CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 30 settembre 2010
376.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 30 settembre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 9.10.

Disposizioni per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare.
C. 2260 e abb.-A/R Governo.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni, ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione - Parere su emendamenti).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento e delle proposte emendative.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, in sostituzione del relatore, rileva che il provvedimento in esame, recante disposizioni per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare, è stato esaminato dalla Commissione bilancio, da ultimo, nella seduta del 28 settembre 2010. Ricorda che in quella occasione, la Commissione ha espresso parere favorevole, formulando alcuni condizioni volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione. In particolare, le suddette condizioni erano finalizzate alla soppressione degli articoli 2-bis, 2-ter, 7-ter, 7-novies, 7-undecies, del comma 6 dell'articolo 5-bis, ed infine dei commi 5-bis e 5-ter dell'articolo 6, e ad apportare alcune modifiche alle disposizioni recate dagli articoli 5, commi 1 e 2, 5-bis, comma 3, lettera a), e 7-quinquies.
Fa presente che la Commissione agricoltura, nella seduta del 28 settembre 2010, ha concluso l'esame del provvedimento in sede referente, provvedendo ad accogliere le condizioni soppressive del comma 6 dell'articolo 5-bis e dei commi 5-bis e 6-ter dell'articolo 6, oltre che quella concernente le modifiche all'articolo 5-bis, comma 3, lettera a). La Commissione di merito ha inoltre apportato alcune modifiche di carattere formale al testo del provvedimento recependo alcune condizioni formulate dalla Commissione affari costituzionali. Con riferimento alle condizioni poste dalla Commissione bilancio e non recepite dalla Commissione di merito, ricorda che sulle stesse la Commissione agricoltura ha proposto lo stralcio delle relative disposizioni. Considerato, tuttavia, che le disposizioni oggetto delle condizioni non ancora recepite non sono state ancora stralciate dal provvedimento, ritiene che si rende necessario confermare le condizioni ad esse riferite, contenute nel parere espresso il 28 settembre 2010. In relazione alle ulteriori modifiche apportate dalla Commissione di merito, osserva che le stesse non appaiono comportare conseguenze negative per la finanza pubblica. Su tale aspetto, ritiene comunque opportuno acquisire l'avviso del Governo.
Per quanto attiene alle proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea, ritiene carente o inidonea la quantificazione o la copertura finanziaria delle proposte emendative Delfino 2.01, Delfino 2.021, Agostini 2-bis.40, Brandolini 2-bis.040, Cenni 2-ter.42, Cenni 2-ter.43, Brandolini 2-ter.011, Oliverio

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2-ter.044, Dal Moro 2-ter.046, Di Giuseppe 3-ter.050, Servodio 3-ter.017, Servodio 3-ter.019, Servodio 3-ter.057, Servodio 3-ter.019, Servodio 3-ter.057, Di Giuseppe 3-ter.047, Servodio 3-ter.058, Servodio 3-ter.020, Di Giuseppe 3-ter.048, Servodio 3-ter.020, Di Giuseppe 3-ter.048, Di Giuseppe 3-ter.053, Dal Moro 3-ter.051, Servodio 3-ter.021, Di Giuseppe 3-ter.049, Di Giuseppe 7.02, Di Giuseppe 7.03, Di Giuseppe 7.05, Delfino 7.07, Delfino 7.058, Delfino 7.033, Delfino 7.034, Oliverio 7-ter. 43, Di Giuseppe 7-ter.06, Di Giuseppe 7-ter.013, Di Giuseppe 7-undecies.702, Sani 7-undecies.042, Di Giuseppe 7-undecies. 0712.
Ritiene, inoltre, opportuno acquisire l'avviso del Governo sulla relativa quantificazione o copertura finanziaria con riferimento alle proposte emendative Sani 2.046 e Fiorio 2.049, Zucchi 2-bis.42, Zucchi 2-bis.44, Cenni 2-ter.40, Di Giuseppe 2-ter.0700, Marco Carra 2-ter.0701, Di Biagio 3-ter.0200, Cenni 4.0100, Di Giuseppe 7.01, Di Giuseppe 7.022, Fiorio 7.0702 e 7.0703, Di Giuseppe 7-ter.0701, Brugger 7-ter.703, Zucchi 7-undecies.0710, Marco Carra 7-undecies.0718, Cenni 7-undecies.0719, Brandolini 7-undecies.0720, Brandolini 7-undecies.0721.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI esprime l'avviso contrario del Governo su tutte le proposte emendative richiamate dal presidente, ad eccezione dell'articolo aggiuntivo Di Biagio 3-ter.0200 e dell'articolo aggiuntivo Brandolini 7-undecies.0720, che non appaiono suscettibili di determinare conseguenze negative per la finanza pubblica.

Antonio BORGHESI (IdV) si dichiara insoddisfatto delle precisazioni fornite dal rappresentante del Governo, il quale, come accaduto già in molte altre circostanze, si è limitato a rappresentare una valutazione contraria senza tuttavia indicare in modo puntuale le ragioni di tale contrarietà. Ritiene, invece, necessario che il Governo motivi sul piano tecnico le proprie valutazioni, osservando, a titolo di esempio, che l'emendamento Di Giuseppe 7-ter.701 reca una copertura assolutamente idonea, in quanto si prevede l'incremento delle imposte relative alla birra, ai prodotti alcolici intermedi e all'alcool etilico.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, nel confermare il parere espresso sulle proposte emendative, rappresenta quanto segue. Con riferimento alle proposte emendative Sani 2.046 Fiorio 2.049, Zucchi 2-bis.44, Brugger 7-ter.703, Marco Carra 7-undecies.0718 e Cenni 7-undecies.0719 osserva che l'utilizzo della tabella C per le somme proposte potrebbe compromettere la funzionalità di settori dell'amministrazione e quindi conferma il parere contrario. Riguardo agli emendamenti Zucchi 2-bis.42 e Cenni 2-ter.40 fa presente che le risorse derivanti dalle disposizioni concernenti il rimpatrio delle attività finanziarie sono state già utilizzate per altri interventi e non risultano quindi disponibili. Circa l'articolo aggiuntivo Di Giuseppe 2-ter.0700, evidenzia che non appare possibile realizzare risparmi per ulteriori 200 milioni euro con la riduzione dei consumi intermedi per il 2010 alla luce della manovra finanziaria di cui al decreto-legge n. 78 del 2010. Con riferimento all'articolo aggiuntivo Marco Carra 2-ter. 0701 rileva che il Fondo di cui all'articolo 4 del decreto-legge n. 40 del 2010 non reca ulteriori disponibilità. Riguardo all'articolo aggiuntivo Cenni 4.0100 fa presente che l'estensione del regime di esenzione fiscale per l'esecuzione di lavori da parte di coltivatori diretti comporterebbe minori entrate non coperte. In riferimento agli articoli aggiuntivi Di Giuseppe 7.01 e 7.022, fa presente che le risorse di cui al Fondo per gli interventi strutturali di politica economica sono già stati prenotati o utilizzati per interventi diversi e non sono quindi disponibili. Con riferimento agli articoli aggiuntivi Fiorio 7.0702 e 7.0703 rileva che dall'interpretazione autentica proposta deriverebbero maggiori oneri non coperti. Riguardo all'emendamento Di Giuseppe 7-ter.701, osserva che, come dimostrato dall'esperienza degli ultimi anni con riferimento alla domanda di birra e prodotti alcolici intermedi, l'aumento dell'accisa

