CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 settembre 2010
371.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 22 settembre 2010. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan.

La seduta comincia alle 19.30.

Disposizioni per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare.
C. 2260-2646-2743/A e C. 2833 Jannone.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge, rinviato da ultimo nella seduta del 21 settembre 2010.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, rileva che, secondo notizie di agenzia, nella giornata odierna il Ministro Bossi avrebbe annunciato che il Ministero delle politiche agricole andrà alla Lega, perché, a suo dire, «i più bravi». Non comprende pertanto il motivo di tanta fretta nell'approvare il provvedimento in esame, vista la incertezza sulla stabilità ministeriale.

Paolo RUSSO, presidente, osserva che il dibattito previsto per la settimana prossima in Assemblea darà certezze sulla stabilità del Governo.
Avverte che si passerà ora alla fase della formulazione del testo degli articoli.
Ricorda che il testo in esame, rinviato in Commissione da parte dell'Assemblea nella seduta dell'11 febbraio 2010, sarà riesaminato dalla Commissione, per un principio di continuità del procedimento, esattamente dal punto ove si è concluso l'esame in Assemblea, ferme restando le deliberazioni già assunte da quest'ultima. Ricorda in proposito che l'Assemblea, nella seduta del 10 febbraio scorso, ha approvato l'articolo 1, come modificato dall'emendamento 1.600 della Commissione, nonché gli articoli aggiuntivi Ruvolo 1.04. (nuova formulazione) e gli identici Brandolini 1.042. (nuova formulazione) e Ruvolo 1.043. (nuova formulazione).
Avverte quindi che sono state presentate 149 proposte emendative (vedi allegato), che in gran parte riproducono quelle già presentate lo scorso maggio.
Ricorda inoltre che nella seduta di ieri è stata discussa l'ipotesi di limitare il testo da portare all'esame dell'Assemblea agli articoli concernenti l'etichettatura e la

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tracciabilità dei prodotti alimentari, proponendo lo stralcio dei restanti articoli.

Viviana BECCALOSSI (PdL), relatore, ricorda che nella seduta di ieri, da parte della maggioranza della Commissione, è emerso l'orientamento di limitare il provvedimento alle disposizioni concernenti l'etichettatura e la tracciabilità dei prodotti alimentari, e precisamente a quelle contenute negli articoli 2, 5-bis, 6 e 7, e di proporre all'Assemblea lo stralcio dei restanti articoli, ad eccezione degli articoli 4-bis e 7-quater, che sono invece da sopprimere in quanto superati da sopravvenuti interventi legislativi.

Paolo RUSSO, presidente, ritiene opportuno precisare che, per quanto riguarda l'articolo 7-undecies, concernente la rintracciabilità della mozzarella di bufala campana DOP, lo stralcio è motivato non dalla materia, ma da ragioni attinenti alla copertura finanziaria.

Il Ministro Giancarlo GALAN concorda con la proposta del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di proporre all'Assemblea lo stralcio degli articoli 1-bis, 2-bis, 2-ter, 3-bis, 3-ter, 4, 5, 7-bis, 7-ter, 7-quinquies, 7-sexies, 7-septies, 7-octies, 7-novies, 7-decies e 7-undecies del disegno di legge in esame.

Paolo RUSSO, presidente, avverte che gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi strettamente connessi alle disposizioni oggetto di stralcio non saranno esaminati.
Per quanto riguarda gli articoli aggiuntivi riferiti agli articoli di cui si è deliberato lo stralcio e che riguardano materie ulteriori sia rispetto a quelle che la Commissione ha deciso di portare all'esame dell'Assemblea sia rispetto a quelle oggetto di stralcio, ritiene che, per ragioni di coerenza nelle decisioni della Commissione e di economia procedurale, essi potranno essere considerati respinti ai fini del successivo esame in Assemblea, ad eccezione di quelli per i quali i presentatori chiedano che uno specifico esame e una deliberazione da parte della Commissione. Invita pertanto i gruppi a formulare eventuali segnalazioni in tal senso.
Così rimane stabilito.

