CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 ottobre 2010
381.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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ELEZIONE DEL PRESIDENTE, DEI VICEPRESIDENTI E DEI SEGRETARI

Mercoledì 13 ottobre 2010. - Presidenza del presidente provvisorio Carlo CICCIOLI, indi del presidente eletto Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 14.35.

Carlo CICCIOLI, presidente, avverte che la Commissione è convocata per il proprio rinnovo, mediante l'elezione dell'ufficio di presidenza, composto da un presidente, da due vicepresidenti e da due segretari.
Si procederà prima alla votazione per l'elezione del presidente e, successivamente, a quella per l'elezione dei vicepresidenti e dei segretari.

Elezione del presidente.

Carlo CICCIOLI, presidente, indice la votazione per l'elezione del presidente.

Comunica il risultato della votazione:
Presenti e votanti 41
Maggioranza assoluta dei
voti 21

Hanno riportato voti:
Palumbo 25
Livia Turco 1
Schede nulle... 1
Schede bianche... 14

Proclama eletto presidente il deputato Giuseppe PALUMBO, che invita ad assumere la presidenza.

Hanno preso parte alla votazione i deputati:
Abelli, Argentin, Barani, Binetti, Bocciardo, Bossa, Bucchino, Burtone, Castellani, Ciccioli, D'Anna, De Nichilo Rizzoli, De Poli, Di Virgilio, D'Incecco, Farina Coscioni, Fucci, Grassi, Lenzi, Mancuso, Miotto, Laura Molteni, Mura, Murer, Mussolini, Palagiano, Palumbo, Pastore, Patarino,

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Pedoto, Perina, Pisacane, Porcu, Rondini, Sarubbi, Scalera, Scapagnini, Stagno d'Alcontres, Testa Nunzio Francesco, Livia Turco e Volpi.

Elezione dei vicepresidenti e dei segretari.

Giuseppe PALUMBO, presidente, indice la votazione per l'elezione di due vicepresidenti e di due segretari.

Comunica il risultato della votazione per l'elezione dei vicepresidenti:
Presenti e votanti 40

Hanno riportato voti:
Ciccioli 21
Grassi 17
Schede bianche 2

Proclama eletti vicepresidenti i deputati Carlo CICCIOLI e Gero GRASSI.

Comunica il risultato della votazione per l'elezione dei segretari:

Hanno riportato voti:
Mancuso 22
Farina Coscioni 14
Schede nulle 1
Schede bianche 3

Proclama eletti segretari i deputati Gianni MANCUSO e Maria Antonietta FARINA COSCIONI.

Hanno preso parte alla votazione per l'elezione dei vicepresidenti e dei segretari i deputati:
Abelli, Argentin, Barani, Binetti, Bocciardo, Bossa, Bucchino, Burtone, Castellani, Ciccioli, D'Anna, De Nichilo Rizzoli, De Poli, Di Virgilio, D'Incecco, Farina Coscioni, Fucci, Grassi, Lenzi, Mancuso, Miotto, Laura Molteni, Mura, Murer, Mussolini, Palagiano, Palumbo, Pastore, Patarino, Pedoto, Perina, Porcu, Rondini, Sarubbi, Scalera, Scapagnini, Stagno d'Alcontres, Testa Nunzio Francesco, Livia Turco e Volpi.

Giuseppe PALUMBO, presidente, ringrazia quindi i colleghi per la rinnovata attestazione di fiducia e auspica che la Commissione possa proseguire nella sua attività con la serenità che ne ha sino ad oggi contraddistinto i lavori e, ove possibile, in modo ancora più proficuo.

La seduta termina alle 15.30.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 13 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 15.30.

Delega al Governo in materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.
C. 1441-quater/F Governo, rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere alla XI Commissione il prescritto parere sulle parti di competenza del disegno di legge n. 1441-quater/F Governo, recante «Delega al Governo in materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro».
Fa presente che il disegno di legge in esame era stato approvato dalla Camera dei deputati il 31 marzo 2010, dopo essere stato rinviato alla Camere dal Presidente della Repubblica ai sensi dell'articolo 74

