CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 29 aprile 2010
317.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 29 aprile 2010. - Presidenza del vicepresidente Enrico FARINONE.

La seduta comincia alle 9.15.

Disposizioni tributarie e finanziarie urgenti in materia di contrasto alle frodi fiscali, di potenziamento e razionalizzazione della riscossione tributaria, di destinazione dei gettiti recuperati al finanziamento di un Fondo per incentivi e sostegno alla domanda in particolari settori.
C. 3350 Governo.
(Parere alle Commissioni VI e X).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizione e osservazione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 28 aprile 2010.

Enrico FARINONE, presidente, ricorda che l'avvio dell'esame del provvedimento in Assemblea avrà inizio a partire da lunedì prossimo e che pertanto la XIV Commissione sarà chiamata ad esprimersi entro la giornata odierna. Rammenta inoltre che le Commissioni riunite VI e X hanno approvato questa notte emendamenti al testo, che sono stati trasmessi questa mattina stessa e sui quali pertanto la Commissione non sarà in grado di tenere conto nella propria valutazione.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, illustra una proposta di parere favorevole

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con condizione e osservazione (vedi allegato 1).

Enrico FARINONE, presidente, intervenendo a nome del gruppo del PD, evidenzia come quello in esame - al di là della pomposità del titolo - sia un provvedimento di natura elettorale, accompagnato da risorse insufficienti e che non accontenta in alcun modo i soggetti coinvolti; i commercianti avrebbero già protestato contro l'inefficienza delle misure proposte.
A dimostrazione di quanto detto, richiama i commi 2, 3 e 4 dell'articolo 4 (Fondo per interventi a sostegno della domanda in particolari settori), ove si prevede un incentivo nella forma di agevolazione fiscale per la realizzazione di campionari nell'industria tessile e nella confezione di articoli di abbigliamento e di articoli in pelle e pelliccia. Il beneficio fiscale consiste nell'escludere dall'imposizione sul reddito di impresa (e quindi ai soli fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche - IRPEF e dell'imposta sul reddito delle società - IRES) il valore degli investimenti in tali campionari (fatti a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2009 e fino alla chiusura del periodo d'imposta in corso alla data del 31 dicembre 2010) nel limite complessivo di settanta milioni di euro come massimo onere per il bilancio dello Stato e quindi in termini di perdita di gettito. Data la natura del beneficio, questo viene attribuito al contribuente solo al momento del pagamento del saldo delle imposte determinato in sede di dichiarazione dei redditi.
Dal punto di vista dei profili di compatibilità comunitaria, il comma 3 dell'articolo 4 stabilisce, nel rispetto della disciplina comunitaria sugli aiuti di Stato, che l'agevolazione è fruibile nei limiti degli importi de minimis previsti dall'Unione europea «fino all'autorizzazione della Commissione europea».
La norma, apparentemente, è rigorosa: la normativa europea individua infatti, come possibili «aiuti di stato» le agevolazioni fiscali non dirette in generale ad un intero comparto, ma circoscritte solo ad alcuni beneficiari, operanti in specifiche attività o settori, o in territori individuati (è il caso in questione, con un beneficio fiscale ristretto all'industria tessile ed al settore della confezione di articoli di abbigliamento e di articoli in pelle e pelliccia). In questo caso è necessaria un'apposita autorizzazione della Commissione europea nel rispetto dell'articolo 88 del Trattato CE (con poche eccezioni, per alcune zone o attività).
Vi è, però, da considerare, che la normativa comunitaria per gli aiuti di minima entità (c.d. de minimis) non prevede alcun obbligo di notifica o autorizzazione. Tra l'altro, il Regolamento (CE) n. 1998/2006 sugli aiuti de minimis, per il periodo 2007-2013, ha elevato il limite di aiuti - per il quale non è necessaria alcuna notifica o autorizzazione comunitaria - da 100.000 a 200.000 euro in tre anni. Inoltre, una recente Comunicazione della Commissione europea (Comunicazione 7 aprile 2009, n. 2009/C83/01) ha ulteriormente innalzato da 200.000 a 500.000 euro in tre anni l'importo della sovvenzione che può essere concessa al singolo beneficiario, in deroga agli articoli 87 e 88 del Trattato CE e quindi senza violare la disciplina europea in tema di aiuti di Stato. Non vi è dubbio che la norma in questione, pur particolaristica, perché indirizzata ad uno specifico settore, non vìola la disciplina sugli aiuti di Stato perché senza dubbio rientra nella categoria degli aiuti di minima entità.
Si chiede dunque perché si condizioni un beneficio cosi poco rilevante all'autorizzazione comunitaria, se gli aiuti di minima entità non richiedono né l'obbligo di notifica né l'autorizzazione della Comunità. Da notare, che in passato il fissare l'obbligo di notifica alla Comunità - anche quando non necessario - è stato usato per ritardare l'erogazione degli incentivi, fino al momento in cui il relativo stanziamento sul bilancio dello Stato andava in economia.