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non è idoneo a produrre un aumento di gettito sufficiente a coprire le maggiori spese prospettate. In riferimento all'articolo aggiuntivo Di Giuseppe 7-undecies.0709, ritiene che la prospettata riduzione della soglia di deducibilità finanziaria dei crediti degli enti finanziari sia inidonea ad assicurare la copertura dei maggiori oneri previsti dall'articolo aggiuntivo in esame. Rispetto all'articolo aggiuntivo Zucchi 7-undecies.0710, fa presente che le risorse iscritte nello stato di previsione dell'AGEA risultano già destinate.

Antonio BORGHESI (IdV) ritiene che si stanno introducendo precedenti pericolosi, anche in relazione all'applicazione della nuova legge di contabilità e finanza pubblica, considerando, ad esempio, non convincente il parere contrario rispetto alla limitazione alla deducibilità dei crediti finanziari prevista dall'emendamento Di Giuseppe 7-undecies.0709, in mancanza di una articolata motivazione. Sottolinea come il Governo esprima parere contrario, senza ragioni tecniche, sugli emendamenti dell'opposizione, mentre se le medesime coperture vengono utilizzate per proposte di maggioranza o governative, viene espresso un parere favorevole.

Giuseppe Francesco Maria MARINELLO (PdL), relatore, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione,
esaminato il disegno di legge C. 2260 e abb.-A/R, recante disposizioni per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare e gli emendamenti ad esso riferiti contenuti nel fascicolo n. 1;
rilevato preliminarmente che gli articoli 1.1 e 1.1.1, introdotti a seguito dell'approvazione da parte dall'Assemblea, nella seduta del 10 febbraio 2010, dell'articolo aggiuntivo 1.04 e degli identici articoli aggiuntivi 1.042 e 1.043, sui quali la Commissione aveva espresso parere contrario, risultano, rispettivamente, privo di copertura finanziaria e privo di idonea copertura finanziaria;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo;
esprime
sul testo del provvedimento elaborato dalla Commissione di merito:

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:
sopprimere l'articolo 2-bis;
sopprimere l'articolo 2-ter;
all'articolo 5, comma 1, sostituire le parole: "senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato" con le seguenti: "senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica";
all'articolo 5, comma 2, aggiungere, in fine, il seguente periodo: "Dall'attuazione del presente comma non devono derivare nuovi o maggiori oneri per l'AGEA";
sopprimere l'articolo 7-ter;
all'articolo 7-quinquies, dopo il comma 1, aggiungere il seguente:
"1-bis. I nuovi adempimenti a carico delle amministrazioni interessate sono svolti nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica"»;
sopprimere l'articolo 7-novies;
sopprimere l'articolo 7-undecies;
sugli emendamenti trasmessi dall'Assemblea:

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti 2-bis.40, 2-bis.42, 2-bis.44, 2-ter.40, 2-ter.42, 2-ter.43, 7-ter.43, 7-ter.701, 7-ter.703, 7-undecies.702 e sugli articoli aggiuntivi 2.01,

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2.021, 2.046, 2.049, 2-bis.040, 2-ter.011, 2-ter.044, 2-ter.046, 2-ter.0700, 2-ter.0701, 3-ter.017, 3-ter.019, 3-ter.020, 3-ter.021, 3-ter.047, 3-ter.048, 3-ter.049, 3-ter.050, 3-ter.051, 3-ter.053, 3-ter.057, 3-ter.058, 4.0100, 7.01, 7.02, 7.03, 7.05, 7.07, 7.022, 7.033, 7.034, 7.058, 7.0702, 7.0703, 7-ter.06, 7-ter.013, 7-undecies.042, 7-undecies.0709, 7-undecies.0710, 7-undecies.0712, 7-undecies.0718, 7-undecies.0719, 7-undecies.0721, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sulle restanti proposte emendative».

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI concorda con la proposta di parere proposta dal relatore.

Massimo VANNUCCI (PD) annuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, ritenendo che il giudizio espresso sul testo sia troppo rigoroso e che anche le valutazioni sulle proposte emendative siano nel complesso insoddisfacenti, in quanto il rappresentante del Governo si è limitato a svolgere un ruolo notarile, senza voler affrontare veramente il problema delle coperture finanziarie e verificare la sussistenza di modalità alternative di copertura.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 9.30.

SEDE CONSULTIVA

Giovedì 30 settembre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 14.20.

Concessione di contributi per il finanziamento di attività di ricerca sulla cultura latina del medioevo europeo.
Nuovo testo C. 2774.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 settembre 2010.

Roberto Mario Sergio COMMERCIO (Misto-MpA-Sud), relatore, fa presente di avere approfondito le osservazioni svolte dal rappresentante del Governo nella seduta di ieri e formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione,
esaminato il nuovo testo della proposta di legge C. 2774, recante concessione di contributi per il finanziamento di attività di ricerca sulla cultura latina del medioevo europeo;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo per cui:
l'autorizzazione di spesa della quale è previsto l'utilizzo all'articolo 5, comma 1, lettera a) non reca le necessarie disponibilità per gli anni 2010 e 2011;
rilevata la necessità di modificare le autorizzazioni di spesa di cui agli articoli 1, 2, 3 e 4 e la conseguente copertura finanziaria di cui all'articolo 5;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:
all'articolo 1, sostituire le parole: "dall'anno 2010" con le seguenti: "dall'anno 2012" ovunque ricorrano;

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conseguentemente, all'articolo 2, comma 1, sostituire le parole: "dall'anno 2010" con le seguenti: "dall'anno 2012";
conseguentemente, all'articolo 3, comma 1, sostituire le parole: "dall'anno 2010" con le seguenti: "dall'anno 2012";
conseguentemente, all'articolo 4, comma 9, sostituire il primo periodo con il seguente: "All'ENTMI è attribuito un contributo annuo di 70.000 euro a decorrere dall'anno 2012, utilizzabile esclusivamente per lo svolgimento delle attività istituzionali di cui al comma 2";
conseguentemente, all'articolo 5, sostituire il comma 1 con il seguente:
"1. Agli oneri derivanti dall'attuazione della presente legge, pari a 2.070.000 euro a decorrere dall'anno 2012, si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni, per il medesimo anno, dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2010-2012, nell'ambito del programma "Fondi di riserva e speciali" della missione "Fondi da ripartire" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2010, allo scopo parzialmente utilizzando dell'accantonamento relativo al medesimo Ministero"».

