CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 settembre 2010
371.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 22 settembre 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Intervengono i sottosegretari di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani e per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 13.35.

Istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali causati dall'incuria dell'uomo.
Nuovo testo C. 3351 Rossa ed abb.

(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 settembre 2010.

Alessandro BRATTI (PD), relatore, rileva come il provvedimento in esame nasce dall'esigenza di istituire una giornata di memoria delle vittime del disastro del Vajont nonché per incentivare una riflessione complessiva su altri disastri ambientali che hanno interessato la storia del Paese, quale quello di Seveso, che tanti danni alla salute dell'uomo e all'ambiente hanno determinato. Ritiene, quindi, che tale iniziativa legislativa possa servire sia per non dimenticare alcuni disastri ambientali che hanno caratterizzato la storia dell'Italia sia per sollecitare un dibattito ed una riflessione, soprattutto nelle nuove generazioni, sulla necessità che l'evoluzione socioeconomica sia sempre accompagnata dal rispetto della natura e dell'ambiente. Raccomanda, quindi, che la Commissione si esprima in senso favorevole sul provvedimento in esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, all'unanimità, la proposta di parere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 13.40.

ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 22 settembre 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 13.40.

Sull'ordine dei lavori.

Roberto TORTOLI, presidente, propone di invertire l'ordine del giorno nel senso di passare in primo luogo all'esame degli atti del Governo, successivamente alla riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dei rappresentanti dei gruppi, quindi, allo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata ed infine alle audizioni informali.

La Commissione consente.

Schema di delibera del CIPE n. 83/2009, concernente «Fondo infrastrutture. Quadro aggiornato di dettaglio degli interventi da avviare nel triennio».
Atto n. 244.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Tommaso FOTI (PdL), relatore, ricorda che lo schema della delibera n. 83 del 2009, all'esame della Commissione ai fini dell'espressione del prescritto parere, è stato approvato dal CIPE nella seduta del 6 novembre 2009 e reca il quadro aggiornato - a novembre 2009 - degli interventi da finanziare nel triennio con le risorse del FAS assegnate al Fondo infrastrutture.
Come evidenziato nella nota illustrativa, lo schema conferma il quadro di dettaglio riportato in allegato alla delibera n. 52 del luglio 2009, nell'importo complessivo di 7.121 milioni, apportando però alcune rimodulazioni delle risorse relative ad alcuni interventi.

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In particolare, la delibera provvede a ridurre l'ammontare di risorse destinate nel triennio ad alcuni interventi nel Mezzogiorno, per un complessivo importo di 900 milioni, che vengono destinati ad un nuovo intervento inserito nel Quadro di dettaglio, di competenza del Ministero dell'Ambiente, denominato «Interventi destinati al risanamento ambientale e alla messa in sicurezza del Mezzogiorno».
Tale riserva è stata confermata dalla legge finanziaria 2010, che all'articolo 2, comma 240, ha destinato ai piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico (individuate dal Ministero dell'ambiente, sentite le autorità di bacino e il Dipartimento della protezione civile) le predette risorse a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture.
Le rimodulazioni effettuate hanno interessato, per la voce riassetto del sistema stradale ed autostradale: il completamento dell'asse Autostradale Salerno-Reggio Calabria, Macro lotto 3, parte 4o, le cui risorse sono state ridotte di 145 milioni, passando da uno stanziamento di 345 ad uno di 200 milioni; il completamento dell'asse Autostradale Salerno-Reggio Calabria, galleria Fossino e svincolo di Laino Borgo, le cui risorse sono state ridotte di 33 milioni passando da uno stanziamento di 113 milioni ad uno di 80 milioni; la strada Statale 106 Jonica, Megalotto 3, I stralcio, il cui stanziamento è stato ridotto di 263,25 milioni rispetto ai 537 milioni precedentemente stanziati, con uno stanziamento di 273,75 milioni. Sulla voce Riassetto sistemi urbani e metropolitani sono state effettuate rimodulazioni sulla Metropolitana di Napoli Linea 6, il cui stanziamento è stato ridotto da 150 milioni a 115 milioni, mentre alla voce schemi idrici è stata effettuata una rimodulazione delle risorse a favore degli schemi idrici Mezzogiorno, il cui stanziamento passa da 150 milioni a 90 milioni, mentre alla voce Opere medio piccole nel Mezzogiorno, è stata operata una riduzione da 801,75 a 438 milioni a favore delle opere minori e interventi finalizzati al supporto dei servizi di trasporto. Viene, quindi, istituita una nuova voce Fondo Ministero dell'ambiente con uno stanziamento di 900 milioni a favore di interventi destinati al risanamento ambientale e messa in sicurezza nel Mezzogiorno.
Segnala che in sede di rimodulazione il Cipe si è impegnato a reintegrare le risorse citate.
Osserva, infine, che lo schema di delibera n. 121, che illustrerà di seguito, apporta una modifica al Quadro aggiornato degli interventi del fondo infrastrutture riportato dallo schema di delibera n. 83, al fine di consentire la ricapitalizzazione della Società Stretto di Messina S.p.a.

