CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 giugno 2010
333.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Martedì 8 giugno 2010. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per la giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati e Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 13.10.

Inapplicabilità del giudizio abbreviato ai delitti puniti con la pena dell'ergastolo.
C. 668 Lussana.

(Esame e rinvio - Abbinamento della proposta di legge C. 657 D'Antona).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che alla proposta di legge in esame è abbinata la proposta n. 657, presentata dall'onorevole D'antona, vertente anch'essa sui limiti al giudizio abbreviato.

Carolina LUSSANA (LNP), relatore, si sofferma in primo luogo sulla proposta di legge n. 668, che consta di un unico articolo.
In particolare, attraverso la soppressione del secondo e del terzo periodo del

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comma 2 dell'articolo 442 del codice di procedura penale, essa mira a rendere inapplicabile il rito abbreviato ai delitti puniti con la pena dell'ergastolo.
Ricorda che il giudizio abbreviato è un giudizio predibattimentale, esteso al merito, che si svolge in udienza camerale innanzi al giudice per le indagini preliminari e si caratterizza per la decisione allo stato degli atti delle indagini preliminari, che hanno qui piena valenza probatoria.
Si tratta di un procedimento di tipo volontario, che presuppone la richiesta del giudicabile, avente natura premiale, dal momento che se l'imputato non viene assolto bensì condannato si opera una riduzione della pena nella misura fissa di un terzo in modo che la pena irrogata sarà pari a due terzi rispetto a quella altrimenti applicabile.
Il rito è ammissibile anche per i delitti ipoteticamente punibili con l'ergastolo: la pena in genere viene automaticamente ridotta di un terzo e, nella specie, quella all'ergastolo viene sostituita la reclusione di anni trenta, mentre quella all'ergastolo con isolamento diurno viene sostituita la pena dell'ergastolo.
Con la disciplina attualmente in vigore, mancando qualsiasi limite di natura oggettiva per l'applicabilità di questo rito speciale, possono quindi definirsi anticipatamente anche processi aventi ad oggetto imputazioni per reati molto gravi. Oltretutto, l'esperienza processuale di questi anni dimostra come tale giudizio non abbia sortito l'effetto di deflazione che ne aveva favorito l'introduzione nell'ordinamento, mentre oggi si ricorre ad esso quando non vi è alcuno spazio difensivo, ovvero quando si ritiene che il materiale investigativo raccolto dal pubblico ministero possa offrire spazi difensivi maggiori di quelli dibattimentali.
Per tali ragioni, la proposta di legge in oggetto intende stabilire l'impossibilità di ricorrere a tale rito per i delitti più gravi puniti con l'ergastolo, come l'omicidio volontario. Se, infatti, consentire la scelta del rito risulta giustificabile in via generale per motivi legati ad esigenze deflattive, ciò non sembra accettabile per quei reati che, in ragione della loro gravità, il codice penale punisce tanto severamente. Si interviene, quindi, sull'articolo 442 del codice di procedura penale con la soppressione della parte del comma 2 dove è stabilito espressamente che alla pena dell'ergastolo è sostituita quella della reclusione di anni trenta, mentre a quella dell'ergastolo con isolamento diurno è sostituita quella dell'ergastolo.
Passa pertanto ad illustrare la proposta presentata dall'onorevole D'antona, appena abbinata alla proposta n. 668. Rileva che quella condivide la medesima ratio della proposta già illustrata, essendo diretta a ridurre gli effetti della «Riforma Carotti» sul giudizio abbreviato in relazione a reati gravissimi puniti con l'ergastolo.
Rispetto a questa, quella in esame interviene anche su altre disposizioni rispetto a quelle di cui al comma 2 dell'articolo 442 del codice di procedura penale, che stabiliscono che alla pena dell'ergastolo è sostituita quella della reclusione di anni trenta. E che alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno, nei casi di concorso di reati e di reato continuato, è sostituita quella dell'ergastolo.
In particolare, si modifica anche l'articolo 438 del codice di procedura penale prevedendo espressamente l'inapplicabilità del giudizio abbreviato ai reati puniti con la pena dell'ergastolo.
Altra differenza è data dall'articolo 2, che, sostituendo l'articolo 441-bis del codice di procedura penale, sancisce che nei casi in cui, a seguito di una integrazione probatoria, si è proceduto alla modifica dell'imputazione, il procedimento prosegue d'ufficio secondo il rito ordinario, nel corso del quale solo attraverso una formazione della prova nella dialettica delle parti è possibile accertare l'innocenza o la colpevolezza dell'imputato.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Disposizioni a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori.
C. 2011 Ferranti, C. 52 Brugger e C. 1814 Bernardini.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato il 27 maggio 2010.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che la proposta di legge C. 2011 Ferranti è iscritta nel calendario dell'Assemblea, in quota opposizione, a partire da lunedì 28 giugno, con la condizione che la Commissione ne abbia concluso l'esame.

