CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 luglio 2010
352.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e IV)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 14 luglio 2010. - Presidenza del presidente della III Commissione, Stefano STEFANI. - Intervengono il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Vincenzo Scotti, e il sottosegretario di Stato alla difesa, Guido Crosetto.

La seduta comincia alle 9.

DL 102/2010: Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace, di stabilizzazione e delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia.
C. 3610 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta dell'8 luglio 2010.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che ieri alle ore 16 è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti al provvedimento in titolo. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alle ore 14.

La seduta termina alle 9.05.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 14 luglio 2010. - Presidenza del presidente della IV Commissione, Edmondo CIRIELLI. - Intervengono il sottosegretario di Stato per la difesa, Guido Crosetto, e il sottosegretario di Stato per gli affari esteri, Alfredo Mantica.

La seduta comincia alle 14.05.

DL 102/2010: Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace, di stabilizzazione e delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia.
C. 3610 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta antimeridiana.

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Edmondo CIRIELLI, presidente della IV Commissione, avverte che sono stati presentati 56 emendamenti riferiti al decreto-legge in oggetto (vedi allegato). Ricorda che, ai sensi dell'articolo 96-bis, comma 7, del Regolamento della Camera, non sono ammissibili gli emendamenti che non siano strettamente attinenti alla materia del decreto-legge in esame. Tale criterio risulta in particolare più restrittivo di quello dettato dall'articolo 89 del regolamento medesimo con riferimento agli altri progetti di legge, che attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano estranei all'oggetto del provvedimento. Alla luce delle disposizioni richiamate ed in considerazione del contenuto del decreto-legge in esame comunica che non sono ammissibili i seguenti emendamenti: Paglia 5.8, che prevede disposizioni in materia di cessazione dal servizio del personale militare, a domanda, prima del raggiungimento del limite di età; Beltrandi 5.11, che abroga la disposizione che proroga al 30 luglio 2011 il mandato dei componenti in carica del Consiglio centrale interforze della rappresentanza militare, nonché dei consigli centrali, intermedi e di base dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica, dell'Arma dei carabinieri e del Corpo della guardia di finanza, imponendo conseguentemente l'avvio delle procedure per il rinnovo dei predetti Consigli; Beltrandi 5.12, che prevede la disapplicazione della citata proroga al 30 luglio 2011 agli eletti nelle categorie del personale militare in servizio permanente e volontario; Beltrandi 6.4, che, nell'abrogare l'articolo 4 del decreto-legge n. 152 del 2009, convertito con modificazioni dalla legge n. 197 del 2009, sopprime anche norme penali applicabili a tutto il personale militare, a regime, e non solo limitatamente al periodo per il quale viene disposta la proroga delle missioni internazionali; Paglia 7.2, che destina le risorse del fondo casa alla concessione di mutui agevolati al personale del Ministero della difesa; Beltrandi 7.3, che prevede l'abrogazione di alcune disposizioni riguardanti il trattamento del personale militare quali ad esempio quelle che disincentivano l'esodo del personale addetto al controllo del traffico aereo e dei piloti.

Stefano STEFANI, presidente della III Commissione e relatore per la III Commissione, con riferimento alle proposte emendative relative agli articoli 1, 2 e 3 di competenza della Commissione affari esteri, esprime, anche a nome del relatore per la IV Commissione, parere favorevole sui seguenti emendamenti: Boniver 1.6, che aggiunge il settore educativo tra le finalità della cooperazione in Pakistan; Tempestini 1.8, che prevede la realizzazione di una Casa della società civile a Kabul a cura della rete di ONG «Afgana»; Villecco Calipari 2.4 e Pianetta 2.5, identici, che destinano quota parte dei fondi per la cooperazione al contrasto delle mutilazioni genitali femminili in Africa; Mecacci 3.3, purché riformulato come segue: «ricorrendo preferibilmente all'impiego di risorse locali sia umane che materiali».
Per tutti gli altri emendamenti, esprime l'invito al ritiro altrimenti parere contrario, salvo l'emendamento Beltrandi 3.4 per cui si rimette al parere del Governo. Sottolinea in particolare l'opportunità del ritiro degli emendamenti che incrementano i fondi destinati alla cooperazione dagli articoli 1 e 2, vale a dire l'emendamento Di Stanislao 1.1, gli identici emendamenti Di Stanislao 1.2 e Tempestini 1.3, l'emendamento Di Stanislao 2.1 e gli identici emendamenti Di Stanislao 2.2 e Tempestini 2.3.
Relativamente a tali emendamenti, appare opportuno rinviarne l'eventuale esame in Assemblea, in quanto la copertura finanziaria fa riferimento a maggiori entrate che potrebbero essere diversamente destinate nel corso dell'esame presso il Senato proprio in queste ore del decreto-legge recante misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica.

