CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 14 ottobre 2010
382.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 14 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 9.

Deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.
C. 1441-quater-F Governo, rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere alla XI Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Roberto Mario Sergio COMMERCIO (Misto-MpA-Sud), relatore, fa presente che il provvedimento, sottoposto al riesame del Parlamento a seguito del rinvio operato dal Presidente della Repubblica, è stato approvato dalla Camera e modificato dal Senato e che le modifiche apportate dal Senato non sono corredate di relazione tecnica. Con riferimento all'articolo 20, recante disposizioni concernenti il lavoro sul naviglio di Stato, evidenzia che andrebbero acquisiti elementi di valutazione in merito all'introduzione, al comma 1, della disposizione che incrementa di 5 milioni di euro all'anno, a decorrere dal 2012, l'autorizzazione di spesa di cui alla legge n. 266/2005 in favore delle vittime del dovere. In merito ai profili di copertura finanziaria, rileva che l'accantonamento del Fondo speciale relativo al Ministero della difesa del quale è previsto l'utilizzo, seppure privo di una specifica voce programmatica, reca le necessarie

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disponibilità. Osserva, inoltre, che le modifiche introdotte dal Senato agli articoli 31 e 50 non sembrano presentare profili finanziari problematici. Sul punto, chiede, comunque, di acquisire l'avviso del Governo.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI con riferimento allo stanziamento di 5 milioni di euro di cui all'articolo 20, comma 1, fa presente che la quantificazione è collegata alla platea dei beneficiari, individuabile con precisione, secondo i dati a disposizione del Ministero della difesa. Pertanto, conferma che lo stanziamento può considerarsi congruo. Osserva quindi come le restanti disposizioni del provvedimento oggetto di modifica non presentino profili finanziari.

Roberto Mario Sergio COMMERCIO (Misto-MpA-Sud), relatore, formula la seguente proposta di parere:
«La V Commissione,
esaminato il disegno di legge C 1441-quater-F, recante deleghe al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro, rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica a norma dell'articolo 74 della Costituzione, approvato, con modificazioni, dalla Camera e modificato dal Senato;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo;
esprime

PARERE FAVOREVOLE».

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario.
Nuovo testo C. 3687 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla VII Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 ottobre 2010.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore, ricorda come l'aggiornamento delle relazione tecnica trasmesso nella giornata di ieri con riferimento al testo del disegno di legge approvato dal Senato evidenzi come il testo trasmesso dall'altro ramo del Parlamento non presenti profili critici di carattere finanziario, rilevando invece che problemi di copertura si pongono con riferimento alle modifiche introdotte dalla Commissione Cultura. Osserva, tuttavia, che, esaminate le valutazioni formulate dal Ministero dell'economia e delle finanze, risulta possibile individuare idonee soluzioni ad alcune delle problematiche evidenziate dal Ministero.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI fa presente che il Governo ritiene opportuno esprimersi sul complesso del provvedimento in una fase successiva alla sessione di bilancio, anche al fine di dare una struttura più solida ad una riforma ampia ed importante, che contiene misure in favore dei ricercatori. Ritiene quindi opportuno un rinvio, facendo presente come nel corso della sessione di bilancio sarà possibile avviare una riflessione ulteriore sulle coperture finanziarie.

Roberto Mario Sergio COMMERCIO (Misto-MpA-Sud), nell'apprezzare la proposta formulata dal rappresentante del Governo in ordine al rinvio dell'esame del provvedimento ad una fase successiva allo svolgimento della sessione di bilancio, sottolinea l'esigenza che, in quella sede, il dibattito non si limiti ad esaminare le questioni attinenti alla copertura finanziaria

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del disegno di legge, ma affronti, più in generale, il tema del futuro del sistema universitario nel nostro Paese. Ritiene, in particolare, opportuno avviare una riflessione politica sulle problematiche emerse nel corso dell'esame del disegno di legge, ricordando come nell'ambito della Commissione di merito si fosse registrato un consenso unanime nella maggioranza sulle modifiche da introdurre nel testo, sulle quali in quella sede aveva convenuto anche il rappresentante del Governo. Nel sottolineare come tale situazione crei indubbie difficoltà ai parlamentari della maggioranza, ritiene necessario che si realizzi un più efficace coordinamento tra i diversi dicasteri.

