CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 luglio 2010
352.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE LEGISLATIVA

Mercoledì 14 luglio 2010. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Guido Viceconte e il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro.

La seduta comincia alle 14.20.

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Sui lavori della Commissione.

Valentina APREA, presidente, dà il benvenuto alla collega Melandri, esprimendole la propria soddisfazione per il ritorno in Commissione.

Manuela GHIZZONI (PD) segnala che il 30 giugno sono scaduti i termini per la presentazione della risoluzione in congiunta con la V Commissione relativa al riparto dei fondi per l'edilizia scolastica. Auspica quindi che venga presto presentato un testo definitivo che indichi gli interventi.

Valentina APREA, presidente, precisa che è in corso di definizione l'atto indicato dalla collega Ghizzoni.

Nuova disciplina del prezzo dei libri.
C. 1257 Levi.

(Discussione e approvazione).

La Commissione inizia la discussione del provvedimento in titolo.

Valentina APREA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto audiovisivo a circuito chiuso, ai sensi dell'articolo 65, comma 2 del regolamento. Avverte che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha definito l'organizzazione della discussione del provvedimento, stabilendo altresì il tempo disponibile, ripartito ai sensi dell'articolo 25, comma 3, del Regolamento. Ricorda che la Commissione ha già esaminato in sede referente la proposta di legge in titolo, giungendo all'elaborazione di un nuovo testo. È stato quindi richiesto il trasferimento alla sede legislativa, deliberato dall'Assemblea nella seduta del 13 luglio 2010. In considerazione dell'urgenza di approvare in tempi brevi il provvedimento in esame, propone quindi che la Commissione, ove nulla osti da parte dei deputati, possa concluderne l'esame nella giornata odierna.

La Commissione concorda.

Valentina APREA, presidente, dichiara aperta la discussione sulle linee generali.

Ricardo Franco LEVI (PD), relatore, ricorda l'importanza del provvedimento che consente di trovare un punto di equilibrio tra le varie esigenze del settore, un punto di partenza importante per la disciplina della vendita dei libri. Ritiene necessario monitorare attentamente l'applicazione della legge, anche a distanza di qualche tempo dalla sua approvazione. Propone quindi di adottare come testo base per il prosieguo della discussione il nuovo testo della proposta di legge C. 1257 Levi, elaborato nel corso dell'esame in sede referente.

Il sottosegretario Guido VICECONTE si dichiara favorevole al provvedimento in esame.

Valentina APREA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara conclusa la discussione sulle linee generali. Sulla base di quanto indicato dal relatore, propone quindi di adottare come testo base per il seguito della discussione il nuovo testo della proposta di legge C. 1257 Levi, elaborato nel corso dell'esame in sede referente.

La Commissione concorda.

Valentina APREA, presidente, propone quindi di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 14.40 della giornata odierna.

La Commissione concorda.

Valentina APREA, presidente, sospende quindi brevemente la seduta per consentire il decorso del termine.

La seduta, sospesa alle 14.35, è ripresa alle 14.40.

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Valentina APREA, presidente, avverte che non sono stati presentati emendamenti al nuovo testo in esame. Dà quindi conto delle sostituzioni.

Si passa all'esame dell'articolo 1.

La Commissione approva quindi l'articolo 1.

Si passa all'esame dell'articolo 2.

La Commissione approva quindi l'articolo 2.

Si passa all'esame dell'articolo 3.

La Commissione approva quindi l'articolo 3.

Si passa all'esame dell'articolo 4.

La Commissione approva quindi l'articolo 4.

Giuseppe GIULIETTI (Misto), intervenendo per dichiarazione di voto finale, preannuncia il proprio voto favorevole sul provvedimento in oggetto, concordando in particolare con l'esigenza di svolgere verifiche periodiche sulla sua applicazione.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannuncia il proprio voto favorevole sul provvedimento in oggetto, rilevando peraltro l'importanza di monitorare l'attuazione della legge e incentivare la lettura.

