CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 febbraio 2010
287.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

Mercoledì 24 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Interviene il viceministro per lo sviluppo economico, Paolo Romani.

La seduta comincia alle 13.20.

Legge comunitaria 2009.
C. 2449-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito esame e conclusione - Relazione favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato da ultimo nella seduta del 23 febbraio 2010.

Mario VALDUCCI, presidente, avverte che sono state presentate le proposte emendative Lovelli 38.1 e Garofalo 48.01 (vedi allegato 1)

Vincenzo GAROFALO (PdL) dichiara di ritirare il proprio articolo aggiuntivo 48.01.

Il vice ministro Paolo ROMANI esprime parere contrario sull'emendamento Lovelli 38.1. Osserva infatti che, per quanto la

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direttiva comunitaria in materia di mercato dei servizi postali preveda un'autorità di regolazione del settore, è affidato a ciascuno Stato membro il compito di individuare tale autorità. A tal fine potranno essere prese in considerazione soluzioni diversificate, che non necessariamente impongono l'istituzione di un'apposita autorità o l'attribuzione delle funzioni in questione ad una autorità indipendente esistente, ma possono far riferimento anche ad altre strutture o organismi. In ogni caso occorre garantire che il funzionamento dell'autorità o organismo di regolamentazione non comporti nuovi oneri per la finanza pubblica. Rileva in proposito che, come emerge dallo stesso emendamento in esame, l'attribuzione delle funzioni di regolamentazione in materia di mercato dei servizi postali all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni richiederebbe un aumento della dotazione organica dell'Autorità stessa. Ricorda altresì che un primo testo dell'emendamento del Governo con cui è stato introdotto l'articolo 38 recava tra i principi e i criteri direttivi la previsione di un organismo nazionale di regolamentazione indipendente dall'operatore, ma che tale disposizione è venuta meno a seguito del parere contrario della Commissione Bilancio del Senato. In ogni caso ritiene che la questione possa essere adeguatamente affrontata nell'ambito del decreto legislativo di recepimento della direttiva comunitaria.

Mario LOVELLI (PD) dichiara la propria perplessità rispetto alle considerazioni svolte dal vice ministro. In particolare osserva che, dal momento che in sede di decreto legislativo dovrà essere affrontata la questione dell'autorità di regolamentazione, occorre a suo avviso formulare nel disegno di legge in esame principi e criteri direttivi ben definiti, al fine di non lasciare, come accade troppo spesso, una eccessiva discrezionalità nella predisposizione del decreto legislativo. Rileva altresì, che nella formulazione dell'emendamento di cui è primo firmatario si è tenuto conto dei profili finanziari e sono stati individuati a tal fine meccanismi che escludano oneri aggiuntivi, sia attraverso la soppressione delle strutture e la riduzione delle dotazioni organiche del Ministero dello sviluppo economico in relazione alle funzioni che sarebbero trasferite all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, sia attraverso l'attivazione da parte dell'Autorità stessa di sistemi di autofinanziamento a carico degli operatori del mercato postale.

Il vice ministro Paolo ROMANI osserva che la questione potrebbe essere opportunamente affrontata nella relazione che la Commissione si accinge a votare e che sarà trasmessa alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Mario LOVELLI (PD) ritira il proprio emendamento 38.1, riservandosi di presentarlo presso la XIV Commissione.

