CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 ottobre 2010
378.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 6 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 14.20.

Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario.
C. 3687 Governo, approvato dal Senato, e abb.

(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 30 settembre 2010.

Francesco STAGNO d'ALCONTRES (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Schema di Decisione di finanza pubblica per gli anni 2011-2013.
Doc. LVII, n. 3.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Lucio BARANI (PdL), relatore, ricorda che la Decisione di Finanza Pubblica per gli anni 2011-2013 (DFP), trasmessa alle Camere il 30 settembre 2010, costituisce il nuovo documento di programmazione economica e finanziaria - previsto dalla legge di riforma della contabilità (legge n. 196 del 2009) - che sostituisce il Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) previsto dalla precedente disciplina contabile (legge n. 468 del 1978). Ai sensi dell'articolo 10 della nuova legge di contabilità, la DFP indica gli obiettivi di politica economica e il quadro delle previsioni economiche e di finanza pubblica almeno per il triennio successivo. Essa reca, inoltre, quale importante novità rispetto al precedente DPEF, la definizione degli obiettivi programmatici articolati per i tre sottosettori del conto delle amministrazioni pubbliche, relativi all'amministrazione centrale, alle amministrazioni locali e agli enti di previdenza.
Per quanto concerne i contenuti specifici della DFP in esame, osserva come nel documento si precisi che, avendo il Governo anticipato all'inizio dell'estate la manovra triennale di finanza pubblica 2011-2013 (decreto-legge n. 78 del 2010), la DFP per gli anni 2011-2013 si limita a recepire gli effetti del citato decreto-legge di manovra, confermando nella sostanza - salvo alcune marginali modifiche derivanti dal quadro macroeconomico - gli obiettivi programmatici già esposti nella Relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica (RUEF) per il 2010, presentata a maggio scorso.
Nella premessa viene, inoltre, sottolineato il superamento della DFP quale documento di programmazione economica e finanziaria alla luce della ormai prossima riforma della politica economica europea, che si sta sviluppando e discutendo in questi giorni, in vista dell'approvazione - probabilmente già da questo autunno - di una nuova versione del Patto di stabilità e crescita. Secondo quanto riportato nella premessa allo schema di DFP, i nuovi documenti politico-contabili europei (Stability Program, National Reform Program), che dovranno essere presentati da ciascun Paese prima della fine dell'anno, assumeranno una «centralità politica assoluta ed assorbente». Sarà conseguentemente all'interno di questo nuovo schema europeo, e non all'interno dello schema di DFP, che si concentrerà la discussione sulla politica economica. Alla luce di tali circostanze la Decisione in esame è da considerarsi - come sottolineato nella premessa del documento - «sostanzialmente e politicamente già superata».

