CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 6 luglio 2010
348.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 6 luglio 2010. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO. - Interviene il sottosegretario di Stato allo sviluppo economico, Stefano Saglia.

La seduta comincia alle 11.40.

Sui lavori della Commissione.

Manuela DAL LAGO (LNP), presidente, dà lettura della lettera inviatale dal Presidente della Camera il 30 giugno 2010, in merito all'assegnazione del disegno di legge di conversione del decreto-legge 20 maggio 2010, n. 72, recante misure urgenti per il differimento di termini in materia ambientale e di autotrasporto, nonché per l'assegnazione di quote di emissione di CO2:
«Onorevole Presidente,
mi riferisco alla Sua lettera del 25 giugno scorso, concernente l'assegnazione del disegno di legge di conversione del decreto-legge 20 maggio 2010, n. 72, recante misure urgenti per il differimento di termini in materia ambientale e di autotrasporto, nonché per l'assegnazione di quote di emissione di CO2 (atto Camera n. 3496).

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Al riguardo, desidero in primo luogo sottolineare che l'assegnazione disposta risulta conforme ai criteri ordinariamente applicati, alla stregua dei quali, quando un provvedimento coinvolge le competenze di più Commissioni, si procede sulla base di una valutazione di prevalenza, riservando l'assegnazione a Commissioni riunite ai soli casi in cui individuare tale prevalenza risulti impossibile.
Nella fattispecie, il suddetto decreto, pur coinvolgendo anche le competenze delle Commissioni Attività produttive e Lavoro, investe senza dubbio in misura prevalente la sfera di attribuzioni della Commissione Ambiente, appaiono in effetti da ricondurre soprattutto alle competenze di quest'ultima le stesse norme in materia di assegnazione di quote di emissione di anidride carbonica, richiamate nella Sua lettera. Tali disposizioni, se da un lato presentano profili di particolare rilievo per la Commissione da Lei presieduta - in ragione dei quali l'assegnazione in sede consultiva è stata disposta ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento - integrano comunque la disciplina dettata dal decreto legislativo n. 216 del 2006 (recante attuazione delle direttive 2003/87 e 2004/101/CE in materia di scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità, con riferimento ai meccanismi di progetto del Protocollo di Kyoto), a suo tempo esaminato dalla VIII Commissione, in quanto volto a limitare l'emissione di prodotti inquinanti nell'atmosfera.
Quanto alla questione di carattere più generale da Lei richiamata, desidero assicurare che la Presidenza ha sempre avuto ed ha ben presente l'esigenza di valorizzare, nel rigoroso rispetto delle norme che definiscono il riparto di competenza tra le Commissioni, il ruolo che la Commissione Attività produttive è chiamata a svolgere per contribuire a fronteggiare l'attuale situazione di crisi economica.
Con i migliori saluti.»

La Commissione prende atto.

Schema di decreto legislativo recante misure per la maggior concorrenzialità nel mercato del gas naturale e il trasferimento dei benefici risultanti ai clienti finali.
Atto n. 213.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 giugno 2010.

Enzo RAISI (PdL), relatore, illustra un'ulteriore proposta di parere che tiene conto di alcuni rilievi formulati dai colleghi nella precedente seduta (vedi allegato 1).

Il sottosegretario Stefano SAGLIA (PdL) richiama l'attenzione della Commissione sul contenuto della lettera m) delle condizioni, che riduce dal 60 al 50 per cento il valore di soglia relativo alla quota all'ingrosso di ciascun operatore del mercato del gas naturale. Sottolineato che, trattandosi di volumi elevati, i mercati finanziari hanno una spiccata sensibilità nei confronti dei valori di soglia, riterrebbe opportuno, qualora si ritenesse di mantenere la quota al 50 per cento, trasformare la condizione in osservazione. In alternativa, se la Commissione intende mantenere questo punto tra le condizioni formulate nel parere, invita ad elevare il valore di soglia al 55 per cento.

Enzo RAISI (PdL), relatore, ritiene opportuno mantenere la lettera m) quale condizione elevando il valore di soglia al 55 per cento.

