CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 8 aprile 2010
306.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 8 aprile 2010. - Presidenza del presidente Paolo RUSSO. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno, Michelino DAVICO.

La seduta comincia alle 10.30.

Legge comunitaria 2009.
C. 2449-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 3, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del disegno di legge comunitaria, rinviato nella seduta del 7 aprile 2010.

Paolo RUSSO, presidente, comunica che il relatore ha presentato l'emendamento 1.1 (vedi allegato), che tuttavia, ai sensi dell'articolo 70, comma 2, del regolamento, non risulta ammissibile, in quanto volto ad introdurre una nuova direttiva da recepire mediante la delega di cui all'articolo 1, non conseguente alle modifiche apportate dal Senato.
Avverte altresì che il deputato Di Caterina ha ritirato gli emendamenti presentati.
Ricorda quindi che le proposte emendative presentate sono pubblicate in allegato al resoconto della seduta di ieri, 7 aprile 2010.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, come preannunciato nella seduta di ieri, presenta l'emendamento 43.60, interamente sostitutivo dell'articolo 43 (vedi allegato), con il quale si propone di adempiere completamente agli obblighi che fanno capo all'Italia quale Paese membro dell'Unione europea.
Ricorda infatti che l'articolo 43, nel testo approvato dal Senato, non risolve le questioni oggetto delle procedure di infrazione in sede europea, in quanto, in particolare, non recepisce gli articoli 3, 4, paragrafo 4, 7, paragrafo 4, 13 e 18, paragrafo 2, della direttiva nonché soprattutto l'articolo 9, che richiede la previsione di controlli di legittimità efficaci e tempestivi sulle deroghe. Ribadisce in proposito

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che la materia di cui all'articolo 9, lettera a), costituisce un continuo oggetto di contenzioso, rilevando che probabilmente sarebbe stato preferibile intervenire sull'articolo 19-bis della legge n. 157 del 1992. Tuttavia, anche grazie alla collaborazione assicurata dall'Avvocatura dello Stato e dai Ministeri competenti, si può affermare che, approvando il testo proposto, l'Italia sarebbe in grado di rispondere in maniera efficace alle contestazioni in sede europea, dimostrando finalmente la volontà di recepire la direttiva, dopo un lungo contenzioso.
Da un punto di vista politico, precisa di aver consultato anche i senatori che hanno partecipato alla redazione dell'articolo 43, allo scopo di ricercare un equilibrio anche tra i due rami del Parlamento.
La principale obiezione mossa nei confronti del testo del Senato riguarda la modifica dei termini iniziale e finale della stagione venatoria, Al riguardo, il suo emendamento propone che le deroghe ai termini fissati - che non sono auspicabili, ma possono talvolta essere utili - siano motivate sulla base di dati scientifici, validati con il parere vincolante dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA). Sottolinea a tale proposito che il vincolo per le regioni non deriva tanto dal parere dell'ISPRA, quanto piuttosto dalla necessità di porre a base delle deroghe dati scientifici validati.
Richiamando le inevitabili contrapposizioni tra mondo ambientalista e mondo venatorio, osserva che l'emendamento proposto modifica la legge n 157 in senso più restrittivo, come imposto dalla normativa europea, che chiede maggiori garanzie di tutela anche per le deroghe attualmente consentite in base alla citata legge. Si riferisce, per esempio, ai divieti di caccia durante il periodo della nidificazione e della riproduzione.
In conclusione, ritiene che il suo emendamento manifesti la precisa volontà di chiudere il contenzioso in sede europea, presupposto necessario perché l'Italia possa avviare con la Commissione europea un confronto sul merito.

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) dichiara di avere apprezzato l'intervento del relatore, che ha manifestato la volontà di recepire integralmente e correttamente la direttiva e di risolvere il contenzioso con l'Unione europea, nonché quello tra Camera e Senato.
Deve tuttavia sottolineare che la disposizione di cui al comma 2, lettera b), dell'emendamento sostitutivo dell'articolo 43, proposto dal relatore, non contribuisce allo sforzo di adempiere correttamente agli obblighi comunitari, in quanto l'Unione europea non ha mosso alcuna contestazione all'Italia sui termini dei calendari venatori. Con il testo proposto, le regioni potrebbero ampliare tali termini, sia pure con il parere vincolante dell'ISPRA; si rischia così di determinare difficoltà nella gestione futura e incertezze normative a livello regionale, potenziali fonti di ulteriore contenzioso.
Invita pertanto il relatore a sopprimere almeno tale parte, così che l'opposizione possa aderire alla sua proposta e contribuire alla soluzione della complessiva vicenda.