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della Costituzione. Successivamente, il Senato della Repubblica ha ulteriormente modificato il disegno di legge. L'esame odierno, pertanto, si concentrerà sulle parti di competenza della Commissione, oggetto di modifiche da parte del Senato. In particolare, segnala che l'articolo 2, modificato nel corso dell'esame al Senato, delega il Governo ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del provvedimento, uno o più decreti legislativi volti alla riorganizzazione degli enti, istituti e società rispettivamente vigilati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dal Ministero della salute, nonché alla ridefinizione del rapporto di vigilanza dei predetti Ministeri sugli stessi enti, ferme restando l'autonomia di ricerca e le funzioni attribuite a questi ultimi. La delega deve essere esercitata sulla base, tra l'altro, dei seguenti criteri e principi direttivi (comma 1): semplificazione e snellimento dell'organizzazione e della struttura amministrativa degli enti, istituti e società vigilati, adeguando le stesse ai principi di efficacia, efficienza ed economicità dell'attività amministrativa e all'organizzazione, rispettivamente, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero della salute, e prevedendo altresì il riordino delle competenze dell'Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL) e della società Italia Lavoro S.p.A. (lettera a)). Nel corso dell'esame al Senato, è stato soppresso il riferimento all'Istituto per gli affari sociali (IAS). La soppressione risponde ad esigenze di coordinamento normativo con le disposizioni di cui all'articolo 7, comma 15, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, che ha soppresso, appunto, lo IAS, trasferendone le relative funzioni all'ISFOL, in una delle macroaree esistenti; ridefinizione del rapporto di vigilanza tra i Ministeri indicati nella disposizione e gli enti e istituti vigilati, prevedendo, in particolare, per i Ministeri stessi, la possibilità di emanare indirizzi e direttive nei confronti degli enti o istituti sottoposti alla loro vigilanza (lettera c)). Nel corso dell'esame del provvedimento al Senato è stato soppresso il periodo che prevedeva che l'INAIL avesse la competenza ad emanare, nel quadro dei richiamati indirizzi e direttive ministeriali, specifiche direttive all'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL) in materia della sicurezza dei luoghi di lavoro, al fine di assicurare, anche attraverso la previsione di appositi modelli organizzativi, l'effettivo coordinamento in materia previsto dall'articolo 9 del decreto legislativo n. 81 del 2008, nonché la funzionalità delle attività di ricerca svolte dall'ISPESL rispetto agli obiettivi definiti a livello nazionale. Anche tale soppressione risponde ad esigenze di coordinamento normativo con le disposizioni di cui all'articolo 7, comma 1, del richiamato decreto-legge n. 78 del 2010, il quale ha soppresso l'ISPESL con conseguente attribuzione delle funzioni all'INAIL, il quale subentra in tutti i rapporti attivi e passivi.
Segnala, altresì, che l'articolo 20, modificato nel corso dell'esame al Senato, reca disposizioni in materia di infortuni e igiene del lavoro. In particolare, il comma 1 incrementa, a decorrere dal 2012, l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 562, della legge finanziaria per il 2006, di una somma pari a 5 milioni di euro. Detta autorizzazione di spesa è riferita ai benefici in favore delle vittime della criminalità e del terrorismo o vittime del dovere, comprendendo in questa definizione tutti i dipendenti pubblici. Il comma 2, attraverso l'interpretazione autentica dell'articolo 2, lettera b), della legge-delega n. 51 del 1955, è volto ad escluderne l'applicazione non soltanto, come da essa espressamente previsto, al «lavoro a bordo delle navi mercantili e a bordo degli aeromobili», ma anche al lavoro a bordo del naviglio di Stato, fatto salvo il diritto del lavoratore al risarcimento del danno eventualmente subito. In relazione a ciò, la norma prevede che le disposizioni penali di cui al decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 303, attuativo della richiamata legge n. 51 del 1955, non trovino applicazione, per il periodo di loro vigenza, per i

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fatti che hanno cagionato morti o lesioni avvenuti a bordo dei mezzi del naviglio di Stato derivanti dal contatto con l'amianto.
Osserva, infine, che in ogni caso, i provvedimenti adottati dal giudice penale non pregiudicano le azioni risarcitorie eventualmente intraprese in ogni sede, dai soggetti danneggiati o dai loro eredi, per l'accertamento della responsabilità civile contrattuale o extracontrattuale derivante dalle violazioni delle disposizioni del richiamato decreto del Presidente della Repubblica.
Alla luce di quanto esposto, formula una proposta di parere favorevole.

Anna Margherita MIOTTO (PD) rileva che la modifica dell'articolo 20 approvata nel corso dell'esame al Senato non affronta adeguatamente il problema già evidenziato in Commissione nella precedente lettura, sulla base dei rilievi contenuti nel messaggio con cui il Presidente della Repubblica ha rinviato il provvedimento alle Camere. La norma di cui all'articolo 20 modifica, di fatto, una legge delega entrata in vigore cinquantacinque anni fa; tuttavia, la scelta di configurare tale disposizione come norma di interpretazione autentica fa sì che gli effetti retroagiscano alla data di entrata in vigore della precedente disposizione, facendo così venir meno la responsabilità penale degli ufficiali che, attualmente, sono sotto processo per i gravi danni subiti dal personale militare in seguito all'esposizione all'amianto. Si tratta, a suo avviso, di una norma scandalosa, che aggiunge al danno evidente la beffa di stanziare 5 milioni di euro a favore delle vittime del dovere, senza specificare che tali risorse devono essere destinate agli indennizzi in favore dei soggetti danneggiati dall'esposizione all'amianto a bordo del naviglio di Stato. L'attuale disciplina sugli indennizzi a favore delle vittime del dovere, infatti, potrebbe comportare l'esclusione proprio dei soggetti danneggiati in discorso. Ribadisce, infine, quanto evidenziato nel corso della precedente lettura del provvedimento, cioè che il venir meno della responsabilità penale rischia di far mancare il titolo giuridico per il risarcimento.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, sottolinea come la modifica apportata al comma 2 dell'articolo 20 nel corso dell'esame al Senato, di cui ha dato conto nella relazione, superi il rischio del venir meno del titolo giuridico per il risarcimento, evidenziato dalla collega Miotto. Ribadisce, pertanto, la sua proposta di parere favorevole.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 16.