CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 settembre 2010
367.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Martedì 14 settembre 2010. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati.

La seduta comincia alle 15.

Disposizioni a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori.
C. 2011 Ferranti, C. 52 Brugger e C. 1814 Bernardini.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato l'8 settembre 2010.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti e articoli aggiuntivi (vedi allegato 1).

Donatella FERRANTI (PD) rileva che, rispetto al momento dell'adozione del testo unificato, dagli emendamenti presentati emerge che tutti i gruppi, anche a seguito delle audizioni svolte, hanno ulteriormente approfondito il tema in oggetto. Ritiene quindi opportuna una breve sospensione della seduta, al fine di approfondire le principali novità introdotte con gli emendamenti e pervenire a soluzioni condivise.

Manlio CONTENTO (PdL) condivide l'opportunità di una breve sospensione e illustra le questioni che, a suo giudizio, dovranno essere approfondite per addivenire ad un testo condiviso.

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Il sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI ritiene opportuna la sospensione richiesta dall'onorevole Ferranti.

Giulia BONGIORNO, presidente, apprezzate le circostanze, sospende la seduta fino alle ore 16.

La seduta, sospesa alle 15.20, riprende alle 16.20.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che all'esito della riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, appena svolta, si è stabilito di rinviare la ripresa della seduta alle ore 17 al fine di pervenire ad un accordo sulle restanti questioni non ancora risolte. Sospende pertanto la seduta.

La seduta, sospesa alle 16.25, riprende alle 17.15.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che nel corso della sospensione della seduta i gruppi si sono confrontati sul contenuto del provvedimento e che, su richiesta del relatore, si è pervenuti alla riformulazione di talune proposte emendative e alla presentazione di un nuovo articolo aggiuntivo del relatore (vedi allegato 2).

Marilena SAMPERI (PD), relatore, conferma che sostanzialmente con la partecipazione di PD, PDL, FLI e Lega, nonché del rappresentante del Governo, si è svolto un confronto per raggiungere un punto di mediazione su alcuni punti qualificanti della disciplina in esame. Il frutto del lavoro di mediazione è rappresentato dagli emendamenti Ferranti 1.61 (nuova formulazione) e 2.60 (nuova formulazione), l'articolo aggiuntivo Contento 5.03 (nuova formulazione) e dal nuovo articolo aggiuntivo 1.010 del relatore. Sulle predette proposte emendative il relatore esprime parere favorevole.

Il sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI esprime parere conforme a quello del relatore, tenuto conto che le predette proposte emendative sono il frutto di un articolato lavoro di condivisione al quale ha partecipato anche il rappresentante del Governo.

Giulia BONGIORNO, presidente, prima di porre in votazione gli emendamenti riferiti all'articolo 1, rileva che sull'emendamento Ferranti 1.61 (nuova formulazione), il relatore ed il rappresentante del Governo hanno espresso parere favorevole e, trattandosi, di un emendamento interamente sostitutivo dell'articolo 1, hanno invitato al ritiro degli altri emendamenti riferiti al medesimo articolo.

Donatella FERRANTI (PD) ritira il proprio emendamento 1.60.

Salvatore TORRISI (PdL) ritira il proprio emendamento 1.20.

Antonio DI PIETRO (IdV) esprime perplessità sulla formulazione del primo comma dell'emendamento Ferranti 1.61 (nuova formulazione), chiedendo quindi che sia fissato un termine per la presentazione di subemendamenti, sottolineando la contrarietà del suo gruppo ad una disposizione come quella contenuta nel secondo periodo del comma 4 dell'articolo 275. Chiede altresì che siano posti in votazione separatamente il primo e il secondo comma della proposta emendativa in questione.

Francesco Paolo SISTO (PdL) esprime anch'egli talune perplessità sulla formulazione dell'emendamento Ferranti 1.61 (nuova formulazione).

Donatella FERRANTI (PD) non condivide le perplessità manifestate dall'onorevole Sisto, ricordando che la proposta emendativa in questione è stata riformulata anche con la sua attiva partecipazione e tenendo conto dei suoi rilievi.

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Carolina LUSSANA (LNP), nel sottolineare le condizioni di estrema difficoltà nelle quali si sta svolgendo l'esame del provvedimento, a causa della ristrettezza dei tempi a disposizione, ritiene che il gruppo del PD avrebbe potuto sforzarsi di chiedere quantomeno un breve differimento dell'inizio dell'esame in Assemblea. Con riferimento all'emendamento Ferranti 1.61 (nuova formulazione), ritiene che sia necessario riflettere ulteriormente e preannuncia che nel caso in cui si procedesse, come richiesto dall'onorevole Di Pietro, alla votazione per parti separate, voterebbe per la soppressione del primo comma ed il mantenimento del secondo.

Donatella FERRANTI (PD) esprime forte rammarico ed indignazione per il fatto che la proposta emendativa in questione, nata da un intenso lavoro di collaborazione al quale hanno partecipato, oltre al rappresentante del Governo, anche gli onorevoli Sisto e Lussana, nonché altri esponenti dei gruppi, sia ora oggetto di considerazioni fortemente critiche. Lo stesso onorevole Di Pietro avrebbe potuto partecipare al confronto che si è svolto fra i gruppi durante la sospensione della seduta e che ha dato origine alla proposta emendativa, anziché avanzare ora i propri rilievi. Ritiene che il complessivo atteggiamento che si sta riscontrando in Commissione non sia quindi né coerente né leale. Ricorda altresì di avere ritirato il proprio emendamento 1.60 e di aver riformulato il suo emendamento 1.61, anche rinunciando ad alcune disposizioni dal suo gruppo ritenute rilevanti, proprio perché faceva affidamento sull'avvenuto raggiungimento di un accordo.