Federico TESTA (PD), nel comprendere le osservazioni del sottosegretario Saglia e concordando con la scelta del relatore relativamente alla modifica della lettera m) delle condizioni, sottolinea tuttavia che, elevando il valore di soglia al 55 per cento si aumenterebbero, stando ai dati forniti dall'amministratore delegato in audizione,

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le quote già consistenti di ENI. Auspica, quindi, che il Governo metta a punto un sistema di calcolo delle quote diverso da quello utilizzato dall'amministratore delegato dell'ENI nella recente audizione parlamentare.

Anna Teresa FORMISANO (UdC), dopo aver chiesto alcune precisazioni sulla proposta di parere da ultimo illustrata dal relatore, prendendo positivamente atto delle modifiche introdotte dal relatore, preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo.

Alberto TORAZZI (LNP), nel manifestare l'orientamento favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, ritiene opportuno per ragioni di coerenza del disposto, in relazione all'elevazione della soglia dal 50 al 55 per cento sopprimere conseguentemente alla lettera m) le parole: «coerentemente con i limiti vigenti».

Enzo RAISI (PdL), relatore, riformula ulteriormente la proposta di parere accogliendo le indicazioni del rappresentante del Governo e del deputato Torazzi.

Gabriele CIMADORO (IdV), nell'esprimere alcune perplessità sul punto d) delle osservazioni che, a suo avviso, potrebbe riconoscere un'eccessiva discrezionalità in capo al dipartimento energia del Ministero dello sviluppo economico, dichiara voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

Federico TESTA (PD), nel riconoscere che sul provvedimento in esame si è svolto un confronto interessante e approfondito nel merito, prende atto con soddisfazione del fatto che il relatore ha accolto nella proposta di parere molti rilievi e osservazioni formulate dal proprio gruppo.
Dichiara quindi voto favorevole a nome del proprio gruppo sulla proposta di parere.

Gabriele CIMADORO (IdV), nell'esprimere soddisfazione per il recepimento di gran parte delle osservazioni formulate dal proprio gruppo nella proposta di parere del relatore, ribadisce le sue perplessità sulle dichiarazioni rese in audizione dall'amministratore delegato dell'ENI dalle quali è emerso con chiarezza come la società, pur partecipata dallo Stato, persegua prioritariamente interessi economici di tipo privatistico. Auspica, in ogni caso, che gli interventi previsti possano realmente contribuire a rendere più concorrenziale il mercato del gas e a garantire maggiori risparmi a beneficio delle famiglie.

Andrea LULLI (PD), nel confermare la dichiarazione di voto favorevole del collega Testa a nome del suo gruppo, desidera comunque far emergere la questione politica derivante dalle dichiarazioni rese innanzi alle Commissioni riunite di Camera e Senato dall'amministratore delegato dell'ENI, Paolo Scaroni. Ritiene che il vertice di una società partecipata dallo Stato non possa fornire dati assolutamente discutibili alle istituzioni parlamentari, soprattutto in un momento in cui, a quasi due mesi di distanza dalle dimissioni del ministro Scajola, il Ministero dello sviluppo economico si trova ancora senza una guida. Nello spirito costruttivo con cui il suo gruppo ha sempre partecipato ai lavori della Commissione, invita il sottosegretario Saglia a rappresentare la questione politica da lui sollevata e al Presidente Berlusconi, ministro ad interim dello sviluppo economico.

La Commissione approva quindi, all'unanimità, la proposta di parere del relatore come da ultimo riformulata (vedi allegato 2)

La seduta termina alle 12.10.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Martedì 6 luglio 2010 - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 12.10.

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Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per il 2010 e programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle Presidenze spagnola, belga e ungherese.
COM (2010) 135 definitivo - 17696/09.

(Relazione alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame degli atti in titolo.

