CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 settembre 2010
371.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

Mercoledì 22 settembre 2010. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 13.55.

7-00383 Soglia: Garanzia fideiussoria richiesta ai concessionari del gioco «Bingo».
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione di un nuovo testo).

La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 15 settembre scorso.

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Gerardo SOGLIA (PdL) anche alla luce del dibattito svolto in occasione della precedente seduta di discussione dell'atto di indirizzo, riformula il testo della propria risoluzione (vedi allegato 1), nel senso di impegnare il Governo, nell'ambito di prossime iniziative a carattere normativo volte a regolare in generale i giochi con vincite in denaro, a ridisciplinare per i concessionari del gioco «Bingo» la materia e l'importo della fideiussione.

Matteo BRAGANTINI (LNP) non condivide il contenuto della risoluzione, non ritenendo giusto intervenire oggi, sostanzialmente per tutelare gli interessi di una mezza dozzina di soggetti, dopo che, negli anni scorsi, molti concessionari del gioco «Bingo» sono stati costretti a chiudere l'attività a causa dell'impossibilità di reperire una nuova fideiussione, in sostituzione di quelle considerate dall'Amministrazione finanziaria non più idonee a garantire l'adempimento degli obblighi derivanti dal rilascio delle concessioni.
Ritiene invece che, alla scadenza delle concessioni in essere, possa essere valutata la possibilità di intervenire su tale disciplina, apportando a questa modifiche che riguardino le nuove concessioni e, di conseguenza, l'intera platea dei concessionari, tra i quali non è opportuno creare ingiustificate discriminazioni.
Preannuncia, quindi, il voto contrario del proprio gruppo sulla risoluzione, nel testo riformulato.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI sottolinea come l'impegno contenuto nella risoluzione, come riformulata, sulla quale il Governo esprime una valutazione positiva, intenda lasciare aperta la possibilità di verificare se occorra modificare la normativa in tema di fideiussioni presentate all'Amministrazione finanziaria dai concessionari del «Bingo».
Ricorda, peraltro, come l'atto di indirizzo in esame sia espressione della sensibilità dimostrata da alcuni parlamentari nei confronti dell'esigenza, rappresentata dall'associazione di categoria dei concessionari, di rivedere il tema complessivo della disciplina e dell'ammontare delle fideiussioni.
Nel prendere atto dell'orientamento espresso dal gruppo della Lega e delle considerazioni svolte dal deputato Bragantini, rileva, quindi, come il dispositivo dell'atto di indirizzo risulti sostanzialmente neutro rispetto alle premesse dello stesso, dalle quali è possibile prescindere in questa sede, esprimendo infine la disponibilità dell'Esecutivo ad instaurare un confronto aperto sulla materia oggetto della risoluzione ed a valutare le indicazioni provenienti dal Parlamento.

La Commissione approva la risoluzione, come riformulata dal presentatore, che assume il n. 8-00090.

La seduta termina alle 14.05.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 22 settembre 2010. - Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. - Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti e Sonia Viale.

La seduta comincia alle 14.05.

Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-03430 Fluvi: Gettito del prelievo erariale unico sui proventi degli apparecchi di gioco automatici.

Alberto FLUVI (PD) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

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Il Sottosegretario Alberto GIORGETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Alberto FLUVI (PD) ringrazia il Sottosegretario per l'ampia e articolata risposta, della quale si riserva di valutare in maniera più approfondita il contenuto.

5-03431 Bragantini: Applicazione della disciplina sull'installazione delle videolotterie in pubblici esercizi.

Matteo BRAGANTINI (LNP) rinuncia ad illustrare la propria interrogazione.

Il Sottosegretario Alberto GIORGETTI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3), ribadendo inoltre la disponibilità del Governo a valutare, anche con riferimento alla materia oggetto dell'interrogazione, ogni contributo del Parlamento.

Matteo BRAGANTINI (LNP) ringrazia il Sottosegretario per l'esaustiva risposta, della quale apprezza, in particolare, la precisazione secondo la quale gli apparecchi cosiddetti videolotteries possono essere installati soltanto in ambienti dedicati, vale a dire in locali destinati esclusivamente ad attività di gioco pubblico, separati ed indipendenti da quelli in cui sono esercitate, eventualmente, altre attività commerciali.
Sottolinea, peraltro, la necessità di un'apposita riflessione in merito all'opportunità di continuare a permettere che le sale giochi siano frequentate da ragazzi di ogni età, sia pure riservando ai soli maggiorenni la possibilità di accedere agli spazi in cui sono collocati i predetti apparecchi.
Auspica, inoltre, che si coaguli una volontà politica volta a restringere ulteriormente gli ambiti in cui possono essere installati i terminali per le videolotterie, in modo da rendere più semplice l'effettuazione dei necessari controlli da parte delle autorità competenti.
In proposito, confida nella sensibilità del Governo, che il gruppo della Lega sa essere molto attento all'esigenza di vigilare affinché le predette forme di gioco si svolgano in modo lecito e con modalità tali da garantire, al contempo, i diritti dei cittadini, gli interessi dell'Erario e le necessità di tutela dell'ordine pubblico.