Roberto TORTOLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di delibera del CIPE n. 103/2009, concernente «Fondo infrastrutture. Assegnazione finanziamento per le piccole e medie opere nel Mezzogiorno».
Atto n. 245.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, e rinvio).

La Commissione inizia l'esame.

Tommaso FOTI (PdL), relatore, ricorda che lo schema della delibera n. 103 del 2009, all'esame della Commissione ai fini dell'espressione del prescritto parere, è stato approvato dal CIPE nella seduta del 6 novembre 2009 e provvede all'assegnazione al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti delle risorse previste dal Quadro di dettaglio approvato dal schema di delibera n. 83 del 2009, precedentemente illustrato, per il finanziamento di piccole e medie opere nel Mezzogiorno, cui vengono assegnati 413 milioni.
Al riguardo, fa presente che, in base al Quadro aggiornato contenuto nello schema di delibera n. 83, l'ammontare delle risorse destinate alla voce «Opere medio piccole nel Mezzogiorno» è stato ridimensionato da 801,75 a 438 milioni di euro, sulla base di specifici criteri di selezione delle opere ammissibili a finanziamento diretti a privilegiare

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quelle che rivestono una motivata urgenza; che siano strettamente attinenti con altri interventi; per le quali il percorso autorizzativi è già stato intrapreso; che siano attivabili, tramite procedura ad evidenza pubblica, entro 120 giorni e che siano completabili entro 24 mesi.
Con la delibera in esame, l'importo assegnato alla realizzazione delle opere minori del Mezzogiorno è inoltre rideterminato in 413 milioni di euro, in quanto 25 milioni di euro risultano riservati al finanziamento del Contratto di servizio con Trenitalia S.p.A. 2009-2014, per il trasporto ferroviario passeggeri a media e lunga percorrenza, come indicato nella premessa dello schema che richiama la nota CIPE n. 43409 del 3 novembre 2009.
Rileva, altresì, che la nota illustrativa allo schema di delibera n. 103 in oggetto afferma poi che il valore di 413 milioni di euro «è stato ottenuto articolando in due fasi gli interventi inizialmente previsti: per la prima fase, coperta dalla citata assegnazione, sono state individuate le opere immediatamente cantierabili; sono state demandate invece ad una seconda fase, il cui finanziamento non è previsto dalla delibera in esame, le opere non immediatamente cantierabili».
Le opere di prima fase sono state altresì suddivise in tre categorie di interventi infrastrutturali: realizzazione di reti viarie, fognarie ed impianti portuali; lavori di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di sedi istituzionali; nonché lavori di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione per Forze dell'ordine e sicurezza pubblica.
I soggetti aggiudicatori delle opere sono i Provveditorati alle opere pubbliche delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e le opere oggetto di finanziamento rispondono a specifici requisiti, indicati nella presa d'atto della delibera.
Aggiunge, infine, che, secondo quanto riportato espressamente al punto 2 della delibera in questione, l'articolazione territoriale degli interventi e delle rispettive necessità finanziarie, sarà contenuta in un elenco degli interventi da finanziare che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con il Ministero dello sviluppo economico, «comunicherà entro 30 giorni dalla pubblicazione della delibera nella Gazzetta Ufficiale». In quella sede verranno altresì esplicitati i criteri di priorità adottati per la individuazione degli interventi e si provvederà a motivare l'eventuale inserimento di interventi concernenti opere di culto e di spese relative a studi, indagini e consulenze.
Al riguardo, osserva che sarebbe opportuno che il Governo nel chiarire meglio quali siano i destinatari del citato elenco si impegnasse a trasmetterlo, a fini di verifica e controllo dell'attività di governo, anche alle Commissioni parlamentari competenti per materia.