Manuela GHIZZONI (PD) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sul provvedimento in oggetto. Segnala peraltro la necessità di approvare una legge di sistema che dia sviluppo al settore librario e della letteratura.

Luisa CAPITANIO SANTOLINI (UdC) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sul provvedimento in oggetto, apprezzando il fatto che la Commissione abbia ancora una volta trovato soluzioni comuni su determinati argomenti.

Paola GOISIS (LNP) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sul provvedimento in oggetto, sottolineando in particolare l'importanza della lettura.

Antonio PALMIERI (PdL) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sul provvedimento in oggetto, rilevando che la legge interviene in una materia rilevante con un risultato importante raggiunto dalla Commissione.

Il sottosegretario Francesco Maria GIRO ricorda che si tratta di una legge semplice, ma fondamentale, sostenuta dal Governo, che contribuisce a riordinare il settore.

Valentina APREA, presidente, ringrazia i gruppi per il risultato raggiunto, ricordando che si tratta di una legge importante che consente di risolvere problemi reali. È fondamentale porre in atto tutte le iniziative utili a favorire sempre di più il settore dell'editoria.

Ricardo Franco LEVI (PD), relatore, esprime il proprio appezzamento per l'esigenza rappresentata da alcuni colleghi di monitorare lo stato di attuazione della legge.

Valentina APREA, presidente, avverte che non essendovi obiezioni, la Presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo, ai sensi dell'articolo 90, comma 2, del Regolamento.
Pone quindi in votazione il nuovo testo della proposta di legge n. 1257, elaborato nel corso dell'esame in sede referente.

La Commissione approva quindi, con votazione nominale finale, il nuovo testo della proposta di legge n. 1257 (vedi allegato 1).

La seduta termina alle 15.

N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 14 luglio 2010. - Presidenza del presidente Valentina APREA. - Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Guido Viceconte, il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, Francesco Maria Giro ed il Vice Ministro per l'economia e le finanze, Giuseppe Vegas.

La seduta comincia alle 15.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2009.
C. 3593 Governo.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2010.
C. 3594 Governo.

Tabella 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2010 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, università e ricerca per l'anno finanziario 2010.
Tabella 13: Stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali per l'anno finanziario 2010.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del regolamento e conclusione - Relazione favorevole sul Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2009. C. 3593 - Relazione favorevole con condizione sulle Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2010, C. 3594, Tab. 2, limitatamente alle parti di competenza, 7 e 13).

La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 13 luglio 2010.

Maria COSCIA (PD) sottolinea che il Rendiconto non può che fotografare ciò che è accaduto con la gestione del Bilancio 2009; una gestione che il gruppo da lei rappresentato non può condividere nell'impostazione complessiva. Osserva che nella scheda tecnica si fa riferimento in maniera dettagliata alle misure adottate per l'istruzione con i tagli indiscriminati previsti per tre anni, i cui risultati hanno portato a circa 8 miliardi in meno e a 132 mila posti in organico di meno per il triennio, nonché ad una mancata erogazione di 57 mila cedolini di stipendi nel settore per l'anno scolastico 2009-2010. Evidenzia che la lettura della relazione della Corte dei conti propone alcune riflessioni critiche sul rendiconto; al riguardo sottolinea che le spese del personale, sempre per l'istruzione, non ammontano al 97 per cento, come più volte sostenuto dal Governo, ma al 78 per cento: si tratta, quindi, di una percentuale molto più bassa, che mette in evidenza la «propaganda» sulle spese del personale che è stata fatta in merito. In merito al Bilancio per il 2009 segnala inoltre l'esistenza di circa 1.324 milioni di crediti che le scuole devono esigere dal Ministero, rilevando a tale proposito che si tratta di un dato drammatico che conferma le difficoltà in cui versano le scuole di ogni ordine e grado su tutto il territorio nazionale. Ricorda inoltre il taglio effettuato lo scorso anno sulla parte dei «capitoloni», ammontante a 98 milioni nella parte riguardante il funzionamento delle scuole; a tal proposito sottolinea che con il disegno di legge di assestamento in esame ne vengono ripristinati solo 20, e che quindi il taglio complessivo ammonta a circa 80 milioni.
Segnala che un altro importante elemento evidenziato nella relazione della Corte dei conti è quello relativo all'accordo di programma tra l'amministrazione centrale e le regioni, a proposito del quale è evidenziata la difficoltà dell'instaurazione di un rapporto fra Stato e regioni a fronte dei tagli presentati. Si inficia cioè la possibilità di avviare un «serio federalismo», in quanto la Corte dei conti sottolinea che occorre porre mano ad una