Anita DI GIUSEPPE (IdV) esprime rammarico per il fatto che il provvedimento risulta ormai svuotato e soprattutto perché risulta privo di misure indispensabili, come quelle relative alle agevolazioni previdenziali e per il gasolio e quelle a sostegno del settore bieticolo-saccarifero.
Ricorda quindi che, con la manovra di luglio, il Governo ha proceduto ad un oneroso rinvio del pagamento delle multe a carico degli allevatori che avevano sforato le quote latte, che espone l'Italia al rischio di una procedura di infrazione in sede europea, come è ben noto al Ministro. Chiede pertanto che sia posto in votazione il suo articolo aggiuntivo 7.0800, che prevede l'abrogazione di quella proroga.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) comunica che tutti i deputati del suo gruppo sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Di Giuseppe 7.0800.

Paolo RUSSO, presidente, invita il relatore e il Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative.

Viviana BECCALOSSI (PdL), relatore, avverte che esprimerà il parere sulle proposte emendative riferite ad articoli che non sono oggetto di stralcio e, eventualmente, sulle altre che saranno segnalate dai gruppi.
Con riferimento all'articolo 1, esprime parere contrario su tutti gli articoli aggiuntivi presentati.
Con riferimento all'articolo 2, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Negro 2.3 e Nola 2.702, raccomanda l'approvazione dei suoi emendamenti 2.700 e 2.701, esprime parere favorevole sull'emendamento Cenni 2.40 e parere contrario sulle restanti proposte emendative.
Con riferimento all'articolo 4-bis, ne propone la soppressione, con il suo emendamento 4-bis.1, trattandosi di disposizione

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già contenuta nell'articolo 48, comma 5, della legge comunitaria 2009, recentemente approvata (legge n. 96 del 2010). È pertanto contraria all'emendamento Zeller 4-bis.41.
Con riferimento all'articolo 5-bis raccomanda l'approvazione del suo emendamento 5-bis.702, esprime parere favorevole sull'emendamento Ferranti 5-bis.43, a condizione che sia riformulato nel senso di premettere a tutti i commi del nuovo articolo 33 le parole: «salvo che il fatto costituisca reato». Raccomanda l'approvazione dei suoi emendamenti 5-bis.700 e 5-bis.705. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Ferranti 5-bis.44 e Ferranti 5-bis.45, a condizione che siano riformulati nel senso di premettere le parole: «salvo che il fatto costituisca reato». Raccomanda l'approvazione del suo emendamento 5-bis.703, esprimendo parere contrario sull'emendamento Ferranti 5-bis.41.
Con riferimento all'articolo 6, esprime parere favorevole sull'emendamento Callegari 6.800, a condizione che l'espressione «luogo di produzione dei prodotti» sia sostituita dalle parole «Paese di produzione dei prodotti». Esprime parere contrario sugli emendamenti Trappolino 6.2, Ruvolo 6.41, Cenni 6.48, Brugger 6.3, Brandolini 6.801, sugli identici emendamenti Brandolini 6.7 e Ruvolo 6.17, sull'emendamento Brandolini 6.802, sugli identici emendamenti Ruvolo 6.42 e Cuomo 6.43. Raccomanda l'approvazione dei suoi emendamenti 6.700, 6.803 e 6.701, esprime parere favorevole sull'emendamento Ruvolo 6.12, esprimendo parere contrario sui restanti emendamenti ed articoli aggiuntivi.
Con riferimento all'articolo 7 esprime parere contrario su tutti gli emendamenti e gli articoli aggiuntivo, compreso l'articolo aggiuntivo 7.0800, segnalato dal deputato Di Giuseppe.
Raccomanda infine l'approvazione del suo emendamento 7-quater.700, soppressivo dell'articolo 7-quater, che deve considerarsi superato dall'analoga disposizione contenuta nell'articolo 2, comma 229, della legge finanziaria per il 2010.
Raccomanda altresì l'approvazione del suo articolo aggiuntivo 7-undecies.0724.

Il Ministro Giancarlo GALAN esprime il parere conforme a quello del relatore.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) preannuncia che i deputati del suo gruppo interverranno su tutti gli emendamenti in esame, perché la Commissione - sulla base dei pareri del relatore e del Governo - si accinge ad approvare un testo in materia di etichettatura dei prodotti alimentari notevolmente peggiorato, che dovrà essere modificato dal Senato e che rischia di essere censurato dall'Unione europea. Ribadendo di non comprendere l'ostinazione della maggioranza a procedere in questo modo, giudica particolarmente grave che il relatore abbia modificato il parere sull'emendamento Cenni 6. 48, concernente l'etichettatura dei prodotti contenenti OGM, sul quale, nella precedente fase di esame in Assemblea, il parere della Commissione era favorevole.

