informali sull'argomento e che - sulla base degli elementi acquisiti - è stato assunto un impegno a continuare a monitorare con attenzione la questione, anche al fine di intervenire sulla materia non appena matureranno le condizioni.

Nedo Lorenzo POLI (UdC), nel giudicare apprezzabile l'intento del Governo di introdurre disposizioni innovative nel campo dell'arbitrato e della conciliazione, in vista di una riduzione del contenzioso e

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nel rispetto della libertà di scelta del lavoratore, si riserva di valutarne appieno gli effetti in sede di attuazione concreta della normativa, laddove sarà possibile esprimere un giudizio definitivo su tali misure. Pertanto, attesa l'esigenza di dare corso a un provvedimento largamente dibattuto in Parlamento, pur valutandolo ancora migliorabile sotto diversi profili, preannuncia il voto di astensione del suo gruppo sulla deliberazione volta a conferire il mandato al relatore a riferire in Assemblea.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) esprime apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione sul provvedimento in esame, soprattutto in relazione alle tematiche dell'arbitrato e della clausola compromissoria, laddove ritiene che siano state individuate soluzioni normative efficaci - anche grazie al fondamentale contributo del suo gruppo - capaci di proporre una nuova concezione dei rapporti tra datore di lavoro e lavoratore, non più fondata sull'antagonismo di classe. Dopo aver definito sacrosanto il diritto delle organizzazioni sindacali locali di intervenire nella contrattazione territoriale, nel quadro di una logica di concertazione democratica che non può ammettere la supremazia di posizioni confederali privilegiate, si sofferma sul tema dell'amianto, prospettando l'esigenza di predisporre una soluzione normativa organica per il riconoscimento dei benefici previdenziali di numerosi macchinisti navali, che incontrano attualmente difficoltà nel ricostruire la propria posizione assicurativa, atteso che molte delle compagnie navali presso cui erano impiegati si sono sciolte o fuse in altre società.
In conclusione, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla deliberazione volta a conferire il mandato al relatore a riferire in Assemblea.

Antonino FOTI (PdL) manifesta grande soddisfazione per l'approfondito lavoro svolto dalla Commissione sul provvedimento in titolo, grazie al quale è stato possibile elaborare un testo rispondente alle indicazioni formulate dal Presidente della Repubblica nel suo messaggio di rinvio, in particolare sul tema dell'arbitrato e della clausola compromissoria, laddove sono state introdotte discipline equilibrate, nel rispetto dell'autonomia negoziale. Considerato che il disegno di legge è ormai giunto alla settima lettura parlamentare, ritiene che i gruppi di maggioranza possano, in piena coscienza, definitivamente pervenire alla sua approvazione.
Per tali ragioni, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla deliberazione volta a conferire il mandato al relatore a riferire in Assemblea.

Il ministro Maurizio SACCONI, nel ringraziare la Commissione per l'ottimo lavoro svolto e fatto notare che in Assemblea sarà possibile dibattere ulteriormente le questioni sollevate, intende soffermarsi sul tema dell'arbitrato, osservando che, a dispetto di quanto dichiarato da taluni deputati intervenuti nel corso dell'esame in sede referente, si è di fronte ad uno strumento aggiuntivo a disposizione della contrattazione collettiva, pienamente rimesso all'autonomia negoziale, che è stato peraltro sostenuto - con una sola eccezione - da tutte le parti sociali: ritiene, quindi, che tale strumento non possa essere strumentalmente definito come una sorta di «clava» che intende forzare il rapporto tra lavoratore e datore di lavoro.
Intende poi svolgere una precisazione sul tema dell'accesso ai benefici previdenziali per le vittime dell'esposizione all'amianto, richiamando la necessità di verificare con attenzione la presenza dei relativi requisiti e ricordando come, nel privato, siano in corso procedimenti di fronte all'autorità giudiziaria, laddove alla concessione dei benefici previdenziali si ricollega l'attuazione di vere e proprie forme di pre-pensionamento. Esprime, peraltro, la ferma convinzione che - al contempo - occorra il massimo impegno, anche da parte del Governo, per assicurare che tutti coloro che ne hanno titolo possano non essere inibiti all'accesso ai relativi benefici.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera, quindi, di conferire

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al deputato Cazzola il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge n. 1441-quater-F, nel medesimo testo approvato dal Senato. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Silvano MOFFA, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove per l'esame in Assemblea, sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Sui lavori della Commissione.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che - a seguito di intese intercorse tra i gruppi e previo accordo con i soggetti interessati - l'audizione informale di rappresentanti dell'INPS nell'ambito dell'esame del Libro verde «Verso sistemi pensionistici adeguati, sostenibili e sicuri in Europa», già fissata per oggi, è rinviata alla giornata di mercoledì 20 ottobre 2010.

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 10.40.

SEDE LEGISLATIVA

Giovedì 14 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Enzo Scotti.

La seduta comincia alle 10.40.