Manuela DAL LAGO, presidente, fa presente che la Commissione inizia oggi l'esame, per le parti di competenza, del Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per l'anno 2010 e del programma di 18 mesi del Consiglio dell'Unione europea presentato dalle presidenze spagnola, belga e ungherese. Ricorda altresì che l'esame dovrà concludersi con l'approvazione di una relazione da trasmettere alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) e con la nomina di un relatore, che potrà partecipare, per riferirvi, alle sedute di quella Commissione, la quale concluderà l'esame con l'approvazione di una relazione per l'Assemblea. È ammessa la presentazione di proposte di relazioni di minoranza, che saranno trasmesse anch'esse alla XIV Commissione; ciascuna di esse potrà essere illustrata da uno dei proponenti. Ciascuna Commissione di settore è chiamata a concentrare il dibattito, nell'ambito dei profili di propria competenza, sulle principali questioni di carattere generale relative alla selezione degli argomenti su cui verte il programma legislativo e al loro ordine di priorità; non invece sugli aspetti attinenti al merito delle scelte legislative, atteso che il regolamento prevede specifiche procedure per l'esame delle singole proposte di atti normativi dell'Unione europea.
L'Assemblea, a conclusione dell'esame della relazione della XIV Commissione, potrà pronunziarsi mediante atti di indirizzo volti ad orientare le scelte del Governo rispetto all'attività legislativa del Consiglio dell'Unione europea.

Alberto TORAZZI, relatore, ricorda che la X Commissione è chiamata ad esprimere un parere, per le parti di propria competenza, sulla comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo recante il programma legislativo e di lavoro della Commissione per il 2010 e sulla comunicazione della Commissione europea recante il programma di diciotto mesi (gennaio 2010-giugno 2011) del Consiglio dell'Unione europea, elaborato dalle presidenze spagnola, belga e ungherese, trasmessi al Parlamento dal Ministro per le politiche europee.
Il programma legislativo e di lavoro per il 2010 (COM(2010)135) è il primo strumento di programmazione politica e legislativa presentato dalla nuova Commissione dopo il suo insediamento nel febbraio 2010. Il documento, pur indicando alcuni obiettivi a lungo termine, riconducibili soprattutto alla strategia UE 2020 per la crescita e l'occupazione, non reca tuttavia orientamenti e priorità riferiti all'intero mandato quinquennale della Commissione europea; si limita invece ad enunciare 34 iniziative strategiche per il 2010 (elencate nell'allegato I «Iniziative strategiche») e, in modo non esaustivo, le eventuali iniziative strategiche e prioritarie per il 2010 e per anni successivi (281 in tutto, di cui 130 iniziative legislative; allegato II «Altre iniziative strategiche e prioritarie»).
Il programma indica quattro temi prioritari estremamente generali per l'azione della Commissione nel 2010, alla cui attuazione sono rivolte le iniziative strategiche: affrontare la crisi e sostenere l'economia sociale di mercato europea;definire un'agenda dei cittadini che metta la persona al centro delle priorità;definire un programma di azione esterna ambizioso e coerente, che abbia portata mondiale; modernizzare gli strumenti e i metodi di lavoro dell'UE. Il programma per il 2010 riserva, inoltre, una specifica attenzione alla riforma del bilancio dell'UE: la Commissione presenterà nel corso dell'anno un riesame del bilancio onde riflettere su come modificare l'equilibrio, le priorità e

