CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 aprile 2010
310.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

Giovedì 15 aprile 2010. - Presidenza del presidente Mario PESCANTE. - Intervengono il ministro per le politiche europee, Andrea Ronchi, e il ministro della salute, Ferruccio Fazio.

La seduta comincia alle 9.15.

Legge comunitaria 2009.
C. 2449-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 14 aprile 2010.

Mario PESCANTE, presidente, ricorda che la Commissione è chiamata a proseguire l'esame degli emendamenti riferiti al disegno di legge comunitaria, accantonati nella seduta di ieri.
Avverte che il relatore ha presentato un emendamento all'articolo 52 riguardante la cooperazione allo sviluppo. Tenuto conto dei profili problematici in ordine alla sua ammissibilità ha sottoposto la questione al Presidente della Camera che ha rilevato come l'emendamento sia da considerarsi irricevibile e non possa quindi avere alcun seguito parlamentare.
Segnala altresì che sono stati ritirati gli emendamenti 43.46 e 43.25 Di Caterina.
Precisa che la Commissione procederà oggi all'esame dell'emendamento 1.5 del relatore e degli emendamenti riferiti agli articoli 14, 26, 29, 31, 42 e 43 accantonati nella seduta di ieri. Occorrerà inoltre procedere all'esame degli emendamenti presentati all'articolo 17 e non votati nella seduta di ieri a seguito dell'approvazione dell'emendamento Abrignani 17.23. Tali emendamenti appaiono infatti perfettamente riferibili al nuovo articolo 17 e possono pertanto essere messi in votazione. Ricorda al riguardo che il relatore ed il Governo avevano espresso parere favorevole sugli emendamenti 17.24 Pini, 17.25 Guido Dussin e 17.22 (Nuova formulazione) Cassinelli e parere contrario sugli emendamenti 17.1 e 17.2 della X Commissione.

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Gli emendamenti che la Commissione dovrà votare nella seduta odierna sono raccolti nel fascicolo posto in distribuzione, che sarà allegato al resoconto della seduta odierna (vedi allegato).
Invita quindi il relatore, on. Formichella, ad esprimere il parere sugli emendamenti.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 1.5, per la parte ritenuta ammissibile.

Il ministro Andrea RONCHI concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione approva l'emendamento 1.5 del Relatore.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 14.1 Zaccaria.

Il ministro Andrea RONCHI concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione approva l'emendamento 14.1 Zaccaria.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti 17.24 Pini, 17.25 Guido Dussin e 17.22 Cassinelli, come riformulato a seguito della condizione posta dalla X Commissione, esprimendo invece parere contrario, per esigenze di coordinamento generale del testo, sugli emendamenti 17.1 e 17.2 della X Commissione.

Il ministro Andrea RONCHI concorda con i pareri espressi dal relatore.

La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti 17.24 Pini e 17.25 Guido Dussin. Respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti 17.1 e 17. 2 della X Commissione. Approva infine l'emendamento 17.22 (Nuova formulazione) Cassinelli.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti 26.8 XIII Commissione, 26.5 Governo e 26.1 Zinzi.

Il ministro Andrea RONCHI concorda con i pareri espressi dal relatore.

La Commissione approva gli identici emendamenti 26.8 XIII Commissione, 26.5 Governo e 26.1 Zinzi.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 29.3.

Il ministro Andrea RONCHI concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione approva l'emendamento 29.3 del Relatore.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 31.1 Aniello Formisano.

Il ministro Andrea RONCHI concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione approva l'emendamento 31.1. Aniello Formisano.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 34.1 XIII Commissione.

Il ministro Andrea RONCHI concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione approva l'emendamento 34.1 XIII Commissione.

Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 42.1 Governo.

Il ministro Andrea RONCHI concorda con il parere espresso dal relatore.

La Commissione approva l'emendamento 42.1 Governo.

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Nicola FORMICHELLA (PdL), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 43.50 XIII Commissione.

Il ministro Andrea RONCHI concorda con il parere espresso dal relatore.