Salvatore CICU (PdL), relatore per la IV Commissione, per quanto riguarda gli emendamenti riferiti agli articoli 4, 5, 6 e 7 di competenza della Commissione Difesa, anche a nome del relatore per la III Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Rugghia 5.5, per altro

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identico all'emendamento 5.6 a sua firma, che prevede la possibilità per il Ministero della difesa di procedere all'assunzione diretta dei lavoratori del genio campale i cui contratti di lavoro sono stati prorogati a norma del presente decreto-legge fino al 31 dicembre 2010, nonché sull'emendamento 5.3, a sua firma, volto ad aggiornare le disposizioni in materia di licenze e assenze per malattia previste dalla legge n. 642 del 1961. Su tutti gli altri emendamenti formula un invito al ritiro. Ove tale invito non fosse accolto, quindi, il parere dovrà intendersi contrario.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA esprime parere conforme a quello testé formulato dai relatori, aggiungendo il parere contrario del Governo sull'emendamento Beltrandi 3.4. Quanto all'emendamento Tempestini 1.8, invita il presentatore a chiarirne la portata in fase di votazione.

Il sottosegretario Guido CROSETTO esprime parere conforme a quello testé formulato dai relatori.

Augusto DI STANISLAO (IdV) insiste sulla votazione degli emendamenti a sua firma 1.1, 1.2, 2.1 e 2.2 come segnale politico di assunzione di responsabilità sulla base dell'irrinunciabilità della messa a disposizione delle risorse necessarie alla cooperazione allo sviluppo. Condivide, comunque, l'ipotesi che nel corso dell'esame in Assemblea sia possibile una riconsiderazione della copertura finanziaria ed auspica che la maggioranza compia tale verifica con adeguata sensibilità al fine di giungere ad una decisione unitaria dell'intero Parlamento.

Le Commissioni respingono l'emendamento Di Stanislao 1.1

Federica MOGHERINI REBESANI (PD) precisa che l'emendamento del suo gruppo 1.3 riporta la dotazione finanziaria degli interventi per l'Afghanistan al livello del primo semestre dell'anno.

Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Di Stanislao 1.2 e Tempestini 1.3.

Marco BELTRANDI (PD), nell'illustrare il suo emendamento 1.4, contesta le ragioni di necessità ed urgenza dell'inserimento nel decreto-legge del finanziamento a favore della RAI.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA ricorda i precedenti relativi alla convenzione con la RAI e ne sottolinea la funzione promozionale dei mezzi di comunicazione locali.

Antonio RUGGHIA (PD), nel raccomandare l'approvazione dell'emendamento Beltrandi 1.4, precisa che la convenzione in oggetto è direttamente stipulata con la Presidenza del Consiglio.

Federica MOGHERINI REBESANI (PD) ritiene che le finalità della convenzione con la RAI non siano soltanto quelle richiamate dal rappresentante del Governo.

Augusto DI STANISLAO (IdV) segnala di non aver presentato un analogo emendamento soppressivo perché sicuro dell'estraneità della norma.

Le Commissioni respingono l'emendamento Beltrandi 1.4.

Matteo MECACCI (PD) raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.5, a maggior ragione dopo che le Commissioni hanno inteso confermare la convenzione con la RAI, su cui risulta a suo avviso indispensabile assicurare un adeguato controllo parlamentare.

Salvatore CICU (PdL), relatore per la IV Commissione, condivide le osservazioni del collega Mecacci.

Il sottosegretario Guido CROSETTO si rimette alle Commissioni.

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Le Commissioni approvano, con distinte votazioni, gli emendamento Mecacci 1.5 e Boniver 1.6.

Edmondo CIRIELLI, presidente, segnala che con l'approvazione dell'emendamento Boniver 1.6 risulta assorbito l'emendamento Mecacci 1.7.

