CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 settembre 2010
370.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Martedì 21 settembre 2010. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 13.15.

Variazione nella composizione della Commissione.

Manuela DAL LAGO, presidente, comunica che il deputato Benedetto Della Vedova, appartenente al gruppo parlamentare Futuro e Libertà per l'Italia, cessa di far parte della Commissione.
Comunica, inoltre, che sono entrati a far parte della Commissione i deputati appartenenti al gruppo parlamentare Popolo della Libertà, Deodato Scanderebech e, in sostituzione del deputato Eugenio Minasso, Denis Verdini.

Misure per la promozione economica e dell'immagine turistica, commerciale e culturale dell'Italia all'estero.
C. 2793 Borghesi e C. 1938 Stefani.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 luglio 2010.

Antonio BORGHESI (IdV), espresso apprezzamento per l'articolata relazione svolta dall'onorevole Torazzi, sottolinea che la presentazione della sua proposta di legge C. 2793 è stata motivata dalla necessità di razionalizzare l'utilizzo delle risorse stanziate per la promozione dell'Italia all'estero. L'istituzione di uno sportello unico, presso le rappresentanze diplomatiche e le sedi consolari consentirebbe un utilizzo più proficuo delle risorse che attualmente sono attualmente destinate ad una molteplicità di enti, quali l'ENIT, l'ICE, la Simest, l'Informest, la Finest Spa, le camere di commercio italiane all'estero e gli istituti italiani di cultura all'estero. Propone quindi di procedere ad una serie di audizioni dei soggetti interessati dalle disposizioni dei provvedimenti in esame, tenendo altresì conto che la materia coinvolge le competenze dei Ministeri dello sviluppo economico, degli esteri, dell'istruzione e del turismo. Osserva conclusivamente che è necessario ottimizzare l'utilizzo delle risorse

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rappresentando il turismo uno degli asset fondamentali dell'economia italiana.

Elisa MARCHIONI (PD), nel concordare sull'opportunità di razionalizzare l'utilizzo delle risorse destinate alla promozione dell'Italia all'estero, ritiene tuttavia che l'accorpamento in un unico soggetto dei diversi enti di cui l'atto Camera Borghesi C. 2793 propone la soppressione possa rivelarsi non funzionale allo scopo. Sottolinea, infatti, che l'ENIT, l'ICE, la Simest, l'Informest, la Finest Spa, le camere di commercio italiane all'estero e gli istituti italiani di cultura all'estero, hanno competenze diversificate che non possono essere sintetizzate tout court in un'unica realtà, a meno che non si voglia dar vita ad una struttura molto complessa al proprio interno. Non sembra del resto semplice accorpare, ad esempio, le funzioni dell'ENIT e dell'ICE, né si può pensare che gli uffici del primo, per la loro funzione di richiamo del turismo in Italia, possano essere utilmente collocati all'interno di ambasciate o di sedi consolari. Riterrebbe più opportuno procedere ad una riorganizzazione delle risorse umane e strumentali destinate ai diversi enti di promozione dell'Italia all'estero, mantenendo tuttavia distinti gli specifici ambiti di attività.

Anna Teresa FORMISANO (UdC), nel sollecitare la presenza di un rappresentante del Governo alle sedute della Commissione, riterrebbe opportuno che la Commissione, prima di procedere all'esame dell'articolato delle proposte di legge in titolo, acquisisse tutta la documentazione relativa all'attività degli enti operanti nella promozione dell'Italia all'estero. Ritiene, infatti, che solo dopo aver esaminato questi dati si possa procedere ad una proposta di riorganizzazione degli enti di promozione dell'Italia all'estero.

Manuela DAL LAGO, presidente, assicura che si attiverà nel senso richiesto dal dall'onorevole Formisano, ritenendo altresì opportuno procedere ad un ciclo di audizioni come sollecitato dal deputato Borghesi.

Alberto TORAZZI (LNP), relatore, nel concordare con l'esigenza manifestata da tutti gli intervenuti di ottimizzare le risorse destinate agli enti operanti nella promozione dell'Italia all'estero, manifesta disponibilità ad accogliere i contributi che potranno giungere dai rappresentanti delle diverse forze politiche.

