CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 marzo 2010
299.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

Mercoledì 17 marzo 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 9.20.

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5-02511 Schirru: Interventi per contrastare il fenomeno del caporalato.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Amalia SCHIRRU (PD) si dichiara parzialmente insoddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, dal momento che da essa - sia pur dettagliata e precisa nelle ricostruzioni effettuate - emerge tuttavia un intervento del Governo tardivo e non completamente adeguato a contrastare i fenomeni di sfruttamento della manodopera, del caporalato e di quello che definisce un vero e proprio «schiavismo» sui posti di lavoro. Si sarebbe, pertanto, attesa un impegno maggiore dell'Esecutivo su tale versante, considerato che si registrano, specie in alcune zone del territorio nazionale, gravi forme di vessazione nei confronti della manodopera (soprattutto straniera), spesso privata dei più elementari diritti sociali. Ritiene, quindi, che, a fronte di queste gravi forme di sopruso nei confronti dei lavoratori, si debba intervenire anche attraverso modifiche del codice penale, così come previsto da talune proposte di legge presentate dal suo gruppo.
Chiede, in conclusione, al Governo di rendere maggiori delucidazioni in futuro circa le iniziative che intende intraprendere al fine di svolgere una più efficace forma di controllo su tali fenomeni distorsivi del mercato del lavoro, che si verificano soprattutto nell'ambito del sistema degli appalti e dei subappalti.

5-02625 Fedriga: Operatività del Fondo per le vittime dell'amianto.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Edoardo RIXI (LNP), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, atteso che la questione dell'esposizione all'amianto dei lavoratori, che desta grande apprensione soprattutto tra gli addetti alla cantieristica navale, appare ancora aperta e lontana da una definitiva soluzione. Ritiene che la scarsa tutela di tali categorie di lavoratori sia in gran parte addebitabile ad una non soddisfacente attuazione dei provvedimenti legislativi intervenuti sulla materia ed a palesi carenze normative, emerse anche di recente, in relazione alla tematica dei trattamenti pensionistici relativi a questa tipologia di lavoratori. Auspica, pertanto, che la situazione possa essere celermente sbloccata e che il Governo proceda alla sollecita emanazione dei previsti regolamenti attuativi, nella prospettiva di garantire la piena operatività del Fondo per le vittime dell'amianto.

5-02633 Porcino: Interventi per la tutela occupazionale nell'ambito di una struttura sanitaria a Crotone.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Ignazio MESSINA (IdV), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, pur prendendo atto della disponibilità del rappresentante del Governo a seguire gli sviluppi della vicenda in oggetto, sottolinea la necessità di un intervento più incisivo a garanzia del posto di lavoro dei soggetti coinvolti e della piena funzionalità della struttura sanitaria descritta nell'atto di sindacato ispettivo. Fa notare, infatti, che la clinica Villa Giose di Crotone, sebbene rappresenti una struttura all'avanguardia e moderna, in un contesto geografico carente di servizi sanitari adeguati, vive tuttavia una situazione di grave difficoltà finanziaria - dietro cui si celano episodi controversi, sui quali sta indagando la stessa magistratura - aggravata dall'assenza totale delle istituzioni locali, che non appaiono in grado di salvaguardare le realtà sanitarie più meritevoli ed efficienti. Auspica, pertanto, un pronto intervento

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dell'Esecutivo, che favorisca l'apertura di una tavolo di confronto e contrattazione, soprattutto in vista dell'accelerazione delle procedure in deroga della cassa integrazione guadagni e del pieno coinvolgimento di tutte le parti in causa nel piano di ristrutturazione aziendale della clinica in oggetto.

5-02645 Damiano: Ammortizzatori sociali in deroga per il comparto delle cooperative di portabagagli.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Rolando NANNICINI (PD), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, nel prendere atto positivamente dell'avvio delle procedure volte all'emanazione dei provvedimenti necessari alla concessione degli ammortizzatori sociali in deroga, ottenuto grazie alla definitiva stipula dell'accordo nell'ambito della Conferenza Stato-regioni, auspica che dette procedure possano concludersi in tempi molto brevi, atteso che i lavoratori del comparto delle cooperative di portabagagli operanti in attività e servizi ferroviari, anche a causa della grave crisi economica in atto, risultano al momento privi di forme adeguate di tutela del reddito. Si ripromette, a tal fine, di rasserenare i predetti lavoratori, attraverso la pronta comunicazione di quanto oggi riferito dal rappresentante del Governo.