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riorganizzazione che bilanci in modo efficace le competenze statali con quelle regionali, attraverso una riduzione e razionalizzazione delle strutture burocratiche statali. Individua un altro punto critico nel tema dell'edilizia scolastica, in quanto del piano di cofinanziamento avviato dal Governo Prodi non vi è più traccia, dato che è stata tagliata una parte rilevante del contributo statale. Il Governo ha invece più volte annunciato di ripartire 1.000 milioni a Regioni ed enti locali sottratti al FAS, segnalando anche che di tale circostanza vi sono annunci, di cui non vi è traccia nell'assestamento. Infatti, sembrerebbe che vi siano solo circa 350 milioni da recuperare dal FAS e che non risultano in realtà ripartiti. Rileva che da tutte le considerazioni svolte si evince la realtà drammatica in cui versa la scuola italiana, di cui emblematica è la situazione della scuola primaria e il taglio alle ore di tempo pieno. Al riguardo, sottolinea che al problema della quantità delle ore si assomma il problema della qualità che va sempre più perdendosi, essendo venuti meno alcuni punti nodali dell'istruzione scolastica. Cita ad esempio l'eliminazione delle compresenze sia nella scuola primaria che nelle attività laboratoriali nelle scuole superiori con particolare riferimento ai laboratori tecnici, che sono stati pesantemente decurtati. In conclusione sottolinea che nella scuola italiana opera, al momento, e con difficoltà, la figura del «maestro prevalente». Evidenzia in definitiva che anche il 30 per cento dei risparmi derivanti dai tagli che dovevano essere destinati alla valorizzazione del merito degli insegnanti nella manovra in discussione al Senato sembra sia stato destinato ad altro; non comprende dunque l'indirizzo generale che si vuole dare alla scuola italiana, rilevando che è scomparso altresì il concetto del merito. Se non vi saranno risorse adeguate si rischierà una totale sconfitta del sistema scolastico.

Emilia Grazia DE BIASI (PD), con riferimento al disegno di legge di assestamento, osserva che dalla relazione, tra i tanti, emerge un solo elemento di criticità. Riterrebbe importante invece richiamare anche la nozione di «diritto soggettivo» già evidenziata dalla Commissione cultura con l'approvazione del parere sullo schema di regolamento n. 183, che peraltro risulta ancora inattuato. Considera necessario al riguardo che il sottosegretario Bonaiuti riferisca in Commissione sulle decisioni assunte dal Governo. Osserva d'altro canto che i tempi per una riforma complessiva dell'editoria sono maturi da tempo. Ricorda quindi che le variazioni che si evincono dal provvedimento oggetto di esame non hanno incidenza sullo 0,3 per cento destinato ai Beni culturali che rimane invariato. Si tratta di una scelta del tutto insoddisfacente per l'opposizione, ma che ritiene non possa soddisfare neanche il Governo. Segnala d'altra parte che nella relazione della Corte dei conti vi sono elementi di prospettiva interessanti. Innanzitutto, l'esigenza di rendere più trasparente la gestione commissariale dell'ARCUS e dell'ALES: non avendo dati certi auspica che il sottosegretario Giro possa quanto prima, come già preannunciato, trasmettere alla Commissione la relazione su ARCUS. Evidenzia inoltre la scarsa capacità di interagire degli organi periferici con quelli centrali del Ministero, in particolare le sovrintendenze del paesaggio, i cui compiti e ruoli, circa la valorizzazione del patrimonio, non combaciano con una riduzione delle deleghe. Al riguardo, ritiene permangano problematiche le relazioni oggettive tra la direzione generale, quelle regionali e le sovrintendenze. Segnala, inoltre, che la relazione della Corte dei conti sottolinea che le gestioni commissariali e lo spostamento di funzioni alla Protezione civile depauperino le competenze del Ministero; cita come esempio il caso di Pompei su cui vi sono inchieste in corso, peraltro come su tutta la gestione della Protezione civile. Si tratta di temi importanti su cui occorre riflettere chiaramente, poiché si è scelto di demandare alla Protezione civile, che agisce per via straordinaria, poteri e funzioni che vanno dalla gestione dei siti archeologici ai grandi rischi geologici.

