CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 aprile 2010
316.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Mercoledì 28 aprile 2010. - Presidenza del presidente della X Commissione, Andrea GIBELLI. - Intervengono il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico, Stefano Saglia, e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 9.40.

DL 40/10: Disposizioni tributarie e finanziarie urgenti in materia di contrasto alle frodi fiscali, di potenziamento e razionalizzazione della riscossione tributaria, di destinazione dei gettiti recuperati al finanziamento di un Fondo per incentivi e sostegno alla domanda in particolari settori.
C. 3350 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 27 aprile 2010.

Andrea GIBELLI, presidente, segnala anzitutto che le Presidenze, anche in relazione ai ricorsi presentati nella giornata di ieri, hanno ritenuto di ritenere ammissibili

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gli emendamenti 4.113 Reguzzoni e 4.173 Lulli.
Ricorda quindi che nella seduta di ieri sera si è proceduto ad una serie di accantonamenti di proposte emendative riferite all'articolo 2; si tratta sia di proposte sulle quali sono ancora in corso riflessioni in relazione al giudizio di ammissibilità, sia di proposte sulle quali sono attese specifiche risposte da parte del Governo, anche in connessione alla rivalutazione del parere contrario espresso, sia infine di proposte con parere favorevole di relatori e Governo previe specifiche riformulazioni.
Si tratta in dettaglio dei seguenti emendamenti: 2.56 Governo e identico 2.28 Pagano (pacchetto risarcimento diretto RC auto); 2.51 Pugliese, accantonato poiché riformulato; 2.44 Occhiuto (pacchetto editoria); 2.5 Bernardo (pacchetto tabacchi); 2.6 Germanà e 2.33 Ventucci e 2.34 Germanà, accantonati perché riformulati ovvero assorbiti; 2.7 Pugliese (pacchetto tabacchi); 2.50 Vignali (pacchetto concessioni idroelettriche); 2.16 Savino (social housing); 2.70 Nannicini, 2.54 Torazzi, 2.49 Vignali, 2.68 Abrignani, 2.36 Pagano, 2.39 Pelino, 2.40 Osvaldo Napoli, 2.67 Nannicini e 2.37 Barbato (accantonati per riflessioni Governo sul parere contrario); 2.41 Pagano e identici 2.48 Vignali, 2.73 Pelino e 2.69 Marchignoli (pacchetto RC auto); 2.19 Bernardo, nella parte ammissibile (riformulato e che assorbe 4.113 e 4.173); 2.22 Bernardo (pacchetto RC auto); 2.25 Savino (pacchetto 5 per mille, nonché riformulato); 2.42 Pagano (pacchetto RC auto); 2.02 Pelino (pacchetto RC auto).
Chiede quindi al rappresentante del Governo se ha indicazioni da fornire sul tema dell'editoria, posto nella seduta di ieri.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI in relazione al tema dell'editoria manifesta l'orientamento favorevole del Governo sulle proposte emendative riguardanti la destinazione di risorse per le tariffe postali ai fini di agevolare le ONLUS operanti nel settore dell'editoria. Fa inoltre presente che è in corso un tavolo di lavoro presso la Presidenza del Consiglio dei ministri sui temi dell'editoria e che sono allo studio ulteriori strumenti di sostegno a tale settore. Per quanto concerne il provvedimento in esame, conferma la disponibilità al mantenimento delle risorse quantificate in 30 milioni di euro che configurano un segnale positivo in attesa dell'adozione di ulteriori misure.

Silvana Andreina COMAROLI (LNP) chiede chiarimenti in merito alla proposta emendativa in tema di agevolazioni alle ONLUS nel campo dell'editoria al fine di comprendere se si tratti di esaminare una riformulazione di emendamenti già presentati o un nuovo emendamento del Governo.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI chiarisce che la questione è trattata nella nuova formulazione dell'emendamento Pugliese 2.51.

Andrea GIBELLI, presidente, chiede a questo punto quale sia la disponibilità dei gruppi a procedere nell'esame degli emendamenti accantonati nella seduta di ieri, ritenendo che possa essere possibile procedere almeno all'esame di quelle proposte accantonate a seguito di specifiche riformulazioni, ovvero in attesa di una nuova valutazione del Governo relativamente al parere espresso.

Alberto FLUVI (PD), richiamando le considerazioni svolte in altre sedute dal presidente Conte sul tema delle ammissibilità, ritiene che la risposta del Governo sul tema dell'editoria non sia soddisfacente. Nell'appellarsi pertanto ad una rigorosa applicazione dei criteri in tema di ammissibilità, sottolinea l'inopportunità di considerare il decreto-legge in titolo come un provvedimento omnibus. Esprime quindi disponibilità sulla proposta di lavoro delineata dal presidente Gibelli.

Gianfranco CONTE, presidente della VI Commissione, propone di procedere, dal momento che è stata riscontrata sul tema la disponibilità dei gruppi, oltre alle votazioni

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già stabilite sull'articolo 2, anche alla votazione dell'emendamento Savino 2.25, nel testo riformulato, in quanto finalizzato a definire in modo esaustivo la procedura relativa al 5 per mille per gli anni 2007-2008.

Alberto FLUVI (PD), nel condividere la proposta del presidente Conte, auspica che le Presidenze delle Commissioni procedano nel prosieguo dei lavori alla dichiarazione delle inammissibilità relativamente alle proposte emendative presentate ed accantonate a causa dei profili problematici riscontrati.

Andrea GIBELLI, presidente, precisa che l'eventuale deliberazione sugli emendamenti citati non preclude ulteriori aperture su altre proposte riferite all'articolo 2.

Antonio BORGHESI (IdV) ribadisce che il giudizio di ammissibilità degli emendamenti non può essere espresso sulla base di motivazioni politiche.

Andrea GIBELLI, presidente, ricordato che la prassi parlamentare ha registrato casi in cui, essendo stato raggiunto un accordo politico, si è deciso addirittura di accorpare il contenuto di due provvedimenti di urgenza, sottolinea che, per quanto riguarda il provvedimento in esame, sono state individuate alcune proposte emendative che presentano profili problematici dal punto di vista dell'ammissibilità, ma sulle quali le Presidenze ritengono opportuno acquisire l'orientamento dei gruppi, al fine di verificare ulteriormente la possibilità di esaminarle, in considerazione del fatto che esse riguardano problematiche di interesse generale, in alcuni casi da tempo all'attenzione delle Commissioni, oppure sono volte ad assicurare l'adeguamento dell'ordinamento nazionale a norme comunitarie.

Antonio BORGHESI (IdV) ritiene che le prassi parlamentari solitamente siano decise dalle maggioranze, mentre i criteri di ammissibilità delle proposte emendative debbono essere basati su motivazioni tecnico-giuridiche.

Anna Teresa FORMISANO (UdC) sottolinea che il proprio gruppo sarà particolarmente attento anche ai pareri espressi dal rappresentante del Governo.

Andrea GIBELLI, presidente, ricorda che il proponente ha accettato la riformulazione del proprio emendamento Pugliesi 2.51.

