CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 luglio 2010
352.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 156

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 14 luglio 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 12.50.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2009.
C. 3593 Governo.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci della amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2010.
C. 3594 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2010 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2010.
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2010 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione - Relazioni favorevoli).

La Commissione prosegue l'esame rinviato il 13 luglio 2009.

Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che non sono pervenuti emendamenti riferiti al disegno di legge n. 3594. Ricorda, inoltre, che il relatore ha proposto, nella precedente seduta, di riferire favorevolmente alla V Commissione sul disegno di legge recante rendiconto generale dello Stato per l'anno finanziario 2009, nonché sul disegno di legge recante assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2010, con riferimento alle parti di competenza della VIII Commissione.

Gianpiero BOCCI (PD) evidenzia alcune criticità del rendiconto 2009 e dell'assestamento di bilancio 2010, per quanto di competenza della VIII Commissione. Relativamente alla missione 14 «Infrastrutture pubbliche e logistica», fa notare come il rapporto tra autorizzazioni e massa spendibile scende dal 52,7 per cento al 46,5 per cento. Si tratta di dati che, come evidenziato dalla Corte dei conti, rivelano criticità nella realizzazione del programma.
Relativamente poi al programma 14.5 «Sistemi idrici, idraulici ed elettrici», osserva, inoltre, un deciso peggioramento sia nel rapporto pagamenti/autorizzazioni di cassa, che scende dal 79,9 per cento a valori attorno al 25 per cento, sia nel rapporto autorizzazioni/massa spendibile che scende dall'85,6 per cento al 64,9 per cento.
Per quanto riguarda poi l'analisi del rendiconto relativo al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del

Pag. 157

mare per l'anno 2009, gli stanziamenti di competenza sono concentrati in un'unica missione. Lo stanziamento iscritto nella missione 18 «Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente», pari a 1.291,2 Meuro, assorbe infatti l'88 per cento del totale del Ministero (1.467 Meuro). All'interno della missione segnala, per la rilevanza dello stanziamento, i programmi 18.1 «Conservazione dell'assetto idrogeologico» (275,8 Meuro), 18.3 «Prevenzione e riduzione integrata dell'inquinamento» (275,1 Meuro) e 18.5 «Sviluppo sostenibile» (316,2 Meuro), che unitamente considerati coprono poco meno del 70 per cento dello stanziamento complessivo della missione. Fa notare come tali cifre evidenzino il forte calo, oltre 600 Meuro, pari al 30 per cento, degli stanziamenti di competenza del Ministero dell'Ambiente. Sottolinea come tale diminuzione derivi dal netto decremento registrato nei programmi 18.1 e 18.3, che non viene compensato dai lievi aumenti registrati negli altri programmi. Aggiunge che la Corte dei conti ha evidenziato come l'esercizio 2009 si caratterizzi per un peggioramento degli indici finanziari. Relativamente al programma 18.1 «Conservazione dell'assetto idrogeologico», segnala l'esiguo valore del rapporto pagamenti/autorizzazioni di cassa, che risulta inferiore al 14 per cento, a causa della totale assenza di pagamenti nel capitolo 8640 (a fronte di una dotazione di 118,8 Meuro) relativo al Piano strategico nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico.
Per quanto riguarda il programma 18.5 «Sviluppo sostenibile», incentrato sulle attività di attuazione del Protocollo di Kyoto, segnala che oltre metà delle risorse (190 Meuro) sono allocate nel capitolo 7981 «Fondo rotativo per Kyoto»: precisa che la tardiva attuazione con decreto ministeriale 25 novembre 2008, seguito dal decreto del Ministro dell'economia 17 novembre 2009, ha determinato, per il 2009, un rapporto autorizzazioni/massa spendibile inferiore al 34 per cento.
Evidenzia poi, per la rilevanza che assumono nelle politiche di competenza della VIII Commissione, gli stanziamenti relativi all'ANAS che insistono nel rendiconto del Ministero dell'economia e delle finanze. Fa quindi notare come complessivamente nei tre capitoli 1870, 7372 e 7365 (all'interno della missione 13 «Diritto alla mobilità») sia iscritta una dotazione di competenza di 1.573,6 Meuro, principalmente concentrati (1.204 Meuro) nel capitolo 7372 «Contributi in conto impianti» da corrispondere all'Anas spa per la realizzazione di un programma di investimenti per lo sviluppo e ammodernamento delle infrastrutture. Mentre precisa che nello stesso capitolo si registra un volume di residui a fine anno pari a 2086,7 Meuro, fa notare che lo stanziamento di competenza complessivo dei tre capitoli citati è più che dimezzato rispetto al consuntivo 2008 (-54,6 per cento).
Segnala, infine, per quanto riguarda lo stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'esercizio 2010, che l'assestamento non sembra tenere conto dello stanziamento di un miliardo di euro per la realizzazione di un Piano nazionale straordinario per il rischio idrogeologico, di cui alla delibera CIPE del 6 novembre 2009, poi confluito nella legge finanziaria per il 2010, che, all'articolo 2, comma 240, destina ai piani straordinari diretti a rimuovere le situazioni a più elevato rischio idrogeologico (individuate dal Ministero dell'ambiente, sentite le Autorità di bacino e il Dipartimento della protezione civile) le predette risorse a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture e del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale, previsti dall'articolo 18, comma 1, lettere b) e b-bis), del decreto legge n. 185 del 2008.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, con distinte votazioni, la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante rendiconto generale dello Stato per l'anno finanziario 2009 e la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge recante assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2010, con riferimento, rispettivamente, alla Tabella n. 2 «Stato di previsione

