CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 luglio 2010
352.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 14 luglio 2010. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 13.30.

Disposizioni in materia di sicurezza stradale.
C. 44/B e abbinate, approvata, in un testo unificato, dalla Camera e modificata dal Senato.

(Parere alla IX Commissione).
(Esame emendamento e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione esamina la proposta emendativa riferita al provvedimento, approvato in linea di principio dalla IX Commissione.

Fabio GAVA (PdL), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere un parere alla IX Commissione Trasporti sull' emendamento Montagnoli 55.3 (nuova formulazione), approvato in linea di principio dalla Commissione Trasporti della Camera, al testo unificato recante disposizioni sulla sicurezza stradale delle proposte di legge C. 44 ed abbinate, approvato dalla Camera e modificato dal Senato e nuovamente all'esame in sede legislativa della suddetta commissione.
Ricorda, inoltre, che la X Commissione ha già espresso, sul testo B del testo unificato in esame, un parere favorevole nella seduta del 16 giugno 2010. In particolare, nel citato parere la Commissione aveva previsto due osservazioni riferite all'articolo 55 del testo in esame: con riferimento al comma 1, lettera a), capoverso 2-quinquies, su cui interviene l'emendamento Montagnoli 55.3 (nuova formulazione) in esame, il parere prevedeva l'opportunità di sopprimere la disposizione, ovvero, in alternativa, che gli intrattenimenti potessero essere svolti tutti i giorni della settimana, anziché due, e che i titolari non dovessero chiedere l'autorizzazione alla Commissione tecnica di pubblico spettacolo; prevedeva infine, in ulteriore subordine, di diminuire la sanzione prevista per tale fattispecie. L'emendamento Montagnoli 55.3 (nuova formulazione) prevede esplicitamente la possibilità per i titolari e i gestori di stabilimenti balneari di svolgere forme di intrattenimento e svago danzante, tutti i giorni della settimana, nel rispetto delle normative vigenti in materia e, se esistenti, dei regolamenti e delle ordinanze comunali. Sono fatte salve le autorizzazioni per le ore serali e notturne.
Illustra pertanto una proposta di parere favorevole con una condizione volta a prevedere espressamente che per lo svolgimento delle forme di intrattenimento descritte non si applichi l'articolo 80 del Testo unico di cui al regio decreto 773 del 1931 (vedi allegato 1).

Elisa MARCHIONI (PD) nel ritenere non pertinente l'articolo 55 del provvedimento rispetto al contenuto complessivo del testo unificato in esame prende atto che comunque sono state accolte in parte alcune delle osservazioni della X Commissione. Esprime peraltro notevoli perplessità, già sollevate, sull'articolo in esame che a suo giudizio non risolve il problema dell'abuso delle sostanze alcoliche, per il quale occorrerebbe immaginare una politica basata sulla prevenzione e sulla comprensione dei fenomeni sottostanti il disagio, ma fornisce una soluzione normativa insufficiente per un fenomeno molto più complesso. Preannuncia quindi il voto di astensione da parte del suo gruppo.

Gabriele CIMADORO (IdV) nell'esprimere alcune perplessità circa le soluzioni normative presenti nell'articolo 55 e nell'emendamento approvato in linea di principio all'esame della Commissione preannuncia il voto di astensione del suo gruppo.

Manuela DAL LAGO, presidente, pone quindi in votazione la proposta di parere favorevole del relatore.

La Commissione approva la proposta favorevole con condizione.

La seduta termina alle 13.45.

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DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 14 luglio 2010. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 13.45.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento di attuazione in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Atto n. 226.

(Rilievi alla I Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e conclusione - Deliberazione di rilievi).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in oggetto, rinviato nella seduta del 13 luglio 2010.

Manuela DAL LAGO, presidente, ricorda che la Commissione deve approvare nella seduta odierna i rilievi alla I Commissione sul regolamento concernente i servizi pubblici locali; chiede quindi al relatore Vignali se abbia predisposto una proposta da sottoporre alla Commissione.

Raffaello VIGNALI, relatore, illustra una proposta di deliberazione di rilievi che cerca di tenere in dovuto conto, nonostante l'esiguità del tempo a disposizione, sia le osservazioni svolte dai colleghi nel corso del dibattito, sia le risultante emerse dalle audizioni svolte dalla I Commissione (vedi allegato 2).