Si passa alla votazione dell'emendamento Pugliese 2.51, come riformulato.

Alberto FLUVI (PD) chiede chiarimenti sul contenuto dell'emendamento in esame e, in particolare, se esso comporti una sanatoria per i concessionari del servizio di riscossione. Chiede altresì su quale base sia fondata la certezza del previsto recupero di 50 milioni di euro. Osserva che, in generale, la copertura del provvedimento d'urgenza in esame appare estremamente aleatoria.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI assicura che, in base alla valutazione dell'Agenzia delle entrate, si tratta di obiettivi assolutamente raggiungibili.

Antonio BORGHESI (IdV) dichiara voto contrario sull'emendamento Pugliese 2.51, come riformulato.

Marco Mario MILANESE (PdL), relatore per la VI Commissione, propone un'ulteriore riformulazione dell'emendamento 2.51 Pugliese nonché dell'emendamento Bernardo 2.19, nella parte ammissibile.

Marco PUGLIESE (PdL) accetta l'ulteriore riformulazione proposta.

Maurizio BERNARDO (PdL) accetta la riformulazione proposta.

Le Commissioni approvano l'emendamento Pugliese 2.51, come ulteriormente riformulato (vedi allegato 1).

Si passa alla votazione dell'emendamento Germanà 2.6.

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Alberto FLUVI (PD) giudica ultroneo il contenuto dell'emendamento Germanà 2.6, nel testo riformulato, in materia di sistemi di gioco.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, nel ricordare il parere favorevole espresso sull'emendamento Germanà 2.6, nel testo riformulato, sottolinea che è di notevole importanza potenziare l'attività dei Monopoli di Stato, anche alla luce della normativa comunitaria in materia di giochi.

Le Commissioni approvano l'emendamento 2.6 Germanà nel testo riformulato; restano assorbiti gli emendamenti 2.33 Ventucci e 2.34 Germanà..

Andrea GIBELLI, presidente, avverte che le Commissioni passeranno all'esame dell'emendamento Nannicini 2.70, degli identici emendamenti Torazzi 2.54, Vignali 2.49, Abrignani 2.68, Pagano 2.36, Pelino 2.39 e Osvaldo Napoli 2.40, nonché degli emendamenti Nannicini 2.47 e Barbato 2.37, accantonati nella seduta di ieri.
A tale proposito rileva come i relatori ed il Governo mantengano il parere contrario già espresso su di essi.

Alberto FLUVI (PD) invita i relatori ed il Governo a rivalutare il parere contrario espresso sulle predette proposte emendative, rilevando come esse siano volte ad eliminare un'incomprensibile differenziazione tra i diritti dei beneficiari delle polizze assicurative stipulate con le Poste e quelli dei beneficiari di polizze contratte con compagnie assicurative: mentre infatti i primi possono ottenere il rimborso delle somme devolute al Fondo per il risarcimento dei risparmiatori truffati, i secondi non godono sotto questo profilo di alcuna tutela.

Francesco BARBATO (IdV) ritiene che l'atteggiamento assunto dalla maggioranza e dal Governo in merito agli emendamenti all'esame dimostri l'infondatezza dell'affermazione propagandistica secondo la quale l'attuale Governo non metterebbe le mani nelle tasche dei cittadini. Rileva, infatti, come la disciplina sulla devoluzione al Fondo per il ristoro ai risparmiatori traditi delle somme relative a polizze assicurative per le quali è maturata la prescrizione, determini alcune ingiustizie clamorose, che gli emendamenti all'esame, segnatamente il suo emendamento 2.37, intendono sanare, eliminando del tutto la retroattività della disciplina in materia, che invece il comma 4 dell'articolo 2 mantiene largamente, in quanto esclude la possibilità che vengano restituiti agli aventi diritto le somme già versate al predetto Fondo.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA sottolinea come il problema affrontato dagli emendamenti sia da tempo all'attenzione del Governo, ringraziando quindi i presentatori per aver sollevato nuovamente la questione. Ritiene, tuttavia, che risulti difficile al momento quantificare l'ammontare delle risorse necessarie per estendere la possibilità di restituzione anche alle somme già versate al Fondo alimentato dalle cosiddette «polizze dormienti». Dichiara, peraltro, la disponibilità del Governo ad approfondire tale aspetto, così da poter affrontare nuovamente il tema in occasione della discussione in Assemblea del provvedimento.

Laura FRONER (PD) valuta positivamente la disponibilità espressa dal Sottosegretario ad affrontare nuovamente la questione nel corso della discussione in Assemblea, al fine di ripristinare parità di trattamento tra quei soggetti che hanno già potuto ottenere la restituzione delle somme precedentemente versate al Fondo e quelli a cui ancora non è stata riconosciuta tale possibilità.

Andrea LULLI (PD) valuta anch'egli positivamente le dichiarazioni del Sottosegretario, ritenendo tuttavia che non sia più possibile trincerarsi dietro le problematiche relative alla quantificazione delle risorse correnti per tale misura, che è da tempo all'attenzione dell'Esecutivo e del Parlamento. Rileva quindi come la questione affrontata dagli emendamenti 2.70 e

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seguenti rivesta un rilievo prioritario per il suo gruppo, auspicando che sia possibile affrontare il tema già nel corso dell'esame del provvedimento presso le Commissioni riunite. Suggerisce quindi di mantenere momentaneamente l'accantonamento dei predetti emendamenti.

Andrea GIBELLI, presidente, in riferimento alla proposta avanzata dal deputato Lulli, ricorda che nella giornata odierna le Commissioni dovranno concludere l'esame di tutte le proposte emendative presentate, rilevando quindi come non sia possibile procedere ad ulteriori accantonamenti.

Anna Teresa FORMISANO (UdC) condivide la proposta del deputato Lulli di mantenere l'accantonamento degli emendamenti, ritenendo opportuno compiere su di essi un'ulteriore riflessione fino alla seduta convocata per le ore 14,30.

Andrea GIBELLI, presidente, ribadisce la sua contrarietà a mantenere accantonati gli emendamenti, rilevando come il rappresentante del Governo abbia già dichiarato l'impegno ad affrontare nuovamente la questione nel corso della discussione in Assemblea.

Francesco BARBATO (IdV) raccomanda ulteriormente l'approvazione del proprio emendamento 2.37, sottolineando l'esigenza di rispettare i diritti di quei cittadini che hanno subito una grave ingiustizia a causa della retroattività delle norme concernenti la devoluzione al Fondo delle somme relative alle polizze assicurative. Ritiene quindi indispensabile risolvere immediatamente tale problematica, paventando che l'eventuale apposizione della questione di fiducia sul provvedimento possa inibire qualsiasi riflessione sul tema in occasione della discussione in Assemblea del provvedimento.