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In definitiva, il caso specifico segnala la possibilità di 'abuso' della normativa comunitaria o il richiamo ad essa, solo in funzione delle esigenze e delle disponibilità effettive delle risorse economico-finanziarie - tanto più che il beneficio fiscale (consistente in una riduzione del reddito d'impresa determinato ai fini delle imposte sui redditi di un ammontare corrispondente ai valore degli investimenti) viene coperto con il recupero dell'evasione fiscale, ossia con una copertura finanziaria quanto mai aleatoria.
Al di là dell'esempio specifico, il provvedimento appare nel suo complesso confuso; considerato inoltre il fatto che la Commissione si esprime oggi su un testo non più attuale, che non tiene conto degli emendamenti approvati dalle Commissioni di merito, preannuncia il voto contrario del gruppo del PD sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Nicola FORMICHELLA (PdL), nel preannunciare il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, sottolinea come quello in esame sia un provvedimento che - come dimostrato dal successo riscosso - risulta utile e apprezzato dai cittadini.

Nunziante CONSIGLIO (LNP) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

La seduta termina alle 9.25.

ATTI COMUNITARI

Giovedì 29 aprile 2010. - Presidenza del vicepresidente Enrico FARINONE.

La seduta comincia alle 9.25.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio che istituisce un'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (Frontex).
COM(2010)61 def.

(Ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà).
(Seguito dell'esame e conclusione - Valutazione di conformità).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà, rinviato nella seduta del 28 aprile 2010.

Luca BELLOTTI (PdL), relatore, come già emerso nel corso della seduta svoltasi ieri, ritiene che non vi siano dubbi in ordine alla conformità dell'atto in oggetto al principio di sussidiarietà.

Sandro GOZI (PD) condivide l'analisi positiva sulla conformità dell'atto al principio di sussidiarietà del relatore. Ritiene opportuno - anche alla luce di quanto ha segnalato nella seduta di ieri - che il documento del relatore faccia un riferimento esplicito al fatto che l'azione coordinata e la politica comune debbano svolgersi nel pieno rispetto dei diritti fondamentali.
Ribadisce inoltre, per il futuro, la richiesta già avanzata nella seduta di ieri a nome del gruppo del PD, ovvero che in sede di esame di progetti di atti dell'UE ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà sia presente un rappresentante del Governo.

Luca BELLOTTI (PdL), relatore, accoglie la proposta di integrazione formulata dall'onorevole Gozi e formula una proposta di documento che, nelle premesse, tiene conto di tale precisazione (vedi allegato 2). Condivide inoltre l'opportunità di prevedere la partecipazione del Governo,

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particolarmente utile ai lavori della Commissione.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di documento formulata.

La seduta termina alle 9.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.35 alle 9.55.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Disposizioni per la tutela professionale e previdenziale, nonché interventi di carattere sociale, in favore dei lavoratori dello spettacolo.
Nuovo testo unificato C. 762 Bellanova e abb.