Daniele TOTO (PdL), relatore, formula la seguente proposta di relazione:
«La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 2449-B, recante «Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009»; approvato dalla Camera e modificato dal Senato,
considerato, per quanto concerne il settore dei trasporti, che:
l'articolo 39, inserito nel corso dell'esame da parte del Senato, introduce modifiche al decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286, che recepisce la direttiva 2003/59/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2003, sulla qualificazione iniziale e formazione periodica dei conducenti di taluni veicoli stradali adibiti al trasporto di merci o di passeggeri;
in relazione alla disciplina dettata dal citato decreto legislativo occorre rilevare che le sanzioni previste dai commi 15 e 17 dell'articolo 116 del Codice della strada, in

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caso di mancanza della carta di qualificazione del conducente si applicano esclusivamente ai conducenti residenti in Italia che svolgono attività di autotrasporto di persone e di cose, ovvero a conducenti cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea che svolgono la loro attività alle dipendenze di un'impresa di autotrasporto di persone o di cose stabilita in Italia;
considerato, per quanto concerne il settore delle poste e telecomunicazioni, che:
l'articolo 38, inserito nel corso dell'esame da parte del Senato, stabilisce i principi e i criteri direttivi ai quali il Governo dovrà attenersi nell'adozione dei decreti legislativi di recepimento della direttiva 2008/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 febbraio 2008, che modifica la direttiva 97/67/CE per quanto riguarda il pieno completamento del mercato interno dei servizi postali comunitari;
ritenuto che, in attuazione della citata direttiva comunitaria, debbano essere assunte le opportune iniziative volte a pervenire all'individuazione di un organismo di regolamentazione dei servizi postali che risulti indipendente rispetto agli operatori del settore;
osservato peraltro che l'individuazione di tale organismo debba avvenire con modalità tali da garantire che il funzionamento dello stesso non determini nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;
delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

con la seguente osservazione:
valuti la Commissione di merito l'opportunità, con riferimento alle disposizioni di cui all'articolo 38, di sollecitare da parte del Governo l'adozione di iniziative idonee a pervenire, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, all'individuazione di un organismo nazionale di regolamentazione del mercato dei servizi postali indipendente dagli operatori del settore».

Mario LOVELLI (PD) ribadisce che, in relazione alle materie di competenza della Commissione, l'articolo 38, che introduce i principi e i criteri direttivi per il recepimento della direttiva 2008/6/CE, che prevede la piena liberalizzazione del mercato dei servizi postali, assume una particolare rilevanza. Invita pertanto il relatore a modificare la propria proposta di relazione nel senso di formulare come condizione quella che è stata inserita come osservazione e di esplicitare nella condizione medesima che l'organismo di regolamentazione deve essere indipendente non soltanto dagli operatori del settore, ma anche dal Ministero dello sviluppo economico.

Carlo MONAI (IdV) si associa alla richiesta del collega Lovelli.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) nell'esprimere il voto favorevole del proprio gruppo per la proposta di relazione, ringrazia il collega Toto per aver segnalato in premessa i problemi che derivano dall'attuale disciplina in materia di carta di qualificazione del conducente. Accade infatti che le sanzioni assai pesanti previste dal codice della strada in caso di mancanza della carta di qualificazione del conducente, sia nella forma di sanzioni pecuniarie, sia attraverso il fermo amministrativo del veicolo, si applichino esclusivamente ai conducenti residenti in Italia che svolgono attività di autotrasporto di persone e di cose, ovvero a conducenti cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea che svolgono la loro attività alle dipendenze di un'impresa di autotrasporto di persone o di cose stabilita in Italia. Ritiene che tale discriminazione a rovescio debba essere superata. In proposito ricorda come nel testo unificato in materia di sicurezza nella circolazione stradale, approvato dalla Commissione in sede legislativa e attualmente all'esame della 8a Commissione del Senato, siano

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state introdotte apposite disposizioni per garantire la parità di trattamento tra autotrasportatori italiani e autotrasportatori di altri Paesi. Ritiene pertanto opportuno che nell'ambito del disegno di legge comunitaria si intervenga per superare il problema segnalato.