Susanna CENNI (PD), pur manifestando indiscutibile apprezzamento per il lavoro del relatore, che per la prima volta tenta di fornire una risposta alle contestazioni dell'Unione europea, deve rilevare che la lettera b) del comma 2 dell'emendamento 43.60 del relatore interviene su un aspetto non interessato da procedure di infrazione o da altre censure mosse in sede europea. Occorre quindi domandarsi per quali ragioni si intende inserire tale disposizione, che peraltro, utilizzando l'espressione «le regioni possono modificare i termini», potrebbe far ritenere possibile un ampliamento indefinito della stagione venatoria.
Per quanto riguarda le restanti parti dell'emendamento del relatore 43.60, esse potrebbero invece trovare l'adesione del suo gruppo.
Fa infine presente che il suo gruppo è disponibile a procedere immediatamente

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alle votazioni, come lo è stato altre volte in precedenza, anche quando la maggioranza non era presente o pronta.

Anita DI GIUSEPPE (IdV) ricorda che già nella seduta di ieri ha avuto modo di ringraziare il relatore per l'arduo compito svolto, dovendo conciliare posizioni contrapposte. Rileva inoltre che nel testo dell'emendamento 43.60 del relatore è stata recepita una parte delle modifiche richieste, mentre rimane inaccettabile la parte relativa ai termini del calendario venatorio che, evidentemente, necessita di un maggiore approfondimento.

Paolo RUSSO, presidente, sottolinea come il relatore abbia individuato un punto di sintesi istituzionale al fine di rispondere alle censure dell'Unione europea e come dalla odierna discussione siano emersi spunti positivi. Invita pertanto il relatore a valutare l'opportunità di una breve sospensione della seduta, al fine di verificare la possibilità di raggiungere un più ampio accordo sul punto in discussione.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, condivide l'opportunità di sospendere la seduta per il tempo strettamente necessario a verificare tali condizioni.

Paolo RUSSO, presidente, sospende brevemente la seduta.

La seduta sospesa alle 10.50 è ripresa alle 11.25.

Paolo RUSSO, presidente, ritiene che - dai contatti in corso tra i gruppi - emergerebbe l'esigenza di un tempo maggiore per raggiungere una mediazione che possa essere ampiamente condivisa dalla Commissione. Ove il relatore ritenga che vi siano le condizioni per pervenire a tale risultato, si potrebbe sospendere i lavori e riprenderli al termine delle votazioni della seduta antimeridiana dell'Assemblea
Comunica che è pervenuto alla Commissione un subemendamento all'emendamento 43.60 del relatore.

Angelo ZUCCHI (PD) chiede che sia fissato un termine per la presentazione di subemendamenti all'emendamento 43.60.

Paolo RUSSO, presidente, accoglie la richiesta del deputato Zucchi.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) ritiene chiarimenti al relatore sul lavoro di approfondimento in corso. Sottolinea poi che il suo gruppo non è contrario ad un'ulteriore sospensione della seduta, ma si domanda se sia utile o se non sia il caso di stralciare l'articolo 43, visto che la vicenda si trascina da tempo e la maggioranza appare spesso non presente e comunque divisa di fronte alle decisioni da assumere.

Paolo RUSSO, presidente, registra che la sospensione della seduta non è stata sufficiente per definire la mediazione che si è avviata. Invita pertanto il relatore a precisare se, a suo giudizio, vi sono i margini per tale tentativo e, quindi, se è utile un'ulteriore sospensione dei lavori.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, precisa che intende mantenere l'emendamento 43.60, con il quale si intende adempiere agli obblighi assunti in sede europea in modo corretto e integrale e auspicabilmente condiviso anche dal Senato. Al contempo, tuttavia, si riserva di valutare ulteriori proposte di modifica che garantiscano più ampie condizioni di consenso politico.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) osserva che, secondo quanto prospettato dal relatore, si sta cercando di elaborare un testo sul quale si registri un consenso più ampio di quello della maggioranza.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, ribadisce che si riserva di valutare i subemendamenti presentati per ricercare un'ipotesi di mediazione condivisa.

Paolo RUSSO, presidente, fissa alle ore 13.30 di oggi il termine per la presentazione dei subemendamenti all'emendamento 43.60

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del relatore. Sospende quindi la seduta, avvertendo che riprenderà al termine delle votazioni nella seduta antimeridiana dell'Assemblea.

La seduta, sospesa alle 11.50, è ripresa alle 14.05.

Paolo RUSSO, presidente, avverte che, sulla base delle intese intercorse tra i gruppi, il seguito dell'esame è rinviato alla prossima settimana.

La seduta termina alle 14.06.

AVVERTENZA

Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

DL 40/10: Disposizioni tributarie e finanziarie urgenti in materia di contrasto alle frodi fiscali, di potenziamento e razionalizzazione della riscossione tributaria, di destinazione dei gettiti recuperati al finanziamento di un Fondo per incentivi e sostegno alla domanda in particolari settori.
C. 3350 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite VI e X).

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 7 aprile 2010, all'allegato, concernente gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi al disegno di legge C. 2449-B, in calce agli emendamenti 14.02 del Relatore a pagina 13, Beccalossi 17.01 e 18.01, a pagina 14, Fogliato 26.01, Bellotti 30.01 e Fogliato 33.01, a pagina 15, si intende inserita la seguente parola: (Inammissibile).