Pag. 158

del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2010» (limitatamente alle parti di competenza), alla Tabella n. 9 «Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2010» e alla Tabella n. 10 «Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2010 «(limitatamente alle parti di competenza).
Delibera, altresì, di nominare il deputato Stradella relatore presso la V Commissione.

Disposizioni in favore dei territori di montagna.
Testo unificato C. 41 Brugger ed abb.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l'esame rinviato nella seduta del 13 luglio scorso.

Renato Walter TOGNI (LNP), relatore, presenta una proposta di parere favorevole con condizione, che illustra sinteticamente (vedi allegato 1).

Carmen MOTTA (PD) fa presente che il testo unificato sul quale è chiamata ad esprimersi la Commissione rappresenta una buona sollecitazione alla salvaguardia dei comuni montani, dei quali si intende evitare lo spopolamento.
Sottolinea al contempo che, mentre il testo unificato si muove nell'ambito sopra richiamato, la manovra economica, attualmente all'esame del Senato, reca misure che penalizzano le regioni e i comuni, in particolare quelli montani.
Esprime comunque un giudizio positivo sul testo, che ha il pregio di suscitare interesse per un tema come quello dei comuni montani, nonostante i numerosi interventi diretti invece a incidere negativamente in tale ambito: richiama, a titolo esemplificativo, la cancellazione del Fondo per la montagna e la riduzione del Fondo per gli investimenti di cui beneficiano i piccoli comuni, nonché l'eliminazione delle agevolazioni per il gasolio e le limitazioni del servizio scolastico e farmaceutico delle aree montane.
Nell'esprimere condivisione sulle disposizioni relative al corpo nazionale soccorso alpino e speleologico del Club alpino italiano, sottolinea l'importanza di quanto previsto nella condizione recata dalla proposta di parere formulata dal relatore circa la possibilità di affidare lavori pubblici con procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara, con invito rivolto a 3 soggetti, per tutti i lavori di importo fino a 1 milione di euro. Ritiene però che in tale attività i comuni montani dovranno essere supportati da altre organizzazioni.
Conclude nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere, evidenziando al contempo come le risorse previste per perseguire gli obiettivi del provvedimento in titolo siano insufficienti, visto che il Fondo istituito all'articolo 3 presenta una dotazione ridotta rispetto al testo originario in quanto quota parte delle risorse, relative all'accantonamento del Ministero dell'interno del «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2010, sono state destinate alla copertura degli oneri derivanti dall'istituzione dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati, di cui, peraltro, non contesta l'utilità. Ritiene, inoltre, che occorrerebbe meglio approfondire quanto previsto dagli articoli 8 e 9, recanti, rispettivamente, disposizioni dirette a tutelare la buona fede dell'acquirente di beni gravati da usi civici e la deroga ad alcune disposizioni del Codice ambientale.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI esprime un giudizio positivo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole con condizione formulata dal relatore.