Paolo RUSSO, presidente, fa presente che in verità anche nella precedente fase di esame in Assemblea il relatore aveva espresso un parere contrario sull'emendamento Cenni 6.48 e che poi il Comitato dei nove aveva deciso a maggioranza di esprimere un parere favorevole.

Viviana BECCALOSSI (PdL), relatore, sottolinea di aver oggi proposto parere contrario sull'emendamento Cenni 6.48 non tanto per il merito, ma perché ritiene l'argomento non coerente con la decisione della Commissione di affrontare solo il tema dell'etichettatura dei prodotti alimentari. Si tratta infatti di una questione ben più complessa e importante, che peraltro è oggetto di una disciplina comunitaria. In ogni caso, ha ritenuto di esprimere una sua personale convinzione, sulla quale non ha difficoltà a trovarsi in minoranza. Si dichiara pertanto disponibile a modificare il suo parere contrario, preannunciando che si rimetterà alle valutazioni della Commissione sul citato emendamento.

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Susanna CENNI (PD) osserva che il suo emendamento 6.48 riguarda invece proprio l'etichettatura dei prodotti contenenti OGM. Invita quindi il relatore ed il Governo a rendersi conto che il testo in esame è peggiorativo rispetto a quello approvato all'unanimità dal Senato e che, in generale, si sta seguendo un percorso rispetto al quale non è stata offerta alle opposizioni alcuna possibilità di pervenire almeno ad un compromesso.

Paolo RUSSO, presidente, rileva che la materia in discussione è oggetto di regolamentazione in sede europea.

Susanna CENNI (PD) fa presente che di recente la Commissione europea ha proposto una modifica del quadro normativo comunitario, nel senso di ipotizzare la possibilità per gli Stati membri di decidere in materia di OGM sul loro territorio. Tale proposta fa anche riferimento all'etichettatura e all'informazione del consumatore.

Paolo RUSSO, presidente, fa presente che la Commissione potrà ulteriormente approfondire l'argomento in seguito.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), tenuto conto della disponibilità manifestata dalla relatrice sull'emendamento 6.48, preannuncia che il suo gruppo interverrà solo sugli emendamenti riferiti all'articolo 6.

Paolo RUSSO, presidente, avverte che si passerà ora alle deliberazioni sulle proposte emendative.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Sani 1.046, Ruvolo 1.047 e Fiorio 1.049.

Teresio DELFINO (UdC) chiede chiarimenti sul significato e sugli effetti degli identici emendamenti Negro 2.3 e Nola 2.702, che propongono una modifica degli articoli 515 e 517 del codice penale, concernenti rispettivamente i reati di frode nell'esercizio del commercio e di vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

Fabio RAINIERI (LNP) rileva che, secondo la legislazione vigente, il confezionamento di prodotti a denominazione protetta può avvenire oggi fuori dalle zone di origine. Si propone pertanto di specificare che «per origine si intendono anche i luoghi di produzione, trasformazione e confezionamento».

Massimo FIORIO (PD) ritiene che gli emendamenti in questione adottino una formulazione ambigua, che potrebbe dar luogo ad interpretazioni fuorvianti. Per esempio, potrebbe creare problemi per quei prodotti, come i vini, per i quali è oggi consentito che l'imbottigliamento avvenga al di fuori della zona di produzione.

Paolo RUSSO, presidente, rileva che gli emendamenti rendono più rigorose le fattispecie previste dal codice penale, riducendo la possibilità che il consumatore sia tratto in inganno, senza incidere sui disciplinari di produzione.

Massimo FIORIO (PD) ribadisce che le proposte in discussione si pongono in contrasto con il sistema delle denominazioni protette dei vini

Angelo ZUCCHI (PD) osserva che, con gli emendamenti in esame, vi è il rischio di dover indicare in etichetta, per non incorrere in reato, tutti i luoghi nei quali avvengono le diverse fasi di produzione, trasformazione e confezionamento, senza che sia significativamente migliorata l'informazione al consumatore. Invita perciò ad evitare di approvare norme senza valutarne attentamente gli effetti.