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le procedure di bilancio, avviando il processo di definizione del quadro finanziario pluriennale post 2013.
Nel Programma legislativo della Commissione europea per il 2010 e nel Programma di 18 mesi del Consiglio UE (Presidenze spagnola, belga e ungherese) si rinvengono diversi temi e questioni riconducibili all'ambito di competenze e all'attività legislativa della X Commissione. Segnala, in particolare, quelli relativi al rilancio del mercato unico, alla concorrenza, alla politica industriale, alla politica energetica, alla ricerca e all'innovazione e alla tutela dei consumatori.
Con riferimento al mercato unico, tra le iniziative strategiche del programma di lavoro della Commissione figura una comunicazione volta ad individuare le possibili opzioni per rilanciare il mercato unico europeo e svilupparne appieno il potenziale. Nelle intenzioni della Commissione le misure prospettate dovrebbero contribuire all'attuazione della strategia UE 2020 che costituisce il seguito della Strategia di Lisbona in scadenza nel 2010. In particolare, al fine di rafforzare la tutela dei diritti dei cittadini e delle imprese nel mercato unico, la Commissione si impegna a vigilare sull'applicazione della normativa pertinente, con particolare riferimento alla completa attuazione della direttiva 2006/123/CE sui servizi nel mercato interno (cosiddetta direttiva servizi). Fra le altre iniziative strategiche e prioritarie preannunciate nel programma di lavoro della Commissione al fine di contribuire all'obiettivo di rilanciare il mercato unico figurano: una comunicazione sugli appalti pubblici intesa a fornire una guida sulla corretta applicazione degli strumenti esistenti, con particolare riferimento agli aspetti ambientali, sociali ed innovativi, al fine di sostenere le priorità in materia definite dalla strategia UE 2020 (maggiore uso degli appalti pubblici verdi, ricorso agli appalti per adeguare i metodi di produzione e sostenere gli incentivi all'innovazione); un libro verde, seguito da un libro bianco, sulla promozione degli appalti elettronici (e-Procurement); un'iniziativa volta a fornire chiarezza e certezza giuridica sulle regole relative ai contratti di concessione; una comunicazione sull'attuazione della direttiva servizi che darà indicazioni sulla futura politica UE in materia.
Per quanto concerne il tema della proprietà intellettuale, fra le iniziative strategiche del programma della Commissione figura la presentazione di una proposta di regolamento intesa a disciplinare gli aspetti specifici relativi al regime linguistico delle rivendicazioni di brevetto. Tali aspetti hanno presentato profili di particolare criticità nell'esame della proposta di regolamento (COM(2000)412) che si pone l'obiettivo di creare un brevetto unico giuridicamente valido in tutta l'UE e l'istituzione di un sistema giurisdizionale unico in materia di brevetti per garantire la protezione dei titolari di brevetto in tutta l'UE. Proprio a causa delle divergenze sul regime linguistico, il Consiglio non è riuscito a raggiungere l'unanimità richiesta per l'adozione dell'atto.
Fra le altre iniziative strategiche e prioritarie preannunciate nel programma di lavoro della Commissione figura la presentazione di una proposta di direttiva sulle società di raccolta e distribuzione dei diritti di autore e una proposta di revisione della direttiva 2004/48/CE sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, sulla base di una valutazione dell'applicazione della direttiva stessa prevista per ottobre 2010.
Sul tema della c.d. regolamentazione intelligente nel programma di lavoro della Commissione si preannuncia l'adozione di una comunicazione sulla regolamentazione intelligente destinata ad individuare una serie di misure prioritarie al fine di: semplificare la legislazione esistente; ridurre gli oneri amministrativi; sviluppare un approccio più sistematico per valutare il raggiungimento degli obiettivi da parte delle politiche e della normativa proposte; ricorrere alle valutazioni di impatto per assicurare la qualità delle nuove proposte.
Come sottolineato nel programma di lavoro della Commissione, la promozione di un approccio normativo intelligente, che utilizzi in maniera efficace gli strumenti