Ivano STRIZZOLO (PD), con riferimento all'esigenza di approfondimento prospettata dal Sottosegretario, rileva come il Governo abbia avuto molti mesi per riflettere su tale questione ricordando di aver egli stesso presentato un emendamento in materia al disegno di legge finanziaria per il 2010, che era stato respinto dalla maggioranza.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Nannicini 2.70, gli identici emendamenti Torazzi 2.54, Vignali 2.49, Abrignani 2.68, Pagano 2.36, Pelino 2.39, e Osvaldo Napoli 2.40, nonché gli emendamenti Nannicini 2.67 e Barbato 2.37.

Le Commissioni approvano quindi l'emendamento Bernardo 2.19, per la parte ammissibile, come ulteriormente riformulato, il quale assorbe gli emendamenti Reguzzoni 4.113 e Lulli 4.173.

Andrea LULLI (PD) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sull'emendamento Savino 2.25, come riformulato.

Le Commissioni approvano quindi l'emendamento Savino 2.25, come riformulato.

Andrea GIBELLI, presidente, avverte quindi che le Commissioni passeranno all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 3. Suggerisce che potrebbe essere utile una sospensione al fine di valutare l'ammissibilità degli emendamenti riferiti a materie sulle quali persistono dubbi di ammissibilità.

Alberto FLUVI (PD) ricorda che era stato già stabilito un metodo per valutare l'ammissibilità degli emendamenti e che quindi non si può ora pensare di stravolgere decisioni già assunte.

Andrea GIBELLI, presidente, sottolinea che le sue considerazioni erano solo volte a indicare una procedura che potesse stabilire criteri omogenei relativamente a tutti gli articoli.

Erminio Angelo QUARTIANI (PD) sottolinea che i presidenti delle Commissioni in questo caso hanno il compito di decidere in merito all'ammissibilità degli

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emendamenti in base a un criterio di tipo tecnico e non politico.

Andrea GIBELLI, presidente, segnala che il regolamento è chiaro per quel che riguarda le responsabilità dei presidenti di Commissione in merito alla valutazione di ammissibilità degli emendamenti e non vi è alcuna volontà da parte delle due Presidenze di sottrarsi a tale responsabilità.
Rileva peraltro che su alcune specifiche materie è stato possibile estendere gli ambiti di ammissibilità sulla base di una valutazione concorde da parte di tutti i gruppi.

Erminio Angelo QUARTIANI (PD) rileva che su alcune materie non è stata ancora svolta una valutazione e che bisogna in ogni caso capire nel complesso quali sono le materie ammissibili.

Andrea GIBELLI, presidente, ribadisce che su alcune proposte emendative si è deciso di lasciare ai gruppila possibilità di raggiungere eventualmente un accordo sull'ammissibilità di alcune materie non strettamente riferibili al testo del provvedimento.

Antonio BORGHESI (IdV) sottolinea che, nel caso in cui non vi sia l'unanimità dei gruppi, è necessario interpellare il Presidente della Camera.

Erminio Angelo QUARTIANI (PD) ribadisce che nel giudizio di ammissibilità delle proposte emendative si deve seguire un criterio esclusivamente tecnico.

Antonio BORGHESI (IdV) insiste sull'importanza di interpellare, in ultima istanza, il Presidente della Camera.

Andrea GIBELLI, presidente, sottolinea che, in base al regolamento è, in ultima istanza, il Presidente della Camera a decidere sull'ammissibilità degli emendamenti.

Andrea LULLI (PD) ritiene che il principio dell'unanimità sia da considerare residuale e che, in ogni caso, è importante seguire un criterio omogeneo.

Gianfranco CONTE, presidente della VI Commissione, ritiene che su certe materie vi possa essere un'estensione dei criteri di ammissibilità, sempre da verificare con il Presidente della Camera. Sull'articolo 3, ad esempio, sulla questione Tributi Italia, se vi è sintonia, si può pervenire ad una formulazione che soddisfi tutti i gruppi politici. Ritiene, pertanto, opportuno sospendere la seduta al fine di effettuare le valutazioni del caso e riunire gli Uffici di presidenza congiunti.

Andrea LULLI (PD) sottolinea che vi è, senza ombra di dubbio, la volontà di collaborare, ma che devono essere seguiti criteri omogenei.

Si passa all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 3.

Marco Mario MILANESE, relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento 3.6 Del Tenno, sugli identici emendamenti Germanà 3.18, Froner 3.29, Formisano 3.8 e Vignali 3.7, nonché sull'emendamento Occhiuto 3.9. Esprime parere favorevole sull'emendamento Pagano 3.2 e, nel proporre l'accantonamento dell'emendamento Bernardo 3.4, esprime parere favorevole sull'emendamento Antonio Pepe 3.5 e parere contrario sugli identici emendamenti Leo 3.11 e Messina 3.12. Proponendo l'accantonamento degli emendamenti Vico 3.30, 3.31 e 3.32, esprime parere favorevole sull'emendamento Comaroli 3.22, a condizione che esso sia riformulato con la soppressione dell'ultimo periodo. Esprime quindi parere contrario sugli emendamenti Vico 3.33, Borghesi 3.20, parere favorevole sull'emendamento Fluvi 3.27 e parere contrario sugli emendamenti Borghesi 3.19 e Rainieri 3.24. Chiede quindi l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Leo 3.0.1 e 3.0.2, Osvaldo Napoli 3.0.3, Germanà 3.0.6, e degli identici articoli aggiuntivi Anna Teresa Formisano 3.0.7, Raisi 3.0.8, Vignali 3.0.9 e Quartiani 3.0.41. Esprime infine parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Polledri 3.0.22 e parere contrario sugli articoli aggiuntivi Polledri 3.0.23 e Forcolin 3.0.24.

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Il sottosegretario Alberto GIORGETTI (PdL) esprime parere conforme a quello del relatore.

Andrea GIBELLI, presidente, facendo seguito alla proposta di lavoro delineata dal presidente Conte, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, anche in vista delle valutazioni che potranno essere adottate dall'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni sulle successive fasi di esame del provvedimento.

La seduta termina alle 11.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.20 alle 11.30.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 28 aprile 2010. - Presidenza del presidente della X Commissione, Andrea GIBELLI. - Intervengono il viceministro allo sviluppo economico Paolo Romani, e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 14.40.

DL 40/10: Disposizioni tributarie e finanziarie urgenti in materia di contrasto alle frodi fiscali, di potenziamento e razionalizzazione della riscossione tributaria, di destinazione dei gettiti recuperati al finanziamento di un Fondo per incentivi e sostegno alla domanda in particolari settori.
C. 3350 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nell'odierna seduta antimeridiana.