Viviana BECCALOSSI (PdL), relatore, ricorda che per la carne bovina è già previsto l'obbligo di indicare i luoghi di nascita, allevamento e macellazione dell'animale. Ritiene perciò che si possa prevedere una maggiore tutela del consumatore.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) apprezza la costruttiva discussione in

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corso, rilevando la necessità di una valutazione tecnica.

Teresio DELFINO (UdC) osserva che, senza porre in discussione il diritto all'informazione del consumatore, occorre evitare che tali norme si traducano in un aggravio per i produttori o in più gravi rischi.

Paolo RUSSO, presidente, propone di accantonare gli identici emendamenti Negro 2.3 e Nola 2.702, che nel frattempo potranno essere oggetto di riflessione da parte dei colleghi.

La Commissione concorda.
La Commissione approva quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti del relatore 2.700 e 2.701 e l'emendamento Cenni 2.40, nel quale risulta assorbito l'emendamento Ruvolo 2.41. Respinge, con distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi Ruvolo 2.01, Di Giuseppe 2.02, gli identici Oliverio 2.04 e Ruvolo 2.040, e l'articolo aggiuntivo Ruvolo 2.021.
La Commissione approva l'emendamento 4-bis.1 del relatore, soppressivo dell'articolo 4-bis, risultando pertanto precluso l'emendamento Zeller 4-bis.41 (nuova formulazione).

Paolo RUSSO, presidente, avverte che gli emendamenti Ferranti 5-bis.43, 5-bis.44 e 5-bis.45 sono stati riformulati nel senso richiesto dal relatore (vedi allegato).

La Commissione quindi, con distinte votazioni, approva l'emendamento del relatore 5-bis.702, respinge l'emendamento Ferranti 5-bis.41, approva l'emendamento Ferranti 5-bis.43 (nuova formulazione), gli emendamenti del relatore 5-bis.700 e 5-bis.705, gli emendamenti Ferranti 5-bis.44 (nuova formulazione) e 5-bis.45 (nuova formulazione), e l'emendamento del relatore 5-bis.703.

Paolo RUSSO, presidente, avverte che l'emendamento Callegari 6.800 è stato riformulato nel senso richiesto dal relatore (vedi allegato).

Angelo ZUCCHI (PD) chiede chiarimenti sull'emendamento Callegari 6.800, che restringe le informazioni da dare ai consumatori, in quanto prevede l'indicazione nell'etichetta dei prodotti trasformati solo del Paese di produzione e non più anche della zona di produzione.

Paolo RUSSO, presidente, precisa che l'emendamento tende a precisare e semplificare le indicazioni da riportare in etichetta, eliminando indicazioni che potrebbero risultare vaghe e indeterminate, come quelle relative alla «zona» di produzione.

Teresio DELFINO (UdC) osserva che la maggioranza sembra avere orientamenti ondivaghi. Infatti, mentre in precedenza si proponeva di aumentare le informazioni da dare ai consumatori, con questo emendamento tali informazioni sono ridotte.

Paolo RUSSO, presidente, fa presente di non avere difficoltà a prevedere che sia indicata in etichetta anche la «zona» di produzione, ma fa presente che nel testo dell'articolo 6 tale indicazione è prevista come eventuale.

La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Callegari 6.800, nel testo riformulato, risultando precluso l'emendamento Brugger 6.3. Respinge poi gli emendamenti Trappolino 6.2 e Ruvolo 6.41.

Viviana BECCALOSSI (PdL), relatore, si rimette alla Commissione sull'emendamento Cenni 6.48.

Il Ministro Giancarlo GALAN fa presente che il suo parere sull'emendamento 6.48 rimane contrario, perché interviene su materia di competenza dell'Unione europea. Precisa al riguardo che la proposta della Commissione europea citata dal deputato Cenni prevede la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di OGM sul loro territorio e non riguarda l'etichettatura.

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Susanna CENNI (PD) ribadisce che la proposta della Commissione europea riconosce la competenza degli Stati ad intervenire in materia di OGM, aprendo la possibilità di intervenire anche in tema di informazione al consumatore. Osserva che se l'emendamento 6.48 fosse stato in contrasto con la normativa europea non sarebbe stato dichiarato ammissibile.