Pag. 159

D.L. 102/2010: Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace, di stabilizzazione e delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia.
C. 3610 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite III e IV).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole).

La Commissione prosegue l'esame rinviato nella seduta del 13 luglio scorso.

Sergio PIZZOLANTE (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in titolo.

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 13.10.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Mercoledì 14 luglio 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

La seduta comincia alle 13.10.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento di attuazione in materia di servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Atto n. 226.

(Rilievi alla I Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e conclusione - Espressi rilievi).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in oggetto, rinviato nella seduta del 13 luglio 2010.

Manuela LANZARIN (LNP), relatore, formula una proposta di rilievi (vedi allegato 2) che illustra, sottolineando come tale proposta sia stata predisposta tenendo nella dovuta considerazione tutte le osservazioni emerse nel corso del dibattito delle precedenti sedute.

Raffaella MARIANI (PD) esprime un giudizio positivo sulla proposta di rilievi formulata dalla relatrice che recepisce gran parte delle considerazioni formulate dal gruppo del Partito Democratico. Per tale motivo preannuncia un voto favorevole sulla proposta di rilievi, precisando al contempo che il voto del suo gruppo presso la I Commissione, competente ad esaminare il provvedimento in titolo, sarà invece un voto contrario. Sottolinea che tale voto si fonda sulla contrarietà del gruppo del Partito Democratico alla privatizzazione di un bene, quale l'acqua, alla quale peraltro non si affianca alcuna regolazione, che viene invece demandata ad altri atti, quali i contratti di servizio, esponendo così i cittadini e le comunità al rischio di atteggiamenti speculativi, improntati unicamente alla ricerca del profitto da parte dei gestori privati dei servizi.
Aggiunge che il provvedimento in esame tradisce gli impegni a suo tempo presi dal Governo e dalla maggioranza in ordine alla salvaguardia del ruolo dei comuni nella gestione dei servizi idrici e della conferma della pubblica proprietà delle risorse idriche.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) preannuncia un voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di rilievi in nome dello sforzo compiuto dalla relatrice per recepire nella proposta medesima le considerazioni emerse nel corso del dibattito. Prende atto positivamente dell'auspicio, recato nella proposta di rilievi, di un futuro provvedimento legislativo che, per il servizio idrico, modificando il comma 8, lettera a) dell'articolo 23-bis del decreto legge n. 112 del 2008, stabilisca il principio dell'accessione a privati solo «fino al 40 per cento» del capitale azionario delle società in house. Annuncia che comunque il voto del suo gruppo presso la I Commissione sarà un voto contrario in virtù della contrarietà al processo di privatizzazione del servizio idrico.

Pag. 160

Mauro LIBÈ (UdC), mentre dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di rilievi formulata dalla relatrice, preannuncia il voto di astensione presso la I Commissione in considerazione della posizione del gruppo UDC favorevole ad una liberalizzazione effettiva dei servizi pubblici locali.
Conclude precisando, in ordine agli affidamenti in house, che le gestioni dei servizi effettuate dai privati non possono essere svolte altresì dai soggetti pubblici.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di rilievi formulata dalla relatrice.

La seduta termina alle 13.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.25 alle 13.35.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 14 luglio 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Intervengono i sottosegretari di Stato per lo sviluppo economico, Stefano Saglia, e per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 14.

5-03157 Realacci: Adeguatezza della disciplina in tema di rilascio delle concessioni di coltivazione di idrocarburi ai fini della sicurezza ambientale.
5-02855 Lo Presti e Ghiglia: Controlli sui pozzi petroliferi nei mari italiani per prevenire disastri ecologici.