5-03432 Barbato: Acquisizione di partecipazioni rilevanti nel capitale di Unicredit da parte della Banca centrale di Libia e della Libyan Investment Authority.

Francesco BARBATO (IdV) illustra la propria interrogazione, rilevando come le dimissioni rassegnate ieri dall'amministratore delegato di Unicredit rappresentino un elemento di ulteriore e preoccupante destabilizzazione del sistema bancario italiano, nell'ambito del quale Unicredit occupa una posizione di importanza primaria.
Manifesta, in proposito, la preoccupazione del proprio gruppo per quanto sta accadendo, in quanto è abbastanza evidente che il dottor Profumo non ha deciso autonomamente di rassegnare le dimissioni, ma vi è stato costretto da una serie di eventi, legati all'incremento delle partecipazioni libiche in Unicredit, i quali destano maggiore allarme in un momento in cui la Consob è ancora senza la guida di un presidente, mentre sembra che la Banca d'Italia, alla quale compete la vigilanza sugli intermediari bancari, non stia assolvendo appieno il proprio compito.
Chiede, quindi, al Sottosegretario una risposta esaustiva e non rituale, anche in considerazione del fatto che al dottor Profumo sarà certamente liquidata una buonuscita milionaria, in un momento di estrema difficoltà per tanti lavoratori, come testimoniato dalle manifestazioni indette dagli operai di Fincantieri, i quali, costretti a sopravvivere con un salario di soli 1.000 euro al mese, stanno protestando contro il piano industriale dell'azienda per il quadriennio 2010-2014.

Il Sottosegretario Sonia VIALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini

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riportati in allegato (vedi allegato 4), riservandosi di fornire ulteriori elementi, dopo avere promosso accertamenti e verifiche in merito alle considerazioni svolte nella seduta odierna dall'interrogante con riferimento agli avvenimenti delle ultime ore.

Francesco BARBATO (IdV) giudica risibili i riferimenti, contenuti nella risposta, all'indipendenza delle istituzioni bancarie libiche, essendo ben note quali siano la natura del regime libico e l'attitudine al rispetto delle regole degli altri Paesi del suo leader, Gheddafi, che si è consentito nel territorio italiano vere e proprie scorribande, senza che le istituzioni nazionali siano state in grado di opporsi a tale atteggiamento, a differenza di altri Paesi europei, come la Svizzera, che ha avuto la forza di arrestare uno dei figli dello stesso leader libico per la violazione delle proprie leggi.
Considera quindi inquietante il processo di «colonizzazione inversa» - che l'Italia dei Valori intende contrastare - intrapreso dalla Libia nei confronti del sistema economico italiano, processo il quale riprende in sostanza la politica di occupazione, parimente condannabile, attuata dal nostro Paese durante i primi decenni del secolo scorso nel territorio libico.
A tale riguardo, osserva come l'Italia si trovi schiacciata in una sorta di morsa, che vede agire, da una parte, la Libia e, dall'altra, le nuove cordate che fanno capo a soggetti tedeschi, le quali sono riuscite a estromettere da Unicredit un amministratore delegato che, sebbene abbia certamente compiuto degli errori, in molteplici occasioni ha dato prova di indipendenza dalla politica.
Teme quindi che l'allontanamento dal vertice di Unicredit del dottor Profumo costituisca il frutto dell'azione di poteri che hanno agito sotto la regia di Palazzo Chigi, sottolineando come tale ipotesi, ove dovesse trovare conferma, metterebbe seriamente in discussione l'autonomia delle nostre istituzioni bancarie, che l'Italia dei Valori ha sempre considerato un bene prezioso da difendere.
Invita quindi il Governo, in evidente difficoltà a causa dei conflitti interni alla maggioranza, a non indulgere ulteriormente nell'attuale atteggiamento di inerzia nei confronti delle gravi problematiche del sistema economico e finanziario nazionale, badando invece agli interessi del Paese e mettendo quest'ultimo in condizione di reagire a tutte quelle forze che operano per destabilizzarlo.

Gianfranco CONTE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

Sull'ordine dei lavori.

Gianfranco CONTE, presidente, propone, concorde la Commissione, di procedere ad un'inversione dell'ordine dei lavori della seduta odierna, nel senso di procedere prima alle riunioni del Comitato ristretto e dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, e, quindi, allo svolgimento dell'audizione informale del Segretario generale del Comitato europeo dei regolatori dei valori mobiliari (CESR) nell'ambito dell'esame della Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 1060/2009, relativo alle agenzie di rating del credito.

La seduta termina alle 14.25.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 22 settembre 2010.

Istituzione di un sistema di prevenzione delle frodi nel settore assicurativo.
C. 2699-ter, approvata dal Senato, C. 1964 Barbato, C. 3544 Pagano e C. 3589 Bragantini.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.25 alle 14.30.

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 22 settembre 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.30 alle 14.35.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 22 settembre 2010.

Audizione del Segretario generale del Comitato europeo dei regolatori dei valori mobiliari (CESR), Carlo Comporti, nell'ambito dell'esame della Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 1060/2009, relativo alle agenzie di rating del credito (COM (2010) 289 definitivo)

L'audizione informale è stata svolta dalle 14.35 alle 16.10.