Antonio BORGHESI (IdV) ricorda di avere rilevato, anche in riferimento ad altri provvedimenti, l'opportunità che il Governo, nelle Commissioni in sede referente, affianchi ai rappresentanti dei diversi Ministeri, degli esponenti del Ministero dell'economia e delle finanze, al fine di chiarire il quadro delle coperture disponibili per i singoli interventi ed evitare il ripetersi di situazioni come quella attuale. Ritiene inoltre grave che i membri della Commissione abbiano appreso solo dalle agenzie di stampa l'intenzione del Governo di chiedere il rinvio del provvedimento, mentre ancora nella seduta di ieri sera si ipotizzava di addivenire all'espressione del parere. Ritiene, comunque, preferibile un rinvio al fine di consentire alla VII Commissione di apportare al testo le necessarie modifiche.

Massimo VANNUCCI (PD), prendendo atto della richiesta formulata del Governo di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento ad una data successiva alla sessione di bilancio, osserva che la scelta di non procedere all'espressione di un parere su un provvedimento che presenta gravi problemi di copertura finanziaria è volta a consentire alla Commissione di merito di verificare la praticabilità di soluzioni alternative a quelle individuate nel testo trasmesso alla Commissione bilancio. Per quanto attiene alle criticità evidenziate dal Ministero dell'economia e delle finanze con riferimento alle disposizioni introdotte dalla Commissione Cultura, ritiene necessario che, al di là delle questioni attinenti alla copertura finanziaria, il Governo fornisca indicazioni in ordine alla quantificazione degli oneri derivanti dall'applicazione dell'articolo 5-bis, in relazione alla quale la Ragioneria generale dello Stato ha evidenziato l'esigenza di acquisire una specifica relazione tecnica. Sul punto invita quindi la Commissione a valutare l'opportunità di richiedere una relazione tecnica relativa alla quantificazione degli effetti finanziari dell'articolo 5-bis. In ogni caso, osserva come l'operato della Commissione di merito, che, a maggioranza, ha cercato di realizzare una forzatura su un testo che presenta evidenti problemi di copertura finanziaria, testimoni in modo chiaro le difficoltà che esistono all'interno della maggioranza e dell'Esecutivo.

Maino MARCHI (PD) osserva come la posizione del Governo coincida ora con quella più volte espressa dal Partito Democratico, che ha sempre sostenuto che per approvare la riforma in questione occorreva lo stanziamento delle necessarie risorse. Rileva che, fino alla serata di ieri, l'intenzione della maggioranza era invece quella di approvare il provvedimento senza avere chiaro il quadro delle coperture e delle quantificazioni. Ritiene che sarebbe opportuno un maggiore coordinamento tra i diversi Ministeri e quello dell'economia, al fine di evitare il ripetersi di tentativi di forzatura. Sottolinea come sia necessario che un Ministro, prima di assumere in una Commissione un impegno politico, svolga preventivamente le opportune verifiche tecniche e finanziarie con il Ministro dell'economia e delle finanze. Evidenzia, quindi, l'opportunità che la Commissione, nel corso della sessione di bilancio, verifichi che la legge di stabilità riservi fondi sufficienti per l'approvazione di provvedimenti legislativi di iniziativa parlamentare.

Gioacchino ALFANO (PdL) ritiene che non si possa imputare alla volontà della

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maggioranza la circostanza che la seduta di oggi si svolga dopo la scelta del Governo di rinviare l'esame del provvedimento ad una fase successiva alla sessione di bilancio, osservando che nella serata di ieri si era prospettata l'ipotesi di un breve rinvio della seduta della Commissione, in modo da attendere l'esito delle decisioni che, nel frattempo, venivano assunte nell'ambito delle riunioni interne all'Esecutivo. Dichiara, poi, di non ritenere opportuno un affiancamento troppo stringente tra i rappresentanti dei ministeri di settore e quelli del Ministero dell'economia e delle finanze nell'ambito delle Commissioni di merito, in quanto reputa che debba essere preservata la specificità delle diverse sedi e l'autonomia del Parlamento, salvaguardando, in particolare, il ruolo della Commissione bilancio nella valutazione dei profili attinenti alla copertura finanziaria dei provvedimenti. Per quanto attiene, infine, ai profili di criticità finanziaria del provvedimento, ritiene che il rinvio del suo esame ad un momento successivo all'avvio della sessione di bilancio e alla presentazione della legge di stabilità possa consentire una più compiuta valutazione delle coperture finanziarie previste, permettendo di verificare la possibilità di reperire ulteriori risorse o di individuare una diversa allocazione di quelle esistenti a legislazione vigente.