Lino DUILIO (PD), nel rilevare come la proposta di parere formulata dal relatore sostanzialmente rinvii la copertura finanziaria della proposta di legge in esame all'anno 2012, osserva tuttavia come essa non affronti il tema della meritevolezza dell'intervento proposto e della priorità nell'assegnazione delle risorse disponibili nell'ambito del bilancio dello Stato. Ritiene, infatti, che la proposta esaminata dalla Commissione, che prevede la concessione di contributi per il finanziamento di attività di ricerca sulla cultura latina del Medioevo, rappresenti un'iniziativa senz'altro meritevole di interesse, rilevando tuttavia come esistano numerose altre iniziative altrettanto meritevoli per le quali non sono stati individuati opportuni finanziamenti. Chiede, pertanto, al rappresentante del Governo se l'aperture dimostrata dall'Esecutivo in occasione dell'esame di questa proposta di legge debba considerarsi indicativa di un impegno del Governo a prendere in considerazione anche il finanziamento di altre proposte di legge recanti interventi di carattere culturale che potranno essere licenziate dalle commissioni di merito. Ricorda, infatti, che in altre circostanze il Governo abbia manifestato un atteggiamento di sostanziale chiusura anche a fronte dell'esigenza di finanziare spese di modica entità, sottolineando tra l'altro l'esigenza di non disperdere la spesa pubblica in una pluralità di interventi di modesto rilievo.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI nel richiamare le osservazioni svolte dall'onorevole Duilio, riconoscendo la presenza di numerose priorità tutte meritorie, dichiara la disponibilità del Governo a valutare coperture finanziarie per eventuali iniziative condivise di origine parlamentare.

Lino DUILIO (PD) si ripromette di verificare la disponibilità manifestata in questa sede dal rappresentante del Governo in occasione dell'esame di futuri provvedimenti.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario.
C. 3687 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 29 settembre 2010.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, ricorda come nella seduta del 29 settembre scorso il relatore avesse evidenziato la necessità di acquisire dal Governo la relazione

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tecnica che deve essere inviata alle Camere al momento del passaggio dell'esame dei provvedimenti tra i due rami del Parlamento, ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della nuova legge di contabilità e finanza pubblica.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI fa presente che non è ancora disponibile l'aggiornamento della relazione tecnica previsto dall'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, sottolinea come sussista una grande attesa per l'approvazione del provvedimento in esame, che reca una complessiva riorganizzazione del sistema universitario ed auspica, pertanto, che il Governo voglia attivarsi al fine di garantire una tempestiva trasmissione dell'aggiornamento della relazione tecnica, in modo da consentire una più rapida definizione dell'ulteriore corso del provvedimento. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Sistemi di mobilità con impiego di idrogeno e carburanti di origine biologica.
Nuovo testo unificato C. 2184 e abb.
(Parere alla IX Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 settembre 2010.

Giuseppe FALLICA (PdL), relatore, sulla base dei chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo nella seduta del 29 settembre scorso, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione,
esaminato il nuovo testo unificato delle proposte di legge C. 2184 e abb., concernente sistemi di mobilità con impiego di idrogeno e carburanti di origine biologica;
preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, secondo il quale:
l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 39-ter, comma 2, del decreto-legge n. 159 del 2007 del quale è previsto l'utilizzo per gli anni 2010 e 2011 non reca, a seguito delle riduzioni di spesa previste dal decreto-legge n. 78 del 2010, le necessarie disponibilità e le risorse di cui all'articolo 7 del decreto legislativo n. 204 del 1998 presentano natura capitale e il loro utilizzo determinerebbe una parziale dequalificazione della spesa;
rilevata pertanto la necessità di modificare l'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 2 e la conseguente copertura finanziaria di cui all'articolo 9 riferendola al solo anno 2012;
con riferimento all'articolo 7, comma 3, occorre specificare le modalità di recupero delle somme concesse e successivamente revocate, chiarendo altresì se le stesse sono destinate indistintamente all'entrata del bilancio dello Stato ovvero siano oggetto di riassegnazione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
le disposizioni di cui all'articolo 8 sono suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, alla cui quantificazione può provvedersi solo con l'acquisizione di una specifica relazione tecnica;
al fine di garantire la neutralità finanziaria dell'articolo 8-bis è necessario prevedere che la stipula delle convenzioni ivi prevista abbia carattere facoltativo;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:
all'articolo 2, comma 3, sostituire le parole: "15.000.000 di euro per ciascuno

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degli anni 2010, 2011 e 2012" con le seguenti: "5.000.000 di euro per l'anno 2012";
Conseguentemente, all'articolo 9, sostituire il comma 1, con il seguente:
"1. All'onere derivante dall'attuazione dell'articolo 2, pari a 5 milioni di euro per l'anno 2012 si provvedemediante corrispondente riduzione delle proiezioni, per il medesimo anno, dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2010-2012, nell'ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2010, allo scopo parzialmente utilizzando dell'accantonamento relativo al medesimo Ministero";
all'articolo 7, comma 3, aggiungere, in fine, il seguente periodo: "Le somme recuperate sono versate all'entrata del bilancio per essere successivamente riassegnate al Fondo di cui all'articolo 2";
sopprimere l'articolo 8
all'articolo 8-bis, sostituire la parola: "promuovono" con le seguenti: "possono promuovere, nel rispetto dei limiti derivanti dal Patto di stabilità interno"».

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI concorda con la proposta di parere del relatore.

Massimo VANNUCCI (PD), nel ricordare che, nella seduta di ieri, il sottosegretario Giorgetti aveva sostenuto l'opportunità di acquisire una relazione tecnica sul provvedimento, prende atto della odierna posizione del Governo e della proposta di parere del relatore, annunciando un voto favorevole dal punto di vista tecnico e condividendo, in particolare, la condizione volta a sopprimere l'articolo 8 che, nell'attuale formulazione, ritiene suscettibile di produrre conseguenze negative per la finanza pubblica, ferma restando, a suo avviso, la necessità che la Commissione di merito riscriva il testo in esame, di cui condivide le finalità, al fine di renderlo giuridicamente più comprensibile.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito.
Ulteriore nuovo testo C. 2424 e abb.
(Parere alla XI Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, e osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 29 settembre 2010.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL), relatore, chiede quale sia l'avviso del Governo sulla proposta di parere depositata nella seduta di ieri.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI fa presente di aver esaminato la proposta di parere depositata dal relatore nella seduta del 29 settembre scorso, ritenendola sostanzialmente condivisibile. Ritiene, tuttavia, necessario che al fine di evitare che le disposizioni di cui all'articolo 3 determinino nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, appare venga precisato che i benefici fiscali ivi presenti non sono cumulabili con quelli già riconosciuti a legislazione vigente.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL), relatore, preso atto di quanto evidenziato dal rappresentante del Governo, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione,
esaminato l'ulteriore nuovo testo della proposta di legge C. 2424 e abb., recante interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito;