Roberto TORTOLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di delibera del CIPE n. 121/2009, concernente «Fondo infrastrutture. Assegnazione in vista della realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina».
Atto n. 246.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, e rinvio).

Tommaso FOTI (PdL), relatore, ricorda che lo schema di delibera n. 121 del 2009, approvato dal CIPE il 17 dicembre 2009, apporta modifiche al Quadro degli interventi quale risultante dal sopra illustrato schema di delibera n. 83.
In particolare, osserva che la voce «Adeguamento rete ferroviaria meridionale, partecipazione FS a interventi a terra Ponte sullo Stretto» viene ridotta di 218 milioni di euro, passando da 588 a 370 milioni. Su tale importo residuo, 117 milioni sono assegnati a RFI quale quota di partecipazione all'incremento di capitale della Società «Stretto di Messina S.p.A», affidataria ex lege dei lavori per la realizzazione del Ponte sullo Stretto.
Contestualmente e per un valore corrispondente alla citata riduzione, dunque per un valore di 218 milioni di euro, viene istituita

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la nuova voce «Partecipazione ANAS alla Società Stretto di Messina - interventi a terra - variante di Cannitello».
Osserva, quindi, che di tale importo, 213 milioni sono assegnati ad ANAS S.p.A quale quota di partecipazione all'incremento di capitale della Società Stretto di Messina, mentre i residui 5 milioni di euro vengono assegnati alla Società Stretto di Messina S.p.A. per il completamento dell'opera relativa alla variante di Cannitello, opera inclusa nel progetto del Ponte sullo Stretto.
Tale intervento - originariamente fissato dalla delibera CIPE n. 83/2006 in 19 milioni di euro - ha presentato costi aggiuntivi complessivamente pari a 7 milioni di euro. Gli ulteriori 2 milioni di euro, necessari alla integrale copertura del costo della variante, sono reperiti, in base allo schema di delibera in esame, a valere sulle risorse (330 milioni di euro) riservate alle voci Nodi, urbani e metropolitani di Palermo e Catania/Nodi, sistemi urbani e metropolitani di Bari e Cagliari.
In sostanza, lo schema di delibera in esame mira a consentire ad ANAS S.p.a e RFI S.p.a di procedere, in modo proporzionale alla rispettiva partecipazione alla quota azionaria nella Società «Stretto di Messina S.p.A», alla sottoscrizione degli aumenti di capitale di detta Società nonché a coprire le esigenze aggiuntive per il completamento della variante di Cannitello.
Complessivamente, dunque, in virtù delle rimodulazioni operate, lo schema di delibera in esame reperisce risorse finalizzate alla ricapitalizzazione della Società «Stretto di Messina S.p.A» pari a 330 milioni.
In merito, ricorda che come indicato nella premessa allo schema di delibera n. 121, la proposta avanzata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con nota n. 51057 del 16 dicembre 2009, per la ricapitalizzazione della Società Stretto di Messina S.p.A. ammonterebbe ad un importo complessivo preventivato nell'ordine di 900 milioni di euro. In tal senso, i 330 milioni di euro reperiti dallo schema di delibera in esame per la ricapitalizzazione della Società Stretto di Messina S.p.A. vanno ad aggiungersi ai 470 milioni di euro già autorizzati dall'articolo 2, comma 204, della legge finanziaria per il 2010 per la medesima finalità, assicurando così a tale società la somma complessiva di 800 milioni di euro sui 900 previsti.

Roberto TORTOLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATODAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.50 alle 14.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 22 settembre 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 14.10.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata su questioni relative all'ambiente.

Roberto TORTOLI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-03433 Guido Dussin: Sulle attività di rigenerazione delle cartucce di toner per stampanti.

Guido DUSSIN (LNP), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, rinuncia alla sua illustrazione.

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Il sottosegretario Roberto MENIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Guido DUSSIN (LNP), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo ed annuncia iniziative anche sul piano legislativo per il conseguimento dell'obiettivo indicato nell'atto di sindacato ispettivo.

5-03434 Libè: Verifica nel rispetto delle normative ambientali comunitarie e rilevamento di eventuali fenomeni di inquinamento elettromagnetico nell'area di Monte Canate.

Mauro LIBÈ (UdC) rinuncia alla illustrazione del proprio atto di sindacato ispettivo.