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Rileva quindi che nei provvedimenti in esame sono rilevabili notevoli riduzioni di stanziamenti per la tutela delle realtà culturali e paesaggistiche, sui quali da ultimo si è indirizzato l'interesse della stampa e della magistratura. Al riguardo sottolinea che si tratta di temi delicati, su cui non si intravede attualmente un'inversione di tendenza. Evidenzia inoltre che la relazione della Corte dei conti insiste sulla mancanza di investimenti e di prospettiva per il rilancio del settore della cultura del Paese. Come evidenziato recentemente anche da organi di stampa indipendenti, manca totalmente la possibilità di un'integrazione dei finanziamenti privati con quelli pubblici. Segnala al riguardo come si continui a considerare la cultura una spesa e non un investimento, proseguendo così il depauperamento del più importante patrimonio del mondo, considerato invece dal Governo Berlusconi «residuale». Segnala d'altro canto l'importanza strategica dell'attività di controllo che non può essere attualmente correttamente attivata in quanto non si hanno documenti - come ad esempio la relazione su ARCUS - che diano conto dei reali indirizzi che il Governo intende perseguire. A tal proposito evidenzia che mancando tali indirizzi l'azione di controllo è nulla. In merito alle questioni riguardanti lo spettacolo dal vivo, sottolinea che nel 2010 ci sarà il 9 per cento delle risorse in meno e che le risorse dedicate al FUS saranno nel 2011 ammontanti a soli 300 milioni di euro. Ritiene che il fabbisogno minimo sia almeno di 20 milioni in più per il FUS e chiede di ripristinare altri 100 milioni per il prossimo anno, osservando altresì che non vi sono previsioni per l'incentivazione dell'ingresso dei privati nel finanziamento dei beni culturali. Osserva che nei provvedimenti legislativi che hanno riguardato il mondo dello spettacolo dal vivo il rapporto e il ruolo delle regioni è stato evidenziato unicamente dal lavoro parlamentare; altrimenti le regioni non sarebbero state considerate. Ritiene quindi che non si possano enunciare principi che poi non trovano riscontro nella legislazione proposta. La Corte dei conti evidenzia inoltre che dei 60 milioni spettanti al FUS una larghissima parte è andata in dotazione alle fondazioni, altra al cinema e nulla al settore della prosa. La Corte segnala inoltre criticità per i settori dell'archeologia e museale, evidenziando l'incongruità della flessione degli ingressi ai musei in relazione all'aumento delle mostre temporanee che farebbero concorrenza alle collezioni permanenti. Aggiunge, in particolare, che la Direzione generale sull'architettura contemporanea e sul paesaggio dovrebbe avere come obiettivo primario la realizzazione del progetto «grande Brera», progetto del quale peraltro non si conoscono né i finanziamenti stanziati, né il relativo utilizzo.
Evidenzia infine che la relazione delle Corte di conti è stata fin troppo clemente su ciò che è stato presentato dal Governo e chiede che la Commissione venga informata sullo stato dell'arte e sulla normativa che il Governo intende emanare. Osserva quindi che fino a che non cambierà la politica per la tutela del patrimonio culturale, considerandolo come fonte di investimento, capace di rendere 7 euro per ogni euro speso, non potrà esservi un rilancio del settore, dove viene peraltro anche escluso il «mecenatismo» di reminiscenza rinascimentale.

