CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 settembre 2010
370.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 103

SEDE REFERENTE

Martedì 21 settembre 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 13.50.

Disposizioni concernenti la sospensione e la revoca del trattamento pensionistico per i soggetti sottoposti a misure restrittive della libertà personale o condannati per reati di terrorismo o di criminalità organizzata.
C. 3541 Fedriga.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 15 settembre 2010.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta si è convenuto di rinviare alla corrente settimana il seguito dell'esame del provvedimento in titolo, per concluderne il dibattito anche acquisendo gli orientamenti del Governo; al riguardo, fa presente che il rappresentante del dicastero del lavoro e delle politiche sociali, impossibilitato a prendere parte alla seduta odierna, ha comunicato per le vie brevi che il Governo attende di conoscere il contenuto delle proposte emendative preannunciate nel corso dell'esame in sede referente, prima di esprimere una valutazione complessiva sul testo. In ragione di tale comunicazione, ritiene che - se non vi sono obiezioni - la Commissione possa prendere atto della posizione dell'Esecutivo e concludere oggi il dibattito di carattere

Pag. 104

generale sul provvedimento, fissando per la prossima settimana un termine per la presentazione di eventuali emendamenti.

Amalia SCHIRRU (PD) fa presente che il suo gruppo, nel riservarsi di valutare l'andamento dell'esame degli emendamenti che saranno presentati sul provvedimento ed avendo già esposto le proprie considerazioni complessive sul testo, non ritiene che sussistano obiezioni rispetto al percorso appena prospettato dal presidente.
Alla luce delle forti analogie esistenti tra diversi provvedimenti, peraltro, intende cogliere l'occasione per sollecitare una riflessione circa l'opportunità di valutare se sussistano o meno le condizioni per chiedere il trasferimento alla sede legislativa del progetto di legge n. 3333 - al quale risultano abbinate le proposte di legge nn. 3311 e 3479 - in materia di esclusione dei familiari superstiti condannati per omicidio del pensionato, il cui esame in sede referente in Commissione si è già concluso da tempo, ma del quale non si è ancora avviata la discussione in Assemblea.

Giuliano CAZZOLA (PdL), con riferimento alle problematiche sinora emerse in relazione al provvedimento in titolo, ritiene che una soluzione adeguata a superare le perplessità di ordine costituzionale, richiamate a più riprese nel corso dell'esame, possa essere individuata in una impostazione normativa che rimetta al potere discrezionale del giudice di merito il compito di valutare, di volta in volta, la fattispecie di reato concreta in cui risulti coinvolto l'imputato, in vista dell'eventuale sospensione o revoca del trattamento pensionistico. Osservato che, a suo avviso, una norma di tale portata potrebbe favorire il formarsi di un consenso unanime in Commissione, si riserva conclusivamente di lavorare alla predisposizione di appositi emendamenti, augurandosi che essi possano essere attentamente valutati, ed eventualmente fatti propri, dal relatore.

Giovanni PALADINI (IdV), nel preannunciare che il suo gruppo presenterà emendamenti riferiti al testo in esame, giudica opportuna la proposta del presidente di differire alla prossima settimana il relativo termine, riservandosi di esprimere una posizione definitiva sul provvedimento nel prosieguo della discussione, nella fase di esame del complesso delle proposte emendative presentate.

Massimiliano FEDRIGA (LNP), relatore, nel ringraziare i deputati intervenuti nel dibattito, prende atto positivamente del clima costruttivo emerso nel corso della presente seduta, dichiarando la propria disponibilità a confrontarsi nel merito del provvedimento, senza rigide preclusioni, in vista dell'elaborazione di un testo condiviso.

Silvano MOFFA, presidente, soffermandosi anzitutto sulla questione posta dal deputato Schirru circa l'opportunità di considerare il trasferimento alla sede legislativa del progetto di legge n. 3333 e delle proposte ad esso abbinate, osserva che occorrerà a tale fine valutare la sussistenza delle condizioni prescritte dal Regolamento, in presenza delle quali non vi sarà alcun ostacolo a dare seguito a tale richiesta.
Nessun altro chiedendo di intervenire sul provvedimento in titolo, dichiara, quindi, concluso l'esame preliminare. Facendo seguito a quanto già preannunciato nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, propone di fissare il termine per la presentazione di emendamenti al progetto di legge in esame per le ore 18 di giovedì 30 settembre.

La Commissione concorda.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.

Pag. 105

SEDE CONSULTIVA

Martedì 21 settembre 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 14.

Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento.
Nuovo testo C. 2350, approvato dal Senato, e abb.

