CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 maggio 2010
326.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 14 LUGLIO 2010

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SEDE REFERENTE

Mercoledì 19 maggio 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Alfredo Mantica.

La seduta comincia alle 9.05.

DL 63/2010: Disposizioni urgenti in tema di immunità di Stati esteri dalla giurisdizione italiana e di elezioni degli organismi rappresentativi degli italiani all'estero.
C. 3443 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 18 maggio 2010.

Stefano STEFANI presidente e relatore, avverte che sono state presentate undici

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proposte emendative, di cui la Commissione avvia l'esame in questa seduta per poi trasmettere il testo del provvedimento, eventualmente modificato, alle Commissioni competenti per l'espressione dei prescritti pareri e quindi concludere l'esame entro la giornata odierna, essendo il disegno di legge in titolo calendarizzato in Assemblea a partire dalla prossima settimana (vedi allegato 1).
Segnala quindi di avere presentato, in qualità di relatore, gli emendamenti, 1.4, 1.5 e 1.6, volti a recepire le condizioni apposte ai pareri favorevoli del Comitato per la legislazione e della Commissione giustizia. Su tutti i restanti emendamenti, invita i proponenti al ritiro delle proposte emendative, formulando altrimenti parere contrario.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA, per quanto concerne l'articolo 1, esprime parere favorevole sugli emendamenti del relatore 1.4, 1.5 e 1.6. Con riferimento a quest'ultima proposta emendativa, sottolinea che essa accoglie il principio della fissazione di una data certa già insito al parere favorevole con condizione espresso dalla Commissione giustizia e recepito integralmente nella proposta emendativa 1.3 dell'onorevole Nirenstein. La previsione di un più lungo lasso di tempo, fino al 31 dicembre 2011, è a suo avviso maggiormente compatibile con i previsti tempi di lavoro della Corte internazionale di giustizia. Esprime quindi parere contrario sulle restanti proposte emendative riferite all'articolo 1. Passando all'articolo 2, ribadisce che il rinnovo degli organismi di rappresentanza degli italiani all'estero potrà comunque tenersi non appena approvata dal Parlamento la riforma della normativa vigente sui COMITES e sul CGIE. Nell'auspicare la conclusione dell'esame del progetto di riforma da parte del Senato entro la pausa estiva dei lavori parlamentari, ritiene che l'indicazione del 31 dicembre 2012 rappresenti quindi un termine ultimo cautelativo per l'indizione delle elezioni.

Francesco TEMPESTINI (PD) esprime apprezzamento per le proposte emendative della collega Nirenstein e si dichiara disponibile al ritiro del proprio emendamento soppressivo dell'articolo 1.

Franco NARDUCCI (PD) sottoscrive l'emendamento 1.2 Nirenstein e segnala di volere mantenere il proprio emendamento soppressivo dell'articolo 2 ritenendo possibile lo svolgimento delle elezioni di COMITES e CGIE a breve distanza di tempo rispetto alla approvazione della riforma da parte delle due Camere, in analogia con quanto avvenuto nel 2004. Sottolinea che la sua proposta emendativa deve essere interpretata anche alla luce dell'invito da lui già rivolto a tutti i gruppi al fine di un celere iter di esame dei progetti di riforma degli organi di rappresentanza delle comunità italiane all'estero, destinati diversamente al blocco totale delle proprie attività.

Fiamma NIRENSTEIN (PdL), condividendo l'opportunità di preservare l'ottimo stato delle relazioni tra l'Italia e la Germania tenendo però nella giusta considerazione le ragioni delle vittime di quei tragici avvenimenti, esprime apprezzamento per la proposta emendativa del relatore che, nella linea indicata dal suo emendamento 1.3 ma ampliando il lasso di tempo, recepisce il principio della fissazione di una data certa. Accoglie quindi l'invito al ritiro dei suoi emendamenti 1.2 e 1.3 in quanto l'introduzione del termine temporale attenua le conseguenze dell'automatismo procedurale di sospensione dell'esecutività dei titoli, richiamando l'impossibilità di sacrificare la tutela risarcitoria delle vittime dell'oppressione nazista e di salvaguardare le più recenti acquisizioni del diritto internazionale umanitario.