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Rileva, quindi, che il documento in esame prevede, nell'ambito del quadro programmatico: un incremento (in termini reali) del prodotto interno lordo (PIL), pari all'1,2 per cento nel 2010, all'1,3 per cento nel 2011 e al 2,0 per cento per ciascuno degli anni 2012 e 2013; un valore del tasso di disoccupazione pari all'8,7 per cento per ciascuno degli anni 2010 e 2011, all'8,6 per cento per il 2012 e all'8,4 per cento per il 2013; un incremento del tasso di occupazione (dal 57,1 per cento - valore previsto per il 2010 - al 58,6 per cento - previsto per il 2013); un tasso di inflazione programmata pari all'1,5 per cento per ciascuno degli anni 2010-2013; il conseguimento dell'obiettivo di ricondurre l'indebitamento netto al di sotto del 3 per cento del PIL entro il 2012 (il tasso previsto è pari al 5,0 per cento nel 2010, al 3,9 per cento nel 2011, al 2,7 per cento nel 2012 e al 2,2 per cento nel 2013).
Quanto alla parte di specifica competenza della Commissione, ricorda, in particolare, che per la spesa sanitaria corrente il documento prevede che il rapporto tra essa e il PIL sia pari al 7,4 per cento nel 2010 e al 7,2 per cento per ciascuno degli anni 2011-2013 (nel 2009 il rapporto era pari al 7,3 per cento).
La nota metodologica allegata al documento osserva che le previsioni sulla spesa sanitaria sono state elaborate sulla base delle informazioni sulla dinamica della spesa rilevate attraverso l'attività di monitoraggio relativa al secondo trimestre 2010, oltre che sulla base dell'aggiornamento del quadro macroeconomico predisposto per il periodo di riferimento e dei risparmi derivanti dal proseguimento dei piani di rientro dai disavanzi in alcune regioni. Il documento ricorda, inoltre, che, tra le misure adottate con il recente decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 (convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122), vi sono quelle che determinano risparmi per la spesa farmaceutica (circa 0,6 miliardi di euro per ciascuno degli anni 2011-2013), ottenuti con la riduzione delle quote di spettanza riconosciute alla filiera della distribuzione del farmaco e con l'individuazione da parte dell'AIFA di misure per la razionalizzazione dell'impiego dei medicinali.
Osserva, infiine, che il documento non si sofferma sulle linee future di intervento nel settore sanitario, limitandosi solo a brevi cenni in materia. In particolare, il documento rileva che, nel corso del 2010, l'azione di riforma in seno alla pubblica amministrazione verrà ulteriormente implementata con la revisione del Codice dell'amministrazione digitale (CAD), la quale «ridefinisce l'impianto di norme atte ad accelerare il processo di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche, accompagnando le politiche messe in atto in tema di e-government finalizzate prioritariamente a un dialogo più immediato e semplice con cittadini e imprese e alla realizzazione di processi produttivi e organizzativi più efficienti nei settori della giustizia, della sanità e dell'istruzione».

Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente che, non essendo previste votazioni in Assemblea nella giornata di domani, la Commissione, se non vi sono obiezioni, potrebbe procedere alla votazione sulla proposta di parere del relatore già nella seduta odierna.

Paola BINETTI (UdC) ritiene che, data l'importanza del tema trattato, il relatore dovrebbe pronunciarsi sull'opportunità di procedere alla votazione già nella seduta odierna.

Lucio BARANI (PdL), relatore, fa presente che, come emerge dalla relazione che ha testé svolto, i profili di competenza della Commissione sono molto contenuti e, pertanto, possono essere esaminati anche in tempi più ristretti in quelli normalmente dedicati all'esame in sede consultiva.

Giuseppe PALUMBO, presidente, in aggiunta a quanto detto dal relatore, ricorda che il documento in esame recepisce, di fatto, i contenuti della manovra di finanza pubblica già approvata prima della pausa estiva, come del resto ricordato dallo stesso relatore.

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Paola BINETTI (UdC) annuncia, anche a nome del suo gruppo, l'astensione sulla proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.35.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 6 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Francesca Martini.

La seduta comincia alle 14.35.

Norme per la tutela dei diritti della partoriente, la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato.
C. 918 Marinello, C. 1353 Livia Turco C. 1513 Palumbo, C. 1266 Consiglio regionale del Piemonte e C. 3303 Lucà.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 5 ottobre 2010.

Domenico DI VIRGILIO (PdL) auspica che, come richiesto anche dalla collega Pedoto, nel progetto di legge in esame sia inserita una norma sulla conservazione e sull'utilizzo del sangue cordonale. Invita, inoltre, i colleghi a valutare l'opportunità di garantire la continuità assistenziale nei confronti della donna in gravidanza da parte del ginecologo di sua fiducia, anche al momento del parto.

Vittoria D'INCECCO (PD), premesso di condividere l'impostazione e le finalità dei progetti di legge in esame, apprezza, in particolare, la scelta di riconoscere pienamente l'importanza del ruolo del neonatologo al momento del parto, di garantire la segretezza del parto alle donne che ne facciano richiesta e di promuovere il parto fisiologico. A tale ultimo riguardo, sottolinea la necessità di assicurare alle donne la possibilità di ricorrere all'analgesia nel travaglio di parto, ricordando come il ricorso eccessivo al parto con taglio cesareo dipenda anche dalla difficoltà di accedere all'analgesia nell'ambito del parto fisiologico, oltre che dalla ingiustificata differenziazione dei rispettivi DRG.

