CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 marzo 2010
298.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

Martedì 16 marzo 2010. - Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI.

La seduta comincia alle 10.50.

Schema di regolamento ministeriale recante la fusione dell'APAT, dell'INFS e dell'ICRAM in un unico istituto, denominato Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA).
Atto n. 193.
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato l'11 marzo 2010.

Alessandro BRATTI (PD) ricorda che il gruppo Partito Democratico ha da sempre manifestato ampie perplessità in ordine alla fusione dell'APAT, dell'INFS e dell'ICRAM in un unico Istituto denominato ISPRA, in considerazione delle diverse mission degli istituti oggetto di fusione, nonché dei diversi inquadramenti dei lavoratori in servizio presso gli istituti medesimi.
Ricorda inoltre l'iniziativa del gruppo del Partito democratico nella precedente legislatura finalizzata a definire livelli minimi

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di tutela dell'ambiente sul modello dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera m) della Costituzione. Ritiene quindi che lo schema di regolamento in si muova in una direzione diversa istituendo un ente di ricerca che peraltro rischia di entrare in conflitto con altri istituti di ricerca, quali l'ENEA o il CNR.
Dopo aver sottolineato che dopo circa due anni di commissariamento dell'ISPRA per garantire l'ordinaria amministrazione e lo svolgimento delle attività istituzionali il Governo sottopone all'esame della Commissione un regolamento di organizzazione dell'Istituto privo di organicità, si sofferma sui principali aspetti critici dello schema di regolamento. In primo luogo, stigmatizza la possibile alterazione del rapporto istituzionale tra l'Istituto e le Agenzie regionali in considerazione della previsione del comma 4 dell'articolo 1, che riconosce all'ISPRA la facoltà di istituire sedi operative sul territorio nazionale. In secondo luogo, esprime perplessità sulla previsione di un consiglio scientifico che ha un senso all'interno di un ente che sia effettivamente ente di ricerca e non - come sembrerebbe emergere dal provvedimento in esame - un'agenzia di supporto all'attività del Ministero dell'ambiente. In terzo luogo, invita a considerare l'ipotesi di affidare la nomina di alcuni membri, magari due, del consiglio di amministrazione alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni
Dopo aver richiamato l'attenzione sull'articolo 9-bis, in particolare sull'opportunità di modificare il comma 3 con un rinvio a un regolamento del personale, ivi inclusi i dirigenti, da adottare in conformità ai principi e alle vigenti norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, nonché ai principi e alle disposizioni del codice civile, sottolinea la necessità di evitare il trasferimento di risorse finanziarie all'Istituto da parte di soggetti privati, al fine di non perdere credibilità per l'insorgere di possibili conflitti di interessi tra il soggetto controllore e il soggetto controllato.
Con riferimento poi al Consiglio federale di cui all'articolo 14, fa notare come esistano sul territorio nazionale Agenzie regionali particolarmente efficienti ed efficaci per cui assume particolare importanza lo sviluppo coordinato del sistema nazionale delle Agenzie e dei controlli in materia ambientale.
Evidenzia come sia stata persa l'occasione di garantire un'omogeneità nel sistema dei controlli ambientali tramite la definizione dei livelli essenziali di tutela ambientale, con il rischio quindi di determinare un peggioramento del quadro attualmente vigente in tal ambito.
Pur riconoscendo lo sforzo compiuto dal relatore con la proposta di parere presentata recante alcune osservazioni che sembrano essere in linea con le osservazioni formulate nel suo intervento, preannuncia comunque il voto contrario del suo gruppo su tale proposta di parere alla luce dei rilievi testé formulati.

Roberto TORTOLI, presidente e relatore, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta pomeridiana.

La seduta termina alle 11.10.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 16 marzo 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 14.

Legge comunitaria 2009.
C. 2449-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 23 febbraio 2010.

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Mauro PILI (PdL), relatore, chiede che la Commissione possa rinviare a domani, mercoledì 17 marzo, il seguito dell'esame del provvedimento, al fine di meglio approfondire alcune questioni riguardanti gli emendamenti presentati.

La Commissione conviene.

La seduta termina alle 14.05.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 16 marzo 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 14.05.

Schema di regolamento ministeriale recante la fusione dell'APAT, dell'INFS e dell'ICRAM in un unico istituto, denominato Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA).
Atto n. 193.
(Seguito dell'esame e conclusione).

La Commissione prosegue l'esame, rinviato nella seduta odierna.

Angelo ALESSANDRI, presidente, ricorda che nella seduta dell'11 marzo 2010 il relatore ha presentato una proposta di parere favorevole con osservazioni. Avverte che i rappresentanti del gruppo del Partito Democratico e dell'Italia dei Valori hanno presentato nella seduta odierna due proposte di parere alternativo (vedi allegati 1 e 2).