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esistenti, collegandoli ed integrandoli durante tutto il ciclo normativo, e ponga le basi per un loro ammodernamento, rimane una priorità anche per la nuova Commissione. Al fine di garantire un quadro normativo di qualità per i cittadini e le imprese, sottolinea la responsabilità comune dell'UE e degli Stati membri e la necessità che le iniziative adottate a livello UE siano proporzionate e abbiano un reale valore aggiunto.
Ricorda che il 22 ottobre 2009 la Commissione ha varato il programma di azione per la riduzione degli oneri amministrativi nell'UE (COM(2009)544), il quale, oltre a fornire un quadro dei principali risultati già raggiunti in 13 settori prioritari, individua una serie di misure intese a realizzare l'obiettivo di riduzione del 25 per cento degli adempimenti entro il 2012. La Commissione valuta che l'attuazione del programma consentirebbe una riduzione pari a 40,4 miliardi di euro su un importo complessivo di 123,8 miliardi di euro di oneri amministrativi di origine comunitaria. La riduzione dei costi per le formalità amministrative gravanti sulle imprese è in linea con lo Small Business Act oltre ad essere uno degli ambiti fondamentali d'intervento identificati nel piano europeo di ripresa economica (COM(2008)800).
Per quanto riguarda le iniziative in tema di ritardi di pagamento e sempre nell'ottica di favorire il corretto funzionamento del mercato interno, riveste particolare rilevanza la proposta di direttiva dell'8 aprile 2009 con la quale si prospetta una rifusione della direttiva 2000/35/CE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento (COM(2009)126) che provocano effetti distorsivi sul corretto funzionamento del mercato unico. La futura direttiva continuerà ad applicarsi a tutti i pagamenti effettuati a titolo di corrispettivo in una transazione commerciale, sia tra imprese sia tra queste ultime e pubblica amministrazione.
Nel settore della concorrenza, tra le possibili iniziative strategiche e prioritarie, la Commissione prevede la presentazione di proposte legislative in materia di revisione del quadro politico sulla concorrenza per l'industria automobilistica (regolamento di esenzione per categoria dei veicoli a motore); revisione della politica antitrust relativa agli accordi orizzontali: revisione di due regolamenti (regolamento (CE) n. 2659/2000 sugli accordi in materia di ricerca e sviluppo (R&S) e regolamento (CE) n. 2658/2000 relativo agli accordi di specializzazione.
Passando alla politica industriale, nel programma di lavoro 2010 la Commissione considera prioritario favorire lo sviluppo nell'UE di una base industriale solida e sostenibile in grado di competere su scala mondiale. In tale contesto, la Commissione intende presentare, entro il terzo trimestre del 2010, una comunicazione su una «Politica industriale per l'era globalizzata», intesa a tradurre in iniziative concrete l'obiettivo generale dell'UE di migliorare la competitività industriale promuovendo, nel contempo, un mondo a basse emissioni di carbonio. Inoltre, entro il 2010 la Commissione intende presentare, fra le altre, una comunicazione sui veicoli verdi (già presentata il 28 aprile 2010 (COM(2010)183)); una comunicazione sulla competitività sostenibile del settore edile dell'UE; una comunicazione sul quadro rinnovato dell'UE per la politica del turismo.
Per quanto riguarda le iniziative a favore delle imprese, nel programma di lavoro 2010 la Commissione considera prioritario migliorare il clima imprenditoriale, specialmente per le PMI e, in tale contesto, intende presentare una comunicazione sulla revisione intermedia della legge sulle piccole imprese (Small Business Act) per l'Europa; una proposta su un maggiore sostegno alle PMI dell'UE nei mercati al di fuori dell'UE; una comunicazione sulla responsabilità sociale d'impresa; una comunicazione sul miglioramento della crescita e della competitività in collaborazione con le imprese: una strategia per le aziende nei paesi in via di sviluppo. Anche nel programma di 18 mesi del Consiglio presentato dalle Presidenze spagnola, belga ed ungherese, si ritiene prioritario dedicare particolare attenzione alla dimensione esterna della competitività

