CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 27 aprile 2010
315.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 27 aprile 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. - Interviene il ministro della salute Ferruccio Fazio.

La seduta comincia alle 13.20.

Schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali per l'anno 2010, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 201.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione - Parere favorevole con osservazione).

La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 20 aprile 2010.

Laura MOLTENI (LNP), relatore, esprime l'intenzione di inserire nella sua proposta di parere un'osservazione volta a

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sollecitare il Governo ad assumere, in sede internazionale, iniziative volte alla revisione dei contributi dovuti dall'Italia in adempimento di obblighi assunti a livello internazionale. Tale osservazione nasce dall'esigenza di verificare l'efficacia di collaborazioni internazionali in campo sanitario, spesso istituite da accordi molto risalenti nel tempo.

Luciana PEDOTO (PD) osserva che l'esigenza di verificare l'efficacia delle attività finanziate dallo schema di decreto in esame non appare limitata ai contributi derivanti da obblighi internazionali, ma si estende necessariamente anche alla Lega italiana per la lotta contro i tumori.

Carla CASTELLANI (PdL), pur comprendendo e condividendo l'osservazione formulata dal relatore, ritiene che sarebbe preferibile fare riferimento alla valutazione dei risultati conseguiti da tutti gli enti interessati, nonché all'esigenza di riconsiderare i contributi ad essi destinati, anche per evitare che detta osservazione appaia motivata da un giudizio critico sull'operato di alcuni soltanto di questi enti.

Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD) dichiara di condividere le considerazioni delle colleghe Pedoto e Castellani.

Laura MOLTENI (LNP), relatore, dichiara la propria disponibilità ad accogliere i suggerimenti emersi in corso del dibattito.

Delia MURER (PD) invita il Governo a chiarire la propria posizione sull'argomento in discussione.

Il ministro Ferruccio FAZIO dichiara la disponibilità del Governo a procedere alla verifica e alla revisione suggerite dai deputati intervenuti.

Giuseppe PALUMBO, presidente, premesso di condividere l'esigenza rappresentata dal relatore e dai colleghi intervenuti, sospende brevemente la seduta per consentire al relatore di recepire nella sua proposta di parere le indicazioni emerse dal dibattito.

La seduta, sospesa alle 13.40, è ripresa alle 13.50.

Laura MOLTENI (LNP), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 1).

Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 13.55.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 27 aprile 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. - Interviene il ministro della salute Ferruccio Fazio.

La seduta comincia alle 13.55.

Delega al Governo in materia di lavori usuranti e di riorganizzazione di enti, misure contro il lavoro sommerso e norme in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.
C. 1441-quater/D Governo, rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica.

(Parere alla XI Commissione).
(Esame e conclusione - Parere favorevole).

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere alla XI Commissione il prescritto parere sulle parti di competenza del disegno di legge n. 1441-quater-D, recante delega al Governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro, definitivamente

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approvato dal Senato nella seduta del 3 marzo 2010 e rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica con messaggio motivato, a norma dell'articolo 74 della Costituzione, in data 31 marzo 2010.
Al riguardo, fa presente che, nella seduta del 20 aprile scorso, l'Assemblea ha deliberato, ai sensi dell'articolo 71, comma 2, del regolamento, di limitare la discussione alle sole parti del disegno di legge che formano oggetto del citato messaggio del Presidente della Repubblica, conforme a quanto l'XI Commissione aveva deliberato nella seduta del 14 aprile scorso.
Ricorda, altresì, che, nella seduta del 20 gennaio 2010, la Commissione aveva espresso parere favorevole sul medesimo disegno di legge, allora in terza lettura.
Alla luce di quanto detto, ritiene che anche l'esame in sede consultiva debba limitarsi alle parti oggetto del messaggio del Presidente della Repubblica. In proposito, osserva che soltanto l'articolo 20 - in base al quale alle morti o alle lesioni subite dal personale imbarcato su navigli militari e cagionate dal contatto con l'amianto, non possono continuare ad applicarsi, come invece sta accadendo in procedimenti attualmente pendenti davanti ad autorità giudiziarie, le sanzioni penali stabilite dal decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 303, che disciplina l'applicazione di tali sanzioni, escludendole unicamente nei casi di morti o lesioni subite da personale imbarcato su navi mercantili - presenta profili di competenza della Commissione. Al riguardo, il Presidente della Repubblica ha eccepito che tale disposizione, formulata come interpretazione autentica dell'articolo 2, lettera b), della legge 12 febbraio 1955, n. 51, in realtà modifica la disciplina vigente, per giunta intervenendo su una legge delega che ha già esaurito la sua funzione. Inoltre, il Presidente della Repubblica ha osservato come tale articolo 20, nella parte in cui fa salvo il diritto del lavoratore al risarcimento dei danni eventualmente subiti, non sarebbe applicabile, poiché il medesimo articolo fa cessare l'efficacia della norma generatrice di responsabilità e, al tempo stesso, non introduce un autonomo titolo di indennizzo.
In proposito, ricorda che, nel corso dell'esame in sede referente, sono stati respinti sia l'emendamento sostitutivo dell'articolo 20, presentato dal Governo, sia i restanti emendamenti, soppressivi e sostitutivo, riferiti al medesimo articolo. Pertanto, al fine di consentire una più attenta valutazione dei rilievi sollevati dal Presidente della Repubblica, ritiene opportuno inserire nella sua proposta di parere favorevole, in premessa, l'auspicio di un'ulteriore approfondimento della materia nel corso dell'esame in Assemblea (vedi allegato 2).