Silvano MOFFA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 9.45.

RISOLUZIONI

Mercoledì 17 marzo 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 9.45.

7-00274 Codurelli: Sulle politiche a sostegno delle donne e dell'occupazione femminile.
7-00285 Pelino: Sulle politiche a sostegno delle donne e dell'occupazione femminile.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

La Commissione prosegue la discussione delle risoluzioni in titolo.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta è stata illustrata la risoluzione n. 7-00274, a prima firma Codurelli, e si è convenuto di rinviare ad altra seduta il seguito della discussione. Comunica, quindi, che - facendo seguito a quanto già preannunciato - è stata nel frattempo presentata anche la risoluzione n. 7-00285, a prima firma Pelino, vertente sull'identico argomento; per tale ragione, avverte che la Commissione procederà alla discussione congiunta delle citate risoluzioni.
Fa presente, infine, che nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è concordato di dedicare la seduta odierna all'illustrazione della predetta risoluzione n. 7-00285 e di rinviare alla giornata del 30 marzo prossimo - ove compatibile con l'andamento dei lavori parlamentari - il seguito del dibattito, per il quale è stata richiesta la presenza del Ministro per le pari opportunità.

Paola PELINO (PdL), nell'illustrare la sua risoluzione, mette in evidenza come l'Esecutivo, a fronte dell'evidente ritardo scontato dal Paese nel campo dell'occupazione femminile - soprattutto nell'ambito del territorio meridionale - rispetto al perseguimento degli obiettivi definiti a Lisbona nel 2000, ha intrapreso una serie di politiche attive di conciliazione e di sostegno al lavoro femminile, che si sono tradotte in misure concrete intervenute in materia di congedi parentali, flessibilità dell'orario di lavoro (per quanto concerne il part-time), servizi all'infanzia (asili nido), formazione scolastica e professionale.

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Fa riferimento, inoltre, all'adozione di piani concordati tra i diversi dicasteri competenti, tesi soprattutto a garantire sia l'ingresso al lavoro delle donne sia la loro permanenza al lavoro in caso di maternità. Ribadisce, peraltro, come la chiave di volta di tutte le politiche in materia sia rappresentata da un forte investimento sul principio di conciliazione, sul quale è incentrata la risoluzione a sua prima firma.
In conclusione, fa notare che l'Esecutivo in carica ha avviato un camino virtuoso nel settore delle politiche per l'occupazione femminile, che sembra condurre ad una piena salvaguardia del lavoro delle donne, il cui apporto alla società e alla famiglia appare oggi una risorsa sempre più essenziale da tutelare, soprattutto in un periodo di crisi economica come quello attuale.

Giovanni PALADINI (IdV) preannuncia che il suo gruppo si riserva di presentare una propria risoluzione concernente le tematiche oggetto degli atti di indirizzo oggi in discussione.

Silvano MOFFA, presidente, alla luce di quanto emerso dal dibattito odierno, ritiene opportuno rinviare il seguito della discussione ad una prossima seduta, anche in attesa dell'annunciata presentazione di ulteriori atti d'indirizzo sulla materia, sui quali occorrerà svolgere le necessarie valutazioni di merito.
Rinvia, pertanto, il seguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.

SEDE REFERENTE

Mercoledì 17 marzo 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 14.15.

Contributo previdenziale integrativo dovuto dagli esercenti attività libero-professionali iscritti in albi ed elenchi.
C. 1524 Lo Presti.

(Seguito dell'esame e conclusione).

Silvano MOFFA, presidente, ricorda di avere comunicato, nella precedente seduta, che - anche alla luce dell'acquisizione di tutti i prescritti pareri - la presidenza si riservava di trasmettere al Presidente della Camera la richiesta di trasferimento alla sede legislativa del nuovo testo della proposta di legge n. 1524, come risultante dagli emendamenti approvati, una volta verificata la sussistenza dei requisiti richiesti dall'articolo 92, comma 6, del Regolamento.
Al riguardo, avverte che - pur essendo nel frattempo pervenuta la sottoscrizione, da parte di tutti i rappresentanti di gruppo, della richiesta di trasferimento di sede - il Governo ha, invece, fatto presente che non è possibile, allo stato, comunicare l'assenso al trasferimento del provvedimento alla sede legislativa.
Per tale ragione, segnala che si è conseguentemente convenuto di porre in votazione, nella seduta odierna, il mandato al relatore a riferire all'Assemblea sul predetto progetto di legge, in modo da consentirne la prosecuzione dell'iter e la definitiva approvazione da parte della Camera.
Avverte, infine, che il relatore ha presentato un proprio emendamento di natura formale, diretto a rendere più chiara la formulazione del testo (vedi allegato 5).