Andrea GIBELLI, presidente, in riferimento alle proposte emendative che presentano profili problematici sotto l'aspetto dell'ammissibilità, in precedenza evidenziate ai gruppi dalle Presidenze delle Commissioni, avverto che, a seguito della valutazione espressa dalla Presidenza della Camera in merito, devono considerarsi inammissibili le seguenti proposte emendative (vedi allegato 2): Governo 2.56 e Pagano 2.28, Bernardo 2.22, Pagano 2.42, Pelino 2.02 e gli identici Germanà 3.06, Formisano 3.07, Raisi 3.08, Vignali 3.09 e Quartiani 3.041, che modificano disposizioni del codice delle assicurazioni relative alla disciplina dell'indennizzo diretto, alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale in materia; gli identici Pagano 2.41, Vignali 2.48, Pelino 2.73 e Marchignoli 2.69, i quali escludono dalle materie per le quali è obbligatorio il preventivo esperimento del procedimento di mediazione, prima di avviare una controversia giudiziale, quella relativa al risarcimento dei danni derivanti dalla circolazione di veicoli e natanti; Occhiuto 2.44, il quale abroga talune disposizioni relative al differimento dell'applicazione di disposizioni contenute nel decreto-legge n. 194 del 2009, in materia di riduzione dei contributi all'editoria, segnatamente per le testate edite in paesi diversi da quelli dei paesi membri dell'Unione europea, per le imprese radiofoniche organi di partiti politici, per le imprese di radiodiffusione a carattere locale, e per le imprese radiofoniche di informazione; Moroni 4.19, Caparini 4.109, Lulli 4.201, 4.198 e 4.202, Lazzari 4.49 e Raisi 4.67, che modificano la disciplina sui contributi all'editoria; Berardi 4.0.1 e l'identico Di Biagio 4.0.13, che recano disposizioni in materia di contributi in favore della stampa italiana all'estero; Bernardo 2.5, il quale reca una serie di modifiche al decreto legislativo n. 504 del 1995, in materia di aliquote e di modalità di determinazione dell'accisa sui tabacchi lavorati, al fine di completare il recepimento delle direttiva 2010/12/UE relativa alla struttura ed alle aliquote di accisa gravanti sui tabacchi lavorati; Pugliese 2.7, il quale dispone in materia di applicazione dell'IVA alle cessioni di importazioni di tabacchi lavorati effettuate

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prima dell'immissione in consumo, anche in questo caso per garantire il rispetto delle disposizioni comunitarie in materia; Savino 2.16, il quale innalza il termine entro cui il patrimonio dei fondi immobiliari che realizzano investimenti in immobili ad utilizzo prevalentemente sociale deve essere investito in beni immobili, diritti reali immobiliari e partecipazioni in società immobiliari; Vignali 2.50, il quale interviene in materia di concessioni idroelettriche, prevedendo la prorogabilità, da parte delle regioni, dei termini di concessione, il mantenimento agli enti locali di somme versate dai concessionari di calcolo dei sovracanoni e reca norme relative alle procedure di gara per l'assegnazione delle predette concessioni; Crosio 4.023 e l'analogo Boccia 4.035, nonché Quartiani 4.036, relativi alla disciplina delle concessioni di grandi derivazioni di acqua per uso idroelettrico; Bernardo 3.4, recante una norma interpretativa ai sensi della quale la tariffa per la gestione dei rifiuti urbani non ha carattere tributario e le relative controversie rientrano nella giurisdizione dell'Autorità giudiziaria ordinaria, alla luce della recente sentenza in materia della Corte costituzionale; Leo 3.01, 3.02 e Osvaldo Napoli 3.03, i quali recano disposizioni sostanzialmente volte a chiarire la natura tributaria della tariffa di igiene ambientale e della tariffa integrata ambientale, sotto il profilo della sua assoggettabilità all'imposta sul valore aggiunto, nonché in merito ai criteri di determinazione della tariffa e della sua riscossione, alla luce della recente sentenza in materia della Corte costituzionale; Libè 4.012, e gli analoghi Rubinato 4.029 e De Micheli 5.032, che recano disposizioni sul regime della gestione dei rifiuti, al fine di chiarire la natura o meno tributaria di tale attività, alla luce della recente sentenza in materia della Corte costituzionale; Quartiani 4.26, Quartiani 4.165 e Caparini 4.135, che dispongono la riduzione delle accise sul gasolio e sul GPL impiegati nei comuni non metanizzati ricadenti in zona climatica E; Moroni 4.03 e l'analogo Abrignani 4.037, nonché Torazzi 5.020, che recano disposizioni in materia di emissioni di gas serra; Mistrello Destro 5.013 e l'analogo Abrignani 5.030, recanti proroga del termine per la presentazione del modello unico di dichiarazione ambientale.

Si riprende l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 3.

Roberto OCCHIUTO (UdC) illustra il suo emendamento 3.9, concernente la dilazione del pagamento nei casi di temporanea obiettiva difficoltà del contribuente, chiedendo ai relatori e al rappresentate del Governo di riconsiderare il parere contrario espresso.

Marco Mario MILANESE, (PdL), relatore per la VI Commissione, si riserva di rivalutare l'emendamento 3.9.

Paola DE MICHELI (PD) segnala al rappresentante del Governo la necessità di intervenire con un provvedimento specifico per risolvere le problematiche connesse alla tassa di igiene ambientale.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Del Tenno 3.6, gli identici Germanà 3.18, Froner 3.29, Formisano 3.8 e Vignali 3.7.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI conferma il parere contrario espresso sull'emendamento Occhiuto 3.9.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Occhiuto 3.9 e approvano gli emendamenti Pagano 3.2 e Antonio Pepe 3.5; respingono quindi gli identici emendamenti Leo 3.11 e Messina 3.12.

Marco Mario MILANESE (PdL), relatore per la VI Commissione, propone di accantonare l'emendamento Comaroli 3.22, sul quale è all'esame un'ulteriore riformulazione, e di mantenere accantonati i connessi emendamenti Vico 3.30, 3.31 e 3.32.

Le Commissioni concordano.

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Ludovico VICO (PD) dichiara voto favorevole sul suo emendamento 3.33.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Vico 3.33 e Borghesi 3.20; approvano l'emendamento Fluvi 3.27 e respingono gli emendamenti Borghesi 3.19 e Rainieri 3.24; approvano, infine, l' articolo aggiuntivo Polledri 3.0.22 e respingono gli articoli aggiuntivi Polledri 3.023 e Forcolin 3.0.24.
Si passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 4.

Giovanni FAVA (LNP), relatore per la X Commissione, esprime parere favorevole sugli emendamenti Tortoli 4.10, Torazzi 4.97, Alessandri 4.99, Milanato 4.87 e 4.88, la cui eventuale approvazione assorbirebbe gli emendamenti Lulli 4.164 e 4.174, 4.85 del Governo, Milanato 4.2, Soglia 4.3, Mistrello Destro 4.4, purché riformulato nel senso di aggiungere, in fine, le parole «e il comma 6 dell'articolo 15 del citato decreto legislativo è abrogato». Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Milanato 4.86, purché riformulato nel senso di sostituire, al comma 8-bis, primo periodo, la parola «sesto» con la parola «quinto»; di aggiungere al secondo periodo del medesimo comma, dopo le parole «ancora disponibile», le parole «presso il soggetto finanziatore» e di sostituire, al comma 4-quater, le parole «determinato dal Ministero» con le parole «determinato con decreto del Ministero». Esprime quindi parere contrario su tutti gli altri emendamenti e articoli aggiuntivi presentati all'articolo 4;rileva infine che l'articolo aggiuntivo Caparini 4.024 risulterà assorbito dall'analogo emendamento 5.25 presentato dal Governo, riferito all'articolo 5.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI esprime parere conforme al relatore.