Manuela DAL LAGO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.30.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 21 settembre 2010. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 13.30.

Sistemi di mobilità con impiego di idrogeno e carburanti di origine biologica.
Testo unificato C. 2184 e abb.

(Parere alla IX Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Giustina MISTRELLO DESTRO (PdL), relatore, ricorda come la X Commissione sia chiamata ad esprimere un parere, alla IX Commissione trasporti, sul testo unificato delle proposte di legge abbinate C. 2184 e C. 2219 recante «Sistemi di mobilità con impiego di idrogeno e carburanti di origine biologica», quale risultante dagli

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emendamenti approvati nel corso dell'esame in sede referente. Il testo unificato si compone di 10 articoli.
L'articolo 1 indica la finalità dell'iniziativa legislativa nella promozione di sistemi di mobilità ad alta sostenibilità mediante attività di ricerca, studio, progettazione, sperimentazione e realizzazione di veicoli per il trasporto di persone e commerciali alimentati ad idrogeno prodotto con l'ausilio di fonti di energia rinnovabile e da combustibili ultrapuliti di nuova generazione di origine biologica.
L'articolo 2 istituisce, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Fondo nazionale per il sostegno alla ricerca, allo sviluppo ed all'innovazione in materia dei suddetti sistemi di mobilità ad alta sostenibilità con impiego di idrogeno e di combustibili ultrapuliti di nuova generazione, cui è assegnata una dotazione pari a 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012.
L'articolo 3 specifica la tipologia degli interventi sovvenzionati dal Fondo di cui all'articolo 2, prevedendo il finanziamento di: sistemi per la produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno prodotto con l'ausilio di energia solare od altra fonte rinnovabile nonché di combustibili ultrapuliti di nuova generazione di origine biologica; prototipi di veicoli alimentati da idrogeno o da combustibili ultrapuliti di nuova generazione; procedure di omologazione per i predetti veicoli; sistemi diffusi di car sharing nei grandi centri urbani; reti di monitoraggio intelligente finalizzate ai controlli di efficienza e sicurezza dei veicoli passeggeri e commerciali leggeri alimentati da idrogeno e da combustibili ultrapuliti di cui all'articolo 1; posteggi esclusivi per tali veicoli muniti di stazioni di controllo e di ricarica.
L'articolo 4 stabilisce che destinatari degli interventi di sostegno siano le regioni, gli enti locali (province e comuni), le università degli studi e gli enti pubblici e privati di ricerca e di produzione di veicoli alimentati ad idrogeno e da combustibili ultrapuliti di nuova generazione di origine biologica, nonché gli enti impegnati a diffondere l'impiego, come carburanti, dell'idrogeno e dei combustibili ultrapuliti.
L'articolo 5, in materia di linee guida, rinvia ad un successivo decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, adottato di concerto col Ministro dell'ambiente, sentite le competenti Commissioni parlamentari e sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome attribuisce, il compito di disciplinare, entro 120 giorni dall'entrata in vigore della legge, i destinatari, le tipologie e le caratteristiche degli interventi finanziabili nonché le modalità di funzionamento del Fondo di cui all'articolo 2 della presente proposta di legge.
L'articolo 6, al comma 1, istituisce un comitato di gestione del Fondo composto complessivamente da dieci rappresentanti del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (3 rappresentanti), del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (3 rappresentanti), della conferenza delle regioni e delle province autonome (2 rappresentanti), dell'ANCI e dell'UPI (1 rappresentante ciascuno). Ai sensi del comma 2, ai componenti del comitato non spettano né compensi né rimborsi per l'esercizio delle loro funzioni. Infine, il comma 3 prevede che l'attività del Comitato si svolga, infatti, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
L'articolo 7 disciplina l'erogazione dei contributi e la rendicontazione relativa agli interventi realizzati. In particolare, si prevede che la dotazione del Fondo sia ripartita tra gli interventi, sulla base della graduatoria predisposta dal comitato di cui all'articolo 6, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti da emanare, di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, entro il 31 ottobre di ogni anno (comma 1). Entro due anni dall'erogazione del finanziamento il soggetto beneficiario deve trasmettere al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti una