(Parere alla XII Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Barbara SALTAMARTINI (PdL), relatore, osserva che la Commissione è chiamata ad esprimere un parere alla XII Commissione (Affari sociali) sul nuovo testo della proposta di legge n. 2350, come risultante dagli emendamenti approvati, recante disposizioni in materia di alleanza terapeutica, di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento. Fa notare che si tratta di un provvedimento, già approvato dal Senato, su cui si è svolto un lungo ed articolato dibattito presso la competente Commissione della Camera, nell'ambito della quale si è registrato un confronto che, pur mettendo in evidenza posizioni a volte divergenti, si è comunque rivelato positivo e costruttivo. Fa presente che si tratta, infatti, di un provvedimento di assoluta delicatezza, che coinvolge tematiche di ampia portata rientranti nell'area della bioetica e della coscienza di ogni cittadino, rese sempre più attuali e problematiche da un'epoca caratterizzata da un avanzato progresso tecnologico, e che pone la questione del richiamo di un quadro di principi fondamentali garantiti dalla Costituzione italiana dinanzi a processi e dinamiche controversi, al fine di guidare le scelte individuali, nel rispetto dell'esercizio della libertà del soggetto interessato, della tutela della dignità e della salute di ogni cittadino, nonché del valore dell'inviolabilità della vita.
Rileva, peraltro, che - pur a fronte delle significative implicazioni di natura generale - il provvedimento in esame non contiene norme di diretto interesse della XI Commissione: ritiene probabile, pertanto, che la richiesta di parere da parte della Commissione di merito sia stata giustificata unicamente dalla presenza, in talune delle numerose proposte di legge abbinate al testo in esame, di norme rientranti nell'ambito di competenza della XI Commissione, che alla fine, tuttavia, non sono confluite nel testo definitivamente elaborato. Preso atto, quindi, dell'insussistenza di profili di competenza della XI Commissione, propone di esprimere un nulla osta all'ulteriore corso del provvedimento (vedi allegato).

Giovanni PALADINI (IdV), nel chiedersi come sia possibile che la Commissione sia stata chiamata ad esprimere un parere sul provvedimento in titolo, considerato che non vi sono norme di diretto interesse, auspica che sul provvedimento possa comunque svolgersi un'adeguata riflessione.

Silvano MOFFA, presidente, fa notare che l'assenza, nel testo modificato dalla Commissione di merito, di norme rientranti nell'alveo di competenza della XI Commissione non preclude ovviamente ai deputati di intervenire, qualora lo ritengano opportuno, sul merito del provvedimento, considerata anche la rilevanza della tematica in esame. Osserva, peraltro, che proprio la predetta assenza di norme di diretto interesse ha indotto il relatore - come è nelle sue prerogative - a proporre alla Commissione l'espressione di un nulla osta all'ulteriore corso del provvedimento, senza che ciò comporti il divieto di svolgere un dibattito sul merito del progetto di legge in esame.

Barbara SALTAMARTINI (PdL), relatore, ribadisce che la richiesta di parere da parte della Commissione di merito è stata giustificata, con ogni probabilità, dalla presenza, in talune delle numerose

Pag. 106

proposte di legge abbinate al testo in esame, di norme rientranti nell'ambito di competenza della XI Commissione; al riguardo, peraltro, torna a segnalare che tali disposizioni non sono confluite nel testo definitivamente elaborato dalla Commissione: è proprio per queste ragioni che, in qualità di relatore, non ha ritenuto opportuno - come invece sarebbe stato possibile - proporre l'espressione di un parere favorevole, limitandosi ad un semplice nulla osta all'ulteriore corso del provvedimento.

Maria Grazia GATTI (PD) ritiene che la Commissione debba essere posta nelle condizioni di svolgere il proprio ruolo in maniera compiuta, anche laddove si tratti di esprimere un semplice nulla osta. Giudica necessario, quindi, acquisire maggiori elementi conoscitivi e disporre di tempi di approfondimento adeguati in relazione al testo risultante dall'esame in Commissione di merito, che ha modificato quello approvato dal Senato, al fine di giungere ad una decisione finale che sia la più consapevole possibile.

Lucia CODURELLI (PD) considerata la rilevanza del tema in esame, lungamente dibattuto nella Commissione di merito, ritiene opportuno avviare una discussione ampia e approfondita, nei tempi che saranno ritenuti adeguati, affinché la XI Commissione possa esprimere un parere ponderato e meditato.

Cesare DAMIANO (PD), nell'associarsi ai deputati del suo gruppo sinora intervenuti, rilevata la delicatezza del provvedimento in questione, auspica che sul tema, a prescindere dalla rigida delimitazione delle competenze stabilita dal Regolamento, possa svolgersi in Commissione un sereno ed approfondito dibattito, che - a suo giudizio - non potrebbe concludersi, anche ove si registrassero le necessarie condizioni, con la deliberazione di competenza prima della giornata di domani.