Raffaello VIGNALI (PdL) illustra le finalità del suo emendamento 4.72, volto a consentire l'acquisto di gru a torre nel settore dell'edilizia tramite locazione finanziaria, e del suo emendamento 4.75, invitando i relatori e il Governo a riconsiderare il parere contrario espresso.

Matteo BRAGANTINI (LNP) chiede di riconsiderare il parere espresso sull'emendamento Bitonci 4.96, riguardante un incentivo alla trasformazione delle macchine a GPL o metano, non soltanto perché si tratta di una importante norma attesa dagli imprenditori del settore, ma anche per i vantaggi ambientali che essa determinerebbe.
Chiede altresì di riconsiderare il parere espresso sul suo emendamento 4.91, riguardante la concessione di contributi all'acquisto di generatori di calore a condensazione, ad elevata efficienza, importante per il territorio e per i vantaggi ambientali che ne scaturirebbero.
Analogamente, chiede di riconsiderare il parere espresso sul suo emendamento 4.111, riguardante la fabbricazione di campionari, settore che altrimenti rischierebbe di essere delocalizzato.

Massimo VANNUCCI (PD) chiede di riconsiderare il parere espresso sul suo emendamento 4.160, che estende la previsione recata dal comma 2 dell'articolo 4, di esclusione dall'imposizione sul reddito di impresa, nel limite di settanta milioni di euro, degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo per la realizzazione di campionari nel settore dell'abbigliamento e della moda, anche alle attività di cui alla divisione 15 della tabella ATECO, riguardante il settore delle calzature e pelletteria.
Nel ricordare, infine, l'importanza che riveste il settore del mobile e gli emendamenti presentati dalla propria parte politica per contribuire al suo rilancio - con particolare riferimento alla prima casa, alle coppie giovani e agli interventi di ristrutturazione edilizia -, chiede di riconsiderare il parere espresso sul suo emendamento 4.039 in materia di detassazione degli investimenti in arredi per alberghi, negozi ed uffici, intervento di notevole importanza per il settore.

Anna Teresa FORMISANO (UdC) dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento

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Vignali 4.72, recante disposizioni per l'acquisto in leasing di gru a torre nel settore dell'edilizia, e l'emendamento Vignali 4.75. Invita, quindi, il Governo a riconsiderare il parere espresso su questi due emendamenti, la cui approvazione potrebbe offrire un significativo sostegno ad un settore fortemente in crisi.

Remigio CERONI (PdL) chiede di riconsiderare il parere espresso sui suoi emendamenti 4.34, 4.32 e 4.23. Ritiene, infatti, si tratti di riparare ad una svista che rischia di penalizzare il settore delle calzature, che può essere considerato a pieno titolo come parte del settore tessile e dell'abbigliamento, atteso che le calzature sono realizzate spesso con materiali tessili. Rivolge, pertanto, un appello al Governo e al relatore affinché modifichino il loro parere sulla proposta di reinserire le attività di cui alla divisione 15 della tabella ATECO tra le attività ammesse all'esclusione dall'imposizione sul reddito di impresa, di cui al comma 2 dell'articolo 4, come recato dal suo emendamento 4.23.

Andrea LULLI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, prende atto dell'evidente volontà della maggioranza e del Governo di non modificare il provvedimento in esame. Preannuncia sin d'ora che il proprio gruppo, nel corso dell'esame in Assemblea, presenterà poche proposte emendative di merito. Esprime rammarico per il fatto che non sia stato possibile procedere ad un esame serio del decreto-legge e che sia stata preclusa la possibilità di apportare modifiche più sostanziali, oltre che necessarie in considerazione dello stato dell'economia del Paese. Sottolinea altresì che, per quanto riguarda il Partito Democratico, l'esame del provvedimento, una volta affrontata la questione relativa a Tributi Italia, potrebbe essere concluso nella prossima mezz'ora, rilevando che la maggioranza e il Governo devono assumersi pienamente la responsabilità di non voler affrontare questioni rilevanti per i cittadini e per l'economia del Paese.

Alberto TORAZZI (LNP), richiamate le finalità del suo emendamento 4.117, in materia di detassazione degli investimenti in macchinari, che prevede incentivi per le macchine utensili consegnate, invita i relatori e il Governo a riconsiderare il parere espresso. In caso contrario, preannuncia voto di astensione.

Gianluca BENAMATI (PD) invita i relatori e il Governo a riconsiderare il parere espresso sul proprio emendamento 4.208, relativo agli stanziamenti per la metropolitana di Parma.

Maurizio FUGATTI (LNP) chiede di riconsiderare il parere contrario espresso sul suo emendamento 4.95.

Gabriele CIMADORO (IdV), nel condividere le osservazioni sul deputato Lulli riguardo alle scelte del Governo e della maggioranza sui criteri adottati per la valutazione del giudizio di ammissibilità degli emendamenti, chiede di riesaminare il parere contrario espresso sugli emendamenti Vignali 4.72 e 4.75, nonché sull'emendamento Borghesi 4.20.

Gianluca FORCOLIN (LNP) invita i relatori e il rappresentante del Governo a riconsiderare il parere espresso sull'emendamento Guido Dussin 4.100, concernente l'incentivo all'acquisto di biciclette a pedalata assistita.

Silvana Andreina COMAROLI (LNP) invita i relatori e il Governo a riconsiderare il parere espresso sul suo emendamento 4.106, volto a chiarire il soggetto cui attribuire la titolarità della documentazione prevista per la dismissione dei beni per i quali sono previsti incentivi.

Franco CECCUZZI (PD), nel condividere le osservazioni del deputato Lulli sulle scelte adottare dal Governo e dalla maggioranza nell'esame del provvedimento in titolo, chiede di riconsiderare il parere espresso sul suo emendamento 4.154 e sugli articoli aggiuntivi Cenni 4.0.28 e Ceccuzzi 4.0.32.

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Francesco BARBATO (IdV) stigmatizza il parere contrario espresso sull'emendamento Borghesi 4.20, volto a recuperare le somme dichiarate e non versate dai contribuenti che si erano avvalsi dei condoni e della sanatorie previsti dalla legge n. 289 del 2002.

Andrea GIBELLI, presidente, nell'imminenza della ripresa dei lavori pomeridiani dell'Assemblea, sospende la seduta, la cui ripresa è prevista alle ore 22.30 della giornata odierna presso l'Aula della VI Commissione.

La seduta termina alle 16.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 28 aprile 2010. - Presidenza del presidente della VI Commissione, Gianfranco CONTE. - Intervengono il sottosegretario di Stato allo sviluppo economico, Stefano Saglia, e il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze, Alberto Giorgetti.