Valentina APREA, presidente, dichiara concluso l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo.

Si passa all'esame della relazione sul disegno di legge recante Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2009.

Bruno MURGIA (PdL), relatore, propone di riferire favorevolmente sul Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2009.

Manuela GHIZZONI (PD) preannuncia il voto contrario sulla proposta del relatore.

Paola GOISIS (LNP) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio

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gruppo, il voto favorevole, rilevando peraltro che la Corte dei Conti non aggiunge nulla alla consapevolezza sulla gravità della situazione finanziaria in cui versa non solo l'Italia ma gran parte dell'Occidente. Vi sono certo, alcune criticità nella manovra finanziaria all'esame del Senato, come il dimezzamento della spesa della pubblica amministrazione per il personale a tempo determinato o contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nonché il dimezzamento delle spese per le missioni all'estero e il taglio del 50 per cento che lo Stato destina a diversi enti. Sottolinea peraltro che tali criticità saranno più puntualmente illustrati in sede di esame del provvedimento in questione.

Valentina APREA, presidente, rileva che i punti segnalati dalla collega Goisis riguardano effettivamente un altro provvedimento e saranno quindi trattati nella sede opportuna.

Emerenzio BARBIERI (PdL) preannuncia il voto favorevole sulla proposta del relatore.

La Commissione approva quindi la proposta di relazione favorevole del relatore.
Si passa all'esame della relazione sul disegno di legge di assestamento.

Bruno MURGIA (PdL), relatore, in merito alle disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2010 Governo, illustra una proposta di relazione con condizione (vedi allegato 2).

Manuela GHIZZONI (PD) rileva che il rendiconto e l'assestamento sono due provvedimenti tra loro strettamente collegati e che non se non vi è consequenzialità tra le indicazioni contenuti nel rendiconto e i rilievi della relazione della Corte dei conti, si vanifica l'efficacia di questi strumenti di carattere economico, ma di grossa valenza politica. Sottolinea che un dato molto preoccupante che emerge dalla relazione della Corte dei conti è quello relativo all'importo dei residui, ammontante a quasi 6 miliardi di euro. Si tratta di un dato molto preoccupante, che segnala la difficoltà di incidere in modo efficace sulla capacità di spesa del MIUR. A tal proposito, ricorda che il Governo Prodi adottò misure importanti per rendere più fluida la spesa ed evitare la formazione dei residui per i beni culturali; tali misure potrebbero essere estese anche al settore dell'università. Per quel che riguarda l'università, rileva che sarebbe necessario che il Ministro illustrasse in Commissione il Piano nazionale della ricerca, che ancora non è stato portato in Parlamento, mancando quindi un importante strumento strategico per il governo della ricerca. Sottolinea altresì che la relazione della Corte dei conti si sofferma sui trasferimenti dello Stato alle università attuati con il Fondo per il finanziamento ordinario, evidenziandone la costante e continua decurtazione, con la previsione di risorse sufficienti solo al pagamento degli assegni fissi del personale. In questa situazione, per la quale il disegno di legge di assestamento non prevede nessun intervento e che si aggiunge a quella derivante dai rilevanti tagli alla Tabella C, le università sono impedite nell'assolvimento della propria funzione e non possono rispettare di fatto i propri impegni. Oltre ai tagli si registrano poi enormi difficoltà per l'erogazione delle risorse già disponibili, come testimonia la mancata attribuzione ai gruppi di ricerca delle risorse derivanti dal PRIN 2008; stessa sorte riguarderà anche il PRIN 2009. Ricorda d'altra parte anche quanto accaduto a proposito delle risorse FIRB-programma futuro e ricerca, dove a distanza di più di un anno e mezzo non sono state ancora destinate le risorse ai progetti selezionati.
Esprime quindi perplessità sul fatto che non sia ancora operativa l'ANVUR. Di questo ritardo ritiene sia responsabile la maggioranza e il Governo, che hanno voluto riscrivere il previsto regolamento, procrastinando così di altri due anni