Disposizioni concernenti la definizione della funzione pubblica internazionale e la tutela dei funzionari italiani dipendenti da organizzazioni internazionali.
C. 3241 Pianetta.

(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione del provvedimento in titolo, rinviata nella seduta di ieri.

Silvano MOFFA, presidente e relatore, ricorda che, ai sensi dell'articolo 65, comma 2, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per la discussione in sede legislativa è assicurata anche tramite impianti audiovisivi a circuito chiuso: ne dispone, pertanto, l'attivazione.
Ricorda che la Commissione, nella seduta di ieri, ha deliberato l'accantonamento dell'emendamento Mosca 3.1, di tutte le proposte emendative riferite all'articolo 5, nonché dell'articolo 6 (vedi Bollettino delle Commissioni e delle Giunte parlamentari n. 381 del 13 ottobre 2010).
Comunica, quindi, di avere predisposto, nel frattempo, l'emendamento 5.100 (vedi allegato), che intende recepire le indicazioni emerse nella seduta di ieri; su tale emendamento si è convenuto tra gruppi di non fissare un termine per la presentazione di subemendamenti.
Prima di passare alla votazione degli emendamenti e degli articoli accantonati, nonché del nuovo emendamento del relatore, torna a rammentare che gli emendamenti saranno posti in votazione in linea di principio e, se approvati, saranno trasmessi alle competenti Commissioni per l'acquisizione dei prescritti pareri; in caso di approvazione in linea di principio, non si procederà, quindi, al seguito della discussione e alla votazione finale della proposta di legge. Quanto agli effetti della votazione in linea di principio, ricorda nuovamente che essa assume carattere sostanziale e definitivo solo in caso di reiezione delle proposte emendative, mentre, in caso di approvazione, l'effetto che ne consegue è di mera natura procedurale, valendo essa ai fini della trasmissione per i pareri.
Con riferimento all'articolo 3 e al'unica proposta emendativa ad esso riferita che è stata accantonata nella seduta di ieri, esprime parere favorevole sull'emendamento Mosca 3.1.

Il sottosegretario Enzo SCOTTI esprime parere conforme a quello del relatore.

La Commissione approva l'emendamento Mosca 3.1.

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Silvano MOFFA, presidente e relatore, avverte che - essendo stato approvato in linea di principio un emendamento riferito all'articolo 3 - non si procederà alla votazione dell'articolo.
Con riferimento, quindi, all'articolo 5, invita al ritiro degli identici emendamenti Paladini 5.1 e Fedriga 5.2, nonché dell'emendamento Porcino 5.3. Raccomanda, poi, l'approvazione del proprio emendamento 5.100 ed esprime parere favorevole sull'emendamento Fedriga 5.4, a condizione che sia riformulato nel senso di sostituire le parole: «cinque anni» con le parole: «tre anni, nel corso dei quali i medesimi soggetti non hanno diritto al trattamento economico», e sull'emendamento Fedriga 5.5, a condizione che sia riformulato nel senso di aggiungere, in fine, le parole: «e massima di tre anni» (vedi allegato).

Il sottosegretario Enzo SCOTTI esprime parere conforme a quello del relatore. Coglie, peraltro, l'occasione della discussione dell'articolo 5 per depositare una apposita documentazione, che mette a disposizione dei componenti della Commissione, relativa al ruolo svolto dai funzionari italiani presso organismi internazionali e alla relativa disciplina giuridica, segnalando come da tale documentazione si possano desumere valutazioni ben diverse da quelle espresse ieri nel corso di taluni interventi.

Gaetano PORCINO (IdV) ritira l'emendamento Paladini 5.1, di cui è cofirmatario, nonché il proprio emendamento 5.3.

Massimiliano FEDRIGA (LNP) ritira il proprio emendamento 5.2.

La Commissione approva, con distinte votazioni, l'emendamento Fedriga 5.4 (Nuova formulazione), l'emendamento 5.100 del relatore e l'emendamento Fedriga 5.5 (Nuova formulazione).

Silvano MOFFA, presidente, avverte che - essendo stati approvati in linea di principio taluni emendamenti riferiti all'articolo 5 - non si procederà alla votazione dell'articolo.
Fa presente, quindi, che sarà ora posto in votazione l'articolo 6, al quale non sono riferiti emendamenti.

La Commissione approva l'articolo 6.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che gli emendamenti approvati in linea di principio saranno trasmessi alle competenti Commissioni parlamentari per l'espressione del previsto parere.
Rinvia, quindi, il seguito della discussione ad altra seduta.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

La seduta termina alle 10.50.

AUDIZIONI INFORMALI

Giovedì 14 ottobre 2010.

Audizione di rappresentanti di Rete Imprese Italia nell'ambito dell'esame del Libro verde: Verso sistemi pensionistici adeguati, sostenibili e sicuri in Europa (COM(2010)365 def.).

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.05 alle 14.55.