Il viceministro Paolo ROMANI, con riferimento alle modifiche della proposta di relazione richieste dal deputato Lovelli, sottolinea la specificità del servizio universale per quanto riguarda il mercato postale. Osserva che tale servizio comporta un pesante aggravio economico per Poste italiane, che viene bilanciato mediante i risultati delle attività del gruppo nel settore finanziario. Rispetto a questa situazione di fatto, la logica seguita dalla normativa dell'Unione europea e dalle autorità indipendenti mira soltanto alla liberalizzazione del mercato, senza preoccuparsi né delle prospettive di politica industriale dell'operatore ex monopolista, né delle condizioni necessarie per garantire l'espletamento del servizio universale. Osserva in proposito come, per un verso, alcuni Paesi membri dell'Unione europea, e segnatamente la Francia, nella sostanza impediscono l'apertura alla concorrenza dei propri mercati; per l'altro, anche in settori diversi, come quello delle telecomunicazioni, l'indebolimento dell'operatore ex monopolista abbia portato a conseguenze sull'assetto del mercato che, dal punto di vista dell'interesse del Paese nel suo complesso, non possono essere certo valutate in modo favorevole. In conclusione ritiene che, anche per quanto riguarda l'individuazione dell'autorità di regolamentazione del settore, si debba tener conto delle difficoltà di espletamento del servizio universale, a tutti ben note, come dimostra il gran numero di interrogazioni parlamentari che sono presentate sull'argomento, e degli oneri ad esso connessi.

Mario LOVELLI (PD) rileva che oggetto del proprio emendamento non è il futuro del gruppo Poste italiane, né le modalità per assicurare il servizio universale, ma l'individuazione di un autorità di regolamentazione che sia effettivamente indipendente rispetto a Poste. Ciò non può in alcun modo costituire pregiudizio per l'espletamento del servizio universale. In proposito osserva che il contratto di programma di Poste italiane è scaduto dal 2008 e che nessuno si preoccupa di verificare la rispondenza dei servizi effettivamente erogati con gli obblighi previsti dal contratto stesso.

Daniele TOTO (PdL), relatore, per quanto concerne l'intervento del deputato Montagnoli, auspica che presso la XIV Commissione o nell'ambito di un diverso provvedimento possano essere risolte le problematiche da lui evidenziate. Per quanto riguarda le richieste di modifica della proposta di relazione avanzate dal collega Lovelli, si dichiara disponibile a prevedere una condizione, anziché una osservazione, mentre nel merito ritiene che la questione, tenuto conto delle considerazioni illustrate dal vice ministro, possa essere affrontata in sede di decreto legislativo.

Mario VALDUCCI, presidente, prospetta l'opportunità, oltre che di formulare una condizione in luogo di una osservazione, di prevedere semplicemente che siano adottate iniziative idonee a prevenire all'individuazione di un organismo nazionale di regolamentazione del mercato dei servizi postali indipendente, senza fare riferimento agli operatori del settore.

Daniele TOTO (PdL), relatore, accoglie la proposta del Presidente e riformula in tal senso la propria proposta di relazione (vedi allegato 2).

Mario LOVELLI (PD) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di relazione, del testo riformulato.

Il vice ministro Paolo ROMANI esprime il proprio assenso sulla nuova formulazione della proposta di relazione.

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La Commissione approva la proposta di relazione favorevole con condizione, nel testo riformulato (vedi allegato 2) e nomina il deputato Daniele Toto quale relatore per riferire presso la XIV Commissione.

Sui lavori della Commissione.