Giuseppe PALUMBO, presidente e relatore, avverte che il Governo si riserva di intervenire nel prosieguo dell'esame.
Replicando, quindi, brevemente ai colleghi intervenuti, che ringrazia per gli importanti contributi forniti alla discussione, osserva come vada tenuto costantemente presente il problema delle competenze regionali in materia e come, pertanto, l'intervento legislativo statale debba limitarsi alla definizione delle linee generali. Sottolinea, altresì, l'importanza di assicurare alle donne il ricorso all'analgesia nel travaglio di parto, inserendola nei nuovi livelli essenziali di assistenza. Dichiara, inoltre, di condividere il richiamo della collega Murer all'importanza della figura del mediatore culturale, ricordando come vi sia, in effetti, una maggiore incidenza di complicazioni nei parti di cittadine straniere. Ritiene, quindi, che il tema della razionalizzazione dei punti nascita, richiamato tra gli altri dal collega Burtone, debba essere affrontato sulla base non solo del numero dei parti effettuati in un anno, ma anche della ubicazione geografica delle strutture e della conformazione del territorio in cui si trovano. Ricorda, altresì, l'opportunità di diversificare i punti nascita sulla base di differenti livelli, corrispondenti al grado di prevedibile difficoltà del parto. Sottolinea, quindi, il problema della carenza di unità di terapia intensiva neonatale, ricordando come il trasporto del neonato dalla struttura dove ha avuto luogo il parto a quella dotata di tali unità costituisca un chiaro fattore di rischio. Richiama, inoltre, l'esigenza di garantire alle puerpere l'assistenza psicologica, soprattutto nel caso di donne che si trovino ad affrontare da sole la loro maternità.

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Quanto al problema dell'utilizzo del sangue cordonale, sollevato da diversi colleghi, ritiene che la Commissione debba riprendere al più presto l'esame dei progetti di legge in materia, possibilmente già nella prossima settimana. Dopo aver evidenziato il problema della formazione del personale medico ginecologico, con particolare riguardo alla formazione ostetrica, sottolinea l'estrema delicatezza del tema della continuità assistenziale, sollevato dal collega Di Virgilio. In proposito, osserva che, nell'ambito delle strutture sanitarie pubbliche, la responsabilità deve essere chiaramente attribuita al ginecologo di guardia, superando l'attuale confusione e gli abusi di quei ginecologi che, oggi, ricevono compensi in nero per parti effettuati presso le stesse strutture pubbliche. Ritiene, infine, che il problema della riduzione dei parti con taglio cesareo debba essere affrontato iniziando dalle realtà in cui si registrano i picchi più elevati.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di sicurezza degli impianti protesici mammari.
C. 670 Lussana, C. 1179 Mancuso e C. 3703 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 28 settembre 2010.

Francesco STAGNO d'ALCONTRES (PdL) esprime perplessità sull'opportunità del provvedimento in esame, ritenendo che le pur lodevoli finalità che esso persegue avrebbero potuto essere raggiunte con l'emanazione di una semplice circolare ministeriale. In particolare, la qualità dei dispositivi medici introdotti sul mercato dovrebbe essere attentamente valutata dalla Commissione unica sui dispositivi medici al momento di autorizzarne l'immissione in commercio. Analogamente, bisognerebbe esercitare un controllo più attento sui professionisti che applicano tali dispositivi; in proposito, ritiene che una riserva di trattamento risulterebbe assai più utile dell'istituzione di un registro. Quanto ai presunti rischi connessi all'utilizzo di detti dispositivi, ricorda come negli USA sia stato valutato ed escluso il rischio sia di patologie autoimmuni sia di conseguenze di tipo cancerogeno. Questo genere di rischi, infatti, può oggi essere efficacemente prevenuto mediante il ricorso alla diagnostica strumentale. Dichiara, quindi, che le sue perplessità sono ampiamente condivise nell'ambito della Società italiana di chirurgia plastica, sebbene venga apprezzato il limite posto all'applicazione dei dispositivi medici in discorso su soggetti minori di età. Alla luce di quanto esposto e in considerazione del fatto che molti dei dati che dovrebbero confluire nel registro sono già oggi pienamente noti, ritiene che un provvedimento legislativo in materia sia del tutto inutile.