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preso atto dei dati contenuti nella relazione tecnica da ultimo trasmessa e delle valutazioni della Ragioneria generale dello Stato, in base alle quali:
gli oneri complessivi del provvedimento, quantificati dalla relazione tecnica in 3,83 milioni di euro per l'anno 2010, 4,24 milioni di euro per l'anno 2011, 11,2 milioni di euro per l'anno 2012 e 8,8 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013, risultano superiori a quelli indicati dalla clausola di copertura di cui all'articolo 8;
le valutazioni della relazione tecnica in merito alla quantificazione degli oneri risultano corrette nel presupposto che vengano apportate alcune modifiche all'articolo 1, e in particolare ai commi 1 e 3, allo scopo di precisare che la durata del beneficio ivi previsto non può superare il limite temporale concesso sulla base della legislazione vigente, e che venga aggiunto un comma aggiuntivo volto a prevedere che con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, siano stabilite le modalità e le condizioni per l'applicazione delle disposizioni del predetto articolo 1, anche con riferimento alla determinazione delle situazioni che, ai sensi del comma 9 dello stesso articolo 1, generano l'impossibilità di mantenere in essere l'attività di impresa;
risulta necessario, al fine di evitare nuovi o maggiori oneri, prevedere nel testo dell'articolo 3 che i benefici fiscali ivi previsti non sono cumulabili con quelli già previsti a legislazione vigente;
oltre alle suddette modifiche, occorre adeguare la quantificazione degli oneri di cui all'articolo 8, comma 1, alle indicazioni contenute nella relazione tecnica, disponendo, inoltre, che agli stessi oneri si provveda mediante corrispondente riduzione delle risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione, di cui all'articolo 18, comma 1, lett. a), del decreto-legge n. 185 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 2 del 2009;
con riferimento al comma 2 dell'articolo 8, occorre adeguare la quantificazione dell'onere relativo agli interventi in favore dei soci lavoratori delle cooperative artigiane di cui all'articolo 7 agli importi indicati dalla relazione tecnica;
rilevato che l'accantonamento del fondo speciale di parte corrente relativo al Ministero dell'economia e delle finanze non può essere interamente utilizzato per la copertura degli oneri di cui al comma 2 dell'articolo 8 in quanto le relative risorse sono destinate a far fronte agli oneri derivanti dalla sentenza della Corte costituzionale in materia di IVA applicata sulle tariffe dei rifiuti;
considerato che, ai fini della copertura degli oneri di cui al comma 2, è possibile utilizzare l'accantonamento del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, che reca la necessaria disponibilità;
considerato, inoltre, che gli oneri di cui all'articolo 8, commi 1 e 2, sono configurati in termini di previsione di spesa e quindi, come previsto dalla vigente disciplina contabile, andrebbe inserita una clausola di salvaguardia,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione:
all'articolo 1 apportare le seguenti modificazioni:
al comma 1, sostituire le parole: "stabilita dalla" con le seguenti: "concessa sulla base della";
al comma 3, secondo periodo, sostituire la parola: "dalla" con le seguenti: "sulla base della";
dopo il comma 9 aggiungere il seguente:
"10. Con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto

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con il Ministro dell'economia e delle finanze, sono stabilite le modalità e le condizioni per l'applicazione delle disposizioni di cui al presente articolo, anche con riferimento all'individuazione, ai fini del comma 9, degli eventi che generano l'impossibilità di mantenere in essere le attività di impresa o lavorative";
all'articolo 3, comma 7, dopo le parole: "presente articolo" inserire le seguenti: ", non cumulabili con i benefici fiscali già previsti a legislazione vigente";
all'articolo 8, sostituire il comma 1 con il seguente:
"1. Agli oneri derivanti dall'attuazione degli articoli 1 e 2, valutati in 3,11 milioni di euro per l'anno 2010, in 3,52 milioni di euro per l'anno 2011 e in 0,4 milioni di euro per l'anno 2012, e a quelli derivanti dall'attuazione dell'articolo 6, valutati in 0,72 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011, si provvede mediante corrispondente riduzione delle risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione, di cui all'articolo 18, comma 1, lettera a), del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2";
all'articolo 8, sostituire il comma 2 con il seguente:
"2. All'onere derivante dall'attuazione dell'articolo 7, valutato in 10,8 milioni di euro per l'anno 2012 e in 8,8 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2013, si provvede mediante corrispondente riduzione delle proiezioni, per l'anno 2012, dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente, iscritto, ai fini del bilancio triennale 2010-2012, nell'ambito del programma "Fondi di riserva e speciali" della missione "Fondi da ripartire" dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2010, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero del lavoro e delle politiche sociali";
all'articolo 8, dopo il comma 2, inserire il seguente:
"2.bis. Ai sensi dell'articolo 17, comma 12, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali provvede al monitoraggio degli oneri di cui ai commi 1 e 2. Nel caso si verifichino o siano in procinto di verificarsi scostamenti rispetto alle previsioni di cui ai commi 1 e 2, fatta salva l'adozione dei provvedimenti di cui all'articolo 11, comma 3, lettera l), della citata legge n. 196 del 2009, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali provvede, con proprio decreto, alla riduzione, nella misura necessaria alla copertura finanziaria del maggior onere risultante dall'attività di monitoraggio, delle dotazioni finanziarie di parte corrente iscritte, nell'ambito delle spese rimodulabili di cui all'articolo 21, comma 5, lettera b), della legge n. 196 del 2009, nel programma "Regolamentazione e vigilanza del lavoro" della missione "Politiche per il lavoro" dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali riferisce senza ritardo alle Camere con apposita relazione in merito alle cause degli scostamenti e all'adozione delle misure di cui al secondo periodo";
e con la seguente osservazione:
la Commissione di merito dovrebbe verificare la compatibilità delle disposizioni di cui all'articolo 5 con la disciplina comunitaria, anche al fine di scongiurare l'avvio di procedure di infrazione con possibili conseguenze negative per la finanza pubblica».

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

Massimo VANNUCCI (PD) osserva come la Commissione bilancio arrivi ad esprimere un parere sul provvedimento in esame al termine di un lungo iter legislativo, che testimonia in modo evidente le difficoltà incontrate dal Parlamento nell'esercizio

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della propria funzione legislativa. Sottolinea, infatti, come troppo spesso il Parlamento, specialmente in occasione di proposte di legge di iniziativa parlamentare, si scontri con la scarsa disponibilità del Ministero dell'economia e delle finanze, che, anche avvalendosi dei maggiori poteri ad esso riconosciuti in forza di recenti innovazioni legislative, è sostanzialmente l'unico arbitro in grado di decidere in ordine all'attuazione delle politiche nazionali. In ogni caso, nel ringraziare il relatore per il lavoro svolto in questi mesi, annuncia, a nome del suo gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere da questi formulata, auspicando che il parere espresso consenta di non snaturare il contenuto del provvedimento elaborato dalla commissione di merito.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

Giovedì 30 settembre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 14.40.