Giulio SANTAGATA (PD), intervenendo per una considerazione di metodo relativa all'iter parlamentare del provvedimento in esame, dichiara di non comprendere i motivi che inducono il Governo a negare il proprio consenso al trasferimento alla sede legislativa del provvedimento in esame, sebbene anche i gruppi di opposizione abbiano manifestato a più riprese un orientamento sostanzialmente favorevole sul testo in questione.

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Quanto ai profili di merito, pur ribadendo la propria teorica adesione nei confronti di un intervento legislativo tendente ad un aumento del contributo integrativo a carico degli iscritti alle casse professionali, prospetta l'esigenza di valutare seriamente l'opportunità di una più complessiva rivisitazione e razionalizzazione del sistema degli enti previdenziali privati - così come sostenuto dal suo gruppo, attraverso la presentazione di talune proposte di legge in materia, e dalla stessa Commissione parlamentare competente, attraverso la definizione condivisa di un atto d'indirizzo in materia - rispetto ai quali si pone con forza un problema di tenuta dei rispettivi bilanci, sorto in conseguenza della crisi economica e di taluni investimenti gravemente sbagliati, intrapresi da diverse di queste casse privatizzate.

Giuliano CAZZOLA (PdL), relatore, raccomanda l'approvazione del suo emendamento 1.500, che è frutto di una modifica di carattere esclusivamente formale, suggerita per una migliore formulazione del testo.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI prende atto che l'emendamento 1.500 del relatore apporta una modifica di carattere meramente formale al testo del provvedimento.

La Commissione approva l'emendamento 1.500 del relatore.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI, intervenendo per una precisazione sugli aspetti di natura generale relativi al progetto di legge in esame, osserva che il Governo è certamente favorevole al merito del provvedimento stesso; l'unica ragione del mancato assenso al suo trasferimento di sede, pertanto, è da individuare nell'ambito di talune perplessità manifestate dagli organismi competenti in ordine ai profili di carattere finanziario. Assicura, peraltro, che tali perplessità potrebbero essere fugate dall'ormai avvenuto accoglimento, da parte della Commissione, della condizione posta nel parere della V Commissione (Bilancio) relativamente all'obbligo di vincolare le delibere di eventuale aumento del contributo previdenziale integrativo alla verifica dei ministeri vigilanti, secondo quanto era stato, peraltro, prospettato anche dal suo dicastero.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di conferire al deputato Cazzola il mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge n. 1524, come modificato nel corso dell'esame in sede referente. Delibera, altresì, di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

Silvano MOFFA, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove per l'esame in Assemblea, sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito.
Nuovo testo C. 2424 Antonino Foti e abbinata C. 3089 Jannone.

(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 10 marzo 2010.

Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta la Commissione ha deliberato di accantonare talune proposte emendative riferite al nuovo testo della proposta di legge n. 2424, adottato come testo base, anche in attesa di acquisire chiarimenti dal Governo sugli aspetti di carattere finanziario. Al riguardo, fa presente che il dicastero competente - che sta svolgendo una approfondita istruttoria su tali profili e ha già definito una stima di massima degli oneri - ha, nel frattempo, segnalato l'esigenza di poter disporre di un ulteriore margine temporale per completare il quadro degli elementi richiesti, attesa anche l'opportunità di individuare soluzioni in grado di rendere il