Giuseppe PALUMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.05.

INDAGINE CONOSCITIVA

Mercoledì 6 ottobre 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO.

La seduta comincia alle 15.05.

Deliberazione di una indagine conoscitiva nell'ambito dell'esame delle abbinate proposte di legge C. 918 Marinello, C. 1353 Livia Turco, C. 1513 Palumbo, C. 1266 Consiglio regionale del Piemonte e C. 3303 Lucà, recanti «Norme per la tutela dei diritti della partoriente, la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato».
(Deliberazione).

Giuseppe PALUMBO, presidente, sulla base di quanto convenuto in seno all'ufficio di presidenza, integrato dai rappresenti

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dei gruppi, nella riunione del 22 settembre scorso, essendo stata acquisita l'intesa del Presidente della Camera dei deputati, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del regolamento, propone di deliberare lo svolgimento di un'indagine conoscitiva secondo il seguente programma:

PROGRAMMA DELL'INDAGINE CONOSCITIVA

In relazione alle abbinate proposte di legge recanti «Norme per la tutela dei diritti della partoriente, la promozione del parto fisiologico e la salvaguardia della salute del neonato» (C. 918 Marinello, C. 1266 Consiglio regionale del Piemonte, C. 1353 Livia Turco, C. 1513 Palumbo e C. 3303 Lucà), delle quali è in corso l'esame in sede referente, la XII Commissione (Affari sociali) si propone, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca, di acquisire elementi di conoscenza sullo stato dell'assistenza sanitaria al parto e dell'assistenza neonatale, nonché sulla qualità delle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale alla partoriente e al bambino al momento della nascita, mediante lo svolgimento di un'indagine conoscitiva ai sensi dell'articolo 79, comma 5, del regolamento, volta a raccogliere dati, in particolare, sul numero di parti effettuati con taglio cesareo in rapporto al numero dei parti fisiologici, sul ricorso alla terapia antalgica e al controllo del dolore nel travaglio di parto nelle diverse realtà regionali, sulla quantità di parti effettuati nei «punti nascita» delle diverse realtà ospedaliere, nonché ogni altro elemento utile ai fini di introdurre nell'ordinamento modifiche o innovazioni normative in linea con gli standard richiesti dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e con le esigenze effettive di tutela della salute della madre e del bambino.
Nell'ambito di tale indagine conoscitiva, si propone di procedere allo svolgimento delle seguenti audizioni:
Ministro della salute;
Conferenza delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano;
Società italiana di ginecologia e ostetricia (SIGO);
Società italiana di neonatologia (SIN);
Società italiana di pediatria (SIP);
Società italiana di medicina perinatale (SIMP);
Società italiana di anestesia e rianimazione (SIAARTI);
Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani (AOGOI);
Associazione ginecologi universitari italiani (AGUI);
Associazione ginecologi consultoriali;
Federazione nazionale collegi ostetriche (FNCO);
Istituto superiore di sanità - Reparto «Salute donna e dell'età evolutiva».

Inoltre, la Commissione intende effettuare sopralluoghi e missioni di studio sul territorio italiano, visitando i «punti nascita» delle diverse realtà regionali, in modo da acquisire dati e informazioni su un campione significativo di «punti nascita», nel numero massimo di due ospedali per area territoriale (Nord-Centro-Sud). La Commissione ritiene opportuno, infine, completare l'acquisizione di conoscenze in materia tramite lo svolgimento di missioni di studio nei paesi europei con il minor numero di parti effettuati tramite taglio cesareo e con un'elevata qualità dell'assistenza al parto e neonatale (ad esempio: Olanda, Slovenia e Norvegia).
L'indagine conoscitiva dovrebbe concludersi entro la fine del mese di gennaio 2011.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di svolgere l'indagine conoscitiva sulla base del programma illustrato dal presidente.

La seduta termina alle 15.10.

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INTERROGAZIONI

Mercoledì 6 ottobre 2010. - Presidenza del vicepresidente Gero GRASSI. - Interviene il sottosegretario di Stato per la salute Francesca Martini.