Mario BARBI (PD) sottolinea in primo luogo la superficialità del Governo nella predisposizione del testo in esame, alla luce dei necessari interventi correttivi, nonché nella valutazione dell'impatto delle nuove norme, considerata la potenziale

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portata del contenzioso interessato dal provvedimento.

Marco FEDI (PD) rimarca il fatto che il Governo deve assumersi le proprie responsabilità per garantire la fattibilità della riforma degli organismi di rappresentanza degli italiani all'estero, soprattutto per quanto concerne le necessarie risorse finanziarie, senza scaricare la responsabilità sul Parlamento. Anche a nome del suo gruppo, ribadisce la necessità di rispettare il principio democratico del rinnovo in tempi certi degli organismi ormai scaduti, affrontando poi con serenità il processo di riforma.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA dichiara in proposito che il Governo si è impegnato per promuovere un dibattito parlamentare distinto sulla riforma dell'esercizio del voto da parte degli italiani all'estero e sulla riforma degli organismi di rappresentanza delle comunità italiane, così da non pregiudicare il rinnovo dei COMITES e del CGIE. Ribadisce che, per quanto concerne il metodo del voto per corrispondenza o presso sezioni istituite ad hoc, il Governo non esprime una posizione pregiudiziale. Quanto agli aspetti finanziari, fa presente che le risorse destinate alla gestione ordinaria dei COMITES e del CGIE sono già stanziate mentre quelle per il finanziamento delle procedure elettorali potranno essere quantificate una volta individuato il metodo di voto. Nel ribadire la disponibilità del Governo al dialogo sulle predette riforme, auspica che il Parlamento svolga a pieno il proprio ruolo.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che la Commissione procederà all'esame degli emendamenti.

Francesco TEMPESTINI (PD), nel ritirare l'emendamento 1.1 a sua firma, fa proprio a nome del suo gruppo l'emendamento 1.2, ritirato dalla collega Nirenstein.

La Commissione respinge l'emendamento 1.2, fatto proprio dal gruppo del Partito Democratico.

Gianpaolo DOZZO (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento 1.6 del relatore che fissa una data certa come termine per l'operatività della sospensione introdotta dal decreto-legge. Ricorda che già da alcuni anni la Lega Nord ha assunto iniziative in relazione alla questione degli indennizzi ai cittadini italiani deportati in Germania, che rimane un problema aperto di cui il Governo deve tenere conto al fine di trovare una soluzione politica con la Germania.

Francesco TEMPESTINI (PD), esprimendo apprezzamento per le parole del collega Dozzo, che ha fatto riferimento ad una questione a cui il Partito Democratico è assai sensibile, e sottolineando le incongruità giuridiche del decreto-legge in esame, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sugli emendamenti del relatore 1.4 e 1.5 ed un voto di astensione sull'emendamento 1.6 del relatore, che rappresenta un vulnus minore rispetto a quanto prospetta il testo del provvedimento.

La Commissione approva quindi gli emendamenti 1.4, 1.5 e 1.6 del relatore.

Giuseppe ANGELI (PdL) auspica l'approvazione del proprio emendamento 2.1.

La Commissione respinge quindi gli identici emendamenti 2.1 Angeli, 2.2 Bindi, 2.3 Narducci, e 2.4 Merlo e l'emendamento 2.5 Evangelisti.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che è così concluso l'esame preliminare del provvedimento che sarà trasmesso nel testo risultante dall'approvazione degli emendamenti alle Commissioni competenti in sede consultiva. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche all'articolo 1 del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio 2005, n. 80, e all'articolo 13 della legge 26 febbraio 1987, n. 49, concernenti la gestione dei Pag. 106
fondi dell'Amministrazione degli affari esteri per la cooperazione allo sviluppo.
C. 3400 Pianetta e C. 3448 Evangelisti.