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testo il più possibile coerente con la normativa vigente in materia.
Preso atto di tale esigenza, giudica pertanto opportuno il differimento dell'esame degli emendamenti accantonati ad una fase successiva alla prevista sospensione dei lavori parlamentari, incaricando sin d'ora il relatore di verificare - anche in via informale - l'eventuale necessità di predisporre ulteriori proposte emendative che possano tenere conto degli elementi conoscitivi nel frattempo acquisiti.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI fa presente che, a seguito delle sollecitazioni rivolte al Governo nella precedente seduta e premesso che sono in corso ulteriori approfondimenti, all'esito dei quali sarà possibile esprimere definitive valutazioni sulle diverse problematiche sollevate, il suo dicastero - sulla base dei primi dati forniti dall'INPS e dal Ministero dell'economia e delle finanze - è in grado di rappresentare alla Commissione taluni riscontri sull'argomento. Con riferimento agli aspetti collegati alla quantificazione degli oneri del provvedimento, rileva che, dalle prime stime effettuate dall'INPS e dall'amministrazione finanziaria, emerge che le disposizioni contenute all'interno degli articoli 1 e 2, complessivamente considerate, determinerebbero un onere complessivo netto stimato di poco superiore a 3 milioni di euro annui. Al contempo, osserva che la disposizione di cui all'articolo 7 (relativa all'inquadramento dei soci lavoratori delle cooperative artigiane) comporterebbe un onere stimato di circa 9 milioni di euro, come minore gettito contributivo. Infine, segnala che, con riferimento all'articolo 3, da prime valutazioni effettuate dal Ministero competente, emerge come le agevolazioni fiscali non necessitino di alcuna copertura finanziaria, in quanto si collocherebbero nell'ambito delle misure previste a legislazione vigente, configurandosi come una rinuncia a maggior gettito, mentre la possibilità di richiedere assistenza fiscale agli Uffici dell'Agenzia delle Entrate (comma 3) comporterebbe, presumibilmente, costi analoghi a quelli già sostenuti dall'Agenzia stessa per iniziative similari.
Per tali ragioni, chiede alla Commissione la disponibilità a concedere al Governo un ulteriore, mirato, approfondimento delle questioni sollevate, riservandosi di effettuare le necessarie verifiche tecniche, anche al fine di valutare le possibili modalità di copertura del provvedimento, che attualmente sono previste nell'ambito degli stanziamenti destinati a legislazione vigente al finanziamento delle misure di sostegno al reddito.

Antonino FOTI (PdL), relatore, nel ringraziare il rappresentante del Governo per avere fornito esaurienti chiarimenti sul provvedimento in esame, prende atto della necessità di ulteriori approfondimenti in ordine ai profili di natura finanziaria, che auspica possano essere svolti entro margini temporali ragionevolmente ristretti. Si augura, pertanto, che la Commissione possa concludere l'esame degli emendamenti accantonati e di eventuali ulteriori emendamenti, che si riserva di predisporre in qualità di relatore, subito dopo l'imminente periodo di sospensione dei lavori parlamentari in occasione delle previste elezioni amministrative.

Giulio SANTAGATA (PD) fa notare che le precisazioni rese dal rappresentante del Governo sugli oneri finanziari recati dal provvedimento in esame rafforzano l'orientamento assunto dal suo gruppo, che intende porre in luce la scarsa capacità del testo in questione di garantire un sostegno effettivo ai lavoratori destinatari dell'intervento, anche a causa della mancanza delle risorse finanziarie necessarie.
Chiede, inoltre, chiarimenti al Governo circa il reale impatto che l'articolo 7 del nuovo testo potrebbe avere sulla questione dell'inquadramento contributivo previdenziale dei soci lavoratori delle cooperative con qualifica artigiana, rispetto alla quale paventa il rischio che il contenzioso giudiziario già in atto, anziché ridursi, possa accrescersi ulteriormente.

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Nedo Lorenzo POLI (UdC), nel concordare con l'esigenza - prospettata dal rappresentante del Governo - di effettuare ulteriori approfondimenti sui profili di ordine finanziario, si sofferma sul merito dell'articolo 7, sottolineando la necessità di definire con chiarezza una norma che disciplini, una volta per tutte, l'inquadramento previdenziale dei soci lavoratori delle cooperative, ponendo fine al contenzioso in corso e alle incertezze interpretative sorte nel contesto delle diverse zone territoriali del Paese. In proposito, ritiene che la soluzione individuata dal nuovo testo in esame, che prevede la possibilità per i soci artigiani di iscriversi nella Gestione INPS dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani, in conformità con la legge n. 233 del 1990, possa essere condivisa unitariamente.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI, intervenendo per una precisazione rispetto alle questioni emerse dal dibattito, fa anzitutto presente che le riflessioni sinora svolte dal Governo si riferiscono solo ad una parte del provvedimento in esame.
Quanto ai profili di merito concernenti l'articolo 7, rileva poi che dalla sua approvazione discenderebbe l'iscrizione alla gestione INPS dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani dei soci delle cooperative artigiane, che stabiliscono un rapporto di lavoro in forma autonoma. Fa notare che i soci lavoratori in questione transiterebbero, di conseguenza, dal Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD) alla Gestione Artigiani dell'INPS; a parità di base imponibile, ne deriverebbe un minor gettito contributivo, in relazione alle diverse aliquote di prelievo in vigore nelle due gestioni sopra indicate. Peraltro, con riferimento ai circa 2.600 lavoratori individuati come interessati alla norma, sottolinea che l'effetto annuo del testo in esame può essere stimato in 22,3 milioni di euro di minor gettito per il FPLD e in 13,5 milioni di euro di maggior gettito per la Gestione Artigiani dell'INPS, con un saldo netto a carico dell'Istituto previdenziale pari a circa 8,8 milioni di euro.

