CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 8 aprile 2010
306.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Giovedì 8 aprile 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 15.10.

Legge comunitaria 2009.
Emendamento C. 2449-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Nulla osta).

La Commissione prosegue l'esame dell'emendamento riferito al provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 30 marzo 2010.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che il relatore, nella precedente seduta, ha proposto di esprimere nulla osta, limitatamente alle parti di competenza, sull'emendamento 1.5 del relatore, trasmesso dalla XIV Commissione; rammenta, peraltro, che l'esame è stato successivamente rinviato, a seguito di una richiesta di approfondimento formulata da taluni gruppi.

Maria Grazia GATTI (PD), alla luce degli approfondimenti svolti sull'argomento, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore. Fa notare, infatti, che la direttiva comunitaria 2009/104/CE - di cui il relatore presso la XIV Commissione ha proposto l'esclusione dall'allegato B al disegno di legge comunitaria 2009, mediante la

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proposta emendativa richiamata dal presidente, su cui la Commissione è chiamata oggi a pronunciarsi - si riferisce a disposizioni che sono già state attuate nell'ordinamento italiano.
Coglie, peraltro, l'occasione per segnalare che - pur non rientrando tale argomento nell'ambito di competenza della Commissione - il suo gruppo manifesta una forte preoccupazione in ordine alla parte del provvedimento riguardante le attività venatorie, giudicando quantomeno discutibili le scelte adottate dall'altro ramo del Parlamento.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

Legge quadro per lo spettacolo dal vivo.
Testo unificato C. 136 e abb.

(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con condizioni).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 31 marzo 2010.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che il relatore, nella precedente seduta, ha proposto di esprimere parere favorevole con condizioni sul testo unificato in esame (vedi allegato).

Paola PELINO (PdL), relatore, illustra nuovamente alla Commissione il contenuto delle condizioni inserite nella sua proposta di parere, già presentata nella precedente seduta.

Maria Grazia GATTI (PD) preannuncia il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole con condizioni formulata dal relatore.

Gaetano PORCINO (IdV), dopo aver dichiarato il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole con condizioni presentata dal relatore, chiede alla presidenza che risulti dal resoconto della seduta odierna che il gruppo dell'Italia dei Valori è presente ai lavori della Commissione. Nel giudicare, infatti, di pessimo gusto talune dichiarazioni recentemente rese in Assemblea in ordine ad una presunta scarsa partecipazione degli esponenti del suo gruppo ai lavori della Commissione, preannuncia che la richiesta di dare conto, in modo formale, della presenza di rappresentanti del gruppo stesso sarà costantemente formulata alla presidenza, in tutte le sedute che avranno luogo d'ora in avanti, unitamente alla richiesta di esporre ai presenti il numero esatto dei voti espressi dai singoli parlamentari in ogni votazione.

Silvano MOFFA, presidente, nel garantire che sarà sua cura chiedere ai deputati segretari della Commissione di presiedere al corretto svolgimento delle operazioni di voto, così come prescritto dal Regolamento, fa notare che, mentre non sussiste alcun ostacolo - se essi chiedono di prendere la parola - a far risultare agli atti la presenza degli esponenti dei gruppi a ciascuna seduta, non è, invece, contemplata alcuna procedura automatica tesa a far risultare nel resoconto sommario il voto espresso in Commissione dai singoli parlamentari.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizioni formulata dal relatore.

La seduta termina alle 15.20.

SEDE REFERENTE

Giovedì 8 aprile 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

La seduta comincia alle 15.20.

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Misure straordinarie per il sostegno del reddito e per la tutela di determinate categorie di lavoratori.
Testo unificato C. 2100 Damiano, C. 2157 Miglioli, C. 2158 Miglioli, C. 2452 Bellanova, C. 2890 Letta, C. 3102 Donadi.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 31 marzo 2010.