Roberto TORTOLI (PdL), relatore, alla luce di taluni approfondimenti svolti, ritiene di dover riformulare la proposta di parere già presentata, trasformando in condizioni le osservazioni contenute nei punti c) e g) (vedi allegato 3).

Ermete REALACCI (PD) chiede che quanto previsto come osservazione al punto d) venga trasformato come condizione.

Roberto TORTOLI (PdL), relatore, accoglie quanto richiesto dal deputato Realacci in ordine alla trasformazione dell'osservazione contenuta al punto d) in condizione e riformula ulteriormente la proposta di parere (vedi allegato 4.).

Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) chiede al relatore che quanto valutato in premessa, in merito all'opportunità di chiarire meglio nel corpo del testo la funzione di controllo in materia ambientale in relazione alle competenze riconosciute in tale ambito all'ex APAT nonché alle ARPA-APPA, venga inserito nel dispositivo del parere.

Roberto TORTOLI (PdL), relatore, in riferimento a quanto richiesto dal deputato Zamparutti, ricorda che nelle precedenti sedute aveva annunciato l'intenzione di formulare un parere articolato nel quale fornire indicazioni al Governo, riservandosi, però, rispetto ad alcuni profili, di considerarli nelle premesse, senza inserirli nel testo del dispositivo.

Sergio Michele PIFFARI (IdV) chiede al relatore di apportare un'ulteriore modifica alla proposta di parere da lui predisposta, inserendo una ulteriore condizione che espliciti l'importanza della nuova Scuola di specializzazione in discipline ambientali e l'esigenza che essa preservi il patrimonio di esperienze e di competenze rappresentato dalla ex Scuola di specializzazione post-universitaria sulla biologia e la conservazione della fauna selvatica, che operava presso l'Istituto nazionale per la fauna selvatica. Ritiene, infatti, che la tutela del detto patrimonio di conoscenza sia essenziale per non privare il territorio di fondamentali competenze scientifiche e professionali.

Antonino Salvatore GERMANÀ (PdL) chiede al relatore di tener conto nella proposta di parere dei rilievi formulati

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dalla V Commissione bilancio in ordine al personale dell'Istituto.

Roberto TORTOLI (PdL), relatore, come del resto già sottolineato nelle precedenti sedute, precisa che i rilievi espressi dalla V Commissione bilancio rivestono carattere autonomo rispetto al parere che la VIII Commissione è chiamata ad esprimere e, pertanto, non necessitano di essere recepiti nella proposta in esame.

Il sottosegretario Roberto MENIA esprime apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore e per l'approfondito dibattito svolto dalla Commissione sul provvedimento in esame.
Condivide, altresì, le argomentazioni formulate in ordine alla necessità di salvaguardare l'autonomia e la terzietà dell'Istituto in relazione al reperimento - anche da soggetti privati - delle risorse necessarie per il funzionamento dell'Istituto stesso. Prende atto, inoltre, che talune delle osservazioni contenute nella originaria proposta di parere sono state trasformate in condizioni. Conclude, esprimendo un giudizio favorevole sulla nuova versione della proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni predisposta dal relatore, nonché un giudizio contrario sulle due proposte alternative di parere presentate dai gruppi del partito democratico e di Italia dei Valori.

La Commissione approva la proposta di parere del relatore così come ulteriormente riformulata, risultando così precluse le votazioni sulle proposte di parere alternativo presentate dal gruppo del Partito Democratico e dell'Italia dei Valori.

La seduta termina alle 14.20.

RISOLUZIONI

Martedì 16 marzo 2010. - Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. - Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del mare, Roberto Menia.

La seduta comincia alle 14.20.

7-00218 Tommaso Foti: Adeguamento dei limiti per la gestione in proprio del servizio idrico nei piccoli comuni.
(Seguito della discussione e conclusione - Ritiro dell'atto).

La Commissione prosegue la discussione, rinviata il 24 novembre 2009.

Tommaso FOTI (PdL), in relazione alle recenti modifiche normative intervenute sul tema, annuncia il ritiro della risoluzione a sua firma.

La Commissione prende atto.

7-00271 Germanà: Attività di monitoraggio sul territorio di Messina.
(Seguito della discussione e conclusione - Approvazione della risoluzione n. 8-00061).

La Commissione prosegue la discussione, rinviata il 9 marzo 2010.

Domenico SCILIPOTI (IdV) chiede chiarimenti al presentatore della risoluzione in esame, ritenendo che andrebbero meglio specificati gli ordini professionali interessati nonché le competenze coinvolte.