Paolo RUSSO, presidente, precisa che l'eventuale contrarietà di un emendamento con la normativa dell'Unione europea non incide sulla valutazione di ammissibilità.

Teresio DELFINO (UdC) apprezza la coerenza manifestata dal Ministro Galan, come nella recente vicenda delle quote-latte, nel sostenere la necessità di rispettare gli impegni derivanti dall'appartenenza all'Unione europea. Il Ministro dovrebbe quindi accogliere l'emendamento Cenni 6.48, in quanto l'Europa ha un orientamento chiaro in favore della più ampia informazione ai consumatori. Preannuncia perciò che su tale emendamento voterà a favore.

Il Ministro Giancarlo GALAN sottolinea che la normativa europea impone l'obbligo di indicare in etichetta la presenza di OGM al di sopra della soglia dello 0,9 per cento. Al di sotto di tale soglia non è pertanto possibile imporre un obbligo di etichettatura.

Viviana BECCALOSSI (PdL), relatore, ritiene che l'andamento della discussione conferma il suo timore che ogni discussione in tema di OGM finisce in un dibattito tra favorevoli e contrari agli OGM. Si tratta di un errore. In ogni caso, voterà secondo coscienza, al pari di quanto faranno i colleghi.

Paolo RUSSO, presidente, invita a valutare la possibilità di accantonare l'emendamento.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) è contrario, invitando la maggioranza a non mettere l'opposizione in condizioni di dover abbandonare l'aula.

Angelo ZUCCHI (PD) osserva che, se il principio ispiratore del provvedimento è quello di tutelare il diritto all'informazione dei consumatori, la maggioranza non dovrebbe avere remore a prevedere che la presenza di OGM sia indicata nell'etichetta del prodotto alimentare. Peraltro, se la normativa europea considera contaminazione accidentale la presenza di OGM al di sotto della soglia dello 0,9 per cento, l'emendamento potrebbe anche ritenersi pleonastico. Per questo, invita ad maggioranza ad approvarlo, tenendo conto dell'importanza che ad esso attribuisce il suo gruppo.

Sabrina DE CAMILLIS (PdL) propone di integrare l'emendamento con un riferimento al rispetto della normativa comunitaria.

Teresio DELFINO (UdC) rileva che, in base alle norme europee, al di sotto della soglia dello 0,9 per cento non si potrebbe parlare di presenza di OGM. Osserva inoltre che troppo spesso si parla di tutela del consumatore senza un reale fondamento.

Anita DI GIUSEPPE (IdV) osserva che il consumatore dovrebbe essere informato della presenza di OGM, quale che sia la percentuale contenuta nel prodotto.

Il Ministro Giancarlo GALAN ribadisce che non si possono imporre obblighi in contrasto con le norme dell'Unione europea.

Paolo RUSSO, presidente, ritiene che si possa definire una formulazione condivisa sulla base della proposta della collega De Camillis.

Susanna CENNI (PD) si domanda perché la maggioranza non abbia avanzato analoga proposta anche per altre norme contrastanti con la normativa europea.

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Paolo RUSSO, presidente, osserva che il deputato Cenni sta ammettendo che il suo emendamento è in contrasto con le norme europee.

Sandro BRANDOLINI (PD) sottolinea che la collega Cenni intendeva richiamare l'attenzione sul fatto che l'articolo 6 nel suo complesso può potenzialmente essere oggetto di una procedura di infrazione in sede europea, come ben sanno tutti i colleghi. Si tratta tuttavia di un atto politico, che può servire a far valere in Europa la posizione dell'Italia, come avvenuto in altri casi.

Paolo RUSSO, presidente, propone una riformulazione dell'emendamento Cenni 6.48, che potrebbe essere accolta dal relatore e dal Governo. In particolare, propone di aggiungere, prima delle parole «dell'eventuale utilizzazione di ingredienti, le parole: «, in conformità alla normativa comunitaria,».

La Commissione approva l'emendamento Cenni 6.48, nel testo riformulato dai presentatori. Respinge l'emendamento Brandolini 6.801 e gli identici emendamenti Brandolini 6.7 e Ruvolo 6.17.

