CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 ottobre 2010
381.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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ELEZIONE DEL PRESIDENTE, DEI VICEPRESIDENTI E DEI SEGRETARI

Mercoledì 13 ottobre 2010. - Presidenza del presidente provvisorio Salvatore MARGIOTTA, indi del presidente eletto Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 14.35.

Elezione del presidente.

Salvatore MARGIOTTA, presidente, indice la votazione per l'elezione del presidente.
Comunica il risultato della votazione:
Presenti e votanti 42
Maggioranza assoluta dei voti 22

Hanno riportato voti:
Angelo ALESSANDRI 23
Sergio Michele PIFFARI 15
Ermete REALACCI 1
Guido DUSSIN 1
Schede bianche 2

Proclama eletto presidente il deputato Angelo Alessandri, che invita quindi ad assumere la Presidenza.

Hanno preso parte alla votazione i deputati: Alessandri, Aracri, Benamati, Bocci, Bonciani, Braga, Bratti, Cosenza, De Siano, Di Cagno Abbrescia, Dionisi, Guido Dussin, Esposito, Tommaso Foti, Germanà, Ghiglia, Gibiino, Ginoble, Iannarilli, Iannuzzi, Lanzarin, Libè, Lisi, Marantelli, Margiotta, Mariani, Mondello, Morassut, Motta, Nucara, Piffari, Pili, Pizzolante, Realacci, Scalia, Scilipoti, Stradella, Togni, Tortoli, Vella, Vessa e Viola.

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Elezione dei vicepresidenti e dei segretari.

Angelo ALESSANDRI, presidente, indìce la votazione per l'elezione di due vicepresidenti e di due segretari.
Comunica il risultato della votazione per l'elezione dei vicepresidenti:
Presenti e votanti 42

Hanno riportato voti:
Roberto TORTOLI 22
Salvatore MARGIOTTA 18
Schede nulle 2

Proclama eletti vicepresidenti i deputati: Roberto Tortoli e Salvatore Margiotta.
Comunica il risultato della votazione per l'elezione dei segretari:
Presenti e votanti 42

Hanno riportato voti:
Sergio PIZZOLANTE 21
Mauro LIBÈ 20
Schede nulle 1

Proclama eletti segretari i deputati: Sergio Pizzolante e Mauro Libè.

Hanno preso parte alla votazione per l'elezione dei vicepresidenti e dei segretari i deputati: Alessandri, Aracri, Benamati, Bocci, Bonciani, Braga, Bratti, Cosenza, De Siano, Di Cagno Abbrescia, Dionisi, Guido Dussin, Esposito, Tommaso Foti, Germanà, Ghiglia, Gibiino, Ginoble, Iannarilli, Iannuzzi, Lanzarin, Libè, Lisi, Lupi, Marantelli, Margiotta, Mariani, Mondello, Morassut, Motta, Nucara, Piffari, Pili, Pizzolante, Realacci, Scilipoti, Stradella, Togni, Tortoli, Vella, Vessa e Viola.

La seduta termina alle 15.35.

RISOLUZIONI

Mercoledì 13 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente, il territorio e il mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 15.35.

7-00393 Bratti: Iniziative legislative per rendere immediatamente vincolanti i limiti legali di emissione in atmosfera di benzo(a)pirene.
7-00405 Zamparutti: Iniziative legislative per il ripristino dell'obiettivo di qualità del benzo(a)pirene.
(Discussione congiunta e rinvio).

La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

Angelo ALESSANDRI, presidente, comunica che, in data di 12 ottobre scorso, è stata presentata la risoluzione n. 7-00405, a prima firma dell'onorevole Zamparutti, vertente su materia identica a quella della risoluzione 7-00393, a prima firma dell'onorevole Bratti, e che, pertanto, si procederà alla discussione congiunta delle due risoluzioni.

