CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 giugno 2010
343.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 23 giugno 2010. - Presidenza del presidente della II commissione Giulia BONGIORNO. - Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 14.15.

Riforma delle professioni.
C. 3 Iniziativa popolare, C. 503 Siliquini, C. 1553 Vietti, C. 1590 Vitali, C. 1934 Froner, C. 2077 Anna Teresa Formisano, C. 2239 Mantini e C. 3131 Buttiglione.

(Seguito dell'esame e rinvio - Disabbinamento delle proposte di legge C. 503 Siliquini, C. 1934 Froner, C. 2077 Anna Teresa Formisano, e C. 3131 Buttiglione).

Le Commissioni proseguono l'esame dei provvedimenti, rinviato il 18 maggio 2010.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che nella riunione congiunta degli Uffici di presidenza delle Commissioni II e X, svoltasi il 9 giugno scorso, i gruppi pressoché all'unanimità, essendosi registrata la sola contrarietà del gruppo del Partito democratico, hanno condiviso la proposta avanzata dal relatore per la II Commissione, onorevole Siliquini, e fatta propria dal relatore per la X Commissione, onorevole Faenzi, di separare i procedimenti legislativi relativi alla riforma delle professioni regolamentate e di quelle non regolamentate, procedendo eventualmente, in relazione ai provvedimenti all'esame delle Commissioni riunite II e X, agli stralci necessari.
Dichiara di aver verificato, insieme al Presidente della X Commissione, onorevole Dal Lago, che la separazione dei due procedimenti non necessita l'effettuazione di alcuno stralcio, quanto piuttosto il disabbinamento di alcune delle proposte di legge abbinate e la successiva riassegnazione delle stesse alle singole Commissioni giustizia ed attività produttive secondo le rispettive competenze.
In particolare la proposta di legge C. 503 Siliquini, recante la disciplina delle libere professioni, verrebbe riassegnata alla Commissione giustizia, mentre le

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proposte di legge C. 1934 Froner, recante disposizioni in materia di professioni non regolamentate, C. 2077 Formisano, recante disposizioni in materia di professioni non regolamentate, e C. 3131 Buttiglione recante disposizioni in materia di professioni non regolamentate, verrebbero riassegnate alla Commissione attività produttive. Inoltre sempre alla medesima Commissione verrebbe riassegnata la proposta C. 3488 Della Vedova, recante disposizioni concernenti il riconoscimento delle professioni non regolamentate e delle loro associazioni professionali.
Per quanto attiene alle proposte di legge C. 3 di iniziativa popolare, recante la riforma dell'ordinamento delle professioni intellettuali, C. 1553 Vietti, recante la riforma della disciplina delle professioni intellettuali, C. 1590 Vitali, recante la disciplina delle professioni intellettuali, e C. 2239 Mantini, recante princìpi fondamentali concernenti l'ordinamento delle professioni e delega al Governo in materia di istituzione dell'Ordine dei tecnici e di disciplina delle società tra professionisti, si tratta di provvedimenti volti a disciplinare tanto le professioni riconosciute che quelle non riconosciute in maniera unitaria, senza la possibilità di scindere, ai fini dello stralcio, le rispettive discipline. Ciò significa che queste proposte di legge rimarrebbero assegnate alle Commissioni riunite II e X. I presentatori, salvo che per la proposta di legge di iniziativa popolare, potrebbero eventualmente presentare delle nuove proposte di legge che verrebbero assegnate separatamente alla Commissione giustizia o alla Commissione attività produttive secondo le rispettive competenze.
Riassumendo, dal punto di vista regolamentare, qualora si intendesse procedere ad una separazione dell'iter parlamentare relativamente alle riforme delle professioni regolamentate e non regolamentate, occorrerebbe in primo luogo disabbinare le proposte di legge C. 503 Siliquini, C. 1934 Froner, C. 2077 Formisano e C. 3131 Buttiglione, per poi chiedere la loro riassegnazione alle Commissioni II o X. Si chiederebbe come si è detto anche la riassegnazione della proposta di legge C. 3488 Della Vedova. Le altre proposte di legge rimarrebbero abbinate ed il loro iter si concluderebbe.

Andrea LULLI (PD), nel ribadire la contrarietà del proprio gruppo alla proposta di disabbinamento dei provvedimenti relativi alla riforma delle professioni regolamentate e di quelle non regolamentate già manifestata nell'ultima riunione congiunta degli uffici di presidenza delle Commissioni II e X, esprime forti perplessità, in particolare, sulla riassegnazione della proposta di legge Siliquini C.503, alla competenza esclusiva della Commissione Giustizia. Rileva infatti che il suo contenuto richiama aspetti inerenti alla materia della tutela dei consumatori che è di competenza della Commissione Attività produttive. Ritiene pertanto che le Commissioni II e X debbano continuare a procedere congiuntamente nell'esame delle proposte di legge vertenti sulla riforma delle professioni.

Donatella FERRANTI (PD) dichiara di condividere pienamente le perplessità espresse dall'onorevole Lulli, ritenendo che la riforma della disciplina delle intercettazioni non possa non tener conto anche degli interessi dei consumatori, per i quali è competente la Commissione X. Per tale ragione il suo gruppo chiederà che le proposte che si intende disabbinare vengano, qualora si procedesse in tal senso, assegnate alle Commissioni riunite II e X.

Giulia BONGIORNO, presidente, replica agli onorevoli Lulli e Ferranti che le proposte che verranno eventualmente disabbinate saranno successivamente assegnate dalla Presidenza della Camera secondo gli ambiti di competenza delle Commissioni.

Gabriele CIMADORO (IdV) dichiara voto favorevole sulla proposta di disabbinamento.

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Giulia BONGIORNO, presidente, pone in votazione la proposta di disabbinamento delle proposte di legge C. 503 Siliquini, C. 1934 Froner, C. 2077 Anna Teresa Formisano, e C. 3131 Buttiglione.

La Commissione approva la proposta di disabbinamento formulata dal Presidente.

Giulia BONGIORNO, presidente, dopo aver assicurato che chiederà alla Presidenza della Camera la riassegnazione delle proposte di legge appena disabbinate, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.30.