Sandro BRANDOLINI (PD) invita ad approvare il suo emendamento 6.802, che ripristina il testo approvato dal Senato, prevedendo che l'obbligo di etichettatura di origine valga per tutte le filiere e tutti i prodotti, senza demandare ai decreti ministeriali di attuazione la facoltà di individuare le filiere e i prodotti agroalimentari soggetti all'obbligo.

La Commissione respinge l'emendamento Brandolini 6.802.

Angelo ZUCCHI (PD) raccomanda l'accoglimento dell'emendamento 6.43, di cui è cofirmatario, confidando nella diversa sensibilità del nuovo Ministro. Con tale emendamento, si propone, come nel testo approvato dal Senato, che l'obbligo di etichettatura valga per tutte le filiere, salva la possibilità per il Ministro di stabilire, relativamente a ciascuna filiera, quali prodotti dovranno essere soggetti all'obbligo medesimo. Il testo del comma 4 dell'articolo 6 prevede ora una troppo ampia discrezionalità del Ministro, che lo esporrebbe a pressioni piuttosto sostenute, come quelle che sono riuscite a fare breccia anche in questa Commissione.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) invita a trovare un costruttivo punto di mediazione, come avvenuto sull'emendamento in materia di OGM. Il comma 4 dell'articolo 6 prevede una discrezionalità così ampia del Governo nell'individuazione delle filiere e dei prodotti soggetti all'obbligo dell'etichettatura di origine da rendere inutile la legge. L'emendamento 6.43, peraltro, conserva tale discrezionalità, quanto all'individuazione dei prodotti; non si comprende perciò la contrarietà ad accoglierlo. Eppure, un'intesa su questo punto renderebbe più agevole il percorso in Assemblea, dove potrebbero manifestarsi difficoltà, come già avvenuto in passato. Inoltre, con il sostegno anche delle forze di opposizione, sarebbe più facile per il Ministro difendere in Europa la posizione dell'Italia.

Massimo FIORIO (PD) ritiene che gli emendamenti in discussione pongono una questione politica seria, che dovrebbe essere compresa dalla maggioranza e dal Governo. Peraltro, lasciano ancora ampie facoltà al Governo di definire l'ambito di applicazione della nuova normativa.

La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Ruvolo 6.42 e Cuomo 6.43 ed approva l'emendamento del relatore 6.700. La Commissione respinge altresì, con distinte votazioni, l'emendamento Ferranti 6.47, approva l'emendamento del relatore 6.803, respinge l'emendamento Rota 6.11, approva l'emendamento Ruvolo 6.12, respinge l'emendamento Di Giuseppe 6.13, approva l'emendamento del relatore 6.701 e respinge gli emendamenti Ruvolo 6.14, 6.15 e 6.16, e gli identici articoli aggiuntivi Bordo 6.040 e Ruvolo 6.041.

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Massimo FIORIO (PD) segnala che il suo emendamento 6.0800, che interviene in materia di etichettatura dei vini DOCG e DOC, propone di demandare ai disciplinari di produzione la valutazione della possibilità di indicare in etichetta l'annata di produzione delle uve, anziché renderla obbligatoria per legge. Sottolinea n proposito che si tratta di vini molto diversi tra loro, per i quali appare opportuna una valutazione distinta.

Viviana BECCALOSSI (PdL) osserva che l'emendamento appare in controtendenza rispetto alle finalità del provvedimento in esame, con il quale si intende migliorare l'informazione al consumatore sui prodotti alimentari.

Angelo ZUCCHI (PD) precisa che la recente normativa sulle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei vini ha introdotto l'obbligatorietà dell'indicazione in etichetta dell'annata di produzione delle uve per i vini DOCG e DOC, senza dettare una disciplina transitoria. Si rende perciò necessario un intervento in favore delle aziende che hanno scorte di vini legittimamente etichettati secondo le regole previgenti.

Paolo RUSSO, presidente, nel riconoscere la fondatezza del problema segnalato dal deputato Zucchi, invita i gruppi a valutare una nuova formulazione dell'emendamento da esaminare nella successiva fase di esame in Assemblea.

Viviana BECCALOSSI (PdL), nel comprendere i problemi segnalati, si dichiara disponibile all'approfondimento suggerito dal Presidente.