Alberto TORAZZI (LNP), avanza ancora qualche osservazione che auspica il relatore possa tenere in considerazione nella stesura definitiva dei rilievi; si tratta di alcune modifiche da apportare all'articolo 4 dello schema di regolamento al fine di dare certezze economiche alle imprese: in particolare, al comma 2, lettera a), riterrebbe opportuno aggiungere un inciso che consenta di valutare l'utile dei bilanci come media degli ultimi tre anni; la lettera d) del medesimo comma andrebbe soppressa per non pesare eccessivamente su quelle imprese che hanno effettuato investimenti e quindi assumono costi maggiori. Infine, in relazione all'articolo 5, che riguarda il patto di stabilità interno, ritiene che esso andrebbe soppresso, poiché in realtà è rispettato soltanto da alcuni comuni virtuosi del nord Italia, e quindi giudica inutile che siano assoggettati ad esso anche gli affidatari in house.

Federico TESTA (PD), apprezza il parere predisposto dal relatore, che recepisce le osservazioni da lui formulate nella seduta di ieri. Per quanto concerne l'intervento del collega Torazzi, ritiene che la proposta di modifica riferita alla lettera a) del comma 2 dell'articolo 4 sia condivisibile, come anche nella sostanza l'osservazione relativa alla lettera d) in relazione alla quale, però, riterrebbe opportuno mantenere la parte virtuosa, ovvero il tentativo di mantenere i costi nella media del settore. Occorrerebbe quindi, a suo parere, cercare una formulazione che recepisca l'intento senza sopprimere la lettera. Infine, in relazione alla richiesta soppressione dell'articolo 5, esprime forti perplessità: infatti, l'assoggettamento al patto di stabilità dei servizi affidati in house è una norma che, seppure con tutti i suoi limiti, costringe in qualche modo gli enti locali ad aprire il mercato.

Salvatore RUGGERI (UdC) sottolinea che il provvedimento in esame ha una portata delegificante e riguarderà un ambito molto vasto, ridefinendo sostanzialmente il quadro normativo del settore. In particolare il regolamento oltre ad individuare espressamente le norme abrogate, in quanto incompatibili con la riforma, introduce alcune modifiche significative quale l'individuazione delle procedure di gara e le previsioni di dettaglio per l'affidamento a società miste, il rispetto del patto di stabilità interno anche da parte delle società miste ed in house, il regime delle incompatibilità per mantenere distinte le funzioni di regolazione e di gestione, l'armonizzazione delle discipline

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generali con quelle settoriali, la partecipazione di imprese estere alle procedure di aggiudicazione e la tutela degli utenti dei servizi. Nell'esprimere un parere favorevole sul provvedimento in esame suggerisce al relatore una ulteriore osservazione che preveda l'opportunità di intervenire a breve con specifiche modifiche legislative al fine di pervenire ad un grado apprezzabile di armonizzazione tra tutti i settori dei servizi pubblici compresi quelli attualmente esclusi dalla normativa vigente.

Anna Teresa FORMISANO (UdC) invita il relatore a valutare con attenzione le osservazioni testè formulate dal collega Ruggeri.

Erminio Angelo QUARTIANI (PD) sottopone al dibattito della Commissione il quesito circa le sorti del Comune qualora la società di servizio posseduta al cento per cento si trovi in una situazione di insolvenza e sia costretta a dichiarare il proprio fallimento. A tale riguardo ritiene che rispetto alla legislazione vigente in materia tale questione debba essere affrontata e forse potrebbe essere inserito un chiarimento anche nella proposta di parere in discussione

Santo Domenico VERSACE (PdL) ritiene che se una società posseduta la cento per cento dal comune fallisca la responsabilità ricada anche sul Comune di riferimento.

Ludovico VICO (PD) sottolinea che vi è una netta separazione della responsabilità giuridica e patrimoniale tra la società di servizio e il Comune ancorché legate da un contratto di servizio. È quindi impossibile che il fallimento della suddetta società possa coinvolgere direttamente il Comune. Auspica a questo proposito una riforma della legge fallimentare considerata urgente da più parti.

Federico TESTA (PD) ricorda come l'esclusione di alcuni servizi pubblici locali dalla riforma in oggetto sia stata proposta proprio dalla Commissione Attività produttive con riferimento in particolare dei settore della distribuzione del gas naturale e dell'energia elettrica. Non ritiene quindi del tutto coerente che in questa sede si formuli una proposta di parere che auspichi una futura estensione della normativa sui servizi pubblici essenziali anche ai settori attualmente esclusi dall'articolo 23-bis del decreto-legge n. 112 del 2008. Sottolinea inoltre come lo schema di regolamento in esame non rappresenti lo strumento giuridico idoneo per apportare tale modifica legislativa.