Alessandro BRATTI (PD), illustrando la risoluzione a sua prima firma, sottolinea la situazione critica determinatasi con il recepimento della direttiva 2008/50/CE, in occasione del quale il Governo ha cercato di dare una certa sistematicità alla materia della qualità dell'aria, abrogando però il decreto legislativo n. 152 del 2007 che aveva dato attuazione alla cosiddetta «direttiva metalli», normando su un componente altamente tossico come il benzo(a)pirene.
A tale proposito fa notare come lo schema di decreto legislativo, ora decreto legislativo n. 155 del 2010, facesse riferimento ai «termini prescritti», e quindi al 1o gennaio 1999 (termine indicato dal decreto ministeriale 25 novembre 1994 richiamato dal decreto legislativo n. 152 del 2007), per indicare la data a partire della quale non andava superata la media annua di 1 nanogrammo a metro cubo di benzo(a)pirene nell'aria delle aree urbane con più di 150 mila abitanti. Aggiunge che nel decreto legislativo adottato in via definitiva, su indicazione recata nel parere reso dalla 13a Commissione del Senato, è

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stata introdotta invece la data del 31 dicembre 2012, determinando così grossi problemi, non solo nella città di Taranto dove lo stabilimento dell'ILVA è il principale responsabile della produzione di benzo(apirene), ma anche in tutte le città con più di 150.000 abitanti.
Ritiene pertanto che andrebbe richiesto al Governo un impegno a riconsiderare la data del 31 dicembre 2012, adottando un'iniziativa normativa tesa a ripristinare i limiti e la tempistica per il raggiungimento dell'obiettivo di qualità per il benzo(a)pirene previsti dal decreto legislativo n. 152 del 2007.
Conclude rappresentando l'opportunità di procedere, prima della votazione sulla risoluzione, ad audizioni di soggetti che possano fornire alla Commissione elementi di valutazione in ordine ad un inquinante altamente pericoloso, come il benzo(a)pirene.

Ermete REALACCI (PD) rileva come il recepimento della direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell'aria sia stato fraudolentemente utilizzato per procedere alla modifica della normativa nazionale, non strettamente coinvolta dalle prescrizioni della direttiva medesima. Nello stigmatizzare tale comportamento del Governo, fa notare come analoga situazione si stia ripetendo anche in occasione del recepimento della direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti, in occasione del quale il Governo sta procedendo ad una modifica sistematica della normativa sui rifiuti.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), riservandosi di intervenire sul merito delle risoluzioni in titolo, fa notare l'opportunità di procedere ad audizioni dei soggetti che possano attestare i danni derivanti alla salute umana e all'ambiente dal benzo(a)pirene, con particolare riferimento all'area di Taranto.

Il sottosegretario Roberto MENIA ricorda che il decreto legislativo n. 155/2010 ha previsto, per il benzo(a)pirene, un valore obiettivo pari a I ng/m3, da raggiungere entro il 31 dicembre 2012 su tutto il territorio nazionale, in piena conformità a quanto stabilito dalla direttiva comunitaria 2004/107/CE. Al fine di assicurare il perseguimento di tale valore, il decreto ha definito un quadro istituzionale e procedurale idoneo affinché le autorità regionali e locali possano attivare tutti gli adempimenti necessari a svolgere, in modo corretto e continuativo, il monitoraggio di questa sostanza ed a individuare gli interventi da attuare per il risanamento. Il precedente decreto ministeriale 25 novembre 1994 prevedeva, per il benzo(a)pirene, un equivalente obiettivo di qualità (1 ng/m3) da rispettare, peraltro, solo presso alcuni grandi centri urbani a partire dal 1999. Tale obiettivo non aveva tuttavia mai trovato una reale applicazione. Questo perché il benzo(a)pirene, essendo un inquinante caratterizzato da specifiche tipicità, ha sempre determinato notevoli difficoltà tecniche e gestionali per le amministrazioni locali competenti, anche per l'assenza di metodi di analisi e verifica scientificamente provati. Agli organi tecnici e ai laboratori regionali e provinciali preposti al controllo e all'assicurazione di qualità dei dati era, infatti, affidata l'applicazione delle procedure per il corretto funzionamento degli strumenti di misura e la garanzia di qualità dei dati. In particolare, le valutazioni sullo stato degli inquinamenti causati dagli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) - analisi delle cause e dei processi di diffusione, individuazione delle aree critiche - e le linee guida per gli interventi di prevenzione e gestione delle situazioni critiche dovevano essere inclusi nei piani regionali e locali per la qualità dell'aria elaborati secondo le norme all'epoca vigenti. Per recepire la direttiva, si è, quindi, reso necessario adeguare, nel diritto interno, procedure e metodi di misura alle nuove regole comunitarie, secondo la logica propria di queste ultime, che, diversamente da quella sottesa al decreto ministeriale del 1994, tendente all'acquisizione di conoscenze, punta sul monitoraggio e sull'individuazione e l'adozione delle misure di risanamento e di prevenzione, prevedendo poteri sostituivi in caso di inadempienza dei soggetti preposti.