Donatella FERRANTI (PD), auspicando che la Commissione riesca a concludere l'esame in tempo utile per rispettare il calendario dell'Assemblea, ritiene che la materia oggetto delle proposte di legge abbinate debba essere approfondita anche attraverso audizioni mirate che siano in grado di far emergere le diverse esigenze delle quali il Parlamento deve tener conto nell'affrontare un tema tanto delicato quanto quelle dei rapporti tra detenute madri e figli minori.

Enrico COSTA (PdL) condivide l'esigenza di svolgere delle audizioni, ritenendo che queste possano essere utili per poter valutare meglio le proposte di legge in esame. A tale proposito si riserva di indicare dei soggetti da audire.

Giulia BONGIORNO, presidente, rileva che la questione relativa alle audizioni sarà affrontata nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Fulvio FOLLEGOT (LNP) dichiara di condividere la ratio di fondo dei provvedimenti in esame, pur esprimendo forti perplessità sull'articolo 8 della proposta di legge n. 2011, che incide sul testo unico in materia di immigrazione.

Donatella FERRANTI (PD) ricorda che la Commissione non ha ancora scelto un testo base o un testo unificato sul quale proseguire l'esame in sede referente, ritenendo che nel corso delle audizioni si potranno affrontare anche le questioni relative alla normativa in materia di immigrazione con particolare riferimento al caso in cui la detenuta madre sia straniera. Auspica che il Governo fornisca alla Commissione il necessario contributo per poter approvare una legge condivisa ed efficace.

Carolina LUSSANA (LNP), riservandosi di intervenire in maniera più approfondita, si limita a ricordare il lavoro svolto nella scorsa legislatura nella Commissione giustizia sempre in tema di rapporto tra detenute madri e figli minori, rilevando come in quella occasione si decise di stralciare la parte relativa alla modifica del testo unico in materia di immigrazione.

Il sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI dichiara che per il Governo l'oggetto delle proposte di legge in esame è estremamente rilevante, in quanto si tratta di una materia che coinvolge diritti insopprimibili, come quelli dei genitori e dei figli.

Anna ROSSOMANDO (PD), dopo aver fatto riferimento ad una serie di visite che ha compiuto nella scorsa settimana presso istituti carcerari piemontesi, sottolinea l'esigenza di approvare una normativa che impedisca la permanenza dei bambini in carcere, senza distinguere tra italiani, comunitari ed extracomunitari.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Riforma della disciplina delle persone giuridiche e delle associazioni non riconosciute.
C. 1090 Vietti.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato il 21 aprile 2010.

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Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che il provvedimento in esame è iscritto nel calendario dell'Assemblea, in quota opposizione, a partire da lunedì 28 giugno. Considerato che già più volte la Commissione ha chiesto un rinvio dell'esame da parte dell'Assemblea in considerazione di una preannunciata prossima presentazione da parte del Governo di un disegno di legge sulla medesima materia, ritiene, quale Presidente della Commissione, che si dovrebbero organizzare i avori in maniera tale da rispettare il calendario dell'Assemblea.

Il sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI annuncia, in relazione a quanto appena dichiarato dal Presidente, che nella prossima riunione del Consiglio dei ministri, il Ministro della giustizia presenterà uno schema di disegno di legge sulla medesima materia oggetto del provvedimento in esame. Pur comprendendo l'esigenza di rispettare la programmazione dei lavori dell'Assemblea, ritiene che, proprio alla luce della imminente presentazione del disegno di legge del Governo, sarebbe opportuno un ulteriore slittamento dell'esame da parte dell'Assemblea del provvedimento presentato dall'onorevole Vietti, al quale sarà sicuramente abbinato il predetto disegno di legge.

Michele Giuseppe VIETTI (UdC), relatore, dopo aver preso atto che finalmente il Governo si appresta a presentare un disegno di legge da tanto tempo annunciato, sottolinea come l'interesse del suo gruppo sia quello di pervenire ad una riforma che tenga conto di tutte le diverse esigenze che devono stare alla base di una nuova disciplina delle persone giuridiche e delle associazioni non riconosciute. A tal fine auspica un serio confronto tra le diverse forze politiche ed il Governo, pur ricordando i ristretti tempi della programmazione dei lavori dell'Assemblea.

Giulia BONGIORNO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di collocamento fuori ruolo dei magistrati componenti elettivi del Consiglio superiore della magistratura.
C. 3143 Rao.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato il 26 maggio 2010.

Michele Giuseppe VIETTI (UdC) ritiene che dal dibattito in Commissione sia già emersa una discreta convergenza dei gruppi e, considerato che il provvedimento si compone di un solo articolo, invita il presidente Bongiorno a valutare le possibilità di accelerarne l'esame, eventualmente prevedendo la fissazione del termine per gli emendamenti. Esiste infatti un'oggettiva ragione di urgenza, rappresentata dalla prossima scadenza del Consiglio superiore della magistratura.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che il provvedimento non è stato iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea e che, in difetto di tale dato vincolante per la definizione dei tempi di esame in Commissione, l'opportunità di una accelerazione dell'esame dovrà essere discussa nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Cinzia CAPANO (PD) rileva come dal dibattito siano emerse non solo convergenze ma anche molte perplessità. Il provvedimento, quindi, proprio in considerazione della delicatezza del suo contenuto, necessita di tempi di esame adeguati.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.40.

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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 8 giugno 2010. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. - Intervengono i sottosegretari di Stato per la giustizia Maria Elisabetta Alberti Casellati e Giacomo Caliendo.

La seduta comincia alle 13.40.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di atto pubblico informatico redatto dal notaio.
Atto n. 198.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato il 26 maggio 2010.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che il relatore ha presentato una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi Bollettino delle giunte e delle Commissioni del 18 maggio 2010).

Manlio CONTENTO (PdL) preso atto della proposta di parere del relatore, invita il Governo a fornire ulteriori precisazioni che possano contribuire a chiarire la natura del sistema per la conservazione degli atti e dei repertori notarili configurato dallo schema di decreto legislativo in esame. Sottolinea, infatti, come il provvedimento sembri consentire la realizzazione di un sistema di archiviazione in sicurezza, senza oneri per lo Stato e senza che si realizzi in realtà, come invece paventato dal relatore, una sostituzione ai pubblici archivi notarili.

Il Sottosegretario Maria Elisabetta ALBERTI CASELLATI fornisce i chiarimenti richiesti dall'onorevole Contento, richiamandosi sostanzialmente al dettagliato intervento svolto nella seduta del 25 maggio scorso. Con riferimento alla proposta di parere del relatore, ritiene che la stessa potrebbe essere riformulata sopprimendo la condizione di cui alla lettera a) e trasformando in osservazione la condizione di cui alla lettera b).

Ida D'IPPOLITO VITALE (PdL), relatore, dichiara di accogliere l'invito alla riformulazione della parte dispositiva della proposta di parere, precisando peraltro che i rilievi e le considerazioni contenuti nelle premesse, della cui fondatezza rimane fortemente convinta, saranno non solo confermate ma anzi integrate. Ritiene infatti evidente la necessità di coordinare la tenuta di atti e repertori notarili per prevenire duplicazioni di sistemi informatici di trasmissione, consentendo anzi all'Archivio centrale informatico di svolgere al meglio le proprie previste prerogative istituzionali, anche sotto il profilo dei controlli sull'attività notarile. Ritiene altresì opportuno che si eviti lo stravolgimento delle modalità di ispezione e controllo degli atti ed attività notarili, legate anche al noto principio della competenza territoriale degli archivi e della relativa circoscrizione di distretto notarile.
Preannuncia quindi che nella seduta di domani presenterà una nuova proposta di parere.

Giulia BONGIORNO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante riordino del processo amministrativo.
Atto n. 212.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato il 25 maggio 2010.

Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che si sono svolte le audizioni previste. Avverte che il prescritto quorum di deputati ha chiesto che sullo schema in esame si esprima il Comitato per la legislazione

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e che il relatore, assente per altri impegni istituzionali, le ha comunicato che entro questa settimana presenterà una proposta di parere che potrà essere posta in votazione la prossima settimana.
Ricorda che il termine di scadenza del parere è il 18 giugno, mentre quello della delega è il 4 luglio.
Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 8 giugno 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.05 alle 14.30.

SEDE REFERENTE

Martedì 8 giugno 2010. - Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO.

La seduta comincia alle 14.30.

Disposizioni relative all'esecuzione presso il domicilio delle pene detentive non superiori ad un anno.
C. 3291-bis Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato il 25 maggio 2010.

Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che nella riunione appena svolta dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha invitato i gruppi ad esprimersi sulla prosecuzione dell'iter del disegno di legge in esame, in merito al quale già oltre i quattro quinti dei membri della Commissione hanno dato l'assenso per il trasferimento in sede legislativa.
Ricorda che non è ancora pervenuto l'assenso del Governo, mentre, in merito ai pareri delle altre Commissioni, la Commissione Bilancio ha espresso delle condizioni relativamente ad alcune disposizioni del provvedimento. Dichiara di aver sottolineato l'esigenza di verificare se il Governo intenda dare l'assenso e se, alla luce del parere della Commissione bilancio, sussistano ancora le condizioni per il trasferimento in sede legislativa dell'esame del provvedimento.
Ritiene che si tratti di una verifica che si deve fare celermente, in quanto il provvedimento è stato espunto dal calendario dell'Assemblea su sua richiesta, a nome della Commissione giustizia, proprio in vista di un trasferimento dell'esame alla sede legislativa.
Dopo aver ricordato la drammaticità nella quale versano attualmente le carceri italiane a causa di un sovraffollamento oramai intollerabile, sottolinea l'esigenza di pervenire quanto prima all'approvazione del provvedimento in esame. Conclude dichiarando che nel corso della riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è convenuto di fissare giovedì prossimo come data ultima entro la quale sarà possibile verificare se sussistano ancora le condizioni per il trasferimento in sede legislativa, avvertendo che qualora queste non sussistessero chiederà al Presidente della Camera l'inserimento del provvedimento nel calendario di giugno dell'Assemblea. Nessuno chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.40.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Accesso dell'adottato alle informazioni sulla propria origine e sull'identità dei genitori biologici.
C. 2919 Paniz, C. 1899 Zinzi e C. 3030 Bossa.