Silvano MOFFA, presidente, comunica anzitutto che la Conferenza dei presidenti di gruppo, riunitasi oggi, ha stabilito di inserire il provvedimento in titolo nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire da lunedì 19 aprile 2010. Informa, inoltre, che - essendo stati espressi tutti i restanti pareri, da parte delle Commissioni competenti, sul testo unificato delle proposte di legge in esame - deve ormai essere acquisito soltanto il parere della V Commissione, che è in attesa della imminente trasmissione della relazione tecnica, richiesta al Governo ai fini della quantificazione degli oneri recati dal provvedimento stesso.
Per tali ragioni - attesa anche la rilevanza dei profili di carattere finanziario - ritiene che le circostanze descritte suggeriscano di attendere sino alla prossima settimana l'espressione del parere della V Commissione, in assenza del quale intende comunque assicurare che sarà, in ogni caso, posto in votazione, al più tardi nella giornata di giovedì 15 aprile, il mandato al relatore per riferire all'Assemblea nei termini previsti dal calendario.

La Commissione conviene.

Cesare DAMIANO (PD), intervenendo per una precisazione, ritiene che - pur avendo il suo gruppo convenuto sull'opportunità di rinviare l'esame del provvedimento in titolo, in attesa del parere della V Commissione - debba comunque manifestarsi un certo disagio per le modalità con cui si sta articolando l'iter in Commissione, a causa di un atteggiamento di ostilità a più riprese manifestato dal Governo, ritenuto suscettibile di pregiudicare il lavoro unitario e condiviso sinora svolto in sede parlamentare. Giudica, pertanto, necessario superare ogni tipo di problematica ancora esistente e riferire all'Assemblea su un testo che, nonostante non accolga in sé tutte le proposte dell'opposizione e rappresenti il frutto di un compromesso limitato sulla materia degli ammortizzatori sociali, costituisce comunque - in un periodo di grave crisi economica - un passo in avanti lungo il tormentato percorso di tutela dei lavoratori. In conclusione, auspica che le ragioni che hanno condotto i gruppi presenti in Commissione ad un'intesa prevalgano rispetto all'atteggiamento di contrarietà a più riprese manifestato dal Governo.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Esclusione dei familiari superstiti condannati per omicidio del pensionato o dell'iscritto a un ente di previdenza dal diritto alla pensione di reversibilità o indiretta.
C. 3333 Lo Presti.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Silvano MOFFA, presidente, fa presente che, pur non essendo il provvedimento inserito nella programmazione trimestrale dei lavori della Commissione, la presidenza - facendo seguito a quanto già preannunciato nell'ultima riunione dell'ufficio di presidenza - ha convenuto, in ragione delle ripetute richieste ricevute e dell'innegabile rilevanza sociale delle motivazioni che stanno alla base del suo contenuto, sull'opportunità di avviarne l'esame nella seduta odierna, fermo restando, peraltro, che le modalità per la prosecuzione dell'esame in Commissione saranno definite nell'ambito di una prossima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

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La Commissione prende atto.

Amalia SCHIRRU (PD), nel concordare con l'esigenza di un sollecito inizio - attesa la sua elevata rilevanza sociale - dell'esame della proposta di legge in titolo e ringraziando conseguentemente la presidenza per tale iniziativa, fa tuttavia notare di avere presentato una proposta normativa di analogo contenuto (A.C. 3311), dichiarandosi sorpresa di non vederla abbinata alla proposta di legge in esame.

Silvano MOFFA, presidente, osserva che la proposta di legge menzionata dal deputato Schirru non risulta ancora assegnata alla Commissione e, pertanto, non è stato possibile disporne l'abbinamento; assicura, peraltro, che - una volta assegnata - la proposta di legge medesima sarà prontamente abbinata a quella oggi all'esame della Commissione. Invita, quindi, il relatore ad illustrare il contenuto del provvedimento in titolo.