(Seguito esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 maggio 2010.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che sono state presentate quattro proposte emendative al provvedimento in titolo (vedi allegato 2).

Margherita BONIVER (PdL), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento 1.1 Evangelisti in quanto volto ad introdurre un ulteriore vincolo ad una normativa di per sé già assai complessa. Esprime quindi parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 2.02 Evangelisti in quanto introduce la previsione che, in relazione agli interventi straordinari di cooperazione, i beni, attrezzature e derrate alimentari da cedere siano acquistati prevalentemente in loco o nella regione. Esprime infine parere contrario sugli articoli aggiuntivi 2.01 e 2.03 Evangelisti.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA esprime parere conforme a quello del relatore a condizione che, in relazione all'articolo aggiuntivo 2.02 Evangelisti, la parola «prevalentemente» sia sostituita dalla parola «preferibilmente».

Stefano STEFANI, presidente, rilevando l'assenza dei presentatori delle proposte emendative, avverte che si intende che vi abbiano rinunciato.

Margherita BONIVER (PdL), relatore, presenta l'articolo aggiuntivo 2.04, che recepisce il contenuto dell'articolo aggiuntivo 2.02 Evangelisti, testé decaduto, e accoglie la proposta di riformulazione avanzata dal rappresentante del Governo.

La Commissione approva quindi l'articolo aggiuntivo 2.04 del relatore.

Stefano STEFANI, presidente, avverte che è così concluso l'esame preliminare del provvedimento che sarà trasmesso nel testo risultante dall'approvazione degli emendamenti alle Commissioni competenti in sede consultiva. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 9.40.

AUDIZIONI INFORMALI

Mercoledì 19 maggio 2010.

Audizione dell'Ambasciatore Silvio Fagiolo nell'ambito dell'esame del Progetto di decisione del Consiglio UE che fissa l'organizzazione e il funzionamento del servizio europeo per l'azione esterna (8029/10 POLGEN 43).

L'audizione informale è stata svolta dalle 14 alle 15.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 19 maggio 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Alfredo Mantica.

La seduta comincia alle 15.

DL 63/2010: Disposizioni urgenti in tema di immunità di Stati esteri dalla giurisdizione italiana e di elezioni degli organismi rappresentativi degli italiani all'estero.
C. 3443 Governo.

(Seguito esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana di oggi.

Stefano STEFANI, presidente e relatore, avverte che è pervenuto il parere favorevole, con un'osservazione, della Commissione affari costituzionali nonché della

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Commissione giustizia, mentre la Commissione bilancio esprimerà il proprio parere all'Assemblea, essendo il provvedimento già calendarizzato.

La Commissione delibera quindi di conferire il mandato al relatore, presidente Stefani, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Stefano STEFANI, presidente e relatore, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 15.05.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 19 maggio 2010. - Presidenza del presidente Stefano STEFANI. - Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Alfredo Mantica.

La seduta comincia alle 15.05.

Incentivi fiscali per il rientro dei lavoratori in Italia.
C. 2079 Letta.
(Parere alla VI Commissione).
(Esame e conclusione - Parere contrario).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

Stefano STEFANI, presidente, in sostituzione del relatore, onorevole Pini, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna, segnala che l'iniziativa legislativa è nata per contrastare il fenomeno dell'emigrazione dei cervelli dal nostro Paese, un fenomeno in costante aumento. Le statistiche indicano infatti che l'Italia ha una percentuale di laureati residenti all'estero del 2,3 per cento più che doppia di quella degli altri grandi paesi europei.
Sottolinea che il provvedimento prevede la minore imponibilità del reddito in favore di lavoratori che intendano fare ritorno nel nostro Paese, purché abbiano dalla nascita la cittadinanza comunitaria ed abbiano vissuto in Italia almeno due anni. Rileva che, rispetto al testo originario, la Commissione ha ampliato la gamma dei beneficiari a tutti coloro i quali abbiano acquisito all'estero non solo una specializzazione post lauream, ma anche un titolo di laurea ovvero un'esperienza lavorativa, prevedendo tuttavia che siano nati dopo il 1o gennaio 1969.
Per quanto concerne più strettamente la sfera di competenza di questa Commissione, segnala l'onere della previsione di accordi bilaterali con gli Stati esteri di provenienza in materia previdenziale, unitamente ad un consistente aggravio amministrativo per la rete consolare. Si riserva quindi di formulare una proposta di parere anche in base a quanto potrà emergere dal dibattito.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA, pur apprezzando le finalità del provvedimento, esprime perplessità sulle norme di cui agli articoli 3 e 9 del testo in esame. Tali disposizioni sono formulate in termini assai generici quanto all'impatto sulla rete consolare, restando del tutto indeterminato il numero dei potenziali destinatari delle nuove norme.