Teresio DELFINO (UdC), pur comprendendo la legittima esigenza di svolgere un adeguato approfondimento del testo in esame, ritiene che, proprio per la sua particolare delicatezza, il provvedimento meriti di essere discusso e approvato con tempestività e sollecitudine, considerate le modifiche migliorative apportate dalla Camera rispetto alla versione trasmessa dal Senato e attesa l'urgenza di colmare una lacuna normativa in campi rilevanti rientranti nell'area della bioetica. Nel ritenere che ciascun parlamentare avrà l'occasione di esprimere la propria posizione - e di incidere sul testo - nel prosieguo dell'esame in Assemblea, auspica, quindi, una rapida conclusione dell'iter di esame del provvedimento in sede consultiva.

Luigi BOBBA (PD), intervenendo per una precisazione di carattere metodologico, si interroga sui motivi per i quali il provvedimento in esame sia stato assegnato in sede consultiva alla XI Commissione, pur non contenendo norme di diretto interesse della stessa.

Silvano MOFFA, presidente, in relazione alle diverse questioni poste nel corso della seduta, fa notare anzitutto che il relatore ha correttamente spiegato che la richiesta di parere sul testo sembra derivare dall'esistenza di norme di competenza della XI Commissione presenti in talune delle proposte di legge abbinate al testo adottato dalla Commissione di merito, che tuttavia non sono entrate a far parte del corpo definitivo del provvedimento. Rileva, inoltre, che la proposta, formulata dallo stesso relatore, di esprimere nulla osta all'ulteriore corso del provvedimento non equivale ad una preclusione del dibattito da parte della Commissione, la quale, al contrario, ha la possibilità di esaminare liberamente il contenuto del provvedimento. Ricorda, peraltro, che in numerose occasioni analoghe la stessa Commissione - piuttosto che esprimere un parere favorevole o contrario - ha preferito formulare un nulla osta, senza che ciò abbia sollevato particolari profili problematici.
Quanto alla tempistica di esame della proposta di legge in titolo, rammenta che

Pag. 107

la richiesta di parere da parte della Commissione di merito risale ormai al 12 maggio 2010 e che nella riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo dello scorso 8 settembre è stata sollevata la questione del ritardo nell'espressione dei pareri - anche di competenza di altre Commissioni - che non renderebbe possibile alla Conferenza medesima di compiere le proprie valutazioni circa la calendarizzazione in Aula del provvedimento. Per queste ragioni, ritiene che la Commissione possa serenamente rispettare la data di domani, già stabilita nell'ambito dell'ultima riunione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, per concludere l'esame in sede consultiva del testo, fermo restando che - ove i gruppi ritenessero opportuno rivedere la tempistica concordata - non vi sarebbe alcuna difficoltà a valutare eventuali richieste di differimento dei termini per l'espressione del parere.

Gaetano PORCINO (IdV) fa presente che il suo gruppo non riscontra alcuna difficoltà circa l'ipotesi che la Commissione proceda in tempi rapidi all'espressione di un mero nulla osta all'ulteriore corso del provvedimento.

Silvano MOFFA, presidente, alla luce del complessivo dibattito svolto e non essendovi ulteriori richieste di intervento, prende atto che non si registrano obiezioni a concludere entro domani l'esame in sede consultiva del provvedimento.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.20.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Martedì 21 settembre 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 14.20.

Libro verde: Verso sistemi pensionistici adeguati, sostenibili e sicuri in Europa.
COM(2010)365 def.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 15 settembre 2010.

Teresio DELFINO (UdC) avverte che il suo gruppo si riserva di svolgere un intervento di carattere generale dopo l'acquisizione degli opportuni elementi conoscitivi nelle preannunciate audizioni che la Commissione ha in programma di effettuare sull'argomento.

Cesare DAMIANO (PD) ricorda che al termine della precedente seduta - nella quale si è già svolto l'intervento di un rappresentante del suo gruppo - si è convenuto che, per la sua particolare importanza, il tema in discussione debba essere caratterizzato da un adeguato approfondimento nel merito, anche mediante lo svolgimento di un ciclo di audizioni dei soggetti istituzionali interessati, tra i quali, ad esempio, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Commissario europeo competente in materia previdenziale. Osserva, pertanto, che solo al termine di tale necessaria attività conoscitiva si potrà procedere con gli ulteriori interventi di carattere generale e si potranno valutare le iniziative da assumere al riguardo.

Silvano MOFFA, presidente, preso atto delle considerazioni appena svolte, avverte che nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, prevista per domani, sarà definito il quadro complessivo dei soggetti da audire nell'ambito dell'esame del provvedimento, facendo presente che il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ha già dato la propria disponibilità per la seconda metà del mese di ottobre e che si resta in attesa di una conferma

Pag. 108

da parte del Commissario europeo competente; al termine del ciclo di audizioni, sarà quindi possibile proseguire nell'esame del Libro verde e, dunque, verificare i margini esistenti per procedere all'adozione di un documento finale condiviso.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.25.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE LEGISLATIVA

Disposizioni concernenti la definizione della funzione pubblica internazionale e la tutela dei funzionari italiani dipendenti da organizzazioni internazionali.
C. 3241 Pianetta.