Schema di delibera CIPE n. 83/2009, concernente «Fondo infrastrutture. Quadro aggiornato di dettaglio degli interventi da avviare nel triennio».
Atto n. 244.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione - Parere favorevole con osservazioni)

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 23 settembre 2010.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI fa presente di non poter fornire i chiarimenti di carattere generale richiesti dai componenti della Commissione nella seduta del 23 settembre scorso.

Lino DUILIO (PD) rileva l'opportunità di svolgere un approfondimento sul funzionamento del CIPE e sulle modalità attraverso le quali vengono adottate le sue delibere, sottolineando come in Parlamento si prendano decisioni sulla locazione di importanti risorse i cui tempi di effettiva erogazione sono determinati dall'attività del CIPE. Sottolinea che spesso tali tempi appaiono estremamente dilatati. Rappresenta quindi l'esigenza che l'Ufficio di presidenza della Commissione possa valutare l'opportunità di adottare le opportune deliberazioni al fine di approfondire tale tematica.

Massimo VANNUCCI (PD), associandosi alle considerazioni del collega Duilio, osserva come già in passato la Commissione abbia potuto constatare come le procedure eseguite dal CIPE non sempre assicurino la necessaria trasparenza. Ricorda infatti che con l'interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-02950 aveva chiesto al Governo di indicare quali fossero gli interventi finanziati nell'ambito del primo stralcio del programma straordinario di interventi urgenti sul patrimonio scolastico, nonché di indicare i criteri seguiti per la loro selezione. A seguito della insoddisfacente risposta del rappresentante del Governo, il presidente della Commissione bilancio aveva quindi richiesto al segretario del CIPE di voler mettere a disposizione della Commissione bilancio, anche prima della sua pubblicazione, il testo della delibera relativa al primo stralcio del programma straordinario di interventi urgenti sul patrimonio scolastico, ma anche in quel caso non fu possibile ottenere una risposta soddisfacente e, pertanto, il Parlamento non ha ancora conoscenza dei contenuti della delibera assunta dal CIPE il 13 maggio 2010.
Ritiene che tale vicenda sia sintomatica delle difficoltà di interazione che esistono tra il Parlamento e il Comitato interministeriale per la programmazione economica,

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sottolineando come tali difficoltà rischino di creare seri problemi all'efficace esercizio della funzione di indirizzo e controllo esercitata dal Parlamento nei confronti del Governo. In questo contesto, evidenzia come sussista un'eccessiva distanza temporale tra l'annuncio delle delibere, del cui contenuto si apprende attraverso i mezzi di comunicazione di massa, e la loro trasmissione al Parlamento, che interviene spesso anche con molti mesi di ritardo. Rileva altresì come le procedure seguite dal Comitato interministeriale, che prevedono tra l'altro riunioni cosiddette «Pre-CIPE», non garantiscono adeguate forme di conoscenza dei criteri e delle valutazioni che sono alla base delle decisioni assunte in quelle sedi. Ritiene, infatti, che una più adeguata pubblicità di criteri adottati per l'individuazione per gli interventi da finanziare, consentirebbe di valutare in modo consapevole le decisioni assunte in ordine al finanziamento di interventi che non appaiono riconducibili ad opere di interesse strategico quale ad esempio la destinazione di 5,5 milioni di euro alla realizzazione della sede dei Carabinieri di Parma.

Maino MARCHI (PD), nel richiamarsi all'intervento svolto nella seduta del 23 settembre, ricorda, con riferimento agli interventi destinati al risanamento ambientale e alla messa in sicurezza del Mezzogiorno, che, atteso che tali interventi erano finanziati a valere sul Fondo infrastrutture, era stato assunto l'impegno di procedere al reintegro di tali risorse attraverso al rimodulazione di altri interventi e chiede pertanto che sia chiarita la tempistica entro la quale si procederà a ciò. Sottolinea che gli interventi di recupero ambientale dovrebbero riguardare tutti il territorio nazionale e non solamente il Mezzogiorno, chiedendo quindi al Governo come intenda intervenire nelle altre regioni d'Italia. Chiede infine per quali interventi valga la percentuale di ripartizione, prevista per i Fondi FAS, che vincola l'85 per cento delle risorse al Mezzogiorno e il restante 15 per cento degli stanziamenti al centro-nord, e per quali invece si possa procedere liberamente.

Rolando NANNICINI (PD) rileva che dall'esame del quadro aggiornato di dettaglio di interventi da avviare nel triennio allegato allo schema di delibera in esame, risulta chiaro che sono finanziate opere quasi esclusivamente nelle regioni del Nord e del Sud Italia, mentre per quanto riguarda il Centro Italia è previsto solo il finanziamento del nodo stradale di Perugia, per il quale, peraltro, si indica che i progetti sono in corso di definizione. Giudica, pertanto, con sfavore l'assenza di finanziamenti di opere infrastrutturale di grande rilievo anche ai fini dei collegamenti tra il Nord e Sud Italia, quali la superstrada dei due mari e la superstrada E45.

Massimo POLLEDRI (LNP) fa presente che non compete alla Commissione indirizzare l'attività del CIPE, ma sottolinea comunque l'utilità di una discussione che forse sarebbe stato più opportuno svolgere ancor prima. Ricorda che nella seduta di ieri dell'Assemblea, nel corso delle comunicazioni del Presidente del Consiglio, vi sono stati rilievi polemici sull'utilizzo dei Fondi FAS che, di fatto, sarebbero stati utilizzati solo a vantaggio del nord. Sottolinea che, anche dall'analisi delle delibere del CIPE sottoposte all'attenzione della Commissione, emerge come solo poche di tali opere saranno realizzate al nord. Rileva che, malgrado le battute che sono state rivolte nella medesima seduta all'indirizzo del Presidente del Consiglio, allorché ha fatto riferimento all'avanzamento dei lavori della Salerno-Reggio Calabria, la medesima delibera in esame dimostri come i relativi finanziamenti siano effettivamente disponibili. Evidenzia come da ciò emerga chiaramente che non si può in alcun modo sostenere l'esistenza di una congiura contro la realizzazione delle opere pubbliche nel sud. Ricorda che la legge finanziaria per il 2010, all'articolo 2, comma 240, aveva destinato 1 miliardo di euro per la messa in sicurezza del territorio nazionale. In proposito chiede

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chiarimenti sull'utilizzazione di tale Fondo e la conferma che la quasi totalità sia stata destinata al sud. Evidenzia inoltre che, con un'altra delibera all'attenzione della Commissione nella seduta odierna, vengono disposti i finanziamenti per la realizzazione per il ponte sullo stretto di Messina, che, pur non essendo tra le priorità della Lega nord, troverà comunque il sostegno del partito.