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In questo nuovo quadro di riferimento, è apparso dunque incongruo mantenere vigente un obiettivo di qualità in un numero limitato di città da raggiungere sulla base di piani regionali impostati su norme abrogate nel 1999 in quanto difformi da quelle stabilite a livello europeo. Altrettanto incongruo sarebbe stato porre un limite vincolante da subito su tutto il territorio nazionale ancora prima di impostare una rete di monitoraggio che consentisse controlli effettivi. L'unica soluzione razionale era, pertanto, quella adottata con il decreto legislativo n. 155/2010, ossia quella di conformarsi all'ordinamento comunitario stabilendo, per il benzo(a)pirene, un valore obiettivo pari a 1 ng/m3, da raggiungere entro il 31 dicembre 2012 su tutto il territorio nazionale, e di definire un quadro istituzionale e procedurale idoneo affinché le autorità regionali e locali possano attivare tutti gli adempimenti necessari a svolgere, in modo corretto e continuativo, il monitoraggio di questa sostanza ed a individuare gli interventi da attuare per il risanamento e la prevenzione, prevedendo altresì, specifici obblighi, per lo Stato, in caso di inadempienza delle Amministrazioni preposte. Il Governo ritiene che l'obbligo di realizzare un idoneo monitoraggio e di svolgere una precisa istruttoria per la selezione degli interventi di risanamento, potrà consentire, a differenza di quanto avvenuto in passato, l'attuazione effettiva di misure concrete ed efficaci. Resta peraltro inteso che, per assicurare il conseguimento del valore obiettivo entro il 31 dicembre 2012, il processo di monitoraggio e valutazione della qualità dell'aria e di analisi e selezione degli interventi dovrà essere immediatamente intrapreso dalle competenti autorità, sotto il coordinamento del Ministero dell'ambiente. Si ribadisce, dunque, che il decreto legislativo n. 155/2010 non ha determinato alcun peggioramento delle precedenti condizioni di qualità dell'aria (alla luce del fatto che il decreto ministeriale 25 novembre 1994, era rimasto inattuato, come già chiarito) ma ha creato, invece, le condizioni affinché sia effettivamente realizzata una concreta attività di risanamento, da avviare immediatamente e da concludere in tempi certi. Osserva, in ultimo, che, fin dalla prima stesura, il testo del decreto legislativo presentato alle competenti Commissioni parlamentari e dalle stesse approvato prevedeva che il decreto ministeriale 25 novembre 1994 fosse abrogato e che il valore obiettivo del benzo(a)pirene fosse perseguito negli stessi termini fissati per gli altri inquinanti di cui alla direttiva 2004/107/CE, concernente l'arsenico, il cadmio, il mercurio, il nickel e gli idrocarburi policiclici aromatici nell'aria (ossia entro il 31 dicembre 2012). Infine, ritiene vada sottolineato che queste previsioni contenute nel decreto legislativo sono state specificamente condivise anche dalle autorità regionali e locali in sede di Conferenza Unificata.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione congiunta ad altra seduta, riservandosi di sottoporre all'attenzione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, la richiesta da più parti avanzata di procedere ad audizioni informali nell'ambito della discussione medesima.

La seduta termina alle 16.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 13 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 16.

Modifica della denominazione del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
C. 2780 Mario Pepe (PdL).

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 maggio 2010.

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Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che è pervenuto il parere favorevole della I Commissione Affari Costituzionali sul nuovo testo della proposta di legge in esame, come risultante dagli emendamenti approvati nella seduta del 6 maggio 2010.
Considerato l'orientamento al trasferimento alla sede legislativa, manifestato da alcuni gruppi per le vie brevi, si riserva di trasmettere alla Presidenza della Camera la richiesta di tale trasferimento del nuovo testo della proposta di legge n. 2780, una volta verificata la sussistenza dei requisiti prescritti dall'articolo 92, comma 6, del regolamento.
Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.05 alle 16.15.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive.
Atto n. 250.

Schema di decreto legislativo recante recepimento delle direttive 2008/105/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativa a standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque, e 2009/90/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 luglio 2009, che stabilisce, conformemente alla direttiva 2000/60/CE, specifiche tecniche per l'analisi chimica e il monitoraggio dello stato delle acque.
Atto n. 252.