Anna Margherita MIOTTO (PD) ritiene che l'articolo 20 del provvedimento in esame, dettato unicamente dalla volontà di determinare l'estinzione dei procedimenti in corso, presso il tribunale di Padova, a carico di alti ufficiali della marina militare, dovrebbe essere soppresso. Tale disposizione, infatti, essendo formulata come norma di interpretazione autentica, contraddice la costante applicazione dell'articolo 2 della legge n. 51 del 1955 negli oltre cinquanta anni della sua vigenza. L'articolo in esame, inoltre, determinerebbe, nonostante il suo tenore letterale, la perdita di ogni diritto all'indennizzo da parte dei soggetti danneggiati dall'esposizione all'amianto a bordo del naviglio di Stato e delle loro famiglie, come giustamente rilevato dal Presidente della Repubblica.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, pur comprendendo le preoccupazioni della collega Miotto, ritiene che esse potranno essere adeguatamente affrontate nel corso dell'esame in Assemblea. Ribadisce, pertanto, la sua proposta di parere.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

La seduta termina alle 14.05.

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SEDE REFERENTE

Martedì 27 aprile 2010. - Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO - Interviene il ministro della salute Ferruccio Fazio.

La seduta comincia alle 14.05.

Principi fondamentali in materia di governo delle attività cliniche.
Nuovo testo unificato C. 799 Angela Napoli, C. 1552 Di Virgilio e Palumbo, C. 977-ter Livia Turco, C. 278 Farina Coscioni, C. 1942 Mura, C. 2146 Minardo, C. 2355 Di Pietro, C. 2529 Scandroglio, C. 2693 Zazzera e C. 2909 De Poli.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 21 aprile 2010.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Miotto 10.4, Pedoto 10.5 e Zeller 10.29. Invita, quindi, i presentatori a ritirare l'emendamento Laura Molteni 10.1, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Miotto 10.6, 10.7, 10.8, 10.9, 10.10, 10.11, 10.12, 10.13, 10.14, 10.15, 10.16, 10.17 e 10.18. Invita, altresì, i presentatori a ritirare l'emendamento Laura Molteni 10.2, esprimendo, infine, parere contrario sui restanti emendamenti riferiti all'articolo 10. Annuncia, quindi, la presentazione dell'emendamento 10.50 (vedi allegato 3).

Il ministro Ferruccio FAZIO esprime parere favorevole sull'emendamento 10.50 del relatore e parere conforme a quello del relatore sui restanti emendamenti riferiti all'articolo 10.

Anna Margherita MIOTTO (PD) rileva che le disposizioni contenute nell'articolo 10, che i numerosi emendamenti presentati dal suo gruppo sono volti a modificare, introducono una nuova disciplina della libera professione medica, disciplinando una materia che poco o nulla ha a che fare con il governo delle attività cliniche. In proposito, ricorda che l'attività libero-professionale intramoenia contribuisce in modo significativo al bilancio di molte aziende sanitarie e che, pertanto, la disposizione in esame riduce le risorse a disposizione del Servizio sanitario nazionale. Osserva, inoltre, che con la conseguente soppressione dei centri unici di prenotazione (CUP) sarà impossibile effettuare quel monitoraggio dell'attività libero-professionale dei medici, che pure l'articolo 10 prevede. Ricorda, inoltre, che il disegno di legge in materia di libere professioni, in corso di esame presso il Senato, appare ispirato ad una logica ben diversa dalla norma in esame: esso prevede, infatti, limiti ben precisi all'esercizio di attività professionali diverse da quella medica. Invita, infine, la presidenza a stabilire un termine per la presentazione di subemendamenti all'emendamento 10.50 del relatore.

Giuseppe PALUMBO, presidente, propone di fissare alle ore 18 il termine per la presentazione di subemendamenti all'emendamento 10.50 del relatore, precisando che l'esame degli eventuali subemendamenti presentati avrà luogo al termine della seduta pomeridiana dell'Assemblea, compatibilmente con la riunione del gruppo del Partito democratico, prevista per le ore 20.

La Commissione concorda.