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con l'obiettivo di mettere le imprese europee in grado di sfruttare le opportunità offerte dalla globalizzazione e dall'apertura dei mercati esterni, ma anche rispondere alle minacce che quest'evoluzione reca in sé in termini di competitività.
Per quanto concerne i temi del clima e dell'energia, per il conseguimento degli obiettivi contenuti nella nuova strategia per la crescita e l'occupazione «UE 2020», già approvata nelle sue linee generali dal Consiglio europeo del 25-26 marzo 2010, la strategia Europa 2020 individua un gruppo di «iniziative faro» alle quali la Commissione intende dare seguito presentando un insieme di comunicazioni (atti non legislativi). Nel programma di lavoro, 2010 la Commissione considera prioritario attuare nel 2010 l'iniziativa faro «Un'Europa efficiente sotto il profilo delle risorse» il cui obiettivo è favorire la prosperità dell'UE in un mondo a basse emissioni di carbonio e con risorse vincolate, affrontando nel contempo i problemi del degrado ambientale e della perdita di biodiversità, e migliorando la mobilità sostenibile.
Il programma di 18 mesi del Consiglio presentato dalle Presidenze spagnola, belga ed ungherese, fissa come obiettivi trasversali lo sviluppo sostenibile e l'ecologizzazione delle politiche e ritiene prioritaria l'attuazione del pacchetto «clima-energia».
Secondo quanto illustrato nel programma legislativo per il 2010, la Commissione intende presentare, fra molte previste, una comunicazione riguardante l'integrazione dell'adattamento al cambiamento climatico nelle politiche UE e l'adeguatezza degli strumenti finanziari, con particolare riferimento a settori come l'agricoltura e lo sviluppo rurale, l'industria e i servizi, l'energia, i trasporti, la ricerca e l'innovazione, la salute, l'acqua, il settore marittimo e la pesca, gli ecosistemi e la biodiversità; una comunicazione sull'analisi di politiche pratiche per realizzare una riduzione delle emissioni dell'UE del 30 per cento e una valutazione della situazione delle industrie a consumo intensivo di energia, entro la fine di maggio; una possibile iniziativa per passare dalla riduzione delle emissioni dell'UE dal 20 al 30 per cento; una comunicazione sul tracciato per un'economia a basso tenore di carbonio entro il 2050, anche per stabilire gli scenari necessari per il 2030; una proposta di revisione della normativa esistente per integrare l'attenuazione degli effetti e l'adattamento al cambiamento climatico nelle diverse politiche e nei diversi programmi; una modifica degli orientamenti ambientali riguardo al sistema dell'UE per lo scambio di quote di emissioni dopo il 2013; una comunicazione sui veicoli verdi, presentata il 28 aprile 2010 (COM(2010)186).
In tema di politica energetica nel 2010 la Commissione intende presentare un pacchetto di misure relativo all'infrastruttura dell'energia contenente:
una comunicazione sullo sviluppo dell'infrastruttura dell'energia per l'orizzonte 2020/30 incentrata sull'approfondimento delle esigenze di investimento definite dal terzo pacchetto sul mercato interno dell'energia e sull'esame delle esigenze legate alla differenziazione delle fonti e delle reti di distribuzione per il gas, il petrolio o il CO2;
un documento di lavoro dei servizi della Commissione sull'infrastruttura dell'energia che valuterà le sei azioni infrastrutturali prioritarie annunciate nel secondo riesame strategico della politica energetica,compreso il collegamento mediterraneo di gas ed elettricità.
Inoltre, nel 2010 la Commissione intende presentare: una comunicazione sul piano d'azione riveduto in materia di efficienza energetica per raggiungere l'obiettivo del 20 per cento di risparmio entro il 2020, specialmente nei settori dell'edilizia, dei servizi e dei trasporti; possibili proposte legislative di accompagno al piano d'azione riveduto sull'efficienza energetica, ad esempio un'eventuale rifusione della direttiva sui servizi energetici e un'analisi dell'esperienza acquisita nell'ambito del primo piano d'azione in materia di efficienza energetica;

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un Piano d'azione sull'energia 2011-2020;
una comunicazione che definisca un tracciato per un sistema energetico a basso tenore di carbonio entro il 2050;
un documento provvisorio in preparazione del piano d'azione sull'energia e del calendario per l'energia a basse emissioni di carbonio fino al 2050 che sarà sottoposto a consultazione;
una proposta sulla trasparenza e sull'integrità del commercio del mercato all'ingrosso dell'energia nell'UE;
una proposta di revisione della direttiva sui rifiuti nucleari;
una comunicazione sull'energia nucleare in forma di aggiornamento del programma illustrativo nucleare (PINC);
una comunicazione su medicina nucleare e radioisotopi;
una comunicazione sulle iniziative regionali nel settore dell'energia che dovrebbe fornire agli Stati membri, ai regolatori e alle parti interessate linee guida per migliorare le iniziative a livello regionale;
una proposta legislativa per un quadro normativo riguardo alle reti intelligenti;
una proposta di revisione della direttiva sulla tassazione dei prodotti energetici.