Giuseppe FALLICA (PdL) sottolinea come, al fine di garantire il finanziamento degli interventi destinati alla realizzazione dei piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più alto rischio idrogeologico, è stato necessario procedere ad una rimodulazione di precedenti assegnazioni, relative ad interventi da realizzare nel Mezzogiorno, e, pertanto, le risorse assegnate dallo schema di delibera in esame sono interamente destinate ad interventi di risanamento ambientale da realizzare nel Sud. In ogni caso, evidenzia la necessità di verificare se, al di là delle indicazioni contenute nel quadro programmatico, le risorse provenienti dal Fondo per le aree sottoutilizzate siano poi effettivamente assegnate ad interventi da realizzare nelle regioni meridionali. Ricorda, infatti, che in questa legislatura il Governo ha dovuto fare ricorso alle risorse disponibili nell'ambito del FAS per far fronte ad interventi urgenti e irriferibili volti a contrastare la grave situazione di crisi economica e finanziaria.

Roberto Mario Sergio COMMERCIO (Misto-MpA-Sud) osserva che basta rileggere gli atti parlamentari per capire che non tutto ha funzionato per il meglio nell'utilizzo dei fondi FAS. Assicura tuttavia il sostegno del proprio gruppo al provvedimento in considerazione del rispetto del vincolo di destinazione dell'85 per cento delle risorse per il Mezzogiorno. Sottolinea tuttavia che, avendo un'idea alta del Paese nel suo complesso, annuncia che sosterrà anche interventi diretti al nord del Paese.

Gian Luca GALLETTI (UdC) ritiene che, al di là delle considerazioni alla ripartizione territoriale delle risorse tra regioni del Mezzogiorno e regioni del Centro-Nord, ci si debba interrogare in ordine alla opportunità di prevedere finanziamenti destinati ad opere infrastrutturale che dovranno essere realizzate dagli enti locali, come, ad esempio, la metrotranvia di Bologna. A suo giudizio, infatti, è assolutamente inutile trasferire risorse agli enti territoriali, che, poi, non potranno utilizzarle in ragione dei vincoli alla spesa derivanti dall'applicazione del patto di stabilità interno. Ritiene, quindi, che dovrebbe valutarsi l'opportunità di superare le difficoltà derivanti dall'applicazione del patto di stabilità interno, che rischiano di rendere vana l'attribuzione di risorse per la realizzazione di opere infrastrutturale, invitando pertanto il relatore a verificare la possibilità di inserire uno specifico richiamo a tale problematica nell'ambito della proposta di parere.

Amedeo CICCANTI (UdC), nel richiamare l'intervento dell'onorevole Galletti, osserva che, nel momento in cui viene concesso un finanziamento straordinario agli enti locali, saltano i parametri di rispetto del Patto di stabilità e quindi l'ente locale può essere costretto a rinunciare al finanziamento. Chiede se, quando si parla di fondi privati, come ad esempio in riferimento ai lavori relativi alla «BreBeMi» e alla Pedemontana lombarda, tali fondi si riferiscono all'ANAS. Ricorda inoltre che all'emergenza derivante dal terremoto in Abruzzo si è fatto fronte attraverso i Fondi FAS, mentre essa dovrebbe più correttamente essere considerata un'emergenza nazionale e non relativa ad una sola parte del territorio. Chiede se, per i 900 milioni che vengono assegnati attraverso la delibera in esame, valga il vincolo di destinazione dell'85 per cento a favore del Mezzogiorno previsto per i fondi FAS.

Claudio D'AMICO (LNP) osserva che, anche non volendo discutere il criterio di ripartizione territoriale delle risorse derivanti dal FAS, che prevede la destinazione dell'85 per cento delle risorse alle regioni

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del Mezzogiorno e del 15 per cento alle regioni del Centro-Nord, appare comunque necessario assicurare un adeguato finanziamento degli interventi infrastrutturale da realizzare in Italia centrosettentrionale. Al riguardo, osserva infatti che anche nel Nord Italia esistono rilevanti esigenze infrastrutturali, dal momento che la rete di comunicazioni esistente, proprio per la sua maggiore dimensione, richiede interventi costanti di adeguamento e potenziamento. Ricorda, infatti, come, in occasione dell'esame dello schema di convenzione unica tra Concessioni autostradali lombarde SpA e Tangenziale esterna di Milano SpA, la Commissione bilancio avesse segnalato l'esigenza di individuare forme di finanziamento per implementare la rete viaria di accesso alle autostrade Tangenziale esterna e BreBeMi, che rappresentano le due infrastrutture principali dirette a incanalare il traffico del sistema di mobilità della zona Est di Milano. Ritiene, infatti, necessario garantire adeguati finanziamenti volti a consentire il potenziamento dell'asse viario costituito dalla strada statale Padana superiore, valutando se sia possibile già in questa sede indicare al Comitato interministeriale per la programmazione economica ulteriori interventi da finanziare nell'ambito della programmazione del Fondo infrastrutture.

Maino MARCHI (PD), in riferimento al finanziamento dei lavori sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria, richiamato dall'onorevole Polledri, osserva che con il provvedimento in esame vi è un taglio dei fondi per quasi 180 milioni di euro.

Rolando NANNICINI (PD) sottolinea come le risorse del Fondo infrastrutture dovrebbero essere assegnate a progetti cantierabili, chiedendo, quindi, al rappresentate del Governo di voler chiarire le ragioni per cui, nell'ambito del quadro programmatico è prevista la destinazione di 80 milioni di euro ad interventi per i quali è ancora in corso la definizione dei progetti.

Remigio CERONI (PdL), relatore, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato lo schema di delibera CIPE n. 83/2009, concernente "Fondo infrastrutture. Quadro aggiornato di dettaglio degli interventi da avviare nel triennio" (atto n. 244),
rilevata l'opportunità di riconsiderare le modalità di esame parlamentare delle delibere del CIPE, individuate dall'articolo 6-quinquies del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, al fine di rendere più efficace il ruolo riconosciuto al Parlamento nel processo di destinazione delle risorse del Fondo infrastrutture;
considerato come, nonostante nel comunicato della seduta del CIPE del 6 novembre 2009 sia stato previsto il reintegro delle assegnazioni del Fondo infrastrutture al fine di finanziare gli interventi di cui al presente schema di delibera, tale previsione di reintegro non compaia nello schema di delibera in esame;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:
valuti il Governo l'opportunità di assicurare una stabile programmazione degli interventi da finanziare, al fine di garantire il rapido avvio della realizzazione di opere infrastrutturali che rivestono carattere prioritario;
valuti il Governo l'opportunità di dar corso all'impegno di provvedere al reintegro delle precedenti assegnazioni, ridotte al fine di garantire il finanziamento degli interventi finalizzati al risanamento ambientale e alla messa in sicurezza del Mezzogiorno, in modo da ripristinare il finanziamento di opere di carattere strategico;
valuti il Governo l'opportunità di assicurare la tempestiva trasmissione al Parlamento del programma degli interventi da finanziare a valere sulle risorse destinate

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al risanamento ambientale e alla messa in sicurezza del Mezzogiorno, ai sensi del punto 1.2 dello schema di delibera».