Francesco Paolo SISTO (PdL) sottolinea come l'avvenuta riformulazione di un emendamento, anche a seguito di un confronto tra i gruppi, non possa precludere la possibilità di discuterne in Commissione, anche in considerazione della ristrettezza dei tempi a disposizione che, come evidenziato dall'onorevole Lussana, costringono a lavorare in condizioni di sostanziale disagio. Respinge in ogni caso l'accusa di avere tenuto un comportamento sleale, riservandosi in ogni caso di presentare proprie proposte emendative in vista dell'esame in Assemblea.

Rita BERNARDINI (PD) condivide l'intervento dell'onorevole Ferranti, stigmatizzando il comportamento di chi, avendo contribuito al raggiungimento di un accordo, lo pone subito dopo in discussione. Rileva come l'emendamento Ferranti 1.61 (nuova formulazione), pur non essendo pienamente soddisfacente, rappresenti comunque un passo avanti rispetto alla normativa vigente.

Nicola MOLTENI (LNP) ricorda l'usuale serietà del gruppo della Lega nell'analizzare e approfondire i provvedimenti, nonché, nel caso specifico, la coerenza nell'avere sin dall'inizio espresso forti dubbi e perplessità sul provvedimento in esame. In quanto forza politica seria, la Lega non si è sottratta al dibattito politico ed ha offerto il proprio contributo al fine di migliorare la formulazione della norma. Ciò premesso chiarisce che il gruppo della Lega aderisce pienamente alla posizione espressa dall'onorevole Lussana e non intende rinunciare a valutare con la massima attenzione le modifiche normative che si intendono introdurre.

Marilena SAMPERI (PD), relatore, esprime l'auspicio che non si voglia ora vanificare il fruttuoso lavoro di mediazione svolto dai gruppi. Nel sottolineare l'importanza e la delicatezza del provvedimento, ricorda come questo sia volto a tutelare non tanto le madri detenute quanto a preservare i minori dai traumi psicologici che possono agli stessi derivare dalla vita in carcere.

Enrico COSTA (PdL) rileva come dal dibattito emerga la generale disponibilità a ragionare ulteriormente sul testo, ma come risultino anche necessari ulteriori approfondimenti prima di poter passare alla votazione di un testo che sia effettivamente

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condiviso. Chiede pertanto che l'esame sia rinviato a domani.

Donatella FERRANTI (PD) non si oppone alla richiesta dall'onorevole Costa.

Antonio BORGHESI (IdV) condivide la richiesta dell'onorevole Costa e rinnova la richiesta di fissazione di un termine per i subemendamenti, precedentemente formulata dall'onorevole Di Pietro.

Nicola MOLTENI (LNP) condivide la richiesta di rinvio dell'esame a domani.

Giulia BONGIORNO, presidente, preso atto di quanto emerso dal dibattito rinvia il seguito dell'esame alla seduta che sarà convocata alle ore 10 di domani 15 settembre 2010. Fissa alle ore 9.15 di domani il termine per la presentazione dei subemendamenti. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di assegnazione di posti nei concorsi notarili.
C. 2661 Antonio Pepe.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 22 giugno 2010.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire dichiara concluso l'esame preliminare e fissa il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 12 di martedì 21 settembre 2010. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di separazione giudiziale tra i coniugi.
C. 749 Paniz, C. 1556 De Angelis, C. 2325 Amici e C. 3248 Borghesi.

(Seguito dell'esame e rinvio - Abbinamento della proposta di legge C. 3248 Borghesi).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 aprile 2010.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che nella seduta del 13 aprile scorso il relatore ha presentato una proposta di testo unificato (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni del 13 aprile 2010).

Antonio BORGHESI (IdV) illustra la propria proposta di legge n. 3248 e chiede che il relatore formuli una nuova proposta di testo unificato che tenga conto anche della predetta proposta.

Maurizio PANIZ (PdL), relatore, ricorda che la Commissione, con apposita votazione, ha scelto di delimitare l'oggetto dell'esame unicamente al termine di durata della separazione tra coniugi necessario perché di possa richiedere il divorzio. La proposta dell'onorevole Borghesi, come precedentemente quella, non abbinata, dell'onorevole Bernardini, eccedono invece i limiti di oggetto prefissati. Per questi motivi la richiesta dell'onorevole Borghesi non potrà essere accolta.

Rita BERNARDINI (PD) chiede per quale motivo la sua proposta di legge non sia stata abbinata, dal momento che sembrerebbe avere un contenuto sostanzialmente identico alla proposta di legge n. 3248 Borghesi, che invece è stata abbinata.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda come la proposta cui fa riferimento l'onorevole Bernardini avesse un contenuto del tutto eterogeneo rispetto all'oggetto della discussione, come deliberato con apposita votazione dalla Commissione, mentre la proposta di legge dell'onorevole Borghesi ha un contenuto in parte coincidente con quell'oggetto. Rileva in ogni caso che la questione potrà essere meglio affrontata nella prossima seduta, in occasione dell'adozione del testo unificato.

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Maurizio PANIZ (PdL), relatore, auspica che non si debba ritornare su questioni già ampiamente chiarite e decise e che si possa passare in tempi rapidi all'adozione del testo base.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 18.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 14 settembre 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16 alle 16.20.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Norme per il contrasto dell'omofobia e transfobia.
C. 2802 Soro e C. 2807 Di Pietro.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 27 ottobre 2009, a pagina 32, seconda colonna, dopo la trentatreesima riga inserire le seguenti:
«3. La stessa pena di cui al comma che precede si applica al componente dell'organismo di composizione della crisi che cagiona danno ai creditori omettendo o rifiutando senza giustificato motivo un atto del suo ufficio».