Renato CAMBURSANO (IdV), nel richiamare l'intervento dell'onorevole Commercio, pur senza entrare nel merito di questioni interne alla maggioranza, prende atto del fatto che una componente della stessa maggioranza conferma quanto il suo gruppo ha spesso sostenuto e cioè che, all'interno del Governo, non vi è dialogo, sottolineando come ciò possa essere foriero di un ulteriore peggioramento della situazione politica. Ritiene che l'Esecutivo possa essere definito «monoministro» e osserva come si apprenda anche dagli organi di stampa la crescente insofferenza di numerosi Ministri rispetto alla politica del Ministro dell'economia e delle finanze, esprimendo preoccupazione per il fatto che i problemi della maggioranza si ripercuotano sull'intero Paese. Ribadisce che l'Italia dei Valori è a favore di una riforma dell'università che metta fine alle baronie, ma fa presente che essa non può essere portata a termine senza le necessarie risorse. In mancanza dei necessari fondi, ritiene che il Ministro Gelmini dovrebbe astenersi dall'andare in televisione ad annunciare riforme che non possono essere realizzate. In tale quadro, ritiene preferibile rinviare a dopo la sessione di bilancio il seguito dell'esame del provvedimento, auspicando altresì che con la legge di stabilità solo Tabellare, come annunciata dal Ministro dell'economia e delle finanze, non si provveda ad un mero spostamento di risorse da un capitolo all'altro.

Marco Mario MILANESE (PdL), esprimendo in via preliminare apprezzamento per la scelta del Governo di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento ad un momento successivo all'avvio della sessione di bilancio, osserva come nell'iter legislativo sia sempre necessario garantire la sovranità del Parlamento, consentendo alle Commissioni di merito di valutare in piena libertà i provvedimenti al loro esame. Con specifico riferimento al disegno di legge in esame, rileva che il testo trasmesso dal Senato prevedeva una riforma del sistema universitario recante contenuti essenzialmente ordinamentali, che è stata oggetto di rilevanti modifiche nel corso dell'esame presso la VII Commissione, la quale ha introdotto numerose disposizioni di spesa. Al riguardo, concorda con l'onorevole Gioacchino Alfano sull'opportunità di tenere distinte le valutazioni di merito, di competenza delle singole Commissioni, da quelle attinenti alla copertura finanziaria, che implicano un'analisi di carattere tecnico, rimesse alla competenza del Ministero dell'economia e delle finanze e della Commissione Bilancio. Con specifico riferimento alla copertura finanziaria di talune disposizioni del provvedimento, e, in particolare, all'articolo 5-bis, che finanzia la chiamata di professori di seconda fascia, ritiene che vi sia la possibilità di individuare le risorse necessarie nel decreto-legge in materia di

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proroga di termini che dovrebbe essere adottato dall'Esecutivo entro la fine dell'anno. Nel dichiararsi, quindi, sicuro che il Governo interverrà entro breve termine per individuare le risorse finanziarie necessarie alla chiamata di nuovi professori, osserva che i problemi evidenziatisi in questa sede potranno trovare tempestivamente una soluzione soddisfacente.

Massimo POLLEDRI (LNP), relatore, ritiene che il dibattito svoltosi sia stato molto serio e sia entrato nel merito delle questioni, forse enfatizzando un po' troppo la questione dei ricercatori rispetto ad altre pure importanti. Osserva che, probabilmente, una parte del Governo ha fatto un passo troppo lungo e che ora vada recuperata una piena sintonia nei tempi e nei modi opportuni. Condivide quindi la richiesta del rappresentante del Governo di non addivenire nella seduta odierna all'espressione del parere.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, apprezzate le circostanze, propone, e la Commissione consente, che, allo stato, non si proceda all'espressione del parere.

La seduta termina alle 9.30.