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI rappresenta di non avere osservazioni da formulare con riferimento alla proposta di parere del relatore.

Maino MARCHI (PD) chiede come sia possibile, in assenza di elementi nuovi, che oggi il Governo possa assentire rispetto alla proposta di parere formulata dal relatore, avendo nella precedente seduta chiesto un ulteriore approfondimento.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI con riferimento alle osservazioni dell'onorevole Marchi, fa presente che le richiesta di chiarimento formulate durante la seduta del 23 settembre 2010 sono state trasmesse ai ministeri competenti, al fine di acquisire i necessari elementi istruttori. Osserva, tuttavia che tali chiarimenti non risultano strettamente necessari ai fini dell'espressione del parere da parte del Governo nell'ambito dell'esame presso la Commissione bilancio, dal momento che, per quanto di competenza, il Ministero dell'economia e delle finanze ha già comunicato la propria valutazione non ostativa sugli schemi di delibera in esame. Con riferimento alle altre considerazioni formulate nel corso del dibattito e alle osservazioni contenute nella proposta di parere del relatore, nel rappresentare che si tratta di aspetti che esulano dalle competenze direttamente attribuite al proprio dicastero, evidenzia tuttavia come si tratti di elementi di valutazione che il Governo non mancherà di considerare in sede di programmazione dell'utilizzo delle risorse del Fondo infrastrutture. Ritiene, in conclusione, che le predette richieste di chiarimenti andrebbero affrontate in un altro contesto con i rappresentanti del Governo competenti in materia.

Gian Luca GALLETTI (UdC) evidenzia che vi è un duplice problema, sia con riferimento ai finanziamenti che dallo Stato devono essere concessi ai comuni, sia per quanto riguarda i cofinanziamenti, rispetto ai vincoli posti dal Patto di stabilità.

Pier Paolo BARETTA (PD), nell'osservare come non ci siano ragioni per un accelerazione dei tempi di espressione di parere dello schema di delibera in esame, dal momento che lo stesso rappresentante del Governo sembrava inizialmente propendere per un rinvio del seguito del relativo esame, giudica del tutto insoddisfacente la proposta di parere formulata dal relatore, la quale, nell'affrontare un tema di grande rilevanza, come quello della programmazione degli interventi infrastrutturale strategici, si limita ad indicare al Governo generici impegni, che potrebbero benissimo costituire l'oggetto di un ordine del giorno.

Massimo VANNUCCI (PD) propone che, come avvenuto in altra occasione, la Commissione non proceda all'espressione di alcun parere.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, sottolinea come il caso citato dall'onorevole Vannucci sia profondamente diverso da quello attuale. Con riferimento alle delibere CIPE n. 51 e n. 52, infatti la Commissione deliberò di non procedere all'espressione del parere di sua competenza in quanto tra le delibere erano state pubblicate nella Gazzetta Ufficiale ancor prima dello scadere del termine fissato per le espressioni del parere da parte delle Commissioni parlamentari.

Massimo POLLEDRI (LNP) ricorda che l'articolo 2, comma 240, della legge finanziaria per il 2010 aveva previsto l'assegnazione, attraverso delibera del CIPE, di fondi per 1 miliardo di euro per la messa in sicurezza del territorio. In proposito rileva che con l'odierna assegnazione di 900 milioni di euro in favore del Mezzogiorno si è andati anche oltre il vincolo di destinazione dell'85 per cento in favore di

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quelle regioni e chiede in ogni caso che il Governo si impegni a destinare, in ottemperanza al disposto della legge finanziaria, ulteriori 100 milioni in favore del resto del Paese.

Remigio CERONI (PdL), relatore, ritiene che debba apprezzarsi la volontà del Governo di destinare tempestivamente 900 milioni di euro nell'ambito del Fondo infrastrutture ai piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno. Giudica, tuttavia, possibile valutare l'opportunità di formulare un'osservazione nell'ambito del parere al fine di indicare al Governo l'esigenza di destinare ulteriori risorse alla realizzazione di analoghi piani straordinari nelle regioni del Centro-Nord.

Massimo VANNUCCI (PD) evidenzia che, a suo avviso, sarebbe stato più corretto destinare il 15 per cento delle risorse assegnate per interventi di risanamento ambientale ai sensi dell'articolo 2, comma 240, della legge finanziaria per il 2010, a interventi da realizzare nel Centro-Nord, in modo da rispettare il criterio di ripartizione territoriale previsto in via generale per le risorse derivanti dal Fondo per le aree sottoutilizzate.

Remigio CERONI (PdL), relatore, sottolinea che il criterio di ripartizione territoriale indicato dall'onorevole Vannucci è pienamente rispettato nell'ambito del quadro programmatico degli interventi allegato allo schema di delibera in esame, evidenziando come non sussista invece nessun vincolo riferito all'intervento previsto dall'articolo 2, comma 240 della legge finanziaria per il 2010.

Massimo VANNUCCI (PD) ribadisce che si è prelevato 1 miliardo dai Fondi FAS con la specifica destinazione all'emergenza ambientale nell'utilizzo del quale il Governo è tenuto al rispetto del vincolo di destinazione dell'85 per cento delle risorse in favore del Mezzogiorno.

Rolando NANNICINI (PD) nel rilevare una discrasia rispetto alle disposizioni di cui all'articolo 2, comma 240, della legge finanziaria per il 2010, con riferimento alla assegnazione di soli 900 milioni sul miliardo originariamente previsto, ribadisce come alla Commissione spetti il compito di dare indicazioni di carattere finanziario. Osserva tuttavia come non sia in ogni caso corretto che vengano sottoposte all'attenzione del CIPE opere per le quali non è stato ancora definito il progetto.

Amedeo CICCANTI (UdC) ritiene assolutamente necessario che il Governo fornisca adeguati chiarimenti sulla destinazione delle risorse previste dall'articolo 2, comma 240, della legge finanziaria per il 2010, ricordando come in passato la questione sia stata affrontata anche da una interrogazione a risposta immediata in Assemblea al Ministro Matteoli, il quale non ha tuttavia fornito risposte pienamente soddisfacenti. A suo avviso, quindi, il rappresentante del Governo dovrebbe chiarire esattamente la ripartizione degli interventi tra il Fondo infrastrutture e il Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, indicando altresì se per gli interventi finanziati sia rispettato il criterio di ripartizione territoriale delle risorse previsto per i fondi FAS.