La seduta comincia alle 22.35.

DL 40/10: Disposizioni tributarie e finanziarie urgenti in materia di contrasto alle frodi fiscali, di potenziamento e razionalizzazione della riscossione tributaria, di destinazione dei gettiti recuperati al finanziamento di un Fondo per incentivi e sostegno alla domanda in particolari settori.
C. 3350 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nell'odierna seduta pomeridiana.

Simonetta RUBINATO (PD), con riferimento alle modificazioni che le Commissioni hanno apportato, nel corso della seduta pomeridiana, alla disciplina recata dall'articolo 3, comma 3, del decreto-legge in materia di crisi di società di riscossione delle entrate degli enti locali, ritiene che comportamenti come quelli reiteratamente posti in essere dai responsabili della società Tributi Italia dovrebbero essere puniti con sanzioni personali più rigorose di quelle previste dall'emendamento Comaroli 3.22, il quale prevede che gli amministratori delle società ammesse alle procedure di cui alla cosiddetta «legge Marzano» non possono esercitare le funzioni di amministratore e di revisore di società di riscossione di tributi per un periodo di dieci anni.
In particolare, reputa incongruo prevedere che il predetto divieto operi esclusivamente in relazione alle società affidatarie del servizio di riscossione dei tributi, ritenendo necessario, in primo luogo, che lo stesso sia esteso a tutti i tipi di società - segnatamente, a quelle partecipate dallo Stato e dagli enti pubblici - e, inoltre, che sia comminata, in simili casi, l'ulteriore sanzione dell'interdizione dai pubblici uffici.
Ritiene, peraltro, che il fenomeno del mancato riversamento ai comuni dei tributi riscossi dalla società Tributi Italia non avrebbe potuto raggiungere la preoccupante consistenza che attualmente presenta se i comportamenti illeciti della società non fossero stati in qualche modo agevolati dalla negligenza degli amministratori e dei responsabili dei servizi dei comuni che ne sono rimasti danneggiati.
A tale riguardo auspica che tali responsabilità siano individuate e adeguatamente sanzionate dalle autorità competenti.
Passando a una valutazione di ordine più generale, condivide il giudizio già espresso da molti colleghi, i quali hanno evidenziato come il decreto-legge non abbia affatto quella portata straordinaria tanto propagandata, rilevando, altresì, come talune disposizioni dallo stesso recate, quale quella che incentiva l'acquisto di cappe climatizzate, finiscano per attuare, nell'ambito delle politiche di sostegno della domanda, la medesima logica personalistica che ha ispirato molte delle iniziative dei Governi di centrodestra.
Sottolinea, quindi, come interventi di spessore sicuramente maggiore, rispetto a

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quelli proposti dall'Esecutivo, siano contemplate dai propri emendamenti 4.13 e 4.14.
In particolare, essi propongono di autorizzare la Cassa depositi e prestiti, per le finalità di cui all'articolo 4, a impegnare le disponibilità della gestione separata per la costituzione di un fondo, di natura rotativa, finalizzato alla concessione di anticipazioni a tasso zero ovvero di cosiddetti «ecoprestiti», fino all'importo di 30.000 euro, rimborsabili in dieci anni, per la ristrutturazione o la riqualificazione energetica di immobili adibiti a prima casa di abitazione, ricordando come un'iniziativa analoga sia stata attuata con successo in Francia.
A tale proposito, si dichiara disponibile ad accedere a una proposta di riformulazione dei predetti emendamenti, che potrebbe consistere nel destinare alla ristrutturazione o riqualificazione energetica del patrimonio edilizio la metà dell'importo massimo complessivo di spesa che il Ministero dello sviluppo economico ha destinato, con proprio decreto del 26 marzo 2010, alla concessione di contributi agli acquirenti di immobili ad alta efficienza energetica.

Ludovico VICO (PD) ritiene che la formulazione, proposta nel corso della seduta pomeridiana, del comma 3 dell'articolo 3 non sia idonea a dissipare le perplessità già manifestate in precedenti occasioni, riguardo alla gestione, da parte dell'Esecutivo, della vicenda riguardante la società Tributi Italia.
Ritiene insufficienti le modificazioni proposte con la riformulazione, da un lato rilevando che l'inasprimento delle sanzioni, pur apprezzabile, sia applicabile soltanto per il futuro e, dall'altro, come il proprio emendamento 3.30, consentirebbe di soddisfare la duplice esigenza di evitare il dissesto degli enti locali danneggiati dai comportamenti illeciti della società Tributi Italia e di continuare ad assicurare ai loro cittadini i servizi essenziali.

Gianfranco CONTE, presidente, rileva come l'attuale testo della riformulazione consenta di dare risposta ai problemi causati dall'illecito comportamento della società Tributi Italia, osservando, peraltro, come l'emendamento Vico 3.30 si ispiri a una logica che non sembrerebbe condivisa dall'onorevole Rubinato, ad avviso della quale sarebbe necessario introdurre rigorose sanzioni anche a carico degli amministratori e dei responsabili dei servizi degli enti locali, per avere negligentemente tollerato i reiterati inadempimenti della suddetta società.

Simonetta RUBINATO (PD) osserva come il presidente abbia interpretato in maniera troppo estensiva il pensiero da lei espresso nel precedente intervento, precisando di avere chiesto l'introduzione di adeguate sanzioni personali a carico degli amministratori e dei responsabili dei servizi, non dei comuni dagli stessi amministrati.

Andrea LULLI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede che si passi alla votazione delle proposte emendative.

Gianfranco CONTE, presidente, nel rilevare come l'approvazione dell'emendamento Vico 3.30 introdurrebbe elementi di contraddittorietà all'interno della disciplina di cui al comma 3 dell'articolo 3 del decreto-legge, evidenzia come un problema importante da risolvere sia quello della consegna ai comuni che hanno risolto il rapporto con la società Tributi Italia dei database che consentiranno agli stessi di gestire la riscossione delle proprie entrate in proprio ovvero affidandola ad altri soggetti.

Marco Mario MILANESE (PdL), relatore, ritiene che la maggioranza e l'opposizione abbiano profuso il massimo impegno per individuare insieme, anche tendendo conto delle esigenze prospettate dagli organi tecnici, una soluzione idonea a risolvere le più rilevanti questioni relative alle crisi delle società di riscossione delle entrate degli enti locali.

Giovanni FAVA (LNP), relatore per la X Commissione, richiamando gli emendamenti

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sollecitati dai presentatori dell'odierna seduta pomeridiana, riconsiderando il precedente avviso, esprime parere favorevole sull'emendamento Dussin 4.89, parere contrario sull'emendamento Tortoli 4.10, parere contrario sull'emendamento Torazzi 4.97, parere favorevole sull'emendamento Vignali 4.72, parere contrario sull'emendamento Alessandri 4.99, parere favorevole sugli emendamenti Guido Dussin 4.100. Esprime infine parere favorevole sull'emendamento Bragantini 4.111 a condizione che sia riformulato nel senso di sostituire le parole «in Italia» con le parole «nell'ambito dell'Unione Europea».