Francesco TEMPESTINI (PD), aderendo all'invito del sottosegretario Mantica, chiarisce come l'organizzazione della conferenza promossa dalla rete «Afgana» sia in dirittura d'arrivo e che pertanto occorre garantire le modalità di dare continuità al lavoro svolto.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA conferma il parere favorevole del Governo.

Filippo ASCIERTO (PdL) chiede se la prevista iniziativa delle organizzazioni non governative abbia i necessari contatti istituzionali.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA chiarisce che la rete «Afgana» è da tempo diretta interlocutrice del Ministero degli affari esteri.

Le Commissioni approvano l'emendamento Tempestini 1.8.

Matteo MECACCI (PD) non comprende le ragioni della mancata accettazione dell'emendamento a sua firma 1.9, dal momento che l'articolo 1 contempla interventi anche in Pakistan e che l'ottica regionale risulta ormai affermata anche in sede ONU.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA fa presente che le risorse relative al Pakistan sono prevalentemente appostate all'articolo 2.

Matteo MECACCI (PD) ribadisce le osservazioni precedentemente svolte.

Le Commissioni respingono l'emendamento Mecacci 1.9.

Augusto DI STANISLAO (IdV) insiste per la votazione dell'emendamento a sua firma 2.1 richiamando le considerazioni fatte a proposito dell'articolo 1.

Le Commissioni respingono l'emendamento Di Stanislao 2.1.

Augusto DI STANISLAO (IdV), nell'insistere per la votazione anche dell'emendamento a sua firma 2.2, lamenta la scarsa sensibilità del Governo nel non aver riproposto gli importi previsti nel primo semestre per gli interventi di cooperazione.

Francesco TEMPESTINI (PD), nel raccomandare l'approvazione dell'emendamento a sua firma 2.3, giudica imprudente da parte del Governo la riduzione dei fondi per la cooperazione rispetto al primo semestre proprio nella fase in cui le missioni internazionali, ed in particolare quella in Afghanistan, sono chiamate a rafforzare proprio la componente civile secondo una prospettiva politica ben precisa.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Di Stanislao 2.2 e Tempestini 2.3, approvano gli identici emendamenti Villecco Calipari 2.4 e Pianetta 2.5 e respingono gli emendamenti Corsini 2.6, Di Stanislao 2.7 e Rugghia 2.8.

Marco BELTRANDI (PD) insiste per la votazione del suo emendamento 3.1 per una questione di metodo più che di merito, giudicando improprio il ricorso a decreti di natura non regolamentare che, a suo avviso, non rientrano legittimamente nella gerarchia delle fonti del diritto.

Le Commissioni respingono l'emendamento Beltrandi 3.1.

Marco BELTRANDI (PD) insiste per la votazione del suo emendamento 3.2, contestando l'eccessiva discrezionalità riconosciuta al Ministero degli esteri e richiamando l'esigenza di un più incisivo controllo

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parlamentare, pur tenendo conto dell'indubitabile specificità del contesto delle missioni internazionali.

Le Commissioni respingono l'emendamento Beltrandi 3.2.

Matteo MECACCI (PD) accetta la riformulazione proposta dal relatore per la III Commissione del suo emendamento 3.3.

Le Commissioni approvano l'emendamento Mecacci 3.3 come riformulato.

Marco BELTRANDI (PD) insiste per la votazione del suo emendamento 3.4 al fine di sanare una disparità di trattamento non giustificata.

Le Commissioni respingono l'emendamento Beltrandi 3.4.

Marco BELTRANDI (PD) insiste per la votazione del suo emendamento 3.5 che sopprime una norma non in linea a suo avviso con il contenimento della spesa pubblica in ragione dell'ampio margine di discrezionalità che prevede.

Antonio RUGGHIA (PD) preannuncia il voto di astensione del suo gruppo sull'emendamento Beltrandi 3.5, in quanto raccomanda l'approvazione dell'emendamento Barbi 3.6 che fissa un tetto agli incarichi temporanei di consulenza.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Beltrandi 3.5 e Barbi 3.6

Marco BELTRANDI (PD), richiamando un avviso della Corte dei conti espresso su un caso analogo, insiste per la votazione del suo emendamento 3.7 in quanto la norma di cui propone la soppressione configurerebbe una sorta di salvacondotto generale.