Isidoro GOTTARDO (PdL), nel raccomandare l'approvazione dell'emendamento 43.50 della XIII Commissione, sottolinea come questo sia frutto di un lungo e complesso lavoro di mediazione, che ha svolto, in qualità di relatore presso la Commissione Agricoltura, con l'obiettivo prioritario di risolvere il contenzioso ormai trentennale con l'Unione europea, fornendo elementi per la chiusura della relativa procedura di infrazione.
A titolo di esempio, osserva come l'inserimento del comma 7-bis nell'articolo 1 della legge n. 157 del 1992 sia volto, coerentemente con quanto previsto dall'articolo 10 della direttiva 79/409/CEE, a consentire - mediante l'emanazione di un apposito decreto ministeriale, che stabilisce le modalità di trasmissione e la tipologia delle informazioni che le regioni sono tenute a comunicare - la trasmissione di dati alla Commissione europea affinché possano essere adottate, a livello europeo, misure appropriate per coordinare le ricerche e i lavori necessari per la protezione, la gestione e l'utilizzazione della popolazione di tutte le specie di uccelli.
Parimenti, in coerenza con l'articolo 9 della direttiva - che prevede che gli Stati membri possono derogare alle regole sulla protezione degli uccelli nell'interesse della salute e della sicurezza pubblica, nell'interesse della sicurezza aerea, per prevenire gravi danni alle colture, al bestiame, ai boschi, alla pesca e alle acque, per la protezione della flora e della fauna - si è prevista la definizione di linee guida a livello nazionale, d'intesa con la Conferenza Stato-regioni.
Ritiene necessario richiamare l'attenzione dei colleghi sul fatto che, nel complesso, il nuovo articolo 43, come approvato dalla XIII Commissione, non produce, come risulta dalla lettura dei quotidiani di questa mattina, una deregolamentazione dell'attività venatoria. Potrebbe fornire numerosi esempi in tal senso, che dimostrano come il testo messo a punto dalla XIII Commissione metta il Paese nelle condizioni di interloquire seriamente con le istituzioni comunitarie.
Quanto poi al comma 2, lettera b) - parte del testo sulla quale si è sviluppato il più intenso dibattito, avendo ad oggetto i limiti temporali dell'attività venatoria - intende precisare che il Senato ha introdotto disposizioni di deroga, con il chiaro intento di estendere il periodo della caccia e, in tal senso, appaiono fondate le obiezioni formulate. Tuttavia, nell'attuale formulazione del testo, come risultante dalle modifiche apportate nel corso dell'esame in XIII Commissione, la deroga consentita alle Regioni non ha più il carattere di discrezionalità che aveva in precedenza. Evidenzia infatti che i provvedimenti regionali dovranno essere adottati sulla base di analisi scientifiche, che dovranno essere validate dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), che esprimerà un preventivo parere al quale le regioni dovranno uniformarsi. Si rispetta in tal modo, a suo avviso, l'articolo 1 della legge n. 157 che definisce la fauna selvatica quale patrimonio indisponibile dello Stato e ciò giustifica l'intervento di un organismo nazionale.
Ritiene pertanto, in conclusione, che il lavoro svolto dalla Commissione Agricoltura renda un ottimo servizio alla tutela dell'ambiente e della fauna.

Enrico FARINONE (PD) rileva la partecipazione attiva, la passione e la competenza manifestata da parte di tutti i gruppi nel corso dell'esame del disegno di legge comunitaria presso la XIII Commissione e intende dare atto all'onorevole Gottardo, relatore presso la Commissione medesima, del lavoro svolto, anche perché occorre riconoscere che quello dell'attività venatoria era un tema sul quale era difficile raggiungere una posizione condivisa. Intende tuttavia ricordare che la Camera, in questa occasione, è chiamata a discutere ed approvare la legge comunitaria, e