Roberto TORTOLI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Ermete REALACCI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario Saglia per la risposta seria e documentata fornita, della quale, tuttavia, non può dirsi pienamente soddisfatto. Infatti, pur prendendo atto delle profonde differenze esistenti - sul piano legislativo e della qualità delle attività imprenditoriali - fra gli Stati Uniti e l'Italia, ribadisce che l'assoluta peculiarità e delicatezza dei mari italiani - e in generale del Mediterraneo - impongono, a suo avviso, l'adozione di misure adeguate a eliminare o, almeno ridurre al minimo, ogni rischio di incidente derivante dallo svolgimento nel nostro Paese di attività di ricerca o estrazione di idrocarburi off-sfore. In tal senso, nell'esprimere apprezzamento per le misure legislative annunciate dal Governo a tutela delle aree marine protette, rivolge un caldo appello al Governo a valutare l'opportunità di adottare una vera e propria moratoria delle concessioni petrolifere nonché della sospensione delle trivellazioni in atto, in attesa che le attività ministeriali in corso, volte ad una attenta verifica della situazione italiana e alla predisposizione di misure coordinate a livello europeo, si traducano in norme più rigorose e in controlli più stringenti sulla affidabilità delle imprese operanti nel settore e sulla loro concreta capacità, organizzativa ma anche finanziaria, di farsi carico degli eventuali danni ambientali provocati nel corso delle attività industriali.

Roberto TORTOLI (PdL), presidente, cofirmatario dell'interrogazione Lo Presti n. 5-02855, rinuncia alla replica.

5-02846 Bratti e Mariani: Misure di contrasto dei fenomeni di inquinamento nella discarica esaurita di Molino Boschetti.

Il sottosegretario Roberto MENIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Pag. 161

Raffaella MARIANI (PD), replicando, prende atto della risposta fornita dal sottosegretario, di cui si riserva di approfondire i contenuti. Precisa, peraltro, che sarà cura degli enti territoriali interessati verificare la sussistenza delle condizioni per attivare il Ministero dell'ambiente, secondo le procedure indicate dal sottosegretario Menia, al fine di eliminare l'eventuale danno ambientale o quantomeno di scongiurare il rischio di una sua estensione.

5-02023 Esposito e Mariani: Realizzazione dei lavori di bonifica dell'area inquinata «Basse di Stura» di Torino.

Il sottosegretario Roberto MENIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Stefano ESPOSITO (PD), replicando, dichiara di prendere atto positivamente della risposta fornita dal sottosegretario, che si riserva in ogni caso di approfondire per verificare, in particolare, l'effettiva sussistenza di risorse a disposizione dei enti territoriali per il completamento dei lavori di bonifica dell'area inquinata oggetto del proprio atto di sindacato ispettivo.

5-03186 Velo: Attività di trivellazioni al largo delle coste dell'isola d'Elba.

Il sottosegretario Roberto MENIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

Ermete REALACCI (PD), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, replicando, esprime apprezzamento per la risposta fornita dal sottosegretario Menia che contiene elementi positivi di rassicurazione per le popolazioni che vivono nell'arcipelago Toscano. Nel ricordare, inoltre, il positivo ruolo svolto dalla Commissione in occasione della recente discussione del provvedimento correttivo del Codice ambientale, che ha portato all'introduzione del divieto di ricerca, prospezione ed estrazione di idrocarburi all'interno e per una fascia di 12 miglia attorno al perimetro esterno delle aree marine e costiere protette, nonché nella fascia marina di 5 miglia lungo tutte le coste nazionali, formula un forte auspicio affinché il Ministero dell'ambiente svolga un ruolo attivo ai fini di una rigorosa revisione dell'intera normativa in materia di rilascio delle concessioni petrolifere.

Roberto TORTOLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni.

La seduta termina alle 14.50.

RISOLUZIONI

Mercoledì 14 luglio 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 14.50.