Mario VALDUCCI, presidente, ritiene opportuno intervenire con riferimento ai lavori della Commissione per segnalare che le vicende, che coinvolgono due delle principali società di telecomunicazioni del Paese e che ieri e oggi sono sui primi titoli di giornali e telegiornali, potranno avere effetti di enorme portata sull'assetto del settore, che al momento è impossibile prevedere.
Osserva che è a tutti evidente che i fatti su cui indaga la magistratura hanno rilevanza penale e riguardano ipotesi di reato riconducibili a meccanismi di frode fiscale. Nel merito specifico di tali fatti, pertanto, prevalgono senza dubbio i profili penali e tributari.
Ritiene tuttavia che la Commissione, che ha già svolto un'importante indagine conoscitiva sullo sviluppo delle reti di telecomunicazione elettronica, evidenziando, nel documento conclusivo, l'importanza strategica che la banda larga riveste per le famiglie, per le imprese e per la pubblica amministrazione, non può fare a meno di esaminare quali conseguenze le vicende a cui ho accennato potranno determinare sul futuro delle telecomunicazioni in Italia.
Ritiene altresì opportuno che la Commissione possa conoscere in modo approfondito i meccanismi che, in relazione alla prestazione di servizi da parte delle società di telecomunicazione, sono stati messi in opera per realizzare le frodi ipotizzate, al fine di definire e introdurre i correttivi legislativi alla disciplina del settore delle comunicazioni eventualmente necessari per evitare che simili operazioni possano di nuovo essere effettuate.
Propone pertanto che la Commissione, acquisita l'intesa del Presidente della Camera, in conformità a quanto previsto dal Regolamento, svolga in tempi rapidi una indagine conoscitiva in cui siano ascoltate le principali società del settore e i soggetti istituzionali competenti.

Michele Pompeo META (PD) apprezza l'opportunità e la tempestività dell'iniziativa annunciata dal Presidente, che, a nome del proprio, gruppo dichiara di condividere. Osserva che naturalmente occorre evitare qualunque sovrapposizione con le indagini condotte dalla magistratura. Ritiene altresì doveroso segnalare che il proprio gruppo sta valutando l'opportunità di promuovere la costituzione di una commissione d'inchiesta che, con i poteri specifici di tale organo, possa indagare sulle vicende oggetto dell'intervento del Presidente.

Emanuele FIANO (PD) dichiara di condividere l'iniziativa del Presidente, pur ritenendo opportuno che sulle vicende in oggetto si costituisca e possa operare una commissione d'inchiesta. Per quanto riguarda in modo specifico l'indagine conoscitiva della Commissione, prospettata dal Presidente, ritiene che tale indagine debba considerare l'evoluzione degli assetti del mercato italiano delle telecomunicazioni nel suo complesso. Ricorda in proposito che di recente proprio dal Governo era stata prospettata l'ipotesi di cessione ad una società straniera del controllo sul principale operatore di telecomunicazioni del Paese. Ritiene pertanto che la Commissione debba considerare anche questi profili e valutare l'evoluzione degli assetti proprietari del settore, per la rilevanza strategica che essi assumono sia sotto il profilo economico sia sotto quello politico.

Deborah BERGAMINI (PdL) esprime, a nome del proprio gruppo, la condivisione dell'iniziativa del Presidente. Ritiene che essa rappresenti uno strumento efficace per dimostrare l'effettivo interesse del Parlamento rispetto a vicende che potranno avere conseguenze rilevantissime non soltanto per il settore delle telecomunicazioni, ma per l'economia italiana nel suo complesso.

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Carlo MONAI (IdV) si associa all'apprezzamento per l'iniziativa del Presidente, pur sottolineando che si tratta di vicende che si configurano come una vera e propria truffa di dimensioni enormi ai danni dello Stato e che pertanto in primo luogo rilevano sotto il profilo penale.

La seduta termina alle 14.10.

INTERROGAZIONI

Mercoledì 24 febbraio 2010. - Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. - Intervengono il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Mario Mantovani, e il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Pasquale Viespoli.

La seduta comincia alle 14.10.

5-01575 Ginefra: Irregolarità nel servizio di trasporto passeggeri effettuati dalla società Marino nei territori lucano e pugliese.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Dario GINEFRA (PD), replicando, dichiara di accogliere con favore l'impegno assunto dal rappresentante del Governo sia allo svolgimento di un'attività ispettiva ad opera del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sia a segnalare al Ministero del lavoro e delle politiche sociali le questioni relative ai tempi di guida e di riposo dei conducenti. Segnala di avere anche personalmente ricevuto numerose sollecitazioni da parte degli stessi dipendenti dell'azienda e osserva che la situazione richiede di essere seguita con una particolare attenzione e che, nel caso in cui si riscontrassero fondate le denunce avanzate dalle organizzazioni sindacali e richiamate nel proprio atto di sindacato ispettivo, occorrerebbe senza dubbio intervenire. Al riguardo dichiara pertanto di confidare negli impegni assunti dal Governo.