Raffaello VIGNALI (PdL) ai fini della nuova formulazione della deliberazione di rilievi ritiene che l'osservazione del collega Torazzi sulla lettera a) del comma 2 dell'articolo 4 sia pienamente recepibile; per quanto concerne la lettera d) riterrebbe preferibile individuare una formulazione che tenga conto delle difficoltà indicate anziché la sua soppressione. Anche in relazione alla soppressione dell'articolo 5 esprime perplessità; fa presente che nella proposta di deliberazione da lui formulata è prevista la soppressione del comma 3 dell'articolo 5, ma ritiene che anche tale soppressione potrebbe creare equivoci. Una soluzione potrebbe essere quella della riformulazione di tale comma prevedendo da un lato che l'emanazione del decreto interministeriale abbia tempi certi e rapidi (ad esempio trenta giorni) sia che in esso venga tenuta in adeguata considerazione l'opportunità di prevedere norme differenziate tra comuni virtuosi e non. Rispetto all'intervento e alle osservazioni dei colleghi dell'UDC ritiene che il regolamento in esame si muove nell'ambito della delega di cui all'articolo 23-bis del decreto-legge 112, e quindi non ritiene proponibile un rilievo che auspichi modifiche normative; si potrebbe peraltro fare ad esso cenno nell'ambito della premessa.
Infine, rispetto alla sua proposta di parere, ritiene opportuna anche l'espunzione della lettera d) dalle modifiche proposte all'articolo 2.

Alberto TORAZZI (LNP), ritiene che la lettera d) del comma 2 dell'articolo 4

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potrebbe essere riformulata aggiungendo una frase che faccia riferimento all'esclusione dei costi di investimento; esprime peraltro il complessivo apprezzamento del suo gruppo politico per il documento predisposto dal relatore e preannuncia un voto favorevole.

Raffaello VIGNALI, relatore, potrebbe essere aggiunto, alla lettera d), il seguente inciso: «esclusi i costi di investimento e il loro impatto sui costi operativi medi al fine di non penalizzare i soggetti che hanno realizzato maggiori investimenti».

Laura FRONER (PD), esprime, anche a nome del suo gruppo, apprezzamento per il lavoro svolto e per la disponibilità mostrata dal relatore; rimarcando una contrarietà di fondo nei confronti del provvedimento dichiara il voto di astensione del PD.

Gabriele CIMADORO (IdV), ritiene che i rilievi predisposti, ove accolti, possano migliorare il provvedimento; peraltro, in relazione al mancato recepimento di osservazioni del suo gruppo, dichiara il voto di astensione dell'IDV.

Salvatore RUGGERI (UdC) in apprezzamento dello sforzo compiuto dal relatore nei confronti dell'osservazione proposta dichiara il voto favorevole del suo gruppo sui rilievi proposti.

La Commissione approva la deliberazione di rilievi alla I Commissione, come riformulata (vedi allegato 3).

La seduta termina alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 14 luglio 2010. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 14.20.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2009.
C. 3593 Governo.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2010.
C. 3594 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.
Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico.
Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del regolamento e conclusione - Relazioni favorevoli).

La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 13 luglio 2010.

Manuela DAL LAGO, presidente, informa che non sono stati presentati emendamenti ai disegni di legge in esame. Invita quindi il relatore ad illustrare le relazioni di competenza della Commissione.

Lella GOLFO (PdL), relatore, formula una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2009 ed una proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2010, limitatamente alle parti di competenza.

Laura FRONER (PD) dichiara il voto di astensione del proprio gruppo sui provvedimenti in titolo sottolineando l'estrema difficoltà tecnica relativa alla predisposizione di emendamenti al disegno di legge sull'assestamento con particolare riferimento alla necessità di reperire le risorse finanziare necessarie per la copertura

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all'interno della medesima missione o programma.

Gabriele CIMADORO (IdV) nel preannunciare la presentazione di emendamenti presso la Commissione Bilancio dichiara il voto di astensione del proprio gruppo sui provvedimenti in esame.

Anna Teresa FORMISANO (UdC) stigmatizza l'eccessiva ristrettezza dei tempi destinati all'esame dei due provvedimenti in titolo preannunciando per tale motivo il voto contrario del proprio gruppo.