Remigio CERONI (PdL), relatore, formula una nuova proposta di parere (vedi allegato 1) nella quale, al fine di tenere conto delle considerazioni del collega Polledri, è contenuta una ulteriore osservazione, con la quale si richiede al Governo di destinare un finanziamento di 100 milioni di euro in favore di interventi di risanamento ambientali nelle regioni del Centro-Nord.

Massimo VANNUCCI (PD) e Amedeo CICCANTI (UdC) annunciano il voto contrario dei rispettivi gruppi sulla proposta di parere del relatore.

La Commissione approva la proposta di parere come da ultimo riformulata dal relatore.

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Schema di delibera CIPE n. 103/2009, concernente «Fondo infrastrutture. Assegnazione finanziamento per le piccole e medie opere nel Mezzogiorno».
Atto n. 245.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 23 settembre 2010.

Roberto Mario Sergio COMMERCIO (Misto-MpA-Sud), relatore, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato lo schema di delibera CIPE n. 103/2009, concernente "Fondo infrastrutture. Assegnazione finanziamento per le piccole e medie opere nel Mezzogiorno" (atto n. 245);
rilevata l'opportunità di riconsiderare le modalità di esame parlamentare delle delibere del CIPE, individuate dall'articolo 6-quinquies del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, al fine di rendere più efficace il ruolo riconosciuto al Parlamento nel processo di destinazione delle risorse del Fondo infrastrutture;
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:
provveda il Governo ad assicurare la tempestiva trasmissione al Parlamento dell'elenco degli interventi da finanziare a carico della voce "Opere minori e interventi finalizzati al supporto dei servizi di trasporto nel Mezzogiorno", chiarendo quando intenda avviare la seconda fase di attuazione degli interventi in questione».

Maino MARCHI (PD) osserva che lo schema di delibera in esame non può considerarsi un atto completo dal momento che esso dispone il finanziamento di piccole e medie opere nel Mezzogiorno senza tuttavia indicare né i tempi di assegnazione delle risorse né gli interventi finanziati. Segnala, infatti, che il punto n. 2 della delibera si limita a prevedere che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con il Ministero dello sviluppo economico comunichi, entro 30 giorni dalla pubblicazione della delibera, l'elenco degli interventi da finanziare. In questo contesto giudica insoddisfacente la condizione contenuta nella proposta di parere del relatore, che non finalizza la trasmissione al Parlamento degli interventi da realizzare all'espressione di un parere oppure ad una semplice presa d'atto delle decisioni adottati dai ministri competenti. Anche sotto il profilo finanziario giudica censurabile la previsione che rimette ad una fase successiva la motivazione dell'eventuale inserimento, nell'ambito degli interventi finanziati, di spese relative a studi, indagini e consulenze, osservando come l'assenza di ulteriori precisazioni e di limiti quantitativi determini il rischio di una dequalificazione della spesa.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Schema di delibera CIPE n. 121/2009, concernente «Fondo infrastrutture. Assegnazioni in vista della realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina».
Atto n. 246.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione - Nulla osta).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 23 settembre 2010.

Giuseppe FALLICA (PdL), relatore, formula la seguente proposta di parere:

«La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,
esaminato lo schema di delibera CIPE n. 121/2009, concernente "Fondo infrastrutture.

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Assegnazioni in vista della realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina" (atto n. 246);
rilevata l'opportunità di riconsiderare le modalità di esame parlamentare delle delibere del CIPE, individuate dall'articolo 6-quinquies del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, al fine di rendere più efficace il ruolo riconosciuto al Parlamento nel processo di destinazione delle risorse del Fondo infrastrutture;
esprime

NULLA OSTA».

Massimo VANNUCCI (PD), pur consapevole che la delibera in esame comporta solo la rimodulazione dei fondi già previsti, non considerando l'opera oggetto della medesima come prioritaria per il Paese, annuncia un voto contrario del proprio gruppo.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.30.

SEDE REFERENTE

Giovedì 30 settembre 2010. - Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 15.30.

Disposizioni in favore dei territori di montagna.
Testo unificato C. 41 Brugger, C. 320 Quartiani, C. 321 Quartiani, C. 605 Caparini, C. 2007 Quartiani, C. 2115 Barbieri e C. 2932 Consiglio regionale della Valle d'Aosta.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 luglio 2010.

Roberto SIMONETTI (LNP), relatore, fa presente che tutte le Commissioni alle quali il provvedimento è assegnato in sede consultiva hanno espresso i prescritti pareri sul testo risultante dagli emendamenti approvati nella seduta del 7 luglio scorso (vedi allegato 2) ed è ora possibile procedere con il suo esame. Con riferimento al contenuto dei pareri, fa presente che nel parere espresso dalla Commissione Affari costituzionali è contenuta una condizione riferita all'articolo 2, commi 3 e 4, con la quale si richiede di tenere conto di quanto evidenziato dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 27 del 2010, che ha indicato come un criterio altimetrico rigido, ai fini dei trasferimenti erariali, esuli dai limiti della competenza statale e violi l'articolo 117 della Costituzione. Al riguardo, ritiene che, nonostante l'evidente analogia tra le materie affrontate, la fattispecie disciplinata dai commi 3 e 4 dell'articolo 2 del testo unificato delle proposte C. 41 e abb., non sembra esattamente riconducibile a quella esaminata dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 27 del 2010. Segnala, infatti, che tale pronuncia si riferisce alla modalità di assegnazione dei trasferimenti erariali alle comunità montane, mentre i commi 3 e 4 dell'articolo 2 del provvedimento in esame individuano la platea degli enti territoriali beneficiari di finanziamenti destinati a progetti per lo sviluppo dei comuni montani ed appaiono, pertanto, riconducibili all'articolo 119, quinto comma, della Costituzione. Ritiene, pertanto, necessario richiedere alla Comitato permanente per i pareri della Commissione Affari costituzionali di voler riesaminare l'articolo 2, commi 3 e 4, del provvedimento. Fa presente, inoltre, di aver predisposto alcune proposte emendative (vedi allegato 3), che, oltre a recepire condizioni e osservazioni contenute nei pareri espressi dalla Commissioni, introducono ulteriori modifiche di carattere formale o precisano la portata di talune disposizioni del provvedimento.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, accogliendo la richiesta del relatore, preannuncia che richiederà al presidente della

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Commissione Affari costituzionali di voler invitare il Comitato permanente per i pareri, costituito nell'ambito di tale Commissione, a riesaminare la condizione relativa all'articolo 2, commi 3 e 4, del provvedimento in esame.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI si riserva di esprimere il parere sugli emendamenti presentati dal relatore in una successiva seduta.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad un altra seduta.

La seduta termina alle 15.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.40 alle 15.45.