Maurizio FUGATTI (LNP) ribadisce la richiesta di riconsiderare il suo emendamento 4.95.

Giovanni FAVA (LNP) relatore per la X Commissione, conferma il parere espresso.

Massimo VANNUCCI (PD) ribadisce la richiesta di riconsiderare il parere espresso sugli emendamenti Vignali 4.75, Ceroni 4.23, Vannucci 4.160 e Torazzi 4.112, volti ad estendere ad altre categorie merceologiche i benefici di cui al comma 2.

Giovanni FAVA (LNP), relatore per la X Commissione, conferma il parere contrario espresso.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA sottolinea che, se si aggiungono settori non originariamente previsti nel decreto-legge è necessario che il Ministro dello sviluppo economico adotti ulteriori decreti e che siano previste ulteriori risorse.

Massimo VANNUCCI (PD) rileva che per gli emendamenti richiamati si tratta di norme fiscali e non di incentivo ai consumi e quindi non rientrano nel Fondo di cui al comma 1.

Gianfranco CONTE, presidente, dà conto delle sostituzioni effettuate.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Guido Dussin 4.89; respingono gli emendamenti Ruvolo 4.66, Chiappori 4.90, Bragantini 4.91, Tortoli 4.10, gli identici Germanà 4.11 e Quartiani 4.142, gli identici Libè 4.28 e Tortoli 4.29, gli identici Libè 4.37, Sanga 4.140 e Peluffo 4.141, gli emendamenti Togni 4.92, Bragantini 4.93, Allasia 4.94, Fugatti 4.95, Bitonci 4.96, Torazzi 4.97, gli identici Rubinato 4.13 e Gibiino 4.12, Rubinato 4.14 e Borghesi 4.20.

Erminio Angelo QUARTIANI (PD) illustra le finalità del suo emendamento 4.27, volto a prevedere taluni benefici a favore delle zone di montagna, sottolineando che non presenta problemi di copertura.

Gianfranco CONTE, presidente, chiede al Governo di verificare la copertura economica dell'emendamento Quartiani 4.27, proponendone l'accantonamento.

Le Commissioni concordano.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Cimadoro 4.22, Raisi 4.68 e 4.31, Barani 4.30, Bratti 4.143, Tortoli 4.15, Vico 4.148, Zunino 4.149, Vignali 4.70 e 4.71, Marco Carra 4.144, Cuomo 4.145, Servodio 4.146 e Ruvolo 4.65; approvano l'emendamento Vignali 4.72 e respingono l'emendamento Alessandri 4.99. Approvano l'emendamento Guido Dussin 4.100 e respingono gli emendamenti Torazzi 4.107, Ceccuzzi 4.154 e Comaroli 4.106; approvano l'emendamento Milanato 4.87 e respingono gli emendamenti Fugatti 4.104 e 4.103, Vannucci 4.150, 4.147 e 4.151, Zeller 4.16, Tortoli 4.17, Ceroni 4.34 e 4.32, Fluvi 4.159, gli identici Cimadoro 4.24 e Reguzzoni 4.110 e approvano quindi l'emendamento Bragantini 4.111, nel testo riformulato.

Giovanni FAVA (LNP), relatore per la X Commissione, tenendo conto dei rilievi formulati dal deputato Vannucci, propone l'accantonamento dell'emendamento De Micheli 4.158, e degli identici Vignali 4.75,

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Ceroni 4.23, Vannucci 4.160 e Torazzi 4.112.

Le Commissioni concordano.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Calvisi 4.161, Froner 4.163, Caparini 4.115 e 4.116, Torazzi 4.114 e 4.117, Stradella 4.33; approvano l'emendamento Milanato 4.88 e risultano così assorbiti gli emendamenti Lulli 4.164 e 4.174; respingono gli emendamenti De Micheli 4.183, Marco Carra 4.178, Cenni 4.179, Lulli 4.186, Fluvi 4.190, Froner 4.170, Marchioni 4.167, De Micheli 4.181, Zeller 4.39, Barbato 4.46, Versace 4.42, Mariani 4.192 e 4.193, Garofalo 4.43 e 4.44, Mariani 4.194 e 4.195, nonché Raisi 4.51.

Laura FRONER (PD) chiede ai relatori di riconsiderare il parere espresso sul suo emendamento 4.196, volto ad agevolare il rinnovo della flotta di navigli impiegati per il trasporto di persone sui laghi, attraverso l'acquisto di battelli solari a ridotto impatto ambientale.

Erminio Angelo QUARTIANI (PD) sottoscrive l'emendamento Froner 4.196.

Silvana Andreina COMAROLI (LNP) chiede chiarimenti sulla copertura dell'emendamento Froner 4.196.

Matteo BRAGANTINI (LNP) sottolinea che si potrebbero incentivare battelli a minore impatto ambientale.

Alberto TORAZZI (LNP) rileva come il decreto-legge rechi misure volte all'incentivazione del consumo, laddove invece l'emendamento Froner 4.196 introduce una misura di sostegno di carattere settoriale, che può essere utilizzata prevalentemente dagli enti locali, e che appare per tale motivo pericolosa e non tesa a stimolare una filiera produttiva.

Silvana Andreina COMAROLI (LNP) invita le Presidenze a verificare le sostituzioni pervenute.

Gianfranco CONTE, presidente, pone in votazione l'emendamento Froner 4.196, procedendo alla verifica del voto.

Le Commissioni approvano l'emendamento Froner 4.196.

Gianfranco CONTE, presidente, propone di sospendere brevemente la seduta.

Le Commissioni convengono.

La seduta, sospesa alle 23.50, è ripresa alle 0.15.

Gianfranco CONTE, presidente, invita Governo e relatori a comunicare se si siano raggiunte decisioni ulteriori in merito agli emendamenti accantonati 4.158 De Micheli e identici 4.75 Vignali, 4.23 Ceroni, 4.160 Vannucci e 4.112 Torazzi. Suggerisce inoltre alla collega Froner in relazione al suo emendamento 4.196 testé approvato l'opportunità di riformularlo nel senso di prevedere la rottamazione di battelli non solo a vapore.

Giovanni FAVA (LNP), relatore per la X Commissione, manifesta un orientamento favorevole a rivedere positivamente i pareri sugli emendamenti citati, esprimendo qualche perplessità in merito alla loro copertura.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI si associa al parere favorevole.

Marco Mario MILANESE (PdL), relatore per la VI Commissione, si associa al parere favorevole pur rilevando che l'onere degli emendamenti relativi al comparto calzaturiero ammonterebbe ad oltre 13 milioni di euro.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento 4.158 De Micheli, nonché gli identici 4.75 Vignali, 4.23 Ceroni, 4.160 Vannucci e 4.112 Torazzi.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI tornando sulla valutazione relativa all'emendamento accantonato 4.27 Quartiani

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manifesta la disponibilità del Governo ad esprimere un parere favorevole ove esso sia riformulato nel senso di sostituire al comma 1-bis le parole: «a decorrere dall'anno 2010» con le seguenti: «per gli anni 2010 e 2011» e, al medesimo comma a sopprimere le parole: «e prevedendo» fino alla fine del comma.