Le Commissioni respingono l'emendamento Beltrandi 3.7.

Marco BELTRANDI (PD) insiste per la votazione del suo emendamento 3.8 per riaffermare il principio di buona amministrazione per cui le spese vanno effettuate nei tempi previsti, ritenendo preferibile che eventuali residui siano riassegnati al bilancio dello Stato e quindi ridesti nati. Considera altresì tale deroga in contrasto con il rigore finanziario asserito dal Governo.

Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Beltrandi 3.8 e 3.9.

Marco BELTRANDI (PD), nel ritirare gli emendamento a sua firma 3.10 e 3.11, insiste per la votazione del suo emendamento 3.12 contestando il ricorso ad atti non aventi natura regolamentare che giudica potenzialmente lesivo della specificità del controllo parlamentare.

Antonio RUGGHIA (PD) preannuncia il voto di astensione del suo gruppo sull'emendamento Beltrandi 3.12, in quanto raccomanda l'approvazione dell'emendamento Barbi 3.13.

Le Commissioni respingono l'emendamento Beltrandi 3.12.

Mario BARBI (PD) ribadisce l'opportunità di non affidare ad un decreto non avente natura regolamentare la disciplina del coordinamento degli interventi di cooperazione.

Le Commissioni respingono l'emendamento Barbi 3.13.

Federica MOGHERINI REBESANI (PD), nel ricordare la richiesta di chiarimento formulata al rappresentante del Governo nella seduta di ieri, considera inopportuna la mancata collocazione della task force nella struttura della competente direzione generale, per cui raccomanda

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l'approvazione dell'emendamento Tempestini 3.14.

Le Commissioni respingono l'emendamento Tempestini 3.14.

Marco BELTRANDI (PD) insiste per la votazione del suo emendamento 3.15 giudicando automatica e troppo estesa la prevista proroga dei contratti degli esperti, oltre che lesiva ove vi fosse un cambio di maggioranza.

Francesco TEMPESTINI (PD) si associa all'invito al ritiro dell'emendamento che rischierebbe di indebolire una struttura già in difficoltà.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA fa notare che la norma riguarda gli esperti previsti dalla legge n. 49 del 1987 i cui contratti sono stati sinora rinnovati ogni tre anni.

Gianpaolo DOZZO (LNP) invita il rappresentante del Governo a valutare ulteriormente l'opportunità della norma anche in vista dell'esame in Assemblea.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA ricorda che la legge n. 49 del 1987 ha previsto centoventi esperti, mentre oggi ne risultano presenti solo cinquantacinque. Ricorda come il parere degli esperti sia vincolante per l'approvazione di qualsiasi progetto di cooperazione. Precisa che dal 1987 ad oggi, nonostante i numerosi cambi di maggioranza, il contingente degli esperti non è mai stato variato. Prospetta l'eventualità di un nuovo concorso ove si reperissero le necessarie risorse.

Gianpaolo DOZZO (LNP) ipotizza che la norma possa essere trasferita in altro provvedimento legislativo.

Le Commissioni respingono l'emendamento Beltrandi 3.15.

Marco BELTRANDI (PD) ritira l'emendamento 3.16 a sua firma.

Matteo MECACCI (PD) insiste per la votazione dell'emendamento 3.17 a sua firma.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA ricorda gli obblighi di relazione al Parlamento già a carico del Governo in materia di cooperazione.

Matteo MECACCI (PD) ribadisce la specificità degli interventi di cooperazione che rientrano nelle missioni internazionali.

Edmondo CIRIELLI, presidente, invita il proponente a valutare l'alternativa della presentazione di un ordine del giorno in Assemblea.

Matteo MECACCI (PD), nell'accogliere la proposta del presidente, ritira l'emendamento a sua firma 3.17.

Marco BELTRANDI (PD) insiste per la votazione del suo emendamento 4.1 in quanto le spese previste al comma da sopprimere risulterebbero ulteriori rispetto a dotazioni per cui le forze armate sarebbero già autosufficienti.

Il sottosegretario Guido CROSETTO chiarisce la natura aggiuntiva delle spese di trasporto da prevedersi anche nel secondo semestre.

Marco BELTRANDI (PD), nel ritirare gli emendamenti a sua firma 4.1 e 4.2, mantiene il suo emendamento 4.3 esprimendo il timore che le somme previste nel comma di cui propone la soppressione possano essere impiegate impropriamente. Chiede rassicurazioni al Governo.