Paola BINETTI (UdC), premesso di condividere la scelta di garantire pienamente l'esercizio della libera professione medica e la libertà di scelta dei pazienti, sottolinea la necessità di verificare in modo puntuale il rispetto dell'orario e degli obblighi di servizio da parte dei medici all'interno delle strutture del Servizio sanitario nazionale ed evidenzia, in proposito, il ruolo fondamentale dei centri unici di prenotazione (CUP). Ritiene, infatti, che un'attenta verifica delle prestazioni effettuate dai medici all'interno delle

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strutture pubbliche sia essenziale al fine di garantire quel rapporto di fiducia tra il paziente e il suo medico, che è elemento insostituibile per la realizzazione del principio di autodeterminazione del paziente.

Carla CASTELLANI (PdL) riconosce che, negli ultimi dodici anni, la riforma della libera professione medica ha avuto l'effetto positivo di disciplinare un ambito di attività che, probabilmente, necessitava di una regolazione più puntuale. Tale intervento, tuttavia, ha palesemente mancato il suo obiettivo principale, cioè la riduzione delle liste d'attesa. Quanto ai ricavi che, per le aziende sanitarie, deriverebbero, secondo quanto sostenuto dalla collega Miotto, dall'attività libero-professionale intramoenia, ricorda che alcune aziende non hanno ancora recuperato le risorse investite al fine di predisporre strutture idonee ad ospitare tale attività, mentre, come è noto, altre aziende non vi hanno mai provveduto. Auspica, infine, un approccio non ideologico e più liberale alla problematica in discorso, al fine di garantire la libertà di scelta dei cittadini, e, al tempo stesso, il diritto dei medici all'esercizio della libera professione.

La Commissione respinge l'emendamento Miotto 10.4.

Luciana PEDOTO (PD) ritira il suo emendamento 10.5.

Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Zeller 10.29: s'intende che vi abbiano rinunciato.

Laura MOLTENI (LNP), accogliendo l'invito rivoltole dal relatore, ritira il suo emendamento 10.1.

La Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Miotto 10.6, 10.7, 10.8, 10.9, 10.10, 10.11, 10.12, 10.13, 10.14, 10.15, 10.16, 10.17 e 10.18.

Laura MOLTENI (LNP), accogliendo l'invito rivoltole dal relatore, ritira il suo emendamento 10.2.

La Commissione respinge gli emendamenti Miotto 10.19, 10.20, 10.21, 10.22, 10.23, 10.24, 10.25 e 10.26.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, essendo stato fissato un termine per la presentazione di subemendamenti al suo emendamento 10.50, propone di accantonarlo insieme ai restanti emendamenti riferiti all'articolo 10 e di passare all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 11.

La Commissione delibera di accantonare gli emendamenti 10.50 del relatore e gli identici emendamenti Miotto 10.3 e Palagiano 10.28, nonché l'emendamento Miotto 10.27.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, invita il presentatore a ritirare l'emendamento 11.1 ed esprime parere contrario sui restanti emendamenti e articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 11.

Il ministro della salute Ferruccio FAZIO esprime parere conforme a quello del relatore.

Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Zeller 11.6: s'intende che vi abbiano rinunciato.

La Commissione respinge l'emendamento Minardo 11.3.

Laura MOLTENI (LNP) chiede di accantonare il suo emendamento 11.1.

La Commissione delibera di accantonare l'emendamento Laura Molteni 11.1, risultando così accantonato anche l'emendamento Minardo 11.4.
Respinge quindi l'emendamento Minardo 11.5.

Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Palagiano 11.2: s'intende che vi abbiano rinunciato.

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La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Miotto 11.01.

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 12.

Il ministro della salute Ferruccio FAZIO esprime parere conforme a quello del relatore.

Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli articoli aggiuntivi Palagiano 12.01 e Zeller 12.02 e 12.03: s'intende che vi abbiano rinunciato.
Dopo aver ricordato che alle ore 18 scade il termine per la presentazione dei subemendamenti all'emendamento 10.50 del relatore, sospende la seduta.

La seduta, sospesa alle 14.45, è ripresa alle 19.50.

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che sono stati presentati due subemendamenti all'emendamento 10.50 del relatore (vedi allegato 3).

Domenico DI VIRGILIO (PdL), relatore, esprime parere favorevole sui subemendamenti Miotto 0.10.50.1 e 0.10.50.2.

Il ministro Ferruccio FAZIO esprime parere conforme a quello del relatore.

La Commissione, con distinte votazioni, approva i subemendamenti Miotto 0.10.50.1 e 0.10.50.2. Approva, quindi, l'emendamento 10.50 del relatore (vedi allegato 3).

Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che saranno ora posti in votazione gli altri emendamenti accantonati nel corso della seduta.

La Commissione respinge gli identici emendamenti Miotto 10.3 e Palagiano 10.28, nonché l'emendamento Miotto 10.27.
Approva, quindi, l'emendamento Laura Molteni 11.1 (vedi allegato 3).

Giuseppe PALUMBO, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Minardo 11.4: s'intende che vi abbiano rinunciato.
Dichiara quindi concluso l'esame degli emendamenti. Avverte che il testo risultante dagli emendamenti approvati sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione del parere. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 20.