Silvano MOFFA, presidente, ritiene che i diversi elementi conoscitivi emersi dal dibattito odierno rendano utile prevedere un ulteriore termine a disposizione del Governo per definire le ultime verifiche di carattere tecnico, atteso che il provvedimento sarà nuovamente inserito nel calendario dei lavori della Commissione per la giornata di mercoledì 31 marzo; nel frattempo, raccomanda al relatore di curare la stesura di eventuali, nuove, proposte emendative, che consentano di recepire le indicazioni provenienti dal competente dicastero.
Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell'intrattenimento e dello svago.
Testo unificato C. 762 Bellanova, C. 1550 Ceccacci Rubino, C. 2112 Borghesi, C. 2654 Delfino.

(Seguito dell'esame e rinvio - Adozione di un nuovo testo base).

Silvano MOFFA, presidente, comunica che, in esito ai lavori del Comitato ristretto, è stato elaborato un nuovo testo unificato dei progetti di legge in titolo, che il relatore prospetta di adottare come nuovo testo base per il seguito dell'esame in sede referente (vedi allegato 6).

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI avverte che il Governo si riserva di valutare con attenzione il nuovo testo unificato elaborato dal Comitato ristretto, al fine di fornire con tempestività alla Commissione il proprio orientamento su tale testo, eventualmente anche nella successiva fase di esame degli emendamenti.

Silvano MOFFA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, propone di adottare il nuovo testo unificato delle proposte di legge in esame, elaborato dal

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Comitato ristretto, come testo base per il seguito dell'esame in sede referente.

La Commissione delibera di adottare il nuovo testo unificato delle proposte di legge nn. 762, 1550, 2112 e 2654, elaborato dal Comitato ristretto, come testo base per il seguito dell'esame in sede referente.

Silvano MOFFA, presidente, facendo seguito a quanto concordato nell'ambito del Comitato ristretto, propone che il termine per la presentazione di emendamenti al nuovo testo unificato, adottato come testo base, sia fissato alle ore 16 di martedì 30 marzo 2010.

La Commissione concorda.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.40.

SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 17 marzo 2010. - Presidenza del presidente Silvano MOFFA. - Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 14.40.

Legge quadro per lo spettacolo dal vivo.
Testo unificato C. 136 e abb.

(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta dell'11 marzo 2010.

Paola PELINO (PdL), relatore, preso atto delle diverse questioni sinora emerse nel corso dell'esame del provvedimento in titolo, prospetta l'esigenza di differire l'espressione del parere di competenza della Commissione, riservandosi di predisporre nel frattempo una proposta di parere, verificati anche gli esiti dell'iter parlamentare del nuovo testo unificato delle proposte di legge n. 762 e abbinate, vertenti su analoga materia, tuttora in corso di esame in sede referente presso la Commissione stessa. Ritiene, infatti, che - solo dopo aver conosciuto il testo risultante dall'esame degli emendamenti che saranno presentati al richiamato nuovo testo unificato - la Commissione potrà pronunciarsi con maggiore consapevolezza sul provvedimento in esame e sarà nelle condizioni di assumere le conseguenti determinazioni al riguardo.

Silvano MOFFA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire e considerato che non si registrano obiezioni dei gruppi in ordine a quanto testé prospettato dal relatore, ritiene opportuno prevedere un ulteriore differimento della deliberazione di competenza da parte della Commissione, anche in attesa di verificare il contenuto definitivo che assumerà il nuovo testo unificato delle proposte di legge concernenti i lavoratori dello spettacolo, all'esame in sede referente della Commissione stessa.

La Commissione conviene.

Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Mercoledì 17 marzo 2010.

Predisposizione del programma dei lavori per il periodo aprile-giugno 2010.

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.50.