Il sottosegretario Guido CROSETTO precisa che la norma in oggetto si limita ad integrare il bilancio dell'AISE in relazione alle esigenze connesse alle missioni internazionali.

Marco BELTRANDI (PD), nel ritirare l'emendamento a sua firma 4.3, mantiene il suo emendamento 5.1 al fine di evitare una disparità di trattamento che apparentemente

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avvantaggia il personale impiegato nei teatri meno pericolosi.

Il sottosegretario Guido CROSETTO chiarisce come, al contrario, la norma abbia lo scopo di riequilibrare l'indennità di missione per il personale che in talune sedi non può godere di vitto e alloggio di servizio.

Marco BELTRANDI (PD), nel ritirare l'emendamento a sua firma 5.1, mantiene il suo emendamento 5.2 ritenendo inopportuno l'impiego nelle missioni internazionali di personale militare precario non adeguatamente addestrato.

Il sottosegretario Guido CROSETTO chiarisce come la norma abbia soltanto una portata perequativa.

Marco BELTRANDI (PD) ritira l'emendamento a sua firma 5.2.

Le Commissioni approvano l'emendamento 5.3 del relatore per la IV Commissione.

Marco BELTRANDI (PD) mantiene il suo emendamento 5.4 in quanto la norma di cui propone la soppressione confliggerebbe con la prossima entrata in vigore dei codici dell'ordinamento militare.

Edmondo CIRIELLI, presidente, chiarisce che la norma ha solo lo scopo di ripristinare disposizioni inavvertitamente abrogate nel processo di riforma.

Marco BELTRANDI (PD) ritira l'emendamento a sua firma 5.4.

Francesco BOSI (UdC) e Giuseppe FALLICA (PdL) dichiarano di aggiungere la loro firma all'emendamento Rugghia 5.5.

Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Rugghia 5.5 e 5.6 del relatore per la IV Commissione.

Marco BELTRANDI (PD), nel ritirare l'emendamento a sua firma 5.7, insiste per la votazione del suo emendamento 5.9 per non creare un discutibile precedente.

Il sottosegretario Guido CROSETTO chiarisce come la qualifica riconosciuta al personale medico militare sia già prevista per i funzionari delle ASL.

Le Commissioni respingono l'emendamento Beltrandi 5.9.

Marco BELTRANDI (PD) insiste per la votazione del suo emendamento 5.10 sottolineandone il rilievo politico in quanto la gestione commissariale della CRI dura da troppo tempo.

Le Commissioni respingono l'emendamento Beltrandi 5.10.

Marco BELTRANDI (PD) mantiene il suo emendamento 6.1, che concerne una questione molto delicata che è oggetto di discussione a livello internazionale. Ritiene perciò inopportuna la misura prevista di cui propone la soppressione.

Matteo MECACCI (PD) invita il Governo a chiarire la portata della norma che sembrerebbe conferire una garanzia di non punibilità in contrasto con la costruzione dello Stato di diritto che si porta avanti nei contesti di crisi da parte della comunità internazionale ed in particolare con le preoccupazioni derivanti dal tragico coinvolgimento dei civili nelle operazioni in Afghanistan.

Antonio RUGGHIA (PD), in considerazione della sensibilità del tema che trova naturale collocazione nella riforma codicistica, invita il presentatore a valutare l'alternativa della presentazione di un ordine del giorno in Assemblea.

Il sottosegretario Guido CROSETTO richiama la necessità oggettiva di disciplinare attraverso disposizioni ad hoc alcune particolari fattispecie che possono presentarsi nei teatri operativi.

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Marco BELTRANDI (PD) ritira gli emendamenti a sua firma 6.1, 6.2, 6.3 aderendo all'ipotesi di presentazione di un ordine del giorno in Assemblea. Ritira altresì, prospettando anche in questo caso la presentazione di un ordine del giorno, il suo emendamento 7.1, al fine di assicurare che il materiale antisommossa da trasferire gratuitamente alle autorità haitiane sia in buone condizioni.

Edmondo CIRIELLI, presidente, avverte che il testo del provvedimento in oggetto, come modificato dagli emendamenti approvati, sarà trasmesso per il parere alle Commissioni competenti. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.40.