Gianpaolo DOZZO (LNP) manifesta dubbi sulla validità stessa degli obiettivi del provvedimento. Considerato che i beneficiari delle agevolazioni fiscali potrebbero essere imprenditori di talune regioni del Centro e del Sud del Paese già caratterizzate da alti tassi di disoccupazione, non appare evidente l'utilità derivante dall'attrarre ulteriori soggetti in cerca di lavoro, ai sensi dell'articolo 4, con la prevedibile insoddisfazione da parte dei lavoratori disoccupati già residenti in quelle regioni. Ritiene pertanto necessario che si riconsiderino con particolare attenzione questi delicati aspetti.

Franco NARDUCCI (PD) osserva che il problema del drenaggio dal nostro Paese verso l'estero di risorse umane e professionali

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qualificate, noto come fenomeno della «fuga dei cervelli», non può non essere affrontato. Si dichiara scettico in ordine alla preferenza territoriale operata a favore di aree già caratterizzate da elevata disoccupazione di lavoratori ad alto potenziale intellettuale. Ritiene inoltre che debba essere verificato l'impatto delle norme sull'amministrazione degli affari esteri.

Roberto ANTONIONE (PdL) si associa ai dubbi avanzati dal sottosegretario Mantica quanto agli oneri amministrativi sicuramente considerevoli e del tutto indeterminati che il provvedimento pone a carico del Ministero degli affari esteri. Pur condividendo le finalità del provvedimento, non aderisce alla scelta territoriale operata e contesta il ricorso allo strumento dell'agevolazione fiscale in luogo di un generale ripensamento del nostro sistema formativo e lavorativo, segnato da sacche di inefficienza e clientela, autentiche cause della fuga dei cervelli. La capacità di stimolare investimenti su risorse umane di alto livello si fonda, a suo avviso, su riforme di più ampio respiro e non su facilitazioni fiscali utili soltanto a promuovere dinamiche assistenzialistiche. Prevedendo obiezioni anche sul piano della copertura finanziaria, esprime a nome del gruppo una valutazione fortemente negativa.

Stefano STEFANI, presidente, segnala l'opportunità che sia soppresso l'articolo 9 del provvedimento in titolo.

Franco NARDUCCI (PD) concorda con l'osservazione del presidente Stefani.

Renato FARINA (PdL) fa presente che la proposta di legge nasce nel quadro di un'iniziativa di solidarietà derivante dalla presa d'atto di una situazione di emergenza. L'iniziativa è frutto della condivisione di diversi gruppi e alla quale è stata garantita una copertura finanziaria garantita, seppur ridotta.

Enrico PIANETTA (PdL) chiede chiarimenti al Governo in ordine all'applicabilità dei criteri di cui all'articolo 3.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA ribadisce le perplessità già espresse sull'indeterminatezza delle nuove disposizioni che metterebbero in difficoltà le strutture del Ministero degli affari esteri, chiamate ad assumersi un gravoso impegno istruttorio ed amministrativo in relazione alla verifica delle situazioni individuali.

Enrico PIANETTA (PdL) ritiene che il periodo di soggiorno in Italia di ventiquattro mesi debba essere aumentato.