La Commissione approva, con distinte votazioni, la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante il «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2009» (vedi allegato 4) e la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2010» relativamente alla Tabella n. 2, recante lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, alla Tabella n. 3, recante lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico e alla Tabella n. 7, recante lo stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, limitatamente alle parti di competenza (vedi allegato 5), nominando il deputato Lella Golfo relatore presso la Commissione bilancio.

Disposizioni in favore dei territori di montagna.
Testo unificato C. 41 e abbinate.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Manuela DAL LAGO, presidente e relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere un parere, alla V Commissione bilancio, sul testo unificato della proposta di legge 41 e abbinate, come risultante dagli emendamenti ed articoli aggiuntivi approvati dalla Commissione di merito. Con riferimento alle disposizioni riconducibili alle competenze della X Commissione si segnalano in particolare, oltre l'articolo 1 che definisce le finalità del provvedimento, l'articolo 3, in materia di progetti per lo sviluppo dei comuni montani, l'articolo 4 recante modifiche alla normativa vigente in materia di lavori pubblici e l'articolo 10 recante disposizioni relative al Collegio nazionale delle guide alpine e al Collegio nazionale dei maestri di sci.
L'articolo 1 indica nella salvaguardia e nella valorizzazione delle specificità culturali, economiche, sociali e ambientali dei comuni montani le finalità del provvedimento in esame, a garanzia della qualità della vita dei soggetti e dei nuclei familiari residenti, allo scopo di evitare lo spopolamento dei territori montani e di contenere la tendenza all'innalzamento dell'età media delle popolazioni. Le finalità del provvedimento sono ricondotte alla legittimazione dell'articolo 44, secondo comma, della Costituzione, che prevede espressamente che la legge disponga provvedimenti a favore delle zone montane, nonché dell'articolo 119, quinto comma, della Costituzione, che lo Stato possa destinare risorse aggiuntive ed effettua interventi speciali in favore di determinati enti territoriali (comuni, province, città metropolitane e regioni), al fine di promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale e rimuovere gli squilibri economici e sociali.
L'articolo 3, comma 1, istituisce, a decorrere dall'anno 2010, il Fondo nazionale integrativo per i comuni montani, con una dotazione pari a 6.750.000 euro per l'anno 2010 e a 6.000.000 per l'anno 2011. Il Fondo è destinato al finanziamento in favore dei comuni montani, come individuati ai sensi dell'articolo 2, di progetti di sviluppo socio-economico, anche a carattere pluriennale, rientranti tra le seguenti tipologie, indicate dal comma 3: a) potenziamento e valorizzazione dei servizi pubblici e della presenza delle pubbliche amministrazioni;

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b) potenziamento e valorizzazione del sistema scolastico; c) valorizzazione delle risorse energetiche ed idriche; d) incentivi per l'utilizzo dei territori incolti di montagna e per l'accesso dei giovani alle attività agricole, nonché, in generale, per l'agricoltura di montagna; e) sviluppo del turismo montano e degli sport di montagna; f) politiche di forestazione. Con decreto del Ministro per i rapporti con le regioni, emanato, entro il 30 marzo di ciascun anno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza unificata, sono individuati i progetti ammessi al finanziamento.
Il comma 2 specifica che deve trattarsi di progetti avere carattere straordinario e non possono riferirsi alle attività svolte in via ordinaria dagli enti interessati. Sullo schema di decreto è previsto il parere delle Commissioni parlamentari competenti per i profili finanziari, da acquisire entro trenta giorni dalla trasmissione. La copertura finanziaria degli oneri derivanti dalle disposizioni in esame sono posti a carico del fondo speciale di parte corrente iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, allo scopo utilizzando parzialmente l'accantonamento relativo al Ministero dell'interno (comma 4). Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio (comma 5).
L'articolo 4 aggiunge un comma 7-ter all'articolo 122 del decreto legislativo 163 del 2006 (Codice dei contratti pubblici) al fine di ampliare, per i comuni montani, le possibilità di affidare lavori pubblici con procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, per tutti i lavori di importo fino a 1,5 milioni di euro. Il successivo comma 2 consente ai comuni montani, previa autorizzazione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze, di provvedere al finanziamento di opere di competenza statale a carattere complesso e infrastrutturale, per una quota fino al 70 per cento dell'importo complessivo, con risorse derivanti dall'emissione da parte degli stessi di specifiche obbligazioni appositamente finalizzate.
L'articolo 10 attribuisce ai Collegi nazionali delle guide alpine e dei maestri di sci la facoltà di realizzare una serie di progetti finalizzati ad avvicinare i giovani alle citate professioni ed a promuovere la sicurezza, la tutela ambientale e la valorizzazione delle zone montane.
Formula quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 6).