In questo quadro segnalo inoltre che il 27 aprile la Commissione ha presentato una relazione sull'attuazione del programma energetico europeo per la ripresa (European Energy Programme for Recovery, EEPR) (COM(2010)191) nell'ambito del quale sono stati stanziati circa 400 milioni di euro destinati a progetti che interessano l'Italia.
Su ricerca e innovazione, il programma di lavoro per il 2010 intende definire le priorità volte a migliorare le condizioni generali e l'accesso ai finanziamenti per la ricerca in Europa, come pure le sue capacità in termini di creatività e di innovazione, compresa l'ecoinnovazione.
Entro il terzo trimestre del 2010, la Commissione intende presentare una comunicazione su un progetto europeo per la ricerca e l'innovazione inteso a proporre un indicatore per monitorare l'innovazione, come annunciato nella comunicazione su Europa 2020, e a definire un quadro politico per sviluppare i partenariati europei per la ricerca e l'innovazione ottimizzando le condizioni quadro per la ricerca e l'innovazione, compresa l'innovazione ecologica.
Infine, per quanto concerne il settore della tutela dei consumatori, tra le iniziative indicate «per costruire un'Europa dei cittadini» nel 2010, la Commissione indica l'avvio di un'analisi approfondita sul ricorso collettivo nonché di una consultazione pubblica in merito ai principi giuridici comuni e alle questioni concrete su cui dovrebbe basarsi qualsiasi proposta futura relativa al ricorso collettivo nella legislazione dell'UE.
Tra le possibili iniziative strategiche e prioritarie la Commissione indica, tra le altre, due proposte per un accordo di cooperazione con gli USA: una sull'applicazione della normativa a tutela dei consumatori volta a creare un quadro giuridico per le attività internazionali in questa materia; un'altra sulla sicurezza dei beni di consumo volta a favorire lo scambio di informazioni sui prodotti pericolosi e sulle misure correttive adottate negli Stati membri e negli USA. Si prevedono, inoltre, un quadro di valutazione dei mercati per i consumatori volto a individuarne le criticità in termini di risultati economici e sociali, e a indicare interventi necessari; la revisione della direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti (2001/95/CE); una proposta di modifica del regolamento n. 2006/2004 sulla cooperazione per la tutela dei consumatori; la revisione della direttiva 90/314/CEE concernente i viaggi, le vacanze ed i circuiti turistici «tutto compreso» volta ad accrescere l'armonizzazione, attualmente minima, e a superare la forte frammentazione esistente delle

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norme dei diversi Stati; la modifica della direttiva concernente pratiche commerciali sleali (2005/29/CE) tra imprese e consumatori.

Manuela DAL LAGO, presidente, nessuno chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.25.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Martedì 6 luglio 2010. - Presidenza del presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 12.25.

Esiti dell'incontro parlamentare «Verso una Comunità europea dell'energia per il XXI secolo?» svoltosi a Bruxelles il 7 e 8 giugno 2010.

Manuela DAL LAGO, presidente, ricorda che il 7 e 8 giugno 2010 una delegazione della VIII e della X Commissione, composta dai deputati Tortoli, per la VIII Commissione, e Mastromauro, per la X Commissione, ha effettuato una missione a Bruxelles, per partecipare all'incontro parlamentare sui temi dell'energia e dello sviluppo sostenibile.
Rende, quindi, comunicazioni sulla missione in titolo (vedi allegato 3).

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 12.35.

COMITATO RISTRETTO

Martedì 6 luglio 2010.

Norme per la tutela della libertà d'impresa. Statuto delle imprese.
C. 2754 Vignali , C. 98 La Loggia, C. 1225 Bersani, C. 1284 Pelino, C. 1325 Vignali e C. 2680 Jannone - Rel. Raisi.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle 12.40 alle 13.30.