La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Fiorio 6.0800.
La Commissione respinge altresì, con distinte votazioni, gli emendamenti Ruvolo 7.1, Ferranti 7.40 e 7.41, e gli articoli aggiuntivi Di Giuseppe 7.01, 7.02, 7.03 e 7.05, Ruvolo 7.07, Di Giuseppe 7.020 e 7.022, Ruvolo 7.058, Zucchi 7.059, Ruvolo 7.033 e 7.034, Fiorio 7.0702 e 7.0703.

Anita DI GIUSEPPE (IdV), illustrando il suo articolo aggiuntivo 7.0800, invita ad una seria riflessione sulla vicenda delle quote latte. La proroga dei pagamenti delle cosiddette multe per il superamento delle quote assegnate, prevista dal recente decreto-legge n. 78 del 2010, è in contrasto con gli obblighi dell'Italia nei confronti dell'Unione europea, come ha chiaramente segnalato il Ministro Galan. Per giustificare tale proroga non si può invocare la mancanza di liquidità dei produttori di latte, perché si tratta di un problema che affligge l'intero comparto agricolo, che dovrebbe essere trattato con equità.
Per questi motivi, propone di abrogare la citata proroga.

Angelo ZUCCHI (PD) sottolinea il significato politico che avrebbe l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Di Giuseppe 7.0800, sottoscritto anche dal suo gruppo. Gli annunci e le dichiarazioni cui si sta assistendo, anche da parte di presidenti di enti che dovrebbero occuparsi solo dell'applicazione delle leggi, stanno generando un clima preoccupante, che fa ritenere che la vicenda possa essere riaperta. Pertanto, al di là dell'effetto normativo concreto dell'abrogazione della proroga approvata a luglio, sarebbe importante che le persone di buona volontà manifestassero insieme un chiaro segnale di intransigenza, che possa valere anche nei confronti di coloro che non sono destinatari della proroga medesima.

Sebastiano FOGLIATO (LNP) ritiene che l'articolo aggiuntivo 7.0800 debba considerarsi estraneo alla materia in discussione.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda che si è convenuto di esaminare le proposte oggetto di specifica segnalazione da parte dei presentatori.Osserva poi che al gruppo della Lega non dovrebbe dispiacere di votare insieme con il PdL.

Marco CARRA (PD) deve constatare che il parere contrario espresso dal relatore e dal Governo sono inaspettati rispetto

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alle posizioni dagli stessi assunte nello scorso mese di luglio. Ricorda che il Ministro ha minacciato le dimissioni ed è stato addirittura accusato di aver provocato un intervento dell'Unione europea.
Sottolinea infine che l'articolo aggiuntivo 7.0800 costituisce un'occasione di esprimersi per quella parte della maggioranza che ha dimostrato sensibilità rispetto alla vicenda delle quote latte e che, sulla stessa vicenda, i produttori e le organizzazioni di categoria hanno dimostrato, in forme diverse, unanimità di intenti.

La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Di Giuseppe 7.0800.

Viviana BECCALOSSI (PdL) ricorda che all'articolo 7-quater è riferito solo il suo emendamento 7-quater.700, che ne propone la soppressione, trattandosi di una disposizione già contenuta nella legge finanziaria per il 2010.
Segnala inoltre di aver presentato l'articolo aggiuntivo 7-undecies.0724, di cui chiede l'approvazione.

La Commissione delibera quindi la soppressione dell'articolo 7-quater. Approva infine l'articolo aggiuntivo del relatore 7-undecies.0724.

Paolo RUSSO, presidente, avverte che è stata presentata una nuova formulazione degli identici emendamenti Negro 2.3 e Nola 2.702, in precedenza accantonati (vedi allegato).

La Commissione approva gli identici emendamenti Negro 2.3 (nuova formulazione) e Nola 2.702 (nuova formulazione).

Paolo RUSSO, presidente, avverte che il testo risultante dall'esame degli emendamenti sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione del prescritto parere. Rinvia infine il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 21.20.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Sostegno agli agrumeti caratteristici.
Testo unificato C. 209 Cirielli, C. 1140 Servodio, C. 1153 Catanoso, C. 1736 Caparini, C. 1810 Catanoso, C. 2021 Dima e C. 2392 Cosenza.