Antonino Salvatore GERMANÀ (PdL) ritiene che gli ordini professionali coinvolti siano quelli che hanno competenze nel settore.

Agostino GHIGLIA (PdL), associandosi a quanto affermato dal deputato Germanà, rileva che è la legge che stabilisce le competenze di ciascun ordine professionale, presupposte dall'atto d'indirizzo in esame.

Domenico SCILIPOTI (IdV) insiste sui chiarimenti richiesti, specificando che essi

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sono finalizzati ad evitare esclusioni di taluni soggetti non giustificate dagli interventi richiesti.

Il sottosegretario Roberto MENIA ritiene che il significato profondo dell'atto di indirizzo in esame stia nell'indicare al Governo l'importanza politica di un percorso di marcia e di un metodo di lavoro improntato al coinvolgimento di tutte le competenze professionali presenti sul territorio. Ritiene, peraltro, che su questo terreno il Governo si stia già muovendo con coerenza nell'elaborazione delle politiche nazionali per la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico. Al riguardo, sottolinea che tutte le più recenti misure adottate dal ministero dell'ambiente, dal rafforzamento del progetto di telerilevamento delle aree a maggior rischio idrogeologico, alle iniziative di formazione rivolte ai tecnici del ministero della difesa e del dipartimento della protezione civile, sono state condotte d'intesa con gli ordini professionali, oltre che con le autorità di bacino. Pur comprendendo, dunque, lo spirito di talune osservazioni svolte dai deputati, ritiene che il testo della risoluzione in esame esprima già un chiaro indirizzo al Governo a proseguire con convinzione nel percorso intrapreso, anche con riferimento ai territori e agli avvenimenti presi in considerazione.

Ermete REALACCI (PD) ritiene che il testo della risoluzione in esame, seppur condivisibile nella sua ispirazione originaria, vada riformulato in modo da includere i soggetti operanti nel mondo del volontariato, non dimenticando che l'attenzione nei confronti dei professionisti operanti nel settore deve essere intesa anche come assunzione di responsabilità complessiva rispetto a scelte che, a volte, nel passato, non si sono rilevate accurate. Chiede, quindi, che nel testo della risoluzione si tenga conto delle competenze delle organizzazioni di volontariato attive nel settore.

Sergio Michele PIFFARI (IdV), pur esprimendo un giudizio positivo sull'obiettivo di un pieno coinvolgimento degli ordini professionali presenti sul territorio, ritiene che i gravi fenomeni di dissesto idrogeologico verificatisi negli ultimi mesi in Sicilia e, in particolare, nel messinese, rendono evidenti anche le responsabilità dei professionisti di quelle aree nella mancata predisposizione di strumenti urbanistici e di interventi capaci di prevenire i gravi fenomeni degli ultimi mesi. Formula, in tal senso, l'auspicio che in futuro ci sia una maggiore consapevolezza e attenzione, anche da parte degli ordini professionali, sull'importanza di un uso corretto e della messa in sicurezza del territorio.

Domenico SCILIPOTI (IdV) chiede che la Commissione sospenda i propri lavori al fine di riformulare il testo della risoluzione in esame conformemente ai rilievi formulati.

La Commissione consente.

La seduta sospesa alle 14.30, è ripresa alle 14.45.

Antonino Salvatore GERMANÀ (PdL) illustra il contenuto delle modifiche testé apportate al testo della risoluzione, raccomandandone l'approvazione.

Chiara BRAGA (PD) riconosce che la nuova versione della risoluzione presentata dal deputato Germanà presenta elementi di maggiore completezza rispetto al testo originario. Mantiene, tuttavia, talune perplessità di ordine politico in quanto la risoluzione interviene su un assetto di competenze e una metodologia di lavoro che dovrebbe rappresentare il modo ordinario di procedere da parte dei vari livelli di governo coinvolti. Sotto questo profilo, l'atto di indirizzo in esame sembra evidenziare disfunzioni e localismi comunque gravi, ma ancor più inaccettabili se riferiti a fenomeni drammatici come quelli accaduti in Sicilia e, in particolare, nel messinese, negli ultimi mesi. Si associa, infine, a quanto detto dal deputato Piffari formulando l'auspicio che i professionisti presenti sul territorio spendano in futuro

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al meglio le loro professionalità e competenze per la tutela e la messa in sicurezza del territorio.

Il sottosegretario Roberto MENIA esprime parere favorevole sul nuovo testo della risoluzione in esame.
La Commissione approva, quindi, la nuova formulazione della risoluzione in titolo, che assume il numero 8-00061 (vedi allegato 5).

La seduta termina alle 14.55.