La seduta comincia alle 15.10.

5-02802 Marchioni: Attuazione delle norme sui medicinali omeopatici di cui al decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219.

Il sottosegretario Francesca MARTINI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Elisa MARCHIONI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta. Dopo aver ricordato l'importanza del ricorso ai farmaci omeopatici in Italia, osserva come la procedura seguita dal Governo e descritta nella risposta all'atto di sindacato denoti una sostanziale mancanza di attenzione verso questo settore. Ritiene, infatti, che l'autorizzazione all'immissione in commercio di tali medicinali costituisca una fondamentale esigenza di certezza per le imprese e di sicurezza per quanti ne fanno uso.

5-02977 Polledri e Laura Molteni: Programmazione degli interventi di edilizia sanitaria per l'ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico.

Il sottosegretario Francesca MARTINI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Massimo POLLEDRI (LNP), replicando, si dichiara soddisfatto. Osserva, peraltro, come la sua interrogazione fosse volta soprattutto a richiamare l'attenzione del Governo sul modo in cui vengono utilizzate le risorse destinate all'aggiornamento tecnologico delle strutture sanitarie e sull'opportunità di fissare precisi criteri in proposito, anche al fine di evitare spese improprie, a detrimento degli altri interventi finanziabili con le risorse in questione.

5-03292 Pedoto: Obiettivi nazionali e internazionali di prevenzione e lotta all'AIDS.

Il sottosegretario Francesca MARTINI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Luciana PEDOTO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta. Sottolinea, infatti, come l'interrogazione non avesse ad oggetto tanto l'impegno del Governo nella lotta all'AIDS in Italia, quanto piuttosto il mancato adempimento agli impegni assunti in ambito internazionale per il contrasto della malattia nei Paesi più colpiti. Ritiene, inoltre, che il Governo non possa trincerarsi dietro la mancata competenza del Ministero della salute su tale materia, ma abbia, invece, il dovere di acquisire dal Ministero degli esteri e fornire al Parlamento le informazioni richieste. Dopo aver ricordato come ventuno associazioni impegnate nella lotta all'AIDS abbiano denunciato lo scarso impegno del Governo in materia, stigmatizza tale comportamento, che giudica particolarmente grave in considerazione del fatto che l'Italia è tra i promotori del Fondo internazionale per la lotta all'AIDS.

5-02805 Farina Coscioni: Istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.
5-02974 Codurelli: Istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità.

Gero GRASSI, presidente, avverte che le due interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

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Il sottosegretario Francesca MARTINI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta. Ricorda, quindi, che l'Osservatorio in questione, a quanto si apprende dalla risposta del Governo, sarà istituito con quasi un anno e mezzo di ritardo rispetto al termine di legge. Preannuncia, pertanto, che presenterà ulteriori atti di sindacato ispettivo al fine di conoscere le ragioni di tale ritardo e i nominativi dei componenti tale osservatorio. Ricorda, quindi, di essersi opposta all'istituzione dell'Osservatorio e ritiene che il ritardo del Governo ne confermi l'inutilità. Stigmatizza, infine, la mancata adozione dei nuovi livelli essenziali di assistenza, ritenendo che anche essa confermi il disinteresse del Governo verso i problemi della disabilità.

Delia MURER (PD), cofirmataria dell'interrogazione 5-02974 Codurelli, dopo aver ricordato le funzioni che la legge attribuisce all'Osservatorio, dichiara di condividere le valutazioni della collega Farina Coscioni ed esprime il proprio sconcerto per le dichiarazioni del ministro Fazio, il quale ha affermato di essere stupito della mancata adozione dei nuovi livelli essenziali di assistenza.

Gero GRASSI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.55 alle 16.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare.
C. 2024 Livia Turco, C. 3381 Barani e c. 3463 Dal Lago.

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni in materia di assistenza psichiatrica.
C. 919 Marinello, C. 1423 Guzzanti, C. 1984 Barbieri, C.2065 Ciccioli, C. 2831 Jannone, C. 2927 Picchi e C. 3038 Garagnani e C. 3421 Polledri.