7-00304 Alessandri: Sull'incendio sviluppatosi in località Vascigliano nell'area destinata ad attività industriali nel comune di Stroncone (Terni).
7-00309 Bocci: Sull'incendio sviluppatosi in località Vascigliano nell'area destinata ad attività industriali nel comune di Stroncone (Terni).
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in oggetto, rinviata nella seduta del 1o luglio 2010.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) chiede ai presentatori delle risoluzioni in titolo di svolgere gli approfondimenti necessari per verificare se corrisponde al vero che nei comuni interessati dall'incendio sarebbero state emanate dai sindaci le ordinanze con le quali si consentirebbe la ripresa dell'attività agricola nei territori interessati. Ritiene,

Pag. 162

infatti, che se tale informazione dovesse risultare confermata, sembrerebbe che la situazione relativa all'inquinamento conseguente all'incendio sia da considerare in parte superata.

Roberto TORTOLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame delle risoluzioni in titolo ad altra seduta.

7-00350 Alessandri: Sulla revisione in senso restrittivo, della disciplina in materia di realizzazione di impianti eolici per la produzione di energia.
7-00356 Zamparutti: Sulla revisione in senso restrittivo, della disciplina in materia di realizzazione di impianti eolici per la produzione di energia.
(Discussione congiunta e rinvio).

La Commissione inizia la discussione congiunta delle risoluzioni in oggetto.

Angelo ALESSANDRI (LNP) illustra la risoluzione presentata, di cui è primo firmatario. Afferma che con l'atto di sindacato in esame ha inteso proporre all'attenzione della Commissione alcune questioni generali riguardanti la produzione di energia eolica, affinché sulle stesse si sviluppi un dibattito aperto e franco. Sottolinea, al riguardo, che dai dati disponibili emerge un incremento molto rilevante degli impianti eolici realizzati o in corso di realizzazione, con un dato complessivo pari ad oltre 11.0000 megawatt, ai quali si aggiungeranno altri 70.000 megawatt, una volta che saranno approvate le nuove autorizzazioni. A fronte di tale situazione, non solo l'energia eolica risulta capace di generare solo una piccola percentuale dell'intero ammontare delle energie rinnovabili, ma essa gode di agevolazioni tali per cui l'investimento risulta interamente ripagato dagli incentivi, il cui costo, viene totalmente scaricato sulla bollette elettriche che i cittadini sono chiamati a pagare. Ritiene, quindi, che occorra definire un piano che attesti il bisogno energetico di ciascuna regione, sulla base del quale ridefinire le autorizzazioni necessarie alla produzione di energia.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) illustra la risoluzione di cui è prima firmataria, ritenendo che occorra definire una strategia di politica energetica onde evitare scelte sconsiderate, come quella del nucleare e degli investimenti sporadici ed arbitrari. Fa notare come dalla lettura dei dati sulla produzione di energia eolica risulti non solo una concentrazione degli impianti nelle regioni meridionali dove si riscontrano fenomeni di illegalità diffusa, ma anche un aumento spropositato di autorizzazioni relative alla produzione di tale energia, che al momento si attesta sugli 11.000 megawatt, ai quali andranno aggiunti altri 70.000 megawatt connessi ai progetti in corso di approvazione. Aggiunge che il favore per l'incentivazione di tale settore non risulta giustificato se si ha riguardo alla capacità di produzione di energia che si attesta intorno ad una percentuale ridotta. Quanto agli impegni contenuti nella risoluzione, rileva che nei giorni scorsi sembrerebbero essere state emanate le linee guida nazionali sugli impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili. Ribadisce, inoltre, la necessità che l'Associazione nazionale energia del vento sia espunta dalla lista delle associazioni ambientali riconosciute, stante il conflitto di interessi derivante dalla possibilità di partecipare alle conferenze di servizi o alla costituzione in giudizio contro provvedimenti di diniego delle autorizzazioni.