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l'avvio della valutazione del sistema universitario e di ricerca. Per contestare coloro i quali sostengono impropriamente l'inefficacia del sistema universitario nazionale, ricorda il dato riportato dalla Corte dei conti sulle risorse non statali recuperate dagli atenei: si registra un aumento del 41 per cento delle risorse dovuto alla capacità di vincere bandi di ricerca regionali, europei e internazionali. Sulla proliferazione dei corsi di laurea, ricorda invece che la Corte dei Conti rileva che il lavoro sulla contrazione discende dalla normativa messa in atto dal Ministro Mussi, al quale va riconosciuto il merito di aver lavorato per primo su tale materia. Condivide quindi la condizione contenuta nella proposta di relazione sul disegno di legge di assestamento, ritenendo peraltro che andrebbe inserita un'apposita condizione sul fondo di finanziamento ordinario delle università, in quanto le uniche voci con segno positivo di programmi della ricerca riguardano i residui e non l'allocazione di ulteriori risorse. Del resto, esprime il convincimento che ogni tentativo di riforma, ancorché necessario, risulta velleitario in assenza di una adeguata dotazione finanziaria.
Per tali motivi preannuncia, anche a nome dei deputati dei proprio gruppo, il voto contrario sulla proposta di relazione in esame.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannuncia il proprio voto contrario, pur manifestando il proprio apprezzamento per la condizione contenuta nella proposta di relazione relativa al disegno di legge di assestamento. Rileva che sarebbe stato peraltro più utile discutere di provvedimenti in esame congiuntamente alla manovra finanziaria, rilevando che la relazione della Corte dei Conti fotografa le situazioni di un Paese che è in gravi difficoltà finanziarie. Segnala che la manovra finanziaria all'esame del Senato interviene con ulteriori tagli; esprime quindi la propria preoccupazione per la grave situazione economica in cui versa il Paese.

Emerenzio BARBIERI (PdL) preannuncia, anche a nome dei deputati del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di relazione presentata. Condivide in particolare il richiamo fatto dal relatore al parere espresso dalla Commissione sul regolamento sull'editoria che ricorda fu condiviso anche dalla minoranza. Non vorrebbe che ora l'opposizione sconfessasse sé stessa.

Valentina APREA, presidente, apprezza la presenza del Vice Ministro Vegas, rilevando l'esigenza che il Governo confermi gli impegni assunti per sostenere il settore dell'editoria.

Manuela GHIZZONI (PD) precisa di aver apprezzato il richiamo al settore dell'editoria fatto dal relatore, ma ribadisce che manca un'analoga attenzione ad altri settori che versano in situazioni altrettanto critiche.

La Commissione approva quindi la proposta di relazione favorevole con condizione del relatore (vedi allegato 2).

DL 102/2010: Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace, di stabilizzazione e delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia.
C. 3610 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite III e IV).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 13 luglio 2010.

Paola GOISIS (LNP), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con condizione sul provvedimento in esame (vedi allegato 3).

La Commissione approva quindi la proposta di parere presentata dal relatore.

La seduta termina alle ore 16.

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16 alle 16.10.

COMITATO RISTRETTO

Mercoledì 14 luglio 2010.

Legge quadro per lo spettacolo dal vivo.
C. 136 Carlucci, e abbinate C. 459 Ciocchetti, C. 769 Carlucci, C. 1156 Ceccacci Rubino, C. 1183 De Biasi, C. 1480 Zamparutti, C. 1564 Giammanco, C. 1610 Zazzera, C. 1849 Rampelli, C. 1935 Caparini e C. 2280 Goisis.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 16.20 alle 16.45.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni per favorire la costruzione e la ristrutturazione di impianti sportivi e stadi anche a sostegno della candidatura dell'Italia a manifestazioni sportive di rilievo europeo o internazionale.
C. 2800, approvata in un testo unificato dalla 7a Commissione permanente del Senato, C. 1255 Giancarlo Giorgetti, C. 1881 Lolli, C. 2251 Frassinetti e C. 2394 Ciocchetti.