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puntuale rendicontazione delle attività per le quali è stato concesso il finanziamento, delle spese sostenute nello svolgimento di tali attività e dei risultati raggiunti (comma 2). In caso di mancata trasmissione della rendicontazione ovvero di rendicontazione incompleta, priva di adeguata documentazione giustificativa o insufficiente, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti procede al recupero del finanziamento concesso o della quota del finanziamento per i quali non siano state rendicontate spese ovvero le spese rendicontate siano prive di adeguata documentazione giustificativa (comma 3). Infine, si prevede che il soggetto nei confronti del quale sono state adottate misure di recupero integrale o parziale dei finanziamenti concessi non possa beneficiare nuovamente di contributi a valere sul Fondo.
L'articolo 8, in materia di interventi sulla realizzazione di opere per il trasporto urbano, contempla la sospensione, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per un periodo massimo di un anno, di lavori relativi ad opere per il trasporto urbano per lo studio, la progettazione e l'eventuale approvazione delle varianti di progetto finalizzati all'impiego di veicoli aventi le caratteristiche di cui all'articolo 1 della presente proposta di legge. La quantificazione degli eventuali maggiori oneri e le modalità di corresponsione dei relativi importi sono stabiliti con il citato decreto ministeriale, entro il limite delle risorse finanziarie già stanziate per la realizzazione dell'opera.
L'articolo 8-bis prevede che le regioni e gli enti locali promuovano la stipula di apposite convenzioni con le società operanti nel settore del trasporto pubblico locale e con le imprese che producono veicoli alimentati ad idrogeno per l'impiego temporaneo e sperimentale, per una durata massima di tre anni, dei suddetti veicoli.
L'articolo 9 reca infine la clausola di copertura finanziaria.

Anna Teresa FORMISANO (UdC), nell'esprimere un orientamento favorevole sul testo all'esame della Commissione, auspica che il relatore possa prendere in considerazione, ai fini della predisposizione del parere, alcune osservazioni che si appresta a svolgere. In particolare, ritiene che possa essere ampliata la gamma dei sistemi di trasporto alternativi da incentivare; ritiene altresì che debba essere incrementata la dotazione del Fondo per la mobilità sostenibile, prevedendo maggiori stanziamenti a favore del trasporto pubblico. Rileva, infine, che il Comitato previsto all'articolo 6 del testo in esame dovrebbe avere, nell'ambito dei propri componenti, anche esperti del mondo accademico nel settore dei trasporti e dell'idrogeno.

Raffaello VIGNALI (PdL) concorda sull'opportunità di prevedere maggiori stanziamenti in favore ritiene della ricerca e dell'innovazione. Per quanto riguarda le osservazioni da formulare nel parere della Commissione, sottolinea che le case automobilistiche si stanno orientando alla produzione di auto elettriche e ibride, sottolineando che il punto critico per la circolazione delle auto a idrogeno è rappresentato dalla rete di distribuzione essendo l'idrogeno un materiale altamente esplosivo e presentando, pertanto, notevoli problematiche dal punto di vista della sicurezza. In tal senso sembrerebbe opportuno indirizzare le risorse all'incentivazione della ricerca, in particolare della sicurezza dell'utilizzo di tale fonte energetica.

Federico TESTA (PD) si associa alle preoccupazioni espresse dal collega Vignali in merito alle problematiche di sicurezza della rete di distribuzione dell'idrogeno. Ritiene comunque condivisibile sostenere, con adeguate risorse finanziarie, la ricerca e l'innovazione nella promozione della mobilità sostenibile.

Laura FRONER (PD) ricordato che sono stati presentati altri provvedimenti in materia di mobilità sostenibile che prevedono forme di incentivazione delle vetture a metano (sulla proposta di legge Saglia C. 2172 la Commissione attività produttive ha

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già avviato un lavoro di approfondimento in sede di Comitato ristretto) e dell'auto elettrica, riterrebbe opportuno approfondire gli aspetti connessi alla sicurezza della distribuzione dell'idrogeno nonché alla copertura economica necessaria per la realizzazione della relativa rete di distribuzione. Esprime infine qualche perplessità sulla copertura finanziaria del provvedimento in esame.

Manuela DAL LAGO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.