Raffaello VIGNALI (PdL) dichiara voto favorevole sulla proposta di parere.

Laura FRONER (PD), nel dichiarare voto favorevole sulla proposta di parere, sottolinea che il testo unificato in esame rappresenta un risultato positivo, ma non sufficiente per le esigenze e le specificità dei territori montani.

Gabriele CIMADORO (IdV), nel dichiarare voto favorevole sulla proposta di parere, osserva che le risorse previste di 6.750.000 euro per l'anno 2010 e a 6.000.000 per l'anno 2011 appaiono decisamente limitate. Auspica, quindi, che i progetti di sviluppo socio-economico previsti dall'articolo 2 possano effettivamente contribuire alla valorizzazione dei territori di montagna.

Savino PEZZOTTA (UdC) dichiara voto favorevole sulla proposta di parere e si associa alle osservazioni del collega Cimadoro. Paventa che, se ai territori di montagna non saranno destinati fondi per lo sviluppo, le zone montane che costituiscono circa i tre quarti del territorio nazionale potranno essere presto interessate da fenomeni di spopolamento.

Erminio Angelo QUARTIANI (PD) ricorda preliminarmente che il testo unificato è il risultato di proposte provenienti per la maggior parte da deputati di opposizione che hanno svolto un intenso lavoro parlamentare di sensibilizzazione alle necessità dei territori di montagna. Sottolinea che sarebbe opportuno procedere

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ad un intervento più organico di modifica della legge n. 97 del 1994, recante disposizioni per le zone montane, esprimendo tuttavia soddisfazione su alcuni interventi effettuati, anche se rivestono portata limitata rispetto alle esigenze di quei territori. In primo luogo, con riferimento al Corpo nazionale del soccorso alpino che nello scorso anno ha avuto 19 morti, sottolinea che si è trovato il modo di superare le difficoltà per garantire l'assunzione di elicotteristi e di medici nei reparti di intervento urgente. Si sono altresì sollecitati gli enti locali ad adottare normative per i beni destinati ad usi civici. Aggiunge che nel Trattato di Lisbona la montagna è qualificata come elemento di coesione sociale e che, pertanto, non si possono escludere aiuti di Stato per la valorizzazione del territorio e dei suoi abitanti poiché essi contribuiscono alle risorse per lo sviluppo della pianura e delle metropoli. Auspica quindi che il testo in esame possa essere velocemente approvato anche dall'altro ramo del Parlamento.

La Commissione approva quindi all'unanimità la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.40.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 14 luglio 2010. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 14.40.

Norme per la tutela della libertà d'impresa. Statuto delle imprese.
C. 2754 Vignali, C. 98 La Loggia, C. 1225 Bersani, C. 1284 Pelino, C. 1325 Vignali, C. 2680 Jannone e C. 3191 Borghesi.

(Seguito dell'esame e rinvio - Abbinamento della proposta di legge C. 3191 - Adozione di un testo unificato come testo base).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 gennaio 2010.

Manuela DAL LAGO, presidente, avverte che, in data 30 marzo 2010, è stata assegnata alla Commissione, in sede referente, la proposta di legge C. 3191, d'iniziativa del deputato Borghesi ed altri: «Modifiche alla legge 7 agosto 1990, n. 241, e altre disposizioni in materia di semplificazione degli oneri amministrativi relativi all'avvio di attività economiche e imprenditoriali».
Poiché la suddetta proposta di legge reca materia contenuta anche nelle proposte di legge C. 2754 e abbinate la presidenza ne ha disposto il relativo abbinamento.

Enzo RAISI, relatore, illustra nelle grandi linee il testo base che il comitato ristretto, costituito nella seduta del 13 gennaio 2010, dopo avere svolto approfondita istruttoria ed un ciclo di audizioni informali, nella seduta di ieri ha predisposto; auspica quindi che la Commissione adotti il testo elaborato dal Comitato ristretto come teso base per il seguito dell'esame.

Nessun altro chiedendo di intervenire la Commissione adotta quale testo base per il seguito dell'esame il testo elaborato dal comitato ristretto (vedi allegato 7).

Manuela DAL LAGO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.05.