Il sottosegretario Roberto MENIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Mauro LIBÈ (UdC), replicando, prende atto positivamente di taluni elementi di conoscenza forniti dal sottosegretario Menia, che sembrano contenere elementi di rassicurazione sotto il profilo della tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini.
Anche per questo, rinnova al rappresentante del Governo una forte richiesta di continuare a svolgere quelle attività di monitoraggio dei fenomeni e di informazione della popolazione, che sono alla base della risposta fornita oggi e che finora, purtroppo, gli enti locali non hanno svolto o hanno svolto in modo molto insufficiente.
Conclude, quindi, preannunciando nuove iniziative ed auspicando che, a fronte dell'inerzia o della carenza che si riscontra nell'azione degli enti locali, il Governo nazionale voglia rafforzare il proprio ruolo e il proprio interessamento diretto a tutela dell'ambiente e della salute delle popolazioni che vivono nei comuni dell'area di Monte Campate.

5-03435 Piffari: Rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale per un impianto industriale nell'ILVA di Taranto.

Pierfelice ZAZZERA (IdV), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, rinuncia alla sua illustrazione.

Il sottosegretario Roberto MENIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Pierfelice ZAZZERA (IdV), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal Governo, che, a suo avviso, elude completamente la questione relativa ai gravissimi rischi per la salute dei cittadini di Taranto che derivano dagli intollerabili livelli di emissione di benzo(a)pirene provenienti dallo stabilimento dell'Ilva, emissioni che in alcune zone superano di migliaia di volte i limiti prescritti dalla normativa nazionale e comunitaria. Ritiene, anzi, che la recente emanazione da parte del Governo del decreto legislativo n. 115 del 2010, che sposta al 2013 il divieto di superamento del limite di emissione per il benzo(a)pirene, costituisca un atto irresponsabile, che mette in serio pericolo l'ambiente e la salute di migliaia di cittadini e che è stato adottato nell'esclusivo interesse di un'azienda che ha costantemente violato i limiti imposti dalla legge né ha mai ottemperato alle relative richieste e prescrizioni dettate dagli organi pubblici competenti.

5-03436 Mariani: Utilizzazione delle risorse del Fondo rotativo per Kyoto.

Ermete REALACCI (PD), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto, sottolineando che essa tende ad accertare i motivi che sono alla base dell'inaccettabile ritardo del Governo nella emanazione dei provvedimenti necessari per mettere a disposizione dei cittadini, delle imprese e dei soggetti pubblici interessati, le ingenti risorse del Fondo rotativo per Kyoto istituito dal

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Governo Prodi nella precedente legislatura, che stanzia 600 milioni di euro per investimenti in energie rinnovabili ed efficienza energetica.

Il sottosegretario Roberto MENIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Ermete REALACCI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario relativamente ad un provvedimento, quale quello sul Fondo rotativo per Kyoto, previsto dalla legge finanziaria per il 2007 e che a tutt'oggi non è stato ancora emanato. Nel richiamare l'attenzione sulle dichiarazioni del Ministro dell'ambiente nel luglio del 2009 sull'imminente attivazione del suddetto Fondo, smentita dalla realtà dei fatti, sottolinea come il Fondo, con i suoi 200 milioni all'anno per tre anni, possa rilanciare la competitività del Paese e possa costituire una grande occasione per lo sviluppo sostenibile del Paese

5-03437 Ghiglia: Sui motivi del ritardo nella pubblicazione di un decreto ministeriale recante parziale revisione dei criteri di inammissibilità nei rifiuti in discarica.

Franco STRADELLA (PdL), cofirmatario dell'illustrazione in titolo, rinuncia all'illustrazione della medesima interrogazione.

Il sottosegretario Roberto MENIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Franco STRADELLA (PdL), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal sottosegretario. Sottolinea tuttavia l'incongruità dei tempi auspicati dalle imprese per i provvedimenti di loro interesse rispetto ai tempi effettivi della burocrazia.

La seduta termina alle 14.40.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 22 settembre 2010.

Audizioni nell'ambito dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive di rappresentanti di Confindustria, FISE/UNIRE, FISE/Assoambiente, Consorzio italiano compostatori, Corepla, Comieco, Consorzio Ecolamp, Assocarta, Confagricoltura, Coldiretti e Confederazione italiana agricoltori (CIA).

Le audizioni informali sono state svolte dalle 14.40 alle 16.35.