Renato FARINA (PdL), nel sottolineare che i prospettati benefici fiscali si baserebbero su introiti che si produrrebbero per il fatto del rientro dei lavoratori, il cui apporto professionale inciderebbe positivamente sul prodotto interno lordo, esclude che possano profilarsi problemi di immigrazione clandestina.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA osserva che procedure troppo complesse ai fini delle verifiche istruttorie si potrebbero comunque prestare a falle e distorsioni rispetto alle finalità del provvedimento.

Roberto ANTONIONE (PdL) ribadisce, quanto al merito complessivo del provvedimento, l'inadeguatezza dello strumento fiscale, che in situazioni analoghe si è rivelato del tutto fallimentare. Ribadisce inoltre la propria contrarietà alle disposizioni rientranti nella sfera di competenza della III Commissione per il fondato dubbio sulla sostenibilità del conseguente carico di lavoro per il Ministero degli affari esteri.

Stefano STEFANI, presidente, alla luce delle considerazioni svolte dai colleghi e tenendo conto dell'orientamento emerso nei gruppi di maggioranza nonché dei rilievi critici espressi dal rappresentante del Governo, formula una proposta di parere contrario (vedi allegato 3).

Renato FARINA (PdL) e Franco NARDUCCI (PD) preannunciano che voteranno contro la proposta di parere formulata dal relatore.

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La Commissione approva quindi la proposta di parere contrario come formulata dal relatore.

Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia.
C. 3290 Governo, C. 529 Vitali e C. 3478 Di Pietro.

(Parere alla II Commissione).
(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Stefano STEFANI, presidente e relatore, osserva che il provvedimento in titolo persegue l'obiettivo di riordinare l'intera disciplina vigente in materia di lotta alla mafia e rappresenta un'iniziativa legislativa di straordinaria valenza riformatrice, elaborata dal Governo nell'ambito dell'obiettivo strategico di lotta alla criminalità organizzata, anche nei suoi risvolti transnazionali.
Relativamente ai profili di competenza della Commissione, segnala l'articolo 6, recante, tra l'altro, modifiche alla disciplina in materia di operazioni sotto copertura, di novella dell'articolo 9 della legge 16 marzo 2006, n. 146, di ratifica ed esecuzione della Convenzione e dei Protocolli delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato transnazionale, adottati dall'Assemblea generale il 15 novembre 2000 ed il 31 maggio 2001. A seguito delle modifiche, il nuovo comma 6 dell'articolo 9 della citata legge del 2006 estende alle autorità doganali la possibilità già prevista per gli ufficiali di polizia giudiziaria, nell'ambito delle rispettive attribuzioni, di omettere o ritardare gli atti di propria competenza quando ciò sia necessario per acquisire rilevanti elementi probatori ovvero per l'individuazione o la cattura dei responsabili di determinati delitti. La nuova norma prevede altresì per le attività antidroga l'immediato avviso, oltre che del pubblico ministero, anche dalla Direzione centrale per i servizi antidroga per il necessario coordinamento internazionale.
Osserva che è infatti indubbio che la repressione dei reati connessi al traffico degli stupefacenti - centrale per colpire gli interessi delle organizzazioni criminali - implica la disciplina degli aspetti di cooperazione transfrontaliera e di rapporti tra gli Stati.
Sottolinea infine che il provvedimento richiama ancora la legge n. 146 del 2006 di ratifica della Convenzione ONU per le attività sotto copertura, mentre ulteriori aspetti di rilievo internazionalistico riguardano i riferimenti agli ufficiali e agli agenti di polizia giudiziaria, anche appartenenti ad organismi di polizia esteri.

Il sottosegretario Alfredo MANTICA condivide le considerazioni svolte dal relatore.

Stefano STEFANI, presidente e relatore, in vista degli emendamenti che potranno essere approvati dalla Commissione di merito nella giornata di domani, propone di rinviare l'espressione del parere alla prossima settimana.

La Commissione concorda.

Stefano STEFANI, presidente e relatore, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.35.