5-02222 Ginefra: Prevista soppressione del treno Eurostar che collega Lecce e Torino, in conseguenza dell'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario.

Il sottosegretario Mario MANTOVANI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

Dario GINEFRA (PD), replicando, rileva che il richiamo all'alta velocità contenuto nella risposta del rappresentante del Governo rende necessario evidenziare l'esigenza improrogabile di realizzare il potenziamento della linea ferroviaria Bari-Napoli, che costituisce la possibilità di accesso per la Puglia all'alta velocità. Osserva che il finanziamento di tale opera è da mesi all'attenzione del CIPE, senza peraltro che finora siano state assunte decisioni definitive. Invita pertanto il Governo a procedere in modo tempestivo nel senso di assicurare quanto prima le condizioni necessarie per la realizzazione del potenziamento della linea Bari-Napoli. Per quanto riguarda in modo specifico il tema della propria interrogazione, segnala che nella regione Puglia, mentre sono notevolmente migliorati i trasporti ferroviari regionali, si è registrato un deciso peggioramento dei collegamenti a lunga percorrenza, con evidenti disagi per gli utenti. Osserva che, a seguito delle numerosi sollecitazioni e delle forti pressioni provenienti dal territorio, è stato assunto l'impegno a ripristinare il collegamento Eurostar Lecce-Torino a partire dal primo marzo, come conferma la risposta del rappresentante del Governo. Nell'auspicare che dalla data del primo marzo sia effettivamente attivato il nuovo collegamento diretto Lecce-Torino, invita in ogni caso il Governo a prestare una particolare attenzione alla situazione dei servizi a lunga percorrenza che interessano la Puglia. Richiama in proposito la soppressione della fermata di Barletta nei collegamenti Eurostar tra Bari e Roma, che costituisce oggetto di una recente interrogazione presentata dal collega Montagnoli, che dichiara di aver sottoscritto.

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5-01493 Lenzi: Licenziamento di lavoratori da parte di aziende appaltatrici di servizi postali.

Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5). Aggiunge che si tratta di una interrogazione presentata diversi mesi fa, su una materia su cui si sono attivati gli enti locali interessati. In ogni caso assicura che il Governo continuerà a seguire con attenzione l'evoluzione delle vicende in questione.

Donata LENZI (PD), replicando, dichiara di prendere atto degli interventi posti in opera successivamente alla presentazione della propria interrogazione e di apprezzare l'impegno manifestato dal rappresentante del Governo. Osserva peraltro che si tratta di una situazione non ancora pervenuta ad un assetto stabile, per cui sarà effettivamente necessario che il Governo vigili sugli sviluppi che potranno registrarsi. A tal fine di riserva di presentare, ove necessario, ulteriori atti di sindacato ispettivo.

Mario VALDUCCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.25.

INCONTRI CON DELEGAZIONI DI PARLAMENTI STRANIERI

Mercoledì 24 febbraio 2010.

Incontro con una delegazione dell'Assemblea federale svizzera.

L'incontro informale si è svolto dalle 14.30 alle 15.15.

AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

INTERROGAZIONI

5-01608 Nastri: Istituzione di osservatori sullo stoccaggio delle merci pericolose.

5-02082 Andrea Orlando: Innalzamento degli standard di sicurezza nel trasporto ferroviario di merci pericolose.

5-02470 Lovelli: Condizioni di sicurezza dello scalo ferroviario di Novi Ligure - San Bovo (AL) in relazione al trasporto di merci pericolose.