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non una legge di riforma dell'attività venatoria; sarebbe dunque stato assai più opportuno affrontare il tema in altra sede.
Ciò detto, sottolinea come vi siano alcuni punti di non concordanza tra il suo gruppo e il testo di mediazione messo a punto dal relatore, che non potranno che riproporsi nel corso dell'esame del provvedimento in Assemblea. Richiama in particolare la mancata previsione del carattere vincolante del parere che l'ISPRA sarà chiamata a rendere sulle autorizzazioni in deroga rilasciate dalle Regioni, come anche l'assenza di una indicazione chiara dei termini di inizio e conclusione del periodo di caccia, come richiesto dall'Unione europea. Esprime perplessità anche in ordine al rinvio ad istituti regionali, laddove sarebbe stato meglio affidare le valutazioni in questione ad organismi nazionali.
Ringraziando comunque il relatore per il lavoro svolto, sebbene il nuovo articolo 43 non possa ancora considerarsi conclusivo dei rilievi avanzati dalla Commissione europea, sottolinea in conclusione come l'iter sinora percorso del disegno di legge comunitaria confermi la necessità di cambiare le modalità attraverso le quali il Parlamento esamina tale provvedimento, anche mediante opportune riforme della legge n. 11 del 2005.

Gianluca PINI (LNP) osserva, con riferimento a quanto dichiarato dal collega Farinone, che era indispensabile che la questione della caccia fosse affrontata nel quadro dell'esame del disegno di legge comunitaria, poiché, come è noto a tutti, è pendente una procedura di infrazione al riguardo. La Commissione europea chiedeva al nostro Paese di tenere conto del principio dell'attività venatoria legata al ciclo biologico delle specie e in tal senso ritiene si sia pronunciata la Commissione Agricoltura. Quanto all'obiezione relativa al fatto che il parere dell'ISPRA non avrebbe carattere vincolante, precisa che il testo dell'emendamento 43.50 prevede che a tale parere le Regioni «dovranno uniformarsi» ciò che equivale - a meno che non si legga il testo con pregiudizi di carattere ideologico - al rispetto di un vincolo.
Intende in conclusione dare atto all'onorevole Gottardo dello straordinario lavoro svolto, rilevando come quella raggiunta dalla XIII Commissione sia la migliore soluzione possibile nella situazione attuale.

Sandro GOZI (PD) ringrazia a sua volta l'onorevole Gottardo per l'impegno profuso, ma ribadisce che la legge comunitaria non è la sede appropriata per affrontare in maniera organica il problema della caccia. La procedura di infrazione nei confronti dell'Italia, che reca 11 contestazioni, avrebbe infatti suggerito di rivedere l'impianto complessivo della legge sull'attività venatoria, ciò che doveva essere fatto al di fuori del provvedimento in esame. Osserva peraltro che le contestazioni mosse al nostro Paese riguardano diversi aspetti ma non il calendario dell'attività venatoria, che è stato inserito nel dibattito a seguito di un blitz irresponsabile fatto al Senato. La direttiva prevede, peraltro, che i termini del periodo di caccia possano essere riaperti solo per motivi di necessità: tali motivi sono chiaramente individuabili in fatti contingenti e non possono certamente essere ricondotti ad interessi di parte. Perciò teme una deregulation del settore, non recando la disposizione in esame termini conclusivi, con il rischio che ogni regione intervenga autonomamente e senza alcun coordinamento con le altre.
Deve anche rilevare che il Parlamento non è sufficientemente informato dal Governo, nel dettaglio e con tempestività, sulle procedure di infrazione, come previsto invece dall'articolo 15 della legge n. 11 del 2005 ed auspica che le modifiche a tale legge potranno risolvere molti dei problemi che l'esame degli ultimi disegni di legge comunitaria hanno messo in evidenza.
Per tali motivi ribadisce il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento 43.50 della XIII Commissione.

La Commissione approva l'emendamento 43.50 XIII Commissione.

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Mario PESCANTE, presidente, comunica che, ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del Regolamento, la Presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo, come risultante dagli emendamenti approvati.
Pone quindi in votazione il mandato al relatore a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul testo del disegno di legge comunitaria 2009, come risultante dalle modifiche apportate nel corso dell'esame in sede referente.

La Commissione delibera di conferire al relatore il mandato di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento. Deliberà altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Mario PESCANTE, presidente, si riserva quindi di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

La seduta termina alle 9.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.50 alle 9.55.

INCONTRI CON DELEGAZIONI DI PARLAMENTI STRANIERI

Incontro con una delegazione della Commissione affari europei del Parlamento estone.

L'incontro si è svolto dalle 14.30 alle 15.30.