Erminio Angelo QUARTIANI (PD) accetta la riformulazione del proprio emendamento 4.27.

Le Commissioni approvano l'emendamento Quartiani 4.27, come riformulato.

Gianfranco CONTE, presidente, domanda al Governo se è stata definita una posizione in relazione alle proposte emendative concernenti i cosiddetti «fondi dormienti» in vista dell'esame dell'Assemblea.

Il sottosegretario Stefano SAGLIA precisa che il Governo non è in questo momento in grado di valutare gli oneri recati dagli emendamenti in questione, ma si assume l'impegno di procedere a tale verifica ai fini dell'esame in Assemblea.

Andrea LULLI (PD) dichiara di apprezzare gli sforzi che si stanno compiendo ai fini del miglioramento del testo del decreto-legge, miglioramento che interessa le forze di maggioranza.
Comprende i problemi legati alle coperture, ma ritiene che lo sforzo per affrontare e risolvere la vicenda dei conti dormienti debba essere tentato.

Gianfranco CONTE, presidente, ribadisce che, sulla questione relativa a Tributi Italia, vi è un impegno a trovare soluzioni adeguate per i comuni che rischiano il dissesto.

Marco Mario MILANESE (PdL), relatore per la VI Commissione, osserva che la riformulazione proposta prevede l'emanazione di un decreto ministeriale e che sarebbe opportuno prevedere in tale sede ulteriori specificazioni. Inoltre potrebbe essere presentato un apposito ordine del giorno in Assemblea, volto a orientare l'azione del Governo in materia.

Ludovico VICO (PD) ritiene opportuno individuare una via legislativa in grado di definire un percorso coerente per dare risposte concrete ai comuni. La questione relativa al database dei comuni, più volte ricordata dal presidente Conte, sarà risolta in sede giudiziale; nel frattempo, per almeno 135 comuni su 500, non si riesce a procedere alla riscossione dei tributi. Rileva altresì che i piccoli comuni rischiano il dissesto in quanto si trovano ad avere crediti non esigibili. Insiste per l'approvazione del suo emendamento 3.30, relativamente al quale sottolinea l'importanza del capoverso 4-bis, che potrebbe evitare enormi complicazioni ai comuni in grave difficoltà finanziaria per le vicende connesse a Tributi Italia.

Gianfranco CONTE, presidente, ritiene che la riformulazione proposta dai relatori agli emendamenti Vico 3.30, 3.31 e 3.32 e Comaroli 3.22, allo stato attuale, rappresenti la migliore soluzione al momento possibile.

Ludovico VICO (PD) sottolinea che il Parlamento italiano deve assicurare una copertura legislativa e consentire norme di autotutela ai comuni interessati dalle vicende in discussione.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI osserva che le questioni poste dal presidente Conte sono fondate e che la formulazione proposta sia adeguata a dare soluzione al problema. Si riserva di approfondire ulteriormente la vicenda ai fini dell'esame in Assemblea.

Gianfranco CONTE, presidente, a fronte dell'impegno testé assunto dal Governo, chiede ai deputati Vico e Comaroli se accettino la riformulazione proposta.

I deputati Ludovico VICO (PD) e Silvana Andreina COMAROLI (LNP) accettano la riformulazione proposta dai relatori ai loro emendamenti 3.32 e 3.22.

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Gabriele CIMADORO (IdV) sottoscrive l'emendamento Vico 3.32, come riformulato.

Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Vico 3.32 e Comaroli 3.22, come riformulati, risultando pertanto assorbiti gli emendamenti Vico 3.30 e 3.31.

Giustina MISTRELLO DESTRO (PdL) accetta la riformulazione del proprio emendamento 4.4.

Lorena MILANATO (PdL) accetta la riformulazione del proprio emendamento 4.86.

Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Lazzari 4.50, Togni 4.123 e 4.124; approvano l'emendamento 4.85 del Governo; respingono gli emendamenti Motta 4.205 e 4.206; approvano gli emendamenti Milanato 4.2 e Soglia 4.3; respingono l'emendamento Motta 4.207, Benamati 4.208 e Motta 4.209; approvano l'emendamento Mistrello Destro 4.4, nel testo riformulato; respingono gli emendamenti Rainieri 4.125, Togni 4.126, Rainieri 4.127 e Benamati 4.211; approvano l'emendamento Milanato 4.86, nel testo riformulato; respingono gli emendamenti Motta 4.214, Realacci 4.213, Fallica 4.79, gli articoli aggiuntivi Libè 4.0.11, Lulli 4.026, Froner 4.0.27, Vignali 4.0.14, Realacci 4.0.34, Caparini 4.024, Ceccuzzi 4.0.38, Calvisi 4.0.30 e 4.0.31, Ceccuzzi 4.0.32, Vannucci 4.0.33 e 4.0.39.

Si passa all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 5.

Giovanni FAVA (LNP) esprime parere favorevole sull'emendamento Ventucci 5.2, purché riformulato; esprime parere contrario sugli emendamenti Braga 5.26, Barbato 5.5, Alessandri 5.16, Alessandri 5.17, Cimadoro 5.6 e 5.7, Alessandri 5.18, Barbato 5.8 e Cimadoro 5.9.
Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti 5.25 del Governo e Abrignani 5.29, come riformulati e che assorbono ove approvati gli emendamenti Bernardo 5.1 e Golfo 5.3; esprime parere contrario sull'emendamento Bruno 5.15 e sull'emendamento Germanà 5.14. Sottolinea che l'emendamento Braga 5.30 sarebbe assorbito dall'eventuale approvazione dell'emendamento Ventucci 5.2. Esprime parere contrario sugli emendamenti Braga 5.27, Alessandri 5.19, sugli identici Braga 5.31, Osvaldo Napoli 5.10 e Libè 5.11, nonché sugli emendamenti Cimadoro 5.12, Alessandri 5.21, Mariani 5.28 e Iannuzzi 5.33. Rileva che l'articolo aggiuntivo Allasia 5.0.22 sarebbe assorbito dall'eventuale approvazione dell'emendamento 5.25 del Governo.

Il sottosegretario Alberto GIORGETTI concorda con il parere espresso dal relatore.

Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Ventucci 5.2, nel testo riformulato, gli identici 5.25 del Governo e Abrignani 5.29, come riformulati. Respingono quindi con votazione riassuntiva tutti i restanti emendamenti riferiti all'articolo 5, sui quali i relatori e il Governo hanno espresso parere contrario.

Gianfranco CONTE, presidente, essendo esaurito l'esame delle proposte emendative riferite al testo del decreto-legge in esame, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, previa acquisizione dei pareri delle Commissioni in sede consultiva, da convocare alle ore 14 della giornata di domani.

La seduta termina alle 0.55 del 29 aprile 2010.