Salvatore MARGIOTTA (PD), pur ritenendo auspicabile qualsiasi dibattito costruttivo sul tema, ritiene opportuno evitare semplificazioni eccessive. Rileva, infatti, che una cosa è richiedere che la produzione di energia eolica sia effettuata rispettando la normativa di settore, altra cosa è immaginare di tornare indietro rispetto alla strada intrapresa sulle energie rinnovabili. È vero che nel Mezzogiorno vi è una maggiore concentrazione di impianti eolici, ma questo non è dovuto ai fenomeni di illegalità dei territori, quanto ad una

Pag. 163

maggiore incidenza del vento negli stessi territori. Ricorda l'esperienza della sua regione, la Basilicata, che ha seguito un percorso serio in merito, dotandosi di un piano organico in ordine alle capacità di produzione degli impianti. Certo, problemi connessi all'impatto visivo degli impianti sussistono, mentre reputa destituite di fondamento preoccupazioni legate alla salute umana. Occorre, quindi, che la produzione di energia eolica sia assoggettata a regole precise ed uniformi sull'intero territorio nazionale. Avendo condiviso l'obiettivo di raggiungere una produzione di energia da fonti rinnovabili pari al 20 per cento, l'unico strumento idoneo risulta essere la produzione di energia eolica, in quanto la capacità produttiva degli impianti fotovoltaici risulta ancora marginale. Risulta difficile poter vincere le sfide del futuro quando pregiudizialmente si esprime una contrarietà su tutto. Certamente il rischio che si possa utilizzare il business dell'eolico per operazioni poco trasparenti se non illegali è forte ed occorre vigilare attentamente; la regione Basilicata effettua al riguardo un serio ed approfondito controllo sulle aziende che avanzano richiesta. Conclude, quindi, affermando che, seppur è d'accordo nello svolgere un confronto serio ed approfondito sulla materia, ritiene inutili se non dannose demonizzazioni del settore tout court.

Roberto TORTOLI, presidente, accoglie senz'altro la sollecitazione ad aprire un dibattito sulla produzione di energia da fonti rinnovabili, che a suo avviso dovrebbe avere al centro la sfida, posta dalla realtà dello sviluppo scientifico, che l'Italia ha il dovere di raccogliere per ritagliarsi uno spazio autonomo fra i grandi Paesi dotati di tecnologie innovative per la produzione di energia. Sotto questo profilo, condivide quanto affermato dal deputato Margiotta circa la necessità di indirizzare gli investimenti pubblici e privati in ricerca e sviluppo e in impianti tecnologicamente all'avanguardia, tenendo come criterio fondamentale quello della vocazione dei vari territori e della specificità delle diverse fonti di energia. In tal senso, nel ritenere un errore impostare il dibattito sull'eolico dando l'impressione di volere demonizzare questa specifica fonte di energia, sottolinea le grandi potenzialità della geotermia e conclude richiamando la necessità di tenere sempre presente, anche nel dibattito sulle fonti rinnovabili, l'annosa questione della mancanza di un piano energetico nazionale che definisca in modo chiaro le priorità d'intervento, il fabbisogno e gli obiettivi strategici nazionali, le potenzialità di ciascuna delle diverse fonti energetiche disponibili e le prospettive di sviluppo delle varie tecnologie esistenti.

Angelo ALESSANDRI (LNP) intervenendo per una precisazione, rileva che il Paese abbia quanto mai bisogno di un mix energetico, mentre al momento tutta l'attenzione sembra concentrarsi sulla produzione eolica, nonostante la sua scarsa capacità produttiva e gli ingenti costi sopportati dai cittadini sui quali ricadono, attraverso la bolletta, gli incentivi vigenti a favore del settore. Ricorda che dopo il disastro del Vajont l'Italia ha smesso di credere nella produzione idroelettrica nonostante ci siano ancora margini di produzione rilevanti. Propone, quindi, che la Commissione avvii un breve ciclo di audizioni in materia, ascoltando i rappresentanti del Gestore servizi energetici, dell'Associazione nazionale del vento, nonché dell'Associazione nazionale dei Comuni.

Roberto TORTOLI, presidente, fa presente che la richiesta di audizioni testè presentata sarà discussa nel prossimo Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Rinvia quindi il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.30.