Paola PELINO (PdL), relatore, fa presente che la proposta di legge in esame, composta di un unico articolo, è volta ad escludere dal diritto alla pensione di reversibilità o indiretta, nonché dal diritto alla cosiddetta una tantum, con effetto retroattivo, i familiari superstiti condannati, con sentenza passato in giudicato, per omicidio del pensionato o dell'iscritto. In particolare, fa notare che la proposta di legge intende sanare un'evidente anomalia dell'ordinamento, che allo stato non prevede l'esclusione dal diritto alla pensione di reversibilità o indiretta del familiare superstite, nei casi in cui questi sia stato condannato per omicidio dell'avente diritto; a seguito del decesso di tale soggetto, pertanto, l'omicida può comunque percepire, a legislazione vigente, il beneficio previdenziale. Osserva, infatti, che la normativa in materia nulla prevede nel caso di omicidio del dante causa, per cui il soggetto che si macchi di tale delitto non è escluso dal diritto a percepire la pensione di reversibilità o indiretta; tra l'altro, la stessa Corte costituzionale ha ribadito più volte che la pensione di reversibilità o indiretta spetta ai superstiti jure proprio e non jure successionis, con la conseguenza che non rilevano le ipotesi di indegnità a succedere previste dal codice civile.
Rileva, peraltro, che si sono verificati, di recente, alcuni casi in cui il coniuge uxoricida ha chiesto e ottenuto dagli enti previdenziali la pensione di reversibilità o indiretta: gli enti previdenziali - per escludere il diritto dell'uxoricida - in tali casi non hanno potuto neanche fare ricorso a interpretazioni o a estensioni analogiche, considerato che, quando si restringono o si comprimono diritti soggettivi (come nel caso del diritto a pensione), non è possibile utilizzare tali fonti interpretative. Proprio in relazione a quanto esposto, dunque, fa notare che il presentatore del provvedimento in esame, per finalità di giustizia sociale e di eticità, ha ritenuto doveroso colmare il descritto vuoto legislativo.
Passando ad esaminare il provvedimento nel dettaglio e rinviando alla documentazione degli uffici per la ricostruzione della normativa vigente, rileva quindi che, con il comma 1 dell'articolo 1, si intende escludere - a regime - il diritto a pensione per tutti i familiari superstiti (e quindi non solo per il coniuge), che si macchino del delitto di omicidio nei confronti del dante causa, una volta emessa la sentenza di condanna passata in giudicato; con il comma 2 del medesimo articolo si intende, poi, disciplinare la fase transitoria, revocando il diritto alla pensione di reversibilità o indiretta per tutti i superstiti che già si trovano nella situazione indicata alla data di entrata in vigore della legge.
Fa presente, inoltre, che la proposta di legge non comporta alcun onere aggiuntivo per il bilancio dello Stato.
In conclusione, dichiarando sin d'ora la più ampia disponibilità a valutare gli spunti che emergeranno dal dibattito, auspica la sollecita approvazione di un provvedimento di alto valore sociale, che appare

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necessario al fine di ristabilire nell'ordinamento principi di giustizia ed equità.

Cesare DAMIANO (PD), intervenendo per una ulteriore precisazione di natura procedurale, fa notare che, in ossequio ad un criterio di ordine cronologico, la proposta normativa citata in precedenza dal deputato Schirru (A.C. 3311) avrebbe dovuto essere già abbinata al provvedimento in esame, atteso che essa è stata presentata in una data anteriore rispetto a quest'ultimo. Segnalata alla presidenza tale anomalia, dichiara pertanto di confidare che a tale problematica possa essere posto rimedio al più presto.

Silvano MOFFA, presidente, ribadisce che il mancato abbinamento della proposta di legge n. 3311 è giustificato esclusivamente dal fatto che essa non è stata ancora assegnata alla Commissione; eventuali differenze nella tempistica di stampa e assegnazione dei progetti di legge, peraltro, possono dipendere anche dall'urgenza con la quale i presentatori provvedono ai relativi adempimenti formali. Dichiara, in ogni caso, che sarà sua cura sollecitare una rapida assegnazione di tale proposta di legge, a seguito della quale sarà possibile disporne l'abbinamento con il provvedimento oggi all'esame della Commissione.
Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Giovedì 8 aprile 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 16.10.