CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 maggio 2010
329.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 141

SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 maggio 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 9.05.

DL 72/2010: Misure urgenti per il differimento di termini in materia ambientale e di autotrasporto, nonché per l'assegnazione di quote di emissione di CO2.
C. 3496 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 25 maggio 2010.

Pag. 142

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) fa presente che il provvedimento in esame, intervenendo in materia di assegnazione gratuita di nuove quote di emissione di CO2, sembra non tener conto del principio comunitario di «chi inquina paga», nonostante gli operatori economici siano bene consapevoli dei costi economici connessi alle emissioni di anidride carbonica. Rileva, quindi, la mancanza di una benché minima programmazione nelle politiche energetiche che l'attuale maggioranza sta portando avanti, nonostante ormai siano passati due anni dall'inizio della legislatura. Sottolinea, al riguardo, che con il provvedimento in esame viene sottratto, a favore dell'Enel, il 7 per cento delle risorse che erano destinate allo sviluppo della ricerca nel campo energetico mentre manca qualsiasi discussione in ordine alle modalità con le quali il settore eolico si sta sviluppando.

Angelo ALESSANDRI, presidente, intervenendo per una precisazione, fa presente che il protocollo firmato dall'allora Ministro dell'Ambiente Pecoraro Scanio nel 2007 non ha in alcun modo tenuto conto delle esigenze della realtà produttiva italiana e dei relativi costi ad essa richiesti.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) sottolinea come un solo grande operatore economico assorbe la gran parte della riserva nazionale di quote gratuite di emissioni di CO2; in tale situazione risulta paradossale che lo stesso non sapesse della situazione di carenza in cui si trovava il fondo destinato a finanziare le quote di emissione.

Mauro LIBÈ (UdC), nel sottolineare come il Governo sia finalmente intervenuto in merito ad alcune questioni urgenti ed indifferibili per il settore ambientale, rileva come difficilmente si potrà evitare il ripetersi di situazioni di emergenza quali quelle relative all'emissione di quote CO2 se non si affronta seriamente la questione di quale piano energetico l'Italia voglia dotarsi nel presente e nel futuro. Pur essendo un sostenitore del nucleare, rileva che nella situazione attuale le probabilità che tale scelta venga portata a compimento sono estremamente ridotte; in tal caso, l'Italia si troverà a breve a dover discutere nuovamente soluzioni di emergenza per far fronte alla richiesta degli operatori economici di poter aver a disposizione nuove quote di emissione di CO2.

Alessandro BRATTI (PD), nel concordare con quanto rilevato dal deputato Libè sulla necessità che l'Italia definisca un piano energetico di lungo e medio periodo, fa presente che su tematiche estremamente rilevanti per il settore ambientale, quali quella relativa al SISTRI o alle procedure relative alla VIA e VAS si assiste ad interventi legislativi estemporanei del Governo, che interessano più provvedimenti legislativi, con conseguente sovrapposizione di interventi di riforma che rendono difficile per qualsiasi operatore del settore districarsi tra la normativa. In merito alle quote di emissione di CO2, ritiene che sarebbe particolarmente interessante avere dei dati aggiornati sulle quantità emesse, anche per meglio comprendere le ragioni che stanno alla base di alcune decisioni.

Roberto TORTOLI (PdL) rileva che quello delle modalità di approvvigionamento energetico del Paese è un problema di vecchia data legato al tipo di processo di industrializzazione vissuto e alla necessità di investire su un piano energetico nazionale. Purtroppo i dati a disposizioni sono assai datati, in quanto risalgono addirittura al 1980 ed ad oggi non è dato sapere la reale capacità di produzione idroelettrica dell'Italia e la percentuale di energia che serve per riscaldare l'acqua. Condivide, inoltre, quanto rilevato dal deputato Bratti in ordine alle modalità alquanto confuse con le quali si interviene per la riforma di alcune materie estremamente rilevanti nel campo ambientale.

Alessio BONCIANI (PdL), relatore, fa presente che la questione inerente le modalità di approvvigionamento energetico

Pag. 143

del Paese, seppur di estrema attualità e di particolare rilevanza, investe un ambito ben più ampio delle finalità perseguite dal provvedimento in esame, con il quale il Governo ha voluto porre rimedio ad una situazione di discriminazione che si è venuta a creare tra gli operatori economici del settore, essendosi esaurite le quote di emissione per l'accesso al mercato 2008-2011 in ragione di una previsione iniziale insufficiente. Ritiene, comunque, che il Governo abbia operato una scelta ben precisa in favore del nucleare e non possa, quindi, essere accusato di non avere alcuna programmazione in merito. Sempre in merito al contenuto del provvedimento, sottolinea come un mancato intervento del Governo in materia di assegnazione di quote di emissione si sarebbe scaricato sul costo delle bollette e, quindi, sui cittadini ed avrebbe, con ogni probabilità, comportato delle sanzioni a carico dello Stato italiano da parte degli organismi comunitari. Dal momento che l'intervento prospettato non comporta alcun nuovo onere a carico del bilancio dello Stato, conclude affermando che le disposizioni contenute nel provvedimento sono capaci di determinare esclusivamente vantaggi per lo Stato e per gli operatori del settore.

Il sottosegretario Roberto MENIA, preliminarmente esprime apprezzamento per il tono e per gli argomenti affrontati nel corso del dibattito, che ha offerto diversi elementi di giudizio e spunti di riflessione da lui condivisi. Riferendosi più strettamente al contenuto del decreto-legge in esame, rileva anzitutto che si tratta di un provvedimento pienamente rispettoso dei limiti e dei presupposti costituzionalmente fissati per l'emanazione dei decreti-legge.
Manifesta, inoltre, apprezzamento per la larga condivisione registrata sulle misure previste dall'articolo 1 per la proroga del termine per la presentazione del MUD, nonché del termine per il versamento dei premi assicurativi all'INAIL da parte delle imprese di autotrasporto di merci in conto terzi.
Quanto alle misure contenute nell'articolo 2 in ordine alla assegnazione gratuita di quote di emissione di CO2 ai nuovi impianti entrati in esercizio, riconosce che nel corso del dibattito sono state toccate questioni reali e sono stati formulati rilievi che hanno un certo fondamento, ad esempio per quanto concerne la mancanza, ormai pluridecennale in Italia, di una coerente programmazione delle attività e degli interventi nel settore strategico della produzione di energia e delle sue ricadute sul versante economico e della tutela dell'ambiente e del territorio. Giudica, tuttavia, infondata la critica rivolta dal deputato Zamparutti al Governo in carica giacché ritiene che, a differenza del passato, alcune scelte di lungo periodo - che ovviamente possono essere non condivise sul piano politico - siano state adottate, con relativa assunzione di responsabilità da parte del Governo, come ad esempio quella riguardante il ritorno al nucleare come fonte di produzione di energia.
A suo avviso, invece, il caso in questione è il risultato di una situazione problematica, peraltro più ampia, nella quale si è venuto a trovare l'attuale Governo, il quale ha dovuto porre rimedio a scelte sbagliate fatte in precedenza. In particolare, ritiene che oggi siamo di fronte ai risultati negativi delle decisioni e degli impegni assunti dal precedente ministro dell'ambiente in sede europea, senza tenere conto delle caratteristiche del sistema produttivo italiano e senza preoccuparsi fino in fondo della necessità di difenderne i margini di competitività e di tenuta sul piano della concorrenza internazionale. Sotto questo profilo, osserva che il dato rappresentato dall'esaurirsi, già ad aprile 2009, delle quote di emissioni di CO2 a disposizione dei nuovi entranti sia un elemento difficilmente confutabile dell'erroneità delle scelte fatte in passato e della necessità in cui si è venuto a trovare l'attuale Governo di porvi, per quanto possibile, rimedio.
Con riferimento, poi, ai rilievi critici rivolti dal deputato Bratti al carattere disorganico dell'attività legislativa in materia ambientale, ammette che tali rilievi abbiano un certo fondamento, ma ritiene che in essi si rifletta, da un lato, la

Pag. 144

profonda difficoltà del Parlamento di esercitare il proprio ruolo e le proprie prerogative, in un rapporto di leale collaborazione con il Governo e in tempi effettivamente compatibili con le esigenze della società e dell'economia globalizzata, nonché le ulteriori criticità determinate dalla differenza delle norme regolamentari che regolano i lavori nei due rami del Parlamento.
Conclude, quindi, esprimendo apprezzamento per la relazione svolta dal relatore ed auspicando che la Commissione, dopo aver completato l'attività istruttoria ritenuta opportuna, possa pronunciarsi favorevolmente sul provvedimento d'urgenza in esame.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.40.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Mercoledì 26 maggio 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 14.40.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata su questioni in materia di infrastrutture.

Roberto TORTOLI, presidente, avverte che si procederà allo svolgimento degli atti di sindacato ispettivo all'ordine del giorno e che, come concordato nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, le interrogazioni a risposta immediata hanno ad oggetto questioni relative alla infrastrutture.
Ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-02935 Guido Dussin: Lavori di ammodernamento e messa in sicurezza della S.S. E45.

Gianluca PINI (LNP), cofirmatario dell'interrogazione, illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Gianluca PINI (LNP), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, precisa anzitutto che, per mero errore materiale, nel testo compare l'espressione «territorio emiliano» anziché quella corretta di «territorio romagnolo». Ne illustra quindi sinteticamente il contenuto sottolineando, in particolare, la situazione inaccettabile nella quale versa ormai la rete viaria dei territori coinvolti nei lavori di ammodernamento e messa in sicurezza della statale E45.

5-02936 Mariani: Lavori di ammodernamento e messa in sicurezza della S.S. E45.

Sandro BRANDOLINI (PD), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Sandro BRANDOLINI (PD), replicando, ringrazia per la puntuale risposta fornita dal rappresentante del Governo, ricordando che l'attuale situazione della strada in questione è assolutamente inadeguata rispetto all'evoluzione dei tempi e che la soluzione arriverà solo nel momento in cui la strada statale sarà trasformata in autostrada. Dato che tale momento non è così prossimo a venire, essendo previsti

Pag. 145

nove anni per il completamento dell'opera, occorre intervenire con urgenza sul versante della manutenzione della rete di viabilità alternativa. Infatti, i cantieri aperti sulla statale E45 producono un deterioramento della detta viabilità alternativa che costa ogni anno alla regione circa 200 milioni di euro. Per tale ragione, ritiene necessario che il Governo assuma precisi impegni in ordine alla contabilizzazione nei costi di manutenzione della ss. E45 anche degli indicati oneri oggi a carico esclusivo della regione.

5-02937 Ghiglia: Reperimento delle risorse per l'esproprio degli immobili situati lungo la linea ferroviaria del terzo valico.

Franco STRADELLA (PdL), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ne illustra sinteticamente i contenuti.

Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Franco STRADELLA (PdL), replicando, dichiara di prendere atto di una risposta che pur essendo esaustiva per molti aspetti, non chiarisce definitivamente se, nonostante la reiterazione di taluni procedimenti relativi alla progettazione dell'opera, i soggetti da espropriare saranno in ogni caso tenuti indenni dalla sottoposizione a nuovi procedimenti burocratici per l'esproprio degli immobili.

5-02938 Piffari: Lavori per la realizzazione della nuova statale n. 38.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) Illustra l'interrogazione in titolo.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Sergio Michele PIFFARI (IdV), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita, dalla quale avrebbe voluto evincere delle date precise in ordine al completamento dell'opera in esame.

5-02939 Libè: Lavori per la realizzazione del nuovo tunnel del Tenda.

Mauro LIBÈ (UdC) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando la necessità di un chiaro impegno del Governo in particolare per quel che concerne i tempi di completamento dell'opera, che risulta fondamentale per il potenziamento del collegamento diretto fra la pianura padana e la costa ligure e la Francia.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

Mauro LIBÈ (UdC), replicando, prende atto con piacere dell'impegno contenuto nella risposta fornita dal rappresentante del Governo e giudica congrui, seppure lunghi, gli indicati tempi di realizzazione dell'opera in questione. Conclude, quindi, richiamando il Governo a mantenere alta l'attenzione e la vigilanza sulla puntuale esecuzione dei lavori e sul pieno rispetto dei tempi per il loro completamento definitivo.

Roberto TORTOLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 15.15.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 26 maggio 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. - Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani.

La seduta comincia alle 15.15.

Pag. 146

DL 72/2010: Misure urgenti per il differimento di termini in materia ambientale e di autotrasporto, nonché per l'assegnazione di quote di emissione di CO2.
C. 3496 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana.

Raffaella MARIANI (PD) si riserva di intervenire in una prossima seduta.

Roberto TORTOLI, presidente, nessun chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizione per la predisposizione e l'installazione di alloggi di emergenza di uso duale in caso di calamità naturali, di disastri causati dall'uomo e di eventi non convenzionali.
C. 2243 Tassone.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 maggio 2010.

Vincenzo GIBIINO (PdL), relatore, fa presente che, a seguito di un ulteriore approfondimento, le disposizioni di cui all'articolo 8, che prevede la produzione di alloggi di emergenza in attesa di essere utilizzati in caso di calamità naturali, destano talune perplessità relative alla sostenibilità di una spesa per un evento futuro ed eventuale con il rischio di deterioramento delle stesse abitazioni non utilizzate nonché della necessità di affrontare ulteriori costi per la manutenzione. Al pari, ritiene che l'istituzione di un fondo per i programmi di ricerca e di innovazione di alloggi di emergenza determini un onere per le finanze pubbliche difficilmente sostenibile nel momento attuale. Ritiene, invece, utile che la Commissione preveda un ciclo di audizioni nei confronti dei soggetti che maggiormente hanno acquisito esperienza nella costruzioni di tali tipi di alloggi.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) esprime alcune perplessità sul contenuto di una proposta di legge che, pur avendo l'obiettivo condivisibile di garantire il più possibile il diritto all'abitazione in caso di calamità naturali, presenta profili di problematicità in ordine sia ai costi di custodia e di manutenzione degli alloggi in questione, sia agli oneri a carico degli enti locali per l'allestimento delle aree attrezzate. Ritiene, peraltro, che l'esame del provvedimento potrebbe essere un'utile occasione per approntare anche sul piano normativo un quadro di riferimento chiaro in ordine alle soluzioni operative - anche in termini di standard e caratteristiche degli alloggi di emergenza - da mettere in campo in caso di calamità naturali, nonché in ordine alla costruzione - anche attraverso l'istituzione di un apposito albo di imprese - di una rete europea di aziende alle quali rivolgersi in caso di emergenza per la fornitura di moduli abitativi di emergenza.

Raffaella MARIANI (PD), nell'esprimere condivisione per le perplessità fin qui espresse dal relatore e dal deputato Piffari, sottolinea a sua volta la problematicità delle disposizioni che pongono a carico degli enti locali, senza il concorso degli organi e amministrazioni dello Stato, gli oneri per la realizzazione delle aree destinate ad ospitare gli alloggi in caso di emergenza.

Vincenzo GIBIINO (PdL), relatore, precisa che i costi di custodia e manutenzione degli alloggi sono a carico dello Stato. Ribadisce, peraltro, le proprie perplessità sulla percorribilità, nella delicata congiuntura finanziaria che il Paese sta attraversando, dell'ipotesi prevista dalla proposta di legge in esame diretta ad approntare e mantenere un parco di alloggi di emergenza da allocare sul territorio in caso di calamità naturali. Conclude, dichiarando la sua disponibilità a svolgere un breve

Pag. 147

ciclo di audizioni sempre che l'Ufficio di presidenza lo ritenga opportuno.

Roberto TORTOLI, presidente, ritiene senz'altro accoglibile la richiesta di audizioni che potrebbe interessare i rappresentanti di Enea, della Protezione civile, di Confindustria e degli enti locali. Si riserva, comunque, di rappresentare alla Presidenza della Commissione tale richiesta